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Il signorino
Giulio Barca, protagonista del racconto, ""dà suono di sé"""" attraverso l'agile e concreta narrazione delle isole di ricordo, che sono via via riaffiorate nel mare dei racconti e del patrimonio aneddotico custoditi gelosamente da una famiglia dell'alta borghesia calabrese tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento, tra l'impresa di Garibaldi e l'approvazione in Parlamento della riforma agraria. Le vicende personali e familiari del protagonista, erede unico di una grande fortuna e padre di sei figli, si inseriscono nel quadro storico generale di un periodo di importanti e dolorosi rivolgimenti economici, sociali e politici, e permettono di cogliere il respiro del tempo e del luogo attraverso la sensibilità di un personaggio che, pur appartenendo alla nobiltà agraria, non è mai fuori dal suo tempo e dal suo luogo, tanto che arriverà a scontrarsi, lui podestà, con quanto di retrivo c'è nell'ideologia fascista."" -
Giostre, scale e colori
Non bisogna mai prendere decisioni di notte, non bisognerebbe mai parlare, scrivere, confidarsi, dichiararsi. Si è più deboli di notte, si rischia di agire d'istinto, di pentirsi. Di chiedersi la mattina seguente il perché di certi gesti, se siamo stati davvero noi a farli. La notte si è fragili, leggeri e incoscienti. Il sonno è simile alla morte e prima di morire si vive al massimo, ci si tolgono gli sfizi, si agisce senza pensare. Si innescano dinamiche strane la notte prima di dormire. Ogni notte si muore, ogni mattina si rinasce. Avevo deciso di notte, ma avevo delle giustificazioni. Diciamo semplicemente che a volte ti ritrovi in una gara senza che tu ne abbia fatto richiesta. Ti ritrovi nel bel mezzo di un'arena a correre, inseguito a inseguire. E allora non puoi fare altro che correre, continuare a correre. La smania di arrivare primo ti pervade e corri, corri, sempre più veloce, senza pensare a niente. E corri, corri, senza chiederti in fondo il perché. -
Concorso di bellezza
"La vostra bellezza non si arresterà domani sera se non sarete elette, ma continuerà con la vostra gioventù e di pari passo con la vostra vita. Non dimenticate di ringraziare il Signore ogni giorno per avervi regalato la bellezza... Dio provvede anche adesso. In un modo o nell'altro, alla finalissima dobbiamo arrivare, mannaggia il diavolo zoppo!""""" -
L' imperfetta geometria
Lorenzo angosciato dalla noia e oppresso dalle crisi di panico decide di porre fine alla propria esistenza. Il tentativo, però, non va a buon fine e dopo lunghe degenze viene restituito alla vita. La consapevolezza del grave gesto compiuto e un ritrovato entusiasmo lo spingono a vivere intensamente ogni attimo e a godere di tutto ciò che la vita può offrire anche in ragione del fatto che essa è unica e non va sprecata. A settantanni, quando sembra ormai avviato a chiudere serenamente la propria esistenza, un cancro rompe gli equilibri precostituiti e consolidati. Sconvolto dal dolore che gravita intorno al male e facendosi carico delle tragedie umane con le quali viene in contatto, Lorenzo ripercorre le tappe della propria esistenza creando paralleli con le vite di altre persone con le quali la sorte era stata meno clemente. Ogni giorno il cancro porta via tanta gente, infine anche Lorenzo salpa sulla nave di una ritrovata quiete per essere riconsegnato all'eternità e al temuto oblio. -
Le chiese di Chiaravalle secondo un atto notarile del 1695. Con note riguardanti anche l'abitato e le modalità delle sepolture dell'epoca
