Sfoglia il Catalogo feltrinelli029
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4121-4140 di 10000 Articoli:
-
L' amore lacerato
In questo testo l'autore è alla ricerca di quel nucleo essenziale dell'uomo che costituisca il «cuore», la ragione, il «verbo» che lo faccia sempre essere e che gli dia esistenza dentro le avversità, le contraddizioni e i contrattempi che caratterizzano il vivere quotidiano, così fragile e indifeso di fronte agli eventi, anche i più piccoli e banali. «Parlerò del dolore d'amare. Non di quello che proviene da fuori l'amore e che ha molti aspetti: circostanze, salute, pressioni sociali, bisogno, miseria, morte. Parlo del dolore che viene da dentro l'amore, d'un dolore, d'una tristezza, d'un abbandono generati dall'amore stesso.» -
Alla prova della vecchiaia
Quando la vecchiaia non prende le movenze della saggezza, ma devasta le capacità mentali, psichiche o corporali dell'individuo, bisogna leggere questo declino come una semplice distruzione delle facoltà e delle acquisizioni di tutta un'esistenza? Non è questa spoliazione invece l'occasione di una lenta e ultima trasformazione? È la scommessa che fa l'autrice, dando relazione degli ultimi sei anni di vita di sua madre e dell'accompagnamento di cui ha goduto fino alla morte. Il racconto riempie un vuoto nella conoscenza che possiamo avere della vecchiaia: la pratica psicanalitica e la spiritualità cristiana concorrono in maniera feconda a capire in che modo la regressione può diventare uno dei cardini della ""guarigione""""."" -
L' equilibrista. Testo francese a fronte
Che cosa vale la pena cercare nella vita? Che sia essenziale, davvero importante? Da un trapezista finito nella solitudine, distaccato dalla sua compagnia di giochi, obliato, ai margini di un credibile vissuto, incontrato per caso, viene la proposta di una poeticità che non è racchiusa dentro una grande idea, un grande nome, un progetto ambizioso, ma una parola significativa e bella, forse la primavera, l'incontro, una parola che interpreti la tua solitudine creatrice e ti faccia godere. -
Risonanze bibliche
Mentre si va instaurando un efficace dialogo tra ebrei e cristiani, come può essere inteso il legame che unisce il ""Nuovo"""" all'""""Antico"""" testamento? Per la de Souzenelle il mistero di questa relazione si deve intendere come quello dell'unica parola di Dio, nella quale la """"buona novella"""" risuona in piena armonia con la prima alleanza: ne compie le promesse e ne svela il segreto; il suo messaggio, di rimando, si illumina delle mille correlazioni che la legano alla Torah."" -
Credere con venti personaggi del Vangelo
Credere ricorda, con parole incisive, la gioia degli amici di Cristo nel vangelo: la samaritana, il buon ladrone, san Pietro ma anche i portatori della barella di un paralitico che faranno passare attraverso il tetto. Con questi personaggi padre Carré invita ad approfondire venti aspetti della fede: la preghiera, la carità, la volontà, la speranza, il coraggio, l'audacia, la generosità. -
Il centro è il confine. Interviste su cristianesimo e modernità
La crisi del cristianesimo, prodottasi nell'impatto con la cultura moderna, puo' rivelarsi un'occasione per riscoprire lo spirito liberante del vangelo, oltre lo schermo di irrigidite interpretazioni della tradizione. È questo l'assunto e l'orizzonte delle stimolanti interviste con quattro insigni protagonisti della ricerca filosofica, teologica e psicologica contemporanea, proposte da questo volume. La crisi della ragione e la ripresa di interesse per il sacro; la secolarizzazione e il dialogo con le religioni non cristiane; gli orizzonti della mistica e le suggestioni dell'arte; il rapporto tra psicologia e religione, il senso del mistero e dell'attesa. -
