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Quando si diventa anziani
«Questo testo nasce da un percorso esperienziale fatto a contatto con persone anziane incontrate all'interno di una R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale). Ho rivissuto con ognuno di loro le emozioni riprovate durante i loro racconti. Ho toccato con mano quanto sia importante per il benessere dell'anziano avere un supporto psicologico quando ancora può esprimersi e lo guardi e lo accompagni nel suo rileggersi dentro, oltre alla malattia o alle disabilità che inevitabilmente lo accompagnano. Ho evidenziato il significato di ""care"""" e ho dato voce ai loro vissuti attraverso il laboratorio Oggi mi racconto. Ho riportato le loro riflessioni, quando, per aiutarli a creare un po' di benessere interiore, ho proposto poesie scritte da me """"ad hoc"""" (v. Officina Poetica, Ferrari Editore 2019), intendendo la poesia come """"arte benefica"""" per l'anima. Nel testo si trovano informazioni relative al """"mondo anziano"""" e la produzione delle testimonianze verbali degli anziani nate dalle attività proposte.»"" -
Il rovescio della medaglia
I dieci racconti che costituiscono il libro in prosa di Ugo Pupillo, con il primo che è eponimo e si intitola Il rovescio della medaglia, hanno in comune un processo di svelamento della verità profonda rispetto all'apparenza esteriore delle cose che tende sempre a simulare un inganno o quanto meno una visione parziale dell'equilibrio nei rapporti umani. Lo stile franco, corsivo e sciolto dello scrittore rende avvincente ed empatica ogni vicenda degli umani camuffamenti. -
Avventure di un seduttore mancato
Questi venti racconti, che sono riuniti sotto il titolo di ""Avventure di un seduttore mancato"""", sono legati insieme dalla comune tematica afferente all'eros, ma va subito chiarito che si tratta di un amore per lo più disastrato e bislacco, ancor più del celeberrimo contrasto d'amore di Cielo D'Alcamo o della sfortuna in galante patita dallo spadaccino poeta Cyrano De Bergerac. Qui siamo di fronte a una geremiade di anonimi personaggi maschili, quasi tutti già un po' avanti negli anni, con un iter erotico alle spalle da Miles gloriosus, cioè un poco fanfarone, più illusorio che non reale. A volte ci sono anche matrimoni falliti, compagne che abbandonano il nostro protagonista lasciandolo a leccarsi le ferite. Il racconto si apre quasi sempre con la presentazione del nome e della professione del protagonista, come se fosse l'apparizione sul boccascena del personaggio teatrale, cui è affidata la pièce che verrà recitata."" -
I racconti di Dora e Lucia
Dora e Lucia sono due sorelle simpatiche e vivaci. La loro infanzia è piena di ricordi e ricca di storie divertenti e avvincenti che la nonna Flora è solita raccontare, seduta sulla sua sedia a dondolo. Ogni racconto un'occasione per dialogare e partecipare tutte insieme alla storia della ballerina e del suo carillon, alla vicenda del soldatino d'argilla e della sua tartaruga, al segreto di Delia e di Paolo, all'incantesimo della piccola Bri Bri. Passa il tempo, Dora e Lucia crescono e pertanto le storie della nonna acquistano nuovi significati e più profondi spunti di riflessione, senza però perdere quella magia e quella dolcezza che infondono stupore in chi le ascolta. Una volta grandi le sorelline decidono di scriverle, ognuna a suo modo: Dora, compositrice, le rende in musica e ne nasce la sua Kinderliana per pianoforte; Lucia, scrittrice, le riporta in questa antologia che si arricchisce dei disegni di Antonino Calderone, su precise indicazioni dell'autrice. Età di lettura: da 6 anni. -
Ho volato tanto
"Ho volato tanto"""" esprime esattamente questo fondamentale concetto: vivere profondamente il mistero della vita. Viverlo con generosità, con immaginazione, con stanchezza, con delusione, con speranza, con entusiasmo, con arresa pazienza e con mite attesa. Questa è l'altissima lezione, pura come acqua di fonte, che Miriam Bonamico distilla nella sua poesia." -
A Berlino aspettando una nuova primavera
Appare abbastanza evidente che il pensiero dell'Autore è portato a individuare nella splendida città di Berlino, dal passato imperiale, una funzione di attrazione centripeta tale da conferirle un ruolo di primariato inter pares tra le altre illustri capitali d'Europa. Similmente, si legge fra le righe il fascino per Il vento dell'Est - che non è solo una bella canzone di Ricky Gianco e Franco Battiato - ma è anche una direttrice d'orientamento degli sviluppi europei che ripercorre l'antica strada della gloriosa Mitteleuropa, altresì detta Europa di Mezzo, che altro non è se non la nuova coniugazione di attualità storica dell'antico impero austroungarico, fucina così centrale e prestigiosa di progresso, di civiltà, di fioritura delle arti e del pensiero. -
All'unisono
