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I ragazzi di «Presa Canamia»
Prefazione Gianni Oliva. -
Innesti
"Poesia dotta e coltissima, quella di Marisa Cossu, dove i preziosismi metrici (sonetti, rondò, madrigali, acrostici, odi e ballate) non sono considerabili alla stregua di reperti archeologici, bensì di schegge musicali indistruttibili, di lacerti linguistici provenienti indubbiamente dal passato, ma vivi e vegeti nel mondo attuale. Poesia filosofica, estremamente raffinata, dove senza forzature compaiono infine tocchi epicurei ed oraziani di sorridente saggezza e freschezza. Come """"Roma"""", ad esempio, ma soprattutto come """"La barca"""", un madrigale scherzoso e ammiccante d'amore, quasi boccaccesco. La felicità degli amanti è passeggera e """"non vi sono ritorni"""", ma il dolore del distacco è edificante, perché insegna ad amare con leggerezza e senza idolatrie, senza morbose esaltazioni. Finché """"di quel tango finito ed esaltante / rimane la carezza"""", una flebile gioia che s'accende nelle angosce della vita, un soffio lieve che giova allo spirito riportandolo nell'armonia dei contrari."""" (Franco Campegiani)" -
Essere comunità. Orientamenti per il militante identitario
Che cos'è la Comunità militante? L'autore risponde a questo interrogativo passando in rassegna i princìpi che la animano e i metodi operativi che la mettono in movimento. Dalla falange spartana alla moderna Gemeinschaft e dall'etica del Bushido alla mistica fascista, identificando nell'armonia essenziale della Comunità una risposta identitaria al modello mondialista: i legami organici come argine all'isolamento del consumatore globale, il sodalizio cameratesco come alternativa alla massificazione dell'individuo-atomo, la sintesi delle differenze come freno al livellamento dell'universalismo, la condivisione delle idee come diga all'automatismo nichilista. Essere Comunità: anteporre la gerarchia dei migliori all'egualitarismo dei mediocri, la sacra verticalità dello spirito alla profana orizzontalità della materia, la reciprocità del dono all'interesse del profitto, il senso delle radici al non-senso dello sradicamento, il retaggio della Tradizione al falso mito del progresso, la profondità dell'essere e del fare alla superficialità dell'apparire e del parlare. La Comunità come atto di resistenza al dominio del mercato: il senso del limite oltre lo sconfinamento della dismisura, l'appartenenza alla Patria sovrana oltre lo spaesamento cosmopolita, il sangue e il suolo oltre la burocrazia e il denaro, il confronto delle specificità oltre l'omologazione del pensiero unico. E infine il militante, il Ribelle al servizio impersonale di una weltanschauung che lo spinge al superamento di se stesso, vincolandone il destino di soldato politico ad un giuramento di lealtà. Pagine di milizia, che oltrepassano il fatalismo sciocco per lanciare una sfida eroica al terzo millennio: risvegliare la Civiltà che dorme con il fuoco imperituro delle anime incendiarie. -
Ernst Jünger. Il combattente, l'operaio, l'anarca
Julius Evola scopre, interpreta e racconta Ernst Jünger, testimone dello scorso secolo. Due giganti del Novecento che sembrano appartenere ad un medesimo disegno dello spirito, complici di quella tensione verso l'alto che si manifesta nel sodalizio ideale delle intelligenze scomode e non allineate. Un viaggio inedito nell'opera jungheriana, capace di alimentare suggestioni ancora attualissime attraverso un'attenta analisi dei suoi capolavori: Nelle Tempeste d'acciaio (1920), L'Operaio (1932) e Il Trattato del Ribelle (1951). Un viaggio che ci racconta lo Jünger soldato, operaio ed anarca, restituendoci anche elementi importanti del pensiero evoliano: dal ""realismo eroico"""" alla volontà di affrontare la pace con un clima interiore da guerra, dal concetto di élites posto su di un piano esistenziale e non solo economico-intellettuale alla differenza fra libertà da e libertà per