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Solo ritorno
Londra. Una megalopoli sull'orlo della distopia. L'alienazione, la frenesia. Sean è costretto a chiudere un'importante trattativa, al limite della legalità. La pressione è insostenibile. Il giorno previsto per la firma del contratto, invece di prendere un aereo per Ginevra opta per la fuga: salta su un volo verso Sud, verso una remota isola vulcanica del Mediterraneo. Si fa accompagnare da un ragazzino locale in barca per un'escursione subacquea. Cerca una pace onirica. Non la trova. Riemerso dall'apnea, Sean ritrova la barca ma non il ragazzino. Questo sarà l'avvio di una sequenza paradossale e drammatica di eventi: la scomparsa del ragazzo, le accuse di assassinio da parte degli isolani. La fuga rocambolesca e adrenalinica sulle pendici del vulcano fino ad approdare in seno a una comunità hippie scandinava che vive da decenni ritirata sul cratere spento. La fuga, da un isola all'altra. Dal nord al sud. Da una megalopoli a una comunità sperduta. Le stesse dinamiche. -
Vite laterali
I sentimenti di un catarifrangente, il licenziamento di un cavalluccio marino, il balcone che cresce e la relatività del potere. Nulla è al suo posto, e questa è la logica del mondo. Perennemente in bilico tra realtà e un fisiologico senso di straniamento, di una sola cosa sono sicura. Non c'è nulla di epico nella quotidianità, ma una soffusa sofferenza che ricopre tutto, come la polvere, che però, con un soffio leggero, alzando lo sguardo all'orizzonte, si può far volare via. -
Gigante. Amore randagio
In queste pagine si narra la storia di Gigante, un cane di quartiere. I fatti raccontati si sono svolti tra Bagheria e Santa Flavia, terre di Sicilia dove il randagismo è una vera piaga. Qui ogni giorno si registrano decine di casi di maltrattamenti e di abbandono di animali domestici, atti che spesso restano impuniti e persino ignorati dalle istituzioni competenti. Per fortuna ci sono anche tante persone che amano e rispettano gli animali: gente che ogni giorno provvede a nutrire, curare e salvare queste creature randagie dalla strada. -
Concerto per piazza
Anche la vita di una città diversa dalla propria se fa fiorire nella pupilla del cuore la luce dello spirito diventa luogo spirituale proprio dove si manifesta il vivo del pensare. Ciò è accaduto al poeta che in questo ""Concerto per piazza"""" coglie attraverso la poesia il valore della presenza dell'eterno. La raccolta, frutto dell'esperienza personale e culturale della città siciliana di Piazza Armerina, attraversando il microcosmo storico, culturale e spirituale di questa, si fa segno rappresentativo del valore pensante della poesia riconducendo a quegli """"ininterrotti sentieri"""" che fanno attingere a ciascuno la «melodia estrema» della vita. A Piazza eterni emblemi hanno permesso al poeta di individuare ancora la presenza di valori che, pur non percepiti o utilizzati, svelano l'essere eterno della luce che è valore del pensare. Il «paesaggio esteriore», così, si fa concerto trascendentale di antichi suoni ed eventi che riconducono ogni segno colto dal poeta al logos eterno, mentre la poesia, quasi come un'iniziazione, fa vivere al lettore la Presenza spirituale consegnata da tutta una storia e permette di aprire quel varco che porta dall'effimero al permanente regno della """"gentilezza"""". In tal senso l'antica Piazza custodisce l'intenso cammino verso Colui che in sé nasce e risorge esprimendo alla nobiltà del cuore del poeta l'unificante motivo in grado di superare nella musica del pensare ogni tipo di materialismo."" -
Chiudo gli occhi e osservo il mondo
