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Vittorino Veronese dal dopoguerra al Concilio: un laico nella Chiesa e nel mondo
Il libro compone i diversi aspetti della poliedrica attività di Veronese. Una testimonianza - partita nella Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI) - di ""laico numero uno"""" degli anni che hanno preceduto e annunziato il Concilio, passato attraverso il Movimento Laureati per poi arrivare alla Presidenza nazionale dell'Azione Cattolica Italiana. Convinto sostenitore dell'apostolato dei laici a livello mondiale, Veronese contribuì a promuovere il Movimento Internazionale degli Intellettuali di Pax Romana, tuttora punto di riferimento per le organizzazioni internazionali del laicato .Ma intense furono anche la sua attività nel settore finanziario e bancario e la sua presenza in organismi internazionali di grande prestigio come l'Unesco, del quale fu Direttore generale dal 1958 al 1961.Giudice della Corte Costituzionale, fu alto funzionario e poi Presidente del Banco di Roma, incarico al quale egli approdò con la sua sensibilità di uomo di cultura attento ai temi della giustizia e della solidarietà."" -
Lazzati e l'ACI in un tempo di transizione (1964-1967)
Le cinque relazioni pubblicate consentono di conoscere il pensiero di Lazzati e le posizioni da lui assunte ufficialmente nel triennio di servizio come Presidente diocesano dell'Aci ambrosiana (1964-67). Si tratta di testi che vedono Lazzati impegnato come guida in una situazione di transizione, una situazione in cui persone e strutture attraversano la criticità del cambiamento. Lazzati in questo senso dimostra di poter essere guida in contesti, in tempi e con persone differenti. -
Sorelle d'Italia. Casalinghe, impiegate e militanti nel Novecento
Dalla Giustiniani Bandini degli anni oscuri della Grande Guerra, alla Barelli dell'entre deux guerres con le sue illusioni di un perfettismo totalizzante, alle parlamentari elette nelle liste della Democrazia Cristiana, Sorelle d'Italia è un intreccio di scelte personali, momenti organizzativi, interscambio con la vicenda più generale dell'associazionismo cattolico e della Chiesa in Italia. -
Lazzati: un cristiano nella storia
Le testimonianze raccolte nel Dossier sono inedite e raccolte dal lavoro condotto da Paolo Pellegrini per la realizzazione del video su Lazzati, realizzato in occasione dell'insediamento del Tribunale diocesano per l'apertura del processo di canonizzazione (Milano, 17 dicembre 1994).La realizzazione del video ripercorre l'esperienza umana, professionale e soprattutto cristiana di Lazzati dalla giovinezza agli ultimi giorni di vita, ed ha comportato la registrazione di interviste che nel video stesso furono usate in minima parte. In questa sede si recupera tutto il materiale, revisionato dai singoli autori. -
Lazzati direttore de «L'Italia»
La diaconia ricevuta dall'Arcivescovo Giovanni Battista Montini individuava in Lazzati la persona capace di imprimere una svolta significativa nella linea tenuta dal giornale ""L'Italia"""", rendendolo sintonico non solo con la via pastorale adottata dall'Arcivescovo, ma anche con le esigenze e i problemi della Chiesa e della società italiana agli inizi degli anni Sessanta."" -
Pensiero sociale cristiano e società post-moderna
Il lavoro propone una nuova e reciproca attenzione nel rapporto tra sociologi e teologi, evidenziandone i nodi di fondo.L'autore cerca un quadro di riferimento che possa costituire una sorta di filo di Arianna, seguendo il quale sociologia e teologia possano arrivare a definire un comune terreno di confronto. Infine, come pensano le due discipline e come costruiscono interpretativamente il futuro? L'autore sostiene che la relazione, come categoria logica e sociale, è un terreno di confronto su cui è assai utile e conveniente misurare le convergenze e le divergenze fra le due discipline. -
Lazzati alla guida della gioventù cattolica milanese
L'esperienza di Lazzati alla guida della Gioventù cattolica ambrosiana racconta il suo carisma di educatore e leader. È stato infatti un interprete del modo di vivere e di intendere l'Azione Cattolica - collaborazione speciale e diretta del laicato con la gerarchia ecclesiastica - che, per il rigore, i motivi ispiratori e per il metodo che lo caratterizzavano, era nettamente distinto dal modello tradizionale. Egli infatti ha interpretato in modo coerente le esigenze di formazione espresse dalla gioventù che viveva in un preciso contesto storico-culturale-ecclesiale e le esigenze espresse dal suo Arcivescovo, card. Schuster. -
18 aprile 1948
Cosa accadde nel 1948? Il testo prova a rispondere all'interrogativo leggendo nell'esperienza delle prime elezioni iibere dopo la Costituzione Italiana il risultato di una libera e nuova progettualità, orientata a valorizzare pienamente l'esperienza democratica. -
Carlo Carretto a Spello. La Fondazione della «Fraternità»
