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Spiragli di luce
Queste pagine racchiudono una serie infinita di scoperte e certezze ed anche possibilità di sopravvivenza. Esse sono balsamo e resilienza nella forma più gentile e costruttiva che esista e Tiziana Calamera ne è cantrice e propagandista affinché possano divenire un vero e proprio compendio da cui trarre la volontà di comprendere e metabolizzare il passato e le dinamiche del presente, ripartendo poi da una migliore scia prospettica. -
Falce di luna
La poesia di Anna Maria Salanitri, così nitida, tersa e confessionale, è un esempio di apertura dell’anima fino nei precordi più profondi, compiuto con la dolcezza di chi si arrende alle leggi di effimera durata della vita, ma continua a coltivare nell’anima la fede di raggiungere nell’oltre vita la rinascita in una dimensione esplicativa dei misteri che gelosamente il cosmo custodisce nella sua sconfinata essenza priva di limiti e di confini intelligibili. Anna Maria Salanitri, nello scrivere le forme e i modi dello sconforto per la brevità della vita, il tempo che passa e ci cambia, in realtà nutre l’anima alla fede di un approdo metafisico che sappia colmare ogni arsura e ogni sete di conoscenza e di durata. -
Una nota sospesa
In questo suo nuovo apparire, Menotti Lerro mostra l’efficacia di una sicura dizione liricamente impostata, che nell’interno del suo coerente procedere, riesce ad articolarsi in modo vario per temi e occasioni. Un movimento in cui la tensione interna, sempre presente nell’attento controllo stilistico dell’autore, riesce a coinvolgere – e qui è il segno della sua autenticità e dunque della sua efficacia espressiva – un intreccio utilmente molteplice di situazioni. Lerro, infatti, ha il pregio di convocare sulla sua pagina figure diverse e dunque personaggi veri e propri, e a proporre scorci di vicende, circostanze spesso dominate dal sentimento e in particolare dell’amore e dei suoi labirinti interni e ineludibili, nel suo aperto e felice rivelarsi o nei suoi momenti di addio. -
L'uomo di spalle
Il libro di Roberto Costantini non è scritto con l’intento di mettere in scena l’ennesimo outing di uno scrittore ormai conosciuto dal Pubblico per richiamare pubblicità su di sé e sul proprio compagno di vita, ma è scritto, al contrario, con l’intento di fornire un atto di omaggio e di prestigio poetico a chi – vuoi nel silenzio della riservatezza vuoi nella libera dichiarazione delle sue scelte – abbia sempre rispettato con riguardo e dedizione la capacità plurima degli esseri umani di costruire relazioni d’amore in assoluta libertà. -
La sacralità dei corpi
C'è nel libro «La sacralità dei corpi» una luce di amore irradiata sull'umanità intera. Si tratta dell'espressione del dono di Dio rivolto alla vita, quest'ultima concepita come porta di accesso all'eternità attraverso la morte. L'alternanza della vita e della morte non è una contraddizione, ma è l'elevazione alla perfezione: ciò che esiste episodicamente come materia trasformatasi in soffio vitale dotato di spiritualità, cioè esistenza che amalgama insieme il corpo con lo spirito, può “incielarsi”, nel significato di potere transumanare, e perpetuare in eterno la gioia del divino amore. L'esperienza terrena della gioia della vita è parziale ed episodica conoscenza di quella che è la gioia eterna. -
L'ultima sigaretta
Ambientato a Torino tra il 1925 e il 1927, con una perfetta e meticolosa ricostruzione sia toponomastica che socio-ambientale della capitale del Piemonte, «L'ultima sigaretta» è un libro poliziesco, che si svolge negli ambienti popolari del traffico illegale del tempo, con un riferimento stellare tanto irraggiungibile quanto immanente alla vicenda, di sensuale beltà femminile, rappresentato dalla soubrette di varietà Isa Bluette, la talentuosa danzatrice, cantante e attrice, che tra le altre deliziose doti ebbe anche il merito di scoprire e valorizzare artisti come Macario, Totò e ovviamente Nuto Navarrini, suo futuro marito. Il romanzo è un cocktail bene riuscito di fantastica immaginazione e di fedele descrizione della realtà. I due elementi sono sapientemente armonizzati e fusi insieme dalla penna abile dello scrittore. Piero Testa, i cugini Marengo, i commissari Costa e Cravero, i tanti locali torinesi citati: sono frutto di rapinosa fantasia d'autore oppure sono reperti di scrupolosa documentazione storica, come le biciclette Rambler e le Fiat 510? Tutto è confrontabile e rinvenibile su internet da parte di un buon navigatore. Tuttavia, molto meglio è navigare con diletto e con sorpresa nel mare della scrittura di Fabrizio Olivero, torinese doc e parigino per affinità, come lo sono tutti gli autentici bugianen che dimorano sulle sponde del Po, alla confluenza con la Dora. -
