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Appunti per la vita. Come costruire relazioni d'amore autentiche
In una società in cui tutto sembra spezzato, frenetico, veloce... gli ""appunti per la vita"""" sono una sosta ristoratrice per """"prendere il largo"""" e stare in disparte, là dove il tempo e la luce si uniscono nella gioia del momento. La comunicazione, nella sua vera profondità, ha un solo scopo: costruire relazioni d'amore autentiche. Ed è soprattutto per questo che in ciascuno di noi alberga un bisogno inarrestabile di comunicare... per oltrepassare il confine della parola scritta e del pensiero e giungere là dove probabilmente è racchiusa l'essenza stessa della vita. """"Quando un uomo ama, il suo cuore trabocca di questo amore e vorrebbe condividere la sua gioia con gli altri; questa caratteristica l'ha ereditata dal suo Creatore."""" (Dal Catechismo per i giovani, Youcat, n. 2)"" -
L'angelo di Filippa. «Non ci sono, ma lasciate un messaggio»
Filippa se n'è andata, in un incidente stradale, dopo soli cento giorni di matrimonio, lasciando in chi l'ha conosciuta un grande e incolmabile vuoto e un'ultima comunicazione nella segreteria del telefonino: ""Non ci sono, ma lasciate un messaggio"""". Ma grazie al diario ritrovato dopo qualche mese, Filippa continua a comunicare con giovani e adulti. Aveva otto anni quando iniziò a scrivere il suo diario e diciannove quando vi appuntò l'ultimo pensiero. Su queste pagine ha annotato le gioie e le fatiche di un'adolescente che si affaccia alla vita, suda sui libri di scuola, vive le prime cotte e i conflitti della sua età. Con il linguaggio tipico dei giovani ha affidato alla parola scritta avvenimenti e incontri: ne traspare il mondo a tratti fiabesco nel quale vive - è una vera principessa, quarta di sette fratelli - ma anche il cuore di una ragazza con una forte spiritualità, una fede non scontata, vivace, critica e capace di cercare sempre la volontà di Dio nelle su e giornate."" -
Nel segno del pane. Per capire, animare e vivere la messa
Nel segno del pane è un cammino che ti accompagna, settimana dopo settimana, dentro le zolle della vita dove Dio, meraviglioso agricoltore, ha seminato un chicco pronto a portare frutto per la tavola del mondo. Dovrai lasciarti coltivare e mietere da Lui per essere buon grano e diventare pane della comunità. Non sarà un cammino facile, ma sai di essere in buone mani. -
La donna vera
Charlotte von Kirschbaum non è stata soltanto un'indispensabile collaboratrice di Karl Barth, ma anche una ricercatrice e teologa originale e autonoma. Le sue riflessioni teologiche sulla ""questione della donna"""" sono l'espressione di un certo contesto storico-culturale, ma anche della sua stessa biografia. L'uguaglianza e la disuguaglianza tra donna e uomo nella società civile e nella comunità cristiana si risolvono, per lei, non con un'emancipazione forzata della donna, ma solo con una vera relazione di amore e di mutuo rispetto tra uomo e donna, vissuta nell'orizzonte più ampio della volontà e della grazia di Dio che trascende ogni sottomissione a un essere umano. Le sue tesi sulla """"donna vera"""" e sul suo ruolo nella chiesa, sviluppate mediante una lettura attenta di importanti e controversi passaggi e figure della Bibbia, possono essere ancor oggi una provocazione su cui riflettere e discutere."" -
I ragazzi della croce. Sette storie di ragazzi in cielo
In questo libro sono raccontate le storie struggenti e assolutamente vere di sette giovani vissuti sulla terra appena 15, 17, 18, 19 e 32 anni... In Valle Stretta, alta Val di Susa, c'è un'alta Croce sormontata da una stele in bronzo che riporta incise le parole dell'Apocalisse: ""Questi sono puri come vergini e seguono l'Agnello dovunque vada. Sono scelti tra gli uomini per essere primizia offerta a Dio e all'Agnello"""" (14,4). Su quella Croce vengono incisi continuamente nomi di ragazzi con i quali, per un misterioso disegno della Provvidenza, la vita è stata avara di anni perché malattia o incidenti ne hanno concluso prematuramente l'esistenza terrena. Oggi i nomi incisi sono oltre 300: per questo si chiama """"Croce dei ragazzi in cielo"""" ed è meta di continuo pellegrinaggio."" -
