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L' esercito romano. Armamento e organizzazione. Vol. 4: L'impero d'Oriente e gli ultimi romani.
Questo quarto volume, realizzato in collaborazione con Carlo Sansilvestri, completa la storia dell'armamento e dell'organizzazione dell'esercito romano, che ad oriente, nel VI e VII secolo, svolge ancora un ruolo determinante per la sopravvivenza dell'impero contro potenti nemici, vecchi e nuovi, arrivando quasi a ristabilire l'antico impero indiviso con le imprese dei generali di Giustiniano. Contemporaneamente in occidente, nell'ambito, e spesso al servizio, dei nascenti regni romano-barbarici che segneranno la storia dell'Europa medievale, resistono ancora per qualche tempo comunità e combattenti che continuano a definirsi Romani, e che lottano per mantenere vive le antiche tradizioni guerriere, emergendo appena dalla storia e confondendosi con la leggenda. In linea con l'impostazione dei precedenti volumi, il testo analizza nel dettaglio l'organizzazione, le tattiche di battaglia, l'armamento e le condizioni del servizio dei soldati romani dal V al VII secolo, avvalendosi di oltre 200 disegni originali, schemi e tabelle. -
L' arte come ultima ratio. Hermann Hesse e la «Lebensreform»
Lo scrittore tedesco di culto Hermann Hesse fu in contatto con personaggi e gruppi espressione della Lebensreform (Riforma della vita), un movimento di contro-cultura fiorito tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento in Germania e Svizzera. Criticando i fondamenti della società borghese e capitalista del tempo, i ""riformatori della vita"""" professavano una filosofia esistenziale basata sull'amore per la natura, l'adozione di regole di convivenza civile più semplici e improntate al bene comune, l'igienismo, il vegetarianismo, il rinnovamento dei costumi, nonché forme d'arte nuove e libere. Di questo fermento culturale fu rivelazione nel campo della arti figurative, in architettura e nelle arti applicate il Liberty o Art Nouveau, chiamato anche Modern Style, Jugendstil, Floreale. Questo libro approfondisce nei dettagli un argomento mai trattato in maniera organica in lingua italiana, andando così a colmare un vuoto nella letteratura critica dedicata alla vita e all'opera di Herman Hesse."" -
Il ritorno del leone
La storia della rinascita della Repubblica del Leone (1815-2036). 1815: nelle pieghe del Congresso di Vienna, un seme della Serenissima Repubblica di Venezia sopravvive ancora nella Confederazione delle Isole ionie. 1815: inizia il lungo cammino, diplomatico e militare, per la resurrezione della Serenissima Repubblica di Venezia. Protagonista, l'organizzazione segreta ""Bucintoro"""" e il suo ispiratore, il Padre della Patria Veneziana, Zeno Miovilovich. 2036: La Marina da guerra della Repubblica del Leone, alleata della Confederazione d'Europa, sconfigge la Repubblica Araba Unita, restituisce l'isola di Cipro ai Cristiani e libera Istambul, che ritorna al glorioso nome di Bisanzio. La storia non ha un senso, e si fa con i """"se"""". Un viaggio in profondità nella storia europea degli ultimi due secoli visti attraverso un sogno e una civiltà, quella Veneziana. Una storia parallela, che ci provoca a pensare al di là delle ideologie, per le quali uno solo è il corso possibile delle cose. In realtà la nostra storia adriatica e mediterranea poteva andare in tutt'altro modo. Come Francesco Mario Agnoli qui ci spiega."" -
La tomba dell'Europa? Una guida per i perplessi nella crisi finanziaria globale
