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Indiana libera tutti
Indiana Mannucci ha dodici anni e qualche mese nel novembre del 1994 quando esce di casa per andare agli allenamenti di pallavolo, indossando degli orribili pantaloncini di spugna blu marino. Avrebbe voluto giocare a calcio, ma sua madre Lorella Pacini, casalinga, e suo padre Paolo Mannucci, operaio alla fabbrica siderurgica di Piombino, furono irremovibili. Indiana va, controvoglia agli allenamenti di pallavolo, e vive un anno da ragazzina alle prese con vecchi e nuovi incontri, le estati a Scarlino Scalo che si ripetono fra scoperte e ricordi, i film e il mar Tirreno. A introdurre ogni capitolo, un disegno ""cinematografico"""" realizzato dall'autrice."" -
Una vita variegata. Un livornese alle prese con l'esistenza
Una vita colorata, sfaccettata. L'entrata in guerra e lo sfollamento. I primi amici, le scoperte, le birbonate. Un'artista ebrea e una ragazza madre. Salgari e i suoi romanzi. La scoperta delle femmine. Un percorso scolastico pazzesco, i compagni del liceo, la timidezza. Thor Heyerdhal e il Kon Tiki. Prime cotte, bagni, campeggi. Turiste francesi e fuga a Parigi. Lavoro, successi e delusioni. Vita in campagna. Viaggi in Grecia, Iran, Portogallo, Karpathos, Rodi... Colpo di fulmine. Pandemia. -
L'animale marino
In questo romanzo d'investigazione la comunicazione è al centro dell'azione, come un costante brusio di fondo che può informare ma anche distorcere, che compone con frammenti di parole ed immagini un puzzle dove nell'ombra si muove un serial killer di bambini e al centro della scena un giovane lettore di un'agenzia letteraria cerca di ordinare i fili della sua storia e di quella della narrazione stessa. -
Ricomincio da Firenze. La città vista attraverso gli occhi del cinema
"Ho preso le piazze, i ponti, i palazzi e i monumenti più rinomati di Firenze, ma anche le viuzze nascoste del centro, i vicoli angusti e i chiassi, i borghi, i giardini privati, le zone della periferia e del circondario, le campagne limitrofe - in sostanza tutti i luoghi che appaiono nei film di cui ho scelto di parlare -, e li ho confrontati con quegli stessi luoghi oggi, constatando se fossero ancora uguali oppure no. Se volete fare un giro in città, accomodatevi pure.""""" -
Gli scritti di Breinhart
È vero siamo soli, ma solo se non guardiamo più gli altri negli occhi. -
Goccia a goccia
NELL'ISOLA Non sono segregata da questo mare che ci circonda né le mura che cingono il paese mi rinchiudono e nemmeno questa casa mi ingabbia È il tuo amore che mi ha resa prigioniera -
Quando il tempo sembrava immobile. Diari di quarantena a Piombino
Dietro lo pseudonimo di Penne Curiose si ""nasconde"""" il gruppo di Scrittura Creativa dell'Unitre di Piombino creato nel 2012. Al suo attivo, tre pubblicazioni: """"Unitre in giallo"""", """"Donne nei vortici del tempo"""" e """"Fiabe, Favole e Filastrocche""""."" -
Il pianto della nube
"Il pianto della nube"""", il canto della rinascita, del risveglio, la forza poetica dell'impeto e del temporale! Gocce di pioggia che scivolano sopra un tappeto rigoglioso (versi, idee, rime pensieri), un enorme prato verde accarezzato/tormentato da correnti d'aria che si sviluppano lungo un tragitto pregno degli influssi magici della meteorologia; tutte le poesie della raccolta, sembrano collegate da un unico cordone ombelicale. Parole che compiono un tragitto breve, che tentano di addolcire i vari strati della sofferenza, di mitigare la malvagità, percepita dall'autore come preponderante e """"Suprema""""." -
Piombino in love. Divagazioni d'amore lungo il corso del Cornia
Il Foglio Letterario presenta: ""Piombino in love. Divagazioni d'amore lungo il corso del Cornia"""", a cura di Gordiano Lupi. Un'antologia narrativa e poetica di ambientazione maremmana a tema amore, che indaga il sentimento in ogni sua angolazione. Un altro tassello letterario prodotto da una squadra di provata esperienza: gli autori del Foglio Letterario, una casa editrice che dal 1999 racconta Piombino, il Val di Cornia e l'Isola d'Elba."" -
Dalla pietra allo specchio
All'età della pietra segue quella dell'immagine, del tutto e subito, della scorciatoia per ottenere visibilità e seguaci. Questo resoconto in versi prova a seguire le tappe di un percorso, il nostro, dalla casualità all'ordine del pensiero moderno. Iago fornisce un suo punto di vista proponendo una sequenza di fasi, dove istinto, ambiente e consapevolezza hanno prodotto nel corso dei millenni, dei segni in movimento promossi a continuità dal pennello evolutivo e pone dubbi e quesiti sulla condizione sociale dell'individuo. -
Ritorno a Palma di Montechiaro
Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, luogo di nascita dei genitori di Louis Salvatore Bellanti è anche la città del Gattopardo, splendidamente descritta nel romanzo universalmente conosciuto di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. La città è stata fondata nel 1637 dagli antenati dello scrittore, i gemelli Giulio e Carlo Tomasi. I due fratelli sono all'origine delle prime pagine di questo straordinario percorso storico e artistico: la Chiesa Madre con le sue tre navate, vero emblema del barocco siciliano ed una delle perle dell'inestimabile patrimonio di Palma di Montechiaro; il Palazzo Ducale, con il suo soffitto della Sala Angolare evocato nel romanzo che rappresenta i nobili segni della famiglia Tomasi ed è un altro importante monumento della città. Numerosi altri tesori sono conservati negli splendido monumenti di questa città dove Louis Salvatore Bellanti ha ancora molti legami tra familiari e amici. -
Lo Stato. Storia ed evoluzione, uno sguardo sociologico
Franz Oppenheimer (1864-1943), con Max Weber, Ferdinand Tönnies, Georg Simmel, Werner Sombart , è tra le personalità più rilevanti della sociologia tedesca della prima metà del Novecento. Berlinese, prima medico, poi giornalista, infine cattedratico di scienze sociali. Come tanti altri membri della grande intelligenza ebraico-tedesca, scompaginata e perseguitata dal nazionalsocialismo, sarà costretto a lasciare la Germania per trasferirsi prima in Giappone e infine negli Stati Uniti. Oppenheimer ha scritto una cinquantina di libri e più di trecento articoli scientifici. È autore di un importante System der Soziologie (1922-1934) in nove tomi che non sfigura accanto a opere celebri come il Trattato di sociologia generale di Pareto e Social and Cultural Dynamics di Pitirim A. Sorokin. Der Staat (1907), che viene qui presentato per la prima volta ai lettori italiani, resta comunque la sua opera più nota e tradotta. -
Per conoscere Federico Fellini. A cinema greatmaster
Pier Paolo Pasolini scrive che la poetica di Fellini si avvicina molto alla poetica del ""Fanciullino"""" di Giovanni Pascoli. Non ha tutti i torti. Fellini non ha figli come il suo grande conterraneo, si sente fanciullino e mantiene le difese dalla società, si ritira in perpetuo dal mondo degli adulti, resta incontaminato dal potere del denaro, è un monello furbo, bugiardo, dispettoso. Fellini è un uomo dalla personalità contrastante, ha un fisico massiccio ma sa essere dolce, furibondo quando si adira, infantile nei modi ma vecchio nel pensiero, alto come una montagna ma capace di farsi piccolo. I suoi occhi sono intelligenti e tristi, conservano nello sguardo un fondo di malinconia che indaga la vita degli altri con la curiosità intellettuale tipica del grande artista. Non è mai la stessa persona, il suo comportamento si adegua all'interlocutore, per questo ognuno racconta il suo Fellini e tutti questi ricordi umani possono essere veri ma contrastanti. Non è facile inquadrare il regista in un determinato tipo d'uomo, perché i geni non si lasciano catalogare."" -
Metapolitica del Coronavirus. Un diario pubblico
"A parere di Carlo Gambescia quel che sta accadendo in Italia e nel mondo rappresenta una specie di laboratorio sociologico vivente. Dove purtroppo trova conferma la tesi sull'indipendenza dell'agire politico da ogni altra forma di agire (morale, estetico, economico, religioso). Giorno dopo giorno sul suo blog, per un anno - da gennaio 2020 a gennaio 2021 - Gambescia ha verificato che la separatezza del politico si esprime attraverso alcune regolarità o costanti metapolitiche, ossia forme di comportamento sociale e politico che sotto certe condizioni corrono e ricorrono nel tempo. Le reazioni dei governi all'epidemia, a parte qualche eccezione (la Svezia ad esempio), sono la prova che una volta introdotta una logica emergenziale (a prescindere dalla sua necessità o meno), la politica inizia a regredire, più o meno velocemente, verso il suo grado zero. Una condizione, quest'ultima, non invidiabile che rimanda a misure da tribù primitive: interdizione del contatto fisico, isolamento tribale, evocazioni del senso di appartenenza alla tribù, esclusione di tutti coloro che non si sottomettono al potere tribale. E così via"""". Postfazioni di Alessandro Litta Modignani e Carlo Pompei." -
Il mistero del falcone
L'epopea dei sommergibili atlantici della Regia Marina nel secondo conflitto mondiale impersonata in una celebre missione del Da Vinci comandato da Gianfranco Gazzana Priaroggia rivive nel romanzo di Alessandro Fulcheris che richiamando anche i Paracadutisti della Folgore impegnati sul fronte sud del deserto nella battaglia di El Alamein si fonde, nell'estate del 1980, con tre amici diciassettenni sul promontorio del Falcone a Piombino (LI). Personaggi veramente esistiti con fatti realmente accaduti e una vecchia batteria antinave ormai in disuso, i residui bellici e la leggenda di un sommergibile incavernato e nascosto da quasi 40 anni forma, insieme alla fantasia dell'autore un avvincente intreccio tra due tempi. Storie ormai sepolte e piene di sofferenza rivivono nel libro, insieme ai tre amici spensierati col chiodo fisso della pesca coinvolti in un pericoloso episodio sugli scogli del Falcone in quella meravigliosa estate del 1980. Prefazione a cura di Marcello Polacchini. -
