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Acqua ultima chiamata
Il Po in secca, con altri grandi fiumi del nord. I campi assetati dopo un inverno molto siccitoso. L'Italia nella morsa della carenza idrica e del clima che cambia. Il mondo intero in allarme per fiumi che in passato sono stati sorgenti di civiltà e oggi sono diventate culle di tensioni e preoccupazioni. Nell'anno della grande sete della terra l'Associazione ""Premio letterario Giuseppe Mazzotti"""", promotrice del Premio Gambrinus """"Giuseppe Mazzotti"""" e Antiga Edizioni pubblicano un libro, a cura del giornalista e scrittore Salvatore Giannella, esito del seminario """"L'orologio dell'acqua"""", tenutosi a Treviso nell'ottobre 2021, e secondo della collana dedicata alla transazione ecologica dopo Terra ultima chiamata. In duecento pagine, frutto di rigore scientifico e di facile divulgazione, i lettori troveranno la diagnosi aggiornata per capire le cause della siccità e le buone pratiche per preservare l'oro blu: tante storie e dati utili dall'Italia e dal mondo per mitigare questa emergenza e vincere la più urgente sfida globale climatica insieme ai giovani della generazione Greta."" -
Gli angeli di Comiso
Un volume fotografico che racconta la tradizione secolare legata alle celebrazioni pasquali della cittadina di Comiso, in provincia di Ragusa. Le fotografie di Rosario e Raffaele Lo Presti restituiscono un fedele e sorprendente racconto di un rito di fede e di tradizione che si ripete con cadenza annuale nel giorno di Pasqua da centinaia di anni, intriso di significati antropologici, sociologici e di folclore, legato alla tradizione spagnola e siciliana. Due bimbi ogni anno vengono scelti, vestiti e addobbati da Angeli con abiti preziosi che riproducono esattamente quelli del 1400, portati in processione su due simulacri con il susseguirsi di riti suggestivi, coinvolgendo l'intera popolazione con forti momenti emozionali. L'atmosfera che si respira non è legata a un fatto folkloristico, ma spirituale, quasi mistico. Tutti possono raccontare la festa di Pasqua a Comiso, ma solo i comisani ne sanno cogliere la vera essenza, quasi come un'eredità genetica che si è tramandata nei secoli, e che per tanti secoli ancora sarà tramandata di padre in figlio, fin quando esisterà il rispetto per la storia, la cultura e la religione. -
La realtà e l'estasi. 50 anni di attività artistica. 1968-2019. Ediz. illustrata
Il cotto, la cera, il bronzo, l’alluminio, il legno: la storia più recente della scultura di Vincenzo Balena sembra strutturarsi a somiglianza di quella millenaria della civiltà, del modo in cui gli uomini hanno via via abitato la terra. Ma sono, quelle di Balena, “età” che non tanto si succedono quanto piuttosto tendono a combinarsi, a intrecciarsi fra loro; assai più che a seguire l’”evoluzione” della sua arte, il rapporto con la materia o le materie impiegate ci aiuta a capirne l’essenza, a intuire o immaginare come lui, l’artista, viva nella realtà. Niente nelle sculture di Balena è mai “trovato” nel senso che intendevano e praticavano i surrealisti; tutto, al contrario, compreso il più oscuramente naturale nei dettagli, è “prodotto” dalla sua mente e dal suo inconscio, è la conseguenza, il riflesso, la materializzazione di un suo progetto o sogno formale. Non meno di questa precisazione vale quella, apparentemente opposta, che per lui nessun progetto, nessun sogno si libera – si “scatena”, alla lettera – se non ha contatto con la materia. -
Stampe delle opere scolpite da Antonio Canova Roma MDCCCXVII (1817). Riproduzione anastatica integrale
