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Limes. Rivista italiana di geopolitica (2019). Vol. 4: Antieuropa, l'impero europeo dell'America
La rivista Limes nasce nel 1993 e si impone rapidamente come prodotto di alto valore culturale. Frutto di varie e trasversali componenti intellettuali, e impreziosita da ricche cartine tematiche, Limes è un punto di riferimento imprescindibile per chi ha interesse per la geopolitica nazionale ed internazionale. -
Limes. Rivista italiana di geopolitica (2019). Vol. 5: La questione britannica
La rivista Limes nasce nel 1993 e si impone rapidamente come prodotto di alto valore culturale. Frutto di varie e trasversali componenti intellettuali, e impreziosita da ricche cartine tematiche, Limes è un punto di riferimento imprescindibile per chi ha interesse per la geopolitica nazionale ed internazionale. -
Limes. Rivista italiana di geopolitica (2019). Vol. 6: Dalle Libie all'Algeria, affari nostri
La rivista Limes nasce nel 1993 e si impone rapidamente come prodotto di alto valore culturale. Frutto di varie e trasversali componenti intellettuali, e impreziosita da ricche cartine tematiche, Limes è un punto di riferimento per chi ha interesse per la geopolitica nazionale ed internazionale. -
Limes. Rivista italiana di geopolitica (2019). Vol. 7: Gerarchia delle onde
Questo numero di Limes si occupa dei mari e degli Stretti ed è diviso in sei parti. La prima parte è dedicata a chi comanda le onde, gli Stati Uniti, la cui diretta eredità dal fu impero britannico passa proprio attraverso l’egemonia marittima. La seconda parte è dedicata alla sfida lanciata dalla Cina. La terza parte è incentrata sulle altre potenze marittime, come Russia, Giappone e Francia. La quarta parte tratta degli stretti più importanti al mondo: da Malacca a Suez, Hormuz e Bāb al-Mandab, da Bosforo e Dardanelli fino a Panamá passando per Gibilterra. La quinta parte è dedicata all’Italia, potenziale protagonista del Mediterraneo ma priva di una strategia marittima. La sesta e ultima parte è invece dedicata al mare nell’immaginario letterario. -
Limes. Rivista italiana di geopolitica (2019). Vol. 8: Il fattore umano
Limes prova a mettere a nudo i propri strumenti, la propria idea di geopolitica, partendo dall’assioma che sia il fattore umano l’elemento primo a cui bisogna rivolgere l’indagine. La dinamica storica è in quanto tale dinamica umana dispiegata nello spazio e nel tempo. A esserne motore sono dunque gli uomini e le collettività in cui sono organizzati. Qualsiasi forma una comunità vesta, il suo impatto risulterà sempre decisivo nell’orientamento di scelte e ambizioni della prassi geopolitica. Non i singoli individui, i grandi uomini a cui si intestano solitamente epoche storiche, ma che di quelle comunità sono prodotto e rappresentante. Tra contese e progetti territoriali, il soggetto geopolitico aumenta il proprio peso specifico anche in base al gruppo che rappresenta, divenendo più potente quando le parti in esso sono legate a un fine comune. A differenza di altre riviste di geopolitica, Limes si basa sull'incrocio di competenze e approcci molto diversi. Ad essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista.Essa si fonda infatti sul confronto contrastivo di rappresentazioni e progetti geopolitici diversi o anche opposti. L'essenziale è che essi siano riconducibili a conflitti di potere nello spazio (terrestre, marittimo, aereo), e che siano quindi cartografabili. L'uso di cartine geopolitiche è quindi essenziale per sviluppare il confronto, e su Limes infatti la cartografia abbonda. -
Limes. Rivista italiana di geopolitica (2019). Vol. 10: Il muro portante
A trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino, Limes ripercorre la struttura della guerra fredda. Al centro del numero vi è un ribaltamento di categorie: la guerra fredda è stata in realtà una lunga pace europea, da anteporre all’instabilità successiva al crollo dell’impero sovietico e della stessa, con annesso ritorno della guerra in Europa. A partire dai confitti nell’ormai ex Jugoslavia, seguiti dall’attacco russo in Georgia, fino allo scontro indiretto fra Usa e Russia in corso in Ucraina. La prima parte del numero ripercorre gli equilibri europei della guerra fredda attraverso i suoi protagonisti: l’Unione Sovietica, gli Usa, la DDR, la Berlino divisa, le città di confini perennemente contesi come Stettino. Nella seconda parte si torna all’oggi. Una nuova cortina di ferro attraversa l’Europa ma, al contrario della sua versione novecentesca, non produce stabilità. La terza e ultima parte è dedicata a Trieste, emblema della nostra esperienza della guerra fredda, città di frontiera nonché fragilità geopolitica italiana prodotta tra le due guerre mondiali. Limes si basa sull'incrocio di competenze e approcci molto diversi. Ad essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista.Essa si fonda infatti sul confronto contrastivo di rappresentazioni e progetti geopolitici diversi o anche opposti. L'essenziale è che essi siano riconducibili a conflitti di potere nello spazio (terrestre, marittimo, aereo), e che siano quindi cartografabili. L'uso di cartine geopolitiche è quindi essenziale per sviluppare il confronto, e su Limes infatti la cartografia abbonda. -
Le ricette di casa. Puglia
"La prima volta che ho scoperto ciciri e trio sono rimasto attratto dall'assoluta enigmaticità del piatto. Era il Capodanno di circa 20 anni fa, mi trovavo con alcuni cori amici in una masseria dalle parti di Ugento. La proprietaria colmava la mancanza di trattorie e ristoranti di qualche rilievo con la sua straordinaria capacità culinaria. Non si andava in giro. Le giornate erano straordinarie, il mare calmo, fuori dalla masseria non c'era nessuno, tanta sabbia e orizzonti sconfinati. Non facevo freddo. E la signora proprietaria della fattoria era estremamente premurosa. Preparava personalmente le orecchiette con le cime di rapa, dava un saggio della suo bravura con la passata di fave e cicoria, poi finiva con le cartellate. Ricordi semplici, ma potenti, ancora stampati nella memoria, indelebili nonostante siano passati più di vent'anni. Per tanto tempo ho accostato la Puglia a quei ricordi e a quei sapori. La Guida di Repubblica dedicata alle ricette antiche della cucina di casa non poteva dunque che esaltarsi raccontando una regione che in fatto di tradizioni gastronomiche popolari non è seconda a nessuno"""". (Giuseppe Cerasa)" -
Micromega (2019). Vol. 5: Almanacco della scuola
È al sistema scuola nel suo complesso, tra elementi positivi e criticità, che MicroMega ha deciso di dedicare questo numero. Ad aprire l’Almanacco è l’intervento di Alessandro Barbero che traccia un quadro a 360° dei mali che affliggono la scuola, indicando qualche semplice rimedio, primo fra tutti: lasciare in pace gli insegnanti, liberandoli da scartoffie e inutili fardelli burocratici. Proprio ai docenti e a chi nella scuola lavora quotidianamente lascia la parola la prima sezione del numero: Stefania Marchetti racconta la propria esperienza alle medie, facendo un ritratto senza speranza del sistema; Christian Raimo chiarisce come la scuola può e deve tornare a essere perno di un progetto di educazione alla cittadinanza; Francesca Antonacci e Monica Guerra illustrano l’innovativo progetto pedagogico che le vede impegnate in prima linea; Carlo Scognamiglio e Onofrio Nardella descrivono pregi e difetti del sistema di inclusione scolastica; Eraldo Affinati spiega come funzionano le scuole Penny Wirton per l’insegnamento dell’italiano agli immigrati; e infine Marilù Oliva ci presenta la sua idea per una scuola superiore alternativa. Una seconda sezione del numero affronta una serie di questioni che sono – o dovrebbero essere – al centro del dibattito pubblico sulla scuola. Vera Gheno spiega come la scuola può gestire le nuove esigenze imposte dalla rivoluzione digitale; Paolo Berdini ripercorre la storia dell’edilizia scolastica in Italia