Sfoglia il Catalogo feltrinelli029
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7561-7580 di 10000 Articoli:
-
Milizia e professionismo nella politica svizzera
Il volume fornisce un'analisi approfondita del modo peculiare in cui in Svizzera si assumono le cariche politiche elettive. Conosciuta per il suo modello di milizia, la Svizzera sta vivendo una trasformazione profonda che sta investendo tutti gli ambiti istituzionali: il piano federale, i cantoni e i comuni. Le remunerazioni aumentano e le cariche politiche diventano spesso a tempo pieno. I segnali di una professionalizzazione sempre più diffusa si stanno moltiplicando, anche se i legislativi comunali e cantonali rimangono in parte fuori da questo processo. Ci si può allora interrogare sulla vitalità odierna del modello di milizia e su quali controversie il mutamento stia suscitando. Dai contributi di studiosi attivi in quattro Università svizzere (Berna, Ginevra, Losanna, Zurigo), che si sono avvalsi di dati in gran parte inediti, si profila una Svizzera in bilico fra tradizione e cambiamento. -
Mio caro vicino. Corrispondenza
Per quanto facciano parte, insieme a Jeremias Gotthelf, della cosiddetta ""triade"""" dei classici della letteratura svizzera tedesca dell'Ottocento, è difficile pensare a due scrittori più diversi di Gottfried Keller e Conrad Ferdinand Meyer. Gli unici punti di contatto sono le origini zurighesi, il realismo narrativo e una spiccata tendenza alla solitudine, che però in Keller è il prodotto di un carattere burbero e scontroso mentre in Meyer è la conseguenza di un profondo disagio psichico ed esistenziale. Date queste premesse, un dialogo sembrerebbe semplicemente impossibile. E invece il carteggio tra Keller e Meyer, proposto in questo volume per la prima volta in versione italiana, nasce proprio da queste differenze che si compongono in una sorta di vicina lontananza, fatta di ritrosie, confessioni, reciproche richieste di aiuto e sostegno. Quello che si profila è uno spaccato molto preciso e per molti versi inedito e sorprendente della vita dei due scrittori."" -
Angela Mondini 1879-1963. Con un ricordo di Bruno Nizzola 1890-1963. Ediz. illustrata
«Con l'esposizione dedicata alla locarnese Angela Mondini, il Centro culturale e Museo Elisarion ha il piacere di presentare l'opera di un'artista autodidatta poco conosciuta al grande pubblico ma che, nonostante si sia avvicinata alla pittura relativamente tardi e per il puro diletto, seppe guadagnarsi la considerazione e ammirazione del maestro Bruno Nizzola e di altri noti esponenti della vita culturale e artistica del Locarnese, tra cui anche il ""nostro"""" Giovanni Bianconi.» Renato Mondada, Capo Dicastero cultura Minusio."" -
I rustici. Architetture dell'essenziale
I disegni di alcuni edifici rurali realizzati dall'abile mano di Dario Müller sono lo spaccato di una realtà trascorsa e, per molti versi, ormai dimenticata e sommersa, o in certi casi, riemersa, ma in forme e contenuti diversi ed anche discutibili. Sono oggetti disabitati, in agonia o morti, ma resistono in quanto testimoni di una vitalità secolare della comunità locale che, in una specie di servitù della gleba, ne aveva condiviso ogni spicchio di quotidianità vita natural durante."" (Dal testo di Mario Donati)"" -
Gabbia di sogni
