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Nuvole
Il viaggio di parole è accompagnato dal capolino di volti di donna, icone della bellezza mediterranea celebrate dalla celluloide: ritratti di volti femminili famosi che sono stati simboli di freschezza e grazia femminile, volutamente riprodotti in bianco e nero, come fossero divenuti fantasmi del passato della loro beltà slavata dai colori, un encausto esalato, che lascia tuttavia l'orma indelebile di ciò che è stato e che per sempre continua a essere. -
La spilla di Anubi
La trama del romanzo appare allo stesso tempo realistica e fantastica e in tal modo richiama alla mente le caratteristiche del realismo magico che fu già di Franz Kafka, autore tra l'altro anche citato da Paola Ottaviano. È un romanzo breve che, nella sua pragmatica concisione, architetta una serie di ponti e di corrispondenze tra luoghi e tempi diversi, nonché tra tematiche e stili letterari differenziati fra loro. C'è un ponte lungo circa cinquemila anni tra la contemporaneità consumistica dell'attuale civiltà laica del benessere e l'epoca favolosa e magica, impregnata dai misteri dei poteri degli uomini e delle divinità tipici dell'antico regno egizio. In aggiunta c'è una corrispondenza tra due città molto diverse fra loro: la solare Roma, Città Eterna, e la melanconica Torino, città tuttora rivestita da una baroccheggiante veste di rigore sabaudo. -
Il prigioniero di Ushuaia-El prisionero de Ushuaia. Ediz. bilingue
L'intero poemetto è un inno elevato al silenzio della natura che cresce e domina la scena, spettacolare e immanente, come una forza assoluta, che non ammette confronti. Nello stesso tempo, è anche un inno alla resilienza, al riscatto, alla capacità di resistere, perché ""Nella pace spoglia della neve / hai toccato con un dito / l'inferno, con lo stesso dito / hai toccato il cielo""""."" -
In confidenza ed altre confidenze
La poesia di Renato Greco è espressione lirica della voce della nostra gente, che si eleva dall'incanto marino di Modugno, ma che si espande in lungo e in largo per le contrade della nostra terra, ad interpretare con passione e con disincanto splendidi momenti di amore, dolorose vicende di morte, luminose giornate di speranza, meravigliosi incanti della natura, dolci memoriali del tempo passato, in un mare poetico in cui il naufragar è dolce. -
Il pensiero poetante. L'altrove
L'altrove è quello a cui volge lo sguardo Leopardi, oltre la siepe sul monte Tabor: ed è l'immaginazione che permette al Poeta di intravedere quegli ""interminati spazi"""" che l'occhio non vede, sentieri interrotti mai percorsi interamente dai nostri passi, infiniti mondi pensati anche se non visti. La ricerca di un altrove, di altro-da-qui è la condizione di ogni essere umano, pensante, oltre che senziente. Se i sensi, laddove non ci sia una siepe che impedisce lo sguardo, ci danno conto di uno spazio """"altro"""", è la mente che di questo puro """"spazio"""" fa un """"luogo"""" del possibile. L'altrove è l'insieme delle possibilità che non ci sono date immediatamente, è luogo di sviluppo prossimale e potenziale del nostro esserci, esserci come individui, come collettività, come specie, come viventi tra i viventi. Un luogo esistenziale o un luogo politico: un """"luogo che non esiste"""", un' utopia , o un """"bel luogo"""", eutopia (secondo un'altra possibile etimologia). Ciò che non c'è ma che potrebbe esserci."" -
Vagando
Dora Mauro implicitamente risale a Charles Baudelaire che ha reso celebre il vocabolo francese flâneur per indicare il gentiluomo d'altri tempi che vaga con ozio e con esercitato spirito d'attenzione per le vie della città, senza mai lasciarsi prendere dalla fretta delle faccende quotidiane, ma al contrario sperimenta una vivida emozione nell'osservare le cose e le persone che incontra per la strada, come se assistesse da spettatore a un varietà, che vada gustato con buona creanza e con sincero apprezzamento, per la gioia degli occhi e della mente. Tuttavia, la scrittrice calabro-occitana amplia di molto la nozione tutto sommato metropolitana del bighellone descritto da Baudelaire - il termine italiano non rende giustizia alla ricchezza lessicale dell'espressione francese. -