qualcosa, dalla dicotomia Ordine-Partito alla fortunata formula del veleno che si trasforma in farmaco. Temi antichi, che entrano nella rielaborazione evoliana attraverso una influenza metafisica e tradizionale che richiama grandi mobilitazioni, percorsi verticali e prospettive più ampie. Un testo affatto superato, che trasmette l'eredità preziosa di un'essenzialità perduta, sullo sfondo di un'epoca che ha smarrito i riferimenti dello spazio del tempo sotto i colpi della prassi digitale e dall'evanescenza finanziaria, attestando la trasformazione delle Nazioni in spazi lisci, del lavoratore in capitale umano, dei popoli in big data e delle azioni in operazioni. Pagine dedicate ai Ribelli che segnano il proprio passaggio al bosco attraverso la scelta consapevole di mantenersi in piedi. Hic et nunc."" -
Ezra Pound economista. Contro l'usura
Ezra Pound economista è un libro drammatico, non un libro astruso. Una guida politica alla lettura ed alla vita del grande poeta americano amico dell'Italia, che ha incluso nei Cantos l'economia monetaria come tema portante di un'epica moderna. S'è battuto contro l'usura e l'ha pagata cara. l'hanno chiuso a Pisa in una gabbia e poi per dodici anni a Washington, senza processo, in un manicomio criminale. L'establishment finanziario non gliel'ha perdonata. Lo presero per pazzo perchè indicò nelle manipolazioni monetarie, anzichè nella lotta di classe, il problema del secolo. La caduta del muro di Berlino, mentre incombe ancora sul genere umano il muro di Wall Street, gli ha dato ragione. Le ansie di fine millennio, dalla crescente dipendenza dei politici dal dominio del denaro alle tempeste valutarie, alla disoccupazione di massa, alla fame nel mondo, discendono in gran parte dall'incapacità di raccordare produzione e bisogni in un sistema mondiale dove la sovranità monetaria è stata sottratta ai poteri nazionali e democratici per consegnarla ai mercanti di debiti e denaro, creato dal nulla. La lezione di Pound si conclude in un appello a colmare il deficit di demorazia che sta espropriando i popoli ed eleva il denaro ad ethos dell'Occidente: nella secolarizzazione, principio residuale di fede e di obbedienza. -
Ho vissuto la resistenza palestinese. Un militante nazionalrivoluzionario con i Fedayin
Con interventi di Claudio Mutti e Andrea N. Strummiello. -
L' inganno antirazzista. Come il progressismo uccide identità e popoli
Il multi-culturalismo avanza senza sosta: travolge le frontiere, decostruisce le identità, sovverte le tradizioni, smantella i diritti sociali, divide i popoli. Dopo Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, anche l’Italia è in procinto di attraversare quella soglia drammatica. Stelio Fergola affronta i meccanismi sociali e culturali che accompagnano questo pericoloso processo di ingegneria sociale, che sta avviando i bianchi caucasici all’estinzione e trascinando nel baratro le Nazioni europee. “L’inganno multietnico” è sostenuto da un clero ideologico che impone i diktat di un finto solidarismo fondato sull’accoglienza indiscriminata, nel disprezzo delle differenze e nell’esaltazione illogica di quell’invasione migratoria che alimenta il grande business dei trafficanti di esseri umani. La violenta pratica dello sradicamento - che ben si adatta alla vocazione mondialista del consumatore apolide, orfano della Patria e della Comunità - ha il solo scopo di soddisfare le esigenze di un mercato globale a caccia di nuovi schiavi, finendo per alimentare le tensioni e produrre il razzismo. Questo libro, impreziosito dalla narrazione dei fatti e dallo studio dei dati statistici, vuole rompere il silenzio assordante del “politicamente corretto”, per affermare il sacrosanto diritto di sopravvivenza della nostra Civiltà millenaria. -
Il morso che spezza. I Ching: figure della tradizione per sopravvivere alla modernità