Desiderio e dono. L'amore fra Eros e Agape
"Che cos'è l'amore?"""" è una delle domande fondamentali per la vita di una persona, ma è esperienza comune assistere ad interminabili conversazioni sull'amore che - alla fine - non portano a nulla. La ragione è semplice: il moderno termine """"amore"""" ha troppi significati e, quindi, rischia di creare solo confusione. Chi conosce il greco antico, invece, sa che """"amore"""" traduce sia la parola eros - il desiderio fisico e passionale - sia agape - il dono di se stessi agli altri: due facce di un'unica realtà, che stanno tra di loro in rapporto dialettico. Proprio questo nesso apre a tutti gli esseri umani la possibilità - come mostrano le pagine di questo libro - di un duplice cammino: vivere l'eros nell'orizzonte dell'agape - una tendenza all'amore esclusivo e alla sua conseguente istituzionalizzazione in un legame duraturo - e l'agape nell'orizzonte dell'eros - la ragione per cui anche i grandi mistici hanno fatto esperienza di un'insopprimibile """"traccia"""" di eros." -
La biblioteca di Bilbo. Percorsi di lettura tolkieniani nei libri per ragazzi
I romanzi di J.R.R. Tolkien sono come le ciliegie: uno tira l'altro. Così, chi ne ha aperto uno finisce con il leggere l'intera produzione del professore di Oxford e, quando ha terminato, è diventato un lettore curioso. Proprio per saziare questa curiosità, partendo dal mondo inventato da Tolkien - la Terra di Mezzo - questo libro propone diversi percorsi di lettura che rintracciano temi e figure cari al lettore di Tolkien in altri libri per ragazzi, sia classici che moderni. Il libro è costruito come un viaggio immaginario, attraverso paesaggi e incontri con creature diverse, condotto dai piccoli Hobbit - invenzione tolkieniana per eccellenza. I percorsi di lettura sono introdotti da brevi saggi che, in modo semplice, spiegano il tema trattato da Tolkien in relazione alla letteratura universale e consistono in liste ragionate di titoli per ragazzi, selezionati per qualità di contenuto e di stile narrativo. All'interno di ciascun percorso, i libri sono suddivisi per fascia di età: bambini, ragazzi, giovani adulti. Il testo è indirizzato a chi si occupa di promozione della lettura tra i ragazzi (insegnanti, bibliotecari, educatori) come ai genitori e ai lettori giovani adulti. -
La morte nel cuore della vita
Questo libro si rivolge a tutti coloro che sentono la necessità di approfondire, alla luce della propria fede, il senso del vivere e del morire. Raccoglie infatti meditazioni, spunti di riflessione e preghiere che aiutano ad integrare la morte nell'orizzonte della vita. «La morte ci viene qui presentata non come termine, ma come compimento della vita. Come sottintende il titolo, il senso della morte va cercato nel cuore della vita, sia di quella temporale come di quella eterna. Auguro a queste pagine di nutrire il cuore e lo spirito dei lettori portandoli dalla indifferenza e dalla tristezza alla gioia della speranza» (dalla Prefazione del Card. Carlo Maria Martini). -
Quando la parola scalda il cuore... Commento alle letture festive dell'anno B
"Io sono la resurrezione e la vita"""" (Gv 11,25): queste parole sono il centro focale di ogni riflessione del cristiano. """"Credi tu questo?"""" (Gv 11,26): è una domanda fondamentale che tocca il cuore della nostra vita. Il Vangelo offre un messaggio di fede capace di mettere in crisi abitudini e mentalità comunemente accettate e di suggerire orientamenti provocatori per gli uomini d'oggi. Attraverso le meditazioni sulle letture della messa per l'anno liturgico A, l'Autore ci aiuta ad aprire gli occhi e il cuore su ciò che ha valore e su ciò che non ha valore agli occhi di Dio, affinché la fede trasformi la nostra vita a cominciare dalle scelte che ogni giorno dobbiamo operare." -