"E voi che mi tenete le mani strette, per trascinarmi in un ritmo incalzante sempre più veloce, da non riuscire più a vedere ciò che ho intorno e ciò che ho dentro, da perdere i riferimenti e l'equilibrio. Velocità senza una meta, quantità senza uno scopo, riempire spazi, riempire vuoti, fare per fare, dire per dire. Gira veloce, non ti distrarre, non ti fermare. Vorrei fermarmi a guardare, vorrei il silenzio per ascoltare. Gira veloce, non ti distrarre, non ti fermare, avrai tempo per guardare e ascoltare. Gira, tutto gira, non posso neanche lasciarmi andare. Mani stringono per non farmi cadere, almeno fino a che sarò cosciente. Gira, tutto gira. Voglio fermarmi o non ci sarà più tempo per guardare e silenzio per ascoltare. Lasciate le mie mani, liberate i miei polsi, mi voglio fermare. Adesso. Voglio perdere l'equilibrio, voglio scivolare, voglio cadere. Voglio il disagio del mondo che si ferma, voglio la testa che fa male per gli occhi che tornano a vedere. Basta girotondo, voglio guardarmi intorno ed ascoltare i passi del mio ritorno. Basta girotondo. Io mi fermo ad osservare.""""" -
Il mare alla fine
Ottavio ha ottantasette anni e vive con Ettore, un cane vecchio quanto lui. Quando i due figli decidono di ricoverarlo in una casa di riposo che non accetta cani, Ottavio, per non abbandonare il suo amico, prende una decisione irreversibile: scappa di casa senza lasciare tracce. Il viaggio che gli fa attraversare l'Italia alla ricerca di Nilde, suo tenero amore di gioventù, diventa occasione per ripercorrere il suo passato, gli anni della guerra e le scelte della vita adulta. -
La notte di mezzagosto
Il sole che si spegne, una lama, l'acqua furiosa del temporale. E poi la lingua nella lingua: i fistini, la zia e niputi, la nobiltà cariata dei valzer in casa, le grandi tende appesantite e allora il dialetto siciliano che scheggia attorno le forme come un filo di metallo controvento ma fermo lì, rigido, mostruoso, sublime, sotto l'unghia dell'italiano, fino a creare un fremito di amarezza e insieme di piena nostalgia. Il romanzo di Vincenzo Galluzzo, come sempre, possiede una rete magica di rifrazioni: cade nel fondale oscuro delle cose. Tutto ciò che leggiamo sembra antico ma non semplicemente effetto di una narrazione, giacché, piuttosto, pare sul punto di accadere nell'attimo stesso della lettura, davanti agli occhi storditi del lettore. ""La notte di mezzagosto"""" parla di nuovo della perfezione della Sicilia. Di lei, l'isola abbagliante, della pazzia di una terra isola, perché divina, ma da sempre terra senza confini, giacché isola di mostri e chimere. Così come tali sono i meravigliosi personaggi di questa storia. Specie Federico e Angelica, assieme al catarro, alla cattiveria sontuosa di Santamaria: ciascuno di loro preso dal proprio segreto, ciascuno spossato e insuperbito dalla propria verità. Vincenzo Galluzzo chiude tutto questo in un tempo romanzesco che è insieme epico e macabro oppure improvvisamente lirico, a tratti poliziesco, così come sottilmente prossimo a un'inedita confessione biografica. E il risultato è avvincente: alla fine anche l'acqua del mare e della pioggia si fanno azzurre come il cielo; ma l'identità non consola, anzi ci fa spavento, fino ad insinuarci nella mente una possibile straordinaria lucidità - l'idea che la nostra stessa esistenza sia un processo aberrante di perdita e di nuda sparizione. Ma qui è il punto dell'assurdo: quel perdersi non vuol dire morire, quanto vivere. E della vita parla Vincenzo Galluzzo, con la certezza di un editto: dai labirinti si esce solo entrando in nuovi labirinti."" -
Il dolce domani
La vita monotona e regolare di un decadente collegio dell'Italia settentrionale viene turbata da una serie di misteriosi accadimenti. In un clima di opprimente attesa nessuno degli abitanti - nemmeno i bambini - sembra al di sopra di ogni sospetto. Tutti i personaggi, infatti, sono schiavi delle proprie paure, mentono o sono incapaci di stabilire relazioni interpersonali autentiche. Scandito da incessanti rimandi alla favola de ""Il Pifferaio Magico"""" e alla sua nera ed enigmatica allegoria, l'intreccio si snoda via via più aggrovigliato e inaspettato, fino al compimento di una tragedia allo stesso tempo individuale e collettiva."" -
