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Democrazia e dialogo. Saggi di filosofia civile
È possibile una democrazia laddove non esista né confronto né desiderio di capire le altrui posizioni? Negli ultimi anni questa domanda ha smesso di essere una questione teorica o accademica e si è fatta concreta preoccupazione per la sopravvivenza, non solo formale, della democrazia occidentale. In questo volume Antonio Cosentino, partendo dalla sua lunghissima e profonda esperienza di studioso, formatore e praticante delle forme dialogiche della filosofia, ci guida alla piena consapevolezza del nesso ineludibile tra dialogo e democrazia, invitandoci alla pratica di quelle vie che ne possano sostenere la vitalità. -
Camporotondo Etneo. Quel triangolo di terra fra verde e lava
Camporotondo, prima semplice contrada di Malpasso, divenne Casale nel 1543 e Comune autonomo dal punto di vista amministrativo a partire dal 1655. Fu nel 1654 che il suo territorio trovò la propria caratterizzazione grazie al messinese Diego Reitano Porzio che lo acquistò totalmente. Nel 1655 Diego Reitano chiese e ottenne, il 14 maggio, dal re Filippo IV il titolo di Marchese di Camporotondo. Il territorio così fu soggetto alla giurisdizione autonoma civile e penale (mero e misto imperio) del marchesato ed esentato da ogni sorta di vincolo di tipo feudale, ragion per cui ebbe riconosciuta la propria autonomia amministrativa, potendo così amministrare la giustizia. Da questo momento in poi Camporotondo divenne territorio di un unico signore e non diviso in diverse giurisdizioni. Cominciò ad avere una propria identità sociale e amministrativa che contribuì alla crescita demografica ed economica, tanto che i camporotondesi, fieri del “loro” titolo, ritennero opportuno apostrofare il loro “Campo Rotondo” in “Campo Reale”. A cambiare per sempre le sorti della comunità fu la colata lavica del 1669 che devastò la maggior parte del territorio. -
Il vampiro che sconfisse Barbarossa
L’Imperatore. Federico I Hohenstaufen, meglio noto come Federico Barbarossa. Una città appena nata: Alessandria. Un lungo assedio. Una presenza oscura e inquietante. Ci sono tutti gli ingredienti per minare le certezze di uno fra i maggiori conquistatori di ogni epoca, che piano piano si sgretolano contro il muro invalicabile erto da un manipolo di contadini, allevatori e commercianti proprio là dove i fiumi Tanaro e Bormida si incontrano. L’epilogo è storia, ma la storia che sta dietro all’epilogo è leggenda. E così come potete leggerla in questo romanzo forse non è mai stata raccontata. Prefazione di Roberto Azzara. -
Riflessi nel tempo. La baronessa
L’universo fantastico di Carmine si popola ancora una volta di misteriosi e intriganti personaggi lungo un percorso fatto di improvvisi passaggi dimensionali che danno un senso al suo vivere. Una misteriosa baronessa, una zingara e un bimbo sono alcuni dei protagonisti che accompagnano Carmine alla riscoperta di luoghi amati e mai dimenticati. Matteo, il vecchio pescatore, è prodigo di perle di saggezza che Carmine mostra di apprezzare. La visita a un convento di clausura si rivela la chiave che porta chiarezza agli interrogativi che lo hanno accompagnato durante il viaggio verso la Città Eterna. -
La leggenda della primavera
La scrittura di Morasso [ha] una chiarezza, un andamento disteso, una linearità e un’atmosfera di sospensione, dove ogni cosa, ogni aspetto, è al proprio posto, è proiezione e forma del pensiero. […] Quale la figura del poeta che emerge da questo libro, se non quella […] di un “dàimon” contrapposto all’io personale ed egocentrico? Un “altro da sé” destinato a partecipare del respiro dell’universo, che si è svincolato dai legami contingenti e superficiali della realtà per scendere in profondità, entrare nelle viscere del “senso” e restituircelo ex novo nella forma di una proposta linguistica atta a dare testimonianza di un’esistenza rigenerata. -
Il coraggio della paura. Un viaggio attraverso le emozioni
