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Pamela in Francia. Vol. 1: La ricostruzione storico-critica.
Ritenuta spesso la parente povera della produzione narrativa di Samuel Richardson, e per questo scarsamente considerata dalla critica, a tutto vantaggio di Clarissa Harlowe, Pamela incontrò, sia nel suo paese d'origine che in Francia, un successo tanto vivace quando prolungato. Il presente volume ha inteso ricostruire prima di tutto la storia del successo che l'opera di Richardson conobbe negli anni che seguirono immediatamente il suo arrivo in Francia tramite una traduzione che non fu fatta né in Francia né dall'abbé Prévost, come è stato per troppo tempo detto e scritto. Ha poi cercato di definire l'impatto che il romanzo ebbe sul pubblico francese, dapprima analizzando le reazioni, per lo più entusiastiche, che esso provocò sui lettori dell'epoca, poi ricostruendo l'ampio dibattito che suscitò tra i critici: un dibattito che non riguardò soltanto l'opera di Richardson ma anche, se non soprattutto, le regole che il romanzo, genere allora assai poco considerato, doveva seguire per acquisire la maturità e l'autonomia alle quali aspirava e, più in generale, la natura e le finalità stesse dell'opera d'arte. -
La mente in fuga. Paura fobia panico
L'angoscia, le paure, le emozioni, le passioni, si contrappongono alla ragione, alla logica e alle capacità cognitive. La paura di non essere all'altezza, di non farcela, di fallire, l'angoscia di essere ""non adeguati"""" alle situazioni esistenziali, l'incapacità di reggere le relazioni interpersonali, sociali e affettive, possono caratterizzare e stigmatizzare un'intera esistenza scandita dal sapore amaro del disagio e della sofferenza profonda. La capacità di controllare la propria ansia, il proprio dolore di vivere, la rabbia e l'aggressività, consente di """"vincere"""" le inevitabili sconfitte della vita e di irrobustire lo spessore emozionale. Dalla paura al panico il passo è breve: faccia a faccia con la paura, non come sfida ma come esercizio costante di lotta per la vita. Ciò consente di individuare le possibili cause del panico e delle tante fobie che costellano le nostre esistenze. La """"paura della paura"""" col tempo costituisce un circolo vizioso difficilmente disinnescabile: la vera vittoria è l'acquisizione del controllo emozionale. Efficienza e flessibilità rendono plastica la mente; essa impara ad affrontare situazioni avverse e difficili che altrimenti altererebbero in modo irreversibile ed ineluttabile l'equilibrio psicofisico, facendo della vita una lunga attesa, estenuante e dolorosa, della morte."" -
Le donne della Bibbia, la Bibbia delle donne. Teatro, letteratura e vita
Il libro raccoglie gli Atti di un Convegno Internazionale di Studio svoltosi a Verona nel 2009, a cui hanno partecipato studiosi italiani e stranieri che hanno preso in esame testi rari per ridare voce ad aspetti meno conosciuti della stampa, della lettura e dell'interpretazione della Bibbia nel Rinascimento. La Bibbia e i testi sacri erano per le donne di vasta cultura classica e religiosa, strumenti di lettura individuale oltre che di ricerca e di meditazione religiosa personale, tanto che spesso le stesse ne erano le committenti. La Bibbia, letta, cantata, ascoltata, si innesta come frammenti di luce e di vita nelle opere letterarie, nella poesia e nel teatro e perfino nel romanzo, nei dipiunti, nelle figure della Bibbia. -
La figlia del diavolo
"Quale segreto nasconde nel suo silenzio di morte l'anonimo cadavere mutilato che è stato rinvenuto sulla spiaggia di Egnatia ad una decina di chilometri da Fasano? Chi è?"""" (Gazzetta del Mezzogiorno, giovedì 29 ottobre 1959). Questo romanzo s'ispira ad un fatto di cronaca, avvenuto a Martina Franca alla fine degli anni '50. Una storia che ancor oggi è viva nei ricordi dei martinesi e che ebbe, per la sua drammaticità, risonanza nazionale. Un delitto che fu la diretta conseguenza di un matrimonio fallito, un dramma che si sviluppò in una famiglia che non aveva trovato risorse, né sostegni, per superare la crisi in cui si era avviluppata. Un uxoricidio che fu anche la dimostrazione dei tempi che stavano mutando, con la ricerca da parte della donna della possibilità di sottrarsi a una condizione di sudditanza, a un predominio maschile fatto di violenza e di soprusi, a un modello culturale largamente condiviso." -
Terra data
"La poesia è sogno, immaginazione e anche finzione. Talvolta si finge di essere altro per dire ciò che veramente si sente e la costruzione di una poesia è molto simile alla costruzione di una scenografia in quanto entrambe devono rappresentare una realtà o un evento attraverso il gioco della finzione e dell'immaginazione."""" (Valerio Agricola)" -
