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Laghi da non perdere tra Piemonte e Francia. Itinerari ambiente storia tradizioni
Elementi essenziali dell'ambiente alpino, gli specchi lacustri, sono capaci di valorizzare anche quei paesaggi che di per sé non sarebbero così unici. Oltre le vette, i colli ed i rifugi, i laghi sono mete escursionistiche e nascondono un valore aggiunto non solo sotto il profilo paesaggistico, ma soprattutto in relazione a quello biologico. Capita spesso, infatti, di salire in montagna avendo come meta un invaso, attratti sicuramente dalla bellezza del luogo, ma soprattutto incuriositi dalla vita che pulsa attorno o dentro le sue acque. Questo libro non vuole essere un elenco di tutti i laghi del Piemonte, tantomeno ha la pretesa di voler indicare, tra questi, quelli considerati di maggior importanza turistica, vuole semplicemente fornire indicazioni utili per visitare alcuni tra i più bei laghi del Piemonte e delle vicine Alpi francesi, non mancando di sviluppare considerazioni riguardo al territorio che li circonda. -
Nuto Revelli. Vita, guerre, libri
I temi ricorrenti, le passioni di Nuto Revelli, riguardano la storia vista dal basso, vissuta in prima persona e testimoniata, sia in guerra sia nel mondo contadino, soprattutto quello delle colline e delle montagne del Cuneese. Dalla difesa del mondo dei vinti traspare anche un'attenzione indignata e dolente per l'abbandono di tanti borghi, la devastazione ambientale, la scomparsa di competenze e memorie. Le opere di Revelli sono un invito a non cadere nell'indifferenza, a respingere il conformismo e la prepotenza; sono uno sprone a restare sempre «ribelli per giusta causa», per la giustizia e per la libertà. Ci restano i suoi libri, le sue parole e il suo esempio. -
Alpinismo eroico
"Alpinismo eroico"""" raccoglie tutti gli scritti di Emilio Comici. Si tratta delle relazioni delle salite compiute dall'alpinista triestino tra il 1925 e il 1940 che conservano quasi sempre il dono della spontaneità e dell'immediatezza. Di Comici lasciano intravvedere, più che l'eroe, l'uomo che davanti alla montagna e alla sua bellezza non può che provare smarrimento. Riproporre oggi i pensieri di questo alpinista, divo ante litteram e al contempo divulgatore appassionato di un modo nuovo di arrampicare, significa rimettere a fuoco non solo la persona di Comici, ma anche la sua funzione storica alla luce di quanto è stato fatto dopo di lui." -
Architettura rurale in Valle d'Aosta. Ediz. illustrata
Il disegno per Soardo, professore di Fisica Medica dell'Università di Torino, fa parte di una mentalità quasi scientifica, e costituisce il mezzo con cui acquisire una documentazione soprattutto tecnica, ma anche in parte interpretativa di certe realtà: non solo case contadine, ma anche volti di persone, eventi speciali o quotidiani. Con il disegno, più che con la macchina fotografica, ci si può permettere, secondo Soardo, di illustrare gli incontri e i fatti di una vita, aggiungendo alle immagini un po' di se stessi, una venatura sentimentale. Per vent'anni con i suoi fogli da disegno egli è andato nel tempo libero alla riscoperta delle architetture della Valle d'Aosta, per trarne emozioni, ma soprattutto per svolgere uno studio sulle costruzioni di pietra e legno, fatte cioè con i materiali che naturalmente scaturiscono dall'ambiente. Una specie di ricerca dunque, fatta con il disegno non tecnico, a mano libera, ma secondo una metodologia congeniale alla sua professione di docente universitario, anche se su un tema molto diverso da quelli a lui abituali. Questo volume raccoglie alcuni risultati di un impegno, che ricorda quello dei viaggiatori dell'Ottocento, anch'essi armati di album e matita, per illustrare il racconto di tante esplorazioni. Un impegno fatto tuttavia più di intuizione e di passione, che non di rigoroso approccio scientifico, inteso solo a descrivere e classificare luoghi, date, forme, metodi, materiali. L'intenzione non è dunque di fare un libro di testo per addetti ai lavori, ma di dare qualche ulteriore riferimento a chi opera nel progettare e nel costruire, e di stimolare l'interesse di chi vive o visita questo straordinario territorio, per il lavoro di sconosciuti costruttori, che seppero integrare e fondere le loro opere con l'ambiente. -
