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La muta quiete
"Frutto di anni di sogni a intermittenza tra il notturno il diurno. L'inconscio onirico, l'immaginativo, il profetico. La tempesta mai sfiorata, la grandine raccolta, le parole scritte urlate, ridendo piangendo, e mai taciute. I 'per sempre' e i 'mai' della mia vita in una dissonanza che non ha concesso indecisioni. Metamorfosi aggiuntive a un Essere fedele a se stesso. Nella curiosità, nello stupore, nell'intimità di ciò che è tra le mie mani, dalla mia mente e dal mio sentire, nasce questo lavoro. Ve lo porto con la consapevolezza della sua non immediatezza, con parole che stridono o che vanno al cuore. Così come sono io. Esattamente così."""" (L'autrice)" -
Il pozzo, il cuore
"Vi prego, ascoltate Nicola De Buono, non solo per le risate che vi farà fare ma soprattutto per le emozioni che vi farà provare attraverso la sua melanconia"""" (Dario Fo). Se un critico chiedesse a De Buono cosa vuole esprimere con questo libro, lui avrebbe già la risposta: """"Questa è un'opera poetica, anzi teatrale, anzi cabarettistica, anzi è un paradosso farcito di tanta comicità che se facesse piangere diventerebbe tragedia"""". E la poesia? """"Un momento di disturbo tra un monologo e l'altro, per non morir dal ridere""""." -
Non chiedermi l'età
Ludovica Marinoni, esuberante cinquantenne, sola e con due figli da crescere, si racconta e ci introduce nel mondo di chi continua a sentirsi giovane e a sfidare la vita. Con disarmante sincerità e un linguaggio schietto, la voce narrante della protagonista offre uno spaccato di vita reale. La ricerca della propria identità corre attraverso le difficoltà quotidiane come la scoperta dell'omosessualità del figlio e un azzardato lavoro in una hot line. Un romanzo che fa riflettere, seduce e diverte, mostrando tutte le contraddizioni del mondo d'oggi. -
Benzina. Il racconto di Ilaria, dal bullismo al carcere
Ilaria Torre è una ragazzina di quindici anni dolce, seria e studiosa. Eppure, come si apprende dalle prime righe del romanzo, ha commesso un atto gravissimo: ha dato fuoco alla scuola. Dal carcere minorile la giovane racconta le ragioni che l'hanno indotta al (folle?) gesto, in un susseguirsi di vicende amare dal ritmo incalzante, talvolta velate di una sottile ironia. Ilaria con la sua confessione getta luce su cupi e insospettabili spaccati dei giovani d'oggi, ragazzi di buona famiglia dalle vite solo apparentemente perfette: si scoprirà, infatti, che l'atto criminoso non è altro che la reazione estrema a una lunga e devastante serie di soprusi che la ragazzina ha subito da parte di compagne di scuola e insegnanti, nonché a una cocente delusione d'amore. -
Franco Girondi 1967-2017. Ediz. illustrata
Mezzo secolo. Le ""nozze d'oro"""" con il fare arte. Davvero un bel traguardo per Franco Girondi, che nel 2017 celebra questi cinquant'anni con quattro esposizioni a Mantova: una prima, dedicata al tema della trascendenza, allestita presso l'antica sagrestia della chiesa di San Barnaba (3 giugno); un'antologica alla Casa del Mantegna, dove lo spirito del geniale Andrea consacra questo tempio oggi dedicato all'arte moderna e contemporanea non solo mantovana (9 giugno); una nuova rassegna intitolata """"Oro, vetro, fuoco..."""" al Museo diocesano Francesco Gonzaga (21 ottobre); infine, un ritorno alla Falcinella Fine Art (11 novembre). Quattro momenti di riflessione su questi cinquant'anni trovano una sintesi in questo libro, curato per i nostri tipi da Gianfranco Ferlisi. Addentrarsi nell'opera di Girondi non è un compito facile, anche solo per questo suo estendersi nel tempo, toccando (a volte anche solo tangenzialmente) molte delle principali correnti dell'arte del nostro tempo. Chi scorrerà le pagine di questo volume non potrà fare a meno di notare come a Girondi siano sempre andati stretti gli """"ismi"""" della pittura."" -
Ottavia ripudiata. Un poemetto per la moglie di Nerone
Prendendo le mosse dalle testimonianze lasciateci dallo storico di età romana Tacito, questo poemetto in versi liberi cerca di tratteggiare, con immaginativa creatività, la figura e la vicenda umana di Ottavia, prima moglie dell'Imperatore Nerone, da questi ripudiata a favore di Poppea. Si è cercato di immaginare il tumulto di sentimenti agitatosi nel cuore di questa giovane e la tragedia che la consegna alla Storia quale vincitrice morale del duello fatale, combattuto ad armi impari contro la rivale, Poppea, per riconquistare l'amore del marito fedifrago. -
Casa di Tenebra. Omicidi a villa Bachmann
