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Molise. Guida ai sapori e ai piaceri della regione 2019
La vita del Molise sta nei volti della sua gente. Volti di gente per bene, come quelli che noi raccontiamo in questa seconda edizione della Guida di Repubblica ai sapori e ai piaceri della regione. C'è il ceramista che torna dall'Australia e apre la sua bottega, c'è chi continua a forgiare campane come si faceva secoli addietro, c'è chi arriva al successo con gli odori e i colori dei confetti. C'è chi punta alla bio-innovazione e chi parla la lingua delle piante officinali, chi conquista il mondo col proprio olio e chi ripercorre le strade dei tratturi a bordo di un carro trainato da un cavallo. C'è chi produce formaggi e scala le classifiche più qualificate d'Italia e chi con ago e filo crea meravigliosi abiti apprezzati dai grandi maestri sartori. Ecco, in questi volti c'è l'essenza di una regione che guarda al futuro. -
Montepulciano d'Abruzzo. Italia del vino. Le guide ai sapori e ai piaceri
La Guida al Montepulciano si porta dietro non solo il racconto di decine di produttori, delle loro cantine, dei loro punti vendita, delle offerte per allargare e allungare i tempi di permanenza e di vacanza grazie alla creazione di raffinati resort nati sempre più vicino alle cantine o comunque nei luoghi di produzione, ma anche il modo per ripercorrere attraverso una serie di invitanti itinerari le meraviglie di un territorio vinicolo che nel caso del Montepulciano coincide con la sua splendida Regione. -
Il sessantotto. Vol. 1: La guerra del Vietnam. I grandi miti. La società in gabbia
"Nel cuore del secolo breve, l'anno lungo. Il più lungo: un anno durato fino a scavalcare il secolo, il Novecento, e arrivare all'anniversario dei cinquant'anni, nel 2018. Oggi dista da noi quanto la fine della prima guerra mondiale dai giovani della contestazione, ma quello sembrava a loro un evento lontano, mentre il '68 è ancora celebrato, demonizzato, rimpianto. Produce nostalgia, memorie, reducismo da maggio francese o da battaglia di Valle Giulia, costringe anche le ragazze e i ragazzi venuti molto dopo a confrontarsi con i segni di quell'anno fondativo che si portano dentro. Si può interpretare così il Sessantotto, l'anno in cui sembrava dovesse cambiare tutto, lo spartiacque di un modo di vestirsi, partecipare, amare, vivere, che """"L'Espresso"""" cercava di capire, non soltanto di fotografare."""" Dall'introduzione di Marco Damilano" -
Il sessantotto. Vol. 2: La politica. L'Italia maltrattata. L'autunno caldo
"Furono certo gli studenti, quelli medi anche prima degli universitari - è del '66 il caso della """"Zanzara"""", il giornale anticonformista del liceo Parini di Milano censurato per un'inchiesta sul sesso tra i giovani - a far conoscere agli italiani la parola """"contestazione"""". Ma qualcosa di più profondo ribolliva nella società e la rivolta studentesca funzionò da detonatore. Presto, ed è questa la portata più significativa della protesta che dilagò in tutto l'Occidente, il metodo critico con il quale erano stati messi in discussione metodi e contenuti dell'insegnamento, si estese a tutt'altri ambiti. E il seconde volume della nostra storia del Sessantotto ce ne dà una limpida dimostrazione. È in questi anni, per esempio, che i temi dell'inquinamento, della difesa del suolo, di un'urbanistica a misura d'uomo entrano di prepotenza nell'agenda politica. Diventa un diritto la difesa del territorio, anche sulla scorta di un evento drammatico come l'alluvione di Firenze del '66, dell'acuirsi del fenomeno dell'acqua alta a Venezia o del dilagare della speculazione edilizia che stravolge il volto di città come Napoli, Roma, Milano. Comincia a formarsi una coscienza ambientalista."""" Bruno Manfellotto" -
Il sessantotto. Vol. 4: Come cambia il costume. Cultura e controcultura. Vecchia e nuova musica
