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Kisses on the London Eye
A Hellen non manca nulla, è una psicologa molto affermata e una modella che sfila per gli stilisti più importanti del mondo, sogna l'uomo ideale, ma è disillusa dai sentimenti. Richard è un affarista americano che si trasferisce insieme alla famiglia nella city, è dedito al gioco d'azzardo e al piacere fine a se stesso, ma ora ha bisogno di ritrovarsi e dare un senso alla sua vita. Hellen e Richard si incontrano per la prima volta a Londra e i loro cuori si accendono da subito. I due dovranno fare i conti con le loro emozioni, ma anche con la dura realtà. Sarà il cuore o la ragione a prevalere? Un bacio sul London Eye deciderà le loro sorti. -
Anello d'ombra. La stirpe di un supereroe
Arsian, l'eroe proveniente dall'Anello che il mondo ha imparato a conoscere come Metallo d'Ombra, è un uomo di quarant'anni che deve confrontarsi con il difficile ruolo di padre. Lo abbiamo lasciato mentre confessa a Betty la sua identità segreta e lo ritroviamo con due figli, Astrea e Arno, fratelli gemelli eppure profondamente diversi. Ma il passato bussa alla porta del paladino di Big City presentandogli un conto salato: il Re Eterno sarebbe intenzionato a dichiarare guerra al mondo di superficie e a conquistare il pianeta. È forse per questa ragione che i fratelli di Arsian sono giunti fino a Big City? Per avvertirlo del pericolo? Oppure il conflitto tra l'Anello e la Terra nasconde una minaccia ben più terribile legata ad un'antica leggenda, che affonda le radici in un passato lontano, ai tempi in cui nacque il mondo stesso. Con ""Anello d'Ombra"""" si chiude la trilogia de """"L'Ombra di Big City"""", i cui primi due volumi """"Metallo d'Ombra"""" (2012) e """"Lacrima d'Ombra"""" (2014) sono sempre editi da Il Foglio."" -
Il grattacielo e il formichiere. Sociologia del realismo politico
Le figure del grattacielo proteso verso l'orizzonte e del formichiere chino sulla terra rinviano a una metafora di Eugenio Montale che scolpisce la natura proteiforme della realtà politica, segnata da slanci e cadute. Sotto questo aspetto il realismo politico, capace di affascinare gli intellettuali come di ispirare i politici, può essere la chiave giusta per prendere atto di questi inevitabili alti e bassi. Quale realismo politico, però? Ecco la domanda intorno alla quale ruota l'analisi sociologica di Carlo Gambescia. Da un lato si ha un realismo politico standard, abitudinario imperniato su un'antropologia negativa, chiusa, che talvolta sfocia nella celebrazione del conflitto, dell'inganno e dell'uso della forza. Mentre dall'altro si scorge la necessità di abbozzare un realismo contrario alla routine, basato su un'antropologia aperta, sociologicamente fondata, capace di non escludere in chiave metapolitica la leale collaborazione come il duro conflitto. Quest'ultimo, secondo l'autore, si potrebbe definire realismo politico consapevole, perché non ignaro di una realtà umana appunto sospesa tra il grattacielo e il formichiere. -
Corso Due Mari. Taranto tra amore e guerra
Sullo sfondo di una città in piena espansione, sede della base navale più importante del Regno, con i suoi caffè e ristoranti alla moda e i balli al Circolo Ufficiali si snoda la storia di una famiglia tarantina. Una storia fatta di altre storie, di uomini e donne che si incrociano, di amicizia, amore, scoperta di sé: in questo romanzo sapiente è la commistione tra la realtà degli avvenimenti degli anni '30 e '40 e un racconto di fantasia che ben si interseca con le vicende belliche. La guerra coglie di sorpresa i protagonisti e li catapulta in una dimensione nuova e diversa, quella dell'incertezza. È un libro sulla caduta degli ideali di una intera generazione, attraverso le parole di chi ci aveva creduto e che poi si trovò a vivere, nel modo più drammatico possibile, la fine di un'illusione durata più di venti anni. Con delicatezza e con rigore storico Carla Dedola ci conduce in una Taranto perduta che vive solo nei ricordi di chi l'ha vissuta e l'ha saputa tramandare. -