Meandri. La selva delle vite perdute
Una bambina facente parte di una banda di piccoli raccoglitori di rifiuti nella più grande discarica dell'Amazzonia, diventata adulta, racconta la sua drammatica esistenza e quella dei suoi amici d'infanzia: fatti realmente accaduti e persone realmente esistite, anche se talvolta, per intuibili motivi, sono stati cambiati i loro nomi. Storie inedite, di forte valore umanitario e denuncia sociale, che ci interrogano sul senso e l'etica della vita. Episodio per episodio, le vite di questi esclusi dalla storia, coinvolti in un comune destino, si intrecciano, si consumano e si perdono misteriosamente nell'immensità della foresta e nella memoria delle generazioni come gli infiniti meandri che descrivono gli affluenti del Rio delle Amazzoni, svelando le più attuali vicende dei gironi infernali dell'Amazzonia, l'ultimo capitolo della sua conquista, un avvincente e inedito pezzo di storia contemporanea, il volto nascosto del grande pianeta verde. -
Il lungo film di Fellini. Da «I vitelloni» a «Il viaggio di G. Mastorna»
"Il lungo film di Fellini"""" ha avuto una gestazione di oltre 40 anni. Ha ricevuto i plauso di Fellini (""""Paolino mi hai radiografato l'anima"""") che l'autore ha conosciuto personalmente grazie alla madre, Caterina Boratto, amica e attrice del regista riminese in tre suoi film. Il libro non è un trattato di psicologia, nemmeno una raccolta di ricordi o un racconto sul cinema, ma una mescolanza 'a più colori' di elementi diversi; un mélange che permette all'autore di guardare l'opera di Fellini in una prospettiva insolita, carica d'empatia nei riguardi di un artista ché ha vissuto per la sua arte e conquistato il mondo con il proprio ingegno. L'ipotesi dell'autore è singolare: da I vitelloni fino a Il viaggio di G. Mastorna, il regista riminese dirigeva un suo alter ego che lo ha 'abitato' nelle stagioni della sua vita. In questa ipotesi, il cuore artistico di Fellini risulta essere 8 1/2 (1963), capolavoro assoluto della cinematografia mondiale, a cui l'autore dedica una riflessione approfondita." -
Anima minor. Un'onirica descrizione alchemica
Se il corpo riflette la struttura dell'universo, forse è possibile che anche l'anima del mondo si specchi o trovi un suo piccolo compendio nell'anima dell'uomo. Su questa traccia, mantenendo un andamento musicale e quasi poetico, Anima Minor ci porta nell'atmosfera onirica che sola può farci stare, sospendendo la ragione, dentro questi continui rimandi fra micro e macro cosmo. È una danza simbolica che lega quasi magicamente ogni cosa con tutte le altre, senza necessitare di personaggi né protagonisti, ma solo di simboli. -
Avaria
Precario presso la redazione di un modesto quotidiano di provincia, sottopagato e umiliato da incarichi che non gli restituiscono alcuna soddisfazione, Morando è un quarantenne siciliano che sogna ancora di sfondare nel mondo del grande giornalismo. Per sfuggire a una routine opprimente si trova a trascorrere qualche giorno di vacanza in un'imprecisata cittadina del centro Italia. La sera prima della data fissata per il suo rientro a casa, mentre è a cena con due amiche, assiste al casuale passaggio di un'automobile dalla quale schizza fuori una voce che gli innesca una serie di sconcertanti interrogativi circa il suo passato: qual è la vera ragione dell'improvvisa decisione di Romina? Convinto che la soluzione risieda proprio in quella voce, la mattina seguente perde volontariamente il volo che risulterà fatale per centocinquanta passeggeri. Nell'inedita condizione di sopravvissuto inizierà così una ricerca folle e disperata, un ripetuto frapporsi di speranze e illusioni fino al risolutivo e inaspettato epilogo. -
I buchi dell'anima. Una nessuna centomila