Con uno stile agile e divulgativo questo libro vuole fornire un contributo alla comprensione di quanto sta accadendo in Europa e nel mondo a causa della globalizzazione finanziaria che è seguita all'egemonia culturale, ormai quarantennale, del monetarismo neoliberista. Negli ultimi mesi del 2011 abbiamo assistito ad un golpe, un golpe del tutto atipico rispetto a quelli classici che conoscevamo, un golpe organizzato dai mercati finanziari, queste anonime entità così lontane dalla vita quotidiana dei cittadini. L'autore ha presente innanzitutto il mondo culturale e politico cattolico, nel quale la confusione è oggi ai massimi livelli e nel quale il liberismo, contro l'insegnamento del magistero, è stato, da alcuni decenni a questa parte troppo accreditato. In realtà il liberismo è assai lontano dalla visione cattolica della comunità politica, intesa come comunità morale di persone concrete e di corpi intermedi naturali secondo una tradizione di pensiero che è possibile far risalire a Tommaso d'Aquino ma che, in ultima istanza, risale direttamente al Vangelo. -
L' ortodossia e gli altri. Il dialogo cattolico romano-ortodosso nel secolo XIX. La svolta del XX secolo e la resistenza ortodossa
Il dialogo ecumenico fra le Chiese cristiane ""separate"""" è un punto fermo del mondo cattolico dopo il Concilio Vaticano II, ma in realtà possiede una storia molto più antica nel tempo, e si intensifica a partire dal XIX secolo. In modo particolare papa Benedetto XVI ha indicato nel dialogo con il mondo ortodosso la grande frontiera della riconciliazione fra i cristiani del secolo XXI. Ma quello che in Occidente e in Italia è poco noto è il punto di vista delle chiese ortodosse, a loro volta articolate in posizioni non sempre omogenee. Grazie ad una serie di inedite traduzioni di documenti delle chiese ortodosse questo saggio espone per la prima volta in modo integrale e coraggioso le posizioni dei cristiani d'Oriente, nelle cui chiese molte sono oggi le resistenze verso le proferte della chiesa cattolica e il concetto di """"ecumenismo"""" in quanto tale."" -
Federico II di Svevia. Rivoluzionario o conservatore?
Sovrano illuminato, despota moderno, fondatore del primo stato monarchico amministrativo, legislatore avanguardista, antesignano dell'unificazione politica italiana, campione della laicità dello Stato contro la presenza della Chiesa... Su Federico II Hohenstaufen si è scritto e detto molto. Ma come stanno realmente le cose? Chi era in realtà Federico II? Quali i suoi valori? Quali i motivi e le finalità delle sue azioni? Qual è stata la sua vera politica? Come vanno letti ed interpretati leggi e documenti del grande Sovrano? In questo libro il moderno si scopre antico, la scomunica appare sotto una luce nuova, il campione della laicità si rivela l'ideatore dei roghi per gli eretici, il Sacro Romano Impero, tradizionalmente germanico, diventa mediterraneo, i mussulmani da nemici infedeli si trasformano in alleati dell'Impero, uno Stato dipinto come ""illuminista"""" risulta invece fondato sullo """"Ius Divinum"""", e Federico II da eretico va al contrario a personificare il simbolo della Cattolicità imperiale, incarnando l'apogeo del Medioevo europeo. L'agire di Federico II di Svevia, lungi dal delineare l'avvento dell'assolutismo regio e dall'esprimere improbabili visioni laiche ed anticristiane tipicamente moderne, si rivela così una grande Rivoluzione Conservatrice per la tutela dell'""""ordo mundi"""" dell'Età di Mezzo. Prefazione di Mons. Nicola Bux"" -
La vera storia dei prigionieri borbonici dei Savoia
La lunga ""coda"""" delle celebrazioni del 150º della proclamazione del Regno d'Italia (1861-2011) ha portato con sé una recrudescenza della polemica delle """"ragioni del Sud"""" contro il Nord (essenzialmente piemontese) invasore cui ha fatto da contraltare un rinnovato """"partito piemontese"""". Fra le voci più serie di questo schieramento c'è senz'alcun dubbio lo storico Alessandro Barbero, che in un fortunato saggio polemico, """"I prigionieri dei Savoia"""" (Laterza 2012) ha radicalmente criticato i fondamenti storici della deportazione sabauda di migliaia di soldati borbonici sconfitti e """"non cooperanti"""" al forte di Fenestrelle. L'autore, """"encomiasticamente"""" citato nel saggio di Barbero, ricostruisce qui l'intera vicenda, che al di là di """"meridionalismo"""" e """"partito piemontese"""" mira ad un solo obbiettivo: la riscoperta della verità storica."" -