Il sorriso velato
Nell'Istituto Comprensivo di una tranquilla cittadina della Toscana il nuovo anno scolastico si apre tra le speranze degli alunni e le attese fiduciose delle famiglie. L'arrivo inaspettato di tre studenti, provenienti da altre scuole, rompe l'armonia che si era formata nelle classi. Milo Giordani, il più spigliato dei nuovi entrati, si era presentato con l'aria da bravo ragazzo apparentemente senza eccessi. Grazie al sorriso accattivante e la battuta pronta, era riuscito a conquistare i compagni che quasi senza accorgersene lo avevano eletto loro capo. Raccolto un gruppetto di fedelissimi, con un crescendo di atti e gesti provocatori, aveva mostrato la sua vera natura, creando tra docenti e genitori una linea d'ombra difficile da varcare. Tra omertà, silenzi e minacce il preside Baldi e i suoi insegnanti dovranno impegnarsi su più fronti per riportare un clima sereno nella scuola. -
La sera per il fresco. Tradizioni contadine in Val di Cornia
Riportare in vita storie e tradizioni di un tempo, ricostruendo un mondo che non c'è più attraverso abitudini, usi, costumi, voci. Un lavoro al quale Antonella Giannarelli ha dedicato dieci anni della propria vita, fondendo alla passione per l'indagine scrupolosa la dolcezza del ricordo e una velata nostalgia. Una raccolta completa e dettagliata che dalle novelle alle ricette, dalle pratiche quotidiane ai giochi per strada restituisce un'immagine tanto lontana quanto affascinante di una Val di Cornia contadina e del paese di Campiglia Marittima. -
Agende di guerra. Eritrea, Abissinia, Libia. Un medico racconta (1935-1941)
Da un pacchetto di sei agendine ritrovate fortunosamente nelle carte di famiglia spuntano i diari tenuti da Franco Saffioti, ufficiale medico nella guerra d'Abissinia (1935-36), successivamente nella campagna di Libia durante la II° Guerra Mondiale, infine libero professionista per lunghi anni a Livorno. Se il primo periodo narrato si caratterizza per i ritmi lenti della vita in colonia, il secondo è gravato dal peso immanente del gigantesco conflitto, che distrugge migliaia di vite da un lato e dall'altro. Il tutto visto con gli occhi di un medico, filosofo e sognatore, preda della lotta interna tra gli entusiasmi giovanili e la realtà che li aggredisce senza pietà. Ai diari di guerra, corredati di un ricco apparato di note, si aggiunge una vasta appendice che offre al lettore le schede indispensabili per conoscere gli aspetti più interessanti delle civiltà, dei popoli e dei territori che ospitano gli eventi narrati. -
L' inverno di Bucinella. Bucinella, 25.000 abitanti (circa). Vol. 1
"Gemma nascosta persa tra le acque blu profondo del litorale toscano e colline nere come l'inchiostro, la cittadina di Bucinella è il luogo che non sapevate di voler visitare finché una voce di bambino non vi ha sussurrato il suo nome nel dormiveglia causandovi, oltre a un brivido improvviso, la precisa sensazione che quella che abitate non è la vostra casa e che dovreste essere altrove. Bucinella è una città-biblioteca vivente in cui ogni genere, stile e forma letteraria può incontrarsi e lo fa. In cui si deve stare attenti a cosa si desidera perché i sogni sfrigolano come energia elettrica e tendono ad avverarsi con esasperante regolarità. È una mappa/esperimento letterario che si crea al ritmo di un racconto al giorno su una pagina Facebook e un profilo di Instagram, invadendo blog e antologie, grazie alle parole di chi, per scommessa con se stesso, la scrive e di chi, leggendo, decida di visitarla riempiendo i vuoti della narrazione. È, soprattutto, un affresco coerente in cui ogni strada confluisce nell'altra dando l'impressione di un labirinto che, visto dall'alto, si rivelerà nella sua semplicità. Perciò, siate i benvenuti in Città. Sentitevi liberi di perdervi""""." -
È un giorno a Piombino