Parole e pensieri di Bona Bianchi, donna di Piombino
Bona Bianchi (1910-1973) visse nel periodo fascista la sua giovinezza, scrisse molto, persino un romanzo (che ristamperemo) - ""L'incantesimo"""" pubblicato dalla tipografia La Perseveranza - quando aveva soltanto 14 anni. Villa Bona fu la sede del suo soggiorno piombinese, costruita dal padre che morì a soli 44 anni, a causa di un incidente sul lavoro. Bona girava l'Italia, con il tempo si accorse di possedere doti da medium, aiutando i medici a scoprire malattie e prevedendo persino la morte di Stalin. Nel dopoguerra, importante la sua collaborazione a Costa Etrusca, storica rivista diretta da Ivio Barlettani, dove si firmava spesso Bona Rossi e curava la rubrica """"C'era una volta, a Piombino..."""" Non visse a lungo Bona Bianchi. Un triste giorno del 1973 Aulo Taddei, Ivio Barlettani e Alfio Callai la salutarono dalle colonne di Costa Etrusca come la gentile e cordiale scrittrice di brani antologici sulla sua Piombino, una donna d'altri tempi, che aveva vissuto a fondo la sua epoca (gli anni Trenta) e la sua terra, per raccontare il passato con uno stile raffinato ed elegante."" -
Tempo sospeso
"Raimondi in questa breve silloge ripercorre momenti di vita vissuta e riflette sul senso delle cose ora che l'età avanza e il traguardo finale si fa più vicino. Lo fa con sguardo contemporaneo, con un modo personale di sentire e di rappresentare, riportando all'interno della propria opera citazioni, allusioni, rimandi e contaminazioni. Certamente si è in presenza di una personalità poetica curiosa ed energica, che sa cogliere la cifra del mistero, che scardina i confini della mente per trovare se stesso nella dimensione accogliente (e consolante) dell'atto creativo.""""" -
In brutta
Ho perso le chiavi di tutto e sono fuori dal mondo e detta così è anche romantico non fosse che piove veleno e le idee mi si sciolgono e colano dentro i tombini e spariscono e è brutto per me che spaccio libri nei vicoli bui ma m'arrampico svelto con l'abilità di un polpo sul muro del palazzo che dondola al vento come le palme sul mare sbattute da tutte le parti e m'agguanto ai davanzali e alle ringhiere e ai cornicioni e alle grondaie sbatacchiato dal Libeccio che piega i viali le case e i lampioni fino a che arrivo in casa finestra ciao a tutti pensieri svolazzano in sala e vanno a morire davanti alla televisione mia moglie è un sorriso e mi bacia mio figlio è in bagno e tira lo sciacquone è stata una buona giornata... (Gec Recondito, ""Il mondo è uscito un attimo a fumare"""")."" -
Il dottor Stranamore, ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba
Il dottor Stranamore scava nell'età dell'ansia del cinema americano, quando la paura del nemico comunista produsse una serie di film con al centro l'incubo della bomba atomica. Alcune pellicole della prima metà degli anni Sessanta, sconvolsero le coscienze mostrando come l'avvenire del pianeta fosse tra i pulsanti e le esplosioni di una tecnologia dal complesso sistema di controllo, dietro il furore delle ideologie. Kubrick rappresenta tutto questo senza pontificare o filosofeggiare, ma audacemente mettendo in scena l'ultimo capitolo della nostra commedia umana, un'immensa, sardonica, irriverente e tragica risata sull'assurdità di una razza così indaffarata a realizzare, con accanimento spesso geniale, la propria distruzione. -
Holmesmania. Il mondo di Sherlock Holmes
Dal 1887 al 1927 Arthur Conan Doyle pubblica sessanta storie con il detective di Baker Street ma se al suo esordio viene praticamente ignorato alla fine è uno degli autori più letti e celebri del mondo. Lo dimostra la corale protesta che subì quando, a metà strada, decise di uccidere Holmes: le rimostranze furono così numerose che Conan Doyle fu costretto a resuscitarlo. Indizi, indagini, omicidi, furti, ricatti, inganni, travestimenti, fughe: i casi di Holmes sono pieni di stratagemmi e di geniali soluzioni ma il più raccapricciante di tutti è quello raccontato nel Cane dei Baskerville. Capolavoro a metà tra detection e gotico, il romanzo del 1902 è sospettato, però, di non essere tutta farina del sacco di Conan Doyle. Dalle pagine scritte al cinema, dal fumetto alla televisione, dai francobolli al turismo, dalle associazioni ai giochi: Holmes è ovunque, inarrestabile e intramontabile tanto da ispirare ancora oggi nuove indagini firmate dagli autori più disparati.