Leone. Donne e congiure
Siamo a Roma, a partire dall'anno 800 dopo Cristo quando, nella notte di Natale, Leone incorona Carlo Magno, è questo lo sfondo delle vicende narrate da Beniamino Baldacci. Con rapidi tratti sulla complessa scena di una Roma altomedievale si affacciano molteplici personaggi che fanno rivivere un mondo dove ancora si mescolano l'eredità romana, il dominio longobardo e l'arrivo dei nuovi signori franchi, le vicende di corte e la quotidianità del popolo, gli intrighi politici e le passioni più genuinamente umane. In un susseguirsi di scene e di episodi dal ritmo sincopato, quasi convulso, si avvicendano personaggi molto umani e molto concreti, a partire dallo stesso Leone III, un papa tanto importante quanto controverso, poco amato dalla nobiltà locale e fatto oggetto persino di un attentato, di un processo e di un tentativo di deposizione. Così nel libro le congiure e i giochi di potere di conti e prelati si intrecciano con la quotidiana avventura della vita di Ottavia, Lucia, Lucrezia, Tullia, Flavia, tutte personalità forti capaci di sfidare a testa alta il destino avverso e la difficile condizione di donna, diventando addirittura chi guerriera, chi abile imprenditrice, chi saggia governante. Tanto che saranno le donne a chiudere il libro, guidando davanti a cardinali e a principi il corteo funebre di Leone. -
«Credo quia Absurdum. Credo nell'Europa e nella sua rinascita». Integrazione, sovranità e ruolo strategico dell'Europa unita al tempo della crisi
La crisi finanziaria globale che, partendo dagli Stati Uniti, ha coinvolto Europa e il mondo intero ha innescato una serie di rivolgimenti sociali e politici nelle aree ""calde"""" del Sud planetario che stanno mettendo in crisi quasi tutti gli equilibri e le utopie che hanno retto il mondo """"unipolare"""" dopo la caduta del comunismo russo. A loro volta, l'impatto sia della crisi che di questi rivolgimenti, continua a richiamare in causa la difficoltà da parte dell'Europa unita di assumere su di sé il ruolo di attore globale, potenza di pace, mediatrice di conflitti regionali limitrofi e stimolo forte per il superamento di usurati equilibri economico-finaziari globali. Eppure solo l'Europa può aspirare a questo ruolo, e senza Europa il vuoto strategico globale rischia costantemente di avvitarsi su se stesso. Quali sono gli stimoli culturali e le scelte pratiche che possono ricondurre l'Europa unita ad essere concretamente ciò che essa è?"" -
Il fattore religioso nella Repubblica di San Marino
Il presente volume raccoglie scritti di carattere storico, giuridico e sociologico circa la nascita, sviluppo e regolamentazione del diritto di libertà religiosa nella Serenissima Repubblica di San Marino. Una storia che si dipana attraverso una rivendicata attenzione alla tradizione dei luoghi e al principio di laicità così come affermatosi sul Monte Titano; in uno Stato enclave che costituisce, da oltre millesettecento anni, un faro di libertà nel cuore della vecchia Europa e che aspira a proporsi quale ""laboratorio"""" di studi sul più ampio e complesso tema delle relazioni Stato-Chiese. Interventi di S.E.R. Luigi Negri, Marino Forcellini, Alessia Legnani Annichini, Paco d'Onofrio, Luca Iannacone, Paolo Stefani, Adolfo Morganti, Antonello De Oto, Antonio Fuccillo."" -
L' intransigente. Storia della fondazione de «L'Osservatore romano»