Arti e mestieri napoletani nel contesto europeo. Ediz. multilingue
L'artigianato napoletano, come molti altri settori, ha attraversato nel corso di questi ultimi anni, fasi di profonda depressione, che hanno portato parecchi imprenditori ad abbandonare alcuni importanti mestieri al fine di una più utile e proficua commercializzazione. Ma non dobbiamo dimenticare che l'artigianato vanta a Napoli una solida tradizione culturale: le Arti e i Mestieri hanno inciso profondamente sullo sviluppo economico e sociale di tutta la Campania: l'arte orafa, solo per fare un piccolo esempio, risale ai tempi degli Angioini, la ceramica e la tarsia al XV sec., per non parlare del corallo e del cammeo, che sono state attività non solo di grande pregio ma di grande utilità sociale in quanto hanno rappresentato utili sbocchi occupazionali, sia per coloro che ne facevano parte, sia per l'indotto. -
Il pellegrinaggio nel mezzogiorno medievale. Percorsi di ricerca storica
Il culto dell'Arcangelo Michele e il pellegrinaggio al suo santuario garganico interessano nei secoli centrali del Medioevo ""gente comune"""" e personaggi """"eccellenti"""", come l'imperatore Ottone III di Sassonia, nella primavera del 999, papa Alessandro III, tra gennaio e febbraio del 1177, e monaci, come Fantino il Giovane, probabilmente tra il 940 ed il 960.Il libro, che è incentrato sul pellegrinaggio allo speco garganico, ma studia anche le ascendenze orientali delle tradizioni agiografiche del Gargano, la filiazione del santuario di Mont-Saint-Michel in Normandia, la presenza del culto micaelita nell'esperienza di una delle maggiori rappresentanti della militia Christi femminile, Giovanna d'Arco, e i legami tra la Puglia e il culto di san Giacomo di Compostela, un'altra delle grandi mete del pellegrinaggio medievale, documenta come, nel pellegrinaggio, l'esperienza individuale, religiosa ed esistenziale s'intreccia necessariamente con la """"grande"""" storia: con i progetti di riforme istituzionali, l'esercizio del potere politico e religioso, lo sviluppo del monachesimo italo-greco nell'Italia meridionale, la sicurezza delle strede e dei traffici marittimi, la quotidianità."" -
La sfida dell'uno. Cosmogoniae fabula. Vol. 1
In una regione d'Italia, la Puglia, dove natura e storia si intrecciano, Castel del Monte fa da sfondo alla follia di uno scienziato che insegue il mito dell'onnipotenza e dell'immortalità sotterrando vive otto coppie di bambini. Virginia, bambina comune dalle facoltà particolari, ultima discendente della famiglia De Leo, inizia il suo percorso di crescita che la porterà ad essere ""la Regina che unirà le genti"""". Mettendo a repentaglio la propria, tenterà di restituire la vita ai bambini sacrificati, compiendo il primo passo in quel percorso di crescita che le permetterà di riunire i mondi. Ne """"La Sfida dell'Uno"""" Virginia percorre un labirinto rituale nel quale deve confrontarsi con se stessa per superare il limite delle emozioni. In questo percorso le è vicino Matteo, suo amico, la madre Carola, uno stuolo di pirotecniche zie, la nonna Sofia e la bisnonna Juliana, austera Regina degli Ynil."" -
Messapia o della città ideale. Saggio critico sull'utopia messapica di Cataldo Mannarino (1568-1621)
L'autore offre con questo lavoro una lettura critico-divulgativa del manoscritto mannariniano, finora ingiustamente misconosciuto, che si configura come un saggio teologico-politico su un'utopia determinata nello spazio e nel tempo. La modernità del suo contenuto, denso di riferimenti alla cultura agronomica praticata a Mesagne, ai caratteri geomorfologici e al paesaggio della Penisola salentina nonché alla filosofia antica, all'astrologia, all'alchimia, alla magia e alle tradizioni esoteriche, lo accosta ai classici dell'utopismo rinascimentale, dai quali tuttavia si differenzia in quanto tratta dell'utopia non come futuribile, come progetto a venire, bensì come una situazione storicamente realizzata e individuata nella Messapia di cinque secoli fa. -
Il breve sogno
