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Poesie in dialetto eugubino
Ognuno di noi è legato ad una lingua nazionale che ha una sua origine, una sua storia e che, attraverso la scolarizzazione e l'istruzione obbligatoria, si è codificata ed è punto di riferimento per tutte le istituzioni e per ogni cittadino. Ma accanto alla lingua ufficiale permangono le lingue regionali preesistenti che, nonostante il processo di erosione linguistica, accelerato dalla disponibilità dei mezzi di comunicazione di massa e dalla mobilità della popolazione, hanno avuto, in questi ultimi anni, una loro rivalutazione sul piano culturale. Al riguardo va evidenziato che alcune regioni italiane hanno prodotto leggi regionali a riconoscimento e salvaguardia dei dialetti locali. Non possiamo dimenticare che il dialetto rappresenta le nostre radici, la nostra cultura, le nostre esperienze. È parte della nostra storia, è un segno che testimonia che apparteniamo ad un certo luogo, ad un certo tempo. Simbolo d'identità culturale, è uno strumento importante per tramandare i nostri saperi popolari, una cultura concreta legata al lavoro dell'uomo ed al trascorrere delle stagioni. -
Cronache del virus. Diario della decrescita infelice
«Questo libriccino nasce per caso. È figlio della clausura. E di Facebook, la piazza virtuale che malamente sostituisce le piazze reali. Costretto all'isolamento, via via più stringente, ho cercato di fissare in qualche modo pensieri, sensazioni, riflessioni. Che stanno lì, nella bolla del web. E lì potevano finire. Disperdersi. Insieme al ricordo di una stagione triste, che ci ha colpiti singolarmente e collettivamente come non avremmo potuto immaginare. Anzi, all'inizio, senza capire che cosa sarebbe successo. Non avevamo gli strumenti di conoscenza, di valutazione. Con molto ritardo, mentre brindavamo al 2020, sono arrivate le prime notizie di un virus che circolava in Cina, a Wuhan, una ""cittadina"""" con 11 milioni di abitanti. """"Polmoniti anomale"""", si disse. Solo il 12 gennaio le autorità cinesi condivisero la sequenza genetica. Solo il 21 gennaio fecero sapere al mondo che il virus si trasmetteva da uomo a uomo. Il 29 gennaio due turisti cinesi vengono ricoverati allo Spallanzani di Roma. Poi guariranno...»"" -
Io cero 15 maggio 2020. La Festa dei Ceri di Gubbio sospesa
Questo libro racconta una storia pubblica, fatta da 5.226 storie private. È la storia di una community Facebook al tempo del Covid-19. Un gruppo che si è stretto attorno alla perdita della Festa dei Ceri di Gubbio nel maggio 2020. C'è chi la definirebbe una case history. Una narrazione collettiva di un lutto culturale da testimoniare alla Storia. Grazie al gruppo Facebook Io cero 15 maggio 2020 oltre 5.300 persone da 40 Paesi del mondo e da oltre 100 città hanno vissuto assieme, nella solitudine del lockdown, lo smarrimento per la sospensione di una festa secolare e di popolo tra dolore, non accettazione e resilienza. Questo libro racconta la storia delle dinamiche sociali, antropologiche, psicologiche, narrative e social innescate dagli utenti con centinaia di contributi postati. Foto ripescate dai bauli impolverati degli eugubini, tra identità, simboli, radici, bisogni, paure e coraggio, per attraversare e arrivare oltre; traendo forza dal proprio passato. -
Il còmpito
Ottobre 1308, la trappola di Filippo il Bello, re di Francia, sta per scattare quando una notte, a Parigi, il Gran Maestro del Tempio affida a un Cavaliere un libro dandogli il compito di portarlo ad ogni costo, anche a quello della vita, al sicuro e lontano. Da lì il libro, nel quale si parla di nuove e sensazionali architetture, giunge in Lorena dove quel compito viene assegnato a un giovane cavaliere sognatore guidato da un altro più esperto che ormai non sogna più. In un monastero benedettino tedesco il libro viene studiato e interpretato con l'aiuto del monaco bibliotecario e di un maestro muratore e quindi, cooptato quest'ultimo nello svolgimento del compito, il viaggio prosegue attraverso valli e genti, montagne e pericoli in un intricato e coinvolgente intreccio di personaggi, fatti e misfatti; riflessioni, introspezioni, salvamenti e uccisioni. Tra sogni di architetture appuntite, muratori che sanno di cosa parlano, linguaggi oscuri, abati illuminati, priori moralmente opachi, monaci sapienti; e ancora attraverso paesaggi nebbiosi, abbazie e Cavalieri del Tempio smarriti e ormai orfani di loro stessi, spie, sicari e tradimenti il libro arriva a Gubbio, dove... -