L'autore, riprendendo la descrizione delle Chiese di Chiaravalle, oggi non più esistenti, fatta in un atto del 1695 dal notaio Andrea Catari, con l'ausilio di ruderi, di resti di sepolture umane, di denominazioni delle zone e della tradizione, ha cercato di localizzarle nel territorio. Poiché per alcune delle chiese nell'atto Catarisano risultano indicate le distanze dal centro abitato, la loro localizzazione ha consentito di stabilire con sufficiente certezza ""il centro abitato"""" di Chiaravalle al 1695, costituito dall'attuale Rione Cappella e/o Vignale, dal Rione Cona e da altro agglomerato intorno alla Chiesa Matrice e al Castello. Il dato offre un punto fermo ed è storicamente essenziale, perché smentisce l'insostenibile tradizione secondo la quale l'abitato di Chiaravalle, prima del terremoto del 1783, era nella vallata dietro il Castello. Una particolare attenzione è stata riservata alla Chiesa Matrice, fin da allora parrocchiale, che esisteva già nel posto attuale, ma con l'ingresso principale da est, poi ricostruita, dopo il terremoto del 1783, con l'ingresso principale da sud. Infine, considerati i resti di ossa umane tuttora esistenti presso le Chiese di Santo Spirito e Santo Biagio, sono state fornite notizie sulle sepolture nelle varie epoche: urbane ed extraurbane, presso e nelle chiese, nelle fosse comuni discoste dall'abitato e negli attuali cimiteri."" -
La casa dell'anima
Chi persevera nel tentativo di conoscere se stesso attraversa selve intricate che inabissano e proteggono la verità e, sferzato da un vento procelloso che desta dal torpore, s'imbatte finalmente nella casa disabitata della propria anima: desolata perché sprofondata nell'oblio, polverosa per la funga assenza del padrone. Questa è la storia di Elisa che, disorientata dagli specchi che insinuano dubbi e inducono a guardarsi con occhi diversi, a scavarsi dentro alla ricerca di ciò che è represso e sopito, incontra se stessa in una casa abbandonata nascosta nel fitto del bosco, e si riconosce sfogliando le pagine ingiallite di un vecchio libro, prezioso custode di esperienze di vita. Solo allora, schiusasi al mondo, può finalmente scrivere la parola ""inizio"""" alla storia della sua nuova vita."" -
Il breve volo di Giovanna. La tragedia della nave Lince
Corre l'anno 1943, nei pressi di Punta Lice la notte del A agosto, per cause ancora sconosciute, si insabbia la nave Lince. Mancano pochi giorni per l'armistizio dell'8 settembre, quando il sommergibile inglese Ultor silura la nave. Dodici marinai perdono la vita. Sergio, un marinaio con la qualifica di cannoniere armaiolo, si salva dalla catastrofe... Da qui parte la storia di questo appassionante romanzo, che ha come sfondo la nave Lince e il sud degli anni drammatici del dopoguerra e in cui prendono forma, una pagina dopo l'altra, storie d'amore destinate a infrangersi sugli scogli duri di in un mondo limitato da pregiudizi di classe che non si possono rifiutare se non a costo dell'emarginazione sociale. Narra di in un tempo in cui i sentimenti, che dovrebbero far smuovere le montagne, non riescono a intaccare quelle convenzioni di casta e la loro nascita non li destina che a un ""breve volo"""" su una vita che non potrà mai essere veramente vissuta."" -
Si può fare!
"Si può fare!"""" è un lungo ragionamento su cosa si possa e si debba fare per sviluppare l'economia della Lucania. Un libro scritto in perenne competizione tra le ragioni del cuore e quelle della testa, poiché se è vero che è il cuore che indica le soluzioni che la ragione non vede è la testa che deve poi elaborare queste soluzioni in proposte e in percorsi concreti. Quello che viene fuori è un alternarsi tra il saggio e il testo scientifico, in cui entrambi svelano un unico assioma: """"per la Lucania un'altra storia è possibile!"""". In appendice la lettera aperta ai giovani lucani di Pietro Ichino." -
Verso Betlemme. Riflessioni sul Natale
Da quando Dio è entrato nella storia, il tempo ha iniziato un nuovo cammino. Esso è stato indicato da alcuni pastori, che durante la notte vegliavano i loro greggi nei pressi di Betlemme. Da quando, in quell'accampamento notturno, quei semplici custodi del gregge, abbagliati dalla luce dell'angelo, decisero di andare a Betlemme, tutta l'umanità è in viaggio verso l'antica ""città di Davide"""". In questo centro, costruito lungo antichissimi sentieri carovanieri, sembra che Gesù cammini ancora per le sue stradine; s'avverte ancora fortissima e vibrante la sua presenza fra i vicoli stretti, dove è segnato in tante lingue il luogo della sua nascita. Da credenti, camminiamo anche noi verso quel benedetto luogo, ove il forte si è fatto servo del debole, l'eterno è sceso fra le età dell'uomo, l'infinito è contenuto nel frammento. A Betlemme si è attuato l'impensabile di Dio; là è il perno che segnò un prima e un dopo nel conto degli anni."" -
