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Dallo sciopero generale alla rivolta del pane di Torino (1915-1917). La relazione Caputo sui fatti di agosto 1917
«La vera questione, in realtà, mi sembra quella dello spirito rivoluzionario della classe operaia torinese, e di come veniva declinato al suo interno il binomio pace/rivoluzione: se e quanto, cioè, dalla forte esigenza della prima - la pace - scaturisse una effettiva esigenza politica della seconda - la rivoluzione. Se si resta a livello delle avanguardie politiche, il quadro è certamente complesso, ma alla fin fine alquanto desolante nella sua prevalente costante litigiosità: la Direzione nazionale del Partito socialista che prendeva tempo convocando un Convegno nazionale a Roma nel settembre '17; i ""rigidi"""" di Torino, Milano e Napoli, cioè i più decisi fautori dell'indissolubilità di quel binomio, molto bellicosi a parole, assai polemici nei confronti soprattutto dei propri compagni, piuttosto che verso i molti che gettavano acqua sul fuoco, con un contorno di parecchi opportunisti e di non pochi infiltrati, reclutati e finanziati dalla prefettura, dai vertici delle forze dell'ordine e dagli industriali come Giovanni Agnelli e Dante Ferraris.» Introduzione di Luciano Zani."" -
L' oblò cosmico di Gasura
Massimo Boscarino imbastisce una trama nella città immaginaria di Gasura - che è uno dei possibili anagrammi di Ragusa, come lo sarebbero Sagura o Gurasa, in un rimescolamento dei fonemi che nominano le cose della realtà - con una grande perizia di narratore, capace di ricreare quella sensazione di realismo magico con cui ci hanno affascinato autori del calibro di Franz Kafka o di Michail Bulgakov. -
Entrare nelle parole
L'esplosiva fantasia creatrice di Piera Carbone è giustificata dall'obbiettivo di presentare la parola poetica nella sua nudità, come forza naturale delle cose nominate - siano oggetti o siano astrazioni mentali o infine persone umane - in modo che la parola evochi nel lettore la lunga deriva ancestrale che essa si porta dietro, in un richiamo di echi che provengono dal passato ma che si proiettano nel futuro delle nostre conoscenze. Viene in tale modo restituito un valore gnostico alla poesia, che era il patrimonio primitivo della parola prima che essa venisse omogeneizzata nella piattezza del messaggio, abusato e liso, quotidiano. -
I colori delle emozioni-The colours of emotions. Ediz. bilingue
Una raccolta intensa ed esplosiva, capace di condurre il lettore nei meandri più intimi del suo essere... e potere liberare l'energia del cambiamento... dando voce in modo originale e versatile alle proprie emozioni. -
Voci dai Murazzi. Vol. 7
Dieci anni di raccolta delle poesie di attualità servono a dare conto del viaggio compiuto, partendo da I Murazzi di Torino. Per celebrare questi due lustri, il curatore di questo repertorio si è rivolto agli amici dell'Elogio della Poesia affinché compissero il gesto di testimoniare la loro affezione all'iniziativa premiale. Ne deriva che dentro all'antologia sono ben riconoscibili alcuni ""maestri sacri"""" della Poesia italiana d'attualità i quali hanno sempre sostenuto l'Elogio della Poesia, con un atteggiamento di convivialità e di amicizia. Accanto a tali navigatori di lungo corso della Poesia italiana, si sono espressi con pari convivialità e naturalezza i numerosi concorrenti che partecipano al premio e che, come sempre accade, non è stato possibile pubblicare tutti nella loro totalità, ma si è dovuto ricorrere a selezionare una campionatura rappresentativa. Il carattere del Premio è sottolineato dal fatto che alcuni concorrenti vengono pubblicati e altri, invece, vengono solo nominati, ma si rimanda la pubblicazione al futuro prossimo venturo."" -
Kintsugi