Le parole hanno uno straordinario potere e quelle intrecciate nella trama di questo libro portano il lettore a riflettere su diversi aspetti della propria vita, offrendogli nuove possibilità di evoluzione. Il cambiamento diventa essenziale, bisogna solo decidere come cambiare. -
La misteriosa fine del professor Alberto Mazzaglia
"La misteriosa fine del professor Alberto Mazzaglia"""" è un romanzo breve che narra la vicenda di uno stimato professore di filosofia che, un bel giorno, comincia ad avvertire dei malesseri al petto, da cui nascerà, in un batter d’occhio, una rosa rossa piena di cardi sanguinanti. È forse una visione onirica, fantastica, una maledizione che non si sa da dove provenga e che porterà il professore ad assentarsi per lungo tempo da scuola e a consultare dotti medici e sapienti molto stravaganti che lo cureranno a loro modo, con risultati molto discutibili. Una storia avvincente da cui traspare la grande immaginazione dell’autore, impegnato ancora una volta in una magica sperimentazione narrativa." -
I giovani e il calcio. Vol. 3: (1974-1982)
La trilogia ""I giovani e il calcio"""" si conclude con questo volume dedicato ai giornalisti sportivi siciliani, che con grande amore e passione hanno raccontato le vicende calcistiche di moltissime società dilettanti e giovanili. L’Autore racconta anche episodi inediti del quotidiano “La Sicilia”, di “Radio Catania”, dell’emittente televisiva “Telesud”, del Catania Calcio e del “Giornale del Sud”, nonché del lavoro straordinario svolto dalle scuole private paritarie “Alessandro Volta”, “Salvatore Quasimodo” e “Ben Nevis”, guidate da eccellenti direttori e docenti. Erano altri tempi (meravigliosi) e in questo libro vengono ricordati così come sono accaduti, senza nulla aggiungere o togliere (di verghiana memoria)."" -
Vigilia della narrativa verghiana
«Tra Zola e Verga, tra Zola e lo stesso Capuana… ci sono differenze profonde. Ma intanto, anche per dare una immagine dell’ambiente culturale in cui si formò il giovane Verga, conviene riferire dello studio di Carmelo Musumarra sulla ""Vigilia della narrativa verghiana"""": uno studio straordinariamente ricco di notizie, di indicazioni. E ci dice, innanzi tutto, che non per difetto di comunicazione, di scambio, come il Gentile sembra credere, il romanticismo non ha avuto in Sicilia efficace espansione. C’è stata al contrario una vastissima diffusione e imitazione della produzione romantica: ma in superficie e senza drammatiche opposizioni alla tradizione classicista e antispiritualistica. Il romanticismo non faceva novità se non esteriormente: restando scontato nella tradizione classicista siciliana il messaggio di rivendicazione ed affermazione dei diritti individuali, l’esortazione alle istorie, la ricerca delle sotterranee e spontanee vene culturali della nazionalità…» (Leonardo Sciascia)"" -
Le ore invisibili
Il viaggio di Holly Sykes comincia a Gravesend nel 1984, in pieno thatcherismo, quando lei ha quindici anni, strane visioni notturne, una madre insopportabile e un ragazzo che pochissimi definirebbero bravo. E finisce, più o meno, sessant'anni dopo, quando Holly si trova sulla costa atlantica dell'Irlanda, insieme alla nipotina, sull'orlo della catastrofe climatica, ancora una volta messa di fronte a un decisione epocale contro forze ultraterrene. Nel frattempo, la vita di Holly si dipana tra i luoghi più diversi e i personaggi più inaspettati, attraversando un conflitto invisibile nel quale potrebbe essere l'arma decisiva. Nell'arco di sei decenni e fino all'ultimo respiro Holly dovrà trovare la forza di sopravvivere e salvare chi ama, muovendosi sempre in quel precario, misterioso, fuggevole e struggente equilibrio tra volontà e caos, tra devozione e disperazione, tra amore e distruzione, che è la vita umana. -
A 15 anni sei troppo vecchio. The Wolfe brothers. Vol. 1
