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Lingue, testi e discorsi. Studi in onore di Paola Desideri
Paola Desideri è stata docente di Didattica delle lingue moderne all'Università G. D'Annunzio di Chieti-Pescara, dove ha coordinato il master in Didattica dell'italiano lingua seconda e lingua straniera: intercultura e mediazione. Dal 1974 al 1998 ha insegnato Linguistica generale all'Università di Urbino e ha partecipato alle attività del Centro internazionale di semiotica e di linguistica dello stesso ateneo. Le sue ricerche si sono sempre concentrate sulla linguistica applicata, la pragmalinguistica, la retorica-argomentazione e la glottodidattica, ambiti nei quali annovera una vasta produzione scientifica. Nel campo del discorso politico italiano ha esaminato i meccanismi linguistici e comunicativi dei maggiori leader del secolo scorso, pubblicando numerosi volumi e saggi in sedi nazionali e internazionali. Sul versante del discorso politico straniero ha approfondito i meccanismi pragmatici e retorici degli inaugural addresses dei presidenti degli Stati Uniti d'America. Su questi temi, in occasione dei 70 anni della docente si sono concentrati gli studi di allievi e colleghi qui raccolti. -
Petrarchism, paratexts, pictures: Petrarca e la costruzione di comunità culturali nel Rinascimento
Attraverso il contributo di sedici esperti di Petrarca e della sua fortuna tra Quattro e Cinquecento, il volume si interroga sui modi in cui la ricezione delle sue opere nel contesto italiano ed europeo ha mediato, in forme varie e molteplici, la costruzione di comunità culturali nel Rinascimento. I capitoli si soffermano sui vari contesti in cui Petrarca veniva letto, interpretato e riscritto e si confrontano con diverse pratiche in cui il modello petrarchesco si riattiva e insieme si trasforma, dal gioco all'emblema. L'evoluzione dei paratesti, tanto verbali quanto visivi, riflette le attese di determinate comunità, dalle corti alle accademie, e al tempo stesso influenza le dinamiche di lettura e circolazione dei testi. Come la storia della lirica quattro-cinquecentesca è inseparabile dalla storia della ricezione di Petrarca, così, nel Rinascimento, la nascita e lo sviluppo del commento alla poesia dei contemporanei si intrecciano con le vicende della tradizione esegetica dedicata a Canzoniere e Trionfi. -
Errori, orrori, regole e falsi miti dell'italiano contemporaneo
Il volume traccia un sintetico profilo sociolinguistico delle varietà dell'italiano odierno; inquadra il mutato rapporto tra norma e uso, i concetti di errore, improprietà, scelta di registro, coscienza metalinguistica degli italiani; presenta inoltre un agile elenco di errori morfosintattici e lessicali particolarmente diffusi nell'italiano di oggi; discute la norma sommersa delle grammatiche e degli insegnanti e cerca di liberare il campo dai principali pregiudizi sulla lingua che parliamo e scriviamo. I neologismi e gli anglismi, l'ordine delle parole nella frase, il congiuntivo e il condizionale, gli usi pronominali, le prove scritte a scuola, i deludenti risultati INVALSI e l'analfabetismo funzionale sono alcuni degli argomenti del libro, che funge da ouverture delle principali linee tematiche della collana. Dato che parlare di lingua e di grammatica è sempre, inevitabilmente, parlare di persone e società, idee e ideologie, figurano nel volume anche temi caldi di oggi quali il linguaggio dell'odio. -
L' italiano del web: social network, blog & co.