La bellezza propulsiva della scrittura di Maria D'Ambra sta nell'accumulo di situazioni, invenzioni, parodie, elevazioni verso il Cielo e cadute negli Inferi con cui trascina il Lettore nella grande avventura letteraria, come se fosse - e probabilmente lo è davvero - una storia infinita. -
Indice poetico
Il secondo libro di Paola Pansa, Indice poetico, propone una scrittura intonata all'ironia, al gioco di parole, al bisticcio contradditorio delle situazioni e delle emozioni, alla leggerezza aleatoria delle opinioni, al gioco pirandelliano delle parti in continua mutazione fra loro, alla semplificazione concettuale delle argomentazioni e alla rappresentazione meccanicistica della realtà, senza nessi di causalità. Il trionfo dell'ironia - e anche dell'umorismo - è certamente la luce di intelligenza, nonché di buon gusto, che maggiormente illumina l'intera raccolta. In verità, oltre all'Io-poeta, attraverso cui l'Autrice parla di sé stessa ovviamente in chiave di falsetto, nella raccolta ritornano con una certa insistenza principalmente due personaggi. Il primo è nientemeno che El Ingegnoso Hidalgo don Quijote de la Mancha, con il suo scudiero Sancho e la sua beneamata Dulcinea, non manca neppure il destriero Ronzinante. -
Parola al vento (gli amori di Clarissa)
Tutto, in questo insidioso romanzo-monologo, sembra evocare eventi e luoghi fin troppo reali. Ma è davvero così? Siamo di fronte ad una vicenda realmente accaduta e sofferta oppure a una esperienza creativa, a una fiaba? È un giallo a sfondo morale o il pretesto per proporre riemergenti e più consapevoli simmetrie psicologiche e mentali? Assopite o dimentiche sacralità? Lo scenario in cui si svolge la drammatica storia d'amore, è davvero quello del lago di Bolsena, o vuole andare oltre, così oltre da apparire innaturale? Clarissa, è anch'essa una creatura reale o soggiace alla stessa estetizzante ""violenza"""" al punto da identificarsi con una sorta di rifrazione dell'altrettanto mitica Eva? La risposta al lettore."" -
Sì
La poesia di Walter Chiappelli è una convinta affermazione della bellezza, della gioia, della pace, dell'amore e in generale possiamo dire delle forze del bene, che agiscono nel mondo e che nel complesso producono lo spettacolo incantevole e affascinante della creazione in tutte le meravigliose espressioni che la vita può assumere. -
Vernice. Rivista di formazione e cultura. Vol. 60: Intervista a Cesare Viviani.
Rivista di formazione e cultura, semestrale, fondata nel 1994, si occupa di tematiche letterarie e propone nuovi testi di poesia, narrativa, teatro e testimonianze di arte contemporanea; ogni numero è monotematico e caratterizzato da un'inchiesta diffusa presso tutti gli abbonati e commentata da un autore di rilievo nazionale. -
Lillà nel meriggio
Con le poesie della presente raccolta Elena Bartone compie un passo ulteriore rispetto alla «trilogia» francescana. Qui la fede non è ripetutamente e apertamente enunciata. Il lettore deve andarsela a cercare, deve scandagliarla tra verso e verso. Spesso un pronome personale o possessivo (tu, tuo, tua) viene riproposto, in funzione di deittico, per parecchie pagine, prima che chi legge si renda conto che la poetessa sta parlando di Dio. E, allora, possiamo dire che siamo di fronte ad una religiosità che ci rimanda, più che a David Maria Turoldo, a poeti come Mario Luzi. -
Finestre
Nuova traduzione della raccolta di Rainer Maria Rilke Les Fenêtres, pubblicata a Parigi nel 1927 con dieci acqueforti di Baladine Klossowska. La traduzione, o libera versione, è accompagnata da dieci disegni in bianco e nero di Diego Mazzaferro. In questa alleanza tra traduttore e artista, si propone un nuovo adattamento dell'opera, non soltanto sul piano testuale, ma anche visivo, tenendo conto dell'edizione originale della raccolta, come fu concepita dallo stesso Rilke. -
Il tuo volto disegna il mio
La scrittura di Piera Giordano si coagula intorno ad alcuni elementi tematici ricorrenti: ad esempio gli oggetti del quotidiano domestico, minutaglie disseminate a scandagliare una routine a volte opaca, che fa da sfondo all'emorragia irrefrenabile del tempo e ai gesti come un'orazione cocciuta ripetuti dalla nonna nell'esercizio implacabile della cura degli affetti, della casa, della bottega, del giardino e di ogni angolo di questo mondo da rattoppare; il corpo come campo di battaglia assediato dalla vulnerabilità e dalla morte, colto e rappresentato nella netta discrepanza cronologica che il raffronto tra nonna e nipote genera, ma anche soglia che si apre dalla fessura dello sguardo al perimetro degli abbracci per accogliere l'Altro; il richiamo ad alcuni elementi naturali, presentati in rutilanti metafore: in particolare l'acqua, citata a più riprese, che sembra alludere simbolicamente al liquido amniotico, genesi e nutrimento del rapporto tra le due congiunte. -
Amorosa dea
