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Nel frattempo
«Non lo facciamo tutti, aspettare la morte?», replicò l'uomo in tono gentile. «Fa parte di noi nell'istante in cui nasciamo. C'è chi se ne rende conto e chi no e a lei non importa. Arriva in ogni caso. A noi rimane l'intervallo in mezzo, quello che facciamo nel frattempo». Biasca, 1900. Leontina, giovane vedova, si prende cura della pensione degli operai che lavorano alla cava della famiglia Degliorto, alla quale appartiene Alessandro, il marito defunto. Dall'altra parte della strada sorge la villa padronale, gestita con mano ferma da Teresa e nella quale due giovani donne, la nuora Caterina e la serva Lorenzina, si spartiscono loro malgrado le attenzioni del figlio maggiore. Il giorno dell'eclissi il borgo è riunito in attesa dell'evento quando un'enorme esplosione squarcia il cielo e congela lo scorrere del tempo. -
L' Università della Svizzera italiana. Nascita di un ateneo alla fine del secondo millennio
Questo volume ricostruisce tutti gli sforzi fatti sin dall'inizio dell'Ottocento per assicurare un'università alla Svizzera italiana. Tra i tentativi più conosciuti quello non realizzato dell'Accademia di Stefano Franscini, approvato dal Gran Consiglio nel 1844, e il CUSI caduto in votazione popolare nel 1986. Per avere finalmente un'università bisogna aspettare il 1995, quando dapprima il Consiglio Comunale di Lugano e poi il Gran Consiglio ticinese votarono la creazione della Fondazione per le Facoltà di Lugano e la Legge cantonale sull'Università della Svizzera italiana. Il Ticino fu in seguito riconosciuto cantone universitario dalla Confederazione nell'anno 2000. -
I maestri di casa. Antologia di scritti ticinesi dell'Ottocento e del Novecento
77 personaggi, uomini e donne, ci accompagnano con i loro contributi in un viaggio a ritroso nel tempo, dalla nascita del Cantone fino alla fine del ventesimo secolo, con una serie di testi nei quali il lettore ticinese ritroverà informazioni, aneddoti, itinerari, descrizioni, località e cognomi a lui noti, e nei quali chi ha scelto il Ticino quale sua nuova patria avrà modo di conoscere e comprendere i grandi cambiamenti intervenuti nel corso di due secoli. Scrittori e scrittrici, studiosi di folklore e di tradizioni, giornalisti e politici, filosofi ed ecclesiastici, architetti e artisti, storici ed educatori, medici e botanici, emigranti e viaggiatori, memorialisti e uomini del popolo, i cui scritti hanno contribuito alla formazione della nostra identità e della nostra cultura, ci permettono di partire per un sorprendente e stimolante viaggio nel nostro passato. I maestri di casa è un'antologia per tutti, corredata da biografie, che propone testi di scorrevole e piacevole lettura e nella quale anche il letterato e lo studioso potranno, tramite i numerosi riferimenti bibliografici, approfondire la conoscenza degli autori e delle autrici proposti. -
Il Ticino sottosopra. Unioni e divisioni all'ombra del Ceneri
«Il Monte-Ceneri, frapposto al Camoghè ed al Gambarogno, che lo dominan superbamente, è un'umile altura, rinomata solo come punto di passaggio, già malsicuro dai ladroni. Dal Ceneri dividesi il Cantone in due parti molto disuguali per l'estensione, distintissime poi per accidenti di clima ed altri parecchi». Così scriveva Stefano Franscini nella sua opera maggiore, La Svizzera italiana (1837-1840), parlando del Cis-Ceneri (il Sopraceneri nella dizione successiva) e del Trans-Ceneri (il Sottoceneri). Da allora sono trascorsi oltre 180 anni: in questo lasso di tempo il valico ha cambiato volto, lasciandosi alle spalle la sua «funesta celebrità». Le vie di comunicazione (la mulattiera prima, la cantonale, la ferrovia e l'autostrada poi) l'hanno via via spianato e quasi cancellato dalla topografia mentale di chi lo attraversa velocemente e distrattamente. Eppure questa «umile altura» tra Ottocento e Novecento ha rappresentato una barriera fisica e mentale, determinando differenze e divergenze, incomprensioni e discordie, quei numerosi «altri parecchi» lasciati intendere dal Franscini. Di questo si occupa questo volumetto, mentre una nuova grandiosa opera del genio civile, la galleria scavata tra la valle del Vedeggio e il Piano di Magadino, sta per cancellare definitivamente il Monte Ceneri dalla nostra esperienza quotidiana e dal nostro immaginario. -
Donne che hanno fatto l'Unione. Cento anni dell'Unione femminile cattolica ticinese (1920-2020)
I primi cento anni dell'Unione femminile cattolica ticinese raccontati attraverso i verbali, i giornali, i racconti delle protagoniste di un'associazione finora ignorata dalla storiografia, che ha saputo però coinvolgere decine di migliaia di giovani e di donne influenzando rapporti, comportamenti, costume, educazione, impegno sociale ed ecclesiale nel corso di tutto il Novecento. Nel nuovo millennio, lo spirito delle origini diventa presa di coscienza sul ruolo delle donne nella Chiesa, con attenzione e preoccupazione particolare per tutte quelle donne che lentamente - senza clamore, in punta di piedi - in questi ultimi anni l'hanno abbandonata. L'Unione femminile si propone come luogo di riflessione per promuovere insieme il dialogo e la collaborazione tra uomini e donne, e per aiutare la Chiesa, abituata da secoli ad essere declinata al maschile, ad aprirsi anche alla ricchezza del femminile. -
Gianfranco Soldati. Fermezza nel cedimento! 30 anni di vita politica ticinese, svizzera o europea. Nulla è cambiato...
