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De Ecclesia. Cento vergilianus
Il centone cristiano De Ecclesia, d'incerto autore e collocabile intorno al IV-V secolo d.C., ambisce, come tutti i centoni cristiani, a realizzare quello che può definirsi un nuovo, ""definitivo"""" sincretismo tra la cultura classica (qui rappresentata dal massimo esponente della poesia latina, Virgilio) e le verità del credo cristiano, alla ricerca di un equilibrio tra mondo pagano e nuovo mondo cristiano, che soddisfi le esigenze e le ansie (si pensi al sogno di Gerolamo, quando Dio lo accusò dicendogli di essere ciceronianus, piuttosto che christianus) dei dotti letterati convertitisi alla nuova religione. Gli esiti di una tale operazione, difficile da giudicare e comprendere da parte di noi moderni, devono essere valutati non solo e non tanto in relazione al loro pregio letterario, ma soprattutto guardando a siffatti componimenti come a testimonianze preziose che ci permettono di aggiungere un ulteriore tassello alla conoscenza del nostro passato."" -
Arti e mestieri. Una scuola artistico-professionale a Catania fra Otto e Novecento
Fondata nel 1881, la Scuola d'arti e mestieri di Catania ha svolto una storica attività di formazione professionale, radicata nel tessuto sociale del centro etneo e del suo comprensorio. La Scuola presenta così una testimonianza della storia della città in un periodo significativo per l'interazione tra le classi imprenditoriali e le abili maestranze a vario titolo associate all'istituzione, configurandosi altresì come crocevia delle figure d'intellettuali e di artisti che vi hanno operato. Essi hanno offerto agli allievi della Scuola la preziosa risorsa della loro esperienza artistica e professionale e nel contempo hanno trasmesso al gusto dei catanesi la loro influenza in materia di arte applicata. -
Una scuola per una cultura possibile
Il saggio ripercorre le esperienze maturate nell'insegnamento nei licei E.Q. Visconti, Giulio Cesare, T. Mamiani, T. Tasso di Roma e altri, fino al liceo P. Giannone di Benevento. L'autore analizza i rapporti tra scuola e società incentrando l'attenzione su nuove modalità di formazione, indotte dai mutamenti delle tecnologie della comunicazione sociale, e sui tentativi di portare la cultura classica all'interno dei media radiotelevisivi, compiuti anche da personaggi dello spettacolo, quali Roberto Benigni. Il superamento di ogni barriera che ostacoli il rapporto scuola-realtà emerge, in particolare, dal confronto tra l'analisi estetica di un passo di Dante e il testo di una canzone del cantautore Antonello Venditti. Il discorso si snoda in un continuo confronto tra la visione degli alunni e quella del docente, affrontando, di volta in volta, le possibili metodiche di insegnamento che, con ottica scientifica, si rivolgono all'intera Istituzione scolastica, dalle elementari all'università, con risvolti e implicazioni anche sull'attuale dibattito sulla riforma dell'istruzione. -
L' immagine-spettacolo
La cultura, con l'avvento del cinema e via via degli altri mass media, è divenuta, si suole dire con formule abusate persino nel parlare comune, una ""cultura dello spettacolo"""" o una """"cultura dell'immagine"""", come se l'una espressione fosse sinonimo dell'altra. L'intercambiabilità della parola """"immagine"""" con la parola """"spettacolo"""" trova un riscontro sintomatico anche e soprattutto nella riflessione sulla teoria e l'estetica dedicate al cinema e ai più diversi linguaggi massmediatici. Ed è riscontro sintomatico, perché indica un'indissociabilità ormai ontologica tra i concetti sottesi alle due parole e perché rende conto dell'instaurarsi di una inedita nozione e di una nuova entità: l'""""immagine-spettacolo"""". È quanto ipotizza, in questo volume, l'autrice che, proseguendo la sua ricerca sui fondamenti teorici ed estetici dello spettacolo cinematografico, rintraccia nel pensiero di Jean Baudrillard sollecitazioni utili per indagare, attraverso numerosi esempi, origini, usi ed effetti dell'""""immagine-spettacolo"""" e della sua pervasività fattasi, come noto, """"globale""""."" -