Lo scrittore gallaratese, ma girovago, drizza le antenne e indaga nei guasti del mondo, come un reporter cerca la sostanza delle cose, l'attacco del pezzo che ci porta diritti in medias res, nel centro del fuoco, sia nel tratteggiare un carattere, sia nel descrivere scenari drammatici, come quello della guerra in Ucraina, nel primo dei racconti del libro, scritto in tempo reale, mentre infuriano i bombardamenti. La diva Oksana Avilov, soprano acclamata nel mondo, scopre la malattia e la guerra nel tragico 28 febbraio 2022, ma la prima, pur seria, passa in secondo piano di fronte alla volontà di aiutare i più deboli a costo della vita. C'è chi poi è costretto, per dirla in gergo calcistico, a tirar fuori gli attributi, come il conte Amedeo Maria Vianello, messo da parte nell'asse ereditario del padre imprenditore, e poi capace di mollare la vita scioperata e inventarsi una professione di successo, grazie al saper guardare lontano. -
Lockdown. Profumi d'autunno
Dopo l'elegante e precisa produzione di versi raccolta nei volumi Primavera ed Estate, l'inizio dell'Autunno di Menotti Lerro è coinciso con la perdita delle certezze individuali e collettive. La voce del poeta racconta la ferita della devastazione dovuta alla pandemia e alla guerra, fino al momento improvviso e catartico dell'elaborazione del trauma e del lutto attraverso un tono sommesso, una melodia tagliente. Lockdown è un inno a un ideale intessuto di profonde malinconie e vicende dell'Io riguardate dal gradino instabile della memoria, sussurrate con maestria da parte di uno degli autori più rilevanti della contemporaneità. -
Non chiedermi niente
Daniela Della Casa, con il suo ultimo romanzo ""Non chiedermi niente"""", è come se applicasse all'amore lo stesso procedimento tautologico usato da Bobbio per la ragione, e la formula diverrebbe gli amori per l'amore. Significa che l'amore è sufficiente a sé stesso. Significa che chi veramente ama non ha bisogno di cercare sicurezze o conferme in qualcos'altro che si collochi al di fuori dell'amore condiviso e corrisposto con il partner amato. Non vi è atto di indagine; non vi è incantamento lusinghiero o rivelazione confidenziale che possano aggiungere qualcosa di più perfetto agli amori per l'amore."" -
A qualsiasi titolo. Jukebox a manovella
Il prorompente eclettismo di Davide Riccio rappresenta un caso del tutto singolare nell'attuale panorama poetico italiano. Una personalità a caleidoscopio, ma sottesa intorno a due fuochi: poesia e musica. Viene alla mente, tra i personaggi universalmente famosi, Leonard Cohen. Serve a dare un'idea dell'estro, del timbro di voce, un poco cavernosa e gutturale, ma con possibilità di slanci baritonali, nonché la ricchezza degli strumenti musicali di ultima generazione, con suoni elettronici, sorretti dal trionfo della chitarra, molto ritmo, molto accompagnamento. Come poeta, per dirla tutta, vale l'atmosfera vagamente alla Edgar Allan Poe ricostruita da Howard Phillips Lovecraft in Je suis d'ailleurs, dicasi L'estraneo: un eremita nello spirito e un guascone nella convivialità, che non è mai al suo posto. Grande scapigliato della letteratura, cacciatore raffinatissimo di vocaboli rari: per fare qualche esempio, si pensi a Carlo Dossi e a Emilio Praga. -
La meta è partire
Un racconto che si dispiega su due piani temporali differenti: uno è quello mitico, leggendario, in cui compaiono figure come la musa Calliope, Eva e Adamo, Psiche e la dea Ragione, Proserpina e Caronte; l'altro è quello che si svolge nel tempo di oggi, con le sue rutilanti insegne, le sfolgoranti vetrine, i cellulari e i computer, le effimere quanto vuote attrattive della società del consumismo. -
Il musico David Rizzio. Una storia ritrovata
