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La musica sacra nella Milano del Settecento. Atti del Convegno internazionale (Milano, 17-18 maggio 2011)
Nel Settecento le pratiche della musica sacra costituiscono a Milano - non meno che negli altri centri italiani - l'autentico nerbo della ricca vita musicale della città. Attraverso una serie di contributi che aprono prospettive molteplici e in diverse direzioni, il volume propone un'indagine di ampio respiro sulla multiforme realtà della musica sacra milanese del Settecento, sui suoi protagonisti e sulle sue proiezioni e connessioni internazionali, disegnando un quadro quanto mai vivido, animato da una moltitudine di personaggi e da un fitto intreccio di musica, religione, cultura e società. -
Macroeconomia
Questo manuale nasce con un duplice obiettivo: presentare un'esposizione rigorosa ed esaustiva delle basi teoriche della macroeconomia tradizionale e mostrare come sia possibile utilizzare la teoria economica per interpretare i più rilevanti tra gli accadimenti della realtà economica contemporanea, dagli squilibri globali alle crisi subprime ed europea. Il lavoro, dopo una prima parte dedicata alla storia della teoria economica e alla contabilità nazionale, che permette di familiarizzare con i principali aggregati e i principali operatori, prosegue illustrando e discutendo un elementare modello reddito-spesa. Questo modello viene progressivamente arricchito, introducendo prima lo Stato e poi il settore estero, discutendo il ruolo della moneta e sviluppando quindi un modello IS-LM, sia in mercato chiuso sia in mercato aperto (Mundell-Fleming). La rimozione dell'ipotesi di prezzi dati e il richiamo di alcuni concetti di microeconomia consentono di costruire una curva di offerta aggregata e di introdurre il modello AD-AS, la curva di Phillips e il tema dell'inflazione. Il libro si chiude con un'importante analisi sull'evoluzione recente della teoria economica e sulla crisi 2007-2014. -
L' interpretatio visigothorum al Codex Theodosianus. Libro IX
La monografia analizza un rappresentativo numero di passi della ""Interpretatio alla Lex Romana Visigothorum"""" del 506 d.C., tentando di cogliere aspetti testuali ancor oggi non chiari, come la provenienza dei commenti stessi, la loro funzione, la loro validità normativa. L'""""Interpretatio"""" viene inoltre esaminata come possibile modello cognitivo per prospettive più ampie, miranti a porre in luce altresì le complesse relazioni politiche e sociali tra Visigoti e Romani nonché l'evoluzione del rapporto tra diritto romano e diritto germanico nei territori assoggettati ai Visigoti nel VI secolo d.C."" -
Emotività animali. Ricerche e discipline a confronto
Gli animali non-umani provano emozioni? Chiunque conviva convissuto con un cane, un gatto o un qualsiasi altro animale da compagnia resterebbe stupito di fronte ad una simile domanda, e risponderebbe senza esitazione ""ma certo!"""". Per molti la questione non è così pacifica: quelle degli animali non-umani dicono - sono semplici reazioni istintive, dovute all'abitudine e al training e non hanno nulla a che fare con le vere emozioni che sono soltanto le nostre, quelle umane. Le emozioni infatti sono moti dell'anima, presuppongono consapevolezza di sé, autocoscienza e un grado di complessità e di sensibilità sconosciuto agli animali di qualunque specie non-umana. Ma anche le emozioni umane non è poi detto che abbiano sempre goduto di una buona stampa, perché sono considerate irrazionali in grado di obnubilare il nostro raziocinio e di trascinarci fuori dalla retta via, che è quella del ragionamento, delle decisioni prese con calma. Nel contrasto ragione-emozione la risposta tradizionale va tutta a favore della prima. Le emozioni rappresentano un po' il nostro lato profondo, complicato, che conosciamo ancora poco: come possiamo pensare di attribuirle anche agli animali non-umani?"" -
Erga-logoi. Rivista di storia, letteratura, diritto e culture dell'antichità (2013). Ediz. italiana e francese. Vol. 1
Erga-Logoi è una rivista di storia, letteratura, diritto e culture dell'antichità; un concetto, quest'ultimo, da intendere in senso ampio sul piano dell'estensione geografica e cronologica. Il titolo è stato scelto per sottolineare, evocando il proemio metodologico di Tucidide - benché la contrapposizione abbia ovviamente, in quel contesto, valore diverso -, l'intento di guardare al mondo antico prestando attenzione sia al ""fatto"""" (gli eventi storici, la produzione artistica, la cultura materiale), sia al """"detto"""" (il discorso poetico, letterario, storico, normativo nella sua forma orale e scritta)."" -
