Sfoglia il Catalogo feltrinelli028
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7781-7800 di 10000 Articoli:
-
La bussola della mente funzionale. Dal corpo intelligente al sé operativo
Chi cerca di condurre bambini e ragazzi ad apprendere nuove conoscenze e abilità riscontra che tecniche e procedure di consolidata efficacia oggi non hanno più presa sulle nuove generazioni. C'è quindi nel mondo educativo una forte richiesta di prospettive nuove. La bussola è una metafora che può essere di guida a tal fine. Abbiamo bisogno di approcci che siano praticabili in un contesto dinamico e in continua trasformazione ma abbiamo anche bisogno di avere un punto di riferimento affidabile e stabile per pianificare le azioni formative. Quale può essere questo riferimento? Recuperare modalità naturali e spontanee di imparare. Tra queste si segnala all'attenzione l'apprendimento motorio. Grazie al contributo di ricercatori nell'ambito di neuroscienze, pedagogia, psicologia, scienze motorie e mediche nel testo si prospettano percorsi di intervento che aiutino bambini e ragazzi a diventare consapevoli della propria motricità, a controllarla e a indirizzarla a scopi conoscitivi e comunicativi. La sistematizzazione teorica e l'approccio operativo documentati nel libro offrono un contributo per affrontare alcune delle odierne emergenze educative. -
Lingue culture mediazioni (LCM Journal) (2015). Ediz. bilingue. Vol. 1: Comunicazione turistica, rappresentazione e mediazione tra est e ovest.
Contenuti: Premessa / Foreword. Turismo e interculturalità, D. Dolcini R.P.B. Singh - Da incredibile a credibile: strategie nazionali di promozione turistica in India, M. Angelillo - ""Blockbuster movie, blockbuster location"""": cineturismo e costruzione dell'immagine dell'Italia per il pubblico indiano, S. Cavaliere - L. Barletta - Gazing at Italy from the East: A Multimodal Analysis of Malaysian Tourist Blogs, O. Denti - Russo e italiano nei contatti linguistici: immagini riflesse, L. L'vovna Fedorova - M. Bolognani - """"The Past Is a Foreign Country"""": History as Representation in the Writings of William Darlymple, D.E. Gibbons - Please Do not Stand over the Buddha's Head (Pay Respect)': Mediations of Tourist and Researcher Experience in Thailand, A. Jocuns - I. de Saint-Georges - N. Chonmahatrakul, J. Angkapanichkit - For Your Eyes Only': How Museum Walltexts Communicate East and West. The Case of the Peggy Guggenheim Foundation, S.M. Maci - Word-formation in the Arabic Language of Tourism, C. Solimando."" -
La fortuna di Luciano nel Rinascimento. Il volgarizzamento del manoscritto Vaticano Chigiano L.VI.215. Ediz. critica
Entro il complesso fenomeno costituito dalla riscoperta umanistica di Luciano di Samosataha un rilievo particolare il corpus ferrarese di volgarizzamenti attestati dal ms. Vaticano Chigiano L.VI.215, eseguiti per Ercole I d'Este poco prima del 1480, perlopiù direttamente dal greco, contrariamente alla prassi umanistica di volgarizzare i testi greci su precedenti traduzioni in latino. Pubblicato nel 1525 a Venezia da Niccolò Zoppino il corpus ebbe almeno 7 ristampe fino al 1551. Nella silloge lucianea in volgaresi distinguono a loro volta le Storie vere, in cui Luciano si fa protagonista di peripezie inverosimili in mondi ""altri"""", fra portenti etnografici, zoologici e botanici, avventure """"odissiache"""" e guerre stellari. La versione testimoniata dal manoscritto, col titolo La vera historia, si è però rivelata sovrapponibile solo nella parte finale a quella dell'edizione a stampa, intitolata Le vere narrazioni. L'una è condotta sul greco, l'altra sulla versione latina De veris narrationibus. Dopo una ricognizione della fortuna del Samosatense fra '400 e '500 si offre qui l'edizione critica e commentata dei due volgarizzamenti, con l'analisi dei diversi criteri di traduzione."" -
Intorno al Papiro di Artemidoro. Atti del Convegno internazionale (Firenze, 4 febbraio 2011). Ediz. italiana, inglese e tedesca. Vol. 3: disegni, I.