Lodovico Zuccolo. Letterato, politico utopista del Rinascimento, precursore dell'Italianità
Con questo lavoro, oltre ad apportare ulteriori contributi al profilo biografico e storico-letterario dello Zuccolo, s'intende riproporre alla discussione una visione complessiva del personaggio per meglio delinearne gli aspetti peculiari ed approfondire le conoscenze intorno alla sua cultura ed alla società da lui frequentata. Il fondamentale ""Convegno di studi in onore di Lodovico Zuccolo nel quarto centenario della nascita""""(Faenza, 15-16 Marzo 1969) e i diversi ed importanti contributi degli anni successivi non hanno fatto emergere il personaggio Zuccolo in tutta la sua completezza, pertanto si ravvisa la necessità di un lavoro editoriale attuale, in particolar modo riguardo all'aspetto del poeta e del letterato, anche se come poi vedremo se ne sono già occupati, tra gli altri, Giuseppe Bertoni e Benedetto Croce. Un puntuale e sistematico studio del """"Discorso della ragione del numero del verso italiano del 1623 sarebbe di estremo interesse, così come la traduzione latina del """"De quantitate solis"""" consentirebbe una più efficace valutazione circa la preparazione scientifica dello Zuccolo che alcuni non ritengono essere la caratteristica che più lo rappresenta."" -
«Alluminare» la storia di Gubbio. Aldo Ajò e Piero Luigi Menichetti. Ediz. illustrata
Sulla base del documento trecentesco, trascritto da Menichetti, Ajò ha immaginato dodici personaggi a figura stante e in posa frontale, con le braccia e le mani atteggiate in modo sempre diverso, al pari delle movenze delle teste e dei volti. Alcune testimonianze grafiche conservate nell'archivio Ajò, ci fanno capire come la varietà delle soluzioni proposte, tese a caratterizzare il costume di ogni compagnia, si basasse principalmente, secondo le intenzioni del maestro eugubino, sulla differenziazione di due indumenti, le «calzebrache» ed il «sorcotto», seguendo entro i limiti del possibile le scarne indicazioni documentarie. La «pregevole serie di cartoline illustrate da Aldo Ajò», al pari del documento a cui esse sono ispirate, ha offerto di recente un riferimento essenziale per determinare le «tipologie cromatiche» dei vessilli delle contrade di Gubbio realizzati a cura dell'Associazione Maggio Eugubino nell'ambito del progetto Imbandieramento Medievale. -
Gubbio. Memorie e guida storica. Nuova ediz.
La ristampa di questa guida storica, divenuta ormai quasi introvabile, vuole essere un omaggio della nostra casa editrice, e di tutti gli sponsor che da sempre hanno sostenuto le nostre iniziative culturali, alla città di Gubbio. Questa pubblicazione è la prima di un progetto editoriale a lungo termine, pensato per studiare e conservare gelosamente il prezioso patrimonio ambientale, storico e artistico della nostra splendida città. -
Balestrando per Gubbio. Il Palio di Sant'Ubaldo dal 1461 al 1920
La Società Balestrieri di Gubbio, tramite questo secondo volume, vuole offrire alla propria Città, ai suoi concittadini e a tutti gli amanti della balestra, un contributo importante e completo sulla storia di questa arma, relativa al periodo che va dal XIII al XV secolo, dal libero Comune alla Signora dei Montefeltro. Un opera così importante, ricca di nozioni e documenti di archivio, molto spesso inediti o, comunque, approfonditi e analizzati a fondo che si occuperà più specificatamente della storia del Palio - parte integrante delle manifestazioni in onore di Sant'Ubaldo, patrono di Gubbio - dal XV secolo fino ai giorni nostri e si caratterizzerà per un ricco apparato iconografico con cui documentare visivamente la nobile arte del balestrare che nella nostra città si è svolta senza soluzione di continuità dal 1461, quando vi assistette Battista Sforza, moglie del Conte, poi Duca, Federico di Montefeltro, signore di Gubbio, come viene narrato nella Cronaca di ser Guerrieri di ser Silvestro Angelelli Manni ""de Campionibus""""."" -
Senatore per caso
"Questa che leggerete è l'autobiografia di una generazione. La generazione che ha attraversato gli anni più entusiasmanti - difficili, certo, ma sicuramente entusiasmanti - che dall'immediato dopoguerra arriva sino ai giorni nostri [...] Libri come questo, dunque, servono ai giovani, affinché anche loro, in modo certo diverso dal nostro, ma con analoga convinzione, provino a cambiare il mondo. Magari - lo spero con tutto il cuore - con esiti migliori dei nostri."""" (Oliviero Diliberto)" -
