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Dieci poemetti
Poeta ""del secolo scorso"""", come amava ironicamente definirsi (e """"poesie del secolo scorso"""" doveva essere addirittura il titolo dell'ultima raccolta), Sanesi ci lascia così la testimonianza di una fede nella capacità della parola di poter ancora nominare la realtà, """"le cose come stanno"""", sicuri di ritrovarvi ancora un'anima, anche a dispetto della sordità e dell'indifferenza di un mondo di """"fantasmi tattili"""" quale è quello in cui è dato vivere. Oltre il tempo e la sua povertà."" -
La donazione di Costantino. Testo latino a fronte
Il volume riporta integralmente il documento che pretende di riprodurre un editto emesso dall'imperatore romano Costantino I e risalente al 324. Con esso, l'imperatore concederebbe al papa Silvestro I e ai suoi successori il primato sui cinque patriarcati (Roma, Costantinopoli, Alessandria d'Egitto, Antiochia e Gerusalemme) e attribuirebbe ai pontefici le insegne imperiali e la sovranità temporale su Roma, l'Italia e l'intero Impero Romano d'Occidente. Dopo l'edizione Valla, la ""Donazione di Costantino"""", il falso storico più famoso al mondo, viene integralmente tradotta e nuovamente interpretata. In appendice il testo greco."" -
Bartek il trionfatore. Testo polacco a fronte
Bartek il Trionfatore, l'eroe eponimo di questo racconto di Henryk Sienkiewicz, ha un cognome impegnativo. Si chiama Slowik, una parola polacca che si pronuncia Suòvik e vuol dire ""usignolo"""". Ma è un gigante dalla forza straordinaria. L'usignolo viene da Pognebin, un derelitto villaggio di quella regione della Wielkopolska che al tempo delle spartizioni è stata trangugiata dalla Prussia. Nel periodo in cui si svolge l'azione del racconto il governo prussiano, proseguendo un processo secolare, appare intento a tedeschizzare la zona. Bartek però è troppo sempliciotto per capirlo. Quando suonano le trombe di guerra, e i ragazzi di Pognebin vengono arruolati per fare quattro passi nella Francia di Napoleone III, parte anche lui. Si copre di gloria, lo coprono di medaglie. Ma quando torna al paesello, la realtà che lo attende non è affatto bella. E anche questo, Bartek non riesce a capirlo in tempo. Si mette nei guai, né riesce in alcun modo a evitarglieli la moglie tanto più sveglia di lui. La conclusione è molto amara."" -
Sento le voci. Discorsi di «matti»
"Sento le voci"""", seguito ideale di """"Anime strane è scritto"""" """"in forma di monologhi"""" per ridurre al minimo la finzione narrativa. Tutte le storie sono trascrizioni dirette di discorsi di """"matti"""" ascoltati e annotati dal dicembre 2006 al febbraio 2008 nel corso di un anno durante la mia attività psichiatrica, scritti e rivisti con Lucetta Frisa. Protagoniste sono le voci dei """"matti"""" che riferiscono delle loro """"voci"""" durante i colloqui con uno psichiatra che non prende la parola per curare il sintomo ma le annota nel suo diario. Monologhi e racconti tornano nel libro come schegge di un discorso che non potrà mai concludersi, perché interminabile. (Postfazione di Massimo Barbaro)" -
Chopin a Palma di Maiorca e altre storie
L'occasione che ha dato vita a questi testi è stata una rubrica apparsa periodicamente sul giornale ""Via Sarfatti 25"""", il mensile dell'Università Bocconi di Milano. Qui i racconti sono presentati in una versione più compiuta e seguono un ordine non logico né cronologico, ma piuttosto si succedono seguendo il filo rosso dell'analogia, della sequenza o del contrappunto. Ad aprire le danze troviamo un malinconico Chopin, che in questo libro è accompagnato da illustri colleghi, tra gli altri, il """"povero"""" Mozart, il burbero Beethoven, il grande e acclamato Wagner accanto all'incompreso Schubert. Ci sono poi poeti e filosofi: il modesto Platone e il vanitoso Aristotele, Parini, Stendhal e Goethe. E non mancano economisti e personaggi storici: Galiani e Fibonacci, Enrico V e Federico II. Di ogni personaggio viene tratteggiato un aspetto particolare del carattere, o un evento curioso e poco conosciuto della sua vita. Via via il lettore incontra questi """"giganti"""" che vengono avvicinati con un approccio più umano che accademico."" -