Impara da... Un itinerario tra yoga e preghiera cristiana
Nella preghiera esicastica di padre serafino, che tutto ingloba, c'è un itinerario, c'è una crescita, c'è un coinvolgimento progressivo di tutto il ""me"""" attraverso cui la preghiera chiede di dirsi. Egli ci dice: """"Impara da..."""". Impara dalla montagna, dal papavero, dall'oceano, dagli uccelli, da Abramo, da Gesù. Impara come loro pregano, entra nella loro preghiera. Le sei tappe sono accompagnate da disegni che illustrano praticamente gli esercizi yogici proposti."" -
La nuova innocenza. Innocenza cosciente
Un libro utile a riassumere quella dimensione profonda dell'uomo, tanto dimenticata o trascurata, che è l'unica in grado di far capire come ""solo il mistico possa sopravvivere nella società attuale, senza diventare terrorista (violento) o cinico (menefreghista). Solo il mistico può conservare l'integrità del suo essere, perché è in comunione con tutta la realtà""""."" -
L' Egitto interiore o le dieci piaghe dell'anima
Alla luce della psicologia del profondo, della tradizione cristiana e della meravigliosa ricchezza della lingua ebraica, il libro dell'Esodo, che per molti poteva costituire niente più del racconto leggendario dell'uscita dall'Egitto del popolo ebraico, si rivela in queste pagine essere invece un autentico libro per la vita. Le cifre divengono simboli, le parole e i nomi rivelano tesori di senso: così le dieci piaghe che si abbattono in successione sul paese d'Egitto per obbligare il faraone a lasciar partire il popolo ebreo sono per l'uomo altrettante prove o passaggi sul cammino della propria liberazione, nell'esperienza della pasqua interiore. -
Portare il peso del tempo
"Ci sono le stagioni, ognuna con il suo stile, il suo ritmo, le sue storie; e ognuna si rivela 'lezione di cose'. Lezione di cose fisiche, naturali, certo, ma anche, se sappiamo leggerle con pazienza e attenzione, lezioni di cose invisibili, impalpabili. L'esperienza e il sogno, la materia e lo spirituale sono in costante e sottile interferenza. E dunque meglio, a ogni nuova stagione, rimettersi al lavoro di lettura con uno sguardo nuovo, acuto"""". Ma come """"leggere"""" un simile racconto chiuso nel limbo della carne e dell'inchiostro? Appoggiando l'orecchio sul cuore della terra e del cielo." -
Il prezzo della libertà. Atti del 4° Colloquio organizzato dal gruppo Oggi la parola (Camaldoli, 28 ottobre-1 novembre 2005)
Il ""prezzo della libertà"""" dice, da un lato, la qualità della libertà pagata così cara da Gesù Cristo e dagli innumerevoli martiri per essa, e, dall'altro, che, lungi dall'essere un privilegio, è un requisito antropologico fondamentale che però si radica nella giustizia e nell'amore coltivati con vigilanza e intelligenza."" -
La parola, il simbolo e la sapienza. La fede al guado della modernità negli scritti di Abramo Levi
«Un uomo di spirito è un uomo di Dio, qualunque sia la sua professione o confessione, anzi quali che siano le sue opinioni in materia di religione. Come Faust, e il Doktor Faustus di Thomas Mann, un uomo di spirito ha sempre il suo paziente, meditabondo esegeta, il suo Zeitblom, che coglie le luci e le fiammate di un lungo fuoco e le conserva, alimentandole di domande nutrite di un amorevole intelligenza e una lunga familiarità, e in qualche modo forse anche salva l'opera di una vita raccogliendola nei solidi scaffali di una monografia. Bisogna essere grati a Battista Rinaldi, che offre ai quei lettori che già si erano imbattuti in qualche opera di Abramo Levi l'occasione di vedere intero il disegno cui ogni opera appartiene e anche il profilo della vita, degli incontri, delle esperienze e delle speranze che hanno nutrito quelle opere. E a quelli che ancora non le hanno lette procura mille ragioni per farlo, e qualche centinaio di pagine di riflessione; non solo di puntuale commento alle pagine di Levi, ma anche di interrogazione radicale sulla natura della fede ""al guado della modernità""""» (dalla Prefazione di Roberta De Monticelli)"" -