Romanzo d'esordio di Monique Saint-Hélier, ""Gabbia di sogni"""" è un testo che testimonia la nascita di un indiscusso talento letterario, le cui peculiarità e i cui ritmi si intrecciano con la singolarissima e sofferta vicenda biografica della scrittrice. Sospeso tra finzione narrativa ed esperienza vissuta, tra referenza autobiografica e rielaborazione fantastica, """"Gabbia di sogni"""" sorprende il lettore per il suo stile fortemente evocativo che lascia intravedere le ambiguità di una scrittura i cui confini generici appaiono alquanto fragili e facilmente valicabili. Così, dietro il personaggio di Béate, il lettore non può non scorgere gli stessi tratti caratteriali di Berthe-Monique, gli stessi combattimenti religiosi, le stesse ferite esistenziali, gli stessi luoghi della sua infanzia, la stessa Svizzera, recuperata, fatalmente, solo quando era stata ormai abbandonata per sempre."" -
Il voltamarsina
"Il voltamarsina"""", pubblicato nel 1932, è ambientato nel cuore del Malcantone e ha come protagonisti Tomaso e Rosa, due giovani paesani, sposi quasi promessi, che dopo varie peripezie ed esperienze di dolore trovano, con il sostegno del parroco del loro villaggio, la felicità nell'unione matrimoniale. Di qua dall'elaborazione letteraria con le sue reminiscenze manzoniane, la vicenda è nutrita di memorie e di affetti e ci fa respirare un clima, quello del Ticino di inizio '900, caratterizzato da instabilità politica e dalle mai sopite rivalità fra conservatori e liberali, che non di rado sfociavano in episodi di violenza come quello che vede coinvolto Tomaso. Sottesa a quest'impianto di romanzo storico epigonico, una fede viva in quegli ideali umani ed evangelici, che per Francesco Alberti sono la ragione della nostra vita e che qui danno luce e respiro alla narrazione." -
Gli altri noi. Rom e residenti nella Svizzera italiana: etnografia e mediazione
La presente ricerca è il risultato di un'esperienza di mediazione e di uno studio antropologico sulle relazioni d'alterità tra rom in transito nella Svizzera italiana e la popolazione locale. L'analisi antropologica ha fatto emergere il ruolo ambivalente del conflitto nella produzione e riproduzione della relazione d'alterità: le interazioni tra residenti e rom variano nel corso del tempo, oscillando tra il polo del rifiuto e quello dell'attrazione, in un continuo riconoscersi nel distinguersi, diffidare nel fidarsi. Il modello integrativo tradizionale dello Stato-nazione si rivela troppo ristretto per accogliere la cultura rom. Impedirne la resistenza nelle prese di distanza dal lavoro salariale e dalla scolarizzazione obbligatoria, intralciarne il desiderio di mantenere uno stile di vita seminomade, che garantisce anche i ricongiungimenti famigliari e religiosi, rifiutare di riconoscerne l'organo di giustizia e la lingua... porterebbe a una dissoluzione della cultura rom. I rom ne sono consapevoli, ragione per la quale mantengono un'ambivalenza relazionale, al costo di apparire come ""zingari indesiderabili""""."" -
Stimatissimo signor mago. Corrispondenza 1937-1962
Il carteggio tra Hermann Hesse e Peter Weiss comincia nel 1937, quando il giovane Weiss, profondamente colpito dalla lettura de ""Il lupo della steppa"""", si rivolse a Hesse per ottenere consigli e suggerimenti. Tra i due, malgrado la notevole differenza di età, si instaurò subito un rapporto di amicizia, al punto che Weiss nel 1937 fu ospite alla Casa Camuzzi di Montagnola e l'anno successivo visse alcuni mesi a Carabietta. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, Weiss si rifugiò con la famiglia in Svezia, ma per alcuni anni, fino al 1944, lo scambio epistolare si mantenne molto fitto. Seguì poi un lungo periodo di silenzio, nel corso del quale Weiss cominciò ad affermarsi come pittore e infine come scrittore. Il carteggio riprende nel 1961, dopo la pubblicazione del racconto """"Congedo dai genitori"""", che segnò ufficialmente l'esordio di Weiss come scrittore di lingua tedesca. È trascorso quasi un quarto di secolo dal primo contatto, un intero mondo è crollato, ma l'amicizia si è conservata intatta. Hermann Hesse morirà poco più di un anno dopo, nell'agosto 1962, proprio mentre Weiss si avvia a diventare uno degli scrittori più significativi del secondo Novecento tedesco."" -
