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Amici per la pelle
"Amici per la pelle"""" è un romanzo imperniato sulle vicissitudini di due giovani, Luca e Michele, che, innamoratisi follemente di Annamaria e Filomena, le seguono da Villapiana a Firenze col pretesto dell'Università, ma in realtà col segreto intento di rincorrere un sogno impossibile. Il netto diniego delle ragazze provocherà in loro una sconvolgente delusione. Nello scenario meraviglioso di Firenze, Luca cederà alle lusinghe di una piacente signora e con lei intesserà una storia d'amore e di sesso, mentre Michele si sottoporrà ad una dura esperienza di lavoro precario. I due giovani sprofonderanno in una drammatica crisi depressiva, che li porterà fatalmente a ricercare nella droga un'illusoria via di fuga, con conseguenti gravi disturbi della personalità, fino a rischiare la morte. Il ritorno nella terra di origine non muterà il loro stato di disagio. Un romanzo con una forte carica di introspezione psicologica, denso di accadimenti e ricco di spunti di riflessione sulla fragilità dei giovani, ma anche sulle loro risorse sommerse, che finiranno per prevalere sul nichilismo autodistruttivo." -
Ritratto d'epoca
Ritratto d'epoca narra una vicenda vissuta da Lino a Roma, intorno agli anni Sessanta, durante il suo periodo universitario. E l'epoca del boom economico! In una società che si adagia nel lusso, che si realizza nella conquista del prestigio personale e decade nella mollezza dei costumi e nella corruzione morale, Lino, emigrato a Roma dal meridione d'Italia, attratto dalla curiosità del nuovo e dal senso dell'avventura proprio del ventenne dalla prorompente vitalità, rimane coinvolto in una vicenda in cui rischia di perdersi irrimediabilmente. Lino, grazie ai suoi sani principi inculcatigli dalla famiglia e ai sinceri consigli di un amico molto più anziano di lui, ritrova alla fine la forza di sfuggire alle insidie che lo circondano, ritornando in se stesso e riconquistando la identità. Con rinnovato entusiasmo riprende il suo cammino, temporaneamente interrotto dalle lusinghe di una vita allettante quanto ingannevole, cui riesce a voltare le spalle per sempre, riprendendo a studiare con rinnovata energia e senso di responsabilità. -
Appunti di vita in tempo di morte
Storie di donne e di uomini, più o meno illustri, nella seconda metà del '900, in un piccolo comune arbereshe della provincia di Cosenza, San Demetrio Corone. Tante storie, scritte nel momento in cui la vita cede il passo alla morte; spesso relegate in uno scrigno, la lapide, ove ciascuna anima si descrive e tutte insieme ci narrano della comunità. Sulle lapidi appaiono, inesorabili, le battaglie che uomini e donne, ogni giorno, ingaggiano contro la morte; quella morte che ci accomuna, consegnandoci, in quelle cronache delle pietre, come le definiva Edgar Lee Master, la quotidianità dei nostri destini, la dolcezza del vivere in un piccolo borgo, dove tutti sanno di tutti, dove ogni angolo gronda di mistero, quello che ci appare innanzi il commiato ultimo, che rende ogni esistenza preziosa e la colora di luce eterna. -
Il Vangelo secondo un poeta
"Il Vangelo secondo un poeta"""" potrebbe, nel suo genere, rappresentare una novità nella storia millenaria della Letteratura Devota, nel cui contesto non è rintracciabile """"in versi"""" un Vangelo """"compiuto"""", se si esclude la Parafrasi del Vangelo di Giovanni di Nonno da Panopoli (V sec) il quale, come esplicita già nel titolo, trascrive in esametri l'opera dell'Apostolo seguendo fedelmente il testo originale. Un Vangelo """"in versi"""" non si riduce, comunque, ad un mero esercizio letterario; semmai può perseguire una rivisitazione, quasi ieratica, delle tante espressioni poetiche con cui, come riportano i Vangeli Canonici, Gesù sublima il suo messaggio di redenzione sullo sfondo di campi, di messi, di greggi, di stagioni. Fede e poesia convergono in ogni tempo, a partire dai Salmi. Nel TrattatelIo in laude di Dante del Boccaccio si legge: """"Dico che la teologia e la poesia quasi una cosa si possono dire, dove uno medesimo sia il soggetto, anzi dico di più, che la teologia niun'altra cosa è che una poesia di Dio"""". E il Vico esprime la convinzione che la civiltà abbia avuto inizio con la poesia intesa come naturale religiosità dell'animo umano." -