La vita felice. Testo latino a fronte
Il De vita beata è un dialogo apologetico che Seneca scrisse per difendersi dalle accuse di incoerenza che gli erano state rivolte. ""Aliter loqueris, aliter vivis"""", lo apostrofa l'interlocutore immaginato nel dialogo: """"dici una cosa, ne fai un'altra"""". Seneca non nega le sue colpe, ma controbatte che nei suoi scritti parla in generale della virtù, non della propria vita personale. Lui si definisce infatti un semplice aspirante alla saggezza (adsectator sapientiae): """"non sum sapiens [...] nec ero"""", cioè """"non sono un saggio, né lo sarò""""; non ritiene quindi di appartenere alla categoria dei """"sapientes"""", gli unici che hanno raggiunto la virtù. Afferma inoltre che il conseguimento della virtù è uno dei mezzi per giungere alla felicità; la virtù è dunque un valore da ricercare ed esercitare."" -
L' indifferente. Testo francese a fronte
"L'indifferente"""", che avrebbe dovuto collocarsi nella raccolta giovanile """"I piaceri e i giorni"""" ma fu poi espunta per qualche ragione """"estetica"""" rimasta ignota, è un racconto molto breve, ritrovato e """"ricostruito"""" nel 1978 grazie al lavoro filologico di Philip Kolb. La trama è esile, imperniata sull'amore non corrisposto di Madeleine per Lepré. Amore furioso - 'amour fou' destinato a essere respinto, malgrado la bellezza e la classe di lei, da quell'uomo che impazzisce esclusivamente per le donne di malaffare, una perversione in cui non è difficile scorgere in nuce uno dei fili più sconvolgenti della Recherche. """"Eppure, le restava una speranza che lui avesse mentito, che la sua indifferenza fosse una finzione (...) Madeleine si stupiva e sperava...""""; ma niente, il peraltro insignificante Lepré resta """"indifferente"""", seppure alla fine balugini un altro sentimento, l'amicizia. Che non basta, non può bastare, all'innamorata." -
I boschi del Maine. Ktaadn. Testo inglese a fronte. Vol. 1
Scrittore e filosofo statunitense, Henry David Thoreau è considerato oggi il teorico della vita nella natura selvaggia e dell'ambientalismo. Nato e cresciuto nella tranquilla Concord, nel Massachusetts, Thoreau fu da sempre schivo della frenesia e dei ritmi forsennati tipici delle grandi città, preferendo ad essi l'intimo colloquio con la natura. Un'esistenza all'insegna della frugalità e dell'essenziale che Thoreau condusse esemplarmente per sfuggire alle trappole del consumismo che aliena l'uomo dal suo vero io e dai suoi reali bisogni. ""I boschi del Maine"""", opera postuma pubblicata nel 1864, descrive il viaggio naturalistico che l'autore fece nel 1857 in questa regione autentica ed essenziale, alla ricerca di un rapporto più stretto con un ambiente aspro e incontaminato, ma allo stesso tempo capace di regalare emozioni e sensazioni uniche e rigeneranti."" -
Battista Luraschi. Codici segreti. Catalogo della mostra (Cantù, 17 gennaio-20 marzo 2010)
"Battista Luraschi è persona concentrata, chiusa nel proprio mondo, quasi al limite dell'introversione, il che senza dubbio non ha giovato a far conoscere al mondo esterno, e soprattutto a quello un po' fatuo dove si compiono i riti dell'ufficialità e della moda, un lavoro che invece ha proceduto, lungo un trentennio, con assoluta perfezione e sicurezza nelle proprie scelte. Luraschi ha via via selezionato i suggerimenti venuti dall'esterno, dalle proposte altrui, che più potessero risultare confacenti ai propri interessi, scartando viceversa con altrettanta sicurezza quanto poteva costituire per lui un motivo di distrazione o di smarrimento."""" (R. Barilli)" -
Ciris. Testo latino a fronte
La ""Ciris"""" è uno dei poemetti contenuti nella cosiddetta """"Appendix Vergiliana"""", una silloge di componimenti che ha destato un secolare interesse negli studiosi in ragione della presunta paternità virgiliana. Il nome di """"Appendix Vergiliana"""" è di origine moderna: la silloge è stata pubblicata per la prima volta nel 1572, tuttavia, tutto il dibattito critico fra assertori e negatori della paternità virgiliana di questa e di altre opere contenute nella raccolta si è concentrato essenzialmente sulle notizie forniteci dalle fonti antiche e tardoantiche. La """"Ciris"""" è uno dei due epilli (piccolo poema epico) latini pervenuti, tuttavia presenta delle peculiarità che ne fanno un unicum nella storia della letteratura europea."" -