Flash
«Avendo girato abbastanza il mondo, ho raccontato (magari più volte) qualche divertente fatto accadutomi, ho illustrato caratteri di persone incontrate, ho ripetuto pettegolezzi raccolti, suscitando l'ilarità degli amici. Li ho memorizzati quasi fossero dei flash e li presento qui senza nessun ordine né logica temporale. Non sono altro che istantanee, a me sono servite quali ricordi, e alla mia età i ricordi sono importanti e un poco danno il gusto delle cose vissute e passate per sempre. E riempiono le giornate. Ma ancor più mi servono per sottrarmi allo stucchevole, pomposo e inutile rito della biografia, nella quale alcuni cari diavoli tentatori mi esortavano a cimentarmi». -
Giacomo Martinetti (Firenze 1842-1910). Ediz. illustrata
Ricorre nel 2021 il bicentenario della nascita del pittore Antonio Ciseri (Ronco sopra Ascona 1821 - Firenze 1891). La Pinacoteca Züst omaggia il bicentenario della nascita di Antonio Ciseri presentando una piccola mostra dedicata a uno dei suoi allievi di maggior talento, Giacomo Martinetti, purtroppo sino ad oggi quasi completamente dimenticato. La sua formazione si compie presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze. Decisivo è il rapporto con il conterraneo Antonio Ciseri: dal 1861 frequenta anche la sua scuola privata e con lui stabilisce un legame di amicizia e fiducia, tanto che era Martinetti a curare alcuni affari del maestro. -
L' incontro tra due mondi. Robert e Evelyne Gallay in Valmaggia. Ediz. multilingue
Mentre in Europa la guerra si scatena, nel villaggio di Prato la storia di due artisti ginevrini si intreccia con la storia rurale della Val Lavizzara, lasciando tracce artistiche indelebili. -
È sempre lunga la strada per St. Moritz
Franciacorta, anni '40. Emma è una bambina che sperimenta tanto la gioia delle corse tra i ciliegi, quanto l'umiliazione delle toppe sui vestiti e il dramma della Seconda guerra mondiale. Ruhr, 1949. Hannelore ha dieci anni: un giorno uno sconosciuto, le si avvicina e le pone delle domande. Solo alla fine le dice chi è. Quello sarà un giorno che Hannelore non scorderà mai. Bernina, luglio 2000. Floriana raggiunge il passo, incredibilmente innevato in pieno luglio. Per fortuna il maltempo non la fa desistere da un viaggio che si rivelerà unico e che le cambierà la vita. Tre donne, tutte e tre in qualche modo legate a St. Moritz, un mondo incantato dove al glamour degli ospiti internazionali si mescola il silenzioso lavoro di migliaia di camerieri e donne di servizio. Un luogo che sarà per tutte difficile da dimenticare. -
Gli anni in Svizzera. Con un saggio storico di Franco Monteforte
Nel «paese della tranquillità e della libertà», tra Ginevra (Les Délices) e Losanna (Montriond), Voltaire ha finalmente agio di sistemare i propri affari e di allestire la prima edizione completa delle proprie opere presso gli editori ginevrini Cramer. Sono gli anni memorabili della Pucelle d'Orléans (1755), del Poème sur le désastre de Lisbonne, dell'Essai sur les moeurs (1756), di Candide (1759), e ancora della collaborazione all'Encyclopédie di d'Alembert e Diderot, dell'articolo Genève di d'Alembert, della polemica con i pastori ginevrini e con Rousseau, delle imprese di Federico il Grande nella Guerra dei Sette Anni. All'antologia di lettere del periodo svizzero (1754-1760), curata da Carlo Caruso, che rende conto della varietà dei temi e della vivacità dello stile epistolare volteriano, si accompagna l'ampio saggio introduttivo di Franco Monteforte che ricostruisce l'intero arco storico del rapporto di Voltaire con Ginevra e la Svizzera, compresi gli anni di Ferney (1760-1777), entro cui le lettere acquistano tutta la loro importanza di brillante documento di un capitolo cruciale della civiltà europea, alla vigilia della Rivoluzione francese. -