Pensò di correre per le strade di Piombino come fosse una tigre, osservando le case nei minimi dettagli, annusando ogni pianta per via, sperando di sentire un vagito simbolo di un neonato che stava per scoprire le bellezze della città. Si rese conto di quanti fossero i portoni o gli angoli che gli ricordavano qualcosa, fosse una donna o un amico, fosse un banale conoscente. Erano strade che andavano dagli occhi al cuore senza passare per la testa, si lasciavano gustare soltanto con i sentimenti. -
Gocce di verità
"Ora posso svuotare quest'anima gonfia di rinunce di fatica, di umiliazioni di angoscia e di silenzi di dolore di rabbia e ribellione Ora posso parlare raccontare perché tutto è finito e ho imparato a sopravvivere""""." -
Raccontare Campiglia
"Le case del borgo, le sue persiane, i suoi odori di tempo trascorso, i garriti dei suoi rondoni, il frinire delle sue cicale, l'odore di schiaccia e campigliese, tutta questa congerie di sinestetiche emozioni cattura chiunque abbia la fortuna di attraversare le erte vie campigliesi. Un legame che diviene persistente e che da tre anni trova una delle sue più originali e sentite nel concorso letterario 'Raccontare Campiglia'. Un moto d'affetto, d'amore, oserei dire, che ha spinto Umberto Bartoli ad ideare questo premio letterario che diviene un premio per Campiglia stessa, un omaggio dei suoi cittadini e dei suoi ospiti. L'invito a narrare qualcosa che ci leghi a Campiglia, ai suoi personaggi, alla sua storia, per certi versi anche al suo futuro. Perché questa è la magia del narrare: recuperare sensazioni, emozioni, trasformarle in parole e donarle agli altri. Con questo spirito anche per il 2019 'amanti' di Campiglia si sono cimentati in questa prova letteraria che diviene una raccolta di racconti, una raccolta di emozioni, una festa di paese in una calda e stellata sera d'estate."""" (Anna Maria Scaramuzzino)" -
Luci e ombre
Alessia Gallello propone una raccolta in cui affronta temi riguardanti l'amore, cogliendone mille sfaccettature con un fluire sofisticato e struggente, la solidarietà, la speranza, i temi sociali. -
L' accento sulla A
"L'accento sulla A"""" è un romanzo sull'accettazione di sé, sulla voglia di riscatto e sull'esperienza di una sofferenza volta al positivo, raccontato attraverso la drammatica e scabrosa vicenda della protagonista che deve convivere, sin dalla nascita, con una malformazione decisamente imbarazzante. Una sfida a pregiudizi e maldicenze, perché l'osceno non è soltanto un fatto esteriore." -
L' integrazione: elemento di coesione all'interno della nostra società
Kiwanisinternational distretto Italia - San Marino divisione 8 Toscana - Kiwanis club Follonica. -
The New York torture. Omaggio a Lucio Fulci
Jason Chandler non ricorda molto del suo passato, sa solo che lo stanno torturando in una camera d'albergo. Ogni volta che sviene dal troppo dolore si sveglia all'Inferno. Come fuggire dal delirio quando le forze ti vengono a mancare e forse non puoi fidarti di nessuno? A partire dal titolo, The New York Torture, citando appunto l'indimenticabile The New York Ripper, questo libro vuole essere appunto un omaggio a Lucio Fulci, cercando di scavare nell'anima più nera degli implacabili aguzzini protagonisti di questo libro. Dall'autore di Lucio Fulci le origini dell'horror (ed. Il Foglio) e sceneggiatore, assieme a Stefano Ricciardi, del film The Anthitesis, vincitore del Premio Mario Bava al Fantafestival di Roma, con le musiche di Claudio Simonetti, Francesco Basso torna ancora a raccontare la paura attraverso un'opera inquietante e spaventosa. -
Azukena