Con questa pubblicazione giunge a conclusione il progetto scientifico di seminari e discussioni, focalizzato sugli aspetti più significativi del Papiro di Artemidoro. Il convegno sui disegni del Papiro si è tenuto presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, sotto il coordinamento scientifico di Gianfranco Adornato e Salvatore Settis. Il presente volume raccoglie gli interventi dei relatori al convegno, il cui focus tematico è stato il disegno (graphike) nel mondo antico nella sua accezione più ampia e articolata. Esperti di pittura, iconografia, architettura, cultura materiale, si sono interrogati sull'uso ampiamente diffuso nelle fonti letterarie e sulla possibile ricostruzione di modelli, di libri di modelli e repertori, attraverso l'evidenza archeologica e materiale. Un'esplorazione che travalica i rigidi ambiti scientifico-disciplinari e le specializzazioni, che reinterpreta questo tema assai delicato investigando media eterogenei quanto a materiali, a contesti culturali, ad ambiti geografici e cronologici, alla funzione e fruizione del disegno e della pittura nel mondo antico. -
L' impossibilità normativa. Atti del Seminario internazionale Nomologics 2 (Pavia, 10-11 luglio 2013)
Vi sono varie forme di impossibilità normativa. Una prima forma si incontra quando un fatto naturale al quale il diritto attribuisce un significato normativo è impossibile. Una seconda consiste nell'impossibilità di un atto o fatto la quale derivi dalla presenza o assenza di una norma. Vi è poi una terza forma di impossibilità normativa che si incontra quando si afferma che da una certa realtà oggetto di normazione derivano necessariamente limiti all'attività di normazione stessa. Di una quarta forma si può parlare quando ci si riferisce a un'impossibilità derivante dalle specifiche relazioni che intercorrono tra norme di un sistema normativo dinamico. Le forme di impossibilità normativa sono indagate, nei contributi raccolti in questo volume, da diverse angolazioni: la filosofia del diritto, la filosofia morale, la logica, la filosofia della conoscenza, la scienza del diritto penale. -
Santi Romano ontologo del diritto
Nell'opera postuma ""Frammenti di un dizionario giuridico"""" (1947) il celebre giurista Santi Romano (1875-1947) esplora originalmente l'ontologia spontanea del diritto indagando la natura delle entità che ricadono nell'ambito di quella """"strana realtà, che sembra spettrale, che è il diritto"""". Nella voce Realtà giuridica, alla domanda kantiana """"Che cos'è il diritto?"""" (Quid jus?), Romano accosta un'ulteriore e fondamentale domanda """"Che cosa v'è nel diritto?"""" (Quid in jure?). La risposta offre un suggestivo catalogo delle entità giuridiche che compongono la peculiare realtà del diritto. L'analisi di Alessandro Olivari, che prende le mosse dalle ricerche di Romano, è condotta alla luce degli studi di ontologia sociale e consta di tre parti. La prima parte presenta cinque ricerche compiute da: A. Reinach, Cz. Znamierowski, K. Olivecrona, A.F. Ferrari, M.S. Moore. La seconda parte analizza la struttura della realtà giuridica mediante tre paradigmi concettuali: realtà giuridica vs. realtà a-giuridica, realtà giuridica vs. astrazione giuridica, realtà giuridica vs. mito giuridico. La terza ed ultima parte indaga due proprietà della realtà giuridica: la non-irrealtà e l'effettività."" -
Il paesaggio americano e le sue rappresentazioni nel discorso letterario
Il motivo del paesaggio è tra i più rappresentati nella letteratura americana di tutti i tempi e di tutti i generi. Categoria centrale dell'immaginario e luogo paradigmatico di confronto, il paesaggio per sua natura esalta le specificità nazionali ma al tempo stesso le mette in crisi, tendendo a superarle in una dimensione transnazionale in cui esse diventano terreno di confronto tra culture diverse, che tuttavia intrattengono tra loro legami profondi. Il paesaggio si rivela elemento chiave nella costruzione dell'identità americana nelle sue plurime forme, così come luogo di una sua continua rinegoziazione. Accanto a saggi di taglio storico-letterario, il volume presenta contributi che collegano il paesaggio a questioni di gender e di razza, e altri che individuano nel paesaggio il luogo di contatto tra forme culturali ""alte"""" e """"popolari"""", permettendone un ripensamento in termini nuovi, interdisciplinari e interculturali. Nella molteplicità di approcci qui dispiegati, il paesaggio americano viene così ad acquisire le sembianze di vero e proprio palinsesto, nelle cui proteiformi rappresentazioni è possibile rintracciare la storia stessa della cultura americana."" -