Ius pacis. Per un'epoca universale di rinnovamento
La scrittura poetica di Antonio Pileggi consiste nell'esercizio dell'ipertestualità: la capacità di mantenersi in collegamento con altri testi, potenziata dalla vocazione a interpretarli. Spesso si dimentica che il maestro precursore dell'ipertestualità è Giacomo Leopardi e, chissà perché, si preferisce pensare che siano invece filosofi sia francesi sia tedeschi, scopritori con gran merito dell'acqua calda già comunemente usata a Recanati, da oltre un secolo. Pileggi ha applicato l'ipertestualità alla cultura telematica in cui noi oggi siamo immersi: poesia, filosofia, religione, narrativa, giornalismo di documentazione, televisive e docuserie. -
Fatui fuochi
Si compone in cinque tempi l'affascinante groviglio di enigmi poetici della poetessa romana Edith Dzieduszycka. Sono i tempi dell'essere e del non-essere, delle aspettative e delle rinunce, della ragione e dell'inconscio, dell'attesa paziente e della rinuncia, in un barbaglio continuo in contrapposizione di luci e ombre, un gioco di ossimori e di armonie, negli accostamenti scontati e imprevisti, che da sempre la poetessa sa mettere insieme in composizioni letterarie ricche di appigli esteriori e di rimandi profondi, nei suoi palinsesti rigorosamente perfetti, in forme e in misure sempre incisive quanto sobrie ed efficaci. -
Libera
Il vocabolo «Libera» fa da titolo all'ampia raccolta: è voce verbale ed è aggettivo, per cui esprime un'azione e contemporaneamente una qualità; sottintende la poesia. C'è un'atmosfera di opalescente surrealismo, cioè un eco di André Breton come riferimento di libertà e come trionfo dell'immaginazione. I collegamenti tra le parti del discorso sono sempre imprevedibili, aprono ogni volta prospettive diverse, con un'insistenza di finzione, congettura e delirio che richiama i più alti esempi di fantasticheria tipici del migliore barocco, come Calderón de la Barca, Lope de Vega e ovviamente Giovan Battista Marino. La condizione di libertà si realizza con l'affrancamento dalle regolamentazioni tetragone della logica, motivo per cui la poesia diviene rappresentazione analogica della scena del mondo reale, nonché delle alternative alla concretezza delle cose. La realtà, infatti, possiede più di una faccia nascosta, cosa che i poeti risanno da sempre. -
Fiori. I morti tacciono
Il volume raccoglie due racconti di Arthur Schnitzler, ricchi di monologhi interiori e di raffinate analisi psicologiche. Il conflitto tra amore e morte accompagna in modo ossessivo il protagonista di ""Fiori"""" che, appresa casualmente la scomparsa di un'ex amante, rimane incatenato al suo ricordo per il tramite di un mazzo di fiori. Nel secondo racconto una giovane donna dell'alta borghesia viennese s'incontra di nascosto con l'amante, per le appartate e buie della Vienna di fine secolo."" -
Nei dintorni di Amiternum
Questo volume propone una raccolta di saggi, di varia epoca e di varia natura, pubblicati fra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, riguardanti la storia della Città di Amiternum comprensiva di riferimenti agli scavi archeologici effettuati, alla produzione artistica ed al persistere di peculiarità culturali anche nel medioevo e nell'età moderna. Il volume si propone anche come un fondamentale punto di partenza per la conoscenza dell'antica città Sabina, cercando di ricostruire l'intero sistema sociale e culturale del territorio preso in esame seguendo un percorso di ricerca che tende ad evidenziare ed approfondire campi di studio solitamente settoriali, fornendone una visione globale. -
La favola della bimba volpe
Ambientata in Abruzzo, ""La Favola della Bimba Volpe"""" è la storia di una bambina di circa dieci anni dai capelli rossi e dagli occhi cerulei che incontra casualmente una volpe nel bosco. Le due stringono amicizia e, provando un'ammirazione incondizionata l'una per l'altra, decidono di rivolgersi alla Fata Verde-Smeraldo per essere trasformata in un unico essere: la Bimba Volpe... Nascono così tante avventure che culmineranno in una decisione drastica: scegliere di ritornare a essere ognuna se stessa. Età di lettura: da 5 anni."" -
Poemi. Testo inglese a fronte
