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Storie nere per signore
La violenza di un sentimento come quello della vendetta e il rapporto vittima-carnefice sono i temi portanti di questi tre racconti di Carolina Invernizio: il dualismo tra bene e male, la gelosia distruttrice e, di contro, l'anelito all'amore trovano terreno fertile nei vari personaggi maschili che si manifestano in tutta la loro doppiezza e incapacità di tenere a freno una passionalità a tinte noir. A farne le spese le eroine: donne che cercano di far ricorso alla propria onnipotenza materna o femminile in difesa di se stesse e di un fragile e illusorio stato di felicità. -
Anonimi del mare
"Anonimi del mare"""" è una raccolta di cinque brevi racconti, scritti in epoche diverse e da autori anonimi, tutti accomunati da ciò che per l'essere umano meglio rappresenta l'ignoto: il mare. I protagonisti di queste esotiche e imprevedibili avventure sono condottieri, marinai, naufraghi e sfortunati passeggeri provenienti da Paesi e culture molto lontani tra loro, le cui testimonianze consentono al lettore di scandagliare tra i sentimenti e le emozioni universali che i drammi avvenuti sulle vaste distese d'acqua hanno fatto riemergere. Storie di pericoli scampati e morti annunciate, come nella """"Zattera della Medusa"""", di ribellioni e tradimenti - """"L'ammutinamento del Bounty"""" - e soprattutto di sfide lanciate nei confronti di un destino che unisce i personaggi, tra isole e tesori, tempeste e naufragi - """"La fine del Titanic"""". Un destino condiviso da tutti i protagonisti dell'antologia, che vengono messi dinnanzi al conflitto più terribile e temibile, ovvero quello tra l'uomo e le forze inarrestabili della natura." -
Sradicata
Una vita in perenne movimento quella di Lola Ridge, sradicata dalla terra di origine ed emigrata in vari Paesi, tra cui l'Australia, la Nuova Zelanda e gli Stati Uniti. Dai suoi versi emerge quel sentimento di transitorietà intimamente collegato agli spazi geografici del proprio vissuto, come i luoghi dell'infanzia, che riaccendono inevitabilmente ricordi dolorosi. La capacità visionaria è sostenuta da una memoria sensibile e fluida che trova nel monologo interiore la sua più alta espressione. Nel tessuto narrativo che man mano va delineandosi al lettore, si scorge infine un salvifico altrove, ultimo approdo di un'esistenza ""migratoria""""."" -
Vuoto d'aria
A Parigi, la protagonista - una ragazza di una ventina d'anni con estemporanei impulsi omicidi -, vive una relazione sentimentale caotica con un musicista di quaranta. Quando lui la lascia, lei sprofonda in una spirale distruttrice: tenta il suicidio, cambia città, viene sballottata tra vari uomini, sullo sfondo di ambienti degradati in cui si ritrova a muoversi e a sbandare. ""Vuoto d'aria"""" è il racconto di un'eroina alla deriva, una donna che perde terreno dinnanzi alla violenza degli uomini e all'indifferenza delle città in cui si ritrova ad abitare; ma anche della speranza che ritorna, abbagliante, come il sole del Nord. In questo romanzo Clémentine Haenel traccia il profilo di una donna tesa all'autodistruzione: un pellegrinaggio che somiglia a una discesa infernale e insieme a una cieca ricerca d'amore."" -
Quaderno ideale
Reduce da un incidente, la narratrice di Quaderno ideale si ritrova in sale d'attesa di aeroporti, ambulatori medici e, soprattutto, a casa, ad aspettare il ritorno del fidanzato recatosi in Spagna dopo la morte della madre. Una storia d'amore raccontata dalla prospettiva di una Penelope contemporanea che, invece di tessere e disfare la tela, scrive e cancella i propri pensieri su un taccuino ""ideale"""". Divertenti e stimolanti allo stesso tempo, le sue considerazioni spaziano dalle preferenze in fatto di cancelleria alle diverse scale su cui si vive la vita, mentre un cast di personaggi improbabili attraversa le pagine, da Proust a un nano misterioso, da un gatto sognatore a David Bowie che canta """"Wild is the Wind"""". Scritto con uno stile sicuro e irriverente, è il diario di un'assenza in cui le osservazioni più minute o stravaganti aprono universi. Combinando frammenti aforistici con una narrazione introspettiva, ed evocando Italo Calvino e Fernando Pessoa nella loro giocosità e ironia, questa originale riflessione sulle relazioni, sulla solitudine e sullo scopo della scrittura porta a chiedersi cosa significhi veramente trovare il proprio posto nel mondo."" -
Il diamante del Rajà e altri racconti
