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L' ora muta
Fine anni Novanta. Camilla Doveri è una studentessa; Giorgio, il padre, si è ritirato in un paese sulla costa ligure, turbato dal suo coinvolgimento nel crac delle Maglierie Reggiane. Dieci anni dopo, Camilla si trova invischiata nella bancarotta di un grande gruppo di abbigliamento emiliano. Cosa lega i due eventi? Quanto le vicende aziendali condizionano le scelte personali? Il turbolento apprendistato di Camilla la condurrà alla resa dei conti con il non detto della famiglia, attraverso la scoperta di segreti drammatici, in un continuo concatenarsi di presente e passato. Storia famigliare che si trasforma in romanzo industriale, ""L'ora muta"""" denuncia i guasti del capitalismo e rivela la sua essenza di critica sociale. Liquidazioni di interi insediamenti produttivi, speculazioni e licenziamenti conducono a un esito sorprendente, dipingendo un'ucronia di rivolta e riscatto."" -
Racconti dell'esistenza
I protagonisti di questi due racconti, ormai privi di forza e volontà, sono costretti a confrontarsi con le donne della loro vita. Così, in ""Mia moglie"""", il possidente e ingegnere Pàvel Andrèjvic scopre di essere profondamente disprezzato dalla giovane consorte, che gli rivela di non amarlo più. """"Una storia noiosa"""" vede invece Nikolàj Stjepànovic, un vecchio e illustre professore di scienze, confrontarsi con l'ossessione del denaro e con la paura di morire; non riesce più ad amare la moglie e la figlia, e si rifugia nell'affetto di Kàtja, la figlioccia eccentrica, ex attrice e donna libera. Sono storie di decadenza interiore, di incapacità ad affrontare i nodi scorsoi della coscienza, quando l'esistenza presenta il conto dell'aridità e dell'inadeguatezza con cui si è vissuto per troppo tempo, ignari della fine che accomuna tutti gli uomini."" -
Il compagno
Pablo si divide tra l'attività famigliare, la gestione di una tabaccheria a Torino e l'amore per la chitarra. S'innamora di Linda - l'ex fidanzata di Amelio, il suo migliore amico - che lo introduce nel mondo del teatro; Pablo, però, inizia ad avvertire una sorta di insoddisfazione per un'esistenza già prestabilita fin quasi a desiderare la fine di una scomoda tranquillità. Dopo aver rotto con la ragazza, decide di cambiare radicalmente vita trasferendosi a Roma, in quel preciso momento storico che precede la seconda guerra mondiale. Qui aderisce a un movimento clandestino antifascista, che gli permetterà di convogliare la propria inquietudine nella lotta politica. -
Nella colonia penale
Nello scenario di una remota colonia penale, un illustre straniero - il Viaggiatore - viene condotto al cospetto di un macchinario all'apparenza singolare. Ancor più singolare è la sua funzione, che gli viene minuziosamente spiegata dall'Ufficiale incaricato di metterla in azione. L'apparecchio è il non plus ultra del concetto di giustizia, poiché attraverso un processo di scrittura è in grado di emettere una sentenza, a detta dell'esecutore, che più equa non si può: viene incisa sulla pelle del reo. A completare il quadro della situazione, il Soldato che tiene d'occhio l'ignaro Condannato, il quale assiste alla scena senza poter comprendere a cosa, a breve, andrà incontro. Un racconto che incarna l'essenza dell'immaginario kafkiano, carico di simbolismi e di richiami al complesso rapporto tra l'autore e la sua passione per la scrittura. Nella colonia penale in questione, la colpa e l'espiazione sfumano in una nube che intossica le credenze più radicate del Viaggiatore, nonché del lettore, in una spirale che lascia intravedere assurdità e turpitudini dell'animo umano. -
Ceneri di vita. Morte e rinascita