Casa alpina in tronchi/blockbau. Varianti locali ed evoluzione tipologica
Questo quaderno si propone di documentare e far conoscere al grande pubblico dei non specialisti un tipo di abitazione ormai desueto e in via di estinzione, che ha avuto tuttavia grande importanza nella storia della costruzione umana ed è ancora - nel paesaggio alpino - la presenza forse più qualificante e significativa. Per comprendere le ragioni abitative della casa in tronchi (Blockbau) occorre conoscere i processi che hanno portato nel corso dei secoli al costituirsi della struttura tipica delle valli alpine, sia morfologica che antropica, e che, per quanto conservativa (cioè sostanzialmente ormai stabilizzata nelle sue componenti essenziali), è comunque soggetta - come ogni organismo territoriale - a continue e progressive trasformazioni, augurandoci che questo secolo post-moderno non ne stravolga del tutto l'identità culturale. Proponiamo questa decennale ricerca universitaria (svolta negli anni Ottanta nei corsi di progettazione del primo anno della facoltà di Architettura di Firenze) e il materiale documentario che ne è derivato. Ricerca che rivista, rielaborata e raccolta in questa pubblicazione restituisce, in un colpo d'occhio, la complessità di un fenomeno edilizio (costruttivo e abitativo) da non considerare - come purtroppo oggi accade - in chiave di mero folklore, ma come parte integrante fortemente radicata nel DNA tipologico dell'architettura occidentale. -
Fam, füm, frecc: il grande romanzo degli spazzacamini Valle d'Aosta, valle Orco, val Cannobina, val Vigezzo, Canton Ticino. Ediz. illustrata
Nel grande romanzo dell'emigrazione, per secoli risorsa primaria di tante vallate alpine, pagine molto dolorose sono state scritte dagli spazzacamini, il cui fenomeno ha caratterizzato le più povere di queste terre, dove la maggior parte delle famiglie, pur di togliere qualche bocca al misero desco quotidiano, si sono viste costrette, fino alle soglie degli anni Cinquanta, ad «affittare» nei mesi invernali, quando nei loro paesi fra i monti non esisteva la più piccola possibilità di lavoro, uno o più figli ai «padroni». Questi, vecchi spazzacamini senza scrupoli, il più delle volte crudeli e inumani, induriti da analoghe esperienze, se li portavano al seguito per «la stagione alla Bassa», nelle pianure nebbiose del Piemonte e della Lombardia, sottoponendoli ad uno sfruttamento che non ha avuto uguali nel mondo del lavoro minorile delle nostre Alpi. Il bambino, data l'esile statura che gli consentiva di introdursi lungo i camini dove l'adulto non entrava, rappresentava la materia prima, la condizione «sine qua non» all'esercizio del mestiere. Quanti di questi poveri bocia hanno compiuto i sei, sette anni nell'inferno della caligine, tra vessazioni, patimenti, fame, fumo e freddo! Quanti di essi non hanno fatto più ritorno alle loro montagne! La figura del bambino che col volto cosparso di fuliggine e gli attrezzi in spalla vaga lacero e affamato di paese in paese, di contrada in contrada, lanciando il grido: «spazzacamin000», mendicando un piatto di minestra e un tozzo di pane, è ormai retaggio dell'immaginario popolare, di una letteratura spesso troppo oleografica o superficiale, ma è soprattutto parte integrante della storia della Valle d'Aosta, della Val Cannobina, della Val Vigezzo, della Valle dell'Orco, della Val di Non, della Val Verzasca e delle Centovalli ticinesi, terre un tempo poverissime, dove il fenomeno assunse dimensioni di massa. Questo quaderno ripercorre l'allucinante romanzo degli spazzacamini delle Alpi Occidentali, dalle prime emigrazioni del 1500 in terre straniere al grande esodo minorile nelle pianure del Nord Italia di fine Ottocento e primi decenni del Novecento, attraverso documenti, interviste e testimonianze che hanno richiesto all'autore anni di ricerche. -