I migliori film della nostra vita
Le generazioni nate nel corso del Novecento hanno avuto nel cinema un nuovo punto di riferimento, un nuovo modo di vedere la realtà, la vita, di trovare uno sfogo, un'evasione. Questo libro è una rassegna dei film notevoli, che hanno lasciato il segno, connotando la nostra vita sociale e culturale: dai Fratelli Lumière ai film di oggi degni di nota, anno per anno. Un vademecum singolare, un passatempo simpatico, un prontuario utile a chi voglia ripercorrere e a chi intende ricercare nella produzione cinematografica di un secolo una via, una guida, un senso. -
Pensieri leggeri. L'amore e la politica
Una vita vissuta perseguendo ideali di libertà e di cultura. Il valore potenziale del desiderio femminile che si fa progetto e nuova organizzazione di vita e di finalità produttive. Questo libro è un invito a non accettare la desertificazione dei sentimenti, a coltivare il dialogo tra sensibilità umane e dare voce al linguaggio dell'amore tanto insediato dal potere, dal denaro e dall'ambizione sfrenata, l'importanza di credere in noi stesse ""perché le donne sono il nodo e lo snodo delle questioni impregnate di futuro""""."" -
Racconti. Le storie raccontate dagli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado
"Il progetto 'Una scuola per la democrazia' ci ha offerto l'opportunità di compiere un percorso di lettura espressiva e scrittura creativa. È difficile raccontare in poche righe il lavoro fatto insieme ai bambini per realizzare quello che agli occhi di un estraneo al percorso potrebbe sembrare solo una raccolta di testi di vario tipo. Ancora più difficile è rendere l'idea di quanto sia stato complicato rompere i lucchetti della fantasia! Ore dinnanzi ad un foglio che si ostinava a voler rimaner in bianco! Poi, in soccorso, il grande Gianni Rodari [...], con la sua 'Grammatica della Fantasia', che egli offre a tutti, insegnanti e genitori, come un ricco e originale repertorio di tecniche per sviluppare la creatività. Egli, in questo modo, svela i meccanismi del suo lavoro e lo fa perché crede fermamente nel valore educativo della creatività per lo sviluppo intellettivo del bambino. Il suo è uno stimolo per gli insegnanti, ma anche per i genitori, a inventare e costruire storie, a destrutturare e ristrutturare il pensiero e l'immaginazione dei bambini, a creare curiosità e avventure mentali che alimentano la flessibilità della mente e in tal modo prevengono la formazione di stereotipi e pregiudizi."""" (dall'Introduzione)" -
Frammenti di stelle. Opera postuma. Silloge poetica
Maria Macrillò in Commodaro nasce a Palermiti (Catanzaro) il 27 gennaio 1940. Studia nell'Istituto Maria Ausiliatrice di Soverato conseguendo il diploma magistrale. Dal I960 al 1987 insegna, prima, nelle scuole popolari di Palermiti e, ancora universitaria, nella nuova Scuola Media di Chiaravalle Centrale; quindi, vincitrice di concorso, prima, nelle Scuole Elementari, e, poi, di quello a cattedra nella Scuola Media, insegna sempre a Palermiti, dopo un anno di tirocinio nella Scuola Media di Fabrizia. Dal suo matrimonio, avvenuto nell'agosto del 1962, nascono due figli, Domenico, oggi magistrato, e Giuseppe, oggi avvocato. Il 1985 viene eletta Sindaco di Palermiti, continuando a prodigarsi generosamente per la sua gente. Muore improvvisamente il 3 agosto 2005, presso la Clinica S. Anna di Catanzaro, dov'era stata ricoverata d'urgenza il 1 luglio precedente. Così la dipinge, in tono scherzoso, una sua collega, Ada Principe, in una strofetta tetrastica del 20 novembre 1974, scritta di getto: ""Maria, carina, fresca 'pagnottella', chiacchierona, affettuosa, assai vivace non ha complessi perché sa che è bella; ama il lavoro e poi... cantar le piace""""."" -
Buone notizie e pronta risposta. Vol. 2: Caduti francavillesi nella Seconda guerra mondiale.