Un mondo in rovina, decadente, la Terra, un pianeta cupo laddove si muove un'umanità malata, lacerata e afflitta dalle ingiustizie, dal male, dalla povertà; anziani infermi abbandonati al loro triste destino, bambini malnutriti, mendicanti, scrittori e artisti: gli emarginati, i più deboli, i più fragili moriranno tra le più atroci sofferenze in nome della supremazia della razza superiore. Orrendi massacri saranno perpetrati in nome di una falsa conoscenza; e lì tra nubi soffocanti e foschie, cattedrali infestate dai pipistrelli, cataste di luce in decomposizione, voraci grumi di vento, tra sabbia e cristalli si muoveranno i conquistatori, gl'ignobili adoratori di un Dio sconosciuto, Eddach, la grande divinità della pietra. E non basteranno le magnifiche Navi del Vento, la salvifica azione di una mutante, né il ""girasole metallico dai petali rossi"""" a salvare la Terra. Nei repentini viaggi tra presente e futuro, tra la vita e la morte, tra sogni ed illusioni, l'io narrante sarà alla mercé di oscure forze aliene, creature capaci di manipolare la mente e in grado di commettere i più terrificanti massacri: è sarà una punizione che come sempre si abbatterà sui più deboli, i più fragili, quelli più esposti alla sofferenza. Sulla Terra nulla sarà mai più come prima; il pianeta è stato avvelenato, deturpato, non restano altro che macerie, fatiscenti necropoli, ospedali da campo, cadaveri, montagne di cadaveri ammucchiati sulla neve, lungo sentieri nebbiosi, tra le acque purpuree di un oceano sporco di sangue. Ma c'è ancora speranza, lì tra le alture, nella vecchia Abbazia dei Suoni Spenti, in uno degli ultimi monasteri cristiani, un monaco temerario di nome Juan e una bambina di nome Azukena, unendo le forze, riusciranno a mettere fine all'ultimo orrendo massacro e salvare un'umanità già provata dalle guerre e dalle ingiustizie, dalle falsità e dalla menzogna."" -
Audrey Hepburn ad Addis Abeba
"Non conoscevo il lavoro di Alberto, e l'ho scoperto con questo libro. Ho trovato un poeta dai gusti simili ai miei, capisco i suoi giochi e i suoi scherzi, mi sa commuovere e divertire, mi rattrista quando è suo desiderio. Parliamo una lingua simile - perché la stessa lingua, due persone non la parlano mai per davvero. Nel lavoro di Alberto c'è magia, c'è la forza della parola; c'è la musica, c'è il ritmo, c'è la sua negazione e la sua forza. Il suo libro mi è bruciato tra le mani, si è fatto leggere in due sere, con passione, con grazia, riempiendomi di bellezza, ma anche di urto, di rabbia, di redenzione."""" Dalla prefazione di Rocco Rosignoli." -
Il Barnaba ferito
"Il Barnaba ferito"""" è un romanzo rimasto chiuso in un cassetto per anni e tornato alla luce quasi per caso. Ambientato a metà strada tra la Toscana e il Lazio, descrive il baratro in cui si ritrova coinvolto un ragazzo inconsapevole del proprio passato. Il ritmo serrato, una serie di colpi di scena e un finale sconvolgente sono il punto di forza di questo noir dove storia e violenza la fanno da padrone. In omaggio il racconto horror """"Quando nevica all'inferno"""", una vicenda dove niente e nessuno è come sembra." -
Sinfonia per San Salvi. Variazioni per parole e musica «Litania su Piombino»
Interventi di Gordiano Lupi e Nicoletta Manetti. Progetto di Nicoletta Manetti e Roberto Mosi. «La nave dei folli dal padiglione delle Agitate ondeggia sul mare di erba, di pini, s'infrange contro il muro che divide il giardino dal mondo. Il canto penetra per gli occhi neri delle finestre, delle porte sbarrate da reti di ferro, invade le sale deserte, sfiora disegni di mostri, figure procaci, incontra segni di vita recente, cataste di letti, di sedie, si sofferma in un angolo con decori di qualche Natale fa.» (""La nave dei folli"""", I movimento del II Tempo della """"Sinfonia per San Salvi"""".)"" -
Autointervista. Nude sì, ma sotto la doccia. La censura e il comune senso del pudore in nome del popolo italiano
È un racconto svolto come un auto-intervista sugli anni del boom economico visti sotto due luci: quella della censura di Stato e della Chiesa, dura, caparbia su cinema, fumetti, teatro, canzonette e quella mai applicata sui grandi scandali, ovvero l'aeroporto di Fiumicino i tentativi di golpe, il piano Solo ideato dal generale De Lorenzo o quello di Valerio Borghese. Il titolo ricorda il permesso dei censori di filmare una donna nuda, purché di spalle e sotto la doccia.