Il 1° luglio 1861 usciva a Roma il primo numero de ""L'Osservatore Romano"""", organo di stampa di grande importanza e """"voce"""" giornalistca del Papa. La fondarono Nicola Zanchini, avvocato, uomo di cultura e funzionario governativo pontificio, e Giuseppe Bastia, avvocato e giornalista. Accomunati dalla origine emiliano-romagnola, entrambi fuggiti dalle provincie pontificie appena annesse al Regno d'Italia, erano animati dalla medesima volontà di difendere con l'inchiostro e la carta stampata la Chiesa e il Papa che ritenevano minacciati nella loro stessa esistenza e libertà da nuove ideologie e poteri economici, in primis il neonato stato unitario italiano. Attraverso la figura di Nicola Zanchini in particolare, questo libro è l'occasione per approfondire aspetti del tumultuoso periodo storico che va dal tramonto degli stati preunitari all'Unità d'Italia e, ripercorrendo l'attività giornalistica di Bastia e Zanchini, è motivo per conoscere l'impegno e le battaglie de """"L'Osservatore Romano"""", giornale di taglio moderno in un'epoca di rapidi e radicali mutazioni."" -
Lui e il «Barbaro» signore di Venezia
Una storia di amore e di amicizia, ambientata tra la Repubblica di Venezia e l'abbazia Benacense sul lago di Garda: una donna e due uomini si incontrano, temporali di sangue sono all'orizzonte, ma loro avanzano sul cammino della storia, consapevoli che dalla mescolanza di culture diverse nascono gli uomini dell'era moderna. Una vicenda intricata che ha come protagonisti un brillante e giovane lombardo, Stefano degli Uberti, una fanciulla nobile e bella, Grazia, il dignitario della Serenissima Almorò Barbaro, e poi la Santa Inquisizione, l'imperatore Carlo V, la ""consulta segreta"""" di Cremona. Questi gli ingredienti di un affascinante romanzo dai molteplici livelli di lettura: il ritrovamento casuale da parte dell'autore di alcune carte d'archivio finora sconosciute, rappresenta l'occasione per ricostruire un pezzo di storia veneziana del Cinquecento, nel quale si svelano rapporti segreti avvenuti tra la Serenissima e l'Imperatore Carlo V, destinati a cambiare l'assetto politico dell'Italia."" -
Osvaldo Secchi. Un poeta che attraversa la storia contemporanea
"Anche se piccolo, un libro che parla di un periodo compreso tra gli anni venti del XX secolo e i primi vent'anni del XXI è un brano di memoria collettiva. È un documento dell'identità comune a cui nessuno dei lettori può dirsi estraneo, dell'identità collettiva che accomuna tutti coloro che hanno attraversato e stanno attraversando un lasso di tempo lungo quanto una vita. 'Istantanee poetiche' catturano momenti e frammenti di storia minuta, fissano brani di esperienza dove le risonanze sopravanzano gli eventi, parlano di passaggi che sono personali e impersonali al tempo stesso, che sono vissuti da uno, ma appartengono a ciascuno. Con la sensibilità del poeta si intreccia la soggettività del suo narratore-biografo: selezioni di brani e connessioni letterarie, inquadramenti concettuali e raccordi culturali, sollecitazioni imperative e sottolineature emozionali, indiscrezioni biografiche e nessi storici convergono nel comporre questo documento della memoria collettiva. Il poeta e il narratore insieme consegnano al futuro frammenti di esperienza privata e di storia comune, coloriture di 'un tempo - il nostro - che un giorno chiameranno antico'"""". (Dalla postfazione di Claudio Widmann)" -
«Eretgia». La crociata contro gli albigesi tra storia, epica e lirica trobadorica
L'armata che nel 1210 assedia la città di Minerve è composta da cristiani, soldati che hanno fatto il solenne giuramento al pontefice di costringere alla resa le roccaforti degli eretici e dei loro protettori in Lingua d'oca. In una parola: crociati. Quella degli Albigesi, come viene normalmente ricordata nelle laconiche colonne dei testi scolastici, fu una crociata a un tempo simile e totalmente diversa dalle altre: non è il Saraceno, il ""Moro"""" contro cui si guerreggia in Spagna; e il Cataro l'attuale nemico del cavaliere di Cristo. Davanti alla minaccia della distruzione, ecco che i trovatori si ergono e strenui difensori dei valori della civiltà cortese di cui sono essi stessi la rappresentazione; ultimi eredi di un mondo apparentemente lontano ma che non ha mai cessato di parlarci."" -