Il volume offre una guida sintetica e aggiornata sulle pratiche di scrittura del web insistendo sul profilo degli utenti, sulle peculiarità dei diversi ambienti e sul modo in cui le comunità che li popolano modellano il loro stile comunicativo nell'interazione. La prima parte è dedicata ad alcune questioni generali relative all'evoluzione di Internet, ai neologismi legati al web e alla testualità (interpunzione, multimedialità); la seconda si sofferma sui tipi di testo nati con la scrittura digitale e sulle loro caratteristiche specifiche; alla lingua come tema di discussione è dedicata la terza parte, che documenta l'interesse per la grammatica, per i dialetti e per le varietà regionali dell'italiano. Il percorso suggerito, senza identificare il web con i social network più diffusi, si snoda tra varietà di lingua e forme di aggregazione per mostrare come gli individui siano in grado di muoversi da uno spazio all'altro adeguando la partecipazione alla natura dei luoghi che frequentano. -
Pronuncia e ortografia
Quando si riflette sull'ortoepia e sull'ortografia di una lingua, così come su ogni altro aspetto della sua grammatica, è importante riconoscere che cos'è una regola e che cosa sono le varianti, forme di diverso tipo che non possono dirsi errori grammaticali. Per parlare e scrivere bene, dunque, e per farlo con libertà, non basta sapere e rispettare le regole fonetiche e grafiche della lingua che si sta usando: bisogna essere anche consapevoli dei valori che le varianti di pronuncia e grafia hanno negli usi della comunità linguistica di riferimento. Il libro vuole essere un promemoria per le regole - può capitare anche al madrelingua istruito, a volte, di non ricordarne qualcuna - e un'amichevole guida tra le varianti di pronuncia e ortografia dell'italiano di oggi. -
Il testo scritto tra coerenza e coesione
Se l'italiano non sta bene - come ci dicono da tempo le valutazioni nazionali e internazionali - non è per gli anglismi, né per la presunta morte del congiuntivo, né per gli errori di ortografia. Il problema è un altro, ed è più profondo. Sta, soprattutto, nella difficoltà degli scriventi a controllare la logica dei loro testi e i dispositivi che la segnalano: pronomi, connettivi, ordine delle parole ecc. Il volume si occupa proprio di ""testo"""", di mostrare e spiegare quei fenomeni semantici, lessicali, sintattici e interpuntivi che, insieme, fanno di una sequenza di frasi un testo coerente e coeso. Un testo ben scritto ha una vera e propria architettura, la quale è in sintonia con i suoi obiettivi comunicativi, con la tipologia a cui appartiene, con altri testi con cui dialoga, con il contesto in cui si manifesta, con le conoscenze e le aspettative del lettore. Saperla riconoscere e descrivere è importante per molte ragioni, teoriche e applicate: per esempio perché permette di guardare alla grammatica della frase in modo diverso, non strutturale ma funzionale; o ancora perché aiuta a controllare e a migliorare la propria scrittura. E questo non solo per quanto riguarda l'italiano, ma anche per ciò che concerne le altre lingue."" -
Manuale dell'italiano facile da leggere e da capire. Come scrivere testi semplici per persone con disabilità intellettive e difficoltà di lettura
Leggere un testo incomprensibile fa sentire confusi e frustrati. Immaginiamo l'esperienza quotidiana di chi ha difficoltà di lettura (disabilità intellettive, disturbi neuro-psichiatrici, scarsa conoscenza dell'italiano...), che non può interagire con i testi in modo indipendente. Questo libro, per chiunque si interessi di comunicazione, presenta indicazioni semplici per realizzare testi e siti web accessibili. Le indicazioni sono poi applicate in sei riscritture esemplificative che dimostrano le potenzialità che offre la lingua facile per permettere a tutti di formarsi, informarsi e divertirsi. -
«Forse più là dove meno appare». Testualità, retorica, letteratura nei dialoghi italiani di Giordano Bruno
