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Mostrati 1921-1940 di 10000 Articoli:
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Le donne di Cardabello
"La gioventù è il periodo in cui ancora non si sa di essere mortali. Ma come si consuma la stoffa dei sogni così il tempo della vita. Qualche mese fa ho preso coscienza che la parte più lunga della mia esistenza è trascorsa. Finché si è giovani il futuro si vive come infinito e gli adulti appaiono come membri di un'altra specie, mentre ora conosco e realizzo la brevità della vita. Sono salita sul promontorio del tempo, così mi è apparso impellente il bisogno di mettere ordine, di preservare, di tramandare una eredità ricevuta. Ho sentito che soltanto a partire dall'ultimo tratto del cammino si può raccontare l'intero percorso e, contemporaneamente, che i tempi della fine vengono illuminati dalla storia delle fasi precedenti. Sento giunto il tempo del ritorno, della restituzione, della distribuzione di quanto ho ricevuto. Mi si è così presentata allo sguardo una genealogia di donne coraggiose che hanno guardato in faccia, senza paura, la verità dell'esistenza, che consiste nell'invecchiare e morire. Mi sono sfilate dinanzi le mie donne di Cardabello ed ho immaginato che mi abbiano chiesto di liberarle dal silenzio del tempo e consegnarle alla memoria. Ma era vero soltanto in parte. Vedo nel mio volto che invecchia i segni e le tracce delle loro vite che si ripetono nella mia. Ed erano quei segni e quelle tracce che volevo disegnare, per provare a ricomporre il disegno della mia vita, attraverso quello delle loro. Teresa, Vicentina, Immacolata, Marta, Amelia, Tina, Peppa, suor Giuseppa ci siete tutte in questo arcano disegno che bisogna svolgere fino in fondo. Le mie donne hanno vissuto sotto lo stesso cielo e dormono nello stesso camposanto: questo le accomuna, indipendentemente da dove siano le loro anime che per ora sono nelle mie parole, nei miei pensieri e ricordi, nella mia attesa di raggiungerle. Sì, lo so, vi ho disturbate e forse non dovevo. Ma se una traccia rimarrà di questa incessante perdita di esistenza, lasceremo questo filo da tessere alle donne che erediteranno Cardabello, nel paese di Demetra e Vesta""""." -
Raccontando ai nipoti. Storie del novecento ed oltre
Il nonno, aquilano di origine, racconta a figlie e nipoti lontani la sua storia, tornando all'infanzia, alle sue e alle loro radici. Da un mondo contadino, ancora quasi medievale, passa ai ricordi della guerra e del dopoguerra, a storie di emigrazione. Dopo i ricordi e le vicende passate, uno sguardo al futuro prossimo e un messaggio ai nipoti e a tutti i giovani: studiate molto, preparatevi bene, perché la vostra generazione potrebbe trovarsi di fronte a difficoltà più grandi di quelle che ha incontrato la mia generazione... I racconti di Sebastiani contenuti in questo volume sono un sincero messaggio di speranza per i giovani, senza alcun tipo di nostalgia per i tempi passati o autocelebrazione per i successi ottenuti, desiderano testimoniare la possibilità per tutti di migliorare la propria condizione ed il mondo che ci circonda, grazie al lavoro ed all'impegno quotidiano. -
Il labirinto basco. Dalle origini del nazionalismo a ETA
Questo libro analizza la questione basca con una ricerca approfondita che, attraverso la storia di questo antichissimo popolo, comincia illustrandone le peculiarità etniche, linguistiche e culturali. -
Sogno della città
In un'epoca a cavallo tra una società contadina e patriarcale al tramonto e i nuovi miti del progresso, Bastiano Lo Cascio, un giovane contadino siciliano, abbandona la sua terra avara di speranze per inseguire il proprio sogno che non è semplicemente quello di una vita più agiata. La storia è narrata da un vecchio contadino, una sorta di Virgilio (o forse Caronte) e simbolo di un mondo arcaico che scompare, che con sguardo lucido osserva la mutazione epocale in atto, mentre accompagna il ragazzo nel suo spiccare il volo verso il mondo nuovo. In questo tragitto il ""cunto"""" del vecchio procede a ritroso, sprofondando nel passato fino alle origini di un paesino immaginario (ma non troppo) della Sicilia centro-orientale. Fino all'impatto con le volte metalliche della stazione centrale di Milano che inebria l'immaginazione di Bastiano. A questo punto, una sorta di officiante dei riti del progresso prende in mano il ruolo di narratore per condurre il ragazzo alla scoperta delle meraviglie del benessere."" -
