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Due lune sono troppe
Il pubblico ministero Bruno Ferretti indaga, a Torino, sull'omicidio rituale di un pakistano. Una luna nera incombe sulle indagini e sul pregiudizio tribale che trascinerà nella tragedia anche la moglie e il giovane figlio. Una catena inesorabile di tradizioni, di costumi e di miti lontani si abbatte su Ferretti, che diventa testimone di un terribile scenario, dove crolla l'idea stessa della legge e del diritto, quando mondi lontani si incontrano e si scontrano. Ma intanto, una luna bianca e lucente veglia su di lui e lo accompagna nell'incontro con una donna radiosa, ma dal passato enigmatico. Altre certezze vacillano, in Ferretti, ma sono terremoti interni, questa volta che squassano i ritmi di una vita ordinata, tranquilla e scoprono nervi sensibili, producono estasi e generano dolore, ma alludono alla felicità. La luna bianca e la luna nera osservano mute, inseparabili e opposte, il corso degli avvenimenti. -
Manutenzione conservativa arredi lignei. Manuale pratico per gli amanti del restauro
"Perché ho scritto questo manuale? Per comunicare la mia passione indomabile per il restauro, che mi spinge ad allenarmi sempre di più e a cercare di migliorarmi. Per trasmettere il piacere del manufatto ligneo antico a chi mi vorrà leggere ed a coloro per cui svolgo attualmente il mio mestiere di restauratore. Per l'hobbista che vuole conoscere qualche nozione in più, al fine di ridare vita ad un vecchio comodino, ad un antico cassettone, trovati ad un mercatino antiquariale o magari in cantina. Per fare sentire la mia complicità a chi si entusiasma per la """"caccia alle antichità"""" cercando, presso mercati dell'antiquariato, rigattieri, nei solai di ville e palazzi signorili, quanto è ancora possibile trovare e conservare. Per dare il mio piccolo contributo nel far sì che il mestiere del restauratore resti vivo ora e nel futuro, e non perda mai la sua dignità.""""" -
Nuvolari Tazio. Pilota
"D'Aponte si è calato perfettamente nell'epopea dell'esordio dell'automobilismo sportivo. La fisionomia dei personaggi è restituita in tutto l'essere dell'anima: gesti tipici, profili aquilini, espressioni tese o corrucciate, poetica dei volti. Ogni minimo particolare è reso con eleganza e verità espressiva. Il dinamismo delle auto in corsa si accende dei rossi maestosi delle carrozzerie che svelano tutta la loro imponente dinamicità. Quegli istanti d'esistenza sono ancor più esaltati dal tratteggio graffiante e dall'ausilio del pigmento slavato o materico, graffiato o dissolto, che diviene 'getto pulsante passionale'. Ogni immagine rimane intrisa di quel tempo vissuto che si fa memoria e al contempo diviene eterno, nelle suggestive ed intense pennellate che svelano la storia di un prode, tra lirismo e realtà. Pare di sentire il roboante suono dei motori, percepire l'odore del grasso dei motori sulla pelle, vedere le strade sconnesse e polverose attraversate a tutta velocità da impavidi corridori. Monocromie e colori si fanno portatori di sentimenti e lievità, descrivendo con alternanze di luci ed ombre le vittorie, le cadute, le gioie ed i dolori, le attese e le nostalgie. Illustrazioni, pittura e fumetto si compenetrano tanto da rendere perpetuo, attraverso le immagini, ciò che è trascorso. Lo sport, in fondo, è vita..."""" (dalla Presentazione di Paolo Simona Tesio)" -
Per non dimenticare