I sei dialoghi italiani di Giordano Bruno, stampati a Londra tra il 1584 e il 1585, sono al contempo una complessa partitura speculativa e lo strumento di un’aspra battaglia culturale condotta con le armi della retorica. In quanto filosofo non riconosciuto, estraneo e avverso alle istituzioni, il Nolano se ne serve per esporre il proprio pensiero, ma insieme per detronizzare i propri nemici e magnificare il proprio valore. Tale compresenza prende corpo in testi la cui elevata densità formale è il frutto di un eccezionale dispiegamento di energia stilistica e compositiva, nonché del ricorso sistematico alle risorse della mimesi letteraria. Questo libro sceglie la strada dell’analisi stilistica per investigare la sfera dei rapporti tra filosofia, retorica e forme della scrittura, nella convinzione che l’essenza dialettica e plurale dei dialoghi possa essere colta forse proprio là dove meno appare, nelle pieghe della lingua e nelle figure della retorica e della letteratura. -
Lingua, letteratura e scuola
Come insegnare la lingua italiana nelle nostre scuole elementari e medie? Ad esempio, come fare in modo che la grammatica, invece di presentarsi come un insieme di norme il più delle volte immotivate, diventi uno strumento di riflessione sulla lingua, e quindi “insegni a pensare”? Come si rapporta l’insegnamento della letteratura a quello della lingua e che caratteristiche deve avere? E quale può essere l’organizzazione più opportuna dei programmi scolastici di queste materie? I saggi raccolti nel volume propongono varie risposte a queste domande e contengono numerose analisi di fenomeni grammaticali e testuali dell’italiano che possono interessare non solo gli insegnanti, ma anche gli studiosi di linguistica italiana e linguistica generale. -
Forme, strutture, generi nella lingua e nella letteratura italiana
Il volume contiene la maggior parte dei contributi presentati all’XI Convegno internazionale di italianistica dell’Università di Craiova (Romania) nel settembre del 2019. Il convegno ha affrontato il tema “Forme, strutture, generi nella lingua e nella letteratura italiana”. Te le sezioni del volume: linguistica, didattica dell’italiano e letteratura. Di particolare interesse i saggi: «Ti congedo, o mio libro»: il Registro nella scuola elementare di primo Novecento (per la linguistica); La ricezione antologica di Calvino e Gadda negli ultimi decenni del Novecento: analisi e spunti interprentativi (per la didattica dell’italiano) e Graphic novel e canone letterario (per la letteratura). -
«Donde natura ed arte dipanano la più bella seta del mondo». Secondo Quaderno di traduzioni de Il Varmo di Ippolito Nievo
Questo Secondo Quaderno di traduzioni, come già il precedente, nasce dal desiderio di far conoscere le opere di Ippolito Nievo, in particolare la novella Il Varmo, in ambito internazionale: soprattutto in paesi dove è poco conosciuto, se non agli studiosi di letteratura italiana dell’Ottocento. Il volume comprende la novella citata in italiano e le versioni in lingua inglese, già presente anche nel Primo Quaderno, tedesca, danese, russa e giapponese. -
Dalla Russia con speranza. Racconti russi contemporanei
Racconti russi contemporanei, brevi ma dall'ampio respiro. Amore e politica, vita in campagna e in una metropoli, misticismo e follia e la grande tradizione del realismo. Personaggi che ci fanno capire meglio la misteriosa anima di questo popolo. Un complesso intreccio di epoche e destini narrato dai maggiori scrittori russi moderni, finalisti e vincitori del prestigioso Premio Internazionale ""Città di Penne-Mosca""""."" -
Parole del cibo in Campania. Cento voci del lessico gastronomico regionale
Il volume si propone di illustrare l’origine e la storia di cento parole appartenenti al lessico della gastronomia campana. Accanto a termini afferenti all’importante tradizione culinaria napoletana, il lemmario raccoglie voci meno note, le cui vicende permettono talora di ricostruire i rapporti instaurati nel tempo tra l’entroterra e la città, nonché gli usi alimentari di aree scarsamente rappresentate nella trattatistica d’argomento gastronomico. Le parole, selezionate attraverso criteri linguistici, geografici e cronologici, sono corredate di una scheda lessicografica che presenta puntuali riscontri nella letteratura napoletana e nei vocabolari. Il volume intende presentare, inoltre, un breve profilo storico della gastronomia campana, elaborato attraverso l’uso di fonti storico-artistiche, archivistiche e letterarie e attraverso la ricostruzione delle vicende delle parole scelte. -
Il dialetto sul grande schermo. Il napoletano nella storia del cinema italiano