Il libro aiuta il lettore a comprendere i motivi che hanno spinto, oltre trent'anni fa, Carlo Carretto a fondare a Spello in Umbria la ""Fraternità dei piccoli fratelli del Vangelo"""" di Charles de Foucauld. Per quanti intendono conoscere Carlo Carretto e vogliono approfondire i segni della sua presenza in mezzo a noi, non è possibile ignorare questo momento, perché ha rappresentato la realizzazione di una vocazione vissuta nelle sue espressioni più concrete; un modello di vita, quello di Fr. Carlo, che è un richiamo per quanti sono alla ricerca di valori di riferimento e vanno definendo un volto per la propria fede."" -
Ozanam in Italia (dalle Lettere)
La figura di Federico Ozanam ha suscitato negli anni recenti una sempre maggiore attenzione in riferimento ai molteplici aspetti della sua personalità. Egli fu, infatti, fondatore della società di San Vincenzo de Paoli, docente dell'Università della Sorbona di Parigi, studioso di storia e letteratura del Medioevo, acuto interprete dei problemi sociali ed economici del suo tempo, la prima metà dell'Ottocento, e anticipatore di orientamenti che sarebbero in seguito emersi nella dottrina sociale cattolica. Egli viaggiò molto in varie parti d'Europa e in particolare in Italia, alla ricerca delle radici classiche e cristiane della civiltà, della letteratura, dell'arte, della religione, che egli percepiva come fondamentali e di perenne attualità. Dei suoi viaggi riferiva a familiari, ad amici e a personalità conosciute. Queste lettere sono la vivissima testimonianza di un attento osservatore della vita italiana e romana del tempo, nonché espressione di intensi sentimenti familiari. Leggere Ozanam in Italia è perciò indispensabile per comprenderne appieno la figura. -
Padre Picco, un prete che amò la sua gente
È la storia del gesuita piemontese, vissuto nella prima metà del Novecento, del quale è diffusa, in particolare in Piemonte ma anche al di là dei confini di questa regione, la ""fama di santità"""". Ciò che il volume si propone è indicare alcuni fenomeni che hanno esercitato un influsso consistente sull'ambiente nel quale si è sviluppata l'esistenza del protagonista. Da qui, infatti appare più chiaro perché, attorno alla sua figura, sia sorta e sia andata crescendo la fama di santità: la sua gente sentiva in lui la presenza amante del Signore, centro vitale della sua esistenza terrena e della sua attività sacerdotale."" -
Per una nuova maturità del laicato
Lazzati riflette sulla figura dei laici, del fedele laico, alla luce dell'insegnamento del Concilio Vaticano II. Un contributo alla preparazione del Sinodo: il Regno di Dio è paragonato a un granellino di senapa che un uomo ha preso e gettato nell'orto, poi è cresciuto e diventato un arbusto e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami. Così per la Chiesa il Concilio segna un significativo momento del suo sviluppo ma in una continuità che le permette di essere sempre più Chiesa, difendendone la sua immutabile natura. -
1968: fra utopia e Vangelo. Contestazione e mondo cattolico
La stagione del Sessantotto in Italia non ha trovato i cattolici indifferenti, ma li ha coinvolti in modalità e con prospettive diverse. Il rapporto tra cattolici e Sessantotto è un'ottica specifica e interessante. Si sente il bisogno a distanza di oltre trenta anni di affrontare la questione soprattutto per le conseguenze che questa relazione ha avuto sul trentennio successivo. Il volume evidenzia l'aspetto storico dell'influenza del Sessantotto sui cattolici. Perché i cattolici non sono rimasti indifferenti rispetto ad un fenomeno che sembrava venir da lontano e presentava tratti a loro estranei? Quale connessione, per esempio, lega il Sessantotto e la successiva caduta dei comportamenti religiosi, insomma Sessantotto e secolarizzazione? Molte domande non hanno ancora avuto risposta, ma il dibattito resta aperto ed è punto di partenza per sviluppare la riflessione che il presente volume avvia con contributi eterogenei. -
Una nuova anima europea. Intervista di G. Paterniti a Romano Prodi
Una nuova anima per l'Europa è quanto auspica il Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi. Esaurito lo slancio che ha portato alla moneta unica occorre recuperare l'orizzonte delle grandi scelte. La nuova Costituzione europea e l'allargamento dei confini sono l'attualizzazione degli ideali e dei metodi che hanno condotto alla costruzione della Comunità. Quali sono le prospettive per il vecchio continente, quanto sapranno cedere gli Stati membri a favore dell'Europa? C'è il rischio di fermarsi all'integrazione monetaria o esiste qualche spiraglio per l'integrazione politica e la costruzione di un'Europa sociale? Occorre definire una nuova identità comune, occorre operare per una sintesi creativa capace di aprire un orizzonte, la costruzione di una futura Europa. L'intervista affronta le tematiche più urgenti di valore etico e sociale: l'impatto ambientale, la questione nucleare, la tutela dei consumatori europei, i cibi transgenici, le nuove biotecnologie. -