"Sono trascorsi ormai 21 anni da quando Nuccio è mancato, il 26 febbraio 1997. Ho atteso per un certo tempo prima di raccontare la storia della mia esistenza tribolata, in cui ho affrontato le difficoltà con una certa serenità, perché non ho mai approfittato per le mie necessità personali, della possibilità delle aziende Bertone, pur essendone il presidente, ma sempre ho provveduto a chiudere le negatività aziendali con le mie disponibilità [...] Quello che mi induce a scrivere la mia versione deriva da una serie di eventi e di false dichiarazioni che non posso e né voglio ammettere, da parte di tanti, pseudo amici, concorrenti, dipendenti, parenti, organi di stampa, tutti disponibili a dichiarazioni romanzate, senza conoscere a fondo ciò che è successo dopo che Nuccio se ne è andato. [...] Spero che tutta la verità, venga a galla e la mia riconoscenza verso chi mi sta aiutando sarà infinita! Lo so che mi ripeto spesso rileggendo parti di questa storia che ancora non è giunta al termine, ma ogni giorno scopro che erano in molti ad aspettare che io me ne andassi in cielo a ricongiungermi con Nuccio, e ancora aspettano che ciò avvenga. Si vede che non è ancora il momento. Sicuramente è necessario che io sia ancora qui ad attendere che la storia prosegua."""" (L'autrice)" -
La collina torinese e i suoi funghi da Moncalieri a Superga a Casalborgone
La collina torinese rappresenta, dal punto di vista territoriale, geologico e pedologico, una situazione assai peculiare dove sono evidenti presenze concomitanti di elementi che caratterizzano il clima submediterraneo e quelli più tipici delle aree montane. Un luogo di transizione, di cerniera, non lontano dalle Alpi, che si erge tra le ampie pianure piemontesi a nord, ovest e sud e che si congiunge al Monferrato astigiano a est. Le 350 specie classificate in questa prima lista dei cosiddetti ""funghi superiori"""" rappresentano una parte importante della totalità delle specie presenti. Una fotografia che ci consente di valorizzare un territorio che, malgrado sia adiacente a una grande città, è ricco, ricchissimo, di biodiversità micologica e che è da questo punto di vista ai più sconosciuto o, al massimo, sfruttato per la ricerca delle poche specie consumate da accaniti cercatori. Speriamo di riuscire con questa opera a fornire maggiore consapevolezza della complessità e variabilità del nostro territorio, svelando qualche mistero e mettendo in risalto alcune peculiarità di questi organismi viventi, che sono certamente tra i più misteriosi e affascinanti della Terra."" -
L' acquarello in Piemonte dall'Ottocento ad oggi
L'acquerello è una tecnica affascinante e particolarmente attuale di cui siamo appassionate. Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere un libro che ne ripercorresse la storia nella nostra regione, cercando di far uscire dall'ombra i nomi di pittori spesso sottovalutati o dimenticati proprio perché dediti a questa particolare forma d'arte che pur avendo goduto in passato di grande fortuna è stata spesso considerata ""minore"""", accattivante e raffinata quanto si vuole ma non in grado di stare al passo con le espressioni più innovative dell'arte contemporanea. [...] Abbiamo pensato che sarebbe stato utile, per chi volesse accostarsi all'argomento, poter disporre di una sorta di mappa che in attesa di letture critiche più approfondite facesse emergere almeno le caratteristiche salienti di una produzione estremamente vasta e diversificata, evidenziando di volta in volta l'affermazione o il declino di tematiche e linguaggi, le presenze di artisti - professionisti, ma anche dilettanti - e il livello qualitativo, in genere molto alto dei dipinti eseguiti con i colori ad acqua. Anche se a malincuore, si è scelto di operare una selezione rispetto alla realtà, ben più complessa e articolata di quanto la nostra panoramica lasci immaginare: ci siamo concentrate sugli aspetti di carattere stilistico, trascurando volutamente le molteplici applicazioni della tecnica in campo scientifico come nell'editoria, nel rilievo topografico e nel disegno d'architettura, che da sole fornirebbero materiale per scrivere più d'un libro, dedicando comunque diversi cenni all'attività di alcuni pittori insieme illustratori e acquerellisti. [...] dall'introduzione delle autrici."" -
Viaggio tra i dirigibili italiani 1915-18 del fondo Caprile
Il libro rappresenta il viaggio effettuato dall'autrice per ridare voce a 158 fotografie scattate negli anni 1915-18 dal prozio dirigibilista e raccolte nel Fondo Caprile dell'Associazione Archivio Amoretti. I dirigibili sono i dinosauri della Grande Guerra, con i loro scheletri metallici e la loro fragile maestosità ed imponenza. Erano destinati a scomparire per lasciare il passo al più pesante dell'aria. -
