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Vasavadatta in sogno
L’incantevole regina Vasavadatta è morta in un incendio a palazzo. Il re si dispera, farnetica come un folle, si rotola nella polvere, poi cede alla ragion di stato e convola a nuove nozze con la dolce Padmavati, la figlia del potente re del Magadha, senza poter dimenticare colei che sempre alberga nel suo cuore. Ma un bel giorno in una visione di crepuscolo, ai margini sfilacciati di un sogno fucace, bella e triste, l’antica sposa gli appare la Vasavadatta in sogno, qui tradotta per la prima volta in italiano, è opera drammatica che ha consacrato la fama di Bhasa come il primo grande maestro del teatro indiano. -
Il corpo dello stile. Storia dell'arte come storia dell'estetica a partire da Semper, Riegl, Wölfflin
Heinrich Wölfflin ha scritto che ogni ricerca storico-artistica dovrebbe contenere al contempo anche una parte di estetica. Questo lavoro cerca di prendere questa affermazione alla lettera: suo scopo è infatti quello di mostrare come alla base dei più rappresentativi e influenti modelli storico-teorici dell’arte sviluppati nell’ambito della cultura tedesca tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento (cioè nelle dottrine stilistiche di Gottfried Semper, Alois Riegl e dello stesso Wölfflin) sia operativa un’estetica. “Estetica” non tanto nel senso di una filosofia dell’arte o del bello, quanto piuttosto nel senso originario di teoria dell’aisthesis. La storia dell’arte diventa allora – nel contesto di una radicale storicizzazione dell’estetica trascendentale kantiana, condotta sulla scorta del purovisibilismo e della teoria dell’empatia – storia dell’estetica come storia delle condizioni di possibilità dell’esperienza sensibile. Il senso della celebre “storia dell'arte senza nomi” si chiarisce dunque facendo ricorso non alle potenze sovrapersonali della filosofia della storia dell’arte hegeliana (come spesso è stato tentato), ma piuttosto alle prassi anonime della mano e dell’occhio, del gesto e del corpo proprio. La storia degli stili si fa così storia della percezione e della corporeità vivente. Il presente studio vorrebbe descrivere la storia di questo approccio, mostrando anche come esso lasci in eredità al Novecento francese (a Maldiney, a Dufrenne, a Deleuze) il compito di pensare la storia dell’arte come storia della sensazione. -
Patchwork theory. Dalla letteratura postmoderna all'ipertesto
Negli anni ’90 la teoria della critica ha vissuto un momento di crisi, temporaneamente risolto nell’ibridazione del poststrutturalismo/decostruzionismo con gli studi culturali. Oggi si sta aprendo una prospettiva interdisciplinare in dimensione onnicomprensiva e ""globalizzante"""" che vede il prevalere del principio della comunicazione. Questo volume si apre su un orizzonte teorico decostruzionalista localizzato nella scuola di Yale. Si interroga poi sullo statuto del nuovo ruolo dell’intellettuale umanista nell’epoca dell’accelerazione mediatica, e affronta quindi l’analisi di alcune tra le opere più significative del postmodernismo. Si tratta di autori come David Lodge. D.M. Thomas, Peter Ackroyd, Shelly Jackson. Quest’ultima in particolare, accanto all’acclamato Patchwork Girl, è l’artista capace di collegare i migliori risultati di una scrittura letterariamente alta alla plasticità compositiva permessa dall’ipertesto."" -
Memorie del neutro. Morfologia dell'immagine in Aby Warburg
Warburg è apparso ora come il nobile fondatore di uno specifico metodo interpretativo delle immagini, l’iconologia, però presto tradito dai suoi successori, primi fra tutti Panofksy e Saxl, ora, secondo la battuta di Robert Klein, come il padre di una disciplina che, a differenza di tante altre, esiste ma non ha nome. Il presente lavoro si propone di abbracciare e sviluppare un’ipotesi che elude tanto la prima quanto la seconda attribuzione di paternità: più che inventare un metodo o fecondare una disciplina che ancora aspetterebbe il suo battesimo, Warburg, sulla scia di Burckhardt e Nietzsche, si è collocato all’interno di una tradizione di pensiero il cui nome è morfologia, e la cui ascendenza è