Sopravvivenze linguistiche arbëreshe a Villa Badessa
L'arbëresh di Villa Badessa in Abruzzo - la più recente tra le circa 50 colonie albanesi del Meridione d'Italia e la più eccentrica come posizione geografica e per i caratteri strutturali della parlata - si spegne, senza che sia valso aver conservato fino a oggi il rito greco-bizantino. Tale varietà, o quello che ne resta, costituisce il focus del presente volume, volto a rintracciare nei parlanti di origine albanofona e nella tradizione della comunità tracce non più organiche e ormai asistematiche della parlata etnica. Tramite un fine lavoro di documentazione linguistica è stato, quindi, possibile raccogliere i dati poi confluiti in un archivio delle sopravvivenze linguistiche arbëreshe di Villa Badessa. A tale archivio si affianca un'analisi sociolinguistica condotta sulla scorta delle riflessioni scaturite dall'osservazione degli atteggiamenti e delle opinioni della comunità: si completa in questo modo il quadro della realtà badessana e si offre una delle ultime memorie e testimonianze dell'arbëresh abruzzese. -
Da Porta a Calvino. Saggi e ritratti critici
Porta, Leopardi, Cesare Cantù, Nievo, Valera, Slataper, Saba, Quasimodo, Pozzi, Pasolini, Fenoglio, Calvino: a questi autori - oltre che alle poetiche del neorealismo - sono dedicati i saggi e i ritratti qui riuniti in volume. Alcuni scritti risalgono ad anni che sembrano ormai lontani, ma conservano un forte grado di attualità grazie all'importanza stessa dei testi analizzati e alla dirimente originalità delle interpretazioni. Scelte stilistiche e strutturali, svolte ideologiche e vicende editoriali vengono illustrate nella loro specificità esemplare, senza che venga mai perso di vista il quadro complessivo da cui trassero motivazione; il giudizio storico ed estetico si fonda sulla ricostruzione di una trama di rapporti culturali e psicologici assai ramificata, non di rado sorprendente. Diversa l'impostazione dei singoli pezzi, costante la ricerca di una chiarezza espositiva che prescinda da lungaggini e da inutili tecnicismi. Il critico si pone al servizio del lettore, mira a coinvolgerlo nel colloquio con personalità e opere che ci offrono un viatico prezioso: interrogativi e risposte che riguardano la convivenza civile non meno che la nostra esistenziale inquietudine. -
Culture del mediterraneo. Radici, contatti, dinamiche
Nell'attuale epoca di mescolanze e conflitti tra popoli si avverte più che mai l'esigenza di richiamarsi alle radici di questa commistione, alla comprensione degli elementi storici, etnici e culturali che sostanziano la civiltà mediterranea. Per capire le culture mediterranee non si può non tenere conto che ogni singola civiltà ha necessariamente in sé elementi stratificati e assimilati delle diverse regioni che da sempre si affacciano sul Mediterraneo. Con la conoscenza storica e la valutazione degli elementi culturali diversi, tutti ugualmente fondati e validi, può rendersi più agevole il superamento delle incomprensioni, dei contrasti, delle contrapposizioni, può favorirsi la crescita di civiltà che ha la sua vera base nella molteplicità degli scambi culturali nel senso più ampio. -
Ricerca drammaturgica, letterature e culture moderne
In undici anni dedicati alla ricerca drammaturgica il Centro Universitario di Ricerca Teatrale (CURT) ha realizzato ben tredici spettacoli, incontrando pubblici sempre diversi ed eterogenei in località quali Chieti, Lanciano, Francavilla, Pescara, Spoltore, Teramo, Giulianova, Campobasso, Salerno, Roma, Bergamo e, in Ungheria, Debrecen e Szeged. Ha pubblicato sei Quaderni attestanti le ricerche drammaturgiche, organizzato seminari e stages di cultura teatrale, ospitato spettacoli e aperto una Scuola di Avviamento al Teatro. La ricerca e gli spettacoli conseguenti si sono impegnati anche nella traduzione da lingue straniere come il francese e l'inglese, in particolare di opere di G. Feydeau e di E. Bond; questa attività è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione di Annamaria Caravaggio che, sin dagli inizi, ha dato il suo prezioso contributo all'attività del Centro sia nella fase della ricerca che in quella degli allestimenti. La collaborazione dell'attore Maurizio Sborgia in tre allestimenti del Centro trova la sua ragione nella specifica competenza in materia di Commedia dell'Arte e di recitazione in maschera. -
Un posto da abitare. Dalla casa della tradizione all'incertezza dello spazio-tempo globale