E chi era davvero il Davide Rizzio la cui vita si racconta in queste pagine? Una fonte per lo più attendibile come l'Enciclopedia Treccani non ha dubbi nel definirlo senz'altro come ""uomo politico"""" e nell'attribuire l'ostilità di Darnley contro di lui """"al forte ascendente politico di Rizzio sulla regina, rafforzata dal sospetto che egli ne fosse l'amante"""". E altre fonti sottolineano un altro sospetto: che fosse un uomo del Vaticano, inviato in Scozia per tutelare e proteggere la fedeltà cattolica della regina, in un periodo di cruente lotte intestine, fomentate dai protestanti e assecondate da buona parte dei nobili della sua corte. Quale che sia la risposta, una cosa è certa: l'uomo di Moretta ebbe un'influenza decisiva sulla vita di Maria, della Scozia e di quello che sarebbe poi diventato il grande impero britannico. Quanto alla paternità di Giacomo I, le corti ostili d'Europa non ebbero dubbi e si sa che il re di Francia, non attivava nessuna prudenziale cautela nel buggerarlo come """"figlio di Davide"""", a sua volta spregiativamente definito il menestrello di Moretta."" -
Pianeta grigio
"Appare esemplare la raccolta di Poesia di Giorgio Colombo, Pianeta grigio in contrapposizione polemica alla qualificazione antonomastica di Pianeta Azzurro normalmente usata, come forma di partecipazione e come espressione di critica ma anche di speranza rivolta al futuro dell'unanimità e della storia evolutiva dell'intero globo terracqueo. C'è una vigilanza di osservazione e di accoramento alle vicende umane che ricorda la nobile tradizione dei cantastorie che per secoli ornarono le piazze e i teatri con le vicende cavalleresche e che oggi sembrano rinnovarsi nelle tematiche di attualità rappresentate dalla cronaca quotidiana civile e politica""""." -
Nuda dentro
Si tratta di una commedia umana, sovente drammatica, in alcuni momenti comica, che rappresenta, nel segno della donna-madre, un intero secolo di storia italiana, di sofferenza, ma anche di crescita e di valori umanitari, scritta in mirabile modo, anche con inserimenti dialettali siciliani e romaneschi. -
Se non fossi stata il tuo tempo
Maria Erovereti realizza questo libro in forma di poesia confessionale sulle orme classiche espresse da Sylvia Plath e Anne Sexton. Si tratta quasi di un diario dell'anima che ha un unico destinatario ormai assente: la madre morta. La Poeta usa specificamente la locuzione dell'assenza, e non già quella della morte. In questa scelta linguistica c'è già un'indicazione suprema di esemplarità della lezione perfettiva della vita, la cui entità si prolunga indefinitamente oltre la durata dell'esistenza biologica. Nell'assenza esiste, dunque, una persistenza resiliente dell'entità nascosta della persona amata. Scrive la Poeta: ""Sul tavolo c'è il tuo bicchiere / uso il tuo piatto / vesto la tua maglia / mi avvolgo nelle tue coperte / per fermare la tua essenza / per placare il vuoto di te""""."" -
Negli universi dell'anima
L'opus magnum di Gaetano Pizzuto vuole immediatamente trasmetterci l'idea della pluralità dei mondi possibili, con un concetto di molteplicità che è tipico dell'era contemporanea. La modernità, infatti, ha frantumato tutte le unità che esistono nella nostra tradizione culturale e le ha scomposte in una serie di pluralità. Anche la realtà stessa, in cui viviamo quotidianamente immersi, non è più rappresentabile con una sola e unica formula, ma al contrario si appalesa in una visione caleidoscopica di tante interpretazioni particolari differenti e contemporaneamente coesistenti. -
Bianco guglia
Quali situazioni propone il Poeta? L'amore, la magia, la scena del mondo, il mondo iperuranico, la guerra, il potere, il fato, la sfida, il peccato, la condanna, con altri fantasmi o visioni o echi. -
E la luna bussò alla mia porta
La luna ha ricevuto il potere d'esercitare la sua autorità sulla crescita delle messi nei campi e sugli elementi liquidi del nostro pianeta, compreso le piante, e degli umani, come il sangue. Sono oltre cinquanta poesie in ognuna delle quali è caduta una sua stilla purissima, determinando così una silloge chiara e scura allo stesso tempo, vera e fantastica, frangibile e arenaria, schiva e animosa. La luna, secondo la mia visione, continuerà a mostrarsi come un cassetto colmo di tanti fazzoletti colorati e ripiegati: tutti gli stati d'animo che una persona potrà possedere nel corso dell'intera non prevedibile propria esistenza! -
