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Codice di norme vaticane. Ordinamento giuridico dello Stato della Città del Vaticano
Il Codice di Norme Vaticane contiene una raccolta di oltre un centinaio di documenti normativi attualmente vigenti nello Stato della Città del Vaticano che costituiscono il fondamento dell'ordinamento dello Stato. In questo volume vengono pubblicate le norme promulgate dal legislatore vaticano, o concordate con lo Stato italiano, mediante criteri redazionali scelti al fine di rendere più agevole la comprensione del peculiare sistema giuridico vaticano: vengono proposti inoltre commenti e richiami ad altri testi, generalmente riportati nel volume, utili per l'interpretazione o per eventuali integrazioni. -
Corso di diritto vaticano
Il presente Corso di diritto vaticano risponde al programma accademico della disciplina che intende presentare in modo sistematico e completo l'ordinamento giuridico vigente nello Stato della Città del Vaticano. Gli otto capitoli in cui è strutturato il volume si sviluppano a partire dall'introduzione storica, necessaria per comprendere la ragion d'essere dell'istituzione stessa e delle principali problematiche che la riguardano. Attraverso l'analisi degli elementi che strutturano lo Stato si giunge, poi, alla presentazione della sua organizzazione di governo e del regime giuridico delle fonti che, dal punto di vista del docente, rappresenta il nucleo centrale del Corso, il quale deve esaminare la convergenza di norme date dal legislatore vaticano, con norme italiane di rinvio e quelle provenienti dall'ordinamento canonico che il diritto vaticano riconosce come ""la prima fonte normativa e il primo criterio di riferimento interpretativo"""". Segue poi l'esame dei sistemi di norme di diritto civile, di diritto penale, del lavoro e finanziario che sono vigenti nello Stato. L'analisi del diritto vaticano offre allo studioso la peculiarità di un sistema giuridico che, alle sue caratteristiche proprie, aggiunge un processo di rinnovamento delle norme e delle istituzioni, necessario per tenere il passo con l'evoluzione internazionale dell'organizzazione giuridica."" -
Conoscenza e mondo. L'epistemologia di Leonardo Polo
Questo libro offre una presentazione della filosofia della conoscenza e del cosmo del filosofo spagnolo Leonardo Polo. La sua tematica è l'individuazione del ""limite"""" concettuale della nostra mente e il tentativo di trascenderlo attraverso il pensiero filosofico. Le scienze riducono le cose fisiche a oggetti intelligibili capaci di offrire una certa idea della realtà e trovano una particolare applicazione nel dominio tecnologico della natura. La metafisica del mondo fisico cerca invece d'immergersi nella sua struttura profonda, rinunciando però al suo possesso concettuale, per poter così scoprirne i principi ontologici e aprire la strada alla contemplazione dell'essere materiale nella vastità del cosmo. La proposta di Polo continua in qualche modo il progetto aristotelico della Fisica, alienandolo però dal dominio oggettivante. Questa operazione implica un radicale cambiamento della nostra mentalità, se si desidera comprendere la realtà corporea così come è, e non come viene elaborata dai nostri schemi mentali. Si profila così un mondo oscuro per noi, nel suo continuo alternarsi tra processi e arresti formali. È un mondo sostenuto da un pulsare cosmico perenne che, nei suoi livelli più alti, come la vita, s'illumina e si ordina in un modo progressivo, senza giungere a una culminazione definitiva. Soltanto in questo quadro è possibile compiere il salto oltre il limite, un salto che consente di avvertire l'essere del cosmo come un perenne incominciare persistente che ne rivela la condizione creata. Il lettore che vorrà inoltrarsi in questa lettura forse sarà sorpreso dalla novità di questa proposta filosofica. Ma potrà anche essere molto stimolato a cercare di capire il senso dell'universo al di là di quanto presentano la conoscenza ordinaria e le spiegazioni scientifiche."" -
Il matrimonio. Teologia e vita