L'I Ching, il grande Libro dei mutamenti, è un testo sacro usato a scopo divinatorio fin dagli albori della civiltà cinese. Le sue figure, che richiamano la ciclica e complementare armonia dei contrari, racchiudono quelle virtù metafisiche che ritroviamo anche in Confucio e Lao Tse. L'autore ne offre una versione inedita, affrontando gli esagrammi dell'oracolo dal punto di vista ermeneutico della Tradizione, secondo gli insegnamenti di Julius Evola e René Guénon. Quest'opera - nemica della mercificazione new age - vuole essere un piccolo manuale della dissidenza spirituale per tutti quei Ribelli che hanno scelto di opporsi al vuoto pneumatico della modernità materialista, liquida e globale. La forza della conoscenza trascendente, con i suoi valori eterni e le sue radici profonde, diventa fonte di una rinnovata armonia tesa alla verticalità e alla scoperta di sé: è l'eco di una saggezza millenaria che giunge ad irrigare questo deserto morale con la forza impetuosa di un fiume in piena. Essa ci rammenta le più nobili prospettive di un Ordine interiore che non si limita alla calma e alla flessibilità, ma percorre il sentiero del combattimento e dell'azione. -
Impronte di lupo
Idealista incompleto, legato ai libri di Ernst Jünger e convinto che ogni vita sia sacra, Michele cresce sulle sponde del Lago Maggiore, dove matura il proprio spirito non conforme e avverte la necessità di cercare se stesso. Il destino lo porta nel Nord Irlanda, nella Belfast repubblicana che fu di Bobby Sands e dell'IRA, dove conosce il suo ""branco"""" e si misura con i valori profondi della Comunità. Ma la semplicità delle piccole cose, la volontà di vivere una vita autentica ed il richiamo delle radici, saranno le impronte che segneranno il suo cammino."" -
Corea del Nord. Storia, geopolitica e vita quotidiana del Paese «eremita»
Una terribile dittatura o un Paese minacciato dalle ingerenze straniere? Uno Stato comunista fuori dal tempo o un regime in continua evoluzione? La Corea del Nord appare come un microcosmo chiuso e inaccessibile, un ""regno eremita"""" governato da un Leader folcloristico e a tratti sanguinario, che suscita preoccupazione e curiosità. Eppure, nella recente corsa al riarmo nucleare, Pyongyang ha saputo tenere in scacco gli Stati Uniti di Donald Trump, occupando le cronache internazionali. Questo libro cerca di rispondere ai tanti interrogativi che affollano i media mainstream: il percorso storico che ha portato alla nascita delle due Coree, i conflitti che hanno ridisegnato la geografia dell'Asia, il lungo corso della dinastia Kim, l'analisi di uno scacchiere geopolitico nel quale si intrecciano l'espansionismo cinese, il riarmo giapponese e il conseguente timore americano. Un viaggio nel cuore di una Nazione """"aliena"""", arricchito dalle testimonianze di esperti e dissidenti: dalla militarizzazione della società alla dottrina del Juche, dall'identità culturale al profilo umano e politico dei suoi protagonisti, dalle condizioni economiche del Paese alla vita quotidiana del suo popolo."" -
Il mare d'Italia. Piccolo elogio di un popolo di navigatori e avventurieri
Orizzonte sconfinato, campo di battaglia e rotta commerciale: il mare è intimamente legato all'anima più profonda della nostra Italia, che ha fatto del Mediterraneo uno spazio vitale e una fucina di eroi, di navigatori e di avventurieri. Secoli di storia e di tradizioni hanno accompagnato il controverso rapporto del nostro popolo con il mare: dai fasti dell'impero romano alla diffusione del cattolicesimo, dalle Repubbliche marinare al primato veneziano, dai grandi esploratori alla Regia Marina, dagli uscocchi fiumani ai marò della Decima Mas. Eppure, secondo l'auotre, oggi ""Mare Nostrum"""" è sinonimo di minaccia, con la nuova tratta degli schiavi che alimenta l'invasione migratoria della nostra Patria e i nuovi traffici globali che contribuiscono alla distruzione della nostra sovranità alimentare ed industriale. Questo 'piccolo elogio identitario' è dedicato alla necessità di riscoprire quel legame ancestrale con le acque che bagnano la nostra Terra: nell'interpretazione teorica e pratica della geopolitica, nella più alta concezione dell'uomo libero e integrale che si misura con le forze elementari per superare se stesso e riconquistare un destino."" -