Umberto Galvan. L'uomo con il metro in tasca
«Durante i trentatré interminabili giorni trascorsi da mio marito in sala di rianimazione, un uragano di dolore è entrato nella vita mia e di mia figlia Sabrina, spazzando via sogni e certezze e lasciando un'angoscia straziante che non si placa anzi si amplifica. All'inizio, quando Umberto era ricoverato nel reparto Pneumologia-Covid per cinque giorni (e io e Sabrina chiuse in casa perché positive al Covid-19), il telefonino univa le nostre tre anime e veicolava le nostre voci, era quel filo magico che correva lungo i tre lati del triangolo. Con l'entrata in rianimazione e la conseguente rimozione del cellulare, il dialogo verbale a tre si restrinse a due, anche se la connessione spirituale era ancora triplice, se possibile intensificata. Un sincero grazie a tutti coloro, in primis a Luisa (sorella e medico cui sono debitrice di importanti consigli), poi a Silvana, Mina, Silvia, Monica che con sincera afflizione ci hanno quotidianamente sostenuto con incoraggiamento e consolazione. Ringraziamento che si estende a tanti amici e conoscenti che in vari modi hanno dimostrato autentica com-passione, quel nobile sentimento (dal latino ""cum patior"""" """"soffrire con qualcuno"""") che al giorno d'oggi è quanto mai auspicabile e necessario. Questo drammatico e inaspettato evento ha radicalmente cambiato le nostre vite nel rispetto dei diversi ruoli coniugale-filiale, non tanto nei riti della quotidianità, quanto nell'approccio alla Vita, nella ri-scoperta dei valori e degli obiettivi primari da assegnare all'esistenza, all'esistenza che da un momento all'altro può essere recisa. E soltanto quando un nostro caro viene a mancare, realizziamo quanto egli sia stato importante per noi, sopraffatti dai rimpianti e dai rimorsi di non averlo apprezzato e assistito abbastanza quando era vivo. [..]». (Gabriella Bertizzolo)."" -
Il re mangia solo e altri racconti
Perché per il Re Luigi XIV detto il Re Sole si dice: il re mangia solo? Oppure era il solo a mangiare alla sua tavola come segno della sua potenza, mentre gentiluomini di corte si sentivano onorati in cerchio ad una certa distanza nel guardare Lui, il Re, mentre mangiava! Interessante venire a conoscere il susseguirsi delle varie portate che via via venivano servite da valenti valletti di corte. Il Re poteva decidere di avere un ospite alla sua tavola? Sì, come vediamo in questo dipinto, l'ospite gradito è Molière. Conoscere dove si apparecchiava è una aggiunta di conoscenza, poiché allora non vi era una sala da pranzo, ma la tavola veniva apparecchiata in qualsiasi sala, secondo i gusti del Re. -
Alchimie di ricomposizione
Anche Livio Bottani, fra le svariate sponde dei suoi diversificati continenti poetici, presenta un arcipelago di cosiddetta autobiografia poetica, nella quale si evidenziano ricordanze di carattere leopardiano circa la superficialità dei rapporti non intensi trattenuti con i genitori, ma anche il percorso di formazione tra montagne di libri, e il magistero ricevuto da più di un mentore. Non è data notizia di pudenda confessate con il compiacimento di esibire l'intimità domestica, anche se non si nega qualche accenno al chagrin d'amour dure toute une vie ovvero al plaisir ne dure qu'un moment, come bene insegna l'antica romanza di fine Settecento. Il canto elegiaco come anche il dramma lirico non sono le corde più consone al nostro Poeta, il quale principalmente, per non dire in totale esclusività, punta a una poesia di asciuttezza emotiva, orientata alla costruzione logica di un'esposizione realistica.