L' ideologia di Walt Disney
Scopo di questo lavoro è mettere in risalto uno degli aspetti meno conosciuti della complessa personalità del ""re di cartoonia"""", la sua ideologia politica, anche attraverso l'analisi di alcuni film e dei relativi protagonisti. Sottolineiamo da subito che su Walt Disney è stato scritto tutto e il contrario di tutto. Negli anni, da destra e da sinistra, sono piovuti plausi e critiche, volti gli uni ad elogiarlo oltre ogni reale merito, le altre ad evidenziare gli aspetti negativi del suo operato. Il peso ideologico di Disney è stato fortissimo, giacché a lungo nella coscienza dello spettatore comune egli venne accettato quale unico modello possibile di cinema d'animazione, come se disegno animato e disegno animato disneyano fossero un'unica cosa. D'altronde fu lo stesso Disney non solo ad accettare ma a corroborare quest'idea, descrivendo e teorizzando il cartoon come se non esistessero o potessero esistere altre forme oltre a quelle da lui modellate."" -
Tra viaggi e parole
Sono poesie che richiamano alla memoria l'idea del poeta che vive e si lancia nella vita, e di essa canta l'energia e l'inquietudine, perché il resto scompare senza senso. Il nulla, appunto. -
Bene o male (?) non è un caso
Nel mese di gennaio un amministratore comunale viene ripetutamente sbattuto sulla stampa per aver commesso un abuso edilizio. Scoppia un vero e proprio caso. Nello stesso mese una persona della stessa città viene arrestata con l'imputazione di omicidio volontario. Nessuno ne parla. La persona sarà poi ricoverata in manicomio criminale dopo che i giudici ne avranno accertata l'infermità mentale. Il caso dell'amministratore è strettamente legato a quello del manicomio criminale. Ma nessuno se lo immagina e inoltre nessuno sa che è stato il caso, un terzo caso, deciso sette mesi prima dall'alto, a fare in modo che la seconda notizia non apparisse sui giornali. -
Italiani nella guerra civile americana (1861-1865)
Molti italiani parteciparono alla guerra civile americana. Infatti tra il dicembre 1860 e i primi mesi del 1861, le navi ""Charles & Jane"""", """"Utile Olyphant"""" ed """"Elisabetta"""" trasportarono a New Orleans dei prigionieri borbonici catturati nell'Italia meridionale dai Piemontesi per arruolarli tra le truppe Confederate sudiste in vari reparti, tra i quali le Garibaldi Guards - Italian battalion Louisiana Militia. Ma gli italiani si arruolarono anche tra le truppe degli stati del nord. Tra le truppe dell'Unione nordista, il 27 maggio 1861 a New York si formò il 39TH N.Y. Infantry, (Garibaldi Guards). Tra questi reparti operò sul fronte la compagnia A del capitano Cesare Osnaghi. Meglio conosciuta con il nome di """"Italian Company""""."" -
La vita che forse
Stella e Donato stanno tornando a casa in auto dopo una bellissima serata. E' notte fonda. Con loro due amici. Poi una gran luce e la vita di tutti cambia. E' Stella a raccontare tra ricordi e nostalgie la caduta nella disperazione, i sensi di colpa, il terrore di non avere la forza necessaria per stare accanto all'uomo che ama; un baratro, da cui le parrà impossibile e ingiusto risollevarsi. Un baratro dal quale l'amore la salverà. Chiara Del Soldato, nata a Grosseto, è docente di Italiano e Latino presso il Liceo Scientifico di Rieti. Nel '99 vince il Premio Lett. Naz. Città di Cimatile ( NA) con il romanzo Jader ( Guida ed.). Nel 2002 pubblica con Prospettivaeditrice ""Magia di un'idea"""", finalista al Premio Letterario Nazionale Carver."" -
Le solite storie
Quindici racconti tra il noir e il surreale. Quindici Solite Storie che raccontano di strade e di anime, di incontri clandestini e notti sbagliate. Storie come fotografie, dove la vita si arresta in un momento preciso, un non luogo sospeso tra il prima e il dopo. Storie Solite perché umane, Solite perché in bilico, Solite perché. ""Quando una donna come quella decide di alzarsi per andare in bagno, il mondo trattiene il fiato, o almeno a me piaceva vederla così. Lei aveva classe e io con quella barba di tre giorni non dovevo aver fatto una bella impressione. In ogni caso decisi di agire. Chiesi alla mia penna uno sforzo di fantasia, cercai di ricordare come si faceva a riunire in poche frasi il turbinio di un sentimento. Sul foglio le parole cominciarono a correre leggere come ballerine di tango e poco prima che lei tornasse feci in tempo a finire e ad infilare il biglietto sotto il suo bicchiere. Ancora oggi non ricordo cosa scrissi esattamente, ma ricordo l'espressione del suo viso di fronte a quel regalo."""""" -