In ""Amorosa dea"""", Bruno Bosio, sollecitato forse dall'urgenza del dire, del comunicare, dell'edificare un instrumentum valoriale, sceglie una versificazione classica, lontana da un vacuo sperimentalismo o da discutibili suggestioni dionisiache. Il suo è un vero e proprio itinerarium amoris et cordis che si dipana seguendo le varie fasi dell'innamoramento, seguendo una sorta di curva gaussiana della fenomenologia del vissuto amoroso, dall'estasi iniziale che caratterizza l'incontro con l'altra/o all'invocazione figurata delle morte."" -
Il canto del tempo
"Quella di Roberto Costantini è una poesia scritta in omaggio alla ricerca piena della libertà e della liberazione: libertà da ogni forma di oppressione della personalità e di castigo delle abitudini, non solo quindi libertà di pensiero e di parola, ma anche di costumi e di comportamenti, di accettazione delle libertà sessuali, della natura bisessuale umana, con una pari dignità di accettazione dell'eterofilia e dell'omofilia. Molto importante è anche il processo di liberazione di natura psicologica e psicoanalitica che è presente nella Poesia di Costantini: si tratta di un percorso di demistificazione dei mostri della ragione, degli incubi e delle nevrosi, delle gabbie erette dal Super-Io. È anche una chiave psicoanalitica della potenza della parola poetica e letteraria in genere, che giunge a presentare Roberto Costantini come un capace e sorprendente autore dell'attualità culturale più incisiva.""""" -
In vita
Duccio Mugnai è un poeta lirico tanto riservato quanto esercitato e continuo nella lettura e nella scrittura poetica. La sua prima raccolta di poesie si chiama ""Lamento e preghiera"""" (2017) e disvela già dal titolo l'indole dello scrittore, rivolta allo studio e all'interpretazione del mondo interiore, ma con elezione a traguardare la disamina verso un riferimento metafisico. Questa sua seconda raccolta, intitolata """"In vita"""", lungi dal rappresentare una sconfessione del precedente lavoro, lascia intendere come la strategia di indagine si sia dilatata alla realtà mondana che ci circonda o più esattamente si sia aperta a coniugare in una sola endiadi la carne e lo spirito in quanto elementi connaturali della vita umana."" -
Viridiana nella mente
Il romanzo-saggio di Luigi Mazzella ha come referente filosofico Baruch Spinoza, il filosofo ebreo, scomunicato dalla sinagoga, l'ateo per antonomasia, che ha fatto dell'ateismo la condizione di vittoria sul teismo. Tuttavia, l'ateismo spinto a oltranza potrebbe condurre all'adozione di un pessimismo cosmico e senza via di scampo, di memoria leopardiana o schopenhaueriana. Diviene allora necessario, per un romanziere che voglia formulare delle ipotesi di ricerca della felicità, attenersi a una formula generica di continua indagine sperimentale delle possibilità della vita mantenendo sempre aperta la via di fuga della contraddizione, secondo il principio illustrato da Walt Whitman, ""Mi contraddico? Ebbene, sì: mi contraddico! Posseggo le moltitudini"""": una scelta ossimorica, che prevede sia l'affermazione sia il suo contrario."" -
Guerra ai cattivi
Fabrizio Veglio, funzionario delle assicurazioni, ci offre in dono il suo ""Guerra ai cattivi"""" per testimoniare una volta per tutte la lotta di liberazione per sconfiggere il mieloma multiplo. Va subito chiarito che Veglio non si è limitato a condurre la battaglia per salvare la sua vita, ma ha combattuto principalmente per salvare l'amore della sua donna, Patrizia, che per lui è paragonabile alla dea Minerva di Giulio Cesare, cioè rappresenta la divinità della sapienza unita a quella della forza combattiva, nonché delle due figlie gemelle, Anna e Francesca - in scrupoloso ordine alfabetico! - che sono le sue muse ispiratrici di bellezza e di gioia di vivere. Il carattere ironico dell'opera è immediatamente manifesto. Ma attenzione: è un'ironia formulata sull'orlo dell'abisso; è la danza dell'equilibrista sul filo sospeso sopra il vuoto traditore che lo può risucchiare. Veglio è perfettamente cosciente, in ogni istante della lunga guerra contro i Cattivi - le cellule cancerogene - che potrebbe perdere la tenzone. Tuttavia, non perde mai il sorriso, e non smette mai di sperare, e non accenna in nessun modo a cedere le armi."" -
Diario poetico
Sono molti i maestri a cui Giovanni Stella si ispira nell'esecuzione della sua arte di tagliatore di gemme. La vita è la sua miniera a cielo aperto e i libri - un'infinità di libri! - sono gli strumenti del lavoro. Come sempre accade, si impara per emulazione da chi è venuto prima. Nel caso della letteratura, gli esempi cui Stella si ispira risalgono indietro nel tempo fino alle origini, cioè alla mitologia greco-romana. Basti dire che il mito più ripreso è quello di Icaro e di Dedalo, di cui più volte viene citato il celebre verso di Ovidio, dedit oscula nato non iterum repetenda, diede baci al figlio non altra volta ripetibili.