goethiana. A Goethe, ai suoi studi naturalistici e alla sua parallela prassi artistica, risalgono infatti i concetti di polarità, di tipo e di fenomeno originario che, variamente metabolizzati da Warburg (in primo luogo grazie alla celebre categoria di Pathosformel), costituiscono l’inequivocabile fondo morfologico della sua serrata interrogazione al mondo delle immagini, che chiede conto della loro genesi, della loro funzione, del loro rapporto con la memoria collettiva, del loro destino, della loro intrinseca ambiguità. Tale paradigma morfologico e tipologico convive e confligge in Warburg con un paradigma storico e cronologico: tenere insieme, problematicamente, questi due paradigmi è un compito che si può riassumere in una formula, la cui brevità è pari solo alla complessità dell’impresa: comprendere come un fenomeno storico possa essere, al contempo, anche trascendentale. Al modo in cui Warburg ha cercato di corrispondere a tale compito, ai dualismi che hanno al tempo stesso guidato e minacciato alle fondamenta il suo tentativo, questo libro è dedicato. -
L' oroscopo del mondo. Il tema di nascita del mondo e del primo uomo secondo l'astrologia zoroastriana
Nella Persia sassanide (III-VII sec. d.C.) l'astrologia era tenuta in grande considerazione, tanto da essere integrata nel sistema di credenze della religione di stato della corte sassanide, lo zoroastrismo. Il testo zoroastriano del IX sec. ""Bundahisn"""", riportato nel presente volume, inserisce gli avvenimenti del primo giorno di esistenza del cosmo in una cornice astrologica. E' descritto l'oroscopo del mondo e il tema di nascita di Gayomard, il primo uomo della tradizione zoroastriana. Nel tema del mondo e in quello di Gayomard si trovano insieme elementi propri dell'astrologia sassanide e altri ideati in ambito classico e indiano."" -
Figure del tempo
Il tempo come modalità simbolica del vissuto è il tema fondamentale di questo libro. Spesso è stato detto che il nostro tempo è senza futuro, ma è anche senza passato: appare nell'esperienza come un ripetitivo presente e questo ""sepre presente"""" diventa una forma di vita, un modo con quale è costruito il senso come immagine e come identità del soggetto. La qualità del tempo muta come muta la qualità dell'esperienza: vi è un tempo della scrittura filosofica, relazioni di temporalità nella navigazione internet, il """"mondo della vita"""" è intessuto di relazioni temporali, l'autobiografia è un tentativo vano di chiudere in unaverità abissi temporali e icone della memoria. Sottolineare, nel passato flosofico, il consume irreversibile del pensiero è abbandonare l'immagine di uan memoria storica omnicomprensiva. Rendere visibili i vari sensi della temporalità nei diversi modi dell'esperienza è lo scopo di queste ricerche.Fulvio Papi, nato a Trieste, vive a Milano e a Stresa. Figura originale della 'scuola di Milano', ha interpretato i classici della filosofia (Bruno, Kant, Hegel, Marx), ha percorso le linee essenziali della filosofia contemporanea e un antico sentiero politico. Nell'ultimo decennio, in controtendenza rispetto al nichilismo filosofico attuale, ha elaborato un disegno interno al fare filofofico come scrittura che configura spazi di mondo e orizzonti di senso. I documenti più prossimi di questo tracciato sono: Il sogno filosofico della storia. Interpretazioni sull'opera di Marx, Milano 1994, Philosophia imago mundi, Comano 1994, La passione della realtà, Milano 1998, Racconti della ragione, Milano 1998, Filosofia e architettura, Como-Pavia 2000. Per i nostri tipi ha pubblicato Lezioni sulla Scienza della logica di Hegel. Dal 1965 ha insegnato filosofia teoretica, estetica ed epistemologia all'Università di Pavia. Professore visitatore al Politecnico di Milano, allo Iulm e in altre università, Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Corrente, vice presidente della Casa della cultura, dirige la rivista filosofica """"Oltrecorrente"""". In questo libro dialoga con le sue figure della memoria, dell'intelligenza, dell'affetto."" -
Il culto degli astri tra gli Aztechi