Tempesta sul Manaslu. Tragedia sul tetto del mondo
«Avanti, devo farcela », queste parole mi martellano in testa. Mai come in questo momento la mia vita mi è parsa senza prospettive, senza speranze. Nell'ambito di una spedizione tirolese Reinhold Messner affronta per la prima volta il Manaslu lungo il versante sud, in quegli anni ancora uno dei grandi «problemi irrisolti » in Himalaya. Messner raggiunge la vetta, tuttavia durante la discesa le condizioni atmosferiche peggiorano repentinamente. Si scatena una spaventosa bufera di neve. Per Messner e i suoi compagni inizia una drammatica gara fra la vita e la morte. -
Il romanzo del Toro. L'emozione di una storia che vive da oltre un secolo
La storia del Torino come mai è stata narrata finora. La cultura della memoria. Una memoria ormai più che centenaria, che sotto la forma del romanzo si snoda in un racconto che raccoglie i tanti momenti della vita del Torino. Poche le società calcistiche del nostro paese che possono vantare un «album dei ricordi» così intenso, segnato da formidabili tragedie ma anche da grandi trionfi. Parlano - quasi interagiscono con chi legge - i personaggi che via via sfilano, nel tempo e nel procedere della lettura, trasmettendosi, come in una staffetta, un «segno», il testimone dell'essere del Toro. In una catena ideale di campioni granata, che va dal primo capitano ai nostri giorni, l'avventura di questo quasi magico «segno» sperimenta l'intera vita del Club, compendiandone i successi e gli sconforti, le vittorie e le delusioni in un unico percorso e verso una sola meta: tenere alto e sempre vivo il nome del Toro. -
In cima con i bambini. Escursioni in Piemonte
Sono molte le «Piccole cime» che senza troppa difficoltà si possono «calpestare » con percorsi esaltanti per natura, paesaggio e panoramicità. Montagne a torto considerate minori, ma perfette per un weekend all'insegna del benessere e del trekking per tutti. Giorno dopo giorno abbiamo esplorato con nostra figlia Nora questi luoghi andando alla scoperta della natura e di nuovi scorci. Perché il mistero del camminare si nasconde nelle piccole cose, così come i grandi viaggi partono da un semplice passo. Proponiamo - in questa guida - montagne con cime raggiungibili con itinerari tematici interessanti e capaci di regalare esperienze indimenticabili per tutta la famiglia. -
Valentino Mazzola. «...morirò giovane...» Lettere e segreti del capitano del Grande Torino
Nel 1951, a due anni dalla tragedia di Superga, la moglie in seconde nozze di capitan Valentino ritorna nel capoluogo piemontese e ripercorre i luoghi in cui ha vissuto a fianco di Mazzola e del piccolo Sandro aprendo il libro dei ricordi, confidando i segreti del calciatore, uomo e marito, e consegnando alla storia lettere e scritti di Valentino custoditi gelosamente. Ne nasce così un ritratto del capitano del Grande Torino e della Nazionale fuori dagli schemi, ricco di aneddoti e testimonianze anche sconcertanti a fianco del quale gli autori riportano curiosità e informazioni sul periodo storico e tanti dati sulla squadra e sui calciatori che passarono alla storia. Mazzola aveva un presentimento, sarebbe morto giovane come suo padre e aveva due desideri, un figlio maschio dalla seconda moglie e allenare il Toro a fine carriera. Ha vinto il fato. -
Mistero nei cieli. Indagine sugli UFO
L'argomento ""UFO e alieni"""" da un autore famoso per le sue indagini tra mistero e scienza. Una panoramica completa e attualissima, con un linguaggio approfondito ma alla portata di tutti, che conduce il lettore in una vera e propria indagine tra i vari aspetti del fenomeno UFO nel passato e nel presente, grazie anche alle testimonianze dei maggiori esperti del settore, tra i quali Mauro Biglino, Roberto Pinotti, Alfredo Lissoni e Pablo Ayo."" -
I samaritani della roccia e altri racconti. Nuova ediz.