"Dov'è la nostra casa, oggi?"""". Nella storia dell'Occidente, non era mai accaduto che questo interrogativo si ponesse come un problema generalizzato. Indizio di una fragilità crescente dei soggetti di fronte al compito di definire il significato e i confini della propria collocazione nella realtà globale contemporanea. La principale difficoltà deriva dal fatto che oggi sembrano messe in discussione le due condizioni che hanno sempre sostenuto i processi dell'abitare. La prima è la capacità dello spazio fisico di delimitare e organizzare l'esperienza sociale e individuale. La seconda è la capacità del tempo di sostenere un' idea di trascendenza. C'è un futuro per l'abitare, in un mondo privo di confini, culturalmente poliedrico, istituzionalmente indefinito? Il libro affronta questo interrogativo, spostando l'attenzione dalla dimensione del """"non più"""" verso quella del """"non ancora"""". Il """"non più"""" delle certezze che si stanno perdendo con il venir meno delle """"case"""" del passato. Il """"non ancora"""" di quelle che si possono costruire sulle ceneri degli assetti del passato: nuove forme di socialità, nuovi assetti istituzionali, nuovi modi per """"sentirsi a casa"""" nel mondo." -
Orizzonti mediterranei e oltre. Prospettive inglesi e angloamericane
I saggi raccolti nel presente volume si propongono di ricostruire il modo in cui il Mediterraneo è stato visitato, immaginato e rappresentato nelle culture inglese e angloamericana. Dal Grand Tour al turismo di massa, il Mediterraneo è stato tappa nella formazione delle classi aristocratiche del Nord europeo, titolo di legittimazione per chi intendesse rivestire un ruolo in campo culturale e simbolo di uno stile di vita. Coprendo un arco temporale che va dalla fine del Settecento ai nostri giorni e muovendosi prevalentemente in ambito letterario gli autori dei vari contributi analizzano le diverse visioni del Mediterraneo. Studiare le rappresentazioni del Mediterraneo significa anche seguire l'evoluzione del modo di viaggiare. L'influenza del Mediterraneo, la complessità delle culture che su di esso si affacciano, emergono in una molteplicità di autori, discorsi, ambiti e forme espressive, a testimonianza di quanto profonda e feconda sia stata, e sia tuttora, l'interrelazione con il mondo inglese e angloamericano. Tornare a interrogarsi su questa interrelazione appare oggi, quando il Mediterraneo è di nuovo al centro di complesse dinamiche a livello globale, più urgente che mai. -
Donne, ambiente e animali non-umani. Riflessioni bioetiche al femminile
Nonostante il termine 'ecofemminismo' (dal francese écoféminisme) sia stato coniato solo nel 1974 da Françoise d'Eaubonne, il movimento ecofemminista si propone sin dagli anni '60 del secolo scorso di indagare le connessioni esistenti tra il sessismo e altre due forti espressioni del dominio umano: l'abuso delle risorse naturali e la discriminazione degli animali non-umani. I tre fenomeni sono per certi versi visti come così interconnessi (concettualmente, storicamente, socialmente e politicamente), da non potere essere né adeguatamente compresi se non congiuntamente, né affrontati se non in un unico blocco. Ciò che l'ecofemminismo sottolinea è che, in un mondo caratterizzato dalla supremazia maschile, donne, ambiente e animali non-umani appartengono a categorie profondamente affini, considerate infatti per secoli come 'proprietà animate' o 'beni mobili' del tutto analoghi. Per affrontare la questione ambientale e quella animale non è dunque sufficiente riposizionare la vita umana in termini naturali e la natura in termini etici. Ciò che occorre è smascherare le premesse stesse dell'oppressione e, una volta superata ogni forma di dualismo gerarchizzante, promuovere una visione relazionale della realtà capace di supportare, anche tramite espedienti tipici della narrativa, un'etica simpatetica da affiancare a quella più tradizionale. -
Iosif Brodskij. Saggi di letture intertestuali
Il carattere universale delle tematiche di Brodskij emerge non solo nella produzione poetica e saggistica, ma anche nell'uso originale della lingua, ovvero delle lingue, come strumenti di espressione che cooperano a più livelli, trovando sempre un filo comune. Tuttavia la critica deve ancora numerose risposte agli interrogativi che affiorano nelle sue opere. La linea di ricerca seguita in questo volume prende in considerazione gli aspetti che riconducono i testi brodskijani ad autori di altre letterature. Lo studio propone un'analisi da una prospettiva linguistica. I numerosi ambiti di ricerca vengono sottoposti ad una rivisitazione che incrocia tra loro vari percorsi di approfondimento. Il testo offre anche un punto di vista italiano su Brodskij. I soggiorni nel nostro paese hanno arricchito il suo sostrato culturale e linguistico. In tale contesto, si invita il lettore a ripercorrere ogni dettaglio dei canali di Venezia, città con cui il poeta russo-americano ebbe una profonda affinità. In conclusione, la proposta del presente saggio è di leggere Brodskij come uno dei sicuri precursori della corrente era multiculturale. -