I tre racconti presenti in questo volume (""Il Diamante del Rajà"""", """"Il sire della porta di Malétroit"""" e """"Un alloggio per la notte"""") sono tratti dalla raccolta """"New Arabian Nights"""", pubblicata in due volumi nel 1882. Nel primo racconto l’autore ricorre all’espediente narrativo del manoscritto ritrovato, che conferisce alla storia un alone suggestivo e misterioso, per parlare del sesto tra i più grossi diamanti del mondo, l'""""Occhio della Luce"""", tanto prezioso quanto funesto per chi lo possiede. Entrambi ambientati nel XV secolo, il secondo e il terzo racconto narrano, rispettivamente, le vicende di un giovane cavaliere, costretto per uno scherzo del destino a scegliere tra la morte e l’amore per una giovane sconosciuta, e quelle di un poeta maledetto che, in una Parigi ricoperta da un candido manto, deve far fronte all’improvvisa e inconveniente morte di un uomo. Tutti perfetti esempi del virtuosismo stilistico di Stevenson, capace di collimare con sagace caparbietà fantasia e sostanza morale."" -
Racconti di sonno e morte
Energie vitali, sonno e sogni: questi i temi che accomunano i racconti presenti in questo volume. Ne ""Lo specifico del dottor Menghi"""", il suddetto medico induce un sonno artificiale sperimentando su animali e umani due sieri, l'alcole Menghi e l'Annina: il primo abbrevia la vita ma la rende più intensa, il secondo la rallenta e allontana il momento della morte. In """"Vino generoso"""" un'accelerazione nella quotidianità di un padre di famiglia, dovuta a un'inadempienza alimentare, libera in lui gli istinti più reconditi e lo incanala in un delirio onirico in cui si manifestano ossessioni e desideri tali da ingaggiare un duello con la propria coscienza."" -
L' immoralista
Durante la propria luna di miele in Nordafrica, il letterato parigino Michel si ammala gravemente di tubercolosi. Il viaggio in sé e la successiva graduale guarigione si trasformeranno per lui in un'occasione per mettere in discussione la rigida morale ereditata da una società conservatrice, oltre che tutta la sua esistenza. La riscoperta dei piccoli e grandi piaceri della vita, inclusi quelli fisici, portano il protagonista di questo racconto lungo a ripromettersi che è giunto il momento di concentrarsi sull'hic et nunc, anche a costo di cadere in un vortice di puro e pericoloso edonismo. -
Cetologia
Il fascino che i cetacei hanno esercitato sugli umani ha origini antichissime. Già Aristotele si interrogava sulla loro natura e, nel corso dei secoli, queste magnifiche e temibili creature si sono ritagliate uno spazio speciale nell'immaginario collettivo, tra leggende e approcci scientifici. In ""Moby Dick"""" la cetologia - dal greco """"kêtos"""", mostro marino - dà il nome a uno dei capitoli, che si trasforma così in una dissertazione dettagliata dell'universo dei cetacei. E non si tratta dell'unica sezione dell'opera di Melville a proporre, da sorprendenti e variegati punti di vista, una panoramica sui giganti degli oceani."" -
Trenta casi e una vecchia
All'interno del presente volume sono raccolti i ""Trenta casi"""" del """"quaderno azzurro"""" di Charms, nell'ordine voluto dall'autore, e il racconto lungo """"La vecchia"""". I primi sono episodi aneddotici, teatrali, onirici e surreali, costellati da scene di violenza meccanica in grado di svelare l'istintività dietro la realtà umana. La lingua è atemporale, frammentata, illogica. Succede di tutto, ma anche niente: si può essere contemporaneamente vivi e morti, essere e non esistere. Il racconto che segue, invece, è una storia grottesca in cui la realtà si sovrappone al sogno, all'ossessione, all'incubo e all'allucinazione, ed è dimostrazione esemplare del virtuosismo stilistico dell'autore."" -
Vita degli anfibi
La scomparsa di un padre, una bambina che lo attende. La speranza di un ritorno che si trasforma nel tempo in qualcos’altro, un’indagine ideale che si muove lungo le rive di un lago e gli spazi del non detto. Una sparizione che non trova giustificazioni se non nella misura della distanza tra i membri di una famiglia che, come tante, è andata in pezzi. Una vita a metà, ambigua e bivalente come quella degli anfibi, capaci di procedere verso la terraferma pur restando indissolubilmente legati all’acqua che li ha generati. L’estate delle rane arriva a seminare falsi ricordi, a stravolgere l’esistenza di madre e figlia. Allora cercare un uomo diviene cercare un senso, nel tentativo disperato di colmare l’assenza per raggiungere la fase adulta attraverso una metamorfosi dolorosa e irrinunciabile. In ""Vita degli anfibi"""", Piero Balzoni padroneggia abilmente, grazie a uno stile candido ma al