La nascita del Cantone Ticino. Ceto dirigente e mutamento politico
Dal gennaio del 1798, in seguito all'intervento militare francese, nella Confederazione svizzera dei tredici cantoni l'antico regime si sgretola: alberi della libertà vengono issati un po' ovunque. Nei baliaggi dei cantoni svizzeri al sud delle Alpi il processo è altrettanto rapido: personalità già attive nell'amministrazione e giovani borghesi agiscono assecondando il cambiamento in corso. Queste personalità dall'aprile del 1798 formeranno nella Svizzera sudalpina il personale politico della Repubblica elvetica, proclamata sotto l'egida della Francia post rivoluzionaria e, dal 1803, il ceto dirigente del canton Ticino, creato per volontà napoleonica nell'ambito del regime della Mediazione. Come hanno gestito i membri del ceto dirigente della Svizzera sudalpina, sul piano locale, le innovazioni e le trasformazioni indotte dall'intervento francese e ispirate dal pensiero illuminista? Questo lavoro ricostruisce con minuzia il percorso di una ventina di personalità politiche tra il 1798 e il 1814, rilevando al contempo la loro capacità di mantenersi al potere in un periodo marcato da rivolte popolari, repentini cambiamenti di regime e onerose onerose occupazioni militari. -
Accusare e sedurre. Saggi su Jean-Jacques Rousseau
Rousseau procedette alla maniera dei predicatori. Accusò il male per meglio annunciarne il rimedio. Fu l'«indignazione della virtù», ci assicura, che segnò l'inizio della sua vocazione «filosofica», quando un concorso accademico pose il quesito su quali fossero le conseguenze del «rinascimento delle scienze e delle arti». La sua indignazione, il suo risentimento fecero allora nascere in lui un'eloquenza di cui ignorava ancora tutto il potere. Egli giudicò necessario risalire ai primi tempi della storia umana, e il modello da lui proposto gli valse di essere considerato uno dei fondatori dell'antropologia. Riuscì a porre all'interno del romanzo intitolato ""La nuova Eloisa"""" un luogo ideale in cui vivere e, al contempo, dei viaggi attorno al mondo. Alcuni dei suoi lettori ne furono sedotti al punto da voler abbandonare ogni cosa per vivergli accanto, quasi avesse fondato un ordine religioso. Questa singolare attrazione agisce ancora oggi."" -
Pensieri nella brezza dei giorni. Nove paesaggi per nove soste
La quotidianità, di cui queste pagine parlano con diverse musicalità e diverse dissonanze, ci appare sempre più come un insieme disordinato di frammenti, una banchisa che si frastaglia dall'oggi all'indomani rendendo incerta la mappa e periglioso il viaggio. Queste pagine così rapsodiche provano a raccogliere alcune di queste tracce, come se fossimo affacciati alla finestra sul cortile della vita, dove si rincorrono il rumoroso vociare e i silenzi della solitudine. Nella brezza dei giorni le parole sembrano foglietti di carta, pronti a prendere il volo sfuggendo dalle nostre mani. Parole che oscillano fra viaggi e nostalgie, fra la complessità dell'educare in famiglia come a scuola, la ricerca di strategie di sopravvivenza ai deserti che ci abitano, la speranza che illumina i giorni e le parole ultime da cui la Morte sussurra o urla. Un cammino fatto di sentieri che si intrecciano, si mescolano, si disperdono, dipingendo nove paesaggi per nove soste, da dove guardare, partecipi, il mondo. -
La chiave di Elena