La vita quotidiana degli aztechi era sottoposta in ogni suo aspetto alle credenze astrologiche. Tutte le divinità del mondo messicano erano strettamente connesse ai cicli dei pianeti e per mantenere l'ordine cosmico le popolazioni precolombiane pagavano un enorme contributo in sangue e sacrifici umani. A partire dai resoconti spagnoli del XVII secolo l'autore analizza l'insieme delle credenze e dei rituali degli Aztechi che concernevano gli astri in quanto divinità, o meglio, le divinità che avevano caratteristiche astrali. Oltre alla descrizione del Pantheon Azteco, con tutti i risvolti astrologici, il presente volume comprende mappa illustrata della grande ruota del calendario azteco, con la spiegazione di ciascun simbolo ivi prodotto. -
La donna e la creatività
Nel 1996 Simone de Beauvoir visitò il Giappone, ed ebbe modo di tenere le tre conferenze che ruotano intorno all’interrogativo: la creatività femminile è il luogo in cui si esprime la differenza di genere? In tal modo, l’autrice de Il secondo sesso affronta i temi e le difficoltà che le donne incontrano nella realizzazione artistica. Particolare rilievo viene assegnato alla riflessione sul rapporto donne-scrittura. Viene sottolineata la necessità che la donna riesca ad appartenersi per poter realizzare un proprio sguardo sul mondo. E’ questa la condizione che rende possibile l’affermarsi di una creatività libera dai timori che spesso hanno reso subalterno l’operare femminile.Simone de Beauvoir (1908-1986) è una delle figure più importanti della cultura francese. Ha vissuto la sua intensa vicenda umana, letteraria, saggistica e politica assieme a Jean-Paul Sartre. Della sua ricca produzione si possono ricordare quantomeno: Il secondo sesso; Le belle immagini; Una donna spezzata; I diari. -
Daedalus: le digressioni del male. Da Kant a Blumenberg-Concetto di realtà e teoria dello Stato
Con un inedito di Hans Blumenberg, Concetto di Realtà e teoria dello StatoQuesto libro si chiede se non sia pobbibile ampliare e approfondire la fondamentale domanada di Hannah Arendt sulla banalità del male. La risposta viene cercata in alcuni autori che hanno collocato il problema del male in primo piano nell'agenda filosofica. In Kant predomina l'intreccio tra filosofia della storia e teodicea (con l'inaugurazione della tuttora attualissima ideologia del progresso), in Blumenberg si delinea un pensiero che, dopo aver preso le mosse dalla ""legittimità dell'età moderna"""", è approdato a ricerche antropologiche tra le più inquietanti e affascinanti del secolo scorso. Coinvolgendo altre esperienze di filosofia politica e morale e altri autori di primoo rango (da Edmund Burke a Hans Jonas alla stessa Hannah Arendt), Accarino affianca al tema della banalità del male una riflessione sul caratetre complesso e inedito del male. Viene così resa giustizia a un decisivo tema antropologico che accomuna 8almeno) Arnold Gehlen e hans Blumenberg. Quello della """"complicatezza"""" dell'agire umano ovvero del mito di Dedalo, che dà il titolo al volume. In appendice al volume vine presentata la prima traduzione italiana del saggio di blumenberg Concetto di relatà e teoria dello Stato (1968), utile anche a chi voglia cogliere lo stadio iniziale di successive indagini di Blumenberg già note al lettore italiano."" -
Il filo(sofare) di Arianna. Percorsi del pensiero femminile del Novecento
Esiste una filosofia al femminile? Qual è il contributo delle donne alla storia della filosofia? Dagli anni Sessanta ha preso avvio l'esplosione degli women's studies, con il grande sviluppo di ricerche in tal senso in vari contesti disciplinari. Tuttavia, a quelle domande mancano ancora risposte precise. In questo testo si è voluto verificare se il pensiero femminile abbia lasciato un'impronta particolare sia rispetto alle scelte di temi, sia al modo assai frastagliato, ma unito da affinità riconducibili a ciò che è stato definito ""il prisma dell'appartenenza sessuale"""".Scritti di: Angela Ales Bello, Francesca brezzi, Carla Bettinelli, Daniela Verducci, Margarete Durst, Beatrice Tortolici, Paola Ricci Sindoni, Rita Fulco, Anna Maria pezzella, Marisa Forcina, Marianna Gensabella Furnari."" -
L' albero, il bruco e la farfalla. Sulla metamorfosi dei sistemi (da Goethe a Marx)
