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Il silenzio che dicono-El silencio que dicen
Sgorga la poesia - la poesia scritta, per meglio dire - anche quando la sua fonte, per periodi molto lunghi, diffonde amarezza e scetticismo, persino incomprensione per tutto quel che la circonda. Sgorga la poesia perché il poeta, come accade ne Il silenzio che dicono, non abbandona la lotta neppure nei momenti di amarezza, di scetticismo e di totale disincanto. Vale a dire, il poeta si lamenta ma al tempo stesso si scatena contro quel bersaglio, spesso impreciso e ingannevole, che viene definito il male sociale del tempo. Il male sociale del tempo può essere la banalità, l'ipocrisia, persino la proposta ingannevole del rame sotto l'oro falso; un compito che da tempo hanno fatto proprio i tiranni... Abel Germán è un poeta che si esprime sia con la ragione che con il sentimento, per questo fa sgorgare dal cuore simili versi: ""Le risa si sono spente. La città è vuota, solo restiamo le ceneri/ e io...""""; mentre altri versi sono frutto della ragione, del suo intelletto: """"La memoria è una pinza guidata dalla mano imprevedibile di un ubriaco,/ prende di qua e di là, lascia andare quel che prende, lo trattiene, non ha proprio idea"""". (dall'introduzione di Félix Luis Viera)"" -
L' avventura del politico. Conversazioni con Charles Blanchet
In questo libro intervista, Julien Freund, mescolando ricordi personali, spunti filosofici, suggerimenti sociologici, indaga l'avventura del politico. Freund scorge nell'indebolimento del politico, come sfera dell'agire umano basata sul conflitto, il principale problema del nostro tempo. Un indebolimento che alcuni riconducono al fatto che negli ultimi secoli «gli si è chiesto troppo, portandolo all'estenuazione anche spirituale» e che quindi ora debba «riposare». Una tesi, secondo Freund, «storicamente inadeguata», perché un individuo può riposarsi «se e quando si senta stanco, ma una collettività non obbedisce al ritmo degli individui, perché vive sempre sotto lo sguardo del nemico virtuale o potenziale». Insomma, come mostrano la storia, la sociologia, e persino la metafisica, il conflitto incombe sempre. Perché è il nemico che ci sceglie come tali, a prescindere dalla nostra benevolenza nei suoi riguardi. Di conseguenza, il conflitto rappresenta il motore dell'avventura del politico. Che fare? Si deve tornare al realismo politico e sociologico. Detto altrimenti, va riguadagnata la capacità di giudicare uomini e cose per ciò che sono: gli amici come amici, i nemici come nemici. -
Il clowndestino. Piangere per ridere
Il clowndestino, in uno scenario ""vintage"""" da gustare, tra le vie e le case di una Genova nostalgica, a cui, chi ci vive, finisce per somigliare profondamente, insegna che, alla resa dei conti, belli o brutti che siamo, il tempo ci trasforma tutti in pagliacci, in stranieri senza patria, e allora il film è meglio averlo solo guardato, almeno restano fotografate negli occhi le immagini, per sempre."" -
Ragguaglio sul soggiorno di Napoleone all'Elba al Principe di Piombino
Lazzaro Taddei Castelli (1744-1817), già governatore generale dello Stato di Piombino, visse i dieci mesi del regno di Napoleone I all'isola d'Elba senza arretrare dalle posizioni antifrancesi e antibonapartiste che aveva maturato nel corso della storia della Francia dalla Rivoluzione all'Impero. La sua coerenza e la sua devozione all'ultimo, spodestato, sovrano piombinese, il principe don Luigi Maria Ludovisi Buoncompagni, si tradussero in questo Ragguaglio, che appare come un testimone prezioso dello spirito pubblico e della situazione politico-economica dell'isola registrati quasi giorno per giorno. -
Dagli Appennini al Tirreno. Poesia in forma di racconto tra Piombino e le Marche