Dalla fine del XX secolo il matrimonio sta subendo una profonda crisi che arriva fino alla sua ridefinizione legale in alcuni paesi. Papa Francesco incoraggia i cristiani a diventare protagonisti nella vita sociale, culturale e politica per mostrare la ragionevolezza della proposta cristiana sul matrimonio e la famiglia (cfr. Amoris laetitia 35). Infatti, tra i sette sacramenti della Chiesa, il matrimonio presenta la peculiarità di essere il sacramento di una realtà già esistente in ogni società dall’origine del genere umano, realtà che risulta confermata e potenziata in tutti i suoi valori umani mediante l’elevazione a sacramento. Questa seconda edizione, riveduta e ampliata dell’opera pubblicata nel 1996, costituisce un effettivo contributo per la conoscenza del tesoro della verità cristiana sul matrimonio con lo sguardo attento alle questioni antropologiche e teologiche della nostra epoca. Il manuale è strutturato in tre parti. La prima parte approfondisce il disegno creatore e redentore di Dio sul matrimonio percorrendo le più significative tappe della storia della salvezza. La seconda parte è dedicata alla celebrazione del sacramento del matrimonio. L’ultima parte considera le principali questioni morali e pastorali della vita coniugale e famigliare. -
«Semi del Verbo nella Storia». Percorsi biblici e patristici dal primo al quinto secolo
Il cammino della ricerca scientifica comporta un dialogo aperto ad ogni confronto perché la gioia della verità possa essere sempre più il riflesso della luce di Dio, che risplende nell'intelligenza umana. L'espressione ""Veritatem inquirere"""" è un invito pressante a indagare nella ricerca della verità. Questo permette di conoscere più a fondo come si è espresso un autore o che cosa è racchiuso in una formula, segno - a sua volta - di una cultura e di una forma celebrativa del mistero cristiano. Il volume invita a sollevare lo sguardo sui primi cinque secoli toccando due argomenti per ogni periodo e riservandone uno per il quinto. E mentre la Presentazione offre il quadro circa la ripresa della collana e il senso della ricerca, la Postfazione invita al confronto tra i contributi dell'Autore e l'ambito specificamente cultuale, con tutto ciò che tale ambito comporta. L'Indice dei Nomi denota un orizzonte molto ampio dei termini della ricerca, e insieme un'occasione per proseguire negli intenti focalizzati e in altri appena accennati. Nella Veritatis gaudium papa Francesco invita ad assumere una formazione accademica garantita da un «impegno generoso e convergente verso un radicale cambio di paradigma, anzi ... verso una coraggiosa rivoluzione culturale». E questa potrà avvenire qualora si attivi «una vera ermeneutica evangelica per capire meglio la vita, il mondo, gli uomini». Si tratta in definitiva «non di una sintesi, ma di una atmosfera spirituale di ricerca e certezza basata sulle verità di ragione e di fede». Sono parole che invitano a continuare con coraggio e ampiezza di orizzonti culturali nell'impegno del veritatem inquirere."" -
Svelare il mistero. Filosofia e narrazione a confronto
Quest'opera, che rientra nell'ambito dei Cultural Studies, si sofferma su un aspetto che le teorie della narrazione spesso trascurano, ovvero il rapporto tra poetica, prassi e teoria. Il mondo della finzione è, perciò, analizzato sia nella sua costruzione poetica, sia nel suo influsso sul pubblico e sui lettori e sia nella sua apertura alla trascendenza. Il punto di collegamento fra poetica e trascendenza si trova, secondo l'autore, nel concetto di verosimiglianza, ovvero nella verità, bellezza e bontà che operano nella finzione. Essa ammette, quindi, diversi livelli di profondità: quella logica, indicata da Aristotele, che permette di introdursi nei mondi immaginari; quella metafisica della rappresentazione dell'esistenza umana; e quella gnoseologica in cui c'è il riconoscimento e il piacere estetico derivanti dalla scoperta della propria vita attraverso le vicende dei personaggi di finzione. Attraverso l'analisi di diverse opere letterarie e cinematografiche, l'autore mostra come la trascendenza