Gli straordinari viaggi di Orfeo
Il Professor Orfeo, un alter ego dell'antico aèdo tracio, ritorna dall'Italia nel suo Paese e, sorpreso dall'invasione dei minatori sulle strade di Bucarest nel giugno 1990, si rifugia sotto le impalcature del "" Palazzo del Popolo"""" voluto da Ceausescu e scopre che sotto le sue fondamenta continua ad esistere il vecchio centro storico di Bucarest, abbattuto in gran fretta dal dittatore per costruire il Palazzo del Potere. Gli """"irriducibili"""", gli abitanti che non hanno voluto abbandonare le vecchie abitazioni, le hanno riscostruite e con l'aiuto del corso sotterraneo del fiume Dambovitza e dei suoi vecchi affluenti hanno messo in funzione delle centrali idroelettriche che forniscono l'energia per l'illuminazione del mondo sotterraneo, mentre i mulini a acqua, ritornati alla loro vecchia gloria, macinano il raccolto della campagna, assicurando l'autonomia degli abitanti che hanno rifiutato la storia degli ultimi anni della dittatura. Essi vivono già nel postcomunismo o nel postglobalismo... L'ultima parte del romanzo descrive la distruzione del mondo a opera dell'uomo e si conclude con l'avvento di una nuova era, di vera pace con tutto il creato, in cui dalle gallerie della storia riemergono alla luce, redenti, i vinti della storia..."" -
Così non voglio
"Gli stupri avvengono. Talvolta, almeno nel mondo occidentale, la vittima sopravvive e conosce lo stupratore, ma non è detto che lo denunci, magari perché è un membro della famiglia o perché non vuole finire sui giornali, altre volte perché, in un angolino della sua mente, pensa che sia stata un po' colpa sua. C'è anche chi affronta il processo, ma non è un percorso facile. Comunque al di là del processo, al di là delle eventuali condanne, cosa succede nell'animo della vittima? Nella mia professione ho assistito a reazioni diverse. C'era chi, dopo poche sedute, riusciva ad avviarsi verso una soluzione equilibrata e soddisfacente. Altre avevano necessità di tempi molto lunghi. Dipendeva si dalla loro personalità ma anche dalla qualità dell'evento e se c'era stato uno stupro o solo il timore di essere state vittime di uno stupro in età infantile e di averlo rimosso, permaneva nella loro percezione di sé. E poteva essersi trattato non di uno stupro vero e proprio ma solo della minaccia di una violenza a carattere sessuale, minaccia magari svalutata dai familiari, o minaccia ripetuta. Vorrei che i giovani potessero riflettere su questo argomento, che si rendessero conto di quanta sofferenza può nascere da una violenza sessuale, talvolta solo verbale o che qualcuno, in certi ambienti, interpreta solo come una bravata. Spero che questi racconti li aiutino a comprenderlo. E per le giovani? Che siano più attente, più astute e sappiano evitare il pericolo."""" Prefazione di Fiorella Chiappi." -
Il sole di mezzanotte
Questo romanzo si ispira alle migliaia di vicende umane che ormai si verificano, purtroppo sempre più frequentemente, nella nostra Italia. Persone magari non più giovanissime, magari con figli, le quali, dopo avere vissuto la triste esperienza della separazione, non si rassegnano ma, anzi, sfidano l'avverso destino e puntano su una seconda occasione. Niente e nessuno potrà ovviamente garantire che il futuro sarà tutto e sempre roseo ma esse sono disposte a correre il rischio. E questo le rende degne di considerazione. ""Il sole di mezzanotte"""" non è soltanto un luogo fisico ma è anche una metafora dello spirito: possedere la ferma consapevolezza che anche nella notte più buia può brillare una luce, la speranza, anzi la certezza che la vita offre sempre una seconda occasione e che sta a ciascuno afferrarla e non lasciarsela sfuggire."" -