“Ce n'est qu'u début, continuons le combat"", ritmavano i ragazzi del Joli Mai, il maggio francese, sfilando nelle strade di Parigi. A Roma, a Milano risuonavano le stesse parole: """"Non è che l'inizio, continuiamo a combattere"""". Già, ma fu davvero l'inizio? Di cosa? E le illusioni di allora vivono ancora? Cinquant'anni dopo, siamo qui a farci le stesse domande, specie adesso che siamo arrivati alla fine di questa corsa in quattro volumi attraverso gli avvenimenti di quella stagione formidabile. Su un muro dell'Università di Tolosa, occupata fino a pochi giorni fa dagli studenti, qualcuno ha scritto: «Maggio '68. Loro commemorano. Noi ricominciamo»; e subito dopo, al Salone del libro di Torino, il filosofo francese Edgar Morin ha affermato che cinquant'anni fa fu aperta una breccia e avviata una """"rivoluzione"""" che non è ancora finita. Il Sessantotto continua?"" -
Le strade del cuore. Guida per scoprire gli angoli più romantici d'Italia 2018
«Dire ""Strade del Cuore"""" è quasi un programma di viaggio. Uno di quegli itinerari del non detto che coviamo nell'anima quando vorremmo fare i conti con la bellezza della natura, con andamenti sinuosi e viste mozzafiato, con panorami incantati e quadri visivi quasi visionari, scolpiti nella memoria del nostro Paese. Ci sono migliaia di chilometri di sorprese, una dietro ogni angolo. Infiniti, accattivanti, ritorni di memoria che rendono immortali uno dei Paesi più belli del mondo...» (Giuseppe Cerasa)"" -
Matera capitale della cultura 2019. Le guide ai sapori e ai piaceri
"E adesso tocca a Matera. Sono mesi che l'Europa aspetta per celebrare le bellezze, il fascino, il mistero di questa città che per tutto il 2019 sarà capitale europea della cultura. Un riconoscimento quasi dovuto perché nel vecchio continente di città come Matera non c'è traccia."""" (Giuseppe Cerasa)" -
The Prussian Officer-L'ufficiale prussiano, Wintry Peacock-Il pavone invernale
Presentiamo qui due racconti della produzione giovanile di David Herbert Lawrence che già lo affermano quale maestro del modernismo. ""The Prussian Officer"""" (1914) racconta di un rigido ufficiale prussiano che prova una forte attrazione per il suo giovane attendente. L'impossibilità di palesare il suo desiderio si traduce in aggressività e vessazione nei confronti del povero subordinato, costretto alle mansioni più umilianti e sottoposto a continue violenze. La narrazione segue passo passo la progressiva presa di coscienza dell'attendente, che dall'iniziale stupore passa a poco a poco a una rabbia tanto più forte quanto più repressa, finché, in un parossistico crescendo, la situazione si scioglie con una duplice tragedia. Con """"Wintry Peacock"""" (1922) Lawrence ci porta in una landa desolata dell'Inghilterra tormentata da tempeste di neve, dove l'io narrante incontra una giovane donna che gli chiede di tradurle una lettera in francese ricevuta dal marito. È la lettera di una ragazza che comunica all'uomo che il loro bambino è nato da una settimana. L'io narrante fornisce una traduzione falsa, ma qualche giorno dopo trova la donna con il marito in una situazione molto tesa. Finirà con una spiegazione fra l'io narrante e il marito che non chiarisce nulla in modo esplicito, ma mostra l'inferno dei rapporti quotidiani, segnati dalla mancanza d'amore e dai rancori."" -
La cura dell'Antiriposo, Sredni Vashtar, La finestra aperta, Il metodo Schartz-Metterklume, Il contastorie- Gli intrusi. Testo inglese a fronte
Presentiamo qui alcune delle più brillanti short stories di Hector Hugh Munro. in arte Saki, irriverente fustigatore dell'ingessata società vittoriana. In ""The Unrest-Cure"""" il protagonista, Clovis, architetta una feroce beffa nei confronti di un signore incontrato in treno e prigioniero di una vita monotona e rigidamente organizzata. """"Sredni Vashtar"""" è intitolato al furetto di Conradin, bambino gravemente malato che vive con la cugina. Conradin idolatra l'animale come un dio e gli rivolge fervide preghiere perché lo liberi dal tormento della cugina... """"The Open Window"""" racconta di un giovane depresso e nevrotico che se ne va per un periodo in campagna. Ma il soggiorno, costellato da imprevisti paurosi, non sarà affatto riposante. """"The Schartz-Metterklume Method"""" è la storia dell'inganno ordito da una signora che si fa passare per l'istitutrice attesa da una famiglia, e in due giorni ne fa quanto Carlo in Francia, ricevendo in cambio l'ottusa stupefazione della coppia con bambini. In """"The Story-Teller"""" uno scapolo durante un viaggio in treno cerca di placare tre bambini pestiferi raccontando una storia piuttosto sconveniente... """"The interlopers"""" è la storia di una faida familiare arrivata agli ultimi due contendenti, costretti da impreviste circostanze a parlarsi, e finanche accordarsi. Ma il fato, ancora una volta, si metterà di traverso."" -