Educare il popolo. Azione cattolica e cultura popolare tra '800 e '900
Si è tentato di cogliere nella presente ricerca il ruolo dell'associazionismo cattolico in tema di cultura popolare. Nella parte introduttiva si propone una lettura della cultura ufficiale umbertina e giolittiana con riferimento alla situazione economico-sociale e scolastica. Un rapido sguardo della cultura popolare cattolica a partire da numerose riviste, almanacchi e varie edizioni a diffusione nazionale. Si analizza il ""Bollettino della Società della Gioventù Cattolica Italiana"""", fonte principale di questo studio. Dalle sue pagine l'autore ricava notizie sulle università popolari, il teatro, l'animazione ricreativa, il nascente associazionismo sportivo cattolico, quali epifenomeni del costume e della mentalità popolare. Biblioteche circolanti, diffusione militante di fogli volanti e di altro materiale di propaganda, promozione di congressi e circoli, conferenze, teatri popolari, associazioni sportive e tutte le modalità di formazione popolare offrono attraverso la formazione religiosa un significativo apporto all'educazione integrale cristiana. Ma qual è il legame tra Azione Cattolica e cultura popolare? Il testo prova a rispondere, analizzando la dimensione concreta dell'uomo e della donna visti nella quotidianità e verso cui l'associazionismo diventa un aiuto rispetto alla difficoltà di coniugare attraverso una comunicazione culturale tradotta in linguaggio popolare, il difficile legame tra fede e vita. [Premio Capri-S. Michele 2003 Sezione Storia]"" -
Gli statuti dell'Azione Cattolica Italiana
Il volume contiene tre contributi degli storici Mario Casella, Cecilia Novelli Dau e Maria Cristina Giuntella, insieme alle appendici che riportano i testi degli Statuti dell'ACI del 1923, 1931, 1940, 1946 che offrono un significativo momento di riflessione sulla storia dell'Azione Cattolica Italiana ripercorsa attraverso le diverse fasi statutarie.Gli Statuti sono il riflesso dei mutamenti culturali e sociali che accompagnano la presenza dei cattolici insieme alla società civile. Riflettono il delicato rapporto tra gerarchia ecclesiastica e laicato, sono segno degli indirizzi ecclesiologici che caratterizzano i diversi pontificati. Aspetti e momenti eterogenei attraversano le pagine di questo volume e ci consentono di ripercorrere e comprendere il significato della presenza di un'Associazione di massa come l'Azione Cattolica in seno alla Chiesa e alla società italiana, in oltre un secolo di storia. -
Architettura in Valle d'Aosta. Vol. 3: Dalla riforma al XX secolo. La Valle d'Aosta da area centrale a provincia periferica (1520-1900).
La trasformazione dell'antico ducato sabaudo in stato moderno, avviata già da Emanuele Filiberto nel corso del XVI secolo, impone il pagamento di un prezzo altissimo a diverse regioni che, prima organicamente inserite nella compagine statale, si trovano improvvisamente proiettate in aree e situazioni del tutto marginali. La Valle d'Aosta, da zona di transito centrale, canale di collegamento privilegiato di molti traffici internazionali europei, è relegata al ruolo di provincia periferica. Queste trasformazioni coinvolgono anche il paesaggio ambientale e architettonico. Dopo due secoli di evoluzione a ritmi rallentati, la crescita sembra riprendere tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento. -
Adolf Vallazza. Una storia dell'anima gardenese
L'autore si è cimentato nello ""spiegare"""" il senso della vicenda gardenese attraverso la figura e l'opera di un artista contemporaneo, che è nato e che vive nella sua valle. Si tratta di Adolf Vallazza, scultore e pittore così come lo furono suo padre, il padre di suo padre, suo nonno Josef Moroder Lusenberg la cui opera pittorica (e scultorea) è oggi rivalutata; e come lo sono i suoi fratelli e i suoi stessi figli."" -
I grandi spazi delle Alpi. Vol. 7: Dolomiti occidentali, Brenta, Prealpi Venete.
Il volume, diviso in trenta itinerari di percorso escursionistico o scialpinistico, è riccamente illustrato con fotografie a colori anche a tripla e quadrupla pagina. Ciascuno di questi percorsi, scelti in base alla loro bellezza panoramica o alla grandiosità delle montagne coinvolte, è dotato di note esplicative, di cartina e di un testo che approfondisce gli aspetti peculiari. -
Artigiani e artisti in Valle d'Aosta dal XIII secolo all'epoca napoleonica
Questo libro cerca di fare il punto della situazione nel campo della ricerca documentaria organizzando la maggior parte dei dati fin qui editi e una serie di materiali inediti sotto il profilo delle personalità degli operatori. Oltre mille schede nominative ordinate alfabeticamente raccolgono quanto fino ad ora scoperto su architetti, capomastri, tagliapietre, muratori, fabbri, carpentieri, scultori e intagliatori del legno, orafi, pittori, copisti, mastri monetari operanti in Valle d'Aosta dal XIII secolo all'epoca napoleonica.