Vinland
Questa piccola trilogia di racconti rappresenta il percorso dell'autore attraverso il Grande Nord dell'epoca vichinga. I temi affrontati sono quelli classici della famiglia e dell'amicizia, posti sotto la cupa lente della morale scandinava pagana. Da essa sorgono dei e mostri che intessono la loro vita con quella dei mortali in un mondo più semplice, ma anche crudele. In ultima istanza, a mo' di chiosa, un esercizio di forma tecnica poetica tipica del periodo: un componimento sulla base delle kenningar norrene. L'intera vita di un uomo libero di allora, racchiusa in un rapido susseguirsi di perifrasi che lo portano fino al momento della dipartita dal mondo terreno. -
XIII secolo. L'abbigliamento maschile
Il '200, in Italia e in Europa, è stato un secolo di grande sviluppo tanto culturale quanto economico, durante il quale vissero personaggi della levatura di Federico II, Dante o Luigi IX il Santo. Ma come vestivano allora i nobili o i popolani? Attingendo a un insieme di conoscenze derivato dallo studio di centinaia di fonti dell'epoca e da una lunga esperienza nel campo della rievocazione e ricostruzione storica, l'autore analizza tutti gli elementi di cui era costituito l'abbigliamento del Duecento (non ultimi alcuni accessori principali) fornendo al lettore, attraverso oltre cento immagini a colori, un ricco campionario dell'apparato iconografico del periodo, distribuito nel tempo (tra la fine del XII secolo e l'inizio del XIV) e nello spazio (con riferimenti non solo all'Italia ma a tutta l'Europa centro-occidentale). Miniature, affreschi, sculture, reperti archeologici sono il punto di partenza dell'analisi, accompagnati da descrizioni dei singoli capi d'abbigliamento che permettono di studiare le differenze nell'uso e nella fattura di ogni elemento descritto.Questo testo, indirizzato non solo a chi si interessa a quelle attività di intrattenimento comunemente definite rievocazioni storiche, permette così anche all'appassionato di approfondire la conoscenza di quegli aspetti dell'apparire duecentesco che ancora oggi esercitano tanto fascino. -
XIV secolo. L'abbigliamento maschile
Il '300 ha visto l'Europa mutare sotto i colpi delle vicende politiche e della grande peste, mentre entravano in crisi le istituzioni del passato (papato e impero) e si facevano strada nuove forme di governo (le signorie e le monarchie nazionali). La moda del tempo si fece interprete del nuovo sentire e si allineò a quel gusto che, con manifesto disprezzo, i posteri definiranno ""gotico"""". Attingendo a un insieme di conoscenze derivato dallo studio di centinaia di fonti dell'epoca e da una lunga esperienza nel campo della rievocazione e ricostruzione storica, l'autore analizza tutti gli elementi di cui era costituito l'abbigliamento del XIV secolo, in Italia come nel resto d'Europa, senza trascurare anche alcuni accessori principali e fornendo al lettore, attraverso centoventi immagini a colori, un ricco campionario dell'apparato iconografico dell'epoca, distribuito sull'intero arco del secolo e con riferimenti a tutto il continente. Miniature, affreschi, sculture e reperti archeologici sono il punto di partenza dell'analisi, accompagnati da descrizioni dei singoli capi d'abbigliamento, che permettono di studiare le differenze nell'uso e nella fattura di ogni elemento descritto. Questo testo, indirizzato non solo a chi si interessa a quelle attività di intrattenimento comunemente definite rievocazioni storiche, permette così anche all'appassionato di approfondire la conoscenza di quegli aspetti dell'apparire trecentesco tutt'ora presenti nell'immaginario comune.""