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La grivola. Montagna dimenticata
Solo trenta metri separano la Grivola dai giganti che circondano la piccola Valle d'Aosta, nel cuore dell'Europa; e tuttavia l'inconfondibile piramide della montagna svetta ben visibile quasi da ogni angolo della Valle; una prerogativa che fece pensare a molti - prima della sua conquista - si trattasse di una vetta tra le più alte, forse perfino pari, se non superiore al Cervino, a cui in fondo un po' assomiglia. La Grivola si presenta infatti come una piramide di roccia, ghiaccio e neve, isolata tra i grandi massicci che la circondano. Fa parte del gruppo del Gran Paradiso ed è rimasta a lungo meta tra le più ambite dai pionieri dell'alpinismo tra il XIX e il XX secolo, quando a Cogne si andava apposta per scalarla... -
L' antico Egitto. Storia e scienza
Le domande che ci si pone di fronte ai misteri di una evolutissima civiltà millenaria sono innumerevoli. Pierluigi Baima Bollone prova a fornirci molte risposte e allo stesso tempo a delineare l'evoluzione della civiltà dell'Antico Egitto dalla Preistoria fino al suo declino. Accanto allo sviluppo del linguaggio scritto nelle sue diverse forme, alla scoperta del significato e delle chiavi di lettura nella prima metà dell'Ottocento, ai caratteri del pensiero, della religione, dell'arte e dell'architettura il testo introduce i risultati delle scienze biologiche moderne sui caratteri delle popolazioni della Valle del Nilo e del Delta. Ne chiarisce così la provenienza e gli spostamenti, attraverso gli studi dell'antropologia classica integrata dalle più recenti e attuali acquisizioni, basate sul DNA. In tal modo svela alcuni rapporti di parentela tra i membri delle dinastie faraoniche; chiarisce le tecniche di imbalsamazione; descrive alcune malattìe e cure ricevute in vita grazie a quella che fu certamente la Medicina più avanzata del mondo antico; illustra i risultati delle analisi per immagini delle mummie. In tale ambito suscita sorpresa e interesse la ricostruzione tridimensionale delle fisionomie di alcuni personaggi che, benché conservati nei sarcofagi e nei bendaggi, «rivivono» ai nostri occhi. -
Casa alpina in tronchi/blockbau. Varianti locali ed evoluzione tipologica. Ediz. illustrata
Questo Quaderno si propone di documentare e far conoscere al grande pubblico dei non specialisti un tipo di abitazione ormai desueto e in via di estinzione, che ha avuto tuttavia grande importanza nella storia della costruzione umana ed è ancora - nel paesaggio alpino - la presenza forse più qualificante e significativa. Per comprendere le ragioni abitative della casa in tronchi (Blockbau) occorre conoscere i processi che hanno portato nel corso dei secoli al costituirsi della struttura tipica delle valli alpine, sia morfologica che antropica, e che, per quanto conservativa (cioè sostanzialmente ormai stabilizzata nelle sue componenti essenziali), è comunque soggetta - come ogni organismo territoriale - a continue e progressive trasformazioni, augurandoci che questo secolo post-moderno non ne stravolga del tutto l'identità culturale. Proponiamo questa decennale ricerca universitaria (svolta negli anni Ottanta nei corsi di progettazione del primo anno della facoltà di Architettura di Firenze) e il materiale documentario che ne è derivato. Ricerca che rivista, rielaborata e raccolta in questa pubblicazione restituisce, in un colpo d'occhio, la complessità di un fenomeno edilizio (costruttivo e abitativo) da non considerare - come purtroppo oggi accade - in chiave di mero folklore, ma come parte integrante fortemente radicata nel DNA tipologico dell'architettura occidentale. -
Menu delle montagne. Ediz. italiana e inglese