Alpinista negli anni verdi, l'Autore ha dovuto ben presto interrompere le ascensioni, a causa di una crudele malattia che lo ha travagliato per oltre venticinque anni. Il mio alpinismo - scrive lui stesso nella prefazione al suo libro più impegnato, « La lunga strada agli 8000 » - è quindi per forza di cose tutto interiore, è come il ricordo della luce e del colore in un uomo da molti anni abbacinato. E forse pochi sanno o possono immaginare quale sia la nostalgia delle montagne quando ci compaiono lontanissime, diafane per la distanza, attraverso le grandi vetrate di un ospedale. «I samaritani della roccia » propone episodi di salvataggio alpino (tragici o felici nella loro conclusione), ripubblicati a quarant'anni dalla prima edizione, cui si aggiungono in questa nuova edizione novelle brevi e notazioni spicciole. Pagine sorprendentemente vive, ricche, umanissime, che ci rivelano l'uomo vero, quello, per intenderci, che, condizionato ma non assoggettato dal male, ha vissuto interiormente in modo intenso e luminoso, riuscendo a cristallizzare nell'animo una inestinguibile giovinezza serena. -
Segni come parole. Il linguaggio perduto
Nell'ambito delle diverse culture preistoriche e protostoriche che hanno prodotto cultura figurativa, gli iconogrammi e ideogrammi condivisi dalla comunità culturale o dal gruppo sociale erano di tipo convenzionale, cioè di comune conoscenza ed uso e al contempo analogici, cioè capaci di evocare relazioni tra il concetto, l'oggetto concreto, l'evento, il mito e la loro rappresentazione. Le opere incise, scolpite, intagliate, plasmate, graffite e dipinte scoperte oramai in tutto il mondo e oggetto in questi ultimi cento anni di analisi - sovente da noi erroneamente definite artistiche in realtà, per coloro che le hanno realizzate, sono «storia sacra» e meta-linguaggio. I segni, che forse per comodità spesso definiamo simboli, sono infiniti e sono il frutto della sottigliezza metafisica del linguaggio e della sua struttura articolata. Ma i simboli non sono dei semplici «segni» in quanto quei «segni» sono significanti di significati, cioè sono la materializzazione grafica di concetti, idee, sentimenti, emozioni, conoscenze, concezioni del mondo materiale e soprannaturale, sintesi grafica di storie umane, di eroi, di miti e di dèi, quindi sono carichi di contenuti che in genere ci sfuggono in quanto espressioni linguistiche di comunicazione di culture molto lontane dalla nostra e delle quali non conosciamo più i codici di lettura. I simboli sono la concretizzazio-ne grafica di atti di fede: linguaggio palese per coloro che li usano e che li conoscono; linguaggio ermetico e inspiegabile per coloro che li osservano senza conoscerne la genesi, i contenuti dei quali sono intrisi, la storia che li ha prodotti e i processi intellettuali dei quali sono il frutto, in sintesi la semantica. Ogni epoca e ogni cultura sono depositari di un loro patrimonio iconografico e simbolico - un linguaggio - che, in alcuni casi e limitatamente ad alcuni simboli non si è perduto ma si è conservato anche nelle epoche successive. -
Apocalypsis 616. Per agire nel vero bene devi prima conoscere quale sia il vero male
In tempi in cui sempre più persone e poteri dimostrano dirnconfondere il Male con il Bene, assume vitale importanza ilrnfare Luce sopra tanti, troppi secoli di oscurantismo e superstizione,rnpregiudizio ed ignoranza. Non è ancora troppo tardi.rnMa occorre iniziare a capire come stanno davvero le cose. Inrnqueste pagine si affronta il Male in ogni suo aspetto, insegnandorna distinguere fra i tanti tipi di satanismo, nonché larnloro storia e tutti gli aspetti esoterici. Vengono spiegati ancherni culti magici che spesso sono scambiati ingiustamenternper satanismo e le psicosette il cui potere è diventato talernda minacciare gli stessi governi che non riescono più a contrastarle.rnEd è un libro completo poiché approfondisce anchernla storia delle varie divinità, la magia animica, nonché larnKabbalah nera e la demonologia, informazioni senza cuirnnon sarebbe possibile comprendere il satanismo modernornné la differenza fra male assoluto e male relativo di cui ilrnXXI secolo è permeato. -
Rosa la bella del re. L'ultima fiaba d'Italia