Elementi liberty nel vercellese e nella valle del Sesia
Chiunque ami il liberty si sarà accorto che lo stesso non è mai stato oggetto di una ricerca mirata nella nostra provincia tant'è che se anche solo in internet si immettono, in uno dei vari motori di ricerca, le parole ""Liberty - Vercelli - Valsesia"""" non si hanno risultati attinenti se non qualche rara immagine. L'amore per il Liberty, da una parte, e per la fotografia, dall'altra, ci hanno condotto quindi per le strade del vercellese e della Valsesia in una ricerca dapprima casuale, poi sempre più mirata, di quelle espressioni artistiche che agli inizi del novecento caratterizzarono l'architettura, la scultura, la pittura fino all'artigianato nelle sue espressioni più alte (gioielli, mobili, ceramiche, vetrate, stampe) creando quello stile floreale o art nouveau che pervase tutta l'Europa e l'America, espressione di un ottimismo e di una amore per la bellezza che il primo conflitto mondiale tristemente stroncò. In questo percorso un posto rilevante lo occupano gli incontri con i proprietari delle case che ne hanno saputo conservare le caratteristiche spesso a dispetto delle mutate mode architettoniche e delle speculazioni edilizie. Il piacere dagli stessi mostrato di condividere con altri la bellezza delle loro dimore ci ha spinto a nostra volta a cercare di condividere i risultati della ricerca con questa pubblicazione, pur consci di non poter trasmettere un messaggio di particolare valore tecnico, dati i nostri limiti. In questo probabilmente incompleto """"catalogo"""" molti potranno riscoprire luoghi senz'altro noti davanti a cui si è passati tante volte senza coglierne la bellezza e senza conoscerne la storia: il nostro è un invito a soffermarsi un attimo a guardarli con occhi nuovi."" -
Smalti tra arte e storia. Preziose testimonianze nei secoli. Ediz. a colori
Una pubblicazione che narrasse la storia dello smalto; la studiosa si pone alla ricerca di centinaia di immagini, consulta cataloghi di mezza Europa ed ecco il nuovo libro ""Smalti - Tra arte e storia"""" offerto a un pubblico d'intenditori.[...] [...]Fra gli oggetti studiati si susseguono scettri, bracciali,cinture, scudi, monili, anelli, diademi, pugnali, bottoni d'oro fino ai vasi e ai servizi da tavola. Anna Cremonte Pastorello - che ovviamente non scorda né l'opera, né gli scritti di Benvenuto Cellini - ha compiuto uno studio importante e meditato che invita il lettore a considerare, immagine dopo immagine, stupore dopo stupore, la storia dello smalto dal mondo degli Egizi all'età contemporanea; affidiamo a Angelo Mistrangelo l'impegno di narrare al lettore gli smalti degli Zar, di continenti lontani ma altresì quelli a noi contemporanei."" -
Quando il 5 era lo stopper. Gli occhi, davanti al calcio di oggi, si chiudono sognando quello di ieri
Un diversamente giovane torinese, tanto innamorato della Juventus quanto disaffezionato al calcio moderno, spegne la televisione impugnando la penna, ardimentoso di fissare sulla carta le emozioni regalategli tanti anni prima dal calcio figlio di un'altra epoca. Egli affronta questo viaggio a ritroso nel tempo per nulla timoroso, nonostante il destino gli abbia riservato come compagno d'avventura un bolognese allergico ai colori bianconeri, un altro ragazzo di allora, cresciuto in un mondo che viaggiava a passo d'uomo. Un mondo che non metteva in discussione i ruoli all'interno della famiglia ma nemmeno quelli dei componenti di una squadra di calcio, tutti contraddistinti da un numero preciso. Uno sguardo appassionato e romantico sul calcio, da parte di due autori appartenenti a città e tifoserie distanti, ma uniti dalla passione per quello che, anche se oggi tristemente incatenato al business, per loro resta il gioco più bello del mondo. Prefazione di Darwin Pastorin. -
Stupinigi. Palazzina di caccia. Nuova ediz.