La presente pubblicazione è la riproduzione anastatica, integrale e fedele adattata a un formato stampa, del volume di incisioni delle opere di Antonio Canova, che il fratello abate Giovan Battista Sartori donò all'Ateneo di Treviso nel 1837. Si tratta di un unicum, per il valore storico del dono, l'unicità del libro nella qualità e nel numero di incisioni che raccoglie, ben 86, e notevole anche per il formato e la confezione che lo conserva. L'occasione della mostra per il centenario canoviano è stata colta come straordinaria opportunità per realizzare questa preziosa edizione anastatica. Le incisioni raccolte documentano in maniera ampia la produzione canoviana, risultando una summa dell'impegno dell'artista nell'uso di questa arte per la divulgazione delle sue creazioni. Lo scopo era farne omaggio ad amici e personalità illustri, ma era anche quello di diffondere a raggio europeo quanto man mano egli andava facendo, cosicché un vero e proprio mercato di queste stampe andò a crearsi, a Roma come a Parigi, con negozianti che avevano l'esclusiva della vendita. -
Canova e il dolore. Le stele Mellerio. Il rinnovamento della rappresentazione sepolcrale. Ediz. illustrata
Il 5 maggio 2022 inaugura al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno (Treviso) il secondo appuntamento espositivo degli Anniversari Canoviani, iniziativa che celebra i 200 anni dalla morte del genio del Neoclassicismo. La mostra ""Canova e il dolore. Le stele Mellerio. Il rinnovamento della rappresentazione sepolcrale"""" - aperta al pubblico fino al 5 novembre 2022 - ideata da Vittorio Sgarbi e curata da Francesco Leone e Stefano Grandesso, trova il suo apice nella ricomposizione, per la prima volta dal suo smembramento, del monumento funebre Mellerio, voluto dal conte Giacomo Mellerio in memoria dei suoi cari dopo aver visitato lo studio romano di Canova. In mostra, oltre a questa straordinaria ricomposizione, si potranno ammirare opere provenienti da collezioni pubbliche e private nazionali e internazionali. Il catalogo della mostra, riccamente illustrato, ha testi di Vittorio Sgarbi, Moira Mascotto, Francesco Leone, Stefano Grandesso e Sandro Gazzola."" -
Non sono quelli delle stelle. Tra sapori e storie del Nordest, con le descrizioni di oltre 300 buone tavole di Friuli-Venezia Giulia, Trentino, Veneto e dintorni
Da diversi anni Arrigo Cipriani, in interviste e rarefatte apparizioni televisive, si è dato il compito di tenere alta la bandiera della buona cucina della tradizione italiana. Quella dei piatti che ogni giorno, secondo le ricette delle nostre genitrici e progenitrici, ancora si possono per fortuna assaporare in qualche costumata famiglia. La cucina che ""sa di casa"""". Una delle regole auree di Cipriani è che in cucina non si devono far sembrare complicate le cose semplici, bensì far apparire semplici quelle complicate. Una regola, in verità, che si apparenta da vicino a ciò che, in altro contesto, Baldassar Castiglione nel Cortegiano definisce con il neologismo di sprezzatura: """"che nasconda l'arte e dimostri ciò, che si fa e dice, venir fatto senza fatica e quasi senza pensarvi"""". Dove """"arte"""" deve naturalmente intendersi con """"artificio"""". Non ci sono invenzioni da fare, perché la buona cucina, che piace a Cipriani, è prima di tutto cucina di servizio: al servizio di chi ne beneficia e ne gode, in famiglia o al ristorante. E in quest'ultimo caso, deve appagare il cliente, non la vanità dello """"chef"""". Nuova edizione con prefazione di Arrigo Cipriani e il suo decalogo della ristorazione tradizionale."" -
Scoop! Quando i giornalisti fanno notizia
Scoop! è un omaggio al giornalismo che ha fatto storia e ai grandi cronisti che hanno inseguito con tenacia e con coraggio le notizie da prima pagina. È anche la parola magica di un mestiere che cambia, nell'era dell'informazione ultrarapida, dei tweet, di Facebook, di Instagram e della crisi della carta stampata. Un libro compagno di viaggio che racconta una storia d'Italia in controluce attraverso gli episodi più clamorosi di malcostume politico, criminalità comune, corruzione e terrorismo. Dal Dopoguerra a oggi, dai reportage di Indro Montanelli, Dino Buzzati, Tommaso Besozzi, Enzo Biagi, alle cronache di guerra di Ettore Mo e Bernardo Valli, dagli scoop sui Papi alle interviste celebri