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Il tempo dei merli (ragazze in chat)
Le case sono in realtà tombe egizie. La domotica ci riporta ad assaporare l'animale più sfrenato in noi. Nessuno è più al sicuro nelle cornici digitali, nei libri accatastati e incastonati nelle librerie a muro, nelle tende, nelle poltrone slabbrate come il divertimento animale dietro casa. Una giornata in compagnia di un mondo senza nomi, dove i nomi sono le pulsioni più violente. Una sfida al dio tecnologia sprofondando nel più torbido bosco d'incontri. Riuscirà il nostro amico disgustoso a salvare il mondo dai robot? -
Dizionario dei luoghi comuni del cinema italiano
Il riferimento è Flaubert, nientemeno. Il contesto è l'Italia e la sua industria cinematografica, fino alle sue propaggini più indipendenti e anarchiche. Il Dizionario nasce da appunti e frammenti accumulati nel corso degli anni, strutturati in ordine alfabetico, con l'idea di raccontare i tic e le bestialità di un mondo e dei suoi abitanti. Una collezione dei petali del fiore che mai sfiorisce: la Stupidità umana. Un impietoso ritratto, divertente e divertito, dal quale nessuno può sentirsi escluso; men che meno l'autore. -
Diari di viaggio. I racconti di viaggio di Melville per la prima volta integralmente in italiano
Dove nascono le grandi opere se non nelle profondità dell'anima di chi le scrive, dopo essere state forgiate da viaggi, ricordi ed esperienze? I diari di viaggio di Herman Melville, rivelano al lettore ricordi, sensazioni ed esperienze fondamentali per comprendere la biografia irrequieta di uno dei più grandi scrittori del Novecento. Accompagnati da una introduzione che ne delinea la figura storica e artistica e tradotti in Italia per la prima volta - dalle prime lettere giovanili fino alla corrispondenza del 1850 - i Diari rappresentano un contributo inedito ed essenziale per apprezzare l'intera produzione melvilliana e comprenderne il background artistico e intellettuale da cui sono nate opere immortali come Moby Dick, Omoo o Typee. -
Lerici: poesia in cammino. Vademecum per viaggiatori consapevoli
"…la scelta è caduta sui Poeti, perché sono quelli che ho conosciuto forse di più, in tanti anni di partecipazione al Premio di Poesia LericiPea. Ma una volta circoscritto il campo, che ordine dare ai ricordi? È difficile imbrigliare ciò che per sua natura è un flusso coscienza, senza un prima e senza un dopo. Alla fine la struttura di questo libro è in forma di cammino: una passeggiata ideale e poetica nella quale condurre il lettore, da San Terenzo a Lerici. Il libro è diviso in tre parti: la prima vi porterà a conoscere colui che di questo borgo è il nume tutelare, il poeta inglese Percy Bysshe Shelley; nella seconda cammineremo nella Walk of Poetry, il lungomare tra Lerici e San Terenzo, dedicato ai grandi poeti che hanno ricevuto il Premio LericiPea alla carriera per concludere il percorso con alcuni omaggi poetici a Lerici da parte di Poeti amici o premiati del Premio.""""" -
Non amo chi tramonta
«L'incontro con la poesia di Francesca Bocca è svelarsi di un mondo. I poeti veri sono poeti-mondo, e questa giovane donna, capace di versi sfolgoranti, di precipizi e di elevazioni, abitante e studiosa della fede della cultura islamica, ci guida in un viaggio personale e universale. Una poesia dove incontriamo delicatezza e forza femminile, tremori della malattia e dell'amore, slancio mistico composto nella misura del verso e nell'incendio del cuore e dove sentiamo la presenza adombrata del mondo, vibrante intorno e addosso al corpo della poetessa, ma in attesa di acquietarsi nella bellezza in un unico Volto. «Rivelami il centesimo nome» quasi grida un verso, nella sezione, non a caso, della gioia che consiste in questa medesima tensione. Un libro di poesia italiana notevolissimo, in controtendenza rispetto a molti versicoli senza scintilla e senza silenzio. Qui invece ci si fa incontro, in un dettato originalissimo e anche debitore di una grande tradizione, la profondità di una scintilla remota e misteriosa - la medesima che abita il mondo con il suo è invece di non è e pur consonando - e il silenzio attonito e commosso della mente che da Dante a Rumi, da Dylan Thomas a Mario Luzi, segnalano la presenza della poesia del mondo.» (Davide Rondoni) -