Lei una ragazza, lui sposato con una nidiata di figli; lei 14 anni, un passato dignitoso ma modesto, un futuro con pochi amici, ma un Re nel cuore. Comincia così in un autunno tiepido e verde, nel castello di Racconigi, la più grande e recente fiaba reale d’Italia. Lui è Vittorio Emanuele, futuro Re d’Italia; lei, figlia di un tamburo maggiore. Buona, affabile, generosa: questi gli aggettivi che più ricorrono negli scritti che parlano di lei. Per il re dev’essere stata soprattutto dolcissima. Carina, non bellissima, ha saputo tenerlo con sé tutta la vita strappandolo spesso alle luci del trono, mettendogli le pantofole, proteggendolo, chiedendogli mai nulla, offrendogli tranquillità. -
Erbe dal piano ai monti. Alla scoperta di 250 piante commestibili, piante spontanee, frutti di bosco e aromi
Sono sempre di più le persone che si avventurano in passeggiate ed escursioni nelle nostre valli alpine e desiderano conoscere meglio la natura che li circonda e le varie piante che incontrano. Questo nuovo libro fa sicuramente al caso loro. Dopo ""Erbe delle Valli Alpine"""", Mauro Vaglio propone una seconda raccolta di nozioni su altre 250 piante spontanee che si possono trovare dalla pianura fino alla montagna, tutte diverse rispetto al suo primo volume: come riconoscerle, come talvolta poterle utilizzare. Il tutto arricchito da preziose informazioni e tante curiosità."" -
Walter Bonatti. L'uomo, il mito
Un ragazzo di Bergamo che in pochissimi anni diventa il più bravo alpinista del mondo. Comincia così la storia, ormai vicina all'epopea, di Walter Bonatti. In questo libro le tappe salienti di una vita, anzi, delle tante vite dell'eroe che se ne è andato a 81 anni il 13 settembre 2011 suscitando ondate di commozione tra gli appassionati di montagna. Con il corredo di immagini inedite e la presentazione di Alessandro Gogna, emergono alcuni aspetti della sua personalità complessa. Perché Bonatti è stato anche un caso mediatico, un polemista, un ecologista, un intellettuale autodidatta, un uomo socievole ma spesso inafferrabile. Nel libro, scritto da un giornalista che gli è stato amico e si è legato alla sua corda, l'attenzione ovviamente si focalizza sulle ascensioni che tanto hanno coinvolto l'opinione pubblica e sui viaggi in capo al mondo che ancora continuano a farci sognare. In più, l'appassionato può consultare la cronologia dei suoi giorni grandi e un minuzioso elenco di tutte le sue scalate: quasi un catalogo del suo alpinismo irripetibile. -
In su e in sé. Alpinismo e psicologia
L'alpinismo si rivolge essenzialmente all'andare in su, la psicologia si interessa prevalentemente dell'essere in sé. In su significa in alto. Seguire un percorso di verticalità, raggiungere una cima, ma significa anche essere su, provare uno stato di euforia, come si può verificare durante un'ascensione. In sé significa raggiungere una condizione di equilibrio psichico e di contenimento emotivo, ma significa anche ritrovare la strada dell'introspezione, individuare la correlazione tra esterno e interno, riconoscere la propria condizione e il proprio mondo intrapsichico attraverso un'esperienza nel mondo circostante. Il bisogno dell'andare per i monti, per vivificare corpo e mente e ritrovare le comuni radici di cielo e terra, diventa così possibilità reale per una rappresentazione della conoscenza dei grandi spazi e respiro profondo per una percezione e interpretazione dell'essenza delle cose. -
Colpevole d'alpinismo. Nuova ediz.
La brillante penna di Urubko ci racconta le sue prime grandi imprese, per lo più salite solitarie e in velocità, nei territori dell'ex Unione Sovietica, in ambienti molto selvaggi, poco frequentati, dove le temperature scendono fi no a decine di gradi sotto lo zero. È con Simone Moro che conosce le Alpi, poi muove i primi passi in Himalaya e Karakorum, teatro delle sue più importanti dichiarazioni di stile. Uno stile pulito, alpino, per realizzazioni ideali su linee eleganti, prime assolute, prime invernali. Ma ciò che più interessa nella lettura di queste avventure è lo stile di vita di un giovane che, a dispetto delle difficoltà economiche e attrezzato con equipaggiamento a volte davvero obsoleto, riesce a superare tappe di splendida audacia. Ciò gli permetterà, in seguito, di accedere alle montagne più alte del mondo e di compiervi imprese che già ora sono leggendarie. -
Mio padre Hermann Buhl
Nel 1953 Hermann Buhl conquistava, in solitaria, il Nanga Parabat, l'ottomila più ambito da austriaci e tedeschi. La sua seconda spedizione sull'Himalaya, al Chogolisa nel 1957, gli sarebbe i i però costata la vita. Il grande alpinista austriaco lasciava moglie e tre figlie. In una testimonianza biografica commovente Kriemhild Buhl, la primogenita, racconta il coraggio di vivere della madre e il diventar grandi delle tre sorelle, senza padre ma comunque sempre all'ombra della sua leggenda.