e sottolinea l’importanza di una riqualificazione di questo immenso patrimonio immobiliare; Salvo Intravaia illustra alcune proposte per modificare il sistema di reclutamento degli insegnanti; Cristiano Corsini mette in luce limiti e potenzialità del sistema di valutazione Invalsi; Rossella Benedetti descrive i sistemi scolastici nel resto d’Europa; Checchino Antonini offre uno spaccato delle scuole popolari; Ismaele Calaciura Errante e Francesco Paolo Savatteri raccontano la politica studentesca dall’interno. Ma l’Almanacco non finisce qui. Ernesto Galli della Loggia e Tomaso Montanari dialogano a tutto tondo sulla scuola pubblica a partire da posizioni molto diverse che convergono solo nella critica alle recenti riforme che hanno portato all’aziendalizzazione della scuola. Girolamo De Michele e Antonio Vigilante si confrontano invece su tutte quelle novità che hanno investito la scuola negli ultimi anni e che più fanno discutere ‘a sinistra’: dall’alternanza scuola-lavoro alla didattica per competenze, passando per i sistemi di valutazione .Arricchiscono poi il volume il saggio di Carlo Barone e Antonio Schizzerotto sul legame tra disuguaglianze sociali e istruzione e quello di Paolo Ercolani sulla necessità di costruire una contro-narrazione pedagogica rispetto a quella imposta dal sistema tecno-finanziario che ha subordinato la scuola e più in generale la conoscenza alla logica quantitativa del commercio e del profitto monetario. Chiude il numero una sezione dedicata alle cenerentole fra le materie scolastiche, quelle cioè che rischiano di sparire o che vengono insegnate male e che invece andrebbero valorizzate. Luciano Canfora ci esorta allo studio della storia; Nicola Gardini sottolinea come il latino debba essere studiato a partire dalle elementari e anche nelle scuole tecniche; Ezio Bosso illustra i vantaggi di imparare la musica fin dalla più tenera età; Nicola Grandi ci offre qualche valido strumento per un insegnamento efficace... -
Micromega (2019). Vol. 6: La sinistra nel mondo a trent'anni dalla caduta del muro
Sono passati trent'anni dalla caduta del Muro di Berlino: un evento cruciale nella storia europea in generale e in quella della sinistra in particolare. MicroMega ha voluto cogliere l'occasione per ragionare sul significato di quell'evento per la sinistra in tutto il mondo e sul futuro stesso della sinistra. Abbiamo inviato a diverse personalità della cultura e della politica, italiane e straniere, una serie di domande, che indicano alcune delle questioni che MicroMega ritiene cruciali. Ciascuno ha risposto nella modalità che ha ritenuto più idonea: a ogni domanda singolarmente, solo ad alcune di esse oppure con un testo unico. -
Limes. Rivista italiana di geopolitica (2019). Vol. 11: Cina-Russia la strana coppia
La rivista Limes nasce nel 1993 e si impone rapidamente come prodotto di alto valore culturale. Frutto di varie e trasversali componenti intellettuali, e impreziosita da ricche cartine tematiche, Limes è un punto di riferimento imprescindibile per chi ha interesse per la geopolitica nazionale ed internazionale. -
Limes. Rivista italiana di geopolitica (2019). Vol. 12: America contro tutti
La rivista Limes nasce nel 1993 e si impone rapidamente come prodotto di alto valore culturale. Frutto di varie e trasversali componenti intellettuali, e impreziosita da ricche cartine tematiche, Limes è un punto di riferimento imprescindibile per chi ha interesse per la geopolitica nazionale ed internazionale. -
La nostra sfida più grande. Crescere con i figli
Il genitore perfetto fortunatamente non esiste, ma si può essere genitori “sufficientemente buoni”, capaci di rispondere con efficacia alle sfide di quest’epoca e alle inevitabili domande che comporta crescere un figlio. Senza imporre regole e ricette, La nostra sfida più grande, primo volume della collana “Genitori si diventa. Cavarsela con i figli 0-18”, offre alle famiglie, ma anche agli insegnanti e a tutti gli adulti coinvolti in questa “avventura”, una bussola per orientarsi nei momenti importanti e nella vita quotidiana, dall’arrivo del bebè fino agli anni tumultuosi dell’adolescenza. Uno strumento per scoprire i meccanismi delle emozioni e della crescita, spiegati con rigore scientifico e chiarezza. -