Per una critica positiva. Scritti di lotta per i militanti
"Per un critica positiva"""" è un vero e proprio manuale del rivoluzionario, il """"Che fare?"""" della galassia identitaria. Nel testo, scritto in carcere da Dominique Venner, l'analisi storica si mescola alla lucidità pragmatica: sono passate in rassegna tutte le esperienze rivoluzionarie, al fine di elaborare un'efficace teoria della lotta e una nuova coscienza del soldato politico. I riferimenti sono netti e qualificanti: il richiamo alla disciplina e alla tenuta interiore, la centralità della Formazione e della dottrina ideologica, l'urgenza di costruire un'organizzazione strutturata ed efficiente, la volontà di edificare una Comunità organica di popolo. Orientamenti profondi e ancora attualissimi, che indagano e colpiscono le manchevolezze di un'area """"nazionale"""" impreparata e improvvisata: il rischio del tribalismo e della frammentazione, l'assenza di Capi e di regole, il persistere di atteggiamenti caricaturali e di miti incapacitanti, la cedevolezza dinanzi alle lusinghe e alla repressione del sistema. Venner suggerisce una via, oltre la palude delle illusioni democratiche, dei dogmi progressisti e delle tentazioni liberal-capitaliste: il riscatto della Civiltà europea." -
Riprendersi la vittoria. Perchè gli italiani non devono dimenticare la Grande Guerra
Cosa resta della vittoria italiana nella Grande Guerra? L'autore risponde a questa domanda, prendendo in esame i fenomeni culturali, politici e sociali che hanno spinto le istituzioni, i media e l'intellighenzia del nostro Paese a snobbare e processare un evento cruciale: il costante riferimento alle fantomatiche ""fucilazioni di massa"""", l'avvento di un cinema pessimista, la retorica pacifista, la mitizzazione della diserzione, la psicosi anti-nazionale di matrice antifascista, la caricatura forzata e artefatta dell'italiano egoista e vigliacco. Stelio Fergola demolisce tutti i """"falsi miti"""" della vulgata anti-italiana che ha animato il secondo dopoguerra, con la precisa volontà di offrire un approccio equilibrato e veritiero alla prima guerra mondiale, essenziale nel processo di consolidamento della nostra identità nazionale. Tra analisi storica e indagine sociale, si impone una nuova narrazione dei fatti, tesa a riscoprire ciò che è stato omesso per decenni: le gesta epiche dei nostri soldati, lo spirito autentico della trincea, l'epopea di un popolo che risorge e si fa comunità. Prefazione di Adriano Scianca."" -
Il valore delle radici. Piccolo elogio delle origini al tempo dello sradicamento globale
Quale valore ricoprono le radici al tempo del livellamento globale e della società liquida? Inestimabile, come la profondità degli orizzonti che l'autore sceglie di scrutare in questo ""piccolo elogio"""" non conforme, dove la narrazione di viaggio si mescola all'analisi saggistica, coltivando un immaginario che oltrepassa l'egemonia della tecnica, le derive del mercato e la frenesia del moderno. Il sapore inconfondibile delle pietanze, l'orizzonte irripetibile dei paesaggi, il suono dolce dei canti e dei dialetti, la maestosità perenne dell'arte, l'eternità profonda dei miti e dei riti, lo slancio verticale della spiritualità, le conquiste formidabili della cultura: tutto ciò che ci caratterizza, radicandoci in un suolo e in una tradizione, costituisce la nostra identità. Le radici, minacciate dal progressismo apolide, suggeriscono un mondo di colori e di sfumature, di legami e di valori, di equilibri e di differenze, di confini e di comunità: nell'anonimo e virtuale """"non luogo"""" mondialista, dunque, esse incarnano il """"nesso di civiltà"""" che ci lega agli antenati, restituendoci un'origine, un senso ed un destino."" -