Mentre tu immemore vagavi
"Raffinata narrazione di una personale condizione umana ed esistenziale e, insieme, delicato ritratto in punta di lapis di un gruppo sociale e di un vasto arco di tempo da cui dirada la nebbia degli anni, questo racconto si impone subito all'attenzione per la qualità della scrittura, sempre di tono alto, sorvegliata ed espressiva, ma anche per la capacità di coinvolgimento emotivo che sprigiona da ogni pagina. Con l'occhio attento alle esperienze narrative che portano a forma d'arte il discusso e ormai consolidato rapporto tra autobiografia e romanzo, Adorno raggiunge risultati di sicuro valore letterario, sublimando una microstoria in cui i personaggi, concreti, reali, vivono e ruotano in funzione dell'io narrante col quale sapientemente integariscono e ne sono necessaria corona."""" (Enzo Papa)" -
La sfida globale. Vecchie e nuove potenze dal colonialismo alla «Grande Guerra» 1870-1920
Tra 1870 e il 1920 l'Occidente assoggettò militarmente e politicamente l'intero pianeta, realizzando la prima globalizzazione dell'economia ma segnando nel contempo un'insanabile frattura tra Nord e Sud del mondo e ponendo le basi di uno ""scontro di civiltà"""" che ha provocato i genocidi e i massacri del XX secolo. Grazie ad una sintesi efficace, che coniuga il fascino della narrazione con il rigore storiografico, il volume offre un'interpretazione aggiornata della competizione apertasi a cavallo tra due secoli, tra vecchie e nuove potenze per la conquista di colonie e per il controllo di zone d'influenza che finì per destabilizzare le relazioni internazionali e scatenare la prima guerra mondiale."" -
Un decennio di narrativa italiana (2000-2010)
Alla vigilia del decennale del sito ""Lo specchio di carta. Osservatorio sul romanzo italiano contemporaneo"""" avviato nel 2003, si vuole anticiparne la ricorrenza con l'inaugurazione di questi """"Quaderni"""". Si intende cominciare così ad offrire un primo campione significativo di alcuni contributi in esso raccolti in circa dieci anni di attività didattica e di diffusione di informazioni sul web. Questo primo quaderno vuole offrire un piccolo campionario del lavoro compiuto da chi in questi anni ha condotto con costanza un'azione didattica congiunta alla ricerca, con l'obiettivo di monitorare il romanzo italiano contemporaneo attraverso la lettura e l'analisi delle opere (scelte, di volta in volta, fra le pubblicazioni degli ultimi anni) di alcuni fra i più rappresentativi scrittori viventi."" -
La vertigine del nulla. Nichilismo e pensiero tragico in Angel Ganivet
La concezione filosofica di Ángel Ganivet (Granada, 1865 - Riga, 1898), figura significativa della generazione spagnola del 1898, deriva essenzialmente dalla sua visione tragica dell'esistenza e dalla lettura, in particolare, di Seneca e Schopenhauer. Da questo punto di vista Ganivet incarna emblematicamente la ""crisi nichilista"""", il mal du siécle che abbracciò l'Europa sul finire del XIX secolo. Le sue opere, che spaziano dal romanzo al dramma mistico, dal saggio filosofico all'articolo giornalistico, sono tutte indistintamente venate da un forte accento melanconico e disvelano il dramma dell'uomo moderno lacerato di fronte ad un mondo disincantato e vuoto, cui ormai il razionalismo positivistico faticava ad attribuire un senso."" -
Un puzzle di genere, un genere di puzzle. Prospettive teoriche e studi empirici sugli stereotipi in età evolutiva