A cinque anni dalla scomparsa improvvisa di Gianfranco Soldati, la figlia Daniela ha voluto riunire in un volume i suoi migliori scritti, affinché la sua voce non si perda nel vento. In questi articoli è possibile leggere decenni di storia ticinese vista attraverso il suo sguardo irriverente ma sempre intellettualmente onesto. -
Il gioco impossibile
«Quando cresci in una famiglia di modeste condizioni nel cuore di un continente senza opportunità, hai in testa fin da bambino la ricerca del benessere. Cresci quindi con la speranza, con le tue ambizioni, uguali a quelle di qualsiasi altro ragazzo nel mondo. Ma ti accorgi che i tuoi mezzi non cambiano. È allora che l'impossibile cerca di prendere il sopravvento e buttarti a terra». Ma «impossibile non è camerunese»: la vita di Sergue Guemou è all'insegna di questo motto. Senza mai perdere la speranza, Serge viaggia per anni lungo le rotte dei migranti, tentando di trovare stabilità e serenità. Grazie al suo carisma riesce a superare le infinite difficoltà di quella partita a scacchi che è la migrazione, un gioco contro l'impossibile, un gioco impossibile. -
Storia svizzera delle migrazioni. Dagli albori ai giorni nostri
La migrazione è una normalità storica. Già i primi insediamenti sul territorio svizzero alla fine dell'ultima era glaciale emersero grazie ai movimenti migratori. Poi i mercenari confederati della prima Età moderna trasformarono la migrazione in un fenomeno di massa. Da millenni le persone itineranti connettono il paese con il resto del mondo. Il panorama della storia svizzera della migrazione si basa su protagonisti: donne e uomini partiti per cogliere occasioni di lavoro, di commercio o di formazione, per sfuggire all'assenza di prospettive e alle persecuzioni, per iniziare una vita migliore. L'autrice e gli autori illustrano la partenza dei confederati alla ricerca di un lavoro lontano da casa, narrano l'ascesa della Svizzera che alla fine del XIX secolo diventò un importante centro del mercato del lavoro europeo e parlano del trattamento riservato ai rifugiati e ai migranti per motivi di lavoro nel XX e XXI secolo. -
8'670'300 modi di essere svizzeri
A partire da quando una persona è considerata parte della famiglia? Chi decide e come? Negli ultimi 15 anni circa, la definizione di cosa significa essere svizzeri sembra essere stata appannaggio dei nazionalisti. Ada Marra è figlia di migranti italiani e consigliera nazionale socialista. Nel 2017 è riuscita a far passare in votazione la naturalizzazione agevolata per la terza generazione. In questo libro, tra analisi politica e testimonianza personale, ci consegna il suo messaggio: ci sono mille modi di essere svizzeri e tutti sono legittimi. -
La sensibilità comune
«Bellinzona 2021: quando ho scritto questi testi, la mia mente era assente. Ma il mio cuore era sempre dove volevo che fosse: con i miei amori familiari». In quasi cento pagine Christian Paglia, ex municipale di Bellinzona, racconta la sua esperienza quale capo dicastero delle opere pubbliche e dell'ambiente. Dai buchi nelle strade alla pulizia dei servizi igienici, dalle nevicate straordinarie ai cittadini intolleranti, i brevi testi di Paglia fanno riflettere, e a volte sorridere, sulle quotidiane lotte che deve portare avanti un municipale. -
Antonio Ciseri e il Ticino. 1821-2021 bicentenario. Pittura sacra e ritratto di una società. Ediz. illustrata
Nel 2021 ricorre il bicentenario della nascita di Antonio Ciseri, nato a Ronco sopra Ascona il 25 ottobre 1821, che viene celebrato con una serie di iniziative e manifestazioni in tutto il Cantone. Autore di quadri di soggetto religioso e storico e di ritratti, a lungo relegato fra gli artisti accademici, Antonio Ciseri è oggi ampiamente rivalutato dalla critica, che ha messo in luce la complessità e la potenza iconica della sua opera, tanto da annoverarlo tra i maggiori esponenti della pittura dell'Ottocento. Allo scopo di valorizzare la figura e l'operato dell'artista, e soprattutto il significativo lascito artistico al suo territorio, l'Associazione Antonio Ciseri 2021 in collaborazione con Armando Dadò editore ha promosso la pubblicazione di una monografia interamente dedicata ad Antonio Ciseri e il Ticino, che riunisce una serie di saggi di studiosi e specialisti del pittore e, per la prima volta, un catalogo completo delle sue opere recensite sul territorio, tanto di proprietà pubblica quanto privata. -