di Giorgio Bocca e Giampaolo Pansa e Paolo Guzzanti, dai giornalisti pistaroli ai cronisti d'assalto come Gianantonio Stella e Sergio Rizzo, Giuseppe d'Avanzo, Gad Lerner e Fabrizio Gatti, il saggio di Giangiacomo Schiavi racconta un'epopea che arriva ai giorni nostri con le retate nellasanità, i fondi della Lega e il caso Ruby-Berlusconi, fino alla pandemia e alla guerra in Ucraina dove fare cronaca significa rischiare la vita. Il saggio illustra con esempi famosi come la caccia allo scoop rischia di sconfinare nel giornalismo tossico delle fake news e rilancia il giornalismo che scopre i fatti, vede, racconta, denuncia, come fa Milena Gabanelli, che nella modernità mantiene lo stile dei vecchi reporter: andare sul posto e non stancarsi di chiedere finché non si è avuta una risposta. Chiude il libro la biografia personale di Oriana Fallaci raccolta dal giornalista Salvatore Giannella, una testimonianza sul giornalismo fatto con passione e scritto con maniacale perfezione. -
Fragmenta. Studi trevigiani di scienze storico-artistiche e archeologiche
Fragmenta è una nuova rivista annuale di studi e ricerche di scienze storico-artistiche e archeologiche su Treviso e il suo territorio. La pubblicazione raccoglie contributi inerenti alla storia dell'arte, all'architettura, all'archeologia, al restauro e all'economia dei beni culturali; l'ambito di studio è ricompreso nel territorio corrispondente alla provincia di Treviso o referente ad esso. L'obiettivo primario è quello di stimolare il dibattito scientifico e accademico, incoraggiando la divulgazione degli studi più aggiornati nel campo delle scienze storico-artistiche trevigiane. La qualità, l'indipendenza e la scientificità dei contributi sono garantiti attraverso l'autorevolezza del comitato scientifico e la revisione dei testi in modalità «double blind peer review». La pubblicazione della rivista si ispira al codice etico elaborato dal COPE - Best Practice Guidelines for Journal Editors. I saggi sono pubblicati in lingua italiana con abstract in lingua inglese. A completamento, segnalazioni di libri, articoli e mostre inerenti ai temi trattati. Il progetto editoriale è nato da un comune sentire e dal desiderio dei fondatori - Rossella Riscica, Aniello Sgambati, Chiara Voltarel - di realizzare uno strumento che possa raccogliere studi di ambito storico-artistico che interessino il territorio trevigiano, nella consapevolezza dell'immenso patrimonio di valore storico - artistico, culturale e intellettuale che merita più attenzione e valorizzazione. -
Una montagna di lettere
“… Di cime lei ne ha senz’altro toccate più di me. Lassù, sulla vetta, abbiamo però entrambe capito che non c’è nulla da trovare. Quello che cerchiamo è dentro di noi. Tuttavia, per alcuni, per trovarlo bisogna salire. Perciò per capire cosa lei vorrà fare e quali saranno le decisioni da prendere, credo che dovrà salire ancora una volta. Oppure lo farò io per lei.” -
Tracing Venice. Ediz. illustrata
Tracing Venice segue la ricerca di Zanellato/Bortotto, esposta a Homo Faber 2022 (Venezia) ed è un omaggio ai pavimenti musivi della Basilica di San Marco che De Castelli traduce in preziosi masaici di diversi metalli. De Castelli porta la sua ricerca applicativa sempre all'estremo della sperimentazione innestando tecnologie all'avanguardia sull'eccellenza artigianale, con risultati inediti ed esclusivi. Le lavorazioni inimitabili e le originali tecniche manuali messe a punto dall'azienda trevigiana, attraverso un continuo impegno di ricerca e sviluppo, sono diventate le protagoniste di un progetto nato dall'incontro tra il percorso imprenditoriale di De Castelli e quello dei designer Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto: da questa affinità di visioni sono nate superfici uniche, che sorprendono per la loro magia realizzativa e parlano di una storia millenaria. -
Francesco Stefanini. Nel tempo. Opere 1972-2022