Il napoletano è da sempre, dopo il romanesco, la varietà linguistica più rappresentata nel cinema italiano. In questo lavoro, attraverso l'analisi dettagliata di nove film, appartenenti a epoche e generi diversi (È piccerella, L'oro di Napoli, C'era una volta, Zappatore, Ricomincio da tre, L'amore molesto, Gomorra, Gatta Cenerentola, Le cose belle), si individuano i momenti salienti e le svolte importanti sul piano linguistico nel cinema napoletano dalle origini a oggi, e si evidenzia come in molti film, pur con differenze anche notevoli legate al genere, all'epoca, al regista, agli attori, le caratteristiche fono-morfologiche, sintattiche e lessicali delle varietà di dialetto e di italiano regionale siano riprodotte in modo realistico e poco stereotipato, per rappresentare la composita realtà linguistica napoletana. -
Studi foscoliani
Raccolti per la prima volta in un unico volume e disposti in sequenza cronologica, gli Studi foscoliani di Giuseppe De Robertis documentano un trentennale esercizio critico, di rara coerenza e in continuo approfondimento. Tracciata la Linea della poesia foscoliana, De Robertis dedicò il lavoro successivo a metterne in risalto le fasi essenziali: le Ultime lettere di Jacopo Ortis e il contemporaneo carteggio con Antonietta Fagnani Arese; i sonetti che chiudono una stagione e ne aprono una nuova; le traduzioni di Sterne e dell'Iliade, che rinnovano la prosa e il verso dello scrittore e del poeta; le Grazie che conducono al punto massimo di essenzialità la sovrabbondanza sentimentale del romanzo giovanile. Spiccano in questa parabola interpretativa le memorabili pagine dedicate ai frammenti prediletti del carme incompiuto, il Silvano e la Ballerina; l'individuazione del ""pianissimo"""" didimeo; il rilievo concesso all'epistolografo, grandissimo fra i moderni; l'ascrizione alla più alta poesia della versione omerica; il posto di eccellenza riservato al critico, ben altrimenti congeniale del De Sanctis e dello stesso Carducci maestro della propria giovinezza vociana. Nell'insieme di questi studi De Robertis sentì di avere realizzato la propria aspirazione a determinare la """"condizione alla poesia"""" e di aver saputo per via stilistica rileggere Foscolo secondo i parametri del """"gusto"""" della propria epoca."" -
Voci dal DESN «Dizionario etimologico e storico del napoletano»
La storia del napoletano è lunga e ampia: le opere disponibili vanno dalla fine del XIII secolo fino a oggi e coprono diverse tipologie testuali, dai poemi alle canzoni, dalle fiabe ai proverbi. Dopo aver radunato quasi duemila fonti e oltre cento vocabolari del napoletano e dei dialetti campani, un gruppo di studiosi ha iniziato a compilare il Dizionario Etimologico e Storico del Napoletano (DESN) per cogliere e rappresentare, attraverso la storia del lessico dialettale, gli intrecci di lingua e di cultura che hanno caratterizzato la vita della città nel corso del tempo. Il volume contiene le prime 152 voci del DESN (da taballo ‘strumento a percussione’ a taluorno ‘lamento prolungato’) e raccoglie preliminarmente alcuni saggi nati durante il lavoro redazionale: essi danno l’idea dell’opera di scavo e di sistemazione che è necessario fare ogni volta per un serio studio lessicografico, per mettere insieme la documentazione, definire la datazione, vagliare le ipotesi etimologiche e individuare la più plausibile. In questi frammenti della storia del lessico del napoletano, ricostruiti con cura, attenzione e studio, il lettore troverà la memoria delle parole della città e dei suoi abitanti, raccontata nel quadro delle lingue dell’Europa romanza e del Mediterraneo. -
L' universo narrativo di Helena Janeczek tra impegno e invenzione. Storia, memoria e tempo presente
Voce tra le più lucide e impegnate della letteratura italiana contemporanea, Helena Janeczek interpella il lettore con una scrittura dove l'autobiografia dal sapore autofinzionale, che prende origine dalla propria storia personale di figlia di ebrei polacchi sopravvissuti alla deportazione nei lager nazisti, si iscrive in una dimensione romanzesca più ampia e epica della storia novecentesca. Il lascito postmemoriale della tragedia familiare della scrittrice solleva le questioni dell'identità e dell'eredità di un vissuto traumatico comune a tutta una generazione di europei. Oltre alla famiglia e alla comunità ebraica, nei suoi romanzi rivivono numerosi personaggi, anch'essi storici, che hanno lottato contro il nazismo e che acquistano un'aura quasi