Lingue, migranti e nuovi paesaggi
Il presente volume ospita una selezione dei contributi presentati in occasione del convegno omonimo. La definizione di 'Atti di convegno', tuttavia, mal si adatta a questa raccolta di studi, che non si limita a trasferire gli interventi orali nella pagina scritta, bensì sviluppa ulteriori percorsi di studio e riflessione attraverso un approccio interdisciplinare. Questa pluralità di sguardi ha configurato uno spazio di incontro tra accademici di diverse appartenenze disciplinari, in cui ognuno, pur senza rinunciare al rigore metodologico della propria area di ricerca, ha potuto aprirsi a nuove prospettive di indagine. I quattordici lavori qui riuniti, perciò, pur partendo da piattaforme disciplinari diversificate, convergono in vari aspetti, dai riferimenti teorici alle conclusioni e ai suggerimenti rivolti alle politiche in materia di immigrazione, educazione e lingua. È proprio nella loro varietà che questi contributi offrono un apporto significativo allo studio dei complessi fenomeni legati ai movimenti migratori, in cui la lingua, oltre a costituire un simbolo dell'identità etnica, si delinea come un'entità dinamica che si adatta al contesto e che a sua volta lo rimodella. -
Indices e Delatores nell'antica Roma. Occultiore indicio proditus, in occultas delatus insidias
Il lavoro si propone di studiare l'origine della figura dell'index e del delator, risalendo fino alle prime testimonianze di vicende processuali nelle quali costoro si trovarono implicati. Esso abbraccia pertanto un arco di tempo molto ampio che va dall'età monarchica al tardo impero ed evidenzia come durante il Principato augusteo queste due funzioni raggiunsero il loro definitivo ""punto d'arrivo"""", completando il loro sviluppo. La tendenza a ritenere i due lemmi sinonimi risulta evidente da un passo di Ulpiano, inserito nel titolo De verborum significatione del Digesto, in cui indicare coincide con deferre, dal cui participio perfetto delatum si forma il sostantivo delator (D. 50, 16, 197). Nel volume è analizzato il procedimento mediante il quale l'indicium era ricevuto e a chi dovesse essere riferito. Si dà conto degli organi preposti al controllo della spontaneità, validità e veridicità dell'indicium, nonché di quelli incaricati di disporre il praemium spettante all'index o al delator. Si esaminano infine le persone legittimate a fornire gli indicia e quelle prive di tale legittimazione, indagando in quali crimina si potessero utilizzare le delazioni."" -
Le sfide dell'etica ambientale. Possibilità e validità delle teorie morali non-antropocentriche
L'inclusione di almeno una parte del mondo nonumano all'interno della comunità morale è uno degli aspetti cruciali del discorso etico contemporaneo. Ciononostante, sono stati pochi i tentativi di difendere la possibilità di un'etica ambientale che si dimostri tutt'altro che controintuitiva o anti-umanista. Ancora meno sono stati gli sforzi di stabilire delle coordinate teoriche in grado di difendere la validità formale e materiale dei diversi paradigmi teorici al suo interno. Questo libro rappresenta il tentativo di illustrare e discutere criticamente le condizioni di possibilità, di validità formale e di validità materiale della disciplina, e anche lo sforzo di conciliare tra loro tanto l'etica tradizionale con l'etica ambientale quanto le svariate proposte teoriche presenti all'interno di quest'ultimo campo di indagine. L'etica ambientale contiene un invito alla ricerca quanto mai attuale e stimolante che è stato qui raccolto con estremo interesse e con una grande passione. La speranza è che le riflessioni critiche contenute in questo volume siano in grado di suscitare lo stesso interesse e la stessa passione per le questioni sollevate dall'etica ambientale in altri studiosi. -
ContaminAzioni ecologiche. Cibi, nature, culture