D'amore e vita
"È questo che capita a volte nel bel mezzo di una giornata di sole alto. Credevi di aver capito e invece non sapevi di essere arrivato nel punto più lontano dalla ragione. Già... pensavi davvero di essere immortale e immune da ciò che accade solo agli altri, in televisione, mentre te ne stai seduto sul divano a riflettere in quale banca investire il tuo futuro. Illuso, scopri solo allora di aver illuso la tua anima dormiente. Non sapevi che l'anima guarda con gli occhi del Signore ed è inutile mascherare l'involucro, ella guarda da dentro, non da fuori. Per quanto si possa fuggire ti starà sempre attaccata e prima o poi prenderà il sopravvento. Prima o poi l'avrà vinta sul corpo. Prima o poi""""." -
Rivelazione Varos
Antimo era certo che i soldi potessero essere la chiave. Ma dove recuperarli? Antimo fantasticava di farne così tanti in una volta sola da pagare il dovuto all'Indiano, e presto presto, perché quello non era un tipo da trattare con sufficienza: c'era il rischio di finire sparato con quello. Ma la cosa peggiore era che l'Indiano poteva supporre che Antimo fosse ancora in circolazione perché aveva scodellato tutta la storia alla madama. Disastro, se all'Indiano era venuto questo dubbio. L'Indiano avrebbe preso le sue precauzioni, del tipo mozzargli l'arnese per darlo in pasto ai cani, ma solo un attimo prima di seppellirlo vivo. E Antimo non voleva che il suo arnese finisse in pasto ai cani e tutto il resto. Era meglio sparire per sempre. Saldare il debito, a distanza e senza farsi vedere, fargli avere i soldi attraverso un amico, così forse l'Indiano non gli avrebbe dato la caccia, e lasciare quella città maledetta. Come fare? Una soluzione esisteva... -
Okkupazione
Dai ragazzi ci si aspetta un linguaggio semplice e diretto. Che abbiano poche idee e quasi nessun ideale. Un brutto stereotipo, poiché gioventù è sinonimo di purezza, passione, entusiasmo. Ma questo è uno strano paese: il mercato del lavoro, con i salari sempre più bassi e le occupazioni sempre più precarie, umilia il loro entusiasmo e la loro creatività. Quando i giovani escono dalle università si trovano spesso a contatto con un sistema nepotistico e clientelare, che li costringe ad emigrare (e ci si interroga, poi, sulla fuga di cervelli). La meritocrazia poi, che è il miglior nutrimento per la creatività dei giovani, in questo paese è una chimera. Questo libro vuole essere un augurio a tutti coloro che lo leggeranno: l'augurio di trasgredire nell'unico modo in cui ha senso trasgredire, e cioè avere il coraggio di pensare sempre e solo con la propria testa ed essere, in questo modo, completamente ed instancabilmente fuori moda! -
Nebbia tra i lampioni
Un'inattesa eredità fa di Lucrezia, una prostituta veneziana, la nuova proprietaria della Casa dei Capitani del Mare. La donna non ha la minima idea di dove si trovi Nanfio, l'isola greca sulla quale è situato l'immobile ereditato. Tuttavia la crescente rischiosità della sua professione, combinata ad un'incalzante voglia di cambiar vita, la stimolano a trasferirvisi. Le abitanti della minuscola isola l'accolgono dapprima con indifferenza, ma ben presto mutano l'atteggiamento in palese ostilità: l'immoralità della nuova arrivata non passa inosservata. Un intero inverno trascorso a Nanfio è sufficiente a far pentire Lucrezia per la scelta fatta, ma un'avvilente solitudine non la incoraggia ad intraprendere nuovi radicali cambiamenti, finché non interviene una scoperta. -
L' uomo malvagio e altre cronache
Sui nostri quotidiani gli eventi compaiono secondo un certo ordine, e da sempre la voce rassicurante del cronista ci abitua ai fatti semplici e lineari. Ma basta accostare due episodi apparentemente distanti e questa linearità bruscamente si spezza. Per noi è come un risveglio, e ci rendiamo conto di essere finiti altrove, dentro altri fatti, dentro a nuove cronache. Questa raccolta nasce dal potere creativo della cronaca, si alimenta di notizie che diventano racconti. -