Due voci per un dialogo serrato e sereno, senza infingimenti. Piombino, città di mare, gabbiani, cielo, orizzonti e... acciaio, cantata da Lupi: E le ciminiere in lontananza/ricordano antiche file d'operai,/vita scandita, abitudini, turni/ di lavoro, rimpianti lontani,/ letti disfatti, giorni e sussidi,/ pensieri sconfitti, traditi,/ verso la deriva del domani./ La nostra periferia di mare,/ piccole case lungo il fiume,/ la centrale, sterpi e boscaglia,/ tamerici e orti, capannoni distrutti,/ steppa pietrosa, putrida discarica,/ tra tuguri e spiagge disperate. In questo splendido immaginifico duetto risponde Strinati con il suo hic et nunc marchigiano, fra arcaismo ed ""ermetismo"""", fra ardite metafore e dolcezza da paesaggio rinascimentale. Stilemi ribaditi nel Maggio esanatogliese: Nel varco esteso,/ nel prato rasoterra,/ immersi nel destino di maggio/ sopra il petalo dell'illusione;/ gli attimi che sfumano/ tra sguardi miscelati,/ e giungono a noi i colori/ nel momento accorto,/ che sanno d'olfatto/ dopo effimera pioggia."" -
La stazione e il viaggiatore
Questo libro è la storia di un viaggio tra realtà e immaginazione, tra razionalità e sogno. Al centro, il tragitto compiuto da Predrag Finci da Sarajevo a Londra che ha condotto il filosofo a stabilirsi, dal 1993, nella capitale del Regno Unito. È il racconto dell'odissea affrontata da Finci dopo la guerra balcanica del 1992-1996 e quindi un'indagine interiore, un percorso di conoscenza che si dispiega tra la mente e il cuore e, insieme, storia sul fenomeno della città, su ciò che fa della città una città. Storia di vita e di destino in cui le riflessioni poetiche dello Scrittore su strade, parchi, mercati, fiumi, cimiteri, ci svelano le ragioni per cui Sarajevo e Londra hanno segnato la sua vita. -
La vita camminava a piedi nudi
La vita camminava a piedi nudi al tempo dei canonici di legno sbucciando sui sassi la pelle resistenti a ogni sofferenza per via dell'età adolescente e del desiderio di nuove sfide cercate nei vicoli e nelle piazzette di questa miracolosa città di mare. -
Baracca Siti
Sullo sfondo di un territorio sfiduciato e alla ricerca di una propria identità, Andrea, Matteo, Rubina, Ike e Alessia, amici da sempre, nello splendore dei loro vent'anni, si ritrovano ognuno alle prese con progetti e passioni, mentre uniti conducono una battaglia per la difesa di un luogo e l'affermazione di un ideale. Contro i pregiudizi, contro il conformismo e il disimpegno. Una storia di amicizia eterna e di amore per una città. Un inno alla vita, in cui il messaggio di responsabilità e di rinascita è affidato alle nuove generazioni. -
Rippermania. Ritorno nella Londra di Jack lo Squartatore
La vicenda di Jack lo Squartatore è, ancora oggi, il giallo dei gialli: l'omicida che uccide solo donne e sfugge per sempre alla giustizia. Ed è per questa ragione che incuriosisce, non per come, chi, dove e quando ha ucciso ma perché l'ha fatta franca. E non tutti sanno che la vicenda di Jack ha anche segnato la modernità perché il suo caso ha diviso il vecchio dal nuovo. Questo libriccino non vuole essere né una celebrazione né un'indagine e nemmeno il tentativo di capire l'animo umano. È solo un personal essay divulgativo che racconta i delitti di Jack lo Squartatore, il primo serial killer della storia. -
Come le viole ad ogni primavera
Tradizioni familiari e vita quotidiana in un paese agricolo della piana di Capitanata, in Puglia, atmosfere di tempi andati, dettagliate descrizioni di cibi, abbigliamento, luoghi, vacanze, abitudini, musica indimenticabile, mentre rivediamo gli avvenimenti storici che, proprio in quegli anni particolari, hanno cambiato in qualche modo le nostre vite. I ricordi dei favolosi anni Sessanta e Settanta vissuti come risveglio della coscienza nel momento cruciale dell'adolescenza, che incarna il difficile passaggio dall'età puberale a quella adulta, con il ritorno della memoria sensoriale e mentale. Affiorano così nella mente dello scrittore, che si rivede quindicenne all'inizio degli anni Settanta, un'infinità di ricordi che appartengono alla sua infanzia e alla sua famiglia nei luoghi di origine, troppo presto dimenticati, e che iniziano a plasmare la sua nuova identità. -
Io e l'Italia. Ediz. italiana e cinese