Anche le maestre fanno le storie per andare a scuola. Ediz. per la scuola
"Anche le maestre fanno le storie per andare a scuola"""" Perché questo titolo? Perché da alcuni anni la burocrazia è entrata anche nella scuola e gli insegnanti stanno diventando burocrati, si corre così il rischio di perdere di vista ciò che è più importante, i veri protagonisti: gli alunni. Per fortuna la stragrande maggioranza delle maestre svolge la propria professione con passione e cerca di mettersi nei panni di quei bambini che """"fanno le storie"""" la mattina per andare a scuola. Immedesimandosi in loro, capiscono che gli alunni hanno bisogno di insegnanti coerenti, sereni, accoglienti, che sappiano accendere la curiosità. Con un po' di creatività si può arrivare anche ad inventare delle storie, proprio come ho fatto io che ho scritto dei racconti brevi per i miei alunni. Età di lettura: da 7 anni." -
Il P.A.: s'è rotto il lavandino della cucina
Con l'avanzare dell?età mi si è affacciato alla mente un pensiero molesto: lo scorrere inesorabile del tempo. È in questo momento che ho avvertito forte la necessità di dare un senso a qualcosa che senso sembrava non avesse: ironizzare, cercare il taglio umoristico in tanti piccoli accadimenti quotidiani, per sottrarli alla banalità, alla noia e spesso anche al disappunto. Ho scelto aneddoti che un?indole più seriosa della mia avrebbe deprecato e ho cercato di rivestirli con gli abiti della commedia realistico popolare, non lontana dalla realtà ma enfatizzata negli aspetti più comici, con un sorriso leggero e sotteso. -
Visibilia. Come rendere visibile l'invisibile. Ediz. italiana e inglese
L'atmosfera rarefatta, quasi sospesa del tempo a Gubbio è stata sicuramente il principio scatenante di questo progetto che riunisce 36 artisti affermati e giovani emergenti di tre generazioni, dagli anni settanta ad oggi, che operano intorno ai temi della conoscenza, della riflessione del senso della vita e del tempo, del suo passare, della fragilità e della caducità. ""Leggerezza"""", """"trasparenza"""", """"sacralità"""", """"bellezza"""", """"trascendenza"""" sono le parole e i pensieri che collegano i lavori di questi artisti che pur distanti per età, costruiscono i loro lavori fra la luce e la trasparenza, il senso del sacro e dell'evanescenza con un comune denominatore: lo spirito che le ha generate, aspetti che hanno portato ad una preponderante presenza femminile. I materiali usati sono la luce, la carta, la rete, il legno, le foglie, l'incenso, la cenere , il tessuto ma anche la musica, la poesia, l'immagine fotografica e come voci che si dipanano nel silenzio dei pensieri, fra le note si percepiscono le numerose assonanze (...)"" -
Trasparente
"Vorrei offrire allo sguardo la bellezza trasparente di un disegno imperfetto"""". Età di lettura: da 12 anni." -
Le case popolari e dintorni. Il nostro mondo. Schegge di vita vissuta
«Speriamo di non annoiarvi. Quello che, con tanta pazienza, e ci auguriamo con un po' di curiosità, vi accingete a leggere, non è altro che un lungo ""amarcord"""" perché... """"Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo"""". Ora, immaginate una bella tavolata di amici, che dopo aver mangiato, e ben bevuto! ... cominciano il racconto con i ricordi, dove trovano spazio i particolari ed i suggerimenti dei vari presenti, ai quali man mano si aprono i cassetti della memoria, mentre qualcuno prende appunti. Ecco, questa è l'atmosfera con la quale noi abbiamo raccontato e scritto la quotidianità nel mondo delle nostre Case Popolari; racconti che parlano di luoghi, storie, aneddoti, tradizioni, affetti e amicizie, anche situazioni dolorose, tra presente e passato, tra la nostalgia dei ricordi d'infanzia e il desiderio di tornare a vivere il nostro borgo. E così riemergono episodi, risate, divertimenti; insomma emerge un mondo intero, quello che era il """"nostro"""" mondo in cui siamo cresciuti. Un grazie sincero a tutti coloro che hanno contribuito a questa iniziativa, per averci permesso di essere vicini nonostante la lontananza.» (gli autori)"" -
Io e Matilde. Ediz. a caratteri grandi