La solitudine dei nativi digitali. Tablet, cellulari e videogiochi
Come comportarsi con un figlio che non si stacca mai dal cellulare e dai videogiochi? A che età si può consegnare il tablet a un bambino? E poi: siamo così sicuri che tutti i giochi elettronici e le app facciano “male”? Senza ricette precostituite, il secondo volume della collana risponde alle domande che più assillano le famiglie dei “nativi digitali”, i bambini e i ragazzi nati dopo il 2000. Con un’ampia gamma di esempi tratti da situazioni reali che riguardano età, contesti e device differenti, l’autore fornisce le coordinate per orientarsi in un universo, quello delle nuove tecnologie, in costante evoluzione. -
Facciamo squadra. Il movimento e lo sport
Come suggerire lo sport più adatto? Esiste un’età giusta per cominciare? Ed è meglio imparare bene uno sport o provarne tanti? Ma poi non sarà tutto tempo rubato allo studio? A queste e ad altre domande risponde questo quarto libro della collana. Con l’aiuto della testimonianza di grandi atleti (Diana Bianchedi, Ottavio Bonincontro, Luca Cantagalli, Mauro Checcoli, Josefa Idem, Gianni e Pino Maddaloni, Arturo Mariani, Eddy Ottoz, Honey Thaljieh, Hristo Zlatanov e Andrea Zorzi), l’autore accompagna le famiglie sui campi di calcio e sulle piste di atletica, nelle palestre e in piscina, con suggerimenti e spiegazioni, ma senza prescrizioni. E ricordando che i primi movimenti “sportivi” dei nostri figli cominciano nella culla. -
Orvieto. Italia del vino. Le guide ai sapori e ai piaceri
«Che storia l'Orvieto, che meraviglia quando l'evoluzione di un vino, la vita di un vino, si intersecano con le vicende della storia d'Italia e accompagnano con i suoi profumi e la sua struttura la nascita e lo sviluppo di quei popoli che hanno segnato le sorti dei territori centrali del Belpaese. Dagli etruschi ai greci ai romani. E con loro spingendosi avanti nel tempo l'Orvieto ha contaminato la letteratura e l'arte, lasciando tracce nella Divina Commedia, negli scritti di Freud e D'Annunzio, negli affreschi del Signorelli. È come se in ogni goccia di questo vino ci fosse nascosta la memoria del tempo, una macchina perfetta che rilascia fragranze, colori, sensazioni, emozioni. E all'Orvieto è dedicato questo volume che rafforza la collana voluta dalle Guide di Repubblica, allungando la serie e i focus sui grandi vini d'Italia. La forza di un territorio come questo viene descritta perfettamente dalla testimonianza che ci regala in queste pagine Riccardo Cotarella, presidente mondiale degli enologi, con profonde radici in queste contrade: un amore infinito per il suo mondo e per la sua terra.» (Giuseppe Cerasa) -
Milano. Navigli. Le guide ai sapori e ai piaceri
"Questa guida si occupa dei navigli, della loro capacità tutta milanese di attrarre cultura, musica, spettacolo. Quell'acqua dentro Milano fonte di vita, di creatività, di bellezza. Abbiamo cercato di raccontarli con un testimonial d'eccezione, Teo Teocoli. Con gli itinerari ripercorsi insieme da Roberto Vecchioni, Costantino della Gherardesca, Francesco Mandelli, Federico Russo, Francesco Sarcina. Con le storie di decine di artisti, di artigiani, di personaggi minori ma autentici del quartiere, con 11 itinerari per vivere e conoscerei i luoghi tanto amati da Alda Merini per convincersi, come dice Roberto Vecchioni che di giorno o di notte """"i navigli vanno percorsi a piedi, come se fossimo in una piccola Parigi, la nostra minuscola Montmartre"""". (Giuseppe Cerasa)" -
Puglia. Storie, protagonisti e itinerari del cinema