La Svizzera nell'ora della verità. Flavio Cotti a colloquio con Moreno Bernasconi. Con i principali discorsi del presidente della Confederazione nell'anno del 700°
Qual è l'eredità politica del Consigliere federale Flavio Cotti? La riedizione del libro La Svizzera nell'ora della verità, contenente i principali discorsi pronunciati dal 1986 al 1991 - anno del Settecentesimo della Confederazione - e una lunga intervista sulle grandi sfide del nostro Paese, permette di misurare la notevole statura di uomo di Stato e la lungimiranza politica del Consigliere federale ticinese su questioni oggi diventate di grande attualità: dalla crisi dei partiti politici tradizionali e l'irruzione di nuovi movimenti all'affievolirsi della coesione federale; dal difficile equilibrio fra i potentati economici mondiali e la politica nazionale all'emergenza dovuta ai cambiamenti climatici e all'urgenza di un politica ambientale coraggiosa e incisiva coordinata sul piano internazionale. Una lungimiranza che nel famoso discorso di Poschiavo del 27 ottobre 1990 l'aveva spinto a perorare la necessità, per la Svizzera italiana e la Svizzera multilingue e multiculturale, di un'Università della Svizzera italiana. Oltre ai discorsi e all'intervista, questo libro contiene una nuova prefazione del curatore Moreno Bernasconi e un profilo biograficopolitico del consigliere federale Cotti da parte del prof. Urs Altermatt, storico, curatore e autore del Repertorio biografico del Consiglio federale svizzero, nonché un ricordo di Flavio Cotti della consigliera federale Doris Leuthard. -
Bernard Contì torna a Parigi
«Negli anni passati in mare aveva faticosamente ritrovato la serenità e ora non era disposto a rimetterla in gioco. Mollò gli ormeggi e si diresse verso l'uscita del porto ma, arrivato in mare aperto, rallentò i motori e guardando l'orizzonte pensò: Cosa sto facendo? quel cadavere potrebbe essere solo l'inizio... se quella morte viene dal mio passato, me ne devo occupare personalmente...». Bernard Contì, ex ispettore capo alla Sûreté di Parigi, dopo molti anni vissuti pericolosamente vorrebbe condurre un'esistenza pacifica navigando nel Mediterraneo con il suo peschereccio in disarmo. Nella sua lunga carriera ne ha viste troppe e non è più disposto a mettere a repentaglio la sua vita. Ma cosa fare quando un uomo viene assassinato proprio sul suo pontile? Aiutato dalla polizia locale e da una misteriosa avvocatessa, Contì è costretto a vestire nuovamente i panni da investigatore e seguire le tracce - tra Genova, Parigi e Palermo - di un omicida inafferrabile e spietato. -
Lampi di luce. Di arte, di libri e di anime
Queste sono pagine vagabonde in cui smarrirsi come tra i vicoli di una grande città. Sono pagine divaganti di arte, di libri e di anime abitate da molti pensieri, che sfiorano l'antico dialogo tra Arte e Cura, tra gesto d'arte e gesto di cura. Diciamolo subito, non sono un critico d'arte, ma solo un ascoltatore d'anime ed è forse per questo che alcuni artisti mi hanno chiesto di presentare il loro lavoro. Cercavano uno sguardo non specialistico, che facesse accadere qualcosa a partire dalla loro opera. Come si sa è l'occhio di chi guarda a stabilire la vita di quell'opera che, da quando è mostrata, non appartiene più veramente all'artista ma a un Altro, che viene da Altrove e va Altrove. È la questione di questo Altro arrivante e di questo Altrove, che interroga l'Arte come la Cura. -
La luna nel baule-Der Mond in der Truhe-La glina en l'arcun