Death in the woods-Morte nel bosco, The return-Il ritorno. Ediz. bilingue
Presentiamo qui due short stories di Sherwood Anderson, protagonista della Chicago Literary Renaissance e maestro del minimalismo americano, tratte dalla raccolta Death in the Woods and Other Stories (1933). Il primo racconto, Death in the Woods, è la storia di Mrs Grimes dalla giovinezza, quando lavorava nella fattoria del Tedesco e conobbe Jake, il futuro marito, fino al rinvenimento del suo cadavere nel bosco. Un evento che il narratore carica di significati simbolici e descrive come un'esperienza dal forte impatto estetico, al punto che la figura di Mrs Grimes — presentata più volte come una persona silenziosa e anonima, che nessuno conosceva e che nessuno notava — diventa il motore e il fulcro del racconto. Protagonista di The Return è John Holden, affermato architetto stabilitosi a New York, che decide di tornare dopo diciotto anni nella sua cittadina d'origine, per salutare (senza alcun preavviso) gli amici di un tempo. Quando si trova a sole dieci miglia di distanza, però, inizia a dubitare della sua decisione... L'incertezza emerge poco a poco come il tratto essenziale del personaggio, specie nel rapporto con le donne e con il figlio adolescente. Un ineludibile senso di inadeguatezza destina John alla solitudine e al silenzio, un silenzio che Anderson tenta di rompere raccontando la sua storia. -
The revolt of «mother»-Mamma si ribella, A New England nun-Una suora del New England
Il primo racconto di Mary Eleanor Wilkins Freeman qui presentato, The Revolt of ""Mother"""", costituisce uno degli apici della produzione dell'autrice, che sa cogliere il potenziale libertario annidato nei personaggi femminili, la forza che emerge prepotentemente dalla loro posizione di debolezza. Sarah Penn, la protagonista del racconto, mette in atto una doppia ribellione: innanzitutto nei confronti del marito, disubbidendo ai suoi ordini e prendendo in mano la gestione della casa, e poi nei confronti del pastore, simbolo dell'oppressione religiosa. Arrivata finalmente all'autoaffermazione dei propri diritti, non si lascia intimorire neanche dai pettegolezzi che già serpeggiano nel villaggio. La protagonista del secondo racconto, A New England Nun, decide invece di non sposarsi, rinunciando al fidanzato che pure aveva atteso per addirittura quattordici anni. Le interpretazioni di questa scelta si possono ricondurre, un po' semplificando, a due letture opposte: da un lato Louisa Ellis, una donna prossima alla mezza età che vive sola in un piccolo centro del New England, è stata vista come una zitella maniaca e forse un po' disturbata, che rinuncia a vivere pienamente per non mettere in pericolo la sopravvivenza di un suo mondo fatto di piccole comodità e meschine soddisfazioni; dall'altro è stata rappresentata come una sorta di eroina femminista, capace di ribellarsi alle schiaccianti convenzioni sociali che volevano che il destino ideale della donna fosse comunque quello di moglie."" -
L'incidente a Coulter's Notch-Un cavaliere nel cielo-Un fatto accaduto al ponte sull'Owl Creek-Chickamauga-Parker Adderson, filosofo. Testo inglese a fronte. Ediz. bilingue
