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Senza pietà. Su alcuni costumi de' moderni italiani
"Cosa pone un uomo in risalto rispetto ad altri? Quali i suoi propositi, i suoi ragionamenti ed i suoi gusti? E tu a che genere appartieni: a quello d'iniziativa, oppure dovendo attraversare il fiume aspetti che le acque passino? Se è così, ne sei orgoglioso, o ti domandi il perché e se in effetti tu agisca secondo la tua natura? Sicuro di sé, certamente, dev'esser l'uomo di rilievo, ma non è capace di ottener ragione se non quando ha cognizione di quanto relativa sia la verità delle opinioni. Cosa invece rende un uomo umile felice di sé? Risposta a domande simili ed opposte, si dipanano qui nel mio libretto: il modo desueto si adegua ai contenuti negli intervalli di una battaglia spietata.""""" -
Il linguaggio del corpo in psicoterapia. Glossario di psicosomatica
Ritengo che il dare particolare risalto alla dimensione corporea in psicoterapia, ove comunemente predomina la dimensione del mentale, costituisca una precisa scelta dettata dall'orientamento psicosomatista dell'autore. Questo in quanto la chiamata in campo del ""corpo"""" pone in primo piano la duplice caratterizzazione dello stesso tra """"corpo reale"""" fondato sul codice biologico e focalizzato sulla oggettività della osservazione clinica, e """"corpo vissuto"""" o fantasmatico, basato su di un codice simbolico ed espresso dalla soggettività individuale della persona sofferente."" -
Saggezza cosmica
È una semplice, prosaica, preghiera per ritrovare il tredicesimo segno zodiacale smarrito, che coincide con il centro, il sé, il cuore, la salvezza che l'umanità intera, compreso l'autore, dovrebbe rivolgere ogni giorno al Signore del Karma, al Logos, al Cristo della nostra epoca, affinché, per grazia del Padre e dello Spirito Santo e con l'aiuto della Vergine (Maria, Madre, Iside-Sofia), possa essere conquistato, trattenuto e predicato. -
Le artiterapie. Confronti e dibattito multidisciplinare
Come è noto le artiterapie non sono abbastanza valorizzate, ma, paradossalmente, impiegate quasi clandestinamente in contesti di sofferenza psicologica e psicosomatica. Di questo lavoro vorremmo rendere partecipi gli amministratori ed i legislatori che, probabilmente, sono solo occasionalmente informati dell'attività di questo settore e della sua estensione, come è dimostrato dalla decennale rivista ""Artiterapie""""."" -
Errare umanum est. L'errore nella pratica psicoterapeutica. Pazienti e terapeuti che sbagliano
Il volume sostiene che l'errore sia ineludibile in ogni attività dei viventi e addirittura che sia alla base dell'evoluzione della vita. Esso lo si ritrova nei complessi processi che danno origine alla sofferenza psichica ed è costantemente in agguato anche nell'operare degli psicoterapeuti esperti che tuttavia tralasciano di riportarne esempi nei resoconti dei loro casi. Cerchiamo di descrivere quali siano gli errori più frequenti per cercare di evitarli e soprattutto come utilizzare terapeuticamente quella quota che resta comunque ineliminabile a partire dalla nostra esperienza clinica e didattica. -
La marineria dell'isola di Pantelleria in epoca moderna
"Il fine che Orazio Ferrara con questo saggio si propone è di dimostrare che l'isola di Pantelleria """"oltre il periodo glorioso della marineria dell'antica Cossyra e di quello medievale in cui fu covo anche di abili corsari, ebbe una marineria di un certo livello in epoca moderna, almeno fino al 1950"""", nonostante fosse ostacolato sia dal """"disagevole porto dell'isola"""" sia dall'esposizione alle mareggiate, ai venti e alle """"ziffe"""". Questa marineria, sostiene il Ferrara, fu di notevole spessore già agli inizi del 600, quando fu istituita nell'isola una """"regia feluca"""". E proprio in tale periodo i """"patron"""" proprietari di imbarcazioni erano tenuti in gran stima tra gli isolani, come l'autore del testo dimostra attraverso una puntigliosa analisi di registri parrocchiali, da cui si evidenzia che """"venivano scelti quali padrini nei battesimi"""".Il libro si rivela interessante anche per l'approfondimento sulla protrettrice della marineria pantesca: la Madonna della Morgana, raffigurata in un dipinto che si fa risalire all'857.""""" -
Cinque studi su Giacinto Platania