Il dono di diventare nonna è stata per me un'esperienza di gioia unica e irripetibile. La mia nipotina Matilde rappresenta un mondo di valori e tra questi l'occasione di guardare il mondo con occhi nuovi, sempre pronta a stupirmi e meravigliarmi per ogni piccola grande scoperta di ogni giorno. Affetto, amore, senso di protezione, appartenenza e sicurezza reciproca, complicità, generosità, aiuto vicendevole: questi sono alcuni sentimenti che ci legano, ma anche l'allegria, il piacere di stare insieme, di inventare giochi, rime, filastrocche. Il tempo che si trascorre insieme è prezioso. ""Il tempo che tu hai dedicato alla tua rosa è ciò che fa la tua rosa tanto importante"""" dice Antoine de Saint-Exupèry nel Piccolo Principe. E il tempo trascorso insieme ci ha portato a giocare con le parole, a trovare rime partendo da esperienze di tutti i giorni: la merenda, l'uso del vasino, il raffreddore, la pasta fatta insieme, gli animali, il momento della nanna, il mondo della fantasia e persino il corona virus. Matilde si è appassionata alle filastrocche e ha realizzato per ognuna di esse le sue illustrazioni. Età di lettura: da 4 anni."" -
Istantanee. Fotogrammi dell'anima
Istantanee, il titolo scelto per questa raccolta di 190 liriche: archivio spirituale oltre che intellettuale di Masietta. Scatti, appunto, eseguiti col tempo breve di posa. Sguardi che hanno preso forma attraverso un rapporto simbiotico con la luce, potente o fioca, accecante o rarefatta. Sguardi che continuano ad insistere nelle tenebre, a restare appostati per cercare il cuore delle cose, dei luoghi, delle persone. Alla fine, soggetto e ambientazione diventano dettagli di questo tentativo faticoso di cogliere sé stessa: che siano stupore, gioia che smalta, dolore che gratta, ebbene, in ogni suo ""scatto poetico"""" lei sa di recuperare un frammento di sé che un attimo dopo è già passato, è altro da sé. Le apparterrà ma in modo diverso, sotto sembianze di """"tempo svuotato"""". Lo scorrere dei suoi """"sguardi"""" sembra suggerirci l'immagine del nostro essere stormi di fotogrammi . Fotogrammi persi, fotogrammi ritrovati ad ogni sosta al pozzo profondo degli animi tristi, ove galleggiano, in attesa, come fiori di tarassaco o emergono, come fantasmi, al frastuono del vento."" -
Ritorno al Novecento. Nella notte, all'improvviso
2022, 24 febbraio. Da pochi giorni la Russia ha riconosciuto unilateralmente l'indipendenza del Donetsk e del Lugansk, le due regioni russofone del Donbass. Mosca avvia l'invasione dell'Ucraina. La storia d'Europa cambia. Fa un passo indietro, ripiombando in pieno Novecento. Si pensava che non sarebbe mai più potuto accadere. Eppure è accaduto. L'illusione di una perenne pace continentale è sfumata. Preoccupa la guerra, indignano le stragi. Ma si è persa la capacità di distinguere tra aggressori e aggrediti, tra democrazia e dittatura. Mentre riemergono pacifismi ottusi, antiamericanismi di vario colore e suggestioni euroasiatiche. -
Archivio notarile mandamentale di Gubbio (1314-1600)
Nel XIV secolo il notariato a Gubbio era una professione affermata nella società e nelle istituzioni e probabilmente era al suo massimo sviluppo, la sua nascita e diffusione in città dovrebbe essere ricercata nei due secoli precedenti. I notai erano organizzati in un Collegio di cui conosciamo l'esistenza tramite lo Statuto Vecchio del comune di Gubbio del 1338 , che a carta 17v nel Libro I rubrica XLII intitolata ""De sindicatu potestati et capitanei et eorum officialium et familiarium"""" ricorda che si doveva eleggere un notaio """"de collegio notariorum"""". Lo stesso statuto descrive tutti i magistrati e gli ufficiali del comune che avevano al loro seguito dei notai, funzionari necessari a verbalizzare gli atti compiuti nello svolgimento del loro ufficio. In base alla pratica notarile dell'epoca, gli atti notarili erano conservati presso il notaio che li aveva redatti e venivano lasciati agli eredi al momento della loro morte o consegnati ad altri notai con il consenso del Comune."" -
Anatomie e distanze
Scrittura rubata al silenzio, accesa da un misto di bellezza e profondità, esplosa da una giovinezza che ha sete di domande, di risposte, di vita. Ogni riflessione è speculativa. La pagina respira l'anima di chi scrive, forgia i suoi legami di silenzio con il lettore. E ha un unico grande obiettivo: annullare le distanze. -
Sole a volontà
Dodici brevi racconti in cui l'autrice riesce a caratterizzare, attraverso una scrittura lieve e veloce, i volti di un'umanità ancora legata fortemente alle ragioni del cuore.