La banca dei reincarnati
Il realismo fantastico di Davide Riccio poggia su un sistema di reperti oggettivi che trova riscontro nella realtà. È davvero esistita, infatti, una banca che prevedeva di versare dei cospicui lasciti ereditari a chi fosse stata riconosciuta la reincarnazione vivente di un De cuius scomparso dopo avere costituito lo specifico tesoretto presso la banca a vantaggio della sua anima ritornata in vita in un nuovo corpo. La teoria della metempsicosi o reincarnazione è antichissima, per lo più diffusa nell'antica Asia, in India, in Tibet, e altrove. Similmente è riscontrato non solo da certi pranoterapeuti, ma anche da alcuni psicanalisti, l'esistenza del fenomeno della regressione, come facoltà dell'individuo, in particolare se sottoposto a ipnosi, di immedesimarsi in personaggi vissuti in tutt'altre epoche e luoghi rispetto al ""qui ed ora"""" in cui il soggetto vive. Sulla base di questi e di altri dilettosi reperti delle umane conoscenze, lo scrittore costruisce una variopinta vicenda che ha per protagonisti principali Tumata, un guerriero papuasico della Nuova Guinea, e Orlando, un ricco discografico torinese, ritiratosi in pensione."" -
La rocca del crimine
L'intricato romanzo giallo, La rocca del crimine, presenta come protagonista principale che combatte contro la delinquenza la giovane poliziotta Lisa, che si emancipa dalla condizione di sottomissione alla logica maschilista del padre e si allea con il fratello Riccardo, anch'egli poliziotto. Nel romanzo si accavallano sia eventi delittuosi sia opere di generosità e di difesa, compiute dal Gigante Buono Fred e del suo amico Julius Sultieri, finiti contro la loro volontà a fare gli sgherri di un terribile boss del malaffare, il commendatore Cromolini, il quale per di più è anche mandante di uxoricidio. Nel romanzo funziona una catena di perdizione e di riscatto, in base alla quale chi compie il male conserva la possibilità di redimersi, ma solo a patto che il suo animo sia buono e sia ispirato a un sincero desiderio di ravvedimento. -
L' avversità di chiamarsi Modesto
L'opera prima di Alexia Galliano è un romanzo d'ambiente che sviluppa una trama di ricostruzione biografica, dedicata all'infelice vita del prozio della scrittrice. Viene alla mente il celebre Ciclo dei vinti di Giovanni Verga, congegnato dallo scrittore siciliano per illustrare la sconfitta inevitabile della lotta combattuta dall'uomo per migliorare l'esistenza e per realizzare il progresso. La Galliano conduce la sua chiaroscurale vicenda umana tenendo a mente due fondamentali direttrici: in primo luogo, l'analisi psicologica del profilo del protagonista e, in secondo luogo, l'accurata descrizione dell'ambiente sociale di inizio dello scorso secolo, nella zona del barese, baciata dal sole, tra la Città e la campagna, entrambe sfavillanti di colori e di aromi, nonché di bellezze naturali, ma anche assillate dalla povertà economica. Un terzo motivo di acceso interesse è la rappresentazione della violenza insita nei ""trattamenti sanitari obbligatori"""", risalenti alla legge del 1904, che permettevano la """"costrizione manicomiale"""" su semplice indicazione di opportunità rilasciata dal medico."" -
Musagete
Il ringaggio della mitologia, con ricorso al dio Apollo, alla ninfa Castalia, alla cortigiana Taïde, viene sapientemente sviluppato nel poemetto erotico di Roberto Costantini Musagete, composto da cinquantadue stanze di versi liberi e corsivi, di suadente nudità espressiva, talvolta anche privati della punteggiatura, per realizzare il trionfo di una poesia analogica, che scatena il libero pensiero nelle ardite associazioni tra temi e tempi eterogenei, ma unificati nel magma ardente della creazione artistica. -
Poesie (1978-2020)