Cinque studi finalizzati ad individuare la personalità di Giacinto Platania nello specifico della sua arte, cioè del maestro che, dopo aver assimilato quanto di meglio l'arte pittorica circolante nell'isola poteva offrire, può essere considerato, a giusto titolo, il fondatore della scuola pittorica acese destinata ad essere feconda per almeno tre secoli. Due degli studi che presentiamo sono inediti, gli altri, vengono riproposti opportunamente modificati e ampliati e più rispondenti ai nostri più recenti interessi, e che vertono sulla Estetica, sulla Semantica e l'Iconologia, in una eterodossa sintesi di ""pragmatica dei testi figurativi"""" non ancora codificata, del resto, dai teorici dell'arte. L'analisi dei dipinti esaminati e particolarmente della """"Incredulità di Tommaso"""" della cattedrale, sembra aprirci una finestra sulla vita intellettuale acese del tormentato secolo XVII, nella quale Giacinto si ritagliò il ruolo di incontrastato protagonista."" -
Il garibaldino
La vicenda raccontata in questo romanzo non è solo la storia di Nino Vaccaro, giovane siciliano che nel 1860 seguì Garibaldi nell'impresa dei Mille. È il racconto corale di un manipolo di patrioti, ed eroine, provenienti da varie regioni, molti dei quali contadini, popolani, intellettuali, commercianti, maestri elementari. Sono inoltre messi in luce personaggi della storia dell'800, le cui vicende si intersecarono con l'impresa garibaldina. È la descrizione di ciò che avvenne in Italia nel periodo tra il 1860 e la conquista di Roma: dalla lotta al brigantaggio al massacro di Bronte, dagli intrighi della contessa di Castiglione alle vicende di Bakunin, dalla vita nelle carceri di Fenestrelle, alle battaglie dei garibaldini per la conquista del Sud d'Italia. Una storia narrata senza ipocrisie, nei suoi sviluppi ora amari, ora divertenti. I personaggi sono tratteggiati scavando nel profondo delle loro anime e mettendo in luce i loro sentimenti più autentici. -
Sacheverell Sitwell e la città barocca nel Novecento. Impressioni di un viaggiatore inglese in sud Italia e Sicilia
L'argomento trattato è inerente agli studi storiografici di ripresa e comprensione critica del barocco in Sicilia e Italia meridionale, in particolare per la prima metà del Novecento in ambito europeo. Tra i diversi casi di studio si suggerisce una lettura alquanto originale, tratta da un autore e studioso di storia dell'arte, l'inglese Sacheverell Sitwell, che nei primi trent'anni del secolo, dall'Inghilterra verso tutta l'Italia, esponeva un percorso artistico inusuale rispetto ai temi consueti dei viaggiatori. In una prima parte del testo si affrontano le tematiche storiografiche sul barocco, delle quali sono riprese le linee essenziali e le ricadute che hanno ""rivalutato"""", soprattutto, l'architettura del Val di Noto dopo la ricostruzione post-terremoto del 1693. La seconda parte del testo analizza il percorso di Sacheverell Sitwell in Italia meridionale e Sicilia, estraendo dai suoi due testi, editi nel 1924 Southern Baroque Art e nel 1967 Southern Baroque Revisited, alcuni commenti sulla città barocca e dei confronti con letture coeve dalle significative ricadute."" -
Torna parrinu e ciuscia...!!! Origini, etimologie e nessi sottostanti relativi alle espressioni verbali più diffuse ed emblematiche in uso nella lingua siciliana
Questo libro si prefigge l'obiettivo di illustrare l'origine di certe espressioni verbali di cui è particolarmente ricca la nostra lingua di Sicilia. Una selezione di locuzioni verbali, espressioni tipiche, singoli termini con relative ascendenze. Il volume è frutto di una ricerca attenta e puntigliosa, che al sapore storico-filologico ha aggiunto l'entusiasmo di un sicilianista di razza che non trascura di narrare della Sicilia, di quella gioia del narrare che si accompagna al piacere di chi legge. Merita essere sottolineato il tono di raffinata brillantezza, o di umorismo più o meno accennato, con cui, per mezzo di spunti originali, l'autore chiude parecchie delle schede di cui si compone il libro. E ciò, anche, per stemperare il clima di una scrittura che, visto il tema trattato, a volte si presenta necessariamente impegnata e austera. Carmelo Sapienza è l'ultimo dei cantastorie che ha riscoperto il fascino della parola arricchita dalla musica. Cantastorie di una realtà a volte fantastica ma sempre in sintonia con la storia dell'uomo. -
Utopie per Catania. Alessandro Vucetich un ingegnere immigrato