Presentiamo qui cinque racconti di Ambrose Bierce, testimone della guerra civile americana, scritti nell'ultimo decennio dell'Ottocento e tratti dalla raccolta Tales of Soldiers and Civilians (1891). The Affair at Coulter's Notch e il visionario A Horseman in the Sky si inseriscono in una serie di short stories che svolgono, secondo diverse prospettive, il tema di un protagonista che provoca la morte di un suo familiare, quindi quasi una metafora della guerra civile stessa, intesa come conflitto fratricida. An Occurence at Owl Creek Bridge ha per protagonista uno sfegatato sudista che non ha potuto arruolarsi nell'esercito confederato ma che aiuta come può, da civile, la sua causa, con azioni di disturbo o di vera e propria guerriglia. Finché una sera cade in un tranello: in un crescendo di angoscia, l'uomo riesce a fuggire e ad avviarsi verso casa, ma ben presto si accorge che qualcosa non va... Estremamente crudo è Chikamauga, dove l'orrore della guerra è raccontato dal punto di vista di un bambino di sei anni, che incontra i reduci del massacro, quasi privati della loro umanità fin nell'aspetto. Più cerebrale, è Parker Adderson, Philosopher, in cui una spia nordista, infine smascherata, sostiene di notte l'interrogatorio di un generale sudista con inopinata baldanza, certo che sarà impiccato l'indomani mattina. In tutti i racconti Bierce smaschera la guerra, la demitizza, ne mostra in modo corrosivo i lati più inumani e squallidi. -
The little regiment-Il piccolo reggimento, The open boat-La scialuppa
Presentiamo qui due racconti di Stephen Crane, che ben esemplificano la sua fama di maestro del realismo statunitense. ""The Little Regiment"""" (1896) è ambientato durante la battaglia di Fredericksburg della guerra civile americana e narra la vicenda di due fratelli arruolati nell'esercito del Nord, uniti da una relazione fatta di competizione, ostilità e sentimenti repressi. Le continue notazioni """"sensoriali"""", con richiami alle luci cangianti e all'oscurità, all'offuscamento vaporoso del fumo e della nebbia, ma anche ai rumori indistinti e lontani, si condensano in descrizioni di una vividezza fuori dal comune. La realtà è riproposta quasi fosse colta dalle sensazioni dei soldati del reggimento ridotti a un'entità indistinta in azione sul campo di battaglia e l'effetto complessivo è quello dell'indifferenza completa dell'universo nei confronti dei destini individuali, in un mondo di guerra, caos e morte. """"The Open Boat"""" (1898) è ispirato al naufragio cui andò incontro Crane mentre cercava di raggiungere Cuba come corrispondente dalla guerra ispano-americana. Il racconto ci presenta quattro uomini che col solo ausilio dei remi cercano di tenere a galla la scialuppa di salvataggio nel mare in tempesta: un """"cuoco"""", un """"macchinista"""", un """"corrispondente"""" e un """"capitano"""" ferito. Dopo sforzi immani riusciranno a raggiungere la riva, ma il corpo senza vita di uno di loro si arenerà sulla spiaggia."" -
Milano maxima. Storie, luoghi e segreti. Guida alla città del futuro
"Milano da scoprire, Milano da vivere, Milano da amare. Milano che quando arrivi ti fa subito dire: ma questa sì che è una città europea, simbolo di un'Italia orgogliosa del suo passato, attaccata al presente evolutivo, al centro degli interessi contemporanei. Una città che ha ancora tanto da mostrare, dove c'è tanto da scoprire. Questa guida nasce da qui, dal desiderio di accompagnare i lettori nel cuore di una città sempre più coinvolgente e svelare angoli mai visti, itinerari mai battuti."""" (Giuseppe Cerasa)" -
Tuscia Etruria 2019. Guida ai sapori e ai piaceri
Le eccellenze; 99 ristoranti della Tuscia e dell'Etruria; 72 botteghe del gusto; 30 dimore di charme; 41 agriturismi e B&B; 19 caseifici; 25 produttori di olio; 15 produttori di vino; i luoghi della cultura; Tuscia d'autore; Etruria da scoprire; itinerari naturali; le ricette degli chef. -
Lazio. Le ricette di casa. Le guide ai sapori e ai piaceri
La Guida dedicata alle preziose ricette delle nostre nonne prosegue con gli antichi piatti del Lazio. Dall'origine contadina di pasta e fagioli e vignarola ai tanti modi di preparare la cacio e pepe; dalle ricette della cucina povera fino alla riscoperta di piatti come grida, pollo alla romana e saltimbocca. Sono tante le curiosità e le informazioni di questo volume, per conservare la memoria e i sapori di una tradizione inestimabile. La guida entra nelle cucine delle signore di Roma, della campagna laziale e delle sue provincie per rubarne i segreti e conservarli. Si sfoglia come un vero menu e tra gli antipasti spiccano la vignarola alla romana, i piccelatiegli e i carciofi. Ma i capisaldi della cucina laziale si trovano tra i primi piatti: amatriciana, fettuccine alla sabinese, pasta e cicoria, rigatoni con la pajata, minestra di fagioli alla sezzese, poi cacio e pepe, carbonara e gricia. Ogni ricetta di casa è accompagnata dalla versione di uno chef importante. Accanto alle ricette di mamme, nonne ma anche papà, e all’interpretazione di cuochi professionisti, si trovano a seguire i consigli su dove andare a mangiare quel piatto, dove acquistare le materie prime per realizzarlo e, se si decide si accostare al cibo anche una gita nel Lazio, sono suggeriti anche luoghi dove dormire. -