Nella stanza della terapia, le donne narrano le loro storie di dolore con forza e passione, cercando di trovare il proprio spazio. Uno spazio prima mentale che fisico, per uscire dall'oscurità. ""Ogni evento traumatico deposita ombre, scompiglia la mente, traccia ferite che si depositano nella mente, colora di nero la nostra esistenza, disegna la nostra storia"""". Le emozioni irrompono accarezzando l'anima, la poesia, l'arte e la terapia si fondono insieme in un incontro alchemico, per permettere a queste donne di stare nel mondo e spalancare il cuore alla vita dove i ricordi e la pietà aprono i meandri più nascosti dell'animo umano, inondandoci di amore e perdono. L'EMDR è considerato un trattamento clinico di eccellenza, validato da più ricerche e pubblicazioni scientifiche nel campo del trauma. Riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come trattamento evidence-based per il PTDS, oggi è un approccio psicoterapeutico integrato per qualunque disfunzione o patologia legata a esperienze traumatiche e/o stressanti."" -
Orkney
Tre lustri dopo la Seconda Guerra Mondiale, John Rocker, patron della grande compagnia petrolifera americana Standard Oil cerca nuovi giacimenti di petrolio. L'interesse si appunta sulle isole Orcadi. Frank Chapman, brillante ingegnere minerario, viene incaricato di acquistare l'isoletta di Lamb Holm che pare il luogo migliore per collocare le trivelle. Chapman si reca sul luogo, ma si accorge che l'unico punto adatto è occupato dall'Italian Chapel, la chiesetta del ""Campo 60"""" costruita come omaggio all'Italia dai prigionieri italiani (i P.O.W.) impiegati nella costruzione delle Churchill Barriers. Chapman conosce il giovane cameriere Emanuel che con i suoi racconti gli fa vivere quegli anni. Chapman comprende l'importanza di quel monumento e si adopera perché il progetto sia mutato in una piattaforma marina. Arriva nelle Orcadi John Rocker che tenta di acquistare l'isola. In una riunione concitata Chapman capisce che Emanuel è il figlio di uno dei prigionieri e che quella chiesa è anche un monumento all'amore."" -
La promessa
Una promessa fatta a un amico morente si trasforma per il protagonista in un percorso complesso tra i labirinti della vita e della mente. Tra Milano e Nervi la vicenda si dipana in un alternarsi di viaggi a ritroso nel proprio passato di soste in un presente carico di incognite e di illusorie realtà o di drammatiche vicende nelle quali si intrecciano fuggevoli amori e incontri lasciati sospesi o destinati a un inatteso e drammatico esito. -
Federico il re falcone
L'opera, in 3 atti, descrive l'epopea di Federico II, un imperatore che riuscì a coniugare la forza del potere con l'arte, la cultura, la poesia nell'ambito di un nuovo progetto di pace universale tra i popoli.Di Federico si raccontano le gesta pubbliche ma soprattutto la vita privata, gli amori, la ricerca di un senso dell'uomo nascosto tra le pieghe della natura rigogliosa, l'amore per gli animali, il culto della beltà e della scienza sperimentale.Tra personaggi variegati, si sviluppa la vicenda del re che fece della curiosità, dell'intelligenza creativa e della vita estetica una ricerca costante, di monito pacifico anche per le moderne generazioni.Viene qui sperimentata una forma di scrittura che unisce il teatro alla saggistica.Il copione si fa racconto e poi saggio attraverso le ampie note dove, nella descrizione in background della vicenda, si ricostruisce la storia del grande re Federico II. L'opera, presentata dal giornalista Leonardo Pisani, porta la prefazione di Mirko Vagnoni, ricercatore senior presso l'Université de Fribourg. -
Il volo delle foglie