"Questo volume dà vita ad una collana di pubblicazioni che consentiranno l'edizione di diversi approfondimenti """"verticali"""" riguardanti il complesso architettonico del Monastero dei Benedettini di San Nicolò l'Arena di Catania. E si comincia con Vucetich perché al Monastero - spazio di azione prediletto da ingegneri e architetti di ogni epoca: ma ci torneremo - il bolognese di origine croata realizzò la sua più importante opera catanese. Visionario urbano, congegnò il forte inserto del Sacrario dei caduti incastonandolo non solo in uno spazio architettonico dato (quello del Capitolo vaccariniano), ma in un contesto storico in cui la necessità della tutela del patrimonio culturale tornava centrale, dopo che alcuni decenni prima il passo era stato ceduto a tutt'altre priorità (...)"""". (dalla prefazione di Francesco Mannino)" -
Quegli anni del Novecento. Guerre e amori nel turbine del «secolo breve»
Quegli anni del Novecento è un romanzo che racconta episodi del tempo di guerra ed ha come sfondo i reali avvenimenti che sconvolsero l'Europa dal 1914 al 1945. Quelle tragiche vicende furono causate dai comportamenti folli di chi era al potere e, per anni, cancellarono ogni regola e ogni forma di umanità. Le vicissitudini dei personaggi del romanzo si intrecciano con quelle dei protagonisti reali di quel periodo, e percorrono l'infausto tragitto che condusse il Mondo verso una delle catastrofi più drammatiche della storia dell'Umanità. Il libro è stato scritto dall'autore, seppur in forma di romanzo, affinché non si perda la memoria di ciò che accadde in quei folli decenni, e per dare a giovani e meno giovani la consapevolezza di quanto possa essere perverso il potere. -
Viaggiatori del grand tour a Caltagirone. Annotazioni di 14 visitatori stranieri della «città gratissima»
Sin dal XVI secolo i viaggi diventano fondamentali per il completamento degli studi di giovani rampolli nobili e borghesi. Le tappe predilette in Italia sono le città ricche di storia e di manufatti artistici di grande spessore come Firenze, culla del Rinascimento, la Roma imperiale e dei papi con le grandi opere di Michelangelo, di Raffaello, di Bernini e di Borromini e Napoli dominata dal Vesuvio. A partire dalla seconda metà del XVIII secolo, si registra un notevole incremento di studiosi illuministi che visitano il Meridione d'Italia, quindi la Sicilia e le isole minori. Il prof. Francesco Platania in questo libro, ha raggruppato gli itinerari di 14 viandanti dell'aristocrazia euoropea recatisi in Sicilia, soffermandosi in particolare sulla città di Caltagirone, mettendo in risalto l'aspetto socio culturale ed artistico della Urbs Gratissima risultante dai ""diari"""" dei vari viaggiatori..."" -
Poesie-preghiere da san Francesco ad oggi
Esiste una sottile, ma nodale ""differenza"""" tra poesia religiosa e poesia preghiera. Quest'ultima si può definire tale quando si riscontra una """"invocazione"""", una preghiera rivolta all'Altissimo. Preghiere di credenti dichiarati e non, difatti è folta la schiera degli autori quali Leopardi, D'Annunzio, Montale, dichiaratamente lontani dal cristianesimo e ritrovati quali autori di poesie-preghiere, accomunati da un'unica motivazione spirituale: far affiorare liberamente ed anche inconsciamente fuori di sé la limpida ed inesauribile esigenza squisitamente umana di pregare al di là di ogni schema precostituito e ripetitivo. Molti dei testi che compongono questa antologia sono stati raccolti presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, gli altri testi sono stati """"individuati"""" tra le opere di vari autori noti e meno noti, che si sono succeduti nell'arco di circa otto secoli."" -
I piccoli lumi
La raccolta di liriche, edite ed inedite, ""I piccoli lumi"""", di Santuzza Quattrocchi, presenta in tutta la sua interezza il mondo poetico di questa donna, colta e sensibile, dall'alto spessore professionale ed intellettuale. Le sue poesie, frutto di creatività geniale, come per definizione e vocazione, etimologicamente e ontologicamente deve essere la poesia, sono la testimonianza di un tenero e materno cuore """"fanciullo"""" di donna, la cui sensibilità si esprime con freschezza di espressioni, che danno al lettore una sensazione di pace interiore..."" -
Il Fiume Freddo