Mozart in viaggio per Praga. Testo tedesco a fronte
Scritto nel 1856, è forse la migliore delle opere di Eduard Mòrike. Lo spunto del racconto è già nel titolo: vi si narra, infatti, il viaggio che Mozart fece con la moglie Costanza per Praga, nel 1787, in occasione della prima rappresentazione del Don Giovanni. Siamo ben lontani, tuttavia, dal racconto storico; a Mòrike non interessa la realtà di quel viaggio e anche nella ricostruzione dei personaggi non c'è alcun intento documentaristico. Quel che importa qui a Mòrike è invece di rivivere e far rivivere la sensibilità gaia e tragica insieme del grande musicista, in un idillio settecentesco pieno di malinconia. E forse è proprio questa la ragione della fortuna e, se si vuole, della modernità di questo racconto: la capacità dello scrittore di calarsi interamente nella personalità che ritrae. -
La nuvola con le braghe. Il tredicesimo apostolo. Testo russo a fronte
È giunto il momento di riaprire il discorso su Majakovskij, recuperando quella sua prima stagione poetica che ci è valsa qualche capolavoro. Tra questi indubbiamente c'è ""La nuvola con le braghe"""", che se la censura lo avesse permesso al suo autore, avrebbe potuto intitolarsi """"Il tredicesimo apostolo"""". Proprio come quando apparve a ignare orecchie amiche nel 1915, la lettura di questo testo ci lascia tuttora presi dall'ammirazione per la modernità di una lingua che il tempo non ha consumato. E l'avvenire, assieme al discorso d'amore, che più di ogni cosa interessa al poeta. """"La nuvola con le braghe"""" è il poema della richiesta assoluta: e in questo cantare il poeta non esclude nulla."" -
Per niente al mondo. Testo giapponese e inglese a fronte
"Proprio come le sensazioni di vista, suono, odore, gusto e tatto richiamano l'arrivo di ogni nuova stagione, 'Per Niente Al Mondo (Not For Anythirtg In The World)' risveglia i sensi... come frammenti di sogni che tornano in mente all'improvviso. Dalle sue righe delicate che spingono alla riflessione, immagini e ricordi si manifestano, per poi svanire nel nulla, lasciando il posto a trame, colori, fantasie e possibilità della vita...""""" -
Ditirambi. Testo greco a fronte
Pochi generi lirici appaiono tanto sfuggenti quanto il ditirambo: in origine canto cultuale per Dioniso, presto evolutosi in senso marcatamente spettacolare, esso sembra infatti partecipare della natura beffarda e ambigua del dio cui è dedicato, sia per la scarsità dei testi superstiti, sia per il carattere problematico di molte testimonianze. Un ruolo determinante è svolto in questo quadro da Bacchilide, poeta a sua volta rimasto quasi inafferrabile sino alla fine dell'800, quando la scoperta di un papiro ha consentito di recuperare quasi per intero il libro degli Epinici e buona parte di quello dei Ditirambi; nei versi dell'""usignolo di Ceo"""" tornano così a risuonare le voci dei """"cori ciclici"""" che si sfidavano negli agoni ateniesi e di altre città, celebrando con canti e danze il dio coronato d'edera."" -
Il labirinto dei medici
Viene riproposta la prima traduzione italiana de ""II Labirinto dei medici"""" di Paracelso, l'opera nella quale il filosofo e alchimista rivela i suoi maestri e che è anche la prima sua opera a essere integralmente tradotta in italiano. Del resto, il """"Labyrinthus medicorum errantium"""" ha un significato speciale, giacché con questo libro, nel 1553, cominciò la pubblicazione postuma della maggior parte degli scritti del medico filosofo. In particolare, l'edizione qui riproposta risale al gennaio 1942 e uscì nella """"Piccola biblioteca di scienze moderne"""" dell'editore Bocca."" -
L'infame. Storia segreta del caso Calas