È il suo sesto compleanno e Carmelo riceve in dono un albero: una bellissima magnolia che i genitori, due umili contadini, hanno piantato per lui nel cortile antistante la casa. Insieme al suo albero il bambino cresce felice scorrazzando nelle campagne siciliane mentre mamma e papà sognano per lui un futuro lontano dal duro lavoro della terra. Il giorno del raccolto, però, una tragedia colpisce la famiglia Scuderi, da quel momento l'esistenza di Carmelo cambia: insieme alla madre è costretto a trasferirsi in città, lì vivono nel ricordo dei giorni felici. Intanto il ragazzino studia con profitto fino a laurearsi, senza mai dimenticare l'antica promessa fatta all'albero di tornare a vivere al paese. Gli anni però passano, gli impegni aumentano e Carmelo si ritrova solo e vecchio, e senza essere riuscito a tenere fede al giuramento fatto al suo albero. ""Il volo delle foglie"""" racconta il destino e lo scorrere del tempo attraverso la vicenda del piccolo Carmelo che, per riscattare la famiglia, rinuncia al suo bene più grande."" -
La nevicata perfetta
Ad Amperosi, un paese di montagna, c'è un inverno senza neve. ''È l'effetto del riscaldamento globale'', dicono. Ma gli abitanti, per ragioni di economia locale, per l'inverno successivo vogliono la neve lo stesso. Ennio Libbranti, un professore di fisica, è fissato col record del fiocco di neve artificiale più grande del mondo, allora propone una soluzione che verrà trasmessa in diretta a quaranta milioni di telespettatori la notte di Capodanno. Scatta così la corsa alla nevicata perfetta, garantita, che rivoluziona i ruoli di ognuno. Si scoprono motivazione e senso di appartenenza, che sviluppano unione tra i cittadini, fiducia reciproca e, alla fine, felicità. Amperosi diventa il paese del sorriso, anche se si intrecciano storie di desideri di cinquantenni e tradimenti, incomprensioni di coppia, adolescenti al debutto e attese incrociate che avranno una risposta proprio all'ultimo dell'anno. E su tutto, la traccia di una profonda amicizia, che permette la realizzazione di un sogno. -
L' esatta vertigine
"L'esatta vertigine"""" è un inizio. Il libro ha il ritmo del viaggio tra il dentro e il fuori delle cose. Un canto in battere e levare che fa del gioco (anche di parole), del ritmo e dell'ironia le cifre della propria ricerca poetica. L'autore ha il dono dell'inventio, dai suoi versi emergono la volontà sincera di farsi specchio delle cose del vivere e l'urgenza di affidare al canto il frutto di questo avvenire. La capacità di cogliere la poesia come accadimento del (e nel) quotidiano è solo una delle sfaccettature di questa raccolta in cui trovano posto il jazz di un paesaggio autunnale, il divertissement in onore di maestri e amici, la paradossale coesistenza di destino e caos, il dolore della perdita, lo stupore e la bellezza, il rovinare delle cose, i guizzi e la malinconia del vivere. A far da fondo a questa pluralità di temi e di stili, la ricerca rispettosa del mistero che abita le cose e la coscienza che solo attraversandole per intero sia possibile estrarne, come un alchimista, come Orfeo il canto: vero elisir dell'esistere. Trentotto componimenti che coprono circa vent'anni di cimento: un distillato dunque, frutto di un vaglio a monte che traccia una mappa di senso e un orizzonte culturale dai confini solo accennati. Bisognerà aspettare che Mauro decida di scrivere ancora: d'altro canto, è un inizio." -
Indizi di dimenticanze
Angelo si sveglia in una villa sconosciuta, abbandonata. Non sa dove sia né come vi sia capitato. Scappa, ma la città è deserta, macchine in fumo, silenzio assoluto... Cosa è successo nelle ultime ore, negli ultimi anni? Da un'altra villa una musica, un'ombra alla finestra. Lì incontra Agatone, drammaturgo travestito da Passato. E in un via vai di parole, provocazioni, emozioni e citazioni, il lavorìo per ricordare e per capire diviene una conquista difficile ma necessaria. Il non ricordo dei suoi giorni profuma con la dimenticanza di tutta una società disperata di sé. Perché non tutto quel che si dimentica è irrilevante: spesso, troppo spesso, è il più importante...