Il libro narra le singole storie di una ventina di militari calabresi, originari di un paese rurale dell'antica provincia di Catanzaro, morti nella Seconda guerra mondiale. Partendo dall'elenco dei nomi incisi sulla lapide del Monumento ai Caduti, sono state descritte le loro vicende personali dalla nascita alla morte, soffermandosi in particolare sul loro servizio militare prima in tempo di pace, poi in guerra e in prigionia; ricostruendo le circostanze della morte, oppure della scomparsa di chi, purtroppo, è andato disperso. In alcuni casi particolari sono state narrate le vicissitudini della traslazione delle loro spoglie dalla prima sepoltura fino al cimitero del paese natio. Le brevi biografie - ravvivate da immagini, frasi e pensieri tratti dal retro di fotografie, da lettere e da cartoline - sono propriamente microstorie individuali, minuscole tessere, criticamente elaborate e storicamente documentate, incastonate nell'immenso e tragico mosaico della Seconda guerra mondiale. -
La guida calabrese dei fratelli Bandiera. Vita straordinaria di Giuseppe Meluso
La presente monografia analizza l'ambiente sociale, politico e culturale del centro Silano di S. Giovanni in Fiore, nella prima metà dell'Ottocento, sullo sfondo delle lotte sociali per il riscatto delle terre demaniali usurpate e in contemporaneità col più magnanimo episodio risorgimentale, quell'improvvido tentativo di riscatto nazionale guidato dai fratelli Bandiera, che si concluse tragicamente sul colle silano della Stragola. Nel contesto è delineata la figura dell'unico personaggio del luogo, che fu fedele compagno e guida dei fratelli veneziani, ""ricompensato"""" a posteriori con ricorrenti pregiudizi, nati dall'interpretazione critica della bibliografia insipiente e settaria ottocentesca."" -
Francesco una storia fantastica
Il testo racconta la storia del santo calabrese ""Francesco di Paola"""", ed è rivolto a piccoli lettori dai 9 ai 14/15 anni. Il linguaggio usato è rispondente alle esigenze dei ragazzi di quell'età; infatti offre un percorso che privilegia la curiosità, la fantasia e l'immaginario. Il titolo stesso """"Francesco, una storia fantastica"""" è stato pensato proprio per affascinare e, quindi avvicinare i ragazzi, nel conoscere Francesco e scoprire poi, quanto di meraviglioso e straordinario accade nella sua vita, dalla sua nascita fino agli ultimi giorni. Età di lettura: da 9 anni."" -
Il paiolo pieno di patate
Opera autobiografica nella quale si snoda una narrazione intima attraverso continui flashback da una realtà attuale ad un'altra, lontana nel tempo, ma non nelle emozioni. Colori, profumi chiaroscuri, caratterizzano gli scorci di vita di una bimba profondamente sola, durante le vacanze ad Acerra, in Campania. ""Varcavo una cancellata malferma di rete e legno, entravo nel cortile ed ecco che tutto era meraviglioso..."""""" -
Porta Aurea. (Per amore di Eufemia)
Il respiro della grande Storia, l'agonia della gloriosa Bisanzio, tra l'orda assediante ottomana e gli ultimi splendori di una civiltà millenaria, ormai al tramonto, fa da sfondo alla piccola storia d'un esule in fuga dalla città dei padri alla ricerca dell'amore perduto. Costantinopoli, Salonicco, Corfù, Otranto e San Nicola di Casole sono le tappe di un viaggio verso la rifondazione di vita, fino allo sperduto feudo di Maida in terra di Calabria. La narrazione, percorsa da un esile filo, giallo, dispone il lettore a rintracciare i sentieri di mente e di cuore d'un uomo del XV secolo, tra gli incensi delicatissimi della religiosità basiliana e il sottilissimo immaginario erotico femminile, in una lingua patinata d'antico sia nell'impianto sintattico, che nelle suggestioni figurate. -
Al di là del tempo
L'arrivo di una nuova allieva sembra minacciare la tranquillità di un campus universitario, fin quando un giovane professore non scopre la sua vera identità... -
Frontiera. Novanta canzoni d'amore alla Calabria
"... novanta canzoni d'amore alla terra al mare all'anima della Calabria ma anche a tutto il Sud dell'Italia e del mondo... novanta canzoni d'amore come fiori gentili fra le ortiche nel solco di un antico dolore intramato all'armonia di un endecasillabo, alla esigua sintassi di un settenario, al canto libero di un verso sciolto per esprimere la poliedricità di un disagio in bilico tra l'esistenza e la realtà sociale a cui per destino come Prometeo siamo da millenni incatenati... novanta canzoni d'amore in fila su questa frontiera dove, se vuoi avere diritto al riscatto dalla schiavitù del bisogno, sei obbligato a pagare una pesante dogana di rinunce e dolore... novanta canzoni d'amore per richiamare all'impegno chi giura di amare la propria Terra ma, ignorandone la storia i miti e la bellezza, oltraggia il suo mare e le sue foreste, sporca le sue strade e le sue spiagge beatamente sprofondato nello spazio risicato del suo falso benessere... novanta canzoni d'amore che parlano di ritornanza non a chi un giorno è partito e non ha dimenticato ma a chi ha dimenticato senza essere mai partito... a chi poteva dare una mano ma si è guardato bene dal farlo... a chi c'era ma non si è accorto di nulla... a chi, pronto a colpevolizzare i politici di turno, se n'è lavato le mani come Pilato, pensando bene di farsi i """"fatti suoi"""", infibulato nel suo omertoso silenzio..."""""