Una voce poetica unica, quella di Edna St. Vincent Millay, capace di creare mosaici lirici raffinati, che attingono alla tradizione e alla poesia modernista. I versi, fluidi e ritmici, in cui il linguaggio si modella su variazioni naturalistiche di rara bellezza, sorprendono per l'intensità del significato sotteso. Edna muore e rinasce, scende negli abissi dell'inconscio dove cerca Dio, le sue benedizioni, per essere preda di visioni mistiche, in cui l'universo svela il suo meraviglioso mistero, mentre lentamente risalgono alla superficie sentimenti pungenti come il dolore e la nostalgia del passato, l'abbandono e il lutto, celebrati da una poesia disinibita e perfetta, destinata a vivere oltre la caducità del tempo. -
Fondale. Paranormalità elettive tra musica, cinema e affini
Può un saggio essere sensuale e persino lirico? Narrativo e attraente come un romanzo, vibrante di mozione e di vita? Questa saggistica chiama e conquista per sentimento. Le storie, i personaggi, gli episodi epocali, in quanto vissuti o percepiti, divengono appassionanti, come ciò che in noi ha lasciato un segno, invisibile o madornale che sia. Il lavoro di Onorato non converge con l'aneddotica e la ricerca del punto di vista condivisibile. È un tratto marcato col fuoco dell'urgenza, della volontà di attualizzare le voci inascoltate o fraintese dei profeti dell'arte e del pensiero. Li trovate riuniti in un coro sommesso, una seduta spiritica luminosa di racconti e riflessioni che infilano i vicoli bui di Lou Reed, l'intrinseca purezza di Pasolini, ma anche l'immediata felicità di un brano di Chico Buarque contrapposta a un austero convegno filosofico e poi ricongiunta alla vitalità eterna di Emanuele Severino. C'è spazio per l'indole irriducibile di Freak Antoni, lo sterminato universo di Syd Barrett e un John Lennon alle prese con la vacuità del vil denaro. Nuotateci come vi pare. Il fondale è ampio, imprevedibile, ricco di anfratti nebulosi, di colpi di luce e apparizioni, ma accogliente per qualunque anima disposta a fare i conti con se stessa. Prefazione di Ezio Guatamacchi. Postfazione di Marco Candida. -
Streghe
Una giovane giornalista di nome Zoé si reca da Città del Messico alla remota area di San Felipe per indagare sull'omicidio di Paloma, nata Gaspar e assassinata perché muxe. Tuttavia, a incuriosirla davvero è Feliciana, un'anziana e saggia donna le cui arti curative attraggono scrittori, registi e milionari da ogni parte del mondo. È stata Paloma a insegnarle tutto ciò che sa sulla curandería e sul Linguaggio, rendendola inconsapevolmente la guaritrice più leggendaria dell'intero Messico, ma Feliciana non è interessata al denaro e alla fama. Prima di raccontare la propria storia, vuole ascoltare quella di Zoé. Due donne. Due voci. Due vite. Il Messico ancestrale, rurale, magico e il frenetico Messico urbano si prendono per mano in questo romanzo che parla con grande delicatezza dell'identità femminile e di come le donne si conoscono per riconoscersi, guarire le ferite e trovare la propria strada. ""Streghe"""" è un libro che racconta di tradizioni, di guarigione e di violenza, un testo in cui la potenza del linguaggio è territorio dell'ignoto, ponte tra mondi e luogo di rivelazioni."" -
Il male maggiore. Stephen King e la violenza contro le donne
Stephen King ha saputo mettere in scena, spesso con acume, gli Stati Uniti che ha vissuto. Filtrando disequilibri e diseguaglianze, ha costruito una critica articolata alle contraddizioni dell'America e del suo sogno. Con prospettive a volte divergenti e soprattutto con linguaggi molto lontani l'uno dall'altro, King ha creato personaggi femminili di grande spessore, donne che tengono la scena da sole e che hanno appassionato milioni di lettrici e di lettori. Intorno ad alcuni di questi personaggi ruotano storie molto diverse, accomunate dall'interesse ricorrente del re del brivido: la violenza contro le donne, il diritto di dominanza che un supposto più forte avoca a sé contro un supposto più debole. Attraverso le opere analizzate - Il gioco di Gerald, Dolores Claiborne, Rose Madder, Notte buia, niente stelle e Sleeping Beauties - il saggio mette in luce l'attenzione di King verso le donne e alcune loro fragilità psicologiche e sociali, focalizzandosi anche sulla loro innegabile forza interiore, sui loro lati oscuri, sulle loro eclissi, sul loro saper soffrire e rimettersi in piedi. Nonostante tutto, nonostante le cose terribili che quotidianamente devono affrontare. -