Luna di miele amaro
C'è una vita prima della morte, anche quando questa si approssima: questa la convinzion di Nicolle Carré quando viene a sapere che morirà presto di una leucemia fulminante. È certamente aiutata dalle sue conoscenze di terapeuta, dalla pratica della meditazione orientale, e anzitutto dalla sua fede cristiana. Ma, quando la malattia è sul punto di vincere la partita, dove trovare la forza? Nella coppia, che vive allora una seconda luna di miele. Miele amaro, poiché Olivier Carré, professore universitario e non credente, condivide con lei quest'esperienza dell'estremo in cui il corpo crolla e l'anima si spoglia. Al ritmo della morte, il cui spettro si allontana, ritorna poi scompare, i due sposi si impegnano senza maschere e falsi pudori in questioni fondamentali eutanasia, dono d'organi, sopravvivenza dell'anima, senso della vita che affrontano in un dialogo aperto e appassionato. -
Consumazione. Un temporale
Consumazione è un libro senza progetto fatto per accogliervi la vita, perché l'evento che ha accecato l'autore per la prima volta nella vita ritorni una seconda volta per abbagliarlo sulle pagine. ""Un evento nella vita - dice Bobin - è una casa con tre porte separate: morire, amare, nascere. Non si può entrare se non varcando le tre porte simultaneamente. È impossibile, ma questo avviene"""". Bobin è un autore particolare che sembra indifferente a tutto ciò che appartiene all'ordine del sapere. La persona viva che ripetutamente evoca è il bambino, colui che ama, che gioca ad amare, che non deve giustificare le proprie azioni. Nessun autentico incontro può avvenire fuori dall'amore, ma nessun amore è possibile se non comincia dalla spogliazione del proprio io, dal ristabilire dentro di sé il silenzio che prelude all'accoglienza."" -
Diavoli e meraviglie
Una quotidianità fanciulla, questa storia di una bimba curiosa come tutti, che cresce fra gli adulti, che memorizza parole e affetti dei grandi e li rivive nella sua solitudine. Ma comunica quella meraviglia della scoperta, del contatto pulito e fresco con le cose, il giardino, i fiori, l'aria, l'acqua, il mare, i corpi che sfuggono all'indaffarato quotidiano degli adulti. -
La bellezza tua voglio cantare. Omelie dell'Anno C. Nuova ediz.
"Questa raccolta di omelie per il ciclo liturgico C, che fa seguito alla precedente dal titolo Ha fatto risplendere la vita (Servitium, 2003), è il frutto della trascrizione puntuale e assidua delle registrazioni effettuate durante la liturgia festiva di mezzogiorno nella Chiesa di San Carlo al Corso a Milano. Esse conservano perciò il tono discorsivo e amicale, familiare e spontaneo, proprio di una liturgia comunitaria. Il titolo del volume """"La bellezza tua voglio cantare"""" è una citazione del Salmo 8 nella versione lirica di David Maria Turoldo e un piccolo tributo pagato per il molto che molti, e io in particolare, dobbiamo a quel grande fratello e maestro. Il desiderio di cantare la bellezza di Dio risponde a un bisogno di """"filocalia"""" (amore della bellezza) di ascendenza biblica: """"Cantate inni con arte"""" (Sal 33, 3; 47, 8); """"sulla cetra vi spiego l'enigma"""" (Sal 49,5): con gli strumenti della musica e della poesia il salmista accosta il mistero di Dio e ne trasmette l'eco. """"Filocalia"""", che già Agostino d'Ippona poneva a sigillo della misura alta della vita, nella Regola: """"Questa via seguite come innamorati della bellezza spirituale"""" (spiritalis pulchritudinis amatores)». (Dalla presentazione dell'autore)." -
Simone Bariona. Il pescatore di Cafarnao