Il poeta ritrovato
Un volto completamente nuovo del grande giornalista americano John Reed: il poeta. Trenta liriche che testimoniano come fosse profondamente radicato nella tradizione letteraria nordamericana. Compagno di corso di Thomas Stearns Eliot ad Harvard, Reed attraverso la parola poetica ci conduce in un viaggio straordinario nella sua America: nella natura incontaminata dell'Oregon e tra i grattacieli di New York. -
Zibaldino di un prof in quarantena
Molti hanno scritto durante il lock- down, difficile non trovare non abbia provato, in quel periodo, a mettere l'isolamento e la solitudine nero su bianco. Ma esiste una rilettura dell'emergenza che cerca un senso in quel quotidiano frustrato e devastato dalla noia. Una rilettura fatta di pensieri, appunti e riflessioni tenuti assieme dalla bellezza salvifica della letteratura. È quella di Matteo Saccone, giovane professore di lettere. La letteratura come categoria interpretativa del reale: i testi di Virginia Woolf e Dante, di Kundera e Moravia, di Pavese, Kafka e tanti altri si intrecciano alla nostalgia per la vita senza mascherina. I classici e la grande cinematografia entrano in dialogo con la quotidianità di un insegnante arrabbiato e affamato di significato. «Tutto questo ci insegna che più cederemo alla civiltà digitale, più assumerà bellezza, importanza e valore economico ciò che ci manterrà umani» dice, e ce lo spiega. -
Rosa di maggio. Le registrazioni di Luigi Colacicchi e Giorgio Nataletti in Ciociaria (1949-1950). Con 2 CD
Nel 1949 un gruppo di suonatori, cantanti e danzatori di Villa Latina rappresentò il Lazio al Festival e Congresso Internazionale di Musiche Folkloriche, organizzato a Venezia dall'ENAL e dall'International Folk Music Council. Giorgio Nataletti, artefice dell'evento, curò anche la catalogazione, presso il neonato Centro Nazionale di Musica Popolare dell'Accademia di S. Cecilia, di quattro brani per concertino di zampogna e pifferi che vengono qui riprodotti nel primo CD. L'anno dopo Nataletti affiancò Luigi Colacicchi nella raccolta di musiche di tradizione agro-pastorale della Ciociaria. Il viaggio cominciò da Villa Latina e dalla vicina Atina dove registrarono anche ballarelle e stornelli con accompagnamento di organetti o fisarmoniche. In questa raccolta Colacicchi ripercorse alcune tappe delle sue ricerche pre-belliche, registrando brani di Anagni a lui cari come la Ninna nanna e gli struggenti canti polivocali narrativi e d'amore delle donne di Roccasecca e di Pontecorvo. Preziosi sono anche i canti rituali e di questua registrati a Ceprano. In appendice è ripubblicato il saggio di Colacicchi, Canti popolari di Ciociaria (1936), completo delle trascrizioni musicali. -
Giorgio Gaber. Sette interviste e la discografia commentata
Sette interviste per raccontare la musica e la personalità di Giorgio Gaber attraverso la sua stessa voce, la testimonianza di quanti hanno avuto la fortuna e il privilegio di collaborare con lui e, ancora, attraverso la ricostruzione minuziosa della sua imponente discografia che, nel susseguirsi di date e commenti, si snoda come una rappresentazione in presa diretta della sua lunga carriera. Nelle prime tre interviste è lo stesso Gaber a raccontare la sua formazione musicale e gli anni del rock'n'roll nella Milano di fine anni Cinquanta e la progressiva definizione del teatro-canzone. Uno spaccato di vita e di arte che prosegue nelle successive interviste a Giorgio Casellato, capo-orchestra delle serate di Gaber negli Anni Sessanta; a Maria Monti, compagna di vita e di scena con Gaber dal 1959 al 1962; a Gianni Martini, chitarrista del gruppo che lo ha accompagnato dal vivo a teatro dal 1991 al 2000, e a Gian Piero Alloisio, collaboratore di Gaber dal 1981 al 1993. -