sia l'autentica protagonista della finzione, mentre la riduzione postmoderna della bellezza narrativa a una sensibilità e a un'affettività autoreferenziali mostra tutta la sua contraddizione. Oltre alla sua apertura al vero, al bello e al bene, la trascendenza della finzione ha a che fare con la philia: la quasi-amicizia che si stabilisce fra l'autore/lettore e i personaggi letterari, e che porta la finzione a oltrepassare se stessa, al di là della stessa intenzione dell'autore e dell'opera. Non si tratta soltanto di una sorta di transfert emotivo con i personaggi, né di una fusione di orizzonti in grado di dare luogo a una mimesis educativa e catartica. È qualcosa di più. Qualcosa che può essere propriamente descritto come ""amore"""", e che è alla base dell'influsso della finzione sulle nostre vite. È proprio in questo accostamento fra poetica narrativa e amicizia che si trova il contributo fondamentale di quest'opera."" -
La liturgia, epifania della Chiesa. Teologia e magistero da san Pio X al Concilio Vaticano II
Il XX secolo è stato testimone privilegiato della riscoperta del rapporto fra la Chiesa e la liturgia, fra la Chiesa e l'Eucaristia, nel più ampio contesto del rinnovamento ecclesiologico e liturgico verificatosi in seno al cattolicesimo, durante la stagione compresa tra la fine della Prima Guerra Mondiale e il Concilio Vaticano II. In questo quadro ricco di stimoli la liturgia è apparsa come epifania della Chiesa. Questo volume vuole presentare il contributo della riflessione teologica a tale scoperta e la progressiva ricezione magisteriale di questo apporto tra il pontificato di san Pio X e il Vaticano II. -
Vangeli Sinottici e Atti degli Apostoli. Tradizione, redazione, esegesi, teologia
Il volume offre una presentazione critica e ragionata dei Vangeli sinottici e degli Atti deli Apostoli, con l'approfondimento esegetico e teologico di venti pagine scelte, cinque per ciascun libro. L'opera è stata pensata come «manuale di base» a servizio di quanti svolgono studi accademici nell'ambito dell'approfondimento delle origini cristiane e delle sue fonti. Nell'elaborazione dell'itinerario storico-letterario che dall'evento di Gesù Cristo conduce alla redazione dei Vangeli canonici, si è tenuto conto dei recenti sviluppi della ricerca neotestamentaria e, nel contempo, delle esigenze di conoscere e di approfondire in modo chiaro e unitario i dati letterari (fonti, redazione, esegesi) e il messaggio teologico dei tre Vangeli sinottici e degli Atti degli Apostoli. Il percorso di dispiega in dieci capitoli, articolati in cinque parti. I primi due capitoli, di carattere introduttorio, affrontano le questioni relative al dibattito storico (I) e letterario (II) dei libri considerati. Gli altri otto capitoli presentano la composizione letteraria, il messaggio teologico e i saggi esegetici di ciascun libro, seguendo un ordine storico (Mc; Mt; Lc-At). Le appendici esplicative e la rassegna bibliografica finale costituiscono un valido aiuto per proseguire lo studio e interiorizzare il messaggio, facendo esperienza dell'incontro gioioso con la Parola Incarnata, Gesù Cristo, Figlio di Dio. -
The goodness of rights and the juridical domain of the good. Essays in thomistic juridical realism
This collection of essays, most of which are previously published in distinguished scholarly journals, explores the possible or necessary intersecting points between the concept of ius (the juridical phenomenon, in the broadest sense) and the concept of good. These intersections are first researched from the standpoint of Thomistic juridical realism. The author presents how these intersecting points establish the legal-philosophical framework for an analysis of topics such as the goodness of rights, the law's goodness, the juridicity of the common good, and the ecclesial juridical goods. The essays then bring into dialogue the Thomistic focal meaning of the concept of ius-namely, rights understood as rei-centric juridical goods-and other foundational accounts of the essence of the juridical phenomenon presented by scholars in the field of legal philosophy, Catholic social teaching, and canon law. -