All'età di 80 anni Jolanda Giovanoli decide di affidare la storia della sua vita a Daniele Dell'Agnola. L'intenzione iniziale è di limitarsi a «due paginette di memorie da lasciare alle figlie», ma sin dai primi paragrafi il racconto comincia a crescere in profondità. Con delicatezza e empatia, Jolanda ci porta con sé in un viaggio attraverso le gioie e i dispiaceri di una vita vissuta sempre con passione. Oltre gli orizzonti della vicenda personale si intravedono anche avvenimenti epocali, dalla guerra al crollo della cortina di ferro. Ma sono soprattutto i piccoli gesti della quotidianità e gli affetti più sinceri a scandire il ritmo della narrazione e fare della vicenda umana di Jolanda lo specchio di un'esperienza collettiva. ""La luna nel baule"""" si rivela così un ponte ideale che congiunge il passato e il futuro e abbraccia quattro generazioni di una famiglia bregagliotta."" -
Kill Venus! Liberare il femminile tradito negli uomini e nelle donne
Il femminile non è la donna. Nonostante le molteplici forme di rimozione di cui è stato oggetto, imprigionato nelle donne e ritenuto espressione della loro inadeguatezza e inferiorità, il femminile è un approccio alla vita che ci mette tutti, uomini e donne, a contatto con gli strati più intimi della nostra umanità. Farlo affiorare come nuovo nutrimento per il nostro vivere e convivere significa liberarlo, alla fine, anche da questo suo nome ambiguo e fuorviante. Significa andare oltre le troppe gabbie simboliche che hanno attraversato la storia della nostra civiltà per riconoscere in ciò che abbiamo chiamato femminile un principio della vita da coltivare insieme, uomini e donne, finalmente complici allo specchio di una nuova cultura dell'umanità di cui abbiamo tanto bisogno. -
La gran regina del cielo e le Benedettine di Claro. Genealogia femminile di un sacro monte in area alpina nel manoscritto di suor Ippolita Orelli (1697)
Il volume presenta, per la prima volta, la trascrizione della cronaca seicentesca relativa al monastero benedettino di Santa Maria Assunta di Claro, fondato nella seconda metà del '400 e tutt'ora attivo. Il testo manoscritto, redatto con cura e perizia dalla locarnese Ippolita Orelli (1631-1702), è una finestra spalancata su un mondo ricco di notizie e di sfumature. Tra storia, mito e rappresentazione, la monaca narra la complessità di una comunità religiosa in un contesto di avvenimenti epocali, che influenzeranno profondamente la Chiesa, le mentalità e i destini delle donne in generale. Nel suo scritto, suor Ippolita ci propone duecento anni di storia, introducendoci nei tempi e negli spazi della fede, percepita e vissuta in prima persona. Il libro, oltre a valorizzare alcune tra le più antiche scritture femminili reperite fino ad oggi in Ticino, propone anche una riflessione sui legami tra donne e fede, tra la Vergine Maria e le sue figlie. Proprio Maria, la Gran Regina del Cielo, è la protagonista della preziosa narrazione che suor Ippolita ci offre. -
Immagine Ticino. 50 anni Agenzia Turistica Ticinese
Mezzo secolo di vita sociale, culturale, politica ed economica dalla nascita dell'Ente Turistico Ticinese. Evoluzione e sviluppi collaterali nella ricerca dell'identità turistica del Canton Ticino. -
Un inverno a Istanbul
Corno d'Oro, Bosforo, Bisanzio perduta Angelika Overath racconta di Istanbul, città sospesa tra Medioevo e modernità, città della bellezza e delle contraddizioni, in cui un amore inaspettato diviene possibile. E il tempo si dilatò, come solo il tempo sa fare. E con lui i ricordi. -
La pipa che prega & fuma
«La felicità passa come una falciata. Mentre mordicchio un pezzetto di aldilà». Tra il 2003 e il 2004 Maurice Chappaz, dal suo ritiro nell'Abbaye de Le Châble, redige una serie di note, riviste poco prima della sua scomparsa. Come sbuffi di pipa, i pensieri si avvolgono in spire o si allontanano leggeri. La pipa che prega & fuma - meditazioni, aneddoti, riflessioni - è un'ode alla vita e al mondo.