Girasole
In ""Girasole"""" sono presenti quattro racconti ambientati negli ultimi decenni del millennio appena trascorso."" -
Parco archeologico di Scolacium. Una visita guidata-Scolacium. Un parco a fumetti
Realizzato a conclusione del corso P.O.N. annualità 2007/2008 dell'Istituto comprensivo ""G. Sabatina"""" di Borgia da un gruppo di genitori degli alunni della Scuola secondaria di Primo grado, guidati dai docenti: Massimo Iritano e Francesca La Porta."" -
Carine
La morte della giovane moglie Carine sconvolge Hervé Garnier che continua ad immaginarla nella altrettanto bella Weena, che le somiglia sorprendentemente. Ma quale terribile segreto si nasconde in Weena? -
Il vento della nostra giovinezza. San Leonardo dal dopoguerra agli anni '50
Alcune case, sparse senza un apparente disegno su delle balze bizzarre, sferzate implacabilmente dal vento, i burroni, i prati sono gli elementi di uno scenario ""primordiale"""" che in pochi anni muta. Una intensa cementificazione, un'edicola, un cinema, un bar, un albergo, dei """"giardinetti"""" e così una zona di """"frontiera"""" si accinge ad acquisire lo """"status"""" di rione. In questo quadro, una generazione di ragazzi del dopoguerra percorre a briglia sciolta l'avventura dell'infanzia e dell'adolescenza."" -
Spadola. Origine, toponimo, prima pagina della sua esistenza, raccolta cronologica di notizie storiche
Sono qui narrati con ricchezza di particolari poco noti, i tempi e gli avvenimenti politici, sociali e religiosi, così come si sono andati sviluppando, nello scenario storico dei tanti secoli di vita, della Comunità spadolese. Questo paesino, un tempo, isolato e sperduto nelle selve del Massiccio delle Serre calabresi, è il soggetto protagonista dell'opera nella quale, la narrazione dei fatti storici, mette in evidenza, in termini di sconcertante attualità, l'incantesimo di una umile e semplice civiltà (quella contadina), ormai da tempo tramontata, alluvionata da quell'irruente e prepotente onda, dei godimenti e dei consumi. Il lavoro dell'autore assurge a simbolo di umana convivenza e di puri sentimenti: l'amore per il proprio paese ed il reciproco aiuto sociale. Non solo, ma presenta anche, con il suo semplice respiro, con le sue rigorose basi storiche e con i vari tasselli, riportati in prospettiva anche ironica, l'affresco di un antico mondo, all'inizio delle trasformazioni. Questo libro fa rivivere gli usi, i costumi, il gusto e lo stile, nonché la tradizione religiosa e le decisioni politiche, di una umana e misurata civiltà scomparsa, messa a confronto con quella moderna. -
L' isola riemersa
"Un territorio da attraversare come un pellegrinaggio questo del poeta, per uscirne con nuovi valori, per scoprire aspetti diversi della realtà, per trovare parti di sé nella dimensione universale che è esclusiva della poesia e dell'arte."""" (dalla prefazione di Vittoria Butera)" -
Tumulti del cuore
"Tumulti del cuore"""" è un libro che vede insieme una rosa di dieci donne di età e di ambienti diversi che maturano, vivono o hanno vissuto in Calabria. I racconti sono animati da un'infinita ansia di vita e di esperienza, basati sull'amicizia, sulle difficoltà dell'amore e della vita in genere: solidarietà, ricerca di sé, impossibilità di rinunciare al desiderio, alla passione, ai sogni, persino alla morte. L'autrice ha inteso simboleggiare nelle protagoniste le vicissitudini di tutte quelle donne impegnate nei vari ambiti della vita, calate nei problemi quotidiani e munite di grande dinamismo. Ne viene fuori una prosa che dà voce alle donne di tre generazioni, testimoni di un tempo passato come di quello attuale. Prefazione di Wanda Ferro." -
I nostri pensieri leggeri