Locarno, una notte di novembre del 1827. Un ragazzo raccoglie da terra una chiave ed entra nel palazzo che ha davanti in cerca del proprietario a cui restituirla. L'anziano avvocato Pontoni prende la chiave tra le mani e inizia a raccontare la sua storia, la storia di un fratello e una sorella. È l'anno del Signore 1774 quando Elena e Martino lasciano per sempre la Valle Rovana insieme a una vacca, una gallina e qualche capra. Hanno sedici e quindici anni, sono rimasti soli e il loro villaggio non ha più nulla da offrire loro. Scendono per la prima volta la valle con l'obiettivo di raggiungere Locarno. Cercando di salvare le bestie dal fiume in piena Martino si ferisce, e l'incidente lo costringe a fermarsi a Maggia. Da quel momento non vedrà più sua sorella. Inizia così il lungo viaggio di Martino sulle tracce di Elena, dalla Vallemaggia alle paludi della piana di Magadino, dalle pendici del Monte Ceneri infestate dai briganti fino a Lugano, dove il fantasma sfuggente della sorella trova finalmente, forse, un corpo. -
Un paese in una valle che non c'è
Il luogo che ricordi fedelmente è quello in cui hai avuto le emozioni più forti. In questo caso, è il paese di Medeglia. Una comunità che oggi conta circa quattrocento anime, posta nella Val d'Isone. Una valle laterale, il cui accesso dall'Alto Vedeggio, da Bironico, risulta ai più sconosciuto. Ma in verità, negli ultimi decenni la Val d'Isone si è fatta conoscere per la presenza della caserma dove si svolge l'istruzione delle forze speciali dell'esercito, della polizia e delle guardie svizzere del papa. È stato quindi logico e naturale che questa raccolta si estendesse pure alla Val d'Isone e di riflesso al nuovo Comune di Monteceneri di cui, dal 2010, il quartiere di Medeglia fa parte a tutti gli effetti. Nel libro si racconta di alcuni personaggi - maestri, parroci, autorità, emigranti di ieri e di oggi - gente comune della valle che fanno sentire il profumo di quella vita di paese oggi oramai scomparsa. -
Svizzera-UE: un rapporto irrisolto
Il volume fornisce un bilancio dell'evoluzione delle relazioni fra Svizzera e Unione europea dall'inizio degli anni '90 ad oggi. Nonostante la Confederazione elvetica non sia aderente all'UE, la questione europea ha plasmato l'agenda del governo e del parlamento, le dinamiche del federalismo, i programmi dei partiti, le campagne elettorali e referendarie nelle diverse regioni. Il tema intreccia politica interna e politica estera, coinvolge i rapporti diplomatici, le relazioni economiche, il confronto ideologico-politico, e le relazioni fra centro e periferia. In una fase cruciale per le relazioni bilaterali Svizzera-UE, e alla luce anche della partita parallela della Brexit, politologi, economisti e storici forniscono il loro contributo alla riflessione scientifica e al dibattito pubblico. -
Giovani adulti allo specchio. Chi sono, cosa pensano, come cambiano
Non sono esclusivamente i giovani a determinare l'avvenire. Sono però loro ad anticipare, almeno in parte, le tendenze e le aspirazioni della società nel suo insieme. Comprendere come sono cambiati i giovani negli ultimi decenni contribuisce quindi a capire come è mutata la società. Sapere chi sono e cosa pensano le nuove generazioni consente di intuire come potrebbe essere il nostro futuro. Il volume raccoglie contributi sui valori, la formazione, la soddisfazione nei confronti della vita, il rapporto con la lettura, l'interesse per la politica e gli orientamenti verso la politica e il mondo dei giovani svizzeri di ambo i sessi nel passaggio dalla post-adolescenza all'età adulta. Le analisi coprono un intervallo di tempo che varia fra il quarto di secolo e i cinquant'anni fino ai giorni nostri, permettendo così di capire continuità e trasformazioni della condizione giovanile a cavallo dei due secoli. I dati analizzati sono stati raccolti nell'ambito delle Inchieste federali fra la gioventù ch-x, un programma della Confederazione che può contare su una storia decennale.