Il caso Calas, che ha scosso l'opinione pubblica francese prima della Rivoluzione. Chi è l'infame? La Chiesa e ogni potere, come voleva Voltaire; Marc-Antoine Calas, come voleva l'opinione pubblica cattolica; David de Beaudrigue, il popolo, Jean Calas o Voltaire stesso? Un fatto storico analizzato, anche psicologicamente, nei rapporti conflittuali tra padre e figlio, tra scrittore e società e così via, sino a certe rivelazioni verosimili che scuotono la verità storica sul caso Calas, che qui viene visto non come un caso ma addirittura come un ""affare"""" redditizio. Storia, interpretazione e fantasia in un romanzo critico nei confronti delle fedi metafIsiche, delle verità certe e delle società in cui personaggi bisognosi di sincerità e di affetto si adattano dolorosamente, fin quando riescono, alle menzogne consuete."" -
Cherry sweet love
Si può amare davvero rimanendo lontani per lunghi anni? E a quali conseguenze può portare sostituirsi a Dio e manovrare il destino di qualcun altro? E ciò che accade ad Anna Visconti, una borghese dell'high society milanese che si scontra violentemente con un amore illecito, passionale e impossibile. Fra colpi di scena, tragedie e inattesi segreti che riaffiorano da una misteriosa cassetta di famiglia, la storia di un'anima nella tormentosa ricerca di se stessa. -
Mea culpa
Oggi il giallo è di moda, ma in realtà lo è sempre stato. È un genere che costringe il lettore a schierarsi, a prendere una posizione. Da che parte starà il lettore di ""Mea culpa""""? Da quella di Condoni, capitano dei carabinieri, o da quella dell'assassino? Da quella dell'odiata preside del liceo Livio Andronico, oppure non si schiererà affatto, in attesa che i misteri si svelino da sé? O forse si concentrerà di più sui temi che il libro tratta: la scuola, l'islam...? Meglio la cultura islamica o quella occidentale? Meglio la protezione mafiosa o la difesa della propria integrità morale? Tutti argomenti che gli autori propongono e a cui il lettore deve dare una risposta."" -
L' ablazione
"Con L'ablazione Paolo Donini scrive un'opera di eccezionale valore e di eccezionale tensione. In un paesaggio di ombre e ipermercati, detriti e rovine urbane, il particolare realistico e la forza simbolica si intrecciano splendidamente. Più la scena è dettagliata - i fori d'entrata, la mano gonfia dietro la schiena, il sesso riempito di sabbia - e più si carica di sensi oscuri. Salvezza, morte e parola stringono un abbraccio originario. Veniamo condotti in un luogo purgatoriale dove siamo inquirenti e indiziati. Dobbiamo parlare. L'omicidio si lascia scrutare solo dalla voce poetica, mentre un viavai di poliziotti si affanna nello stereotipo dei verbali e dei referti. Solo quella voce può entrare nel corpo, che fin dall'inizio era un corpo di parole: """"sulla schiena l'alfabeto imbrattato"""", """"hai un livido / sul nome"""", """"inizi a perdere senso dalla tempia, dal collo, battito, sangue / dalla ferita inarrestabile""""."""" (dalla presentazione di Milo De Angelis)" -
Sulla libertà della stampa. Testo francese a fronte
"Quanto allo scritto Sulla libertà della stampa, alla Lettera, oltre alla testimonianza storica, oltre alla possibilità che offre di esaminare le fondamenta di problemi ancora attuali, rimangono in più innumerevoli, affascinanti osservazioni che permettono di studiare l'autore in profondità. La forma epistolare, sia pure in una lettera che Diderot ritiene destinata a essere resa pubblica, gli consente notazioni libere, divertenti o amare. C'è all'inizio la garbata presa in giro della propria bibliofilia o forse bibliomania, ci sono le considerazioni sugli uomini di governo pronti a disfare quanto è stato fatto da loro stessi poco prima prendendosi gioco """"in modo indegno e stupido del benessere dei cittadini"""", l'invito ai politici a non accanirsi sui predecessori senza averne esaminato le motivazioni che li hanno spinti ad agire, considerazioni storiche, politiche, morali. E alla fine resta pur sempre l'orgogliosa rivendicazione della centralità dell'autore che nell'opera riversa """"i suoi pensieri, i sentimenti del suo cuore, la parte di lui più preziosa, quella che non perisce, quella che lo rende immortale"""""""" (dall'introduzione di Pino di Branco)."