Aurora, discendente di un casato nobiliare del Sud, viene esiliata a Milano, in casa di un lontano parente, perché colpevole di omicidio. Insieme con l'amato e inseparabile micio Arturo, figura da sempre acquattata sullo sfondo di generazioni. Generazioni in cui imperversa la sudditanza dei contadini, le donne sono quasi sempre vittime, ma capaci, nel contempo, di una forza rivendicatrice e mistica; una terra violata, che Aurora si porta nel cuore a dispetto di tutto, ma dalla quale è sradicata per sempre. Con l'esempio perduto di suo padre Alberto, uomo delicato e generoso, destinato a una triste morte, a partire dalla quale l'intera famiglia sembra precipitare in un abisso. “I nostri pensieri leggeri” è un romanzo dalla struttura ""teogonica"""", in cui i destini sembrano generati da altri destini, e i personaggi riflettono originali e complessi archetipi. La sua composizione è simile a quella di una bambola russa, che ospita storie sempre nuove, in un teatro inesauribile."" -
Volo a meta
Raccolta di poesie. -
Paroliculuriesapuri. Poesie in lingua catanzarese
"""""Paroliculuriesapuri"""". Un titolo inequivocabile sulla """"centralità"""" del dialetto catanzarese quale strumento e cifra espressiva, ermeneutica e stilistica di questa suggestiva raccolta poetica di Giuseppe Basta, silloge di liriche dal chiaro sapore nostalgico, quanto agreste e familiare, in cui il ricordo evoca un luogo, uno spazio originario onusto di significati. Si tratta di poesie in cui i personaggi respirano, si animano di vita, dove i paesaggi si trasformano in gouaches brillanti e luminose, e gli affetti in altrettanti flashback di una solida scenografia emozionale su fondale naturale. Principale soggetto narrativo è il rimpianto, la lontananza, i sentimenti che suggellano e guidano come musica di sottofondo il faticoso e costante cammino a ritroso del poeta. Stati d'animo venuti su dal profondo di chi è rimasto volutamente forestiero nella città che lo ha accolto, per non perdere di vista, anzi, per coltivare fino in fondo il suo mondo interiore ispirato, colto e naif al tempo stesso e quella meraviglia senza eguali, quel cielo poetico dell'amatissima Calabria felix, celebrata artefice di un'arcadia che non ha ancora chiuso le porte alla civiltà. L'uso del dialetto dalla semantica domestica e congeniale, la """"connivenza"""" col genuino materiale narrativo, il rapporto e il richiamo potentissimo al territorio e alla sua città natale (ed è qui la forza di Basta), liberano però nel verso una dolce musicalità che è davvero capace di arrivare dritta al cuore, anche a chi è straniero a questa lingua. L'archeologia dialettale diventa, così, poesia moderna, invenzione e metafora del tempo che viviamo..."""" (Dall'Introduzione di Roberto Messina). Prefazione di Silvano Ragozza e riflessione critica di Achille Curcio." -
Un monello sulla pianta dell'eden. L'alba del dopoguerra sui tetti del Pollino
L'autore autodefinitosi ""Il monello sulla pianta dell'eden"""" descrive il suo mondo infantile e adolescenziale ricco di avvenimenti e di personaggi d'ogni ceto e cultura che hanno disegnato la storia del dopoguerra delle comunità del Pollino. Riporta così i costumi, la sacralità della famiglia, il duro lavoro, la ricerca di fortuna lontano, il risveglio dopo anni di privazione, il ricordo di chi, vestito da milite, non ha più rivisto le zolle della patria natia. Alle note di umorismo e di sorrisi si aggiungono anche momenti di tristezza in una realtà varia e mutevole. Un cenno particolare è dedicato alla conoscenza con Padre Pio, all'amore e alla riconoscenza verso gli educatori di scuola e di vita, a sua madre educatrice severa, proiettata all'affermazione del figlio attraverso la scuola, infine a suo padre, insegnante mite, dolce, buono, precocemente scomparso come quei tempi passati e rimpianti. Prefazione di dante Maffia."" -
Il fascino delle divisioni