L'Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa ospita negli spazi della Galleria di Piazza San Marco, Venezia, la mostra personale dell'artista Francesco Stefanini (Lucca, 1948) dal titolo Nel Tempo. Opere 1972 - 2022, a cura di Stefano Cecchetto e visitabile dal 12 giugno al 10 luglio 2022. Dagli inizi del novanta prende avvio la consacrazione internazionale di Stefanini con le personali a Tokio, Zagabria, Salisburgo, Praga, Vienna, Budapest, Mannheim, New York, Pechino, Brisbane, Sarajevo, Buenos Aires, Perth. La mostra, curata da Stefano Cecchetto, presenta cinquanta opere che rendono conto di 50 anni di lavoro dell'artista, che all'inizio lo vede lavorare sul legno delle matrici, aggiungendo colore alle forme geometriche, poi, gradualmente, forme che si stemperano e si dissolvono in puro colore. Il catalogo della mostra contiene un'antologia critica con scritti di Franco Solmi, Pier Carlo Santini, Vittorio Sgarbi, Marco Goldin, Flaminio Gualdoni, Elena Pontiggia, Luigi Meneghelli, Maurizio Sciaccaluga, Sandro Parmiggiani, Gianluca Marziani, Giuseppe Cordoni, Walter Guadagnini, Fabrizio D'Amico, Ennio Pouchard, Alessandra Santin, Dino Marangon. -
Il restauro della Cappella dei Tessitori di Seta. Chiesa dei Gesuiti a Venezia. Ediz. italiana e inglese
La Fondazione Svizzera Pro Venezia è stata costituita nel 1972 dal Consiglio Federale per sostenere Venezia negli sforzi nel salvaguardare il suo patrimonio culturale e opera in stretto contatto con gli organi istituzionali italiani per finanziare progetti di restauro a Venezia. In occasione del 50° anniversario della Fondazione Svizzera Pro Venezia espazium – Edizioni per la cultura della costruzione, con Edizioni Antiga, pubblicano il volume che documenta il restauro realizzato e finanziato dalla Fondazione per la cappella dei Tessitori di seta, nella Chiesa dei gesuiti a Venezia. L’opera, curata da Fabio Cani e Graziella Zannone Milan, propone il dettaglio di tutte le operazioni conservative realizzate per questo progetto, contestualizzati all’interno delle vicende dell’ordine dei Gesuiti a Venezia, della costruzione e della decorazione della chiesa e nel quadro della realizzazione della cappella di Tessitori di seta. Si rende conto così dell’importanza del lavoro di un nutrito gruppo di progettisti, artisti e maestranze, spesso originari della Svizzera di lingua italiana. Il restauro è poi documentato in maniera accurata grazie alle relazioni di lavoro e un’imponente corredo iconografico, che passano in rassegna tutti i vari elementi su cui si è operato e tutte le varie fasi di intervento. Dalla storia dell’opera e del suo contesto alle tecniche di restauro, un viaggio illustrato per divulgare e valorizzare il monumento salvaguardato. -
Laboratori di scultura oggi. Antonio Canova
Il volume di Maria Luisa Parolin Laboratori di scultura Oggi è un omaggio appassionato all'arte e ad Antonio Canova, realizzato per promuove lo sviluppo di laboratori innovativi, non solo a scuola. Il libro parte proprio da due opere, tra le più belle dell'artista veneto: Paolina Borghese ed Ebe danzante, per un progetto didattico unico nel suo genere, in cui trovano spazio metodologie e attività laboratoriali che hanno lo scopo di sviluppare la cultura e l'educazione alla contemporaneità legata alla scultura. L'autrice, esperta d'arte e docente, illustra con immagini e testi esperienze di attività, dove l'arte canoviana diventa un modello di come si possa declinare in maniera diversa il fare scultura oggi. -
Scrigno segreto
In questo manuale l'autrice ci parla del pavimento pelvico con la competenza dell'esperta e la sensibilità solidale della donna che si rivolge (soprattutto) alle altre donne. Con un linguaggio chiaro e diretto, tecnico solo quel tanto che serve per supportare ogni affermazione con adeguato background scientifico. -
Augusto Murer. Alle origini della scultura. Ediz. a colori