mitica. L'interesse per la Storia e la questione della post-memoria vanno di pari passo con l'attenzione per il presente che prende la forma di un impegno politico e civile in un'intensa attività editorialistica. La riflessione sul proprio tempo si nutre della conoscenza oltre che degli eventi tragici del secolo scorso anche di fenomeni sociali più recenti. La creazione narrativa, che si interroga sulla natura e sul funzionamento della memoria personale e collettiva, è precisa nei suoi risvolti storici, ammaliante nella sua orchestrazione e nella pluralità delle voci in campo. Essa oltrepassa i limiti della ricostruzione storiografica offrendo una verità testuale dall'impianto poliglotta che ricompone, sublimandole, le sofferenze di milioni di persone. -
Dal testo al testo. Lettura, comprensione e produzione
Il volume raccoglie gli Atti del III Convegno ASLI Scuola dedicato ai processi di lettura, comprensione e riscrittura dei testi. I contributi di docenti universitari e della scuola evidenziano pratiche didattiche innovative, nelle quali gli alunni diventano protagonisti e non destinatari passivi dei contenuti veicolati dall'insegnante. Molto spazio è dedicato a una fruizione metodologicamente avanzata dei testi classici antichi e moderni, nonché all'importanza della lettura ad alta voce, e al rafforzamento delle competenze lessicali e sintattiche dei ragazzi. Il volume testimonia quanto ampia, tanto nell'università, quanto nella scuola, sia l'attenzione verso una didattica inclusiva, che non lasci ai margini nessuno. In tal senso particolare attenzione è riservata all'apprendimento di alunni affetti da DSA o che richiedono BES. Come sempre nei Convegni ASLI Scuola, le migliori pratiche universitarie e scolastiche si confrontano e sono in grado di arricchire vicendevolmente i docenti che operano nei due comparti del sistema scolastico italiano. -
Il Risorgimento tra storia e finzione
Il volume raccoglie i contributi di diversi studiosi sulla rappresentazione letteraria del Risorgimento italiano in un percorso che dall'Ottocento giunge alla contemporaneità. L'intenzione che muove il libro, e il convegno che l'ha fatto nascere, sta nel volere guardare alla testimonianza letteraria non solo come una fonte, utile per una storia della cultura sempre più inclusiva, ma come forma specifica di conoscenza. La storia che restituisce la letteratura non è solo risorsa per la storiografia, la sua dimensione finzionale offre la possibilità di guardare a quella storia con altra prospettiva, spesso meno preoccupata della fedeltà al dato e più interessata a mostrare il proprio modo di leggere criticamente la realtà. Il Risorgimento visto dagli scrittori, dunque, offre lo spunto per interrogarsi sul valore della sinergia tra letteratura e storia, tra invenzione e realtà. Gli interventi di uno storico e di una scrittrice, posti a cornice dei saggi letterari, intendono infatti offrire una testimonianza di come, pur nella diversità, la relazione con il passato e la sua rappresentazione imponga una visione problematica del potere di tutti i linguaggi che in quanto tali possono imporre visioni, ma anche aprire prospettive nuove con cui guardare il mondo, passato e presente. -
Ma che ce stanno a fà? Le parole di Roma nella lessicografia italiana
Il volume prende in considerazione le voci che tre dizionari contemporanei (il GRADIT 2007, lo Zingarelli 2022 e il Devoto-Oli 2022) indicano come regionalismi romani o come dialettismi di origine romanesca o come parole italiane usate a Roma con specifici significati. Si tratta in tutto di circa 500 parole, ben poche delle quali, tuttavia, sono registrate in tutti e tre i dizionari e con le stesse marche: infatti, in corrispondenza dell'etichetta roman[esco] presente in un dizionario negli altri si trovano indicazioni geografiche più estese (centr[ale], centromerid[ionale], ecc.) oppure marche come gerg[ale], volg[are], pop[olare]. L'analisi, che si svolge in quattro capitoli, analizza le parole raccolte per gruppi omogenei, spiega le ragioni di alcune incoerenze lessicografiche, mostrando come i dizionari accolgano non di rado romaneschismi ormai desueti e voci che hanno avuto limitata circolazione nella stessa Roma. Si segnalano, infine, alcune parole che da Roma si sono diffuse in italiano ma che i dizionari o non registrano o non consentono di riconoscere come tali.