Sacramentario gregoriano. Testo latino-italiano e commento
Il volume presenta per la prima volta nella storia il testo del Sacramentarium Gregorianum con la traduzione italiana, permettendo così una più facile conoscenza dei contenuti che insieme a quelli degli altri sacramentari costituiscono la base anche degli odierni libri liturgici, soprattutto del Missale Romanum. Il Commento piuttosto articolato offre la possibilità di accedere al tesoro dell'eucologia con l'attenzione alla storia, alla letteratura, all'uso della parola di Dio e soprattutto alla teologia liturgica racchiusa nelle formule. Le varie Appendici danno infine la possibilità di completare lo sguardo sui molteplici contenuti e di avviare ulteriori approfondimenti. Nella Veritatis gaudium papa Francesco invita ad assumere una formazione accademica garantita da un «impegno generoso e convergente verso un radicale cambio di paradigma, anzi ... verso una coraggiosa rivoluzione culturale». E questa potrà avvenire qualora si attivi «una vera ermeneutica evangelica per capire meglio la vita, il mondo, gli uomini». Si tratta in definitiva «non di una sintesi, ma di una atmosfera spirituale di ricerca e certezza basata sulle verità di ragione e di fede». Sono parole quanto mai augurali che invitano a continuare con coraggio e ampiezza di orizzonti culturali nell'impegno del veritatem inquirer -
Paolo di Tarso e il suo epistolario. Introduzione storico-letteraria e teologica
Accanto alla ricerca del «Gesù storico», sempre più attuale risulta l'opera dell'Apostolo Paolo e il ruolo della riflessione paolina nello sviluppo della teologia neotestamentaria. Per rispondere a questa esigenza, il volume offre una presentazione critica e aggiornata della persona e dell'opera di Paolo di Tarso e del suo epistolario (1-2Ts; 1-2Cor; Gal; Rm; Fm; Fil; Col; Ef; 1Tm; Tt; 2Tm). Il pensiero paolino viene presentato alla luce dei risultati dell'attuale indagine esegetica, declinando in forma unitaria i dati storiografici con quelli letterari e teologici. L'itinerario del manuale consta di due parti, articolate ciascuna in cinque capitoli. Nella prima parte - Paolo di Tarso: la persona e l'opera - si focalizza la vicenda biografica e la missione di Paolo, la peculiarità della sua opera, la profondità del suo pensiero e le principali tappe della sua interpretazione nel corso della storia. Nella seconda parte - L'epistolario paolino - si affronta l'analisi delle tredici lettere attribuite all'Apostolo. Oltre alle rassegne bibliografiche ragionate, corredano il volume tredici appendici esplicative che rappresentano un sussidio didattico per approfondire i contenuti proposti. Nel comporre il manuale si è posta particolare attenzione a una triplice esigenza: il bisogno di formare ad un metodo solido di giudizio e di apprendimento delle scienze bibliche e dei loro limiti; il primato del testo canonico e ispirato, con tutta la sua valenza storico-teologica; la dialettica interdisciplinare aperta al dialogo con le altre discipline e alla ricchezza del loro apporto. -
I primi cristiani a Roma
Spesso si parla dei primi cristiani come di un modello per i cristiani dei nostri giorni. Essi costituiscono un esempio di naturalezza, di testimonianza della fede, di vita ordinaria in famiglia e nel lavoro vissuta assieme alle persone della loro epoca. In questo volumetto l'autore illustra come si svolgeva un giorno ordinario nella Roma antica e come vivevano la fede quei primi discepoli di Gesù nell'ospitalità cristiana, nel riposo, nella liturgia, nella catechesi, nella solidarietà sociale, ecc. Il testo descrive anche gli antichi luoghi di culto e offre un ritratto speciale del ruolo della donna cristiana. -
Il diritto come bene giuridico. Un'introduzione sulla filosofia del diritto