Fabrizio, durante le vacanze estive, conosce Greta e Isabella, sorelle gemelle che vivono con la zia a Villa Bachmann. Diventato uno scrittore affermato, dopo la scomparsa della moglie, decide di ritornare nei luoghi della sua giovinezza. Tutto è rimasto esattamente com'era, tranne la villa. In un vortice di emozioni, misteri e lunghi silenzi, si troverà coinvolto tra assassini e delitti. Dovrà risolvere enigmi e interpretare messaggi in codice; ma ciò che scoprirà sarà per lui una verità sconvolgente e inaspettata recitata da un'attrice straordinaria. E pericolosa. -
Dammi il cinque. Una storia di musica e amicizia
"Dammi il cinque"""" è un romanzo d'amicizia, ambientato qualche decennio fa sul lago di Garda. Cinque amici si conoscono in una casa di correzione a Salò e insieme affrontano la vita, da giovani e da adulti. Tra viaggi in Italia e all'estero e peripezie stravaganti che naufragano talvolta in episodi drammatici. Nonostante tutto, i cinque continueranno a volersi bene sempre e a cercarsi ogni volta che il destino gliene darà l'occasione. A far dar cornice la musica e i concerti dei mitici anni Sessanta. Una malinconia latente che fa da sottofondo alla narrazione lascia emergere i valori fondanti di un gruppo che ha cercato di essere """"per sempre giovane""""." -
Moglia 1860-2012. Antologia di storie e personaggi. Ediz. illustrata
Una raccolta di fotografie selezionate da Gianni Bellesia e accompagnate dalle poetiche narrazioni di Adolfo Berni racconta un secolo e mezzo di storia mogliese, dal 1860 al 2012, anno del terremoto che ha sconvolto il Basso Mantovano e l'Emilia. -
Mirtilla e il coraggio
Venezia, un compositore famoso e un'ape che grazie al suo coraggio cambierà per sempre il proprio destino. -
Nel ventre di una donna. Storie di donne e di violenza in Congo-Dans le ventre d'une femme. Histoires de femmes et de violence au Congo Démocratique
"Nel ventre di una donna"""" raccoglie interviste di donne della Repubblica Democratica del Congo, vittime di violenza fisica, psicologica e sociale. L'ONG africana SAD fino ad oggi ne ha aiutate più di trecento, dando loro una concreta possibilità di recupero. L'Associazione Colibrì di Mantova ha voluto dare voce a questa testimonianza di vita e di speranza." -
Quello che le donne raccontano
"Tanto sono sicuro che tornerai"""". """"Senza di me non sei nessuno"""". """"Tu non vali niente"""". """"Non troverai nessuno disposto a crederti"""". Perché decidere di affidare al CAV storie tanto difficili, confidenze così intime e pesanti, sofferenze e paure che spesso bloccano energie, emozioni, sguardi, prospettive di futuro? Che cosa spinge tante donne ad attraversare il cancello n. 46 di via Vittorino da Feltre? Perché il CAV ha accettato di lasciarsi sfidare dalla richiesta di aiuto che parte da queste situazioni dolorose? Semplicemente per essere fedele al suo compito specifico: la difesa della vita, soprattutto di quella che non sa difendersi, soffocata dall'abbandono e dalla solitudine; che non sa """"urlare"""" la sua sofferenza e le sue paure; che non trova spazio per dare respiro ai suoi progetti." -
Madre. Alla riscoperta della dea
C'è stato un tempo nel quale gli esseri umani erano in contatto con gli Dei, ed essi parlavano loro per connetterli, tra cielo e terra, con Gea, Urano, le forze generatrici e le ritualità. Nei secoli gli esseri umani si sono dimenticati di rendere omaggio, di ringraziare, di ascoltare, e così i nostri sensi si sono ridotti al solo pensiero scientifico detentore di verità assolute. Eppure la Grande Madre ancora parla, così come parlano Zeus, Afrodite e Ade assieme agli Dei di altre culture, altre epoche, altri mondi. -
Africantour. Un dentista nel continente nero
Questo libro vuole essere una piccola testimonianza, soprattutto visiva, di una serie di viaggi compiuti dall'autore dal 2005 al 2018 in Africa. All'ordine del giorno vi sono panorami mozzafiato, cieli immensi che sembrano quelli di un altro pianeta, pianure sconfinate, montagne e colline uniche. In compenso l'uomo bianco (""muzungu"""", """"uzungu"""" o """"faranjani"""" che dir si voglia) è un individuo raramente presente, talvolta noto per sentito dire, ma mai visto dal vero tant'è che i bambini più piccoli spesso si spaventano a vederlo. In Africa l'autore - medico dentista - collabora da anni con l'associazione mantovana """"Con vista sul mondo onlus""""; """"l'ultimo nato"""" dei progetti, pensati e realizzati da Adolfo, è un ambulatorio dentistico nel Carcere di Blentyre, in Malawi."" -
Mantova. La calendula e l'aquila