La via del Nord
Malcolm vive a Londra, ha grandi prospettive di carriera ed è totalmente immerso nell'ambiente della City. La sua vita apparentemente perfetta, però, si incrina quando viene informato dell'imminente morte del padre, che lo spinge a tornare nella sua terra natale: le Ebridi Esterne. Il ritorno nelle Highlands innesca un cambiamento irreversibile nel protagonista, che vede risvegliarsi i sopiti legami con il suolo, con il sangue del suo Clan e con lo spirito dei suoi antenati. Ma, soprattutto, gli porta in dono un'eredita inaspettata: il pezzo di un set di scacchi, la cui fabbricazione si perde nella Scozia vichinga del XII secolo. Così - intrecciando la sua storia con quella di Volund, il fabbro vichingo che forgiò gli scacchi per ordine di Odino stesso - Malcolm parte alla ricerca degli altri pezzi, custoditi dai misteriosi ""Guardiani"""", per ricomporre un puzzle che potrebbe nascondere il segreto del Ragnarok. Tra simbologie runiche e atmosfere fantastiche, """"La via del Nord"""" suggerisce il richiamo alle antiche radici europee, nel solco degli eterni slanci spirituali, delle identità profonde e delle perenni manifestazioni della Tradizione."" -
La sfida alle stelle
Aldo è un giovane romano che si dedica alla musica ""underground"""". Per dare un tocco innovativo al proprio lavoro discografico, decide di prendere ispirazione dalle sonorità degli intonarumori, gli strumenti futuristi inventati da Luigi Russolo. Un'inaspettata e inspiegabile sorpresa, però, sconvolge la sua esistenza: i rumori registrati dal suo telefono non sono dei semplici suoni, ma delle """"energie-pensiero"""" che i maestri del Futurismo - molti decenni prima - avevano ideato con la massima cura, al fine di rilanciare il messaggio avanguardista nei secoli a venire. Quello che ne scaturisce, in una narrazione fedele all'originario stile marinettiano, è un vivace confronto con alcuni tra i maggiori artisti del Novecento italiano: un dibattito serrato e surreale, che oltrepassa la forma classica del romanzo, ripercorrendo le parole d'ordine, i temi portanti e le idee-forza del movimento. Tutto, nelle pagine del libro, è teso alla riscoperta del pensiero futurista: dalla velocità alla ribellione, dalla rottura con le convenzioni borghesi all'audacia del gesto, dal patriottismo all'amore del pericolo, dal superamento di sé alla visione rivoluzionaria dell'uomo e del mondo. In questa riflessione condivisa - dove l'entità di Marinetti arringa le nuove generazioni all'insorgenza incendiaria e virile - il Futurismo ci appare attualizzato e perenne, come in una sintesi dialettica con il terzo millennio: come si comporta un futurista nell'Italia di oggi? La risposta - tra dialoghi ed aeropoesie - la fornisce l'autore, che analizza la decadenza della nostra società globale, propone alternative etiche e spirituali, rammenta la necessità del riscatto e della lotta. L'obiettivo, ancora una volta, è quello di costruire un'avanguardia del pensiero e dell'azione, pronta a condurre la battaglia più difficile: quella per la riconquista dell'anima e della bellezza, nel solco di una nuova tempra che - animata dalla più audace volontà di osare - sia capace di restituire un destino alla nostra patria. Sarà questa, per un pugno di giovani italiani, la terribile """"sfida alle stelle""""."" -
White guilt. Il razzismo contro i bianchi al tempo della società multietnica
In queste pagine è richiamato il più controverso tabù dell'Occidente multietnico: il razzismo contro gli europei e i loro discendenti. -
Sangue e terra. Pensieri in tempesta contro il mondo glabale