Un tempo, per far politica, in Cina si doveva superare una serie di esami volti ad appurare la natura e la struttura morale, la cultura, la sensibilità dei candidati. Bisognava avere capacità che abbracciassero trasversalmente competenza e qualità. L'uomo doveva saper comprendere il proprio animo prestando attenzione a ciò che va al di là del visibile. Al di là dell'ovvio. Con semplicità, talvolta in maniera quasi sbarazzina, ironica, Liu Xi mette in dubbio, mostra, ricorda e ama. Soprattutto ama l'Italia, il nostro Belpaese. Liu Xi ricorda e celebra, in una panoramica che sorprende, le personalità italiane che hanno segnato il suo essere e il suo percorso artistico: da Caravaggio all'imperatore Tiberio, da Pavarotti ad Allevi, e poi Fabrizio De André, Mario Del Monaco, Gino Bartali, Giacomo Puccini, Corelli, Michelangeli, Giulio Cesare, e altri ancora. In un periodo storico tanto complesso quanto pericoloso, in cui nuovi equilibri mondiali mettono a rischio la pace e la prosperità sulla terra, Io e l'Italia è ""una coraggiosa operazione artistica"""", sottolinea Iago, volta a contribuire al dialogo, alla comprensione, alla scoperta e all'amore tra due preziose civiltà."" -
Raccontare Campiglia 2023
Raccontare Campiglia VI edizione. Un successo, una vittoria che affonda le radici nel legame che gli scrittori scoprono ogni volta nuovo e originale con questo borgo medievale. Venticinque racconti per il piacere di essere parte di un progetto che descrive il paese in tempi, mondi e situazioni uniche, attraverso le vibrisse di un gatto, le radici di un albero secolare, le ataviche memorie di un anziano, il cuore palpitante di due innamorati, le muffe delle sue pietre e gli occhi sempre vispi e accesi delle sue finestre. La vittoria di un progetto che si realizza nel nome di Campiglia Marittima protagonista di mille avventure che travalicano il tempo e le sue mura e iniziano con queste pagine il loro viaggio nel mondo. -
Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo
In questi angoli di bocciatura del male, in una Lunigiana che chiama le vette apuane degli anarchici di Carrarra, la storia di Sarzana e il mistero dei mari incastrati sui batticuori di Montemarcello, congiungimento sessuale fra Tirreno e Mar Ligure, Fosdinovo, Pontremoli, Fivizzano etc. in punta d'estremità lunigianese, fino alla Lerici; da qui, per spazio e per tempo, ecco alcune parole da Francesco Biamonti, scrittore dell'altra porzione di Liguria meno agganciata alla Toscana, ponentina, e le sue frasi messe in testa a questi versi nuovi. -
Nonostante Bruxelles
Giorgio lavora a Bruxelles come assistente di un eurodeputato italiano con un un ruolo influente all'EMA, l'Agenzia Europea del Farmaco. Alle spalle un matrimonio finito e un paese che non gli manca, è uno sradicato in questa metropoli in cantiere, caleidoscopica, senza un'identità ben definita. Vive tra i suoi colleghi e i corridoi della politica, arroccato negli ambienti del quartiere europeo, come un corpo estraneo in una città che non conosce. Il suo equilibrio però è precario come il suo lavoro, come la sua nuova relazione che di sentimentale ha ben poco, come la ludopatia in cui sprofonda, che gli toglie il sonno, lo esalta e lo tormenta. Ma come stare alla consolle quando la quotidianità tracolla? Sarà proprio il gioco e l'elaborazione delle sue sconfitte a fargli vedere in modo nuovo la realtà, a fargli ritrovare la voglia di rimettersi in gioco. -
Il respiro della pietra
Una poesia che si affida e che si fida del lettore. Una raccolta che raccoglie esperienze vissute e sofferte, che pone la figura dell'autore in dialogo con la memoria e con il presente, in un recupero che è interiore prima ancora che fisico, dove il ricordo prende forma per diventare altro, per staccarsi da un senso di appartenenza che non è e non può essere solo di Antonio. L'autore racconta di sé, semina briciole per suturare le ferite di un percorso ancora in divenire, costruisce ponti tra ricordi giovanili e miti -forse ideali- infranti. L'emozione, tutta l'emozione, non spegne la consapevolezza che se nulla è come sembra, l'inganno dell'apparenza serve a percorrere fino alla fine il viaggio, pagare dazio per alti ideali, grandi aspettative, pur accettandone le conseguenze negative. -