"L'uomo più colto d'Europa"""". Così veniva definito dai suoi contemporanei Thomas Gray. Nato a Londra il 16 dicembre 1716 e morto a Cambridge il 30 luglio 1771. Visse a Cambridge dove trascorse il suo tempo dedicando lunghe ore allo studio alternate da solitarie passeggiate in campagna. Si teneva in disparte dalla società anche se era una persona d'indole affabile, colta e arguta. Questo volume raccoglie tutti i suoi versi con testo inglese a fronte e traduzione in lingua italiana del 1813." -
Temeraria vita. Lettere
Marco scrive lettere al suo mondo, un mondo ricco popolato di tante persone. Perché comunicare è altro da incontrarsi soltanto, è condivisione, è mettere in comune e Marco lo fa, offre i suoi pensieri, le sue riflessioni e le sue emozioni a quelle persone che possono parlare liberamente ma non sempre si fermano ad ascoltare quelle voci meno forti. È una sfida continua quella di Marco: la voglia di esserci e di partecipare nonostante il suo handicap, nonostante tutte le difficoltà. E se lui che è disabile riesce a venirci incontro non abbiamo più alibi per l'indifferenza, è necessario imparare ad ascoltare, abbandonando le rigidità delle nostre convinzioni e delle nostre nicchie sicure. -
La festa del Narciso. Dalle origini all'inizio del nuovo millennio
La festa del Narciso si tiene ogni anno l'ultima domenica di maggio a Rocca di Mezzo (AQ). Gli abitanti del luogo addobbano dei carri con i narcisi raccolti la sera prima nell'altipiano delle rocche. Il libro racconta la storia della festa dal primo anno in cui si è svolta, 1947, fino al 2001 con cartoline d'epoca e foto. Ad ogni apertura di decennio è presente un saggio di approfondimento sulla storia e l'ambiente della festa. -
Vita di Poggio Bracciolini
Poggio Bracciolini è nato a Terranova (Arezzo) l'11 novembre 1380 ed è morto a Firenze il 30 ottobre 1459. Ricercatore instancabile e grande scopritore di codici di opere classiche; cultore entusiasta dell'antichità, con una varietà di interessi che lo portarono a toccare temi e a cimentarsi in molteplici ambiti. Prese parte ai lavori del Concilio di Costanza nel 1414. Nel tempo libero svolgeva assiduamente delle visite a vicini conventi in cerca di codici antichi. Questa attività lo portò a riscoprire libri fondamentali nella storia della cultura occidentale. Nel 1453 torna a Firenze e lì muore nel 1459. Questo volume è una ristampa della biografia scritta da William Shepherd nel 1825. -
Dizionario degli artisti abruzzesi
Vincenzo Bindi, studioso abruzzese autore del volume ""Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi"""", nel 1883 pubblicò il """"Dizionario degli artisti abruzzesi"""", in cui riportò in ordine alfabetico tutti i pittori, scultori, architetti, maestri di musica, fonditori, cesellatori e figuli più importanti dell'Abruzzo e ne trascrisse per ognuno le opere e le notizie biografiche conosciute a quel tempo. Il presente volume è una ristampa della pubblicazione originale."" -
La «Comunità politica». L'uomo nella realtà sociale organizzata
In questo volume di antropologia filosofica e socio-politica si vuole innanzitutto porre in evidenza che la ""vita sociale"""" è l'attuazione della """"naturale sociabilità"""" dell'uomo, la quale ha avuto inizio con la convivenza familiare di per sé necessaria per la conservazione della specie, estendendosi nel tempo all'associazione di famiglie, al villaggio, alla città, allo Stato."" -
I fiori sul desco
Camillo Cantalini è nato a S.Pio delle Camere (AQ) nel 1919. È vissuto sempre a L'Aquila, cui è legato da amore filiale. Dopo un breve periodo di condotta medica, ha lavorato nel campo della Pediatria, come libero professionista, medico ospedaliero a L'Aquila e nell'Ospedale di Popoli. Al primo libro autobiografico: ""Vorrei ancora parlare alle formiche"""" (aprile 2001), fa seguito """"Da Formica a cicala"""", (luglio 2004). Questo volume completa una trilogia di racconti che traggono spunto dalla biografia personale dell'autore."" -
Le tragedie dell'ambizione
Una delle caratteristiche principali dell'arte narrativa di Thomas Hardy (1840-1928) è quella di ridurre i più ardui problemi dello spirito a poche idee forti ed elementari. I cinque racconti compresi in questa raccolta, La tragedia di due ambizioni, Il veto del figlio, Per sua moglie, L'Ussaro malinconico e Tradizione dell'anno 1804, hanno un unico filo conduttore: l'ambizione. Ma non vista come impulso positivo per ottenere qualcosa nella vita, piuttosto come un demone distruttivo degli affetti e delle relazioni, che non lascia la presa finché il povero malcapitato non si ritrova da solo di fronte ad un'immane tragedia. L'ambizione vista come pulsione che riesce ad evidenziare il contrasto tra la vita ideale desiderata da un uomo e quella reale che gli tocca di vivere.