Senza paura. Come difenderci dai profeti di sventura
Fine del mondo, terza guerra mondiale, epidemia letale: questi sono soltanto alcuni dei concetti che i profeti di sventura cercano di mettere nel nostro cervello. C'è un modo per difendere la nostra serenità? Sì, e questo libro cerca di spiegare come, aiutandoci anche a conoscere quello che realmente dovrebbe spaventarci e che, invece, accettiamo ogni giorno come normale. -
Comunicare è un'arte. Come trovare la strada giusta nel labirinto dei rapporti umani
Molte volte pensiamo di sapere cosa significhi amare, ascoltare, comprendere noi stessi e l'altro e che il difetto stia semplicemente nella poca volontà di porre in atto quello che si conosce e si sa essere giusto. Invece, in molti casi, pur partendo con le migliori intenzioni, confezioniamo interventi, parole e atteggiamenti poco comunicativi se intendiamo la comunicazione come quell'arte fondamentale di saper tessere buone relazioni quotidiane. Questo testo vuole essere una guida lungo l'affascinante sentiero della comunicazione autentica. Come tutte le arti, infatti, la comunicazione richiede di imparare le ""tecniche del mestiere"""", almeno per rendersi conto di quanto il proprio stile comunicativo sia effettivamente capace di generare relazioni autentiche. Prendendo avvio dalla presentazione delle regole generali che presiedono alla comunicazione umana e dei modi migliori perché questa possa avvenire, il percorso qui tracciato si inoltra poi, attraverso l'Analisi Transazionale, in noi stessi per sapere cosa succede nel momento in cui siamo impegnati a dialogare e a relazionarci con gli altri; si conclude, infine, trattando dell'autostima e dell'assertività, condizioni imprescindibili per la riuscita della comunicazione stessa. A tutti l'augurio di un entusiasmante viaggio per i sentieri meravigliosi, seppur a volte impervi, delle relazioni umane."" -
Testimoni di fede, trionfatori di audience. La fiction religiosa anni Novanta e Duemila: storie di santi, papi e preti esemplari
Un fenomeno singolare caratterizza il panorama televisivo nazionale da più di vent'anni: il costante successo della fiction religiosa. A rappresentare questo filone di indubbio successo, in grado di adunare sempre numerosi telespettatori, sono le storie di figure bibliche, le biografie-agiografie di santi, papi e preti esemplari, nonché le stravaganti avventure di preti detective. Ma perché queste fiction sembrano andare sempre così bene? Qual è il pubblico che le guarda? E chi sono i protagonisti di queste storie: religiosi dalla vita esemplare o semplicemente eroi dalla veste religiosa? Nell'analizzare l'impianto, gli aspetti narrativi, nonché le questioni relative agli ascolti televisivi di queste fiction, l'Autore si sofferma anche su temi di carattere sociologico, per cercare di comprendere perché una società segnata da un processo di secolarizzazione manifesti un ""ritorno del sacro"""", un fermento religioso che ha ricadute anche in ambito televisivo."" -
La saggia inquietudine. Il corpo nell'ebraismo, nel cristianesimo e nell'islam
Il corpo suscita da sempre inquietudini, e non solo nell'ambito delle religioni: è il segno della mortalità dell'essere umano e insieme il fondamento del suo essere al mondo; strumento del peccato e della salvezza; dotato di autonomia e sempre in relazione. Questi paradossi possono essere visti come limiti ma anche come chance per il corpo, occasioni per sviluppare la sua saggezza che emerge nella sua materialità e lo apre verso l'infinito. In una panoramica storica e sistematica, il volume illustra i tanti luoghi e modi del coinvolgimento del corpo nella dinamica della relazione con Dio nella teologia, nella prassi religiosa e nella vita sociale delle tre religioni monoteistiche. -