In versione aggiornata al 2019, che dà conto della progressione dei restauri, dalla Sala degli Scudieri agli Appartamenti Reali, la guida di Elisabetta Ballaira accompagna il visitatore, aggiungendo alla bellezza delle immagini l'illustrazione delle radici storiche e culturali della Palazzina nel suo complesso e di ciascuna tappa del percorso di questi fruttuosi anni, a testimonianza della funzione non solo espositiva e museale, ma anche di attestato delle esperienze del conservare, dall'accesso e coordinamento delle risorse, alle scelte estetiche e alle tecniche applicative che fanno di Stupinigi un caso esemplare di conservazione e valorizzazione. -
Gentili telespettatori del Piemonte... Cinque decenni di telegiornali e varia umanità
Tutto comincia con la morte di un cane. Quasi cinquant'anni di carriera giornalistica raccontati con ironia attraverso i testi di servizi televisivi, articoli di giornale, post su Facebook, capitoli di libri. Un racconto che riassume non solo la vicenda professionale dell'autore, popolare volto televisivo, per oltre trent'anni conduttore del Tg del Piemonte, in quella che chiama ""La scatola magica di via Verdi"""". Nei testi c'è anche la storia recente di Torino e in parte dell'Italia, dagli anni bui del terrorismo e dei grandi processi ai brigatisti, agli storici scontri sindacali, alla città post-industriale dei Giochi Invernali, della cultura e del terziario, fino alle incertezze e alle paure del presente. Senza trascurare due grandi passioni dell'autore, la musica e la buona cucina, indagati con occhio non meno smaliziato. Un'occasione per riflettere sul mestiere del giornalista, sulla crisi che oggi coinvolge i media tradizionali, soprattutto la carta stampata, e sulla perdita di ruolo delle nuove generazioni. Una dichiarazione d'amore per quello che era, e forse potrebbe essere ancora, il mestiere più bello del mondo, ma che deve riconquistare molte posizioni perdute. Il mondo è cambiato in fretta e il giornalismo non è riuscito a tenere il passo con le nuove tecnologie. La lunga esperienza dell'autore è anche un messaggio di fiducia nel futuro. Una società libera non può fare a meno di un giornalismo libero e garantito."" -
I Granata
"I Granata"""", un titolo apparentemente semplice ma profondo. Con questo libro Giorgio Merlo e Marco Margrita evidenziano il cuore pulsante dell'identità granata. Una identità culturale, ideale, sportiva e forse anche etica. E quindi storica. Dagli idoli della comunità ai luoghi """"sacri""""; dalla coerenza dei tifosi agli allenatori più carismatici; dalla peculiarità della tifoseria al ruolo dei dirigenti. Perché il Toro è una grande comunità ideale, culturale e sportiva che suscita amicizia, rispetto, deferenza e passione." -
Non sono io
Un pubblico ministero, Bruno Ferretti; tre casi, tre legal thriller che affondano le loro radici nella realtà. Il primo vede implicato uno stupratore seriale che viene fermato a Torino e poi arrestato dopo il confronto all'americana con le vittime. Ma la presenza di un sosia e un alibi di ferro fanno saltare il banco. Il nuovo indagato viene di nuovo riconosciuto dalle vittime e messo in cella. Il pubblico ministero è pronto a procedere, ma un nuovo inaudito colpo di scena rovescia la situazione: una storia vera, un pubblico ministero disorientato, mentre la città assisteva incredula a ciò che era al limite dell'assurdo. Il secondo caso rende visibile al lettore la difficile strada del processo indiziario. All'origine c'è la scomparsa nel nulla di un lavoratore di colore, operaio dell'azienda che lo ha licenziato quel giorno stesso. La vicenda sembra chiusa, ma il pubblico ministero Bruno Ferretti vuole vederci chiaro, e in una seduta fiume, torrida e inesorabile, innalza un edificio processuale ai limiti dell'umano, per ottenere giustizia. Nel terzo caso, un uomo viene fermato dai carabinieri per una banale infrazione automobilistica. Sta per essere rilasciato senza gravi conseguenze quando confessa spontaneamente numerosi omicidi commessi per finanziare la dipendenza dal gioco d'azzardo. Perché lo ha fatto? Ferretti è di nuovo di fronte a un enigma umano, oltre che processuale. -
Savoia Bagni. La Torino fluviale del principe di Piemonte
La Torino anni Venti e Trenta del secolo scorso. Il soggiorno in città del principe ereditario Umberto di Savoia fra il 1925 e il 1931. La straordinaria fioritura di svaghi ed eventi d'ogni genere lungo la dorsale del Po e sulle acque del suo tratto cittadino. Gli stabilimenti Fiat sorti nei suoi pressi, con gli intimi rapporti fra Casa Savoia e Agnelli sullo sfondo della Torino targata anni Ruggenti. ""Savoia Bagni"""" raccoglie e narra tutto questo intreccio, in due parole che racchiudono non solo il nome di un lido fluviale torinese d'élite ma il senso di un'epoca prolifica, costellata di tanti eventi cittadini. Di una ex capitale nel pieno sviluppo industriale e urbanistico, culturale e ricreativo, con una moltitudine di iniziative che caratterizzarono il periodo fra le due guerre mondiali. In particolare i lidi balneari ubicati lungo il corso alto del Po, i locali e i circoli canottieri affacciati sul grande fiume, un po' i simboli e un po' i custodi di quella straordinaria effervescenza collettiva che segnò lo svago cittadino del Ventennio torinese. Un concentrato di sabauda torinesità, un viaggio in quel tempo attraverso pagine dense di fatti, curiosità e aneddoti, ricco di inedite immagini d'epoca provenienti da archivi pubblici e privati, collezioni, carteggi e musei."" -