Alienazione spontanea quotidiana
Pezzi di versi buttati giù in totale stato psicotico, lacerazioni mentali schizzate da prorompente schizofrenia ed emorragiche forme maniacali di inesistenza. -
Caffè noir
Un libro che narra le incertezze, le ansie, le speranze e le delusioni di una ragazza che, non volendo piegarsi alla comoda anche se non facile esistenza che ""altri"""" hanno confezionato per lei, decide di vivere pienamente la propria vita, rifiutando le ipocrite certezze, professionali e sentimentali, nelle quali adagiarsi. La protagonista del romanzo, Sibilla, quando si rende conto che la sua vita sta andando a pezzi (lavoro, famiglia, amore, amicizia), decide di fuggire e di provare a vivere libera da condizionamenti familiari e sociali, """"nell'unico posto dove voleva essere, insieme alle uniche persone con cui voleva stare"""". In questo modo troverà finalmente la forza e il coraggio per essere se stessa e scoprirà che """"la casa non è il luogo dove sei venuta al mondo, ma quello dove decidi di fermarti""""."" -
Le organizzazioni paramilitari nell'Italia repubblicana (1945-1991)
Quando, nell'ottobre 1990, Giulio Andreotti rivelò che per quasi quaranta anni in Italia era esistita una organizzazione segreta chiamata Gladio, si scatenò un autentico terremoto politico. I sospetti che per anni erano circolati intorno all'esistenza di un servizio segreto clandestino che operava nell'ombra sembravano aver trovato un riscontro ufficiale e Gladio, per gran parte della pubblicistica, divenne ben presto la soluzione per capire ogni mistero della storia d'Italia. Dalle stragi, ai tentati colpi di stato, agli omicidi politici; improvvisamente tutto sembrò poter essere spiegato con l'esistenza di questa struttura in cui si ritenne di individuare una vera e propria centrale operativa del terrorismo neofascista. Oltre dieci anni di indagini giudiziarie, tuttavia, hanno portato a conclusioni profondamente diverse, tanto che, in epoca recente, molte delle iniziali accuse mosse contro Gladio sono state sottoposte ad una radicale critica. -
3F1 investigation. La maledizione di Anuk
Trifone è un giovane di belle speranze che non ha ancora deciso cosa fare da grande. Grazie al suo amico poliziotto Beretta scopre di avere la stoffa per entrare nel mondo dell'investigazione, ma non da solo perché l'apporto decisivo è di una giovane ragazza che diventerà molto importante per entrambi. Nello splendido scenario del Santuario dei Cetacei del Mar Mediterraneo si sviluppa una vicenda che cambierà la vita di un gruppo di ignari turisti catapultandoli all'interno di un giallo, che apparentemente sta mettendo in crisi il giovane commissario. Il ritrovamento di uno strano pugnale sembra infatti celare un'antica maledizione e le tragiche conseguenze lo confermano. Ma l'intuizione di Trifone ed Aura saranno alla base della risoluzione del caso e daranno inizio ad una serie di avventure. -
Senza confini
"Senza confini"""" è un abbraccio vitale, un percorso umano catartico raccontato in versi. Una storia personale che riflette la superficie dell'essere, in cui ogni individuo, libero da pregiudizi, può identificarsi. Dai primissimi versi adolescenziali, caratterizzati dall'acerbità di pensiero e dall'impellente bisogno di mutamento, si arriva molto gradatamente allo stadio di maturità, in cui la ricerca del significato della vita, della verità universale, della libertà incontrastata e l'analisi del dolore - unico tramite per migliorarsi volgono ad un traguardo di pace interiore e all'indefessa consapevolezza che l.apparenza è solo una maschera e che pertanto bisogna combatterla. In un crescendo di liricità simbolica, a tratti ermetica, si esplorano l'intimità psicologica, la spiritualità e l'esperienza trascendentale, arrivando quasi inconsapevolmente ai componimenti dai temi forti e cinici, in cui il dramma e l'abnegazione della società moderna, dell'ideologia politica e dell'assenza di valori morali ed etici, sono rivelati, con crudo realismo, nella loro fallace menzogna, senza più veli e artifizi di sorta."