Campania. Le ricette di casa. Le guide ai sapori e ai piaceri della regione
«Si può dire che un libro, una guida, profumano di odori e sapori? Sì, se i piatti di casa provengono dalla straordinaria tradizione campana. Prendi una passata, strofini l'origano, odori verdure e limoni ed ecco materializzarsi un piatto che sta confinato nel nostro immaginario e viene associato alle bellezze di una terra e delle sue straordinarie risorse. Ecco perché vai ad Ischia e hai voglia del coniglio all'ischitana e quello che mangi è l'esaltazione di autentici sapori dell'isola. A Capri esistono invece dei percorsi segreti che portano direttamente nelle cucine di casa per toccare i pomodori del piennolo e gustare piatti irripetibili. Chi non ha questa fortuna può correre in edicola e in libreria e chiedere della nostra Guida alle ricette di casa e troverà il sartù di riso della signora Licía Romaldo, i calamari `mbuttunati preparati a Cava dei Tirreni alla maniera di Brunella Tortora, mentre Adriana Librera racconta come sono fatti gli struffoli ad Avellino. Poi scoprirà il pasticcio di patate di Marialuigia Mustone di Sant'Angelo dei Lombardi, il sugo alla genovese di Teresa Bisogno di Cava dei Tirreni e lo sformato di melanzane di Angela Verde di Vico Equense. E molto altro...» (Giuseppe Cerasa) -
La tradizione nel piatto. Toscana. Le guide ai sapori e ai piaceri
"Cos'è la memoria se non il ricordo di emozioni forti, incancellabili. Quella voglia di auto generazione, quel filo che si vorrebbe perenne, ma che il tempo e le accelerazioni e gli strappi della contemporaneità rischiano di spezzare in maniera definitiva. La memoria permette che certi crimini non vengano dimenticati, che i giovani abbiano consapevolezza dei passaggi della storia e del duro prezzo pagato dalla democrazia per affermarsi e diventare modello e strumento di convivenza civile. Memoria è tante cose, è anche quella sequenza di gesti ripetuti dalle nostre nonne, dalle nostre mamme nei giorni di festa, quegli odori che si sono persi, cancellati e dispersi ai quattro venti da centinaia di puntante di master chef. Memoria sono quei quadernetti sgualciti, dalla copertina nera, con quelle grafie incerte di chi a stento era arrivato alla terza elementare ma che era depositano di sapienza secolare, di modalità spesso solo orali, tramandate di madre in figlia e adesso sul punto di sparire."""" (Giuseppe Cerasa)" -
Limes. Rivista italiana di geopolitica (2019). Vol. 1: La febbre dell'Artico
La rivista Limes nasce nel 1993 e si impone rapidamente come prodotto di alto valore culturale. Frutto di varie e trasversali componenti intellettuali, e impreziosita da ricche cartine tematiche, Limes è un punto di riferimento imprescindibile per chi ha interesse per la geopolitica nazionale ed internazionale. -
Limes. Rivista italiana di geopolitica (2019). Vol. 2: Una strategia per l'Italia
In questo numero, al centro del VI Festival di Limes (Genova 8-10 marzo), Limes prova a discernere le risorse fondamentali cui il nostro paese potrebbe attingere, contestualizzandole nei loro appositi contesti spaziali, sia interni che esterni. Dalle relazioni con Usa, Russia e Cina alla nostra posizione al centro del Mediterraneo; dalla possibile duplice intermediazione con Francia e Germania in Europa al ruolo di terra di confine con Caoslandia. Tenendo a mente i vincoli che limitano il nostro paese, riducendone capacità regolatrici ed efficienza, risulta necessario rivalutare le nostre capacità, qualora decidessimo di competere davvero nell’arena geopolitica.