Allegra
Gli orvietani bevono sempre e solo vino rosso, in qualunque periodo dell'anno. E Allegra non fa eccezione. Nemmeno Libero, suo fratello, si faceva troppi problemi, ma questo lei lo sa solo per sentito dire: quando Libero è scomparso senza lasciare traccia, Allegra aveva tre anni e i suoi genitori, un tempo rispettati enotecari, da allora sono sprofondati in uno stato di perenne alterazione. Con il padre alcolizzato e la madre sotto farmaci, è Luna, sua sorella, a farsi carico della famiglia, anche se sembra sempre sull'orlo di una crisi di nervi. Almeno fino a quando, quindici anni dopo e con la stessa leggerezza con cui se ne era andato, Libero ricompare e Allegra è la sola a esserne a conoscenza. Fra nottate selvagge con gli amici di una vita intera - l'unica che sembra possibile -, perdendosi nei paesaggi desolati e nelle interminabili estati di Orvieto, Allegra cerca di restare a galla nel solo modo che conosce: afferrando la decadenza del suo universo con entrambe le mani. -
Una di due
Il tratto distintivo delle gemelle Gamal, Gloria e Constitución, è che sono essenzialmente indistinguibili nell'aspetto, a eccezione di un neo sulla spalla. Sono però molto diverse nel carattere: Gloria è l'osservatrice silenziosa, l'altra è quella più spigliata e logorroica. Le loro giornate scorrono anch'esse sempre uguali, tra i numerosi impegni in sartoria e le continue ramanzine della zia desiderosa di vederle finalmente al fianco di un uomo. L'occasione si presenta a una festa di matrimonio, dove entra in scena Oscar, un corteggiatore che porta nella vita di entrambe sia romanticismo che gelosia. Inizia così un'agguerrita competizione tra sorelle per la conquista dell'uomo, costruita su un gioco di fraintendimenti e atmosfere surreali dove nulla è come sembra. Pervasa dalla tensione che scaturisce dal desiderio di unione e dalla necessità di indipendenza, ""Una di due"""" è una favola vertiginosa e comica, oltre che una storia di dualità, unione e lotta degli opposti. Un romanzo caratterizzato da una ricchezza linguistica significativa, scritto da uno dei giganti della letteratura latinoamericana contemporanea."" -
I lettori di manoscritti e altri brevi saggi sui libri
Con una buona dose di ironia - o sarcasmo irriverente -, in questi ""bozzetti"""" brevi e realistici, Edmondo De Amicis si fa portavoce, come in un """"bonario lamento"""", della società letteraria del suo tempo, a partire dalla natura """"indigesta"""" degli autori sconosciuti alla ricerca di un momento di gloria, per arrivare ai lettori: alcuni amabili, altri minacciosi, insicuri o confusi. Non mancano le riflessioni sull'uso della lingua, sui dialettismi, sull'importanza di una libreria personale e persino del vocabolario, in un eterno dialogo con l'aspirante scrittore, il quale ancora oggi potrà rintracciare in questi racconti le linee guida per verificare i mutamenti che hanno caratterizzato la letteratura del passato."" -
Medusa
Medusa, soprannominata così dalle sorelle per una grave malformazione congenita agli occhi, è costretta a camminare a testa bassa, i capelli a ricoprirle il volto per nascondere una difformità che provoca a lei stessa una forte repulsione. Non ha mai conosciuto l'affetto dei genitori, ha vissuto sempre in una terribile solitudine all'interno di una famiglia che finirà per ripudiarla e rinchiuderla in un istituto per ragazze malformate, l'Athenæum, che si erge sulle rive di un lago infestato da meduse. Qui, accolta da una direttrice spettrale e mefistofelica, conoscerà gli abissi del genere umano grazie ai cosiddetti benefattori, che si divertono a giocare crudelmente con le loro protette. Punita più volte per i suoi tentativi di ribellione e quasi certa di aver perso ogni speranza di libertà, Medusa riuscirà finalmente a emergere, iniziando a disseminare sul proprio cammino paura e distruzione. Martine Desjardins firma un romanzo incendiario che parla della vergogna del corpo, dell'oppressione e del potere della femminilità; un capovolgimento dei rapporti di forza che getta una luce cruda e allo stesso tempo raffinata sulla mostruosità. -