Augusto Murer, schivo protagonista della scultura italiana del Novecento, viene celebrato in una intensa retrospettiva al Museo di Palazzo Sulcis, a Belluno, dal 30 giugno al 18 settembre 2022. La mostra, accompagnata dal catalogo a cura di Dino Marangon ed edito da Antiga Edizioni, è il momento di punta delle Celebrazioni che la Regione del Veneto, la Provincia di Belluno e i Comuni di Belluno e di Falcade (dove ha sede il Museo Murer e dove l'artista è nato il 21 maggio del 1922), con Longarone Fiere, hanno voluto per ricordare un artista che, come evidenzia Elio Armano - direttore artistico delle Celebrazioni - non fu solo un grande scultore ma anche un uomo, e un intellettuale, che si immerse nella storia del suo tempo. Murer è noto ai più per i grandi bronzi espressionisti. Dal monumento realizzato nel 1968 a Vittorio Veneto per il cinquantesimo della prima guerra mondiale, alla grande figura in bronzo del 1974 sulla sommità del Grappa, al celebre monumento alla Partigiana, realizzato in collaborazione con Carlo Scarpa per essere collocato lungo la Riva che conduce ai Giardini della Biennale. Un pathos, che si ritrova anche in tanti lavori religiosi, come il grande portale della chiesa di Caxias do Sul, dedicato all'epopea degli emigranti veneti in Brasile. -
Tra mare e cielo. Grado nelle opere di Josef Maria Auchentaller-Zwischen Meer und Himmel. Grado in den Werken von Josef Maria Auchentaller. Ediz. a colori
Il volume è il catalogo della omonima mostra dedicata all'artista austriaco e aperta dal 12 agosto al 1 novembre 2022 presso la Casa della Musica, sede espositiva di Grado. Nel 1892 Grado fu proclamata 'stazione di cura e soggiorno' nella contea di Gorizia-Gradisca quando l'isola venne riconosciuta come Kurort, luogo curativo e stazione balneare di riferimento per la riviera della Monarchia austro-ungarica. In occasione di questa ricorrenza, il Consorzio Grado Turismo ha predisposto un programma di manifestazioni ed eventi tra cui la mostra su Josef Maria Auchentaller con tema Grado e il suo territorio. Pittore, grafico e designer, è stato un importante esponente della Secessione viennese. Autore del celebre manifesto Seebad Grado. Österreichisches Küstenland (1906) ebbe, insieme alla moglie Emma, un ruolo determinante nello sviluppo turistico di Grado e ricordati ancora oggi come pionieri del turismo dell''Isola del Sole'. Il nome dell'artista è ritornato d'attualità a seguito di un serio lavoro di valorizzazione delle sue migliori opere, esposte in importanti mostre in Italia e all'estero. ""Tra mare e cielo"""" presenta al pubblico molte opere provenienti dalle collezioni dei Musei Provinciali di Gorizia e altre collezioni private. Il catalogo dedicato riporta le opere in mostra e rare fotografie d'epoca della Grado del 1900 fornite dall'Archivio Auchentaller."" -
Proverbi de confin. Detti popolari tra Prealpi venete e Altopiano messicano-Dichos populares entre Prealpes vénetas y Altiplano mexicano
750 proverbi in dialetto, tradotti in italiano e poi in spagnolo. In principio è stato il desiderio di difendere la cultura di un territorio, di cui la lingua è l'elemento più identificante, lo specchio più vero. Le espressioni popolari ne raccontano la saggezza e le tradizioni, la struttura familiare e l'alimentazione, la religiosità e l'economia, la società e la moralità, l'ironia e le superstizioni. L'occasione si ripresenta con l'ormai storico legame con Chipilo, la comunità messicana dove, dopo 140 anni dalla fondazione, tutti quegli elementi persistono, pur adeguatisi a nuove situazioni, riconducendo senza alcun dubbio alle origini: il Veneto prealpino, tra Trevigiano e Bellunese. L'obiettivo, invece, è di respiro più ampio e molto ambizioso: tentare di raggiungere, quasi tendere una mano a quanti più veneti possibile, diffusi in tutta Italia, e davvero in tutto il mondo. Ecco che la traduzione dei testi anche in spagnolo può contribuire ulteriormente alla salvaguardia di legami tanto profondi e delicati. -
Le vie delle donne. 200 protagoniste da ricordare, 200 strade da dedicare in tutta Italia