La strada e la meta. Meditazioni bibliche in attesa della Gerusalemme celeste
La doppia cittadinanza interpella i cristiani fin dalle origini, in quanto, a partire dal Vangelo, sono chiamati da un lato a mantenere un senso di concretezza, abitando la storia, dall'altro a rivolgere lo sguardo altrove, verso il Padre, in un costante atteggiamento di affidamento e sequela. Queste pagine, soffermandosi su due linee portanti - una antropologica e l'altra cristologica -, ci accompagnano lungo un percorso di lectio che va dal libro della Genesi per concludersi con l'Apocalisse. L'autrice, attraverso il commento e la meditazione dei passi biblici, ci interpella e ci guida nella comprensione di come viviamo la doppia appartenenza, a partire dal nostro rapporto con la storia, gli altri, la gestione del denaro, la relazione con il corpo, il tema delle cose ultime, gli affetti e, soprattutto, il nostro vivere in una tensione costante tra il ""qui e ora"""" e l'attesa del Regno, della Gerusalemme celeste."" -
Marianna Fontanella. Beata Maria degli Angeli
Il casato dei Fontanella, nobili comaschi, signori di Santena, conti di Baldissero, ha contato uomini illustri, donne influenti e non poche monache di vari ordini religiosi. Tra le monache consacrate nel Carmelo riformato teresiano, Maria degli Angeli fu amatissima in vita e assai venerata dopo la morte, anche se l’attenzione alla sua eredità ha avuto momenti di intensità diversa. Don Bosco la propose risolutamente come modello di comportamento anche per i suoi contemporanei. Ai nostri giorni continua lo stupore espresso dal Cardinale Ballestrero: «Per amore volle vivere nel distacco totale, nella completa mortificazione, nella rinuncia a tutto. Per questo poteva ripetere il suo ritornello: Gesù, non altri, solo te! Era una invocazione, ed esprimeva il programma concreto della sua vita». Il 7 gennaio 1661 nasceva a Torino Marianna Fontanella, figlia del conte Donato Fontanella di Santena e di Maria dei conti Tana di Chieri. La sua vita si svolse tutta a Torino, dove essa morì il 16 dicembre 1717, monaca carmelitana a Santa Cristina. Dal suo nascondimento esercitò un influsso eccezionale sulla classe dirigente della città e sulle classi povere. Durante il duro assedio del 1706 ella costituì, insieme al padre filippino Beato Sebastiano Valfrè, il baluardo morale per tutta la cittadinanza. Questo libro illustra i rapporti che legarono questa vita alla vita dei suoi coetanei, a cominciare dalle principesse sabaude del tempo. Ogni contributo muove dalla convinzione che, pur nel mutamento delle forme di vita e di sentire del nostro tempo, l’esperienza di Maria degli Angeli abbia da portare un messaggio di attualità capace di richiamare a valori più convincenti di quelli, effimeri, in cui siamo solitamente immersi. -
Il profeta dei profeti. Perché credo alle profezie bibliche e perché non credo ai falsi profeti e alle false profezie
I profeti trasmettono in forma poetica la Parola di Dio: profetare, infatti, non significa solo annunziare le cose future, ma anche parlare in luogo di Dio. Nei loro scritti vi sono pagine sublimi, poiché Dio stesso parla in loro, rivelandosi come l'unico Dio, la cui potenza è infinita. In molte pagine profetiche vi sono profezie che riguardano, fra l'altro, la venuta di Gesù sulla terra, la sua divinità, le sue opere prodigiose, il luogo della sua nascita, la sua passione descritta fin nei particolari e la sua risurrezione. Questo volume intende investigare, ricercare e registrare centinaia di profezie annunciate nel Vecchio Testamento, al fine di metterle poi in relazione agli accadimenti che si sono avverati nel Nuovo Testamento. A proposito di parola di Dio nelle profezie, l'apostolo Paolo scrive: ""Ogni scrittura è ispirata da Dio e utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona"""" (II Timoteo 3,16)."" -