tempo stesso feroce, la tematica della memoria. Restituisce lacerti di ricordi che scavano voragini nell’intrecciato temporale della protagonista e restano impressi lungo il solco di un impietoso enigma.Proposto da Paolo Di Paolo al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:rn«Come ogni autentico scrittore sa, un romanzo si gioca tutto sulla voce. Quella che prende possesso della pagina in Vita degli anfibi di Piero Balzoni non è solo persuasiva e avvolgente, ma è anche portatrice di una speciale intelligenza narrativa. È insieme la voce di una bambina, di una ragazza, di una donna; condensa tempi diversi di una stessa vita (come d’altra parte è per una voce umana reale) facendo avvertire lo scarto fra l’uno e l’altro, come un’intermittenza o un singhiozzo. Questa voce racconta un’assenza, la interroga, la analizza: un padre che all’improvviso scompare, si sottrae, e non lascia traccia. La figlia cresce in una orfanezza che suppone e pretende che sia transitoria: insistendo a cercare indizi, segni, nei giornali e dappertutto. Aspetta, e in quell’attesa il tempo passa, e produce memoria. La vera sostanza di queste pagine, e di ogni impresa letteraria. Il paesaggio lacustre interviene, parla, ma con una sua lingua indecifrabile. È affascinante come Balzoni – per via di stile – riesca a impedire al suo stesso romanzo di farsi risoluzione di un enigma. Perché la posta in gioco è più alta, e più emozionante; la sfida è raccontare in modo inusuale come si cresce, o si comincia a invecchiare, nell’epoca prolungata di una perdita, nell’essere e restare senza qualcuno. Monchi, spezzati. La verità non riguarda solo i personaggi: rimanda ai lettori la sensazione di essersi visti allo specchio – nell’attendere (futuro o già in corso) chi non può tornare. E misteriosamente, quasi inspiegabilmente, seguitando a vivere.»"" -
Albert Nobbs
Dublino. Albert Nobbs, un cameriere del Morrison's Hotel, è impeccabile sul lavoro e gode della stima della proprietaria, la signora Baker. Su di lui aleggia una sorta di mistero: la professione sembra divorare tutte le sue attenzioni e nessuno lo ha mai visto interessarsi all'altro sesso. La situazione di Albert prende una nuova direzione quando si trova costretto a dividere il proprio letto con un cliente, Hubert Page. Credendo che questi sia addormentato, Albert si spoglia ma rivela così all'ospite di essere in realtà una donna. Senza più barriere, Albert coglie l'occasione per spiegare a Hubert i motivi che l'hanno spinta a rinunciare alla femminilità. Anche l'uomo decide di confessarle il proprio segreto e per Albert, di conseguenza, si aprono degli interrogativi sul futuro: esisterà mai, per lei, la possibilità di vivere in una dimensione soddisfacente? -
Vite di traverso
Autore dell'introvabile libro ""Palle scassate"""", di cui sono reperibili in rete solo un paio di tracce, Simone T. ha avuto un amico, Rodolfo, e un amore, Silvia. La misteriosa morte di questo giovane studente siciliano fuori sede, trovato nudo sotto la finestra della sua stanza in affitto nella periferia di Roma con una scritta rossa sulla pancia, è l'epilogo con cui si apre """"Vite di traverso"""". È questo l'innesco per la deflagrazione di personaggi sghembi e storie laterali che si muovono nella grande bohème che è stato il quartiere di San Lorenzo a cavallo degli anni Zero, popolato da aspiranti scrittori e giornalisti prezzolati, bizzarri pusher e vecchi partigiani, studenti che vogliono cambiare il mondo o che smarriscono il proprio io, delinquenti improvvisati e temibili criminali. Tutte anime derelitte che hanno perso la rotta per la troppa rabbia o inseguendo un sogno, un amore, un ideale. Un romanzo al contrario, in cui l'ordine degli avvenimenti è spesso ribaltato. Attraverso una narrazione polifonica, Liguori tratteggia un mondo marginale e grottesco, in cui la letteratura è sia ossessione che pretesto per improbabili scalate – e cadute – sociali."" -
Casa d'altri
A Montelice, un paesino immerso nell’aspro paesaggio dell’Appenino emiliano, da quando la guerra è ""morta"""" la vita scorre dura e monotona. Il giorno e la notte si susseguono inesorabilmente e il silenzio viene rotto solo dall’abbaiare dei cani e dai campanacci dei bovini che scendono dal monte ogni sera. Il narratore, protagonista del racconto, è un parroco stanco e disilluso, un """"prete da sagre e nient’altro"""", come si definisce lui stesso. L’incontro con Zelinda – un’anziana che conduce un’esistenza misera, solitaria e selvaggia – e una domanda che da tempo grava su di lei sconvolgeranno le certezze del sacerdote a tal punto da destabilizzarlo, fino a portarlo a """"provare vergogna di tutte le parole del mondo""""."" -