Antonio Bellusci. Cultura tradizionale a San Costantino Albanese
Tra il 1965 e il 1973 il giovane papàs Antonio Bellusci, originario di Frascineto (CS), svolge il suo incarico pastorale a San Costantino Albanese (PZ), piccolo centro arbëreshë del Pollino lucano appartenente all'Eparchia cattolica di rito bizantino di Lungro. Ha così l'occasione di raccogliere una vasta documentazione sugli aspetti culturali e linguistici locali che costituirà un importante banco di prova anche per la sua successiva attività di ricercatore. I contenuti di quella ricerca sono ora riprodotti per la prima volta nella loro forma originaria ed offrono un repertorio di straordinario interesse sulla cultura materiale e le tradizioni orali di San Costantino Albanese in un periodo in cui le manifestazioni della vita tradizionale erano vivissime, mentre si intravvedevano le prime trasformazioni che avrebbero investito il mondo rurale dei centri arbëreshë. Questi documenti costituiscono anche una testimonianza del modo di lavorare sul campo di Bellusci che, ad appunti e trascrizioni, affianca riprese audio e fotografiche -
Storie di Piero. Musica, cultura e società nelle imprese di Piero Farulli
Piero Farulli è stato per trent'anni ""la viola"""" del Quartetto Italiano, tra gli ensemble cameristici più amati nel secondo Novecento, la cui cifra interpretativa costituisce ancora un modello. Ma è stato anche un grande didatta e organizzatore. La Scuola di Musica di Fiesole e l'Orchestra Giovanile Italiana sono tra le sue imprese più note: per decenni hanno attratto e attraggono migliaia di musicisti, appassionati e """"amateurs"""", bambini e comuni cittadini. A questi si sono aggiunti numerosi pedagogisti, musicologi, critici musicali e giornalisti, artisti, amministratori e politici, che hanno osservato le sue imprese per ricavarne un """"exemplum"""", per estendere la cultura musicale a tutti, per una """"cittadinanza"""" veramente matura ed egualitaria, coerentemente con il motto di Piero che definisce il suo ambizioso progetto: """"la musica per tutti"""". La sua opera ha suscitato resistenze, critiche, indifferenza e ostilità che, a volte, sono risultate prevalenti rispetto ai suoi obiettivi. Il volume racconta le storie di Piero, lotte, successi e sconfitte, la rete delle sue relazioni, le sue """"lamentationes"""" e gli scenari sociali e culturali in cui ha condotto coraggiosamente le sue battaglie."" -
Suono bene comune. Riflessioni, esperienze e progetti dalla pandemia
La recente pandemia ha determinato un imprevedibile cambio di paradigmi culturali che ha spinto le attività umane, e in particolare molte pratiche performative, a riformularsi. Il volume è l'esito di un convegno internazionale, tenutosi ""a distanza"""" nel dicembre 2020 e promosso dal Dipartimento SAGAS dell'ateneo fiorentino e da Tempo Reale-Firenze, al quale hanno partecipato numerosi studiosi con competenze e orientamenti diversi. Raccoglie contributi teorici e analitici sul suono, vettore di sorprendente efficacia emotiva, con il fine di riflettere sulla sua capacità di ispirare nuove forme di creatività e di attenzione alla """"fonosfera"""". Allo stesso tempo, propone una riflessione sullo """"stare al mondo"""" mediato dall'orecchio, inteso come strumento di """"lettura"""" dello spazio antropizzato e dell'ambiente. Da più interventi è emersa la necessità di considerare anche il suono come un """"bene comune"""". Il volume tenta di restituire un insieme di punti di vista da cui osservare la realtà sonora, interrogandosi su alcuni possibili effetti in termini di conoscenza, benessere individuale e collettivo"" -
996 Le canzoni di G.G. Belli. Con QR Code