Questa introduzione alla filosofia del diritto è sorta dall'esperienza pluriennale nell'insegnamento di questa materia nell'ambito della Facoltà di diritto canonico della Pontificia Università della Santa Croce. Il libro è destinato perciò in primo luogo agli studenti dei corsi di filosofia o teoria del diritto in qualsiasi ambito universitario. Il testo segue una ben determinata idea di fondo: il diritto come bene giuridico. Si tratta di una presentazione del realismo giuridico classico, che si ispira ad Aristotele, i giuristi romani e Tommaso d'Aquino, riproposto nell'epoca contemporanea da diversi autori, tra cui spiccano Michel Villey e Javier Hervada. Per questo motivo il volume può interessare a un pubblico più vasto, anzitutto ai giuristi che vogliano riconsiderare criticamente le basi del loro sapere ed operare, ma anche a coloro che si occupano di filosofia e di teoria del diritto, per conoscere un filone di pensiero che spesso non trova spazio nella letteratura specializzata sul diritto. -
I fondamenti relazionali del diritto di famiglia. Un approccio interdisciplinare
Proseguendo la riflessione sulla realtà familiare e sul matrimonio, inaugurata con la I Giornata interdisciplinare di studi sull'Antropologia Giuridica, svoltasi presso la Pontificia Università della Santa Croce nel 2018, il Centro di Studi Giuridici sulla Famiglia (CSGF) ha organizzato un Convegno di Studi sul tema I fondamenti relazionali del diritto di famiglia, proponendone un'indagine in prospettiva interdisciplinare. La complessità della realtà familiare è tale, infatti, da coinvolgere simultaneamente una pluralità di discipline, non essendo possibile, al di fuori di una visione integrata del sapere scientifico, coglierne perfettamente la natura e il senso. Nel contesto specifico della realtà ecclesiale, la famiglia acquista rilievo giuridico non soltanto in correlazione alla natura sacramentale del matrimonio, ma anche per effetto dell'innegabile dimensione giuridica intrinseca in ogni famiglia, che prescinde da qualsivoglia riconoscimento giuridico positivo. Non a caso le questioni giuridiche ecclesiali di maggiore rilievo attinenti a questa materia scaturiscono dalle relazioni fondamentali rinvenibili all'interno del nucleo familiare (coniugalità, paternità, maternità, filiazione, fraternità, ecc.); esse sono qualificabili come singoli rapporti di giustizia che trovano il loro momento unificante nella famiglia, quale realtà antropologica e sociale primordiale che diviene soggetto di diritto nella Chiesa e nella comunità civile. I lavori raccolti nel presente volume riflettono la fecondità di un'analisi che valorizza la dimensione intrinsecamente relazionale della famiglia, giovandosi dell'apporto della scienza antropologica, sociologica, teologica, giuridica e psicologica, e dimostrano l'importanza di mantenere un dialogo costante e aperto fra queste discipline, anche al fine di promuovere e sostenere lo sviluppo di un diritto di famiglia nella Chiesa. -
Davide o Salomè? Il dibattito europeo sulla danza nella prima età moderna
È lecito per il fedele danzare? È il tema di una riflessione morale che, misurandosi pratiche sociali del ballo via via diverse, ha accompagnato la storia delle chiese cristiane dalle origini fino ai giorni nostri. A partire dalla teologia e dalla predicazione medievali, una tappa fondamentale di quella riflessione si sviluppa fra e nelle diverse confessioni e varietà nazionali del cristianesimo postriformato. Il confronto fra pubblici accusatori e avvocati difensori della danza è serrato: si combatte una battaglia di citazioni e argomentazioni che tendono a elidersi le une con le altre. A che cosa assomigliavano le danze di allora: a quella pia improvvisata da Davide davanti all’arca, oppure a quella seducente e sciagurata di Salomè al banchetto di Erode ? Il conteso in cui si svolgevano queste dispute è quella stessa civiltà del rinascimento in cui il ballo aveva raggiunto piena maturità estetica e le danze di società erano diventate scuola quotidiana dove si apprendevano le buone maniere, i medici ne apprezzavano il valore come esercizio fisico, mentre viaggiatori incuriositi ne scoprivano la frequenza tra i selvaggi. -
I trattati con Genova 1136-1251