La vostra forza è più grande della pioggia. Pensieri di Benedetto XVI commentati per i giovani perché la GMG continui nella vita
"La velocità sembra essere una delle caratteristiche maggiormente ricercate nel mondo di oggi, ma la velocità porta con sé il rischio di sfumare i contorni, di perdere i dettagli, come accade quando si guarda dal finestrino; andare sempre di corsa impedisce di gustare ciò che stiamo vivendo o abbiamo vissuto. Il pregio di questo libro è quello di essere un invito a fermarsi, ad approfondire, a trattenere, a rinfrescare la memoria; anche le parole di un Papa, gonfie di verità e di amore, pronunciate in uno dei contesti più emozionanti e indimenticabili come una Giornata Mondiale della Gioventù, possono essere travolte da tanti altri rumori, colori, parole. Ringrazio l'autore per questo splendido sussidio, un vero servizio per tanti giovani, un aiuto ad incarnare i concetti, a costruire una «vita buona del Vangelo», quella che ogni giovane sogna e che, a sua volta, Dio Padre sogna per ogni giovane."""" (dalla Prefazione di Don Nicolò Anselmi)." -
Il travaglio della libertà. Vol. 2: Confronto con San Giovanni della Croce.
«A quel tempo si cominciò a invocare il nome del Signore » (Gen 4,26). Non da subito, quindi, ma solamente a un certo punto della propria storia gli esseri umani iniziano a invocare il nome del Signore. È un nuovo modo di comprendere se stessi, il proprio ruolo nella storia e le conseguenze che comporta l'assenza di Dio dal proprio orizzonte. Invocarlo significa sentirne ora dolorosamente la mancanza. Questa sorprendente notazione dei racconti biblici annuncia il tema della ricerca di san Giovanni della Croce: la coscienza mistica. Ad essa appartiene tutto quanto ha a che fare con la sorpresa di ciò che ha avuto inizio, e in particolare l'esperienza originaria della libertà, che conduce l'uomo a partecipare della capacità generativa: agendo, egli crea nuovi fatti storici. Questo volume è legato al precedente (dedicato a Dietrich Bonhoeffer) nel progetto di esplorare il travaglio della libertà confrontandosi con due autori tra loro distanti nel tempo, ma non nello spirito. -
In viaggio... Percorso di Avvento e Natale sulle orme dei Magi
Il tempo di Avvento e il Natale come percorso sulla scia dei Magi da proporre ai ragazzi dagli 11 ai 16 anni dei gruppi ministranti e non solo. Ogni tappa propone un'attività e un atteggiamento per scoprire la vita come viaggio nell'amicizia con Dio. Eetà di lettura: da 11 anni. -
Ecco l'uomo. C'è un solo modo per essere felici
A don Davide viene assegnata un'importante missione: raccogliere testimonianze sulla vita e l'opera di un sacerdote appena deceduto, don Mario Torregrossa. Fin dal momento in cui don Davide si pone sulle tracce di don Mario e del sacerdote che lo accompagnava, attraverso una geografia della fede, egli percepisce in sé il cambiamento, un'energia potente che lo fa sentire in sintonia col cosmo, una maggiore convinzione e perseveranza nella fede. È come se don Mario esercitasse un'influenza benefica su tutti coloro che l'avevano conosciuto e anche su chi, dopo la sua morte, si imbatte in lui. Sono rare le personalità di questo tipo, quelle che si confondono con l'umanità dei margini: sono sogni che danno significato all'esistenza, fasci di luce e calore che illuminano la via da percorrere. Ecco allora che occorre credere al potere dei segni, più che ai segni del potere, come oggi viene naturale, per fare propria la lezione di don Mario e recitare con lui l'atto di fede, amore, carità: ""Io credo, io spero, io amo"""".""