Ogni museo ha il suo doppio. Sono le raccolte che il visitatore non vede, quelle nei depositi o riservate alla consultazione. Anche il Museo Nazionale della Montagna del CAI-Torino non fa eccezione. Nell'Area Documentazione - sede del Centro Documentazione, della Cineteca Storica e Videoteca, del CISDAE e della Biblioteca Nazionale CAI - è conservato un patrimonio conosciuto a livello mondiale. Quest'opera nasce con lo scopo di presentare al pubblico i pezzi più significativi del Centro Documentazione: manifesti di film, turismo, commercio; fotografie e documenti; oggetti di collezionismo. L'undicesimo dei volumi è dedicato ai menu, i cartoncini utilizzati per presentare i cibi e le bevande di un pasto. La raccolta documenta un articolato percorso iconografico dove le montagne sono protagoniste con immagini e avvenimenti. Una storia di costume che si può scoprire attraverso un viaggio sulle tavole del mondo, dagli anni Sessanta dell'Ottocento a oggi, attraverso le pagine del libro. -
Meroni. L'artista campione
Non gli riesce solo l'ultimo dribbling: Gigi Aleroni muore la sera del 15 ottobre 1967, in un incidente stradale in corso Re Umberto, a Torino. Sono passati 50 anni e l'icona di quel giocatore, che in campo disegnava arabeschi calcistici e fuori dipingeva apprezzati quadri, non è per nulla sbiadita. Anzi: Beppe Gandolfo ne tratteggia le note biografiche - dai primi calci all'oratorio di Como al Genoa, al Toro, alla Nazionale - come un attento cronista, ed è altrettanto puntuale nell'inserire Meroni, artista calciatore, nel contesto di quei formidabili anni Sessanta che cambiarono il nostro mondo. E infatti impossibile cogliere quello che è stato questo giocatore senza collocarlo in quel preciso periodo storico. Sono gli anni della contestazione e della rivolta pacifista contro la guerra del Vietnam, delle lotte operaie e dell'immigrazione di massa dal Sud al Nord, dell'esplosione dei jeans e della minigonna, dei Beatles e, in Italia, dei primi cantautori. Meroni incarna il fermento che sta attraversando la nostra parte del pianeta. Lo fa suo e lo trasforma nel suo percorso di calciatore che riesce a far apparire facili anche le cose più difficili; e così anche nella vita, semplice, trasparente, genuino, semplicemente unico. Sono gli anni della «fantasia al potere» e Meroni traduce questo slogan nel suo modo di giocare e di vivere. Straordinario in campo e fuori, con i vestiti stravaganti, con le auto storiche o fuoriserie, con la vita da artista, un po' bohemien. Per lui la Torino granata scende addirittura in piazza quando si ventila l'ipotesi di un passaggio alla Juventus. Il libro è corredato da immagini e da una serie di interviste a chi ha vissuto e giocato con Meroni, a chi lo ha raccontato sui giornali sportivi, a chi è impazzito - da tifoso - per lui. -
In viaggio sulle Alpi
Il 21 luglio 1832 il trentenne Alexandre Dumas, scampato al colera che infierisce nella Parigi di Luigi Filippo, parte in convalescenza per la Svizzera e le favolose Alpi. Al ritorno pubblica sulla ""Revue des deux mondes"""" le sue """"Impressioni di viaggio"""", un monumentale e avvincente reportage-feuilleton che segna il passaggio alla narrativa del prodigioso scrittore giunto al successo come drammaturgo. Il libro contiene la famosa intervista di Dumas al vecchio Balmat, primo salitore del Monte Bianco, che alimentò l'ingiusta leggenda sull'eroica guida a danno del dottor Paccard. Ma tra le pieghe di questo spumeggiante diario di viaggio, dal ritmo colorito e incalzante, si trovano altri infiniti riferimenti al Romanticismo alpino e al turismo nascente. Dietro le mirabolanti avventure del """"pioniere"""" Dumas c'è tutta la timorosa e curiosa borghesia che si appresta a mettersi in cammino."" -
Le cose del nonno. Gli oggetti del lavoro tra fine Ottocento e gli anni Cinquanta del XX secolo in Valle d'Aosta-Les outils entre la fine du XIXe siècle et les années Cinquante du XXe siècle en V...