Dal momento che il viaggio nella città d'arte è un viaggio nello spirito, allora bisogna riconoscere che il carattere distintivo della città d'arte, la sua evocazione e il suo charme è, prima di tutto, una questione di atmosfera. Il fascino di Mantova sono anche le rondini che gridano nei purpurei tramonti d'estate nel cielo di piazza Sordello fra le torri del Castello di San Giorgio e la cupola del Sant'Andrea. Il fascino di Mantova è anche la rosa bianca che sfiorisce, con grazia, nel giardino Pensile. Sarà per la cintura lacustre baluardo alla orribile lebbra edilizia che - da Rimini a Torino quasi senza soluzione di continuità - ha devastato la dolce terra padana. Sarà per il suo felice isolamento, per le implacabili estati e per gli inverni severi. Il fatto è che Mantova, prima di essere città d'arte, è ancora città dell'anima. -
Giuseppe Menozzi. Lumen. Catalogo della mostra (Roma, 5-13 maggio 2018)
Catalogo della mostra: Roma, Palazzo della Cancelleria, 5-13 maggio 2018. Il tau, segno che richiama il sacro, fa scoprire a Giuseppe Menozzi la dimensione dell'infinito amore e dell'infinita serenità, dell'incontro con il sacro che è dentro di noi, nel nostro credo, nelle nostre azioni. Tecnicamente, scopriamo un ciclo, nel quale coesistono informale e figurazione, responsabilità del disegno e gioia del colore. E il tau rimane simbolo in ogni opera. -
Poesie
Per sei mesi lo scrittore Davide Bregola ha incontrato gli ospiti del Centro Diurno del Centro psicosociale di Mantova. Insieme hanno fatto poesia. All'inizio sono stati letti i versi di grandi autori: Rimbaud, Dickinson, Palazzeschi, Scialoja, Rodari, Antonia Pozzi, Basho, Leopardi, Foscolo. Mese dopo mese il gruppo si è affidato ai grandi poeti, ai loro versi, ai loro contenuti e ci si è accorti che la poesia sgorga facile, è latente, ma va accettata accogliendola senza timore. La poesia è un nido accogliente fatto di paglia e fili di lana, è un seme nella terra e acqua. La poesia in alcuni incontri è stata grotta e buca, pozzo e bruco, codice e corteccia. Utero, Apollo e Dioniso. La poesia può essere nulla e tutto, materia e spirito. Gli ospiti di un centro psichiatrico racchiudono in sé l'introspezione che aiuta il verso, l'andare a capo parlando per simboli e immagini. Gli ospiti del centro spesso sanno le cose senza accorgersene. Anche un solo verso è prezioso come una gemma. Non si conosce la gemma, non si conosce il verso, eppure sono lì, nello scrigno segreto. Nascono. -
Trasce
In una malavitosa discoteca di Feluda, Naby Allen è alla ricerca di verità e vendetta per rimettere in fila i fatti di una vicenda intricata, che lo coinvolge in prima persona. Era un semplice studente universitario, quando s'innamorò di Aniyaa, un'attraente ragazza che portava con sé dei segreti inenarrabili, di mafia e corruzione. ""Trasce"""" è una scoperta, un percorso d'indagine verso una realtà scomoda che potrebbe cambiare le sorti di un intero Paese."" -
Al saplon
Al Saplon di Marco Cranchi è una sagra di paese, una tavolata tra amici a pranzo, un appuntamento con persone che non vedi da molti anni, un cenacolo, un ritrovo, una tavola imbandita che attende ospiti, un convivio col mondo che è appena andato chissà dove e in parte è ancora nel nostro inconscio collettivo. Inconscio di noi di paese, intendo, di noi che la campagna l'abbiamo vista e la vediamo ancora, di noi che stiamo ore magari a guardare un galleggiante nel fosso pieno d'acqua e attendiamo possa abboccare una tinca o un luccio o una vecchia scarpa gettata da un redivivo Charlie Chaplin. Ci sono buche, c'è fango, acqua, morchia. Ci sono i buoni e i cattivi che poi non sono mai tali fino in fondo. Questione di sfumature. C'è l'ingenuità e la furbizia, come nel Bertoldo di Giulio Cesare Croce. -
Davai
Il lungo racconto che dà il titolo al libro è la storia vera dei tre anni di prigionia di un ragazzo di vent'anni mandato a conquistare la Russia con un fucile. Prima in un campo di lavoro forzato di là dagli Urali a buttar giù alberi, poi in Uzbekistan a raccogliere cotone, ha la ventura di imbattersi in personaggi fuori del comune, senza dei quali non ce l'avrebbe fatta ad essere tra i pochi sopravvissuti a un'ecatombe. Da uomo libero, inizia il drammatico viaggio di ritorno attraversando un'Europa devastata e, grazie allo straordinario tesoro trovato in un magazzino militare americano, arriva da dov'era partito cinque anni prima. Quattro racconti a seguire: ""Arriva il re"""", un reduce della Grande Guerra decide di vendicare i compagni mandati a morire al grido di Savoia e va a sparare al re. """"Italy Aqua"""", l'ultimo superstite dell'affondamento del Laconia rivive i giorni in mezzo all'oceano attaccato a un rottame; nell'edificio in demolizione della """"Sempre Avanti"""", lo spirito delle case estinte incontra l'uomo che per quarant'anni è stato dietro a un bancone; """"La cena di Natale"""", con in tavola solo un fiasco di vino e mezzo barattolo di miele.""