Il libro Poesie 1978-2020 è stato curato da Enrico Giacovelli, che è stato al fianco di Patrizia per molti anni. Va detto che Giacovelli ha compiuto un prezioso lavoro di reperimento, collazione, riordino e datazione delle poesie, con una competenza professionale rigorosamente rispettosa e valorizzatrice della dizione e della disposizione versale ideata dalla scrittrice. Bisogna dargli atto dell'importanza basilare dell'opera di raccolta e di sistemazione che egli ha svolto e che rappresenta la fondamentale attribuzione di valore aggiunto conferito al mondo poetico di Patrizia Vescovi: senza l'opera del Curatore l'edizione non sarebbe venuta alla luce ed enorme sarebbe stato il rischio della dispersione dei testi e dell'esalazione dell'intero messaggio poetico. L'opus magnum è stato scandito in periodi temporali tetragoni. -
Realismo e neorealismo. Correnti involontarie
Al di là delle varie definizioni, che via via sono state assegnate dalla critica, in poco più di un quarto di secolo la narrativa italiana si è scontrata con due realtà opposte, subendone decisivi condizionamenti. Fino al 1943, infatti, deve fare i conti con un regime dittatoriale, che controlla ogni aspetto della vita, anche la cultura, per cui lo scrittore che non ne condivide gli indirizzi politico-culturali copre a volte il racconto con i simboli o pubblica all'estero, cercando di sfuggire alle maglie della censura e al rischio di essere mandato al confino, come accade, fra gli altri, a Pavese e a Carlo Levi. Dopo la guerra, con la nascita dello Stato repubblicano e democratico, l'intellettuale deve misurarsi coi partiti di massa e con la divisione del mondo in due blocchi. In ambedue i casi, quindi, la letteratura finisce per porsi contro la politica istituzionalizzata, cercando di emanciparsene, ovviamente, in modi differenti. È come un fiume carsico: nel primo periodo scorre in maniera nascosta, nel dopoguerra assume le caratteristiche di un torrente in piena, che si divide in vari rigagnoli. -
Carmina Docta
L'eco del Liber di Catullo, con esplicito riferimento agli otto Carmina Docta inseriti nei centosedici costituenti la raccolta, risuona come omaggio all'innovazione del grande poeta latino di una nuova ""poesia del disimpegno"""", cioè non più legata alla celebrazione dei fasti di Roma, ancella della Storia e del Potere, ma ridimensionata alla misura personale del poeta che diventa testimonio soggettivo del tempo e strumento di interpretazione dell'universalità dei caratteri umani con valenza di adattamento per ogni tempo e luogo delle umane vicende. Appare straordinaria la capacità del Poeta piemontese di rendersi cantastorie della più moderna attualità con uno spessore straordinario di aderenza alle vicende antiche, finanche ai miti, che soprassiedono allo sviluppo e a ogni evoluzione della nostra cultura."" -
Il saccheggio della Commedia. (Citazioni di versi danteschi dal secolo XIV al XXI)
L'omaggio reso a Dante Alighieri dalla studiosa triestina Franca Olivo Fusco è un sigillo di cultura sia accademica sia popolare che celebra con il concento di voci di sessanta poeti distribuiti negli otto secoli di storia della letteratura italiana la devozione resa all'opera immortale del Fiorentino, amato e studiato principalmente in Italia, ma universalmente conosciuto. Il libro acquista ulteriore motivo di attualità perché esce nel corso delle celebrazioni del Settimo Centenario della morte del Sommo Poeta. L'impianto critico dell'Autrice a commento delle citazioni mette in luce la diffusa penetrazione che l'opera ha esercitato nel popolo e nella letteratura italiana, l'unica in Occidente il cui progresso degli stili è stato caratterizzato dalle opere dei Poeti anziché dei romanzieri e dei drammaturghi, motivo per cui la Commedia di Dante appare la quercia madre che ha prodotto l'immenso bosco della letteratura. -
Le forme della notte
I nove racconti riuniti nel libro Le forme della notte sono collocati in tempi e luoghi diversi, talvolta anche immaginari o comunque non facilmente individuabili e descrivono vicende umane enunciate sempre sul filo surreale di una falla della realtà, come se si aprisse un varco che conduce all'invalidamento delle nozioni che noi abbiamo elaborato circa la concretezza dei fenomeni che ci circondano. Il titolo del libro è una metafora dell'oscurità che avvolge ogni nostra conoscenza e percezione oggettiva e soggettiva del mondo. -