Questo libro è dedicato a donne influenti, protagoniste di storie non comuni, che dalle Alpi ai nuraghi sardi meritano memoria in un luogo pubblico da intitolare a loro: una strada, una piazza, un parco, una scuola. In Italia solo otto su cento strade, secondo l'ultimo censimento dell'Istat, sono dedicate a figure femminili, spesso tratte dal mito più che dalla Storia. È un messaggio diretto agli amministratori delle città italiane e ai componenti delle commissioni toponomastiche perché è ora di scoprire, conoscere, valorizzare e ""vedere con uno sguardo nuovo"""" alcune delle tante figure femminili che, in epoche diverse e con ruoli diversi, hanno influito e contribuito con le loro idee, il loro talento e il loro impegno alla crescita culturale e sociale della nostra Italia. La Storia sono anche loro. Il libro, per ogni figura femminile, rivela vita per vita, regione per regione l'azione di donne non comuni e quindi diventa anche una modalità in grado di coinvolgere tutti e tutte, ragazzi e adulti, in un percorso di condivisione per capire cosa le donne hanno saputo fare, spesso in maniera invisibile o mai raccontata. Sono storie di personalità che hanno contribuito a rivoluzionare un credo o a innovare il mondo con una visione fuori dal coro. Sono storie capaci di infondere coraggio e ispirare il genere femminile (e non solo)."" -
Suolo come paesaggio. Nature, attraversamenti e immersioni, nuove topografie
Se è vero che l'attenzione per il suolo, ecosistema complesso indispensabile per la nostra sopravvivenza e prezioso scrigno di biodiversità, oggi è molto alta, sia nelle teorie sia nelle pratiche e nelle sperimentazioni sul campo, è anche vero che troppo spesso si sente ancora parlare del suolo come di una superficie disponibile a qualunque uso, una tela inerte dai colori sbiaditi che diventa interessante solo quando ci si appoggia qualcosa sopra oppure, al contrario, vi si nasconde qualcosa sotto. Riprendendo i temi in discussione nel corso delle omonime Giornate internazionali di studio sul paesaggio 2020 della Fondazione Benetton, i quindici autori del volume Suolo come paesaggio ribadiscono, attraverso le loro esperienze e i loro orientamenti disciplinari e culturali diversi, la tesi comune che il suolo abbia invece valore di per sé, che non sia solo un bene primario insostituibile nella definizione delle caratteristiche e della qualità del nostro ambiente e dei nostri paesaggi, ma sia esso stesso paesaggio. Il suolo è tessuto connettivo, nutrimento e processo vitale che accompagna la nostra esperienza di vita, è dimensione fisica, sociale ed estetica nella quale risiede la sostanza dei luoghi abitati e il senso della nostra appartenenza al paesaggio e alla Terra. -
L' improbabile gioia
È la Storia di uno stallone nero che ha vissuto tre vite: sport, spettacolo ma anche inclusività e rapporto con la natura. Presentato durante l'ultima edizione di fieracavalli questo volume racconta la storia di una amicizia profonda, quella tra Alisè e Tigre, un trotter dimenticano in un box nell'ippodromo abbandonato di Firenze scampato alla morte, recuperato da un imprenditore e donato ad una bambina. Un incontro magico che ha salvato questo cavallo da un destino buio e senza futuro. Entrare in pista. Il silenzio, interrotto dal simmetrico ""due tempi"""" dei tuoi zoccoli. Siamo io e te. Stupisce pensare che tu possa fidarti. Di me. Io conosco il mio titubare, le mie angosce, i miei dubbi di ogni giorno. Quindi che devo allontanarmene, per donarti le mie sicurezze. Tu mi chiedi queste. Solo queste. Le mie mani, la tua bocca. Dimenticare il lavoro, le paure, le incertezze di ogni mia giornata. Mi fido di te, mio cavallo, perché tu possa fidarti. Di me. Questa storia colpirà. Ha una caratteristica che di solito coglie nel segno. È vera. Mi riesce difficile il protagonista: forse un cavallo, forse un uomo a dir inconsueto, forse una ragazzina straordinaria...""