I volumi che compongono la collana delle Guide di Repubblica raccontano i territori disegnando itinerari tematici, realizzando interviste ai protagonisti del panorama culturale e segnalando gli indirizzi del gusto (ristoranti, pizzerie, botteghe del gusto, street food), a cui sono dedicate schede che raccontano, senza dare voti né stilare classifiche, storie di eccellenze gastronomiche e non, con l'obiettivo di tratteggiare un quadro del bello e del buono della penisola, da Nord a Sud. -
Emilia Romagna. Le guide ai sapori e ai piaceri
"L'Emilia-Romagna dei record non è una regione normale. Se si mettono insieme tutti i numeri positivi che consentono da anni di guardare con attenzione ad un ambito territoriale che in Italia ha pochi elementi di raffronto, si comprende perché ci siano strade che passano attraverso la storia, la ricerca, l'operosa attività di uomini aziende e amministratori per guardare il futuro con interesse e con minori angosce. Prendiamo i record del comparto turistico con 60 milioni di presenze e un aumento del 4,7 per cento. Prendiamo le eccellenze del settore alimentare con tutte le filiere dei formaggi, dei prosciutti, dei salumi, degli ortaggi, della frutta, cioè la mitica food valley, la più importante d'Europa, con 44 prodotti DOP e IGP con un valore produttivo complessivo che sfiora i 3 miliardi di euro. Prendiamo i record della ristorazione con un guru del cibo come Massimo Bottura che un anno sì e un anno pure ribadisce anche ai più scettici che in cucina non si scherza e che per reggere ben saldo in testa lo scettro di numero uno del mondo, ci vogliono tanta ricerca, tanta professionalità, tanta umiltà, tanta capacità di trasformare l'avventura enogastronomica in una sorta di mission."""" (Giuseppe Cerasa)" -
Parco del Pollino. Le guide ai sapori e ai piaceri
"C'è una via lattea del Pollino così ricca di profumi e di forme da fare invidia ai paradisi dei formaggi italici, con ricotte, mozzarelle, caciocavallo, con pecorini dal gusto inconfondibile che arrivano a stagionare anche 18 mesi. Ci sono campi di lavanda che per un attimo richiamano alla memoria i colori e le morbide sensazioni della Provenza. C'è una fortissima attenzione alle farine, alla pasta e al pane, con il recupero e l'uso sempre più convinto di grani antichi. Ma anche con richiami alla memoria storica, quando i raskatielli si facevano con un misto di farina di grano e di fave per risolvere problemi di carestia, mentre adesso conditi con una leggera salsa di pomodoro a pezzetti, con una foglia di basilico e una spolverata di cacioricotta, fanno venire la voglia di dimenticare tutte le altre suggestioni gourmet che guardano al futuro e non alle meraviglie del passato. C'è il pane di Cerchiala, ottimo anche fino a dieci giorni dalla cottura. Ci sono le patate rosse di Terranova, c'è il peperone di Senise, simbolo della parte lucana del Parco assieme alla melanzana rossa di Rotonda. Peperone che dopo essere essiccato diventa crusco e va fritto in ottimo olio di oliva per diventare uno dei simboli di questa terra. C'è tanto altro ancora in questo angolo di Paradiso conosciuto come Parco del Pollino, luogo magico della natura a cui Repubblica ha voluto dedicare una intera Guida ai piaceri, ai sapori e alla scoperta di un territorio, delle sue storie, dei suoi personaggi, dei suoi cibi. Alla scoperta dei piccoli alberghi o B&B sperduti in mezzo ai boschi, in piccoli paesi pieni di storia e di amore per la montagna."""" (Giuseppe Cerasa)" -
Ischia. Guida ai sapori e ai piaceri
Nella guida troverete le storie e i racconti di tanti personaggi che vivono a Ischia o ci passano le vacanze; troverete una serie infinita di occasioni per visitarla in lungo e in largo con curiosità che mai nessuno vi ha raccontato, con gli indirizzi migliori per mangiare, dormire, fare shopping, per scegliere i più significativi prodotti che produce questa terra vulcanica, le migliori terme, i migliori punti di osservazione, ma anche le feste e le celebrazioni storiche, le ricette degli chef più curiose, in grado di portare a casa vostra il profumo e il ricordo di una terra indimenticabile.