(H)a letto
La scrittrice Céline Menghi realizza l'assoluto superamento del romanzo tradizionale con l'abolizione totale della trama, la disarticolazione logica del linguaggio, e l'introduzione dello sviluppo analogico dell'esposizione. La forma scritta non rispetta più la morfologia deputata delle parole, ma diviene espressione fonica dei messaggi, per cui lo scritto si trasforma in un percorso accidentato della grammatica, tuttavia si presenta come messaggio piano e pluriespressivo di significati fonici, che ammettono anche giochi di parole, calembour e sciarade enigmistiche. L'obbiettivo della scrittrice è quello di dare conto dei processi psicanalitici di elaborazione del cervello congiuntamente alle attività dei sensi e alla mobilità del corpo. -
Il regno del dormiveglia. Sogni e rêverie ne La rigenerazione di Italo Svevo
Il saggio di Sara Teresa Russo è dedicato al testo teatrale in tre atti di Italo Svevo La rigenerazione, rimasta inedita alla morte dello scrittore triestino avvenuta nel 1928 e pubblicata solo nel 1960 in Commedie dal critico d'arte triestino Umbro Apollonio. La studiosa pisana contestualizza l'opera non solo all'interno della vasta produzione narrativa e teatrale di Svevo, ma anche e soprattutto in rapporto alle tendenze teatrali d'epoca e a confronto con gli sviluppi della psicanalisi e dell'interpretazione dei sogni di Freud, essendo la pièce caratterizzata dall'introduzione di un sogno a scena aperta, al termine di ogni atto: il protagonista Gianni Chierici ""istituisce una sorta di parentela con l'incanutito Zeno Cosini"""". Ampia di considerazioni e di approfondimenti appare l'attenzione resa dalla saggista nei confronti del tema centrale della vecchiaia e dei tentativi, anche in rapporto alla scienza d'epoca, di ringiovanimento trattati da Svevo nei romanzi, racconti e nelle tredici commedie, in speciale modo in quest'ultima."" -
La maestrina del Copacabana e altri racconti
I cinque racconti del noto scrittore varesotto Enea Biumi, riuniti nel libro che porta il titolo eponimo La maestrina del Copacabana, risultano ambientati nell'arco di anni che va dagli albori del fascismo fino all'affermazione in Italia della civiltà dei consumi e del welfare, ma mantenendo uno sguardo di particolare attenzione alle tradizioni del ceto contadino e per lo più piccolo borghese, con qualche eccezione riservata ai ceti più agiati e ristretti della società. L'ambientazione riguarda la vita di provincia, con gustosi inserimenti di espressioni dialettali, anche se non mancano interiezioni dal tardo latino di derivazione proverbiale o chiesastica. Lo stile narrativo è allo stesso tempo facondo e schietto, con un timbro di astuzia popolare che mette a fuoco la gioia di vivere, ma anche gli inciampi della malasorte e la tentazione ai sotterfugi o agli inganni. Nel complesso l'Autore ricostruisce un ricco mosaico sociale che incanta per la vividezza dei toni e delle luci, orientate a rappresentare la vita, l'amore e la morte sia alla luce del sole sia nelle tenebre dionisiache del peccato. -
Cadono foglie senza rumore
Pierantonio Milone, autorevole uomo di medicina nonché studioso di lettere e filosofia, inoltre apprezzato pittore, con il libro Cadono foglie senza rumore ha illustrato in chiave confidenziale, non disgiuntamente dal perseguire un obbiettivo etico, il suo personale percorso di vita e di fondamentali scelte, contraddistinto dal continuativo dialogo di ricerca interiore di Dio come supremo rivelatore dello scopo primario della vita, ritrovandolo con sicurezza nel dono universale dell'amore. -
Brevi infittite intermittenze nella diradata imminenza dell'Apocalisse
L'inconsueta opera di Roberto Morpurgo di intonazione umoristica, ironica e satirica non è facile da collocare tra le correnti letterarie né della tradizione né della modernità. Tuttavia, essa si avvicina agli esempi di piena libertà e varietà di scrittura tipici degli autori cosiddetti ""Scapigliati"""" e, in tempi più recenti, alla prestigiosa figura di Cesare Zavattini, scrittore esponente sia del neorealismo sia del surrealismo.""