L'adolescenza è il periodo più breve e folgorante della vita. È il ""breve sogno"""", il momento in cui tutto cambia e ci si apre al confronto con il mondo adulto, improvvisamente così vicino. È l'età lirica, quella dei desideri più folli, della poesia vera, della voglia di affermazione ma, di contro, è anche il momento della disillusione che pone il giovane di fronte al problema del mondo. L'adolescente nell'atto stesso di crescere perde la sua innocenza sebbene qualcosa di lei sia destinato a restare per sempre, proprio come una brutta ferita o come il ricordo struggente di una donna amata e poi perduta. Questa raccolta di racconti resta estaticamente sospesa sul tema e ne sfiora la superficie per non turbare il candore dell'atmosfera. Da qui ci si può immergere nella profondità dei piccoli grandi drammi, nei ricordi che appartengono a tutti e nelle immagini simboliche di queste storie. Stili molti diversi tra loro dal sapore anglosassone (si nota la presenza del Salinger dei """"Nove racconti"""" e di Virginia Woolf) che, quasi come in un tema e variazioni, fanno sì che i personaggi si ritrovino di pagina in pagina."" -
L' amore
"In quel luogo del silenzio, un album di fotografie è posato sul tavolino. È chiuso e aspetta solo che qualcuno lo apra. Vuole raccontare, perché desidera che il Tempo si svolga e spieghi se stesso. Solo così potrà riposare e diventare memoria. Nell'attimo in cui l'uomo apparve nella camera, Maria era intenzionata ad accoglierlo nel migliore dei modi. Voleva abbracciarlo, stringerlo a sé. Non ci riuscì. Dopo gli ultimi episodi, si sentiva tesa e poco serena. Era pervasa dalla paura che il minimo suo gesto d'amore, non facesse comprendere all'uomo la gravità del momento che stavano attraversando. Non lo abbracciò. Non lo baciò. Le prime luci dell'alba segnano la conclusione dell'incontro. Solo il chiarore della luna impone un ordine: andare via, sparire per ritornare. Quel giorno incontrai le tue mani, i tuoi occhi, la tua voce. Quel giorno ti affidai la mia vita; la mia era una breve vita. Tu hai preso tutto e l'hai conservato per due anni, i soli che ho vissuto. Hai reso bella la mia vita. Avrei voluto stare sempre con te, avevo bisogno di te. Ma non fu possibile. C'era il sole quella mattina quando te ne sei andato chiamandomi per nome.""""" -
Pamela in Francia. Ediz. multilingue. Vol. 2: Testimonianze, testi critici e derivati.
Nei mesi e negli anni che seguirono immediatamente il suo arrivo in Francia, ""Pamela, ou la vertu récompemsée"""", il primo capolavoro di Samuel Richardson, provocò oltre una dozzina di scritti critici, una parte dei quali furono pubblicati su alcune delle principali riviste dell'epoca e altri in plaquettes stampate in tutta fretta. In questi testi gli autori non espressero solo il giudizio sul romanzo, ritenuto per lo più troppo lontano dai gusti e dalle abitudini letterarie dei francesi, e per questo criticato a volte aspramente, ma diedero anche vita, con l'intrecciarsi delle loro opinioni, ad un interessante dibattito sulle diverse forme letterarie e sui principi che devono governare l'opera d'arte degna di questo nome; dibattito di cui abbiamo indicato le linee fondamentali nel nostro precedente volume."" -
Sono vivo. Che bella giornata
"Quando gli episodi, anche tristi, che mi sono capitati, mi tornano alla mente, mi capita di coglierne anche e soprattutto il lato positivo, addirittura di sorriderci su, se non di ridere sulle situazioni più scabrose che si sono concluse positivamente. La mia intenzione non è quella di raccontare la mia vita, non ho cose strabilianti da dire, voglio tentare, attraverso gli episodi belli, brutti o 'normali' che mi sono capitati, di spiegare come li ho affrontati, come li ho vissuti, come li ho superati o come li ho accettati. Non rinnego niente del mio passato, non ho cancellato alcun ricordo, neanche il più amaro, perché essi fanno parte di me, della mia storia umana di passaggio su questa terra.""""" -
La questione Falcone. Il giudice e la separazione delle carriere
Esiste, nella storia del nostro Paese e nella complessità della dottrina giuridica, una sorta di mistero, di ambiguità, di arcano, rappresentato dal ""pensiero"""" di Falcone attorno al tema della """"separazione delle carriere"""". La sua adesione diretta e palese alla """"separazione delle carriere"""" risulta essere uno dei più grandi misteri della storia del nostro Paese e della cronaca giuridica. È, apparentemente, il trionfo del non-senso, l'apogeo del non-spiegabile, l'apoteosi dell'assurdo. Ebbene, questo libro cercherà sostanzialmente di riflettere attorno a questo enigma e di ipotizzare alcune possibili interpretazioni. Si cercherà di trovare una qualche soluzione ermeneutica che possa spiegare, nella maniera più razionale possibile, questo groviglio giuridico-concettuale."" -
Il paese della fretta