Storia dell'epistolario leopardiano. Con implicazioni filologiche per i futuri editori
Del prezioso epistolario di Leopardi il volume illustra in modo organico e nuovo le vicende lungo l'Ottocento, muovendo dal retroterra della sua prima edizione e spingendosi fino alla quinta ""ampliata e più compiuta"""". Le carte e i libri appartenuti a Prospero Viani (1812-1892) sono stati eletti a osservatorio privilegiato e punto di partenza per una vasta ricognizione di materiali inediti o malnoti. All'interesse storico, con ovvio riguardo anche alla fortuna di Leopardi, se ne somma e intreccia un altro spiccatamente filologico, rivolto pure al domani dei futuri editori dell'epistolario. L'indagine storica collabora in modo costante e deciso a fare luce sulle vicissitudini della trasmissione testuale, trasferendo così frequenti e non irrilevanti benefici nel corpo vivo delle lettere leopardiane, nella loro stessa lezione. Sul fronte filologico esce così rafforzata e assai più consapevole la recensio; la gerarchia dei testimoni non di rado è stata modificata; alle copiose rettifiche puntuali si aggiunge pure qualche incremento netto. Nel disciplinare questa messe di materiali e informazioni, il volume mira a conciliare criteri di pertinenza, economia e chiarezza."" -
BerlinoGrafie. Letteratura nomade e spazi urbani. I percorsi di Emine Sevgi Özdamar e Terézia Mora
Nel nostro tempo lo spazio è diventato centrale nella riflessione teorica: Spatial Turn, Raumtheorien, geocritica vengono utilizzate per orientarsi nel cambiamento in atto e a Berlino, attraverso la letteratura transnazionale di lingua tedesca, si cerca la matrice del rapporto tra scrittura e ""spazio"""". Berlino, città senza centro, città rizomatica, ci offre una possibilità di cogliere l'intrinseco legame tra Grafie e luoghi. Le opere di due scrittrici, E. Sevgi Özdamar e T. Mora, ci accompagnano in questa indagine. Questa letteratura viene qui definita nomade in relazione alle tesi di Braidotti, Deleuze e Guattari ma anche guardando a uno spazio urbano decostruito. Le opere di queste autrici mostrano la capacità della scrittura di creare una connessione tra interno ed esterno, o dimostrano l'impossibilità della relazione laddove ci siano sistemi, traumi che trasformano lo spazio vitale in un luogo di morte. La letteratura transnazionale manifesta la cifra nomade della relazione con lo spazio. Le BerlinoGrafie mappano nuove spazialità e forme di convivenza, mostrando il potenziale che la scrittura ha nel modificare lo spazio vissuto."" -
Il traduttore. Mito e (de)costruzione di una identità
Per fare luce sul pensiero che ha influenzato una ben precisa idea di ciò che sia la traduzione e di chi sia il traduttore, è presentato un bilancio condotto sul profilo storico delineando come dallo scientismo positivista, passando attraverso il trascendentalismo kantiano, si sia giunti all'ermeneutica gadameriana, per sintetizzare, in seguito, il contributo di Ricoeur e approdando alla teoria della decostruzione di Derrida. Un tale percorso di riflessione conduce a prospettive di analisi che de-costruiscono il senso comune di teorie che considerano la traduzione come neutra e il traduttore come obiettivo. La pretesa di un traduttore imparziale e neutro appare infondata, se si considera che il traduttore utilizza un «materiale», la lingua, che non è affatto un materiale, ma parte integrante di una soggettività che lo costituisce nella sua specifica singolarità. La lingua attraversa il traduttore implicandolo profondamente nella realizzazione dell'oggetto, che è giusto la traduzione la quale di fatto finisce col certificarsi non già come mero oggetto, ma come specifica espressione della sua soggettività. -