È una ""storia"""" di Simone, figlio di Giovanni (bar Iona, in aramaico), come l'autore l'ha immaginata, al margine dei Vangeli: un racconto sereno, quasi contemplativo, dell'avventura umana di Pietro accanto al Maestro di Nazareth, dalla curiosità e noia della prima conoscenza, del primo approccio, allo sgomento e alla pavida fuga dopo l'arresto e la condanna di lui. Via via, nel corso della narrazione, si incontrano i dubbi, il travaglio interiore, gli entusiasmi, le speranze e le delusioni del pescatore, sedotto dall'inquietante amicizia che lo rende partecipe e dalla tentazione ricorrente di mollare, di tornare """"a quell'amore modesto e tormentato di tutti i giorni"""" che provava per la moglie Anna e per la figlia Sara, gravemente handicappata, e al suo povero e deludente lavoro. """"Quanti giorni sono passati, quanti momenti di gioia, di speranza e di sgomento. Quanti bastano perché un uomo ritorni ad essere un uomo, preda dell'esaltazione e del dubbio, perché la paura, che credeva per sempre sconfitta, lo riafferri e lo torca e gli ricordi che nessuno può guarirlo se egli stesso non crederà di poterlo fare."""""" -
La parte mancante
Nei quadri narrativi di Bobin, a colorire le sfumature dell'anima c'è solo una lucida consapevolezza e un'attesa della verità, di quella verità che accompagna ogni esistenza. All'inizio, nel primo dei racconti che s'intitola proprio ""La parte mancante"""", si trova un passo che tacitamente segna l'intero sviluppo narrativo e in un certo senso etico di tutto il testo: """"È sempre ciò che sei tu ad essere il vero"""". È vero ciò che si è, quando quello che si è il nucleo originario della persona - è formato dall'io e dal tu, dall'amore e dall'assenza, dal tempo che scorre e dal tempo che rifluisce, dal Dio che tace e si attende scrivendo. Questo è l'io che è sempre vero. E che è sempre mancante."" -
Ed essi non compresero...
"La famiglia di Nazaret, se stiamo al Vangelo, è ben lontana dalle nostre rappresentazioni oleografiche, dalle nostre declamazioni liturgiche: dove della famiglia di Nazaret si ricorda """"la vicenda dei giorni operosi e sereni"""". Trovate nel Vangelo un episodio, uno che sia uno, un episodio che riguardi i giorni operosi e sereni di quella famiglia. Una famiglia molto lontana dal colore delle immaginette e per fortuna, per grazia, molto vicina al colore della vita. E dunque ci possiamo specchiare e confrontare. Vorrei ripercorrere, solo sfiorandolo, il brano del Vangelo di Luca che racconta di un figlio, il figlio di Maria e Giuseppe, il figlio di Dio, smarrito e ritrovato, raccogliendo qualche provocazione""""." -
Tutto me stesso prima di morire. Note dalla malattia
Il libro raccoglie nove scritti apparsi, nell'arco di due anni sulla rivista milanese ""Viator"""". Danno conto di un percorso di malattia e di consapevolezza durato tre anni. L'autore muore il 19 agosto 2007 e le ultime note sono del 16. Quando il tumore si fa davvero """"ingombrante"""", l'autore decide di scrivere di questo """"ingombro"""", di raccontare sia i nudi fatti (gli ospedali, i medici, le cure), sia la vicenda interiore fatta di speranze e di paure, d''indignazione e di riflessione sulla figura e sul trattamento del """"paziente"""". Nel tempo, questi temi restano sullo sfondo e viene sempre più in primo piano l'interrogazione della morte e della malattia, come problemi esistenziali, e la relazione con l'altro e con se stessi, come palestra dove fino all'ultimo è doveroso, opportuno, significativo esercitarsi. Forte è il richiamo etico: di come si debba, si possa, si cerchi di vivere e morire secondo un'etica forte, densa di valori e di stoicismo. Il libro è arricchito da un intervento di Ignazio Marino e dalla prefazione di Gabriella Caramore""