L'idea di ambiente come sistema complesso ci parla di un mondo spinto oltre i vecchi dualismi a cui ci ha abituato la tradizione. È proprio tale complessità che questo libro intende descrivere con la parola ""contaminAzione"""": un pensiero costruttivo e creativo, in cui questioni ecologiche e questioni culturali si mescolano in una visione plurale. Partendo dal cibo, i percorsi di """"contaminAzione"""" esplorati ci avvicinano a questa complessità invitandoci a guardare in due direzioni: da un lato, considerando come le pratiche produttive e le politiche economiche e commerciali interferiscano con la vita degli ecosistemi; dall'altro, comprendendo come le sostanze che entrano in contatto con il nostro essere ci modifichino e determinino nuovi e più vasti equilibri. Si tratta di riflettere su come il mondo entri nei nostri corpi e come i nostri corpi alterino il corpo del mondo. Ne scaturisce una riflessione ampia e corale, in cui l'idea di contaminazione si estende fino a includere altre commistioni: dalle dinamiche ibridative che costituiscono la vita degli organismi nell'ambiente alle analisi in cui i piani linguistici e discorsivi si confondono con pratiche di mistificazione."" -
Le traduzioni come Fuzzy Set. Percorsi teorici e applicativi
I primi tre capitoli di questo volume espongono il quadro teorico e i principali concetti e strumenti analitici che informano i capitoli che seguono. L'impostazione traduttologica propone una visione che combina alcuni aspetti della prospettiva descrittivista con altri di quella funzionalista, ponendo l'accento sugli elementi comuni tra i due approcci. Questa visione si concretizza nella categorizzazione delle traduzioni come un fuzzy set, cioè come un insieme aperto e fluido che accoglie al suo interno, con un grado diverso di appartenenza, testi trasposti attraverso diversi sistemi linguistici e semiotici con un rapporto variabile con il testo fonte. Nel volume vengono avanzate per la prima volta altre proposte, come il suggerimento di considerare la lingua tradotta come un vero e proprio sotto-sistema all'interno del diasistema della lingua ricevente e l'ipotesi che l'applicazione della così detta Teoria del Monitor possa servire a spiegare perché il testo tradotto presenta caratteristiche peculiari universali, indipendenti dalla coppia di lingue coinvolte. Nel capitolo finale l'attenzione si sposta sul grande tema delle traduzione dei testi specialistici. -
Il corpo al centro. Dalla teoria alla riabilitazione con il metodo SaM®
Il libro espone gli assunti antropologici, neuroscientifici e psicologici del metodo SaM (Sense and Mind): una prospettiva riabilitativa indirizzata a bambini e adulti con disturbi motori e cognitivi. I pilastri concettuali su cui poggia il metodo SaM sono la natura incarnata della cognizione umana e il ruolo funzionale delle rappresentazioni percettivo-motorie. Nel volume la presentazione dei fondamenti del metodo SaM prende avvio dall'esame dell'apporto che Maurice Merleau-Ponty ha fornito alla comprensione del ruolo svolto dal corpo nelle dinamiche psichiche. La prospettiva dell'Embodied Cognition è poi illustrata in riferimento all'ambito neuroscientifico, fornendo esempi di risultati sperimentali che da un lato sono ispirati da tale approccio e dall'altro ne confermano la validità. La parte centrale del testo è costituita dalla descrizione dei capisaldi del metodo SaM e delle modalità applicative. Conclude il libro una ricognizione circa le funzioni psicologiche delle rappresentazioni visivo-motorie e il loro ruolo nella riabilitazione neuropsicologica. -
Etica e politica dell'ordinario
Sappiamo davvero che cos'è la vita ordinaria, che cos'è per noi l'ordinario? Il presente volume costituisce un tentativo profondo e coerente di esplorare la vita ordinaria nel suo carattere al contempo evidente e indefinibile, prossimo ed estraneo. Muovendo dalla convinzione che il compito di una filosofia dell'ordinario sia di ricondurci a noi stessi, ricondurre le nostre parole dal loro uso metafisico al loro uso quotidiano,ricondurre la conoscenza del mondo all'accettazione del reale, l'autrice propone una vasta ricognizione che mira a sottolineare la dimensione democratica del ricorso al quotidiano e le sue implicazioni etiche, estetiche e politiche. Filosofia del linguaggio ordinario (Wittgenstein, Austin, Cavell), etiche della cura, pragmatismo statunitensee, scienze sociali sono così combinati in una prospettiva originale e contribuiscono a mettere in evidenza la potenza non solo formatrice ed emozionale, ma anche teorica e cognitiva di una serie di materiali ordinari - le conversazioni quotidiane, il lavoro di cura, le culture popolari come il cinema e le serie televisive.