Diego Novelli e il cinema
La vita e la carriera politica di Diego Novelli, sindaco di Torino dal 1975 al 1985, sono state caratterizzate dal suo rapporto con il cinema. Dai primi film visti da bambino al cinema Eliseo alle collaborazioni con Ettore Scola; dalla nascita del Cinema Giovani, poi Torino Film Festival, alla tragedia del cinema Statuto. Questa è la storia di un ""primo cittadino"""" che ha saputo farsi rispettare a prescindere dal credo politico, e che comprese prima di molti altri quanto il cinema potesse essere veicolo di un messaggio sociale, non solo artistico; una biografia insolita attraverso la chiave di una passione in parte nascosta, finalmente rivelata."" -
Torino città illuminata. Alla scoperta dei suoi lampioni storici
Un'inedita guida di Torino, per turisti e per gli stessi torinesi, che si snoda attraverso i più bei lampioni della nostrana Ville Lumière e che vi condurrà in angoli suggestivi della città da conoscere per la prima volta o da rivedere con occhi diversi e più consapevoli. Una pubblicazione ricca di fotografie, di notizie curiose e di spunti all'approfondimento che vi farà guardare Torino ""dall'alto in basso"""", ma senza presunzione o superbia. Lasciatevi allora sedurre dalla bellezza, mai ostentata, di questa città """"illuminata"""" che ha saputo nel tempo adattarsi ai cambiamenti imposti dagli eventi storici senza mai """"brillare di luce riflessa"""", ma al contrario conquistando primati per meriti propri in ogni campo come in quello dell'illuminazione."" -
Urban art. L'evoluzione dell'arte nelle strade di Torino. Ediz. illustrata
«I murales rappresentano per me la speranza di un'arte ormai prigioniera delle convenzioni e della massificazione. Un'arte annebbiata dall'appiattimento e dal predominio di mostre mercato con l'A maiuscola (gestite esclusivamente da mercanti) e dalle manifestazioni minori che le scimmiottano. I murales potrebbero e dovrebbero essere il manifesto con cui l'essere umano dialoga con la propria anima mostrandola a un pubblico attento al cambiamento dei tempi. Un tripudio di colori volto ad allietare il cuore e la mente di chi abita città sempre più inclini alla spersonalizzazione dell'individuo [...]. Abbiamo dato visibilità agli artisti più conosciuti e a quelli che lo sono un po' meno e, in qualche caso, anche a quelli sconosciuti: poiché ognuno di essi si è adoperato secondo le proprie capacità e inventive. L'arte, però, non sempre è ciò che vorremmo che fosse: questa è la ragione per cui non condivido il pensiero di chi professa che le ""tag"""" selvagge su qualunque tipo di muro siano motivo di orgoglio. Edifici vecchi e nuovi sono presi d'assalto e vengono ricoperti di scritte che, comprensibili o meno, deturpano il lavoro di architetti che, vogliamo ricordare artisti anch'essi, hanno operato per il bene della comunità e che in moltissimi casi sono stati promotori di una realtà artistica nonché storica.» (dall'introduzione di Roberto Cortese)"" -
Diabolic Diabolich Diabolik. Tre storie vere ispirate dal «Re del terrore»
Un misterioso assassino grafomane nell'operosa e popolare Torino degli anni Cinquanta. Un rapitore-violentatore nella grigia Torino degli anni Settanta. Un rapinatore di banche nel Biellese sempre nello stesso decennio. Tre criminali legati dal «filo nero» d'un nome fortemente evocativo di malvage forze oscure: «Diabolic», «Diabolich», «Diabolik». -
Con una finta d'animo
Roberto Grandi è un calciatore di talento che dopo l'esordio in Nazionale e la parentesi nel calcio inglese, a poco più di 28 anni, decide inaspettatamente e senza alcuna motivazione apparente di smettere e di ricostruirsi un futuro fuori da quel mondo che per oltre 20 anni era stato il suo. Ma quali sono le reali motivazioni che hanno dettato la scelta di quel ragazzo pacato, riflessivo e amante dei libri? La risposta a questo interrogativo emerge all'improvviso tra le pagine del testo, insieme a vicende personali, personaggi pittoreschi e il casuale incontro tra il protagonista e ""Azzurro Tenebra"""", il miglior romanzo che solo Arpino poteva scrivere sul mondo del Pallone. Proprio l'incontro con questo straordinario affresco di un calcio d'altri tempi dà a Roberto la chiave per inventarsi un nuovo ed inedito percorso di vita.""