Gli stereotipi di genere costituiscono una sorta di costellazione di elementi psicologici ritenuti più o meno tipici di un genere piuttosto che dell'altro. Il maschile ed il femminile rappresentano il fertile terreno entro cui le tessere di un puzzle si ancorano tra loro e si combinano coerentemente a formare un profilo di genere, in cui viene assimilato tutto ciò che ad esso è strettamente connesso, mentre viene discriminato ciò che, invece, risulta incoerente. Cosa è considerato da maschio e da femmina costituisce l'interrogativo delle autrici che intraprendono un excursus stereotipo, dall'età infantile a quella adulta, esaminando la differente articolazione dei due profili di genere. Il volume, diviso in due parti, affronta, nella prima, le prospettive teoriche più rilevanti relative al costrutto in oggetto ed analizza, nella seconda, i risultati di alcuni studi realizzati sugli stereotipi di genere nelle differenti età evolutive. -
I giardini sul mare
Tra i romanzi fondatori della letteratura francofona tunisina, ""I giardini sul mare"""" di Suâd Ghelluz risuscitano i ricordi dell'infanzia a Metline, una città costiera del Nord tunisino, e ripercorrono la storia della Tunisia nella prima metà del XX; il racconto, di una grande finezza nell'osservazione dei costumi e delle tradizioni in cui nostalgia e evocazione etnografica si mescolano felicemente, si sofferma sui rapporti tra le diverse comunità che convivono nel paese, arabi, francesi, italiani, spagnoli, rendendo questo romanzo un testo d'elezione per riflettere sul dialogo interculturale."" -
La tigre nella stanza. Manuale di sopravvivenza nella giungla umana
Vivete da soli su una montagna in un eremo completamente autogestito? Riuscite a fare tutto, ma proprio ogni cosa, piccola o grande che sia, senza chiedere l'aiuto di nessuno? Se avete risposto NO questo libro è per voi! Rivolto a chi vive in questa società, in quella giungla civile che si chiama famiglia, scuola, istituzione, in cui la televisione detta le leggi dell'informazione ed è una delle principali agenzie di socializzazione, orientata prevalentemente alla persuasione. Dedicato a chi non vuole subire passivamente, a chi ambisce alla consapevolezza, questo manuale, semplice ed immediato, desidera mettere in luce alcune tecniche di comunicazione per imparare a godere dell'esistenza, rivalutando la relazione con l'altro. Attraverso piccoli suggerimenti, semplici esercizi e pratiche divertenti, si scoprirà che volersi bene è più facile di quanto sembra, che, anche quando il contesto in cui si vive risulta ostile e contrario ad ogni ipotesi di sopravvivenza, essere felici si può. -
Combattere. I dilemmi delle democrazie
L'attualità dei problemi posti dalla relazione fra guerra e democrazia, e delle difficoltà che la seconda si trova ad affrontare quando deve interagire con la prima, non possono sfuggire nemmeno al più distratto degli osservatori, pur non trattandosi certo di temi nuovi. Più di quarant'anni fa - quando ancora infuriava il conflitto in Vietnam - un antropologo di Chicago già si interrogava sul rapporto fra regime democratico, servizio militare obbligatorio, e popolarità delle operazioni belliche. Nello scegliere quali conflitti combattere, come combatterli, e a fianco di chi, le democrazie non possono permettersi di tenere conto, coeteris paribus, soltanto di quale sia la strada migliore per ottenere la vittoria, ma il loro calcolo deve anche subordinarsi - come è ovvio che sia - a criteri di democraticità, in particolare il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte politiche, incluse quelle di stampo militare, e il rispetto della pubblica opinione. -
La lezione di Friedrich Ludwig Schroder. Lo sviluppo della recitazione realistica nella Germania del secondo Settecento