Nei Sonetti romaneschi Giuseppe Gioachino Belli ci restituisce una società che non sarebbe più stata la stessa, quella della Roma ottocentesca, papalina e preunitaria. Nel succedersi di diversi registri stilistici narrava così la demistificazione del potere e dei suoi strumenti di dominio ma, allo stesso tempo, denunciava il comportamento di un popolo che non si ribellava a norme e valori imposti dall'alto. Con il pensiero rivolto ai nostri giorni, sospesi nell'incerta attesa di qualche cambiamento, gli Ardecore hanno ricavato, ventotto canzoni che esaltano le atmosfere e i temi di quei versi. Quel 996, assunto come acronimo e maschera dal poeta per esprimere più liberamente il proprio pensiero, nelle loro canzoni si trasforma in un concetto diverso che, contrapponendo il quotidiano e il visibile allo spirituale e a ciò che non è tangibile, proprio a Roma trova la sua massima espressione con il Giano bifronte o anche il leggendario Mithra che domina sull'animalità. Introduzione di Marcello Teodonio, testi delle canzoni con le trascrizioni delle musiche, tavole illustrative di Marcello Crescenzi, Claudio Elias Scialabba, Scarful e Ludovica Valori e un QR code con i brani. -
Veneziacustica. Vol. 1: Il libro dei suoni
Una raccolta di “cartoline acustiche” che, messe le une accanto alle altre, compongono un ritratto grandemente suggestivo di Venezia. Sono campielli e rive, gondole e vaporetti sintattici che squarciano la superficie oleografica di Venezia-icona e aprono la strada alla perlustrazione di Venezia-vita, Venezia-storia, Venezia-mondo: un’opera costruita sulla base di una suggestione maturata nel corso di una conversazione con Renzo Piano sulla natura armonica di una città costruita come una palafitta. Con scritti di Gianfranco Vinay e Lello Voce. -
Una storia di Tempo Reale. Carte e memorie intorno a un'esperienza fiorentina di ricerca musicale (1987-2022)
Fondato nel 1987 da Luciano Berio, Tempo Reale ha costituito un importante polo per la ricerca, la produzione, la didattica e la promozione nell’ambito frastagliato della musica elettronica. Impostato inizialmente sulle possibilità offerte al mondo della musica dalle nuove tecnologie digitali, l’Istituto ha poi assistito numerosi compositori, da Battistelli a Sciarrino, da Stroppa a Guarnieri, nella creazione di nuove opere contrassegnate dall’uso dell’elettronica e ha agito da incubatore per numerosi altri progetti legati alle tecnologie applicate al suono, favorendo l’affermazione di molti giovani musicisti. Attraverso una sistematica ricognizione nei documenti d’archivio e attingendo anche alla viva voce di testimoni e protagonisti, il volume ripercorre la storia di questi trentacinque anni nei quali Tempo Reale si è conquistata una posizione di riguardo nel contesto internazionale della musica elettronica le cui vicende sono allo stesso modo richiamate nel volume per porre in risalto la novità rappresentata da questa esperienza fiorentina di ricerca musicale. -
Scritti di Piero. Memorie, discorsi e interventi pubblici di Piero Farulli
Per trenta anni “viola” del Quartetto Italiano, grande didatta e formidabile organizzatore al quale si deve, tra l’altro, la fondazione della Scuola di Musica di Fiesole e dell’Orchestra Giovanile Italiana, Piero Farulli è intervenuto ripetutamente nel dibattito culturale nazionale in numerosi scritti che sono ora riuniti per la prima volta in un volume come testimonianza esemplare di un percorso intellettuale, speso interamente a favore di una concezione della musica come bene comune in una dimensione partecipata ed estesa ad ogni ceto sociale. -
Sulle tue orme. Diario di Giuseppe Morra, internato militare italiano
Prefazione di Andrea Parodi. -
La fame di Bianca Neve
Prefazione di Stefano Tavilla. -
Un piccolo cane. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 5 anni. -
La storia del Partigiano C.
Prefazione di Maria Grazia Sestero.