La politica imperialistica ateniese a metà del V Secolo a.C. Il contesto egizio-cipriota
Tra gli anni sessanta e cinquanta del V secolo a.C. Atene e gli alleati della lega delio-attica intervennero in Egitto per sostenere 2 tentativi di ribellione di alcuni dinasti locali contro il dominio dell'impero persiano. Si tratta di un contesto di guerra del tutto nuovo per la città, la quale cercava in quegli anni di consolidare le proprie posizioni contro il nemico persiano anche in altre aree del Mediterraneo orientale, soprattutto nell'isola di Cipro. Sono delle pagine molto difficili da ricostruire: cercare di chiarire le dinamiche di questi interventi egizio-ciprioti non è solo utile per la piena comprensione degli stessi episodi, ma anche per tentare di ricostruire più in generale quel periodo di transizione della politica ateniese. Al fondo di questo libro la questione principale riguarda il motivo per cui gli Ateniesi si spinsero negli affari interni dell'Egitto. È una buona occasione per riflettere sull'eventuale presenza ateniese nel Mediterraneo orientale nella prima metà del V secolo, e soprattutto in una macro-regione che comprendeva l'Egitto, Cipro, le coste della Fenicia e ancora, una città filistea, Dor, forse tributaria di Atene attorno alla metà del V secolo. -
Vita ordinaria e senso del comune. Per un'etica dell'opacità
L'interrogativo e il profilo etico allargano l'esperienza teoretica e pratica in direzione di altri/e sullo sfondo dell'orizzonte più ampio che il più-che-vita mette in gioco. L'etica ha il suo terreno in questo gioco di rinvii tra sfera personale e sfera interpersonale, tra riflessione critica e costellazioni emotive in cui si configura il senso della vita umana. Un processo aperto che ha il suo punto di articolazione nel sentimento dell'autonomia e del rispetto per la vita in ogni sua forma e la sua linea di confine nella dignità. Come l'etica, la dignità non risponde a una virtù o ad un valore preciso rinviando sempre e comunque allo sfondo che mantiene la distanza tra affidamento e resistenza, senso comune e senso di sé. È la distanza che consente di mantenere aperto l'orizzonte come linea immaginaria di un altrimenti e di un altrove. Questo testo vuole essere un esercizio senza pretendere conclusioni o tentare meta discorsi nella convinzione che argomentare non richiede solo presentare e dare ragioni, ma risvegliare il senso comune, lasciar parlare la vita ordinaria sottraendosi al dispotismo della ragione. -
Sacramentum civitatis. Diritto costituzionale e Ius Sacrum nell'Arcaico ordinamento giuridico romano
L'argomento degli articoli qui riuniti è quello del problema di rintracciare uno strumento giuridico atto a fornire, nell'ambito della costituzione romana, un carattere immodificabile a determinate norme fondamentali che si volevano rendere eterne e parte irrinunciabile della conformazione strutturale dello Stato, come in particolare quella sul carattere per sempre repubblicano di Roma o come quella della inviolabilità dei tribuni della plebe, cardine essenziale del nuovo assetto patrizio-plebeo dell'ordinamento romano. Una più che soddisfacente soluzione in tal senso venne tuttavia con ogni verosimiglianza reperita nella religione e specificamente nello ius sacrum romano, in quanto la città non si limitò a votare semplicemente queste norme in sede comiziale, ma le rese oggetto di un giuramento da parte di tutti i cittadini prestato per se stessi e per i propri discendenti. Per tal via, simili scelte costituzionali divenivano irremeabili e senza alternativa, dato che il venirvi meno avrebbe violato i giuramenti così prestati e reso Roma una città spergiura, come tale invisa alla divinità e destinata dunque alla rovina. -
Anankastico in deontica