Dopo il successo planetario di Storia di una ladra di libri, Markus Zusak torna nelle librerie italiane con «The Wolfe Brothers», una travolgente, divertente, commovente storia di formazione articolata su tre romanzirnrnrn«Markus Zusak scrive storie emozionanti, ricche di umorismo sottile, caratterizzate da una nota dolceamara che le rende assolutamente uniche.» - Los Angeles Timesrnrn«Le avventure dei fratelli Wolfe, raccontate nella trilogia The Wolfe Brothers, sono un perfetto punto di partenza per chi ancora non conosce questo straordinario autore. Per chi, invece, ha già letto Markus Zusak, sono un nuovo, imperdibile appuntamento.» - Kirkus ReviewsrnrnMi chiamo Cameron Wolfe. Ruben è mio fratello maggiore, e mi mette sempre nei guai. Ma io faccio lo stesso con lui.rnrn«Ciao», aveva detto. «Ciao», e poi aveva riso con me per qualcosa di stupido. In passato era capitato che qualche ragazza avesse riso di me, ma era raro per il sottoscritto ridere con qualcuna. Era raro sentirmi a posto con il viso di una ragazza così vicino al mio. Respirava, ci vedeva, ed era reale. Era questa la cosa migliore. Occhi. Occhi vivi. I capelli chiari che le scendevano lungo la schiena. Bel collo, belle spalle. Non era una reginetta di bellezza. Non era una di quelle ragazze... sapete a quali mi riferisco, no? Lei era reale.rnrnIn A 15 anni sei troppo vecchio incontriamo per la prima volta i fratelli Cameron e Ruben Wolfe. I due sono tanto uniti quanto diversi, visto che mentre Ruben, il più vecchio, è forte, bello e brillante, Cameron è invece il più classico degli sfigati. I due ragazzi passano la maggior parte del loro tempo litigando con i genitori e i fratelli maggiori, combattendo tra di loro incontri di boxe «a una mano» (possiedono un solo paio di guantoni), e progettando piani semidelinquenziali, come derubare il dentista del quartiere, che falliscono miseramente. Ma quello che Cameron, come tutti gli adolescenti, desidera veramente, è incontrare una ragazza – una ragazza vera , non una di quelle delle riviste che guarda il fratello. Ma la domanda che lo attanaglia è: chi può innamorarsi di un perdente come me? -
Le buone intenzioni
«Tempest è un'osservatrice imperdibile dei disastri psicologici ed emotivi del nostro frenetico tempo che strappa il cuore e i desideri ai più giovani»Tutto inizia dentro una macchina che sta lasciando Londra: a bordo due ragazze, Harry e Becky, un ragazzo, Leon, e una borsa piena di soldi. Stanno scappando. Becky è una ballerina che per arrotondare fa la massaggiatrice; e sta scappando dal mondo vuoto dello spettacolo, dalle scarpe coi tacchi, dagli incontri negli alberghi, dalla gelosia asfissiante del suo ragazzo. Harry, invece, spaccia. Di giorno ai manager degli uffici di Londra centro, di sera nelle stesse feste della Londra glamour in cui Becky cerca di conoscere qualcuno di importante. E scappa dalla cocaina, e dai giri pericolosi e violenti in cui, chi fa un lavoro come il suo, inevitabilmente finisce. Leon è «il miglior amico e il socio in affari di Harry». E anche lui, come Harry, scappa da una vita che non sopporta più. E tutti e tre scappano dalle loro ambizioni frustrate, dalle loro famiglie ingrigite, dalle loro vite precarie, dalla noia senza redenzione di Londra Sud. Da quella macchina, nel corso del romanzo, guarderemo indietro, scopriremo quali sono i mattoni che hanno costruito le vite di Harry, Becky e Leon, e vedremo come, purtroppo, non sempre le buone intenzioni portano a prendere le decisioni giuste. -
Vorrei essere mio fratello. The Wolfe brothers. Vol. 2
Dopo il successo planetario di Storia di una ladra di libri, Markus Zusak torna nelle librerie italiane con The Wolfe Brothers, una travolgente, divertente, commovente storia di formazione articolata su tre romanzirnrn«Dall'autore di Storia di una ladra di libri, un romanzo fresco e trascinante, scritto con uno stile insieme sobrio e impetuoso.» - The Guardianrnrn«Un romanzo che parla di ragazzi difficili, in quartieri difficili, in tempi difficili. Breve, affilato, potente, alterna momenti di grande umorismo ad altri di puro pathos, e ci ricorda che in ogni vita si può trovare la poesia.» - The booksellerrnrnChe cosa farai, quando avrai chiuso con la boxe?"". Non ha nemmeno bisogno di pensarci. """"Darò la caccia alla mia vita e l'acchiapperò. Poi ci tiriamo su il cappuccio e andiamo. E adesso c'è la strada. C'è il mondo. Ci siamo noi"""".»rnrnLa famiglia