Nel volume vengono esaminati i rapporti diplomatici che Venezia e Genova intrattennero tra il XII e il XIII secolo. I trattati stipulati sono testimonianze esemplari delle aspirazioni in materia commerciale del ceto dirigente delle due repubbliche; la loro frequenza e articolazione li rendono espressioni straordinariamente eloquenti di ciò che genovesi e veneziani consideravano un insieme di garanzie e privilegi auspicabili e favorevoli. Per questo motivo si prestano ad essere studiati sia come misura di intenzioni economiche sia come spia di necessità politiche. -
Gli eredi di Costantino. Il papato, il Laterano e la propaganda visiva nel XII secolo
Gli edifici del Laterano – la prima grande basilica della Roma cristiana e l’adiacente palazzo papale – costituiscono uno dei più significativi lieux de mémoire che il Medioevo abbia prodotto. Durante la sua lunga storia questo complesso è stato non solo scenario di una serie di fatti storici di grande portata – dall’incoronazione di Carlo Magno alle vicende di Cola di Rienzo – ma anche un luogo che andò via via caricandosi di significati simbolici. Questo sviluppo giunse al culmine nel XII secolo, dopo la Riforma Gregoriana e la lotta per le investiture, quando il Laterano divenne centro di un cerimoniale papale sempre più elaborato e con evidenti connotazioni politiche. Motivazioni politiche ispirarono anche i programmi decorativi realizzati nel complesso lateranense attraverso l’architettura, il mosaico, la pittura e il riutilizzo di antichi monumenti, come la statua equestre di Marco Aurelio oggi conservata al Campidoglio. Insieme al cerimoniale e alle reliquie conservate nel Sancta sanctorum, questi elementi decorativi formavano un’insieme propagandistico denso e “poliglotta”, unico in tutto il Medioevo. Sono questa propaganda visiva e la sua base nell’ideologia papale che il libro vuol ricostruire e interpretare. -
Visioni dipinte. Immagini della contemplazione negli affreschi di Bawit
Il ritrovamento del monastero egiziano di Apa Apollo a Bâwît costituì, all’inizio del Novecento, una delle più clamorose scoperte nell’ambito dell’archeologia cristiana e bizantina. Dalle sabbie del deserto riemerse un monumento di prim’ordine di epoca tardoantica e si dischiuse un capitolo inedito nella storia della civiltà copta. Dopo la fase eroica delle prime campagne di scavo, però, il sito fu abbandonato e gli edifici vennero ricoperti per una seconda volta. Del vasto complesso restano materialmente visibili solo pochi preziosi pezzi, entrati a far parte dei grandi musei d’Egitto, d’Europa e d’America. Tra questi non sono molti gli affreschi che si sono salvati dall’oblio. Eppure essi davano un’impronta indelebile al monumento, ricoprendo – come le pagine di una grande Bibbia dipinta – le pareti e le volte degli edifici e soprattutto le celle-oratorio, dove i monaci vivevano e trascorrevano il loro tempo al lavoro o in preghiera. La nicchia dell’altare era riservata all’immagine più importante: la teofania, maestosa visione di Cristo tra i cherubini. Come i profeti e gli apostoli, anche i monaci del convento potevano prendere parte alla visione, e spesso li troviamo rappresentati ai margini delle composizioni, assorti o con un dito sulle labbra in attitudine di rispettoso silenzio dinanzi al miracoloso rinnovarsi dell’apparizione divina. -
Bibliografia della Bibbia amiatina (1990-1999)
La bibliografia, pubblicata in occasione della II Settimana per la cultura (“Italia, una cultura da vivere”, 27 marzo-2 aprile 2000), promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali, presenta, con correzioni e aggiunte, i dati relativi alla Bibbia Amiatina (Biblioteca Medicea Laurenziana, Amiatino 1) raccolti a partire dal 1990 e pubblicati nei primi sette volumi della Bibliografia dei manoscritti in scrittura beneventana.La convergenza metodologica e programmatica fra la Biblioteca Medicea Laurenziana e l’Università di Cassino, instaurata in seguito ai reciproci contatti di questi ultimi anni, nonché la circostanza che alcuni tra i manoscritti più interessanti della Biblioteca, quali gli Zibaldoni del Boccaccio, presentano una