Questa pubblicazione ripercorre i momenti salienti del mondo agropastorale tradizionale e ce li racconta attraverso gli elementi propri della cultura materiale: attrezzi agricoli, ma anche attrezzature specifiche legate a professioni particolari, come falegnami o calzolai, oggi in buona parte superati grazie alla meccanizzazione o all'utilizzo di nuovi materiali. Con una memoria di Alexis Bétemps. -
Le cose della nonna. Gli oggetti della casa tra fine Ottocento e gli anni Cinquanta del XX secolo in Valle d'Aosta-Les outils domestiques entre la fine du XIXe siècle et les années Cinquante du X...
Questa pubblicazione ripercorre i momenti salienti della vita domestica tradizionale e ce li racconta attraverso gli elementi propri della cultura materiale: utensili di casa che costituiscono una chiave di lettura della realtà. Con una memoria di Teresa Charles. -
Tesori e miti del Piemonte. Territorio, storia dell'uomo, fede, tradizioni, credenze
Il Piemonte, una delle regioni più importanti del Bel Paese, ricca di natura, storia e arte, protagonista della storia politica italiana ed europea. I piemontesi e le loro tradizioni: la religiosità, le leggende e le credenze popolari. I tesori e i miti di questa regione raccontati in un lavoro che indaga tra le pieghe del territorio e del tempo; che va alla ricerca degli elementi noti e meno noti degli aspetti naturali, storici, religiosi e mitologici che compongono il grande patrimonio culturale piemontese. Una cultura millenaria affascinante e preziosa. Il fiume Po, i parchi naturali, le Alpi piemontesi, la nascita del CAI, il passaggio di Annibale, i Saraceni, la Maschera di Ferro, la naia del tempo andato, la religiosità, i Sacri Monti, i pittori popolari, le antiche abbadie, la Danza delle Spade, l'Ebreo Errante, le leggende, le «masche» e le altre creature fantastiche sono alcuni degli argomenti trattati Un libro dedicato al Piemonte e ai piemontesi. -
Alpi liguri primo amore
Prendete un uomo molto giovane. Inoculategli un virus di montagna maligno e tenace. Quando il giovane si ammalerà d'amore per i monti di casa sua, esiliatelo per vent'anni in un paese grigio, piatto, senza vento, senza polvere, senza sole e senza luna. Lì verrà amputato della terza dimensione e costretto a vedere e a pensare orizzontale. Applicategli poi un supplemento di pena da scontare in paesi ancora più lontani, su continenti remoti. In tutto saranno trentacinque lunghissimi anni durante i quali il mondo sfilerà davanti alle sue montagne oscurandole tutte. È accaduto a Silvano Gregoli, sopravvissuto grazie all'ostinata scrittura di storie di montagna: piccole perle di autodifesa nate in momenti di acuta nostalgia. -
Cane sciolto. Avventure di un alpinista triestino
Triestino, nato nel 1955, segue la tradizione locale che vuole, per gli alpinisti, un'iniziazione speleologica. Dai dodici ai vent'anni la sua attività si svolge soprattutto in seno alla Commissione Grotte E. Boegan, nell'esplorazione di alcune delle più profonde cavità d'Italia. Poi, coniugando viaggi e alpinismo, effettua numerose spedizioni leggere, per lo più autogestite, sulle montagne del mondo. La professione di geologo, che svolge tuttora in vari paesi africani e sudamericani, gli permette di visitare territori incontaminati e di intrattenere rapporti di amicizia le popolazioni di quei continenti. -
Stile alpino. Un decennio di scalate
A dieci anni dalla scomparsa di Gianni Calcagno in Alaska, viene alla luce questa raccolta autobiografica dedicata alle scalate compiute negli anni Settanta. Il volume regala ai lettori il racconto appassionato, a tratti sofferto come una confessione, della fase decisiva della sua carriera. Gli anni in cui Calcagno, che da padre di famiglia ha scelto di rimanere dilettante a oltranza, compie il salto dalle più dure vie delle Alpi alle grandi pareti centroasiatiche. Dopo il fallimento dell'Annapurna, nel 1975 sul Tirich Mir in Hindukush, sperimenta con successo lo ""stile alpino"""", tecnica di spedizione superleggera allora all'avanguardia."" -