Distante isola del passato, il paese di Fiumefreddo rivisitato da un autore-personaggio che rievoca le figure, le immagini, la scena e il destino di un mondo altrimenti scomparso. Prende dunque l'avvio una saga familiare, quella dei Maccarone, ricchi possidenti di Feudogrande, visti sullo scorcio delle ansie storiche di fine Ottocento, proiettati infine agli inizi drammatici degli anni Quaranta del nuovo secolo... -
La fata Murgana. Poesia narrata in lingua siciliana
La poesia narrata in lingua siciliana ci offre con immediatezza, il clima, l'aspetto, il tono del mondo reale, talvolta illusorio, del poema narrativo. La terra di Sicilia viene contemplata con stupore, dolcezza e inquietudine; le creature che in questo mondo vivono e agiscono si muovono in maniera animata o inanimata, condividendo il destino del poeta. Il passaggio, le figure di uomini o animali vengono visti nell'atmosfera contemplativa di un mondo in cui, gioia e dolore, ansia tenera e sogno si confondono nel breve bagliore delle illusioni che segnano la vita dell'uomo, il suo destino, legato dal dolore e dalla pietà cristiana. -
La festa di Sant'Agata. E le trasformazioni della città di Catania dal Cinquecento ad oggi
Le feste che i catanesi dedicano a sant'Agata, Patrona di Catania, si svolgono in due periodi dell'anno: a febbraio, per ricordare il martirio avvenuto il 5 febbraio del 251 dopo Cristo, e ad agosto, per la traslazione delle reliquie della Santa da Costantinopoli a Catania, avvenuta il 17 agosto 1126. Entrambe si articolano in più giornate. Originariamente la festa di febbraio iniziava il primo del mese, con la corsa dei cavalli, mentre oggi incomincia il 3, con la processione dei cerei da piazza Stesicoro - luogo del martirio - a piazza Duomo; continua il 4 con il ""giro trionfale"""" del fercolo, che ripercorre il tracciato delle mura che circondavano Catania; e si conclude il 5 febbraio, con il """"giro interno"""" alla città. Le prime due processioni sono documentate a partire dal Cinquecento, mentre la terza fu introdotta per la prima volta nel 1846."" -
La Sicilia dei Lanza. La scalata nei secoli del lignaggio al vertice del potere feudale
La storia della famiglia Lancia o Lanza (dove i due cognomi hanno un'unica radice), discenderebbe da Aleramo figlio di una coppia di nobili sassoni insediatasi nel Piemonte nel X secolo, o secondo altri studiosi, da un Ernesto Lancia duca di Baviera intorno al 970. Nel corso del '200, la famiglia sceglieva con convinzione e fedeltà la politica ghibellina e seguiva con determinazione le imprese di Federico II di Svevia, poi quelle di suo figlio Manfredi e del nipote Corradino. Dopo la sconfitta di Benevento del 27 febbraio 1266 subita da Manfredi re di Sicilia e, ancora per le tragiche conseguenze patite con la sconfitta nella battaglia di Tagliacozzo del 23 agosto 1268, Galvano Lancia e suo figlio Galeotto subivano con lo stesso Corradino di Svevia la condanna del patibolo insieme ad altri nobili seguaci del partito dei ghibellini. Dopo quest'ultimo avvenimento i Lancia-Lanza si stabilirono in Sicilia e nel corso di 7 secoli, passati dal Regno al Viceregno, dai Normanni-Svevi fino ai Borboni, si renderanno protagonisti della vita politica ed economica dell'Isola così come altri importanti lignaggi nobiliari venuti da Francia, Germania, Spagna e da varie parti dell'Italia. -
La città di Catania. Mutamenti urbanistici dopo le catastrofi del secolo XVII
Il viaggiatore, che visitava Catania ricostruita dopo le due catastrofi naturali dell'eruzione dell'Etna del 1669 e del terremoto del 1693, poteva gridare al miracolo nel costatare la magnificenza dei progetti realizzati e la celerità con cui erano stati portati a compimento. In pochi decenni una città dall'impianto urbanistico medievale, costretta a vivere all'interno delle mura e dei bastioni, si era trasformata in una città aperta, caratterizzata da strade ampie e diritte, sulle quali si affacciavano edifici maestosi, progettati e realizzati con un piano omogeneo e coerente... Il paziente ricercatore acquisisce man mano i numerosi tasselli di un mosaico che richiede di essere composto: è l'impegno che si è assunto negli ultimi decenni l'ingegnere Salvatore Calogero. I frutti delle sue ricerche sono apparsi gradualmente in saggi su riviste, in conferenze, in relazioni ai convegni. Questi studi, se a prima vista potevano sembrare frammentari, man mano che la ricerca andava avanti dimostravano di perseguire un disegno unitario. Da ciò la necessità di riunirli in volumi, divisi per temi omogenei...