Ricordato come il prototipo dell'attore pre-romantico, Friedrich Ludwig Schröder (1744-1816) è stato forse il massimo rappresentante della scena tedesca nell'ultimo quarto del XVIII secolo. Guidato dalle concezioni teatrali di Lessing, sposò gli ideali di Nationaltheater, di recitazione e attore borghesi, divenendo il fautore della svolta realistico-psicologica della recitazione che dominò la Germania del secondo settecento. Fino all'ultimo, egli ribadì le idee che lo avevano animato lungo lo svolgersi della sua vita artistica: con la ""lezione"""" (la Vorlesung) che tenne nel 1810 agli attori del teatro d'Amburgo, di cui era direttore e comproprietario, e che viene qui riportata, tradotta, in appendice. Cercando di inquadrare il percorso compiuto dall'attore nel contesto storico-teoretico in ci si dispiegò, il libro intende non solo offrire il ritratto di una delle figure fondamentali della storia del teatro in Europa, ma anche far emergere le istanze su cui si sviluppò la scena tedesca nel momento in cui, dalla metà del Settecento, la Germania si pose al centro del dibattito che portò ad un rinnovamento sostanziale del modo di fare, valutare ed intendere il teatro."" -
Il principe rosso. Alessandro Tasca di Cutò. Un socialista dimenticato
Alessandro Tasca Filangeri di Cutò, il ""principe rosso"""", come fu soprannominato, per le sue idee socialiste è un personaggio complesso, ignorato per lungo tempo, pur avendo tutti i requisiti per essere considerato un """"eroe"""", per i suoi ideali e per lo slancio con cui li difese. Egli fu anticonformista, trasgressivo, sempre pronto ad avversare ogni forma di banalità e mediocrità del pensiero e dell'azione. Il paradosso del suo comportamento sta nel fatto che egli fu, contemporaneamente, un socialista convinto e un possidente aristocratico. Sperperò tutto il suo patrimonio, forse in modo sconsiderato, secondo il comune buon senso, per combattere lo sfruttamento e le prevaricazioni nei confronti delle classi operaie, deboli e sfruttate nel contesto sociale tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento. Ed è proprio per questo che merita di essere ricordato."" -
Il teatro del molo 2. Diario di bordo. Spettacoli, performance, film
Un testo è come un territorio, una città, una foresta, un isola da esplorare. Lavorare su un testo ti dà una conoscenza di quelle pagine che nessuno studio teorico ti può dare. Chi ha fatto un'esperienza autentica di pratica teatrale, di messa in scena o di laboratorio, sa che è così. Conoscere, in questo senso, significa esperire, fare esperienza. Addentrarsi in un testo, provarlo giorno dopo giorno, incontrare un po' alla volta i suoi personaggi, osservare i suoi ambienti, è come scoprire una città dove non siamo mai stati, coi suoi odori, sapori, luci, angoli, stradine, voci, cadenze, nenie, racconti. Una città da guardare uno sguardo acuto e attento... Il teatro è un luogo dove la cultura può diventare vivente. Dove un racconto, un mito, una poesia, un canto, possono avvicinarci all'essenza della esistenza umana. -
Attività amministrativa antitrust e «regolamentazione» della concorrenze
A venti anni esatti dall'introduzione nel nostro ordinamento di una organica legislazione antitrust, con l'istituzione dell'Autorità Garante della concorrenza e del mercato, resta intatta l'esigenza scientifica di comprendere a fondo il ruolo dell'intervento pubblico antitrust al fine del dimensionamento delle regole del mercato concorrenziale. Il diritto antitrust ha manifestato nel tempo la sua particolare vocazione ad evolversi anche in correlazione al progressivo aggiornamento degli scopi attribuiti a questa disciplina. La ricerca si snoda, infatti, in particolare sulla interazione tra struttura concorrenziale del mercato ed attività amministrativa antitrust, anche rispetto ad una più aggiornata visione dei rapporti tra l'autonomia pubblica e le sue conseguenze ""normative"""" sulle attività private."" -
Il viaggio infinito. Tecniche e percorsi di trasformazione