Portfolio alpino. Orizzonti di vita, letteratura, arte e libertà
Vite esemplari di alcuni dei nostri «maggiori», così potrebbe essere intitolato questo libro. È il racconto di momenti significativi della vita di uomini e donne che hanno tenuto fede con caparbietà ai loro principi di libertà. In tutti, una grande passione per le montagne. Con i profili di Ernest Hemingway, Dino Buzzati, Ettore Castiglioni, Amilcare Crétier, Dante Livio Bianco, Renato Chabod, Giovanna Zangrandi, Massimo Mila, Giuseppe Lamberti, Toni Gobbi, Nuto Revelli, Primo Levi, Rolly Marchi, Mario Rigoni Stern, Adolf Vallazza, Tina Merlin, Sergio Arneodo, Tino Aime, Mirella Tendermi, Giovanni Cenacchi, Paolo Cognetti. -
Mario Rigoni Stern. Un uomo tante storie nessun confine
Nel maggio 2015, a seguito dell'intitolazione a Mario Rigoni Stern, l'Istituto d'Istruzione Superiore di Asiago ha avviato un ampio percorso di studi in onore e nel nome dello scrittore asiaghese. Sperimentazioni, collaborazioni, contributi critici hanno dato forma al progetto ""Mario Rigoni Stern: un uomo, tante storie, nessun confine"""". Il convegno ha avviato nuovi dialoghi sull'opera e la figura dello scrittore, aperti a possibili sviluppi di ricerca, in prossimità di quello che sarebbe stato il suo novantasettesimo compleanno e a ridosso del decimo anniversario della morte. Gli Atti rappresentano anche l'occasione di offrire al pubblico tre inediti: """"La natura nei miei libri"""", dattiloscritto di Rigoni Stern risalente al 1989, conservato a Vestone; la trascrizione di un'intervista allo scrittore condotta da Luca Mercalli per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana; infine il testo poetico """"Rap di Mariostern"""", composto per l'occasione dal Maestro Bepi De Marzi."" -
Corde gemelle
Avventure di croda sui più classici itinerari delle Dolomiti, del Bianco e del Delfinato, che ogni alpinista, grande o piccolo, ha percorso o ha nei suoi programmi. Vissute da due scalatori, affiatati come possono esserlo dei gemelli identici. Narrate, invece che nel consueto stile epico dei racconti di scalata, nella chiave ironica in cui è maestro Francesco Dragosei, scrittore ed alpinista. Ogni avventura è arricchita da una vignetta di Roberto Dragosei, con un flash sul tiro-chiave o sull'episodio clou della scalata. Il risultato? Un libro che, una volta iniziato, si rischia di non posare più. Ma, per riprender fiato, ecco l'Intermezzo: arguti quadretti samiveliani di paradigmatiche situazioni di scalata, ben note agli alpinisti. I protagonisti vi sono rappresentati come animali, che altrimenti - dice l'autore - gli umani, vanitosi e permalosi come sono, si offenderebbero. -
Cattedrali della terra. John Ruskin sulle Alpi
John Ruskin (1819-1900) contribuì come pochi a definire l'immagine moderna della montagna. I suoi scritti, che influenzarono le idee fra XIX e XX secolo, ne fanno uno dei più rappresentativi ed eclettici intellettuali dell'Inghilterra vittoriana. Nel mondo dell'alpinismo è ricordato per poche frasi illuminanti: il Cervino, ""il più nobile scoglio d'Europa"""", e le Alpi, """"le cattedrali della terra"""", ma Ruskin scrisse molte importanti pagine sull'estetica e la bellezza delle montagne. Questo libro ricostruisce la """"biografia alpina"""" di Ruskin, dai primi viaggi con i genitori, a quelli della giovinezza e della maturità insieme alla guida di Chamonix Joseph Couttet. Sullo sfondo scorrono le vicende personali: l'oppressivo ambiente famigliare, la tormentata vita sentimentale, gli anni a Oxford, studente prima, illustre professore poi, fino alla vecchiaia con la malattia mentale nell'isolamento del suo cottage nel Lakes District."" -