dei fratelli Wolfe sta passando un brutto momento. Il padre ha perso il lavoro, soldi ce ne sono sempre meno, e il clima in casa è sempre più pesante. Per questo Cameron e Ruben accettano di entrare nel circuito degli incontri clandestini di boxe tra ragazzi. Con le scommesse e le mance si può guadagnare bene. Naturalmente lo fanno di nascosto dai genitori, e Cameron dovrà anche nascondere, persino a se stesso, quello che prova per la ragazza che viene sempre agli incontri, e che sembra avere occhi soltanto per Ruben. Ma i due fratelli presto capiranno che stanno combattendo per qualcosa di più importante dei soldi, persino delle ragazze: combattono per la loro dignità, combattono per scoprire chi sono veramente. E combattono l'uno per l'altro."" -
Rais
Vincitore del premio Costa Smeralda 2018, sezione narrativarnUna storia d'amore e inganni, di tradimento, redenzione e libertà nei tumultuosi, esaltanti anni del rinascimento.rnrn«Simone Perotti è un visionario, ma anche un intrepido ricercatore e un grande sognatore.» - Antonio Ferrari, Corriere della Serarnrn«Dieci, centro, mille uomini così e il potere è spacciato.» - Simone Perotti, Adesso BastarnrnQual è il contrario della solitudine, Kadir? Il mare, RaisrnrnAnatolia, ultimi anni del '400. Il piccolo Dragut viene rapito insieme all'amico del cuore, Keithab, ed entrambi vengono avviati alla carriera delle armi. Ma la scuola dei giannizzeri di Alessandria, collegio militare d'élite, è dura e crudele, come spietati sono i rapporti tra i piccoli, tutti sottratti alle loro famiglie e costretti a un addestramento massacrante. Angherie, violenze e disciplina hanno effetti molto diversi su Dragut e Keithab. Tra indomabile senso di libertà e cinico opportunismo, nonostante la fratellanza profonda, la vita li dividerà. Come ha separato dal proprio destino la protagonista femminile di questa storia, la bellissima e misteriosa Bora, rapita dai pirati, venduta a un mercante, reclusa su un'isola solitaria dove transita, tuttavia, la storia dell'epoca: il '500 delle navigazioni, dei marinai valorosi, dei cavalieri di Malta, dei pirati, delle spie. Tutti coinvolti nel mistero della mappa di Piri Rais, una carta che disegna il mondo intero e ha il potere di svelare i retroscena delle scoperte di Cristoforo Colombo. Segreti che rischiano di cambiare il corso della storia, e che qualcuno farà di tutto perché restino occulti. -
Le donne della notte
Lilith nasce con gli occhi verdi. Lilith nasce alla fine dell'Ottocento, all'interno della tenuta Montpelier, una piantagione di cotone giamaicana, in cui dominano il razzismo e la violenza. Un vero e proprio campo di concentramento dove i confini tra bene e male, giusto e sbagliato, lucidità e follia diventano via via sempre più labili e indistinguibili. Lilith, nonostante gli occhi verdi, è nera, dunque schiava, e cresce, praticamente sola fino a quando non le verrà proposto di unirsi alle ""donne della notte"""", un gruppo di schiave, una sorellanza che sta cercando di ribellarsi alla schiavitù, alla violenza, agli stupri. Ma Lilith è un personaggio complesso, irrisolto, a modo suo feroce. È convinta che i suoi occhi verdi - prova che suo padre era un bianco - la rendano non solo diversa, ma migliore rispetto alle altre schiave. I suoi piani, perciò, sono molto più ambiziosi rispetto all'organizzare una semplice rivolta: """"a volte vorrebbe che il grande Dio venisse a trascinare di nuovo via tutti fra le acque. La piantagione, la tenuta e la contea. Il paese e il mondo. Magari così tutti ricomincerebbero daccapo e gli schiavi sarebbero liberi e i liberi sarebbero schiavi""""."" -
Lo sguardo di Odo
Un viaggio nel tempo, nello spazio, e nell'animo umano.rnrn«Quindici anni dopo Vita di Pi, Yann Martel ci conduce in un altro fantastico viaggio. I tanti lettori del romanzo vincitore del Booker Prize ritroveranno ne Lo sguardo di Odo gli stessi toni e gli stessi temi, in un libro straordinariamente fresco e affascinante.» - The Washington Post rnrnLisbona, 1904: Tomás, un giovane uomo sconvolto dal dolore per la scomparsa della moglie e del