Riprendendo quanto George Edward Moore scrive a proposito del concetto di “bene” (“good”), Hans Kelsen sostiene che il concetto di “dovere” (“Sollen”) sia un concetto semplice, un concetto ultimo, e in quanto tale né definibile, né analizzabile. Questa tesi di Kelsen sembra essere smentita dalle ricerche che sono state condotte parallelamente da Georg Henrik von Wright e Amedeo Giovanni Conte a partire dagli anni '80 del XX secolo. Von Wright e Conte hanno, infatti, distinto dal concetto di “dovere deontico” (“deontic Ought”), il dovere par excellence, altre specie di dovere che essi considerano categorialmente irriducibili al concetto di dovere deontico come il “dovere tecnico” (“technical Ought”) e il “dovere anankastico”. È proprio all'indagine di queste due specie di dovere adeontico che è dedicato il libro Anankastico in deontica. -
Lo stile del pensiero. Una lettura ipertestuale del caso emblematico di Friedrich Nietzsche
Cosa succede quando la lettura non procede più secondo un percorso lineare? Come cambia il modo di pensare di fronte a testi mediali? Esiste uno ""stile"""" del pensiero, che va di pari passo con il modo in cui i contenuti vengono strutturati, fruiti e rielaborati da ogni soggetto? Il presente testo rappresenta una sperimentazione aperta e ipertestuale, che declina le domande appena esposte mediante la proposta teoretica e culturale di un caso emblematico: lo stile di Friedrich Nietzsche. A metà tra scrittura ipertestuale e mappa cognitiva, la sperimentazione cerca di gettare luce sul modello del pensatore dello Zarathustra adattando il supporto al modello cognitivo che vuole sottolineare e illustrare. A completare il volume un'analisi critica del modello di scrittura ipertestuale e di lettura cognitiva a cura di Matteo Ciastellardi."" -
Lavoro e psicologia. Le persone nelle organizzazioni
Dall'uomo razionale economico di Taylor all'uomo complesso della società post industriale il rapporto uomo-lavoro-organizzazione ha segnato la storia della psicologia del lavoro. La complessità che caratterizza le organizzazioni rafforza la consapevolezza del valore strategico del fattore umano e delle politiche di gestione delle risorse. Le organizzazioni sono sempre di più intese come comunità di pratiche e non come semplice insieme di persone. Sono delle micro società che presentano specifici modelli culturali. L'organizzazione è il prodotto di interazioni, non è un'entità separata o contrapposta all'individuo e, per molte persone, è la fonte stessa di self-identity. Il volume vuole fornire una chiave di lettura delle principali tematiche oggetto di intervento della psicologia nel mondo del lavoro descrivendone i costrutti e le metodologie di base con l'obiettivo di stimolare l'interesse del lettore ad approfondirli. Il testo si rivolge sia a chi si sta formando in questo settore (studenti di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni) sia a quanti pur con formazione e profili professionali diversi operano nell'ambito della gestione delle risorse umane. -
L' enfant et ses droits. La «Convention Internationale des droits de l'enfant» à travers les langues et les cultures
Le présent ouvrage rassemble des articles représentatifs des travaux menés au sein de l'atelier international informel ADculture. Cet atelier regroupe des chercheurs d'origines disciplinaires diverses (traduction, analyse du discours, approche interprétative de la culture), tous en quête des traces que laisse la culture au creux des discours. Mettant à profit la variété des langues maternelles représentées au sein du groupe, les recherches se sont concentrées sur la Convention internationale des droits de l’enfant (CIDE) – corpus à la fois multilingue et commun à tous. Les articles réunis ici montrent comment même les traductions ‘contraintes’ d'un texte juridique illustrent la tendance de la culture à s'inscrire au coeur du matériel linguistique. Outre l'historique de la Convention, on trouvera, dans ce recueil, un exposé de la manière dont la comparaison ‘inter langues' peut éclairer la culture, ainsi que des articles qui illustrent l'aptitude des désignations de l'enfant, dans la Convention comme dans les textes en vulgarisant le contenu, à véhiculer les représentations de l'enfant, des rapports qu'il entretient, ou est censé entretenir, avec les adultes, parents ou autres, qui sont partagées au sein d'une société donnée. -