Monviso. Storia, letteratura, ambiente, alpinismo, cultura, tradizioni
Nei tempi antichi quando le alte montagne non avevano ancora gli attuali nomi, lui era il Mons Vesulus - il monte visibile - perché la sua punta, svettando verso il cielo, nelle giornate limpide era riconoscibile anche da terre molto lontane che superavano i confini del Piemonte. È il Monviso: il padre del fiume più lungo d'Italia, custode della prima galleria delle Alpi aperta nel XV secolo, uno dei primi monti ad essere citato nelle antiche carte geografiche e l'unica vetta delle Alpi ad essere indicata nei mappamondi quattrocenteschi, il monte che ispirò scrittori e studiosi antichi quali Dante, Petrarca, Leonardo e tanti altri. E occupa uno spazio importante anche nella storia dell'alpinismo. Fu durante la salita alla vetta del Monviso della prima spedizione italiana avvenuta il 12 agosto 1863, che al grande statista Quintino Sella maturò l'idea di creare un sodalizio alpinistico: il 23 ottobre di quello stesso anno a Torino venne fondato il Club Alpino. Oggi il Monviso offre vie alpinistiche di tutti i gradi di difficoltà e vie escursionistiche di straordinario interesse, all'interno di uno stupendo ambiente naturale, a cavallo tra Italia e Francia. Nel 2013 è stato riconosciuto dall'Unesco come «Riserva della Biosfera». -
A va bin parei. Detti che fra un po' non saranno più detti
"...da un po' di tempo in qua, sentendo ogni tanto da amici e parenti (quei pochissimi che parlano ancora piemontese) espressioni dialettali desuete o anche detti simpatici, ho deciso di raccoglierli ed annotarli, prima che si fossero del tutto perduti nelle nebbie del modernismo galoppante. Poi, da queste semplici espressioni, seguendo la via del ricordo mio e altrui, ho tracciato in punta di penna tante piccole storie, non so quanto spiritose o patetiche: ecco spiegata in breve la genesi di questo libro. Non è, né vuol essere, il solito volumetto di proverbi risaputi in cui il vecchietto ritrova la saggezza del suo popolo. Solamente una serie di modi di dire famigliari che ho tentato di salvare dall'oblio, probabilmente con lo stesso successo che ebbe a suo tempo Don Chisciotte con i mulini a vento. Però, con spirito assolutamente decoubertiniano, non si può dire che non ci ho provato...""""" -
Torino e i Savoia dal Ducato al Regno
Impegnandosi con tutta la sua «torinesità» l'Autore descrive ampiamente, mettendoci anche il cuore, alcuni aspetti di Torino poco o per nulla conosciuti dai più, fuori dai luoghi comuni, benché tra i più determinanti. Per citarne solo tre: la secolare vicenda della Marina sabauda nel Mediterraneo, la monetazione e l'illustre sistema sanitario pubblico, che in queste terre opera già dal secolo XIII con almeno tre ospedali. -
I fiori della montagna
Ci sono tanti bellissimi fiori sulle nostre montagne: e questo libro si sforza di farveli conoscere ed apprezzare. In primo luogo, aiutandovi a riconoscerli. Li potrete, infatti, cercare in questo volume con estrema facilità, ricorrendo ai suoi bordi colorati. Trovato un fiore, aprite le pagine con il bordo dello stesso colore del fiore, scartando tutte le altre: la vostra ricerca risulterà estremamente facilitata. Una volta individuato il fiore che vi interessa, vicino vi trovate un quadro simbolico che consente, con immediatezza, di riassumere, con un solo colpo d'occhio, tutti i dati che del fiore vi possono interessare: tanti dati, quanti forse non ne trovereste leggendo una pagina intera. È questo un sistema sicuramente nuovo per avvicinare - con gioia - la natura, per apprenderne ed apprezzarne, in modo scientificamente rigoroso, i mille segreti.