Percorso
A mio fratello Indefiniti campi verdi in una notte senza stelle, colori nella profondità piatta dell'aria che vivono alla luce improvvisa di un lampo. -
Proelium
Luce e Oscurità,: Bianco e nero, Virtù e peccato, All'apparenza tutti termini opposti, ma che possono invece essere visti come le due facce antitetiche, di una stessa medaglia... che solo nel confronto creano qualcosa di equilibrato. L'opera, che fa delle illustrazioni il suo corpus principale, racconta una personale visione delle forze angeliche e demoniache, assolutamente laica. Essa trae spunto da vari testi ebraico-cristiani reinterpretati in chiave più moderna, ma sempre attenta al rispetto delle culture prese come spunto. Ma tutto, infine, non è altro che un simbolismo per rappresentare in chiave metafisica i migliori pregi ed i peggior difetti degli esseri umani. -
Amarcord Piombino. I ragazzi di via Gaeta
Quello che state per sfogliare non potrà mai essere un libro di storia o un semplice compendio di fatti e aneddoti riemersi dal passato. È piuttosto una sinfonia di ricordi, composta con le parole scritte da Gordiano Lupi che evocano immagini e con le foto scattate da Riccardo Marchionni che sembrano parlanti. Pensieri, parole e combinazione di bianchi, neri e grigi sono come un drone che sorvola il passato e, soprattutto, si sofferma sulle emozioni che riemergono dai pensieri. E non c'è nostalgia, se non sullo sfondo di alcuni passaggi legati a luoghi dell'adolescenza andati perduti, semmai c'è l'orgoglio di aver vissuto un'epoca e di volerla tramandare a chi avrà voglia di condividere le riflessioni. Anche per capire quel che accade oggi negli stessi luoghi. In questo libro si trova soprattutto amore per il tempo perdu-to, si trova l'abbraccio con un passato che non è vivere ""di"""" ricordi ma """"con"""" i ricordi. Perché il recupero della memoria aiuta a capire meglio anche il presente e, forse, a evitare altri errori da qui in avanti."" -
Tra i colori dell'anima
Diciotto racconti brevi che aprono varchi nei cuori e nelle anime, storie di vita che offrono una chiave di lettura aperta con la possibilità del lettore di farne un proprio esercizio meditativo. Uno stile letterario originale che prende spunto da cronache e principi di realtà per poi lasciare spazio alla fantasia e creatività della narrazione. La connotazione del territorio bergamasco che ispira alcuni dei racconti con storie emblematiche della comunità, è un ulteriore tratto stilistico distintivo, coerente con l'impegno sociale dell'autore. Si propone con garbo la propria visione di fede e speranza cristiana, un coraggioso atto di coerenza, controtendenza e di particolare impatto anche per il lettore più scettico. -
Mare di tramontana. Taranto 1950
Taranto, Capodanno 1950. Mentre la famiglia Presicci festeggia la fine degli anni 40, tra brindisi e fuochi pirotecnici, i fantasmi della guerra sono sempre in agguato. C'è chi è sopravvissuto a una lunga prigionia, chi è tornato dopo anni di confino e chi invece è ancora tormentato dagli orrori vissuti prima e dopo l'8 settembre. E poi c'è Edda, che non ha mai superato la tragica perdita del suo uomo a Capo Matapan. La storia si snoda tra un'estate di rinascita e una serie di avvenimenti che segneranno indelebilmente la vita dei protagonisti, in un vortice di segreti, bugie e indagini di polizia, cambiando per sempre il loro modo di vedere le cose. Sullo sfondo, una città che non è più quella di prima del conflitto e nella quale la contrapposizione tra la miseria e il degrado della città vecchia e gli eleganti ritrovi del Borgo è diventata ancora più stridente. È una storia di amicizia e disillusioni, di rapporti ritrovati e di perdite, e mentre il Paese è nel pieno di una faticosa ricostruzione, anche Edda ricompone la sua vita in un nuovo inizio carico di energia e di speranza.