Parole per mangiare. Discorsi e culture del cibo
Questo volume suggella la conclusione del progetto ""Parole per mangiare/Words for Food"""" sviluppatosi attorno a Expo 2015 e si colloca nell'ampio spazio di riflessione interdisciplinare sul rapporto fra lingua e cultura del cibo. Il volume si configura come una raccolta di studi che attraversano diverse aree geografico-culturali e presentano un'ampia escursione disciplinare, dalla lessicografia all'analisi del discorso, dalla semiotica agli studi culturali e alla geografia, aggregando, grazie a questo approccio fortemente interdisciplinare. Nella loro varietà di impostazioni e di prospettive, i saggi qui raccolti ben testimoniano la complessità delle 'parole per mangiare' e la ricchezza dei temi e delle problematiche legate ai discorsi del cibo, alla cui centralità nella vita umana corrisponde una altrettanto fondamentale rilevanza in un'ampia gamma di settori disciplinari. Le 4 sezioni in cui è organizzato il volume presentano una mappatura di diverse possibili interpretazioni del tema dei rapporti tra cibo e linguaggio, orientandosi rispettivamente agli aspetti discorsivi, linguistici, culturali e, infine, alle tradizioni alimentari legate ai territori."" -
Per ammazzare il «Corriere della Sera». Romanzo follaiolesco
«""La Folla"""" non offre ai suoi abbonati a 5 lire né chincaglieria né cartelle di lotteria né automobili. Offre solo Per ammazzare il """"Corriere della Sera"""", il romanzo più spettacoloso del giornalismo dei nostri tempi»: con queste parole, nell'autunno 1912, veniva annunciato sulla rivista «La Folla» il romanzo del giornalista e scrittore socialista Valera. Il testo non venne mai pubblicato ed è stato considerato fino ad oggi introvabile. In quest'opera, che per la prima volta si pubblica in volume, l'autore nomina centinaia di giornalisti, scrittori e politici, innumerevoli testate italiane e internazionali; di tutti e di tutte discute l'organizzazione, gli orientamenti, le azioni, ne giudica le firme e l'atteggiamento tenuto nei confronti del potere. Un ritratto spietato e disincantato del giornalismo italiano ed europeo tra Otto e Novecento, e il sogno di un nuovo quotidiano, «Il Corrierissimo», che non sarà la tribuna dell'opinione nazionale, liberata dall'influenza del «Corriere della Sera», ma il principale divulgatore del verbo socialista, antiborghese e antimonarchico in tutti gli angoli della terra, per la redenzione dell'umanità, finalmente illuminata dal «Sol dell'Avvenire»"" -
Obbligo morale. Breve introduzione alle teorie etiche della condotta
Il libro vuole essere un'introduzione a una branca fondamentale dell'etica filosofica: la teoria dell'obbligo o della condotta, quell'ambito che ha come obiettivo principale il criterio delle azioni giuste, vale a dire i canoni per stabilire che cos'è doveroso fare nelle molteplici situazioni in cui un soggetto si trova a operare, e non solo in prima persona, ma anche nel ruolo di consigliere, cioè in seconda persona, e di giudice, ossia in terza persona. Il testo, dopo aver presentato le diverse ripartizioni dell'etica, espone e analizza i principali concetti e le più importanti opzioni della teoria dell'obbligo: dal generalismo al particolarismo; dalle teorie monistiche alle teorie pluralistiche; dal deontologismo all'assiologismo; dalle teorie del valore alle teorie dei diritti; dalle teorie ideali alle teorie discrezionali; dai requisiti che deve soddisfare una teoria della condotta per risultare preferibile alle altre, ai destinatari degli obblighi morali (sia in veste di agenti che nel ruolo di pazienti). Così facendo, il volume mette a punto strumenti che ci aiutano a deliberare negli innumerevoli contesti in cui siamo chiamati a scelte di natura morale.