Sogni d'autore
"Un libro che è anche un po' un sogno che si realizza per noi studenti di editoria. In classe abbiamo avuto l'opportunità di ricreare il clima di laboratorio della redazione di una vera casa editrice, vivendo in prima persona tutte quelle fasi che fanno sì che il libro da sogno diventi oggetto concreto, pagine da sfogliare sullo scaffale di una libreria o di un bookshop on line. Ripercorrendo la storia editoriale di 46 successi internazionali, gli studenti dell'Università Cattolica tracciano un percorso letterario nel 'labirintico mondo dell'inconscio', mentre le otto sezioni in cui è suddivisa l'antologia guidano il lettore attraverso epoche, paesaggi, ambienti e personaggi che, se nella realtà risultano essere tra loro incompatibili, trovano nel sogno un inaspettato trait d'union.""""" -
Cultura e ideologia nei vocabolari. Lessicografia russa e italiana a confronto
L'obiettivo di introdurre alla lettura del vocabolario si applica qui in particolare alla lessicografia italiana e russa: destinatari del volume sono infatti soprattutto i russisti italiani, ma non solo, giacché l'ampiezza del tema è tale da interpellare la lessicografia delle principali lingue europee. Leggere il vocabolario non è facile, bisogna fare i conti con tecnicismi (entrata, eteronimo ecc.), numerose categorie semantiche e grammaticali, sigle ecc. E se l'operazione risulta complessa con i vocabolari della propria lingua, ancor più lo è quando si affrontano dizionari bilingui o stranieri. Tutto ciò può essere superato acquisendo una buona competenza tecnica, ma esiste un altro tipo di difficoltà che richiede una preparazione più ampia e profonda di quella tecnica: conoscenza e familiarità con il contesto culturale in cui sono stati prodotti i testi a cui il vocabolario fa riferimento sono infatti necessarie per ricostruire in modo inferenziale gli impliciti culturali del lessicografo, presenti nel suo processo interpretativo. -
Centroamericana. Vol. 252
Il primo numero della rivista è stato pubblicato nel 1990 all'interno della collana ""Studi di letteratura ispanoamericana"""" diretta dal prof. Giuseppe Bellini dell'Università degli Studi di Milano. Dal fascicolo n. 9/2000 è rivista del Dipartimento di Scienze Linguistiche dell'Università Cattolica del Sacro Cuore sotto la direzione del prof. Dante Liano, ordinario di Lingua e letterature ispanoamericane nella medesima Università. """"Centroamericana"""" tratta temi legati alla lingua, alla letteratura e alla cultura dei paesi del Centro America e delle Antille. Esce con due fascicoli all'anno. A partire dal dodicesimo volume, la rivista viene pubblicata presso il Servizio Editoriale di EDUCatt, l'Ente per il diritto allo studio dell'Università Cattolica."" -
Sicurezza, terrorismo, società. International journal. Ediz. italiana e inglese (2022). Vol. 16
La Rivista semestrale ""Sicurezza, Terrorismo e Società"""" intende la """"Sicurezza"""" come una condizione che risulta dallo stabilizzarsi e dal mantenersi di misure proattive capaci di promuovere il benessere e la qualità della vita dei cittadini e la vitalità democratica delle istituzioni; affronta il fenomeno del """"Terrorismo"""" come un processo complesso, di lungo periodo, che affonda le sue radici nelle dimensioni culturale, religiosa, politica ed economica che caratterizzano i sistemi sociali; propone alla """"Società"""" – quella degli studiosi e degli operatori e quella ampia di cittadini e istituzioni – strumenti di comprensione, analisi e scenari di tali fenomeni e indirizzi di gestione delle crisi. """"Sicurezza, Terrorismo e Società"""" si avvale dei contributi di studiosi, policy maker, analisti, operatori della sicurezza e dei media interessati all’ambito della sicurezza, del terrorismo e del crisis management. Essa si rivolge a tutti coloro che operano in tali settori, volendo rappresentare un momento di confronto partecipativo e aperto al dibattito."" -
Il giunco e la canna. La ciambella rituale nella tradizione folclorica italiana
Nel volume ""Il giunco e la canna. La ciambella rituale nella tradizione folclorica italiana"""" Antonella Caforio analizza la storia, la tradizione, il simbolismo di alcuni alimenti, in particolare del pane, che viene preso in considerazione nelle sue varie forme, come la ciambella, e messo in relazione con altri cibi tipici del sistema alimentare occidentale."" -
Lesewelt
Materiali per lo studio della lingua tedesca.