Da quando sono diventata mamma di tre splendidi bambini, è iniziata per me un'esperienza bellissima. Nei ""nostri momenti"""" più sereni Alessia, Francesco e Marika mi chiedevano: """"Ci racconti una fiaba?"""". Esaurito il racconto delle classiche fiabe mi hanno stimolata a inventarne di nuove, collaborando loro stessi, suggerendomi sempre nuovi spunti, frutto della loro spiccata fantasia. La mia esperienza professionale - sono insegnante di scuola materna mi ha dato una carica particolare che mi ha permesso di condividere con altri bambini tante emozioni, che si sono rivelate una preziosa risorsa per conoscerli meglio, apprezzarli, e vivere bene con loro. Così ho dato inizio a questa avventura, con l'entusiasmo di una bambina, la bambina che è in me e in ognuno di noi, perchè non si è mai troppo grandi per credere nelle favole! Quindi vi invito a intraprendere un bellissimo viaggio nel mondo della fantasia, un mondo in cui sentimenti e valori sono sempre e ancora importanti. Buona lettura! Età di lettura: da 7 anni."" -
Luglio 1923. Un mese di indagini
Questa è una storia raccontata dai documenti, da una raccolta di lettere, articoli e manifesti. È un mese di indagini in bianco e nero, un tuffo nella Puglia degli anni '20. La storia inizia il 1° luglio del 1923 e finisce il 31 dello stesso mese. Tutto comincia con il furto nella oreficeria-orologeria Russo: da lì, e dalla incapacità di polizia e carabinieri di trovare subito il colpevole, si susseguono accuse e arresti... -
L' amicizia che salva
Età di lettura: da 6 anni. -
La speranza tra filosofia e vita
"La speranza ha in sé una forza magmatica, una sorgente segreta che zampilla nel cuore; è di valenza soprannaturale in quanto ci dona una straordinaria vitalità che ci consente di resistere ai morsi della vita e di superare stanchezza, senso di vacuità e tristezza. La speranza ci desta quando siamo scoraggiati rinvigorendo in noi la volontà di scacciare ogni vana rassegnazione impegnandoci a costruire nuovi itinerari da seguire per ideare nuovi sogni, per giungere alla loro realizzazione e per continuare a creare noi stessi e la realtà in cui viviamo che corrisponde a un misterioso disegno divino. È quanto emerge dal pensiero di Maria Zambrano, nata da una famiglia di insegnati dell'Andalusia, che è stata una filosofa della speranza nel senso più profondo del termine perchè era convinta che non avrebbe potuto far altro che vivere pensando da donna, guardando cioè le cose attraverso l'anima e avvalendosi della vera filosofia che ci predispone a farci innamorare della vita. Una filosofia sganciata dalla realtà, infatti, è sterile e asfittica, mentre la vita, senza una parola che la rischiari, si disperde nel non senso.""""" -
Il tirocinio come strumento formativo
Il testo, è frutto di un’esperienza diretta maturata nell’attività del Coordinamento di Tirocinio del Corso di Laurea in Scienze dell’educazione della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Istituto Universitario «Suor Orsola Benincasa» di Napoli... -
La stratonica
La Stratonica, primo romanzo di Luca Assarino, pubblicato tra il 1635 ed il 1637 e prontamente tradotto in francese, inglese e tedesco, si attesta tra i romanzi più letti del nostro Seicento. Testo rappresentativo di quel filone “psicologico” in cui prevale l’interesse verso l’analisi dei personaggi, La Stratonica appartiene ad una tipologia romanzesca, che si distingue dall’affermato modello avventuroso-galante, basato sull’intreccio, con il quale ancora spesso si identifica il romanzo barocco. rnIl testo ripropone la storia dell’amore segreto del giovane principe Antioco per la sua bellissima matrigna, ma la rielaborazione assariniana della “storica” vicenda presenta un’accentuazione dell’interesse verso il mondo delle passioni e l’analisi del comportamento, che permette al romanziere di indagare le fluttuazioni e le incoerenze dei sentimenti e di costruire personaggi e relazioni più complesse in un contesto comunicativo dominato dalla dissimulazione e dal segreto. rnSullo sfondo di una sontuosa vita di corte, caratterizzata da una pervasiva dimensione spettacolare dove la finzione coinvolge ogni livello sia sociale che privato, e in cui non mancano congiure e tradimenti, il romanzo di Assarino intende offrire una visione dell’esistenza pervasa dall’instabilità, dal mistero, dalla pluralità di prospettive e dal silenzio, dove risulta sempre più necessaria “l’arte di osservare gli uomini”.rnNell’incertezza dominante, che è anche crisi di saldi riferimenti ideologici e morali, la passione dei due innamorati, nucleo centrale del romanzo, vive interpretando segni e finisce per rappresentare l’emblema di una condizione esistenziale più generale, in cui la consapevolezza della dialettica verità/apparenza impone necessariamente un’arte della decifrazione, una conoscenza che procede per indizi.