"Il viaggio infinito"""" delinea una metafora dei cambiamenti e dell'evoluzione dell'anima umana in un percorso psicologico-alchemico che conduce dall'oscurità iniziale (nigredo) alla luce finale (rubedo). Il libro indaga anche il tema della narrazione come chiave di accesso ai segreti del nostro Io, facendo dialogare psicologia e letteratura attraverso i secoli. Dai labirinti di Borges alla psicoterapia analitica di Jung, dall'Opus alchemica alla neurofenomenologia, dal respiro olotropico alle moderne tecniche della Programmazione Neurolinguistica sistemica: questa è la natura poliedrica e interdisciplinare di un testo che costituisce un utile compendio di tecniche per l'esplorazione dell'anima umana e che finalmente riunifica, in una prospettiva originale e feconda, modelli archetipici, suggestioni filosofico-letterarie, discipline terapeutiche e paradigmi epistemologici affrontati in modo frammentario dal resto dei manuali e della letteratura sull'argomento." -
Ricette ebraiche
Le ricette contenute in questo libro offrono una rassegna della cucina ebraica, con particolare riferimento alla sua versione siciliana, rivisitata per venire incontro ai gusti odierni. La cucina ebraica, come quella siciliana, è una cucina essenzialmente povera: entrambi i popoli hanno conosciuto più dolori che gioie. Elementi principali sono: le verdure che vengono usate in tutte le loro parti, anche quelle che di solito vengono scartate, le carni che appaiono spesso macinate e mescolate con altri ingredienti, il pesce azzurro e, elemento costante e irrinunciabile, il tempo. È una cucina certo non elaborata, negli accostamenti e nelle materie prime, che però esige quella pazienza che è virtù sicuramente molto praticata sia dagli ebrei che dai siciliani: la pazienza di attendere lunghe cotture, lente marinature, pacate stagionature. Ricordi, odori e sapori. Cibi dell'infanzia legati alla casa, ai nonni, ai genitori, un odore che può risvegliare fatti lontanissimi nella nostra memoria, una cucina coi suoi rumori di tegami, di piatti, di posate e di voci. -
Nuova psicopatologia della nuova vita quotidiana. Equivoci e contraddizioni sulla malattia mentale nell'era mediatica
Sempre più spesso e diffusamente ricorrono alla cure di psicologi clinici e psichiatri individui che non risultano affetti da patologie mentali classiche ma che soffrono, in realtà - oltre che per vicende dell'esistenza in genere a causa delle frustrazioni inflitte dall'attuale forma di organizzazione sociale. In essi sembra agire un mortificante riflesso culturale che li porta ad auto-attribuirsi disfunzioni psicologiche di tutti i tipi e li forza in tentativi di modificare se stessi per adeguarsi a qualunque forma di mondo; omettono così di modificare ciò che li opprime, concentrati come sono sulle proprie supposte anomalie, e non riescono a interrompere la sofferenza. Che origine ha un tale masochistico comportamento e soprattutto dove può condurre? ""Nuova psicopatologia della vita quotidiana"""" si propone di fornire alcune risposte e di tracciare un limite quanto più definito tra la malattia mentale e la sofferenza derivata da una vita sociale incapace di preservare l'individuo."" -
Almost cut my hair. Musica rock e società americana. Vol. 1: 1960-1968
"Almost Cut My Hair. Musica rock e società americana negli anni '60 e '70"""" è un'analisi della società americana alla luce dell'influenza che la nascita del rock'n roll ha avuto sulla cultura, sulla politica e quindi sulla storia di questo ventennio. L'opera, cui è preceduta un'imponente indagine su svariati fronti (accademico, letterario, giornalistico ed ovviamente musicale), approfondisce i legami tra la forza della nuova musica e i cambiamenti sociali che ne sono scaturiti, rendendo evidente come non si sia limitata ad essere il contenitore delle energie evolutive affermatesi nel contesto in esame, bensì vera origine dell'esplosione che ha irreversibilmente modificato la faccia degli Stati Uniti. Passando con destrezza dagli eventi storici e politici da un lato e quelli musicali dall'altro, l'autore ci regala in queste pagine tutto il fermento dei mitici '60s e la frustrazione dei decadenti '70s. L'opera è suddivisa in due volumi (1960-1968) e (1969-1979) ed è arricchita da recensioni e schede monografiche e risulta un'utile guida ad un ascolto consapevole del rock americano da Elvis Presley a Patti Smith."