È vivo il ricordo dell'esperienza vissuta in una prima media di tanti anni fa. Grazie a un giovane e lungimirante insegnante di matematica, gli alunni di quella classe antica eseguono a mente calcoli anche di media difficoltà, con il permesso di utilizzare, in casi particolari, una matita e un quaderno, come unici supporti. L'amarezza di constatare un generale abbandono all'impiego di strumenti tecnici anche per calcoli semplici, spinge l'autore a invitare alla rinuncia delle calcolatrici sempre e comunque. Uno sprone a mantenere la mente in esercizio, impedendo che si atrofizzi. L'autore, affascinato dall'operazione più difficile, la divisione, suggerisce il modo di pervenirne al risultato con calcoli minimi, se non addirittura nulli. Stupito dall'avversione riscontrata verso i numeri, esorta ad osservarli senza timore entrando, con buona predisposizione, nel loro mondo e invitando a porsi fiduciosi in ascolto, nella speranza di riuscire a sentire i suoni armonici che da essi promanano. Il lavoro termina con la potenza al quadrato con base a due cifre, per il cui calcolo si suggeriscono due metodi di calcolo mentale molto particolari. -
L' emigrazione vista da vicino. Storia di ordinaria emigrazione di una famiglia calabrese, tra racconto e intervista
"L'emigrazione vista da vicino"""" è un dialogo tra due generazioni a confronto. Padre e figlio, ripercorrendo l'emigrazione vissuta in famiglia dagli anni '20 agli anni '60, esaminano il sacrificio del popolo calabrese in fuga dalla propria terra. Fuga dalla miseria che consegnerà, però, la Calabria ai feudatari politici del XX sec., i quali, nel completare l'opera distruttiva dei loro predecessori, faranno di una terra storicamente laboriosa una regione asservita moralmente e culturalmente. Il racconto-intervista si sofferma, infine, sulla Calabria di oggi che si misura con le nuove partenze e i nuovi arrivi dentro un paese che ha smarrito gran parte della propria memoria storica. Prefazione di Gerardo Bianco." -
La ragazza con la valigia
Un uomo e una donna. Una storia d'amore nell'Inghilterra contemporanea. Un meraviglioso ricordo nella ricerca della propria identità attraverso un profondo mistero... -
Ricordi di un oste
"Quando l'amico Natale Barone mi ha chiesto di scrivere la prefazione al suo libro, non nascondo di aver provato immensa gioia e tanta, tantissima soddisfazione. Natale non è solo un amico, è molto di più, è uno di famiglia. Per me è stato sempre non un amico, ma l'amico, l'amico saggio cui guardare come a una fonte importante e interessante di saggezza. Quante volte ho avuto il piacere di ascoltare, proprio da lui, la storia portante di quella che è stata la vita di Dipignano! Mi sono sentito, pertanto, lusingato davanti alla richiesta di prefare il suo testo. Io che ho fatto sempre riferimento a lui per sapere e per conoscere, lo confesso, ho provato un particolare senso di gratitudine per la sua richiesta di accostarmi al suo lavoro e di scriverne."""" (Eugenio Gallo)" -
Lucio Battisti. Non strizzò l'occhio e chiuse il mondo fuori
Il clima è ancora quello sessantottino e nell'Italia esacerbata da contrapposizioni ideologiche parlare di vicende intime significava essere esclusi da ogni processo creativo che ambisse al pur minimo riconoscimento culturale. Si imponevano nuovi miti, una forma di specie protetta del tempo, santoni in cattività, cantautori che meglio assecondavano col loro ""impegno"""" le aspettative che certa ideologia andava generando, fiutando bene l'aria e soprattutto il vento che tirava. Completamente avulso da tutto ciò, Battisti, non apparteneva all'eletta schiera; se gliene fregasse qualcosa non è dato sapere. Certo, le accuse di essere un destroide, fatte anche di appropriazioni indebite che lo collocarono all'opposto e controvento, non lo scalfirono più di tanto. Non si premurò di smentirle e ripararsi sotto un simbolo meno inviso: la sua musica non aveva bisogno di viatici ulteriori, la sua libertà, il suo orgoglio non lasciavano spazio a compiacenti chiarificazioni. E ne pagò il prezzo. Più tardi, finiti gli anni '70. epoca di riflusso, disimpegno, riscoperta del privato, piuttosto che capitalizzare il credito ora incondizionato, si congeda da quel pop che tanto strenuamente aveva difeso dalle intemperie del tempo, dalla pervasività ideologica. Inizia, così, con Panella un percorso sperimentale del tutto sordo alle esigenze del mercato, ai dettami delle multinazionali, ossequioso solo di ciò che stava al di sopra di tutto: la sua libertà...""