Il diavolo in corpo
Il protagonista del romanzo ""Il diavolo in corpo"""" è un giovane liceale che instaura una relazione adulterina con Marthe, mentre imperversa la tragedia della Prima guerra mondiale. Il marito della ragazza, Jacques, è al fronte e ciò facilita i loro incontri, inizialmente nascosti, ma poi scoperti dalla gente del paese: di qui lo scandalo e l'allontanamento di amici e parenti. I due non si arrendono e portano avanti un rapporto ambiguo, in cui l'alternarsi dei ruoli di vittima e carnefice condurrà a un epilogo drammatico, ma vissuto pur sempre a cuor leggero da un adolescente ancora pieno di sé, condizionato dall'immaturità e da un naturale, e a tratti inquietante, egocentrismo."" -
La fattoria di animali
Il fattore Jones non sa amministrare la propria fattoria, è alcolizzato e tratta male gli animali, sfruttandoli in modo crudele, fino al momento in cui questi ultimi riescono a organizzare una rivolta che li porterà all'autogestione. Guidati dal maiale Napoleone, tentano di realizzare una società più giusta ed egualitaria - basata sui Sette Comandamenti, sintesi della filosofia dell'Animalismo - senza la presenza degli uomini. Tuttavia, gli stessi protagonisti - maiali, pecore, galline, cani e cavalli hanno tutte le caratteristiche psicologiche degli esseri umani, considerati i loro acerrimi nemici. Attraverso un ingegnoso gioco di specchi, Orwell ci offre una vera e propria allegoria, con tratti parodici, di ogni forma di totalitarismo, del tradimento del principio di uguaglianza, e di ciò che si è capaci di fare per ottenere il potere ed esercitarlo sugli altri. -
La madrivora
In un sanatorio di Buenos Aires, nel 1907, il dottor Quintana e i suoi colleghi intraprendono una macabra serie di esperimenti per esplorare il confine tra la vita e la morte. A distanza di cento anni, un celebre artista, ex bambino prodigio, sonda gli estremi della ricerca estetica, trasformando i corpi umani in opere d'arte. Due narrazioni distinte che affondano le radici nella stessa materia e attingono alle medesime ossessioni partorendo un effetto grottesco, elettrizzante e cupamente ironico. Fino a che punto siamo disposti a spingerci pur di indagare la trascendenza? ""La madrivora"""" è pieno di orrore, eccesso e farsa: strane formiche che disegnano cerchi quasi perfetti, amori travagliati, piante carnivore e decapitazioni. Un romanzo in cui la scienza diventa sineddoche di una modernità visionaria e il concetto di razionalità viene messo in discussione. Larraquy permette al mostruoso di entrare a far parte del quotidiano: non come estraneo, ma come conseguenza della nostra incessante ricerca del progresso collettivo e personale."" -
Un Natale di tanto tempo fa e altri racconti natalizi
Una strenna beneaugurante con tre racconti natalizi caratterizzati dall'inconfondibile stile della creatrice degli indimenticabili personaggi femminili di Anne, Emily e Marigold. Ambientazioni e situazioni apparentemente assai distanti dal vivere moderno ci sapranno ancora parlare dei tempi che furono e soprattutto del significato più profondo del ""buon vecchio Natale""""."" -
L' età delle madri