Con gli scritti sulla natura di Goethe prese avvio alla fine del XVIII secolo quella rivoluzione epistemologica che, in polemica con la tradizione meccanicistica e newtoniana, elaborò su basi fenomenologico-descrittive un metodo di analisi della struttura e della dinamica dei sistemi complessi a partire dal modello dell'organismo vivente. Questo libro ripercorre questo cammino intellettuale anche attraverso un percorso di letture che delineano l'orizzonte di un movimento di pensiero che riuscì a coniugare rivoluzione epistemologica e teoria della trasformazione sociale. -
Trattato di astrologia
Il filosofo e teologo catalano Raimondo Lullo (1235-1315) è stato un precursore dell'Umanesimo e del Rinascimento. In questo trattato Lullo approfondisce la sua visione dell'astrologia. Si tratta di un sapere che permette di leggere l'universo come specchio del divino o, in altre parole, di una medicina astrale che cura i corpi degli uomini passando dalla loro menti. -
Divenire sans papiers. Socioantropologia dei dissensi metropolitani
Quest’opera è l’analisi del movimento che ha messo a nudo le contraddizioni del sistema dell’attuale globalizzazione che internazionalizza i mercati e esclude i deboli e gli emarginati. Il diritto di cittadinanza è messo in discussione da tutta una serie di pratiche e situazioni sociali e politiche che hanno creato una nuova umanità: quella degli esclusi, delle non-persone che abitano il mondo accanto agli altri. Quest’ultimi non sono però al sicuro ed è proprio questa paura che fa scattare il razzismo nei confronti dell’altro, dello straniero. -
Arte poetica
«Un libro pieno di libri»: così Paul Claudel definì la sua unica opera esplicitamente teorica e filosofica. Realizzata in Cina all’inizio del Novecento, l’Arte Poetica è testimonianza decisiva del declino del positivismo e della rinascita dello spiritualismo neotomista dalle ceneri del simbolismo. Riscrittura originale di Tommaso d’Aquino e Mallarmé, di Poe e le Sacre Scritture, propone un’estetica teologica premurosa del mondo delle forme sensibili che, per ricchezza e problematicità concettuale, sarà di stimolo fondamentale per la successiva riflessione filosofica francese. La presente edizione, tradotta e curata da Filippo Fimiani, è corredata da un ricco apparato di note che ricostruisce i rimandi culturali del testo e guida il lettore nella comprensione dei passaggi più impegnativi. -
La censura infinita: informazione in guerra, guerra all'informazione
Guerra e informazione continuano a sviluppare, nella società globale dei media, una dialettica particolare che registra diverse tematizzazioni. L'informazione corretta e puntuale si pone come uno squarcio di luce nelle opacità in cui si nascondono le nefandezze delle avventure belliche. Perciò informare può essere pericoloso, a rischio della vita di giornalisti e operatori. In una nuova guerra in cui i civili sono le principali vittime, il tiro al bersaglio contro il giornalista sul campo è sempre più frequentemente una realtà quotidiana. Ma altrettanto i media divengono una delle armi delle strategie militari non solo per depistaggi, quanto soprattutto per seminare disinformazione interessata, per conquistare consensi mondiali, per valorizzare elementi spettacolari privi di reale rilievo, per dare una parvenza del conflitto nella asetticità decantata (guerre senza morti, senza sangue). Il mondo dell'informazione diviene sempre più frequentemente un vero e proprio campo di battaglia in cui si misurano gli apparati di prefabbricazione delle notizie da far trapelare nella ""giusta"""" luce sui media a livello globale."" -
Approdi e scogli. Le migrazioni internazionali nel Mediterraneo