scriptio inferior in beneventana, si sono tradotte recentemente nella estrapolazione dalla BMB della Bibliografia degli Zibaldoni di Boccaccio (1976-1995), edita in occasione del Seminario internazionale del 1996. Parallelamente, la II Settimana per la cultura (27 marzo-2 aprile 2000), nel corso della quale la Biblioteca ha inteso proporre la Bibbia Amiatina ad un vasto pubblico tramite i mezzi oggi offerti dalla tecnologia, è stata considerata una ulteriore opportunità per offrire agli studiosi una raccolta di dati bibliografici relativi al cimelio Laurenziano, estratti dalla BMB. Anche la Bibbia Amiatina, infatti è annoverata tra i “beneventani” perché reca una nota in questa scrittura... (dalla Premessa di Franca Arduini, Direttrice della Biblioteca Medicea Laurenziana) -
Album de manuscrits francais du XIII/e siècle. Mise en page et mise en texte
La littérature en langue d’oïl tient une place privilégiée dans l’histoire culturelle du Moyen Âge. Première des littératures nationales à avoir pris son autonomie sur les terres de l’ancien empire romain et à avoir été notée par écrit, elle fournit pendant des siècles modèles et inspiration aux écrivains de toute l’Europe occidentale. D’où l’intérêt particulier de cet album qui ne se contente pas de montrer des manuscrits médiévaux, mais s’efforce d’aider le lecteur moderne à voir une page de manuscrit en langue vulgaire, en mettant en valeur les caractéristiques codicologiques et paléographiques, depuis l’aspect général jusqu’au détail des éléments graphiques, et en fournissant des études concrètes de mise en page et de mise en texte pour des copies de toute sorte d’œuvres (chansons de geste, romans, chroniques, textes didactiques...). L’album présente 52 pages de manuscrits copiés dans la France du Nord, datables du XIIIe ou du début du XIVe siècle. Accompagnée d’une reproduction de la page manuscrite, chaque notice comprend un bref descriptif du manuscrit ainsi qu’un schéma de réglure, un commentaire sur la mise en page, des notes techniques sur l’écriture, les abréviations, la ponctuation, la segmentation de l’énoncé ; enfin, une transcription diplomatique et une édition interprétative du texte copié sur la page ou d’un large extrait de cette dernière. À partir de ce corpus, l’introduction esquisse des hypothèses qui sont autant d’invites à poursuivre la recherche. La vaste bibliographie et le glossaire bilingue des termes techniques ont été conçus dans cette optique. La letteratura in lingua d’oïl occupa un posto privilegiato nella storia culturale del Medioevo. Prima letteratura nazionale autonoma nei territori dell’antico impero romano – e prima ad essere trasmessa per iscritto –, per secoli ha fornito modelli e ispirazione agli scrittori di tutta l’Europa occidentale. Da qui il particolare interesse di questo Album, che non si limita a mostrare immagini di codici medievali, ma si sforza di aiutare il lettore moderno a vedere le pagine dei manoscritti in lingua volgare, evidenziandone le caratteristiche codicologiche e paleografiche – dall’aspetto generale ai dettagli degli elementi grafici – e fornendo analisi concrete di impaginazione e di disposizione del testo per diverse tipologie di opere (chanson de geste, romanzi, cronache, testi didattici...). Il corpo dell’Album è costituito da 52 schede che illustrano altrettante pagine di manoscritti copiati nella Francia settentrionale e databili al XIII o all’inizio del XIV secolo. Ognuna fornisce una breve descrizione del manoscritto, lo schema di rigatura, un commento sull’impaginazione e note tecniche sulla scrittura, le abbreviazioni, la punteggiatura, la segmentazione dell’enunciato. Completano la scheda una riproduzione in grande formato della pagina esaminata, una trascrizione diplomatica e un’edizione interpretativa del testo in essa contenuto o di un suo ampio estratto. A partire da questo corpus, nell’introduzione vengono formulate ipotesi di interpretazione che sono anche un invito a proseguire la ricerca. Un’ampia bibliografia e un glossario bilingue dei termini tecnici completano il volume.