Domenico ha sedici anni e un padre che passa gran parte del tempo a dormire in poltrona. Non ha più intenzione di avere a che fare con la scuola, aspira a diventare un artista di collage e, sopra ogni altra cosa, vuole dimostrare al mondo di non essere più un ragazzino. Ha anche una fidanzata di ventun anni, Maria Vittoria, che ama molto, almeno fino a quando si mette in testa di conoscere sua madre. E da lì partono i guai. La madre di Maria Vittoria, Anna, lo accoglie subito in modo insolito, proseguendo poi tra perenni bevute, litigi assurdi e robot puliscipavimenti. E man mano che la loro conoscenza si intensifica - e si complica -, un passato di traumi irrisolti e un presente enigmatico, che riguarda tanto la madre che la figlia, vengono sempre più a galla. Mentre consueto e straordinario si ingarbugliano e intrecciano, così come le coordinate dei pensieri, Domenico conta i giorni che passano dentro e attorno alla casa di Maria Vittoria e Anna, che sembra prenderli come ostaggi e separarli dal resto del mondo. Fino a quando, invischiato in un triangolo periglioso e a dir poco singolare, Domenico si chiederà: ""Posso tornare indietro?""""."" -
La pelle dell'orso
Il narratore, un mostruoso ibrido nato dall'accoppiamento di una donna con un orso, racconta la propria vita infelice. Abbandonati gradualmente tutti i tratti umani per assumere l'aspetto di una bestia, viene venduto a un addestratore di orsi e poi a un organizzatore di combattimenti tra animali, attraversa l'oceano per unirsi a un serraglio del circo dove fa amicizia con altre creature straordinarie, prima di fare un incontro decisivo nella fossa di uno zoo. Questo romanzo in forma di racconto, che esplora il confine inquietante tra umanità e bestialità, ci invita a un viaggio singolare nella pelle di un orso. Un modo per sconvolgere i nostri sensi e dare uno sguardo nuovo e inquietante al mondo degli uomini. -
I vermi grigi
La servitù di Casa Alberti, impegnata nei preparativi di un ricevimento, viene scossa da una scena spettrale: un branco di cani entra in cucina e trascina con sé il corpo di una donna. Nel frattempo, degli ospiti cercano di recuperare documenti scottanti che il senatore Alberti custodisce in soffitta. Le paradossali vicende che seguono si intrecciano con il passato del politico stesso e di alcuni dei suoi più intimi collaboratori. Con una narrazione che alterna diversi piani temporali connessi a una spirale di prevaricazione, si ripercorrono le pagine più truci del Novecento italiano: l'ascesa di Mussolini, il rapimento di Matteotti e la morte di Mattei, fino ad arrivare agli ultimi giorni di Pasolini e al ""capitolo scomparso"""" di Petrolio. A tenere le redini dei grandi cambiamenti che hanno permesso al Belpaese di emergere come potenza mondiale ci sono i vermi grigi, """"piccoli uomini"""" che si autoproclamano il vero motore degli eventi, un gruppo occultato alle masse. Silenti e inafferrabili, eppure così pervasivi da riscrivere le regole del gioco a proprio favore, rappresentano la disillusione e la megalomania di chi ha il potere di governare il destino dei popoli."" -
La cetonia e altri racconti smarriti
Il racconto ""La Cetonia"""", pubblicato singolarmente nel 1944 in un'edizione limitata di cinquantacinque esemplari, inaugura la presente raccolta e propone una riflessione su un tema ancora molto attuale, ovvero quello della diversità. Ambientato nel giardino di una villetta suburbana, narra le vicende di una giovane cetonia costretta a nascondere, persino alla madre, i propri """"traviati istinti"""". Ed è sempre all'interno del regno animale che si colloca la narrazione degli altri due racconti. Ne """"Il coccodrillo"""" la piccola borghesia viene sbeffeggiata, in una escalation fantastico-surreale, tramite un enorme rettile domestico, mentre ne """"Le metamorfosi"""", esemplare omaggio a Kafka, gli invitati a una festa si trasformano senza accorgersene in animali e continuano a esercitare tranquillamente le proprie funzioni sociali. Tre racconti che rispondono perfettamente all'esigenza di Moravia di """"indagare, per mezzo di una storia, un sentimento, una malattia morale, di trasformare le domande semplici (e abissali) in personaggi"""".""