La globalizzazione ha accresciuto le disuguaglianze tra Nord e Sud del mondo già conosciute nell’epoca dello sviluppo, determinando così conflitti, resistenze, progetti contro l’esclusione. I flussi migratori possono anche essere letti in questa ottica, progetti verso una vita migliore e una ricerca di identità e diritti negati altrove, e non solo frutto degli squilibri generati dall’accumulazione capitalista — che pure resta il problema principale dell’epoca della globalizzazione. Ma questi movimenti verso la libertà, verso una cittadinanza ricercata e non goduta, non conoscono solo approdi sulle coste mediterranee ma anche scogli, reali (quanti naufragi e quante morti in questa fuga verso la libertà!) e simbolici: intolleranza, xenofobia, esclusione, sfruttamento, controllo sociale. Comprendere meglio origine e significato delle migrazioni internazionali può contribuire a realizzare quell’universalismo di cui tutti abbiamo bisogno e che, negato ai migranti, restringe silenziosamente anche le nostre libertà e i nostri diritti. -
Individuo umano, linguaggio e globalizzazione nella filosofia di Adam Schaff
Il filosofo polacco Adam Schaff (1913), è certamente una delle figure fondamentali della cultura europea contemporanea. Il presente testo è una riflessione sui problemi fondamentali, teorici, sociali, politici, della nostra epoca, attraverso l’analisi delle concezioni, delle scelte coraggiose, delle prese di posizione di questo ""dissidente comunista"""" e """"marxista"""", in modo aperto e creativo. La ricerca di Schaff spazia dalla filosofia del linguaggio, alla filosofia della conoscenza, alla filosofia morale e politica e trova la propria unità nella questione centrale che la motiva e l’orienta fin dall’inizio: quella dell’individuo umano e del suo affrancamento da qualsiasi ostacolo al miglioramento della qualità della vita, e dunque da ogni forma di sfruttamento e di alienazione. Il libro coniene anche due interviste (1997 e 2000) dell’Autore ad Adam Schaff."" -
Politiche della mimesis. Antropologia, rappresentazione, performatività
Al di là della semplice imitazione e della sua riduzione a riproduzione di un'immagine, nell'estetica ma anche oltre l'espressione artistica, il termine ""mimesis"""" apre a un campo di significati che indicano una più ampia capacità di mimetismo, somiglianza, assimilazione, rappresentazione. La """"facoltà mimetica"""" possiede una complessità antropologica e gioca un ruolo centrale nella formazione del genere umano e della personalità di ciascuno. Grazie alla sua capacità pervasiva e ambivalente di rendere conto di aspetti negativi e di aspetti creativi e di apertura, la mimesis dimostra un'inedita valenza """"politica"""", nell'ambito della definizione dei saperi, dove la sua comprensione diventa la posta in gioco della lotta tra approcci in contrasto tra loro."" -
E-literature in e-publishing
It is widely acknowledged that digital communication has deeply influenced the way art is made and transmitted. e-Literature refers to both traditional, linear digitized literary texts and to ‘ergodic forms of writing’, that is to say texts designed to be multilinear, multimedia, disparate, dynamic, interactive and/or interlinked. This book considers the dynamics of electronic hypertextual writing from the double perspective of the artist and the critic. Cultural contexts and cognitive models as well as the creation of an alert academic audience are discussed together with the commitment of the ‘humanist’ and the leading role of the publishing world. This book contains essays by Bob Arellano, Paola Carbone, Shelley Jackson, Michael Joyce, Paolo Ferri, Patrizia Nerozzi Bellman, Massimo Riva, Susana Pajares Tosca, Tim Parks, and Leonardo Terzo. -
Il senso artistico negli animali
Edito per la prima volta in Italia, questo piccolo classico del pensiero francese del Novecento si rivolge al mondo animale come luogo primigenio del sorgere dell’estetica. Infatti, sebbene la natura sembri agire solo per necessità, negli animali esiste una sensibilità particolare al suono, al movimento, al colore, ma soprattutto al buon esito dell’opera. Il canto dell’uccello, il ragno che tesse la tela, il mollusco che emana la conchiglia, non sono solo i prodotti di un’attività strettamente ""emissiva"""", perché l’animale si adopera affinché la sua opera migliori e si perfezioni. Questo splendido trattato sul gusto degli animali è consigliato a un pubblico non solo di appassionati di filosofia e delle arti, ma anche a tutti quei lettori che desiderano saperne di più del mondo animale.""