Gian Marco Concas è stato al timone della C-Star, la nave degli identitari europei che - a largo delle coste libiche - ha messo in seria difficoltà gli affari delle Organizzazioni Non Governative impegnate nel trasporto dei migranti verso l’Italia, documentandone le rotte e smascherandone i secondi fini. Il racconto di quell’azione - attaccata dai media mainstream - è impresso nelle pagine di questo libro, che ne ricostruisce i retroscena e gli obiettivi. rnMa non è tutto: l’autore si cimenta in una serrata analisi critica del modello globale, analizzato nelle sue manifestazioni economiche, culturali e sociali. Quella che ne scaturisce è una summa di pensieri in tempesta: dall’immigrazione di massa alle delocalizzazioni aziendali, dalla speculazione finanziaria all’omologazione dei costumi, dai guasti del progressismo alle follie dello scientismo, dalla minaccia mondialista alle degenerazioni della società liquida. Un viaggio che inizia nell’Inghilterra del Commonwealth e termina nell’Italia del terzo millennio, dove il filo conduttore è sempre il medesimo: lo smarrimento delle identità, affossate dal capitalismo apolide e dalla società multietnica.rnGli spunti, politicamente scorretti, non promettono ricette salvifiche: occorrono eroi silenziosi ed essenziali che - sull’esempio di Socrate - sappiano bere la cicuta, nella consapevolezza della propria ribellione. Una ricetta arcaica e perenne, che vuole porsi in divergenza rispetto al livellamento della modernità: il richiamo al Sangue e alla Terra, in ordine con le linee di vetta di un’Europa delle Patrie che - per continuare a perpetuarsi - necessità di una rinascita spirituale all’insegna del radicamento, della giustizia sociale e della Tradizione. -
Stile ribelle. Ricordi e ritratti contro la noia borghese
Lo stile ribelle - qui analizzato in due parti - diventa racconto personale e critica artistica, attraversando il mare agitato dei sentimenti autentici, delle atmosfere rivoluzionarie e delle geografie dell'anima. Nelle prime pagine, si rincorrono e si intrecciano i ricordi di una vita, dando forma al racconto di una giovinezza inquieta e ribelle. Amicizie, avventure, viaggi e amori, sullo sfondo di una generazione che sognava di cambiare il mondo, tra bastoni e barricate. Frammenti eterni di una militanza mai dismessa, che non lasciano spazio al rimorso e al pentimento: quella di Mario Michele Merlino è la testimonianza di un uomo libero, oltre le sbarre di Regina Coeli e le tentazioni del profitto. A quel medesimo stile - nella seconda parte - si ispira Emanuele Casalena, che tratteggia nove ritratti di artisti fuori dagli schemi. Pittura, poesia, scultura, architettura e teatro: il filo rosso dell'arte non conforme si salda alle tempeste del Novecento. Perché ciò che conta è Essere, diventando un tutt'uno con le proprie idee: è questo lo stile di chi - superata la palude della noia borghese - sente di appartenere a una razza di ""credenti e combattenti""""."" -
Alternativa per la Germania. 1989-2019: la destra tedesca dall'Npd al sovranismo
La parabola evolutiva della destra tedesca non è mai stata sufficientemente analizzata. In questo agile saggio, che unisce la cronaca storica all'analisi politologica, vengono ricostruite le tappe cruciali di un percorso che inizia con la caduta del Muro di Berlino: dalle nostalgie nazionalsocialiste delle formazioni radicali agli effimeri successi dell'Npd, dalle evoluzioni interne alla Cdu al contributo culturale della Nuova Destra, dal fenomeno Pegida all'ascesa di Alternative für Deutschland. Quest'ultima - nata nel 2013 - rappresenta oggi una forza affermata e consolidata, che gode di un consenso trasversale e diffuso, la cui linea politica viene attentamente indagata dall'autore: l'opposizione alle migrazioni di massa e la difesa dei confini nazionali; l'euroscetticismo e la messa in discussione della burocrazia europea; la difesa dell'identità culturale tedesca minacciata dall'islamizzazione e dalla globalizzazione; il richiamo alla ""Comunità di Popolo"""", alla centralità dello Stato sociale e alla democrazia diretta; la proposta di una geopolitica nuova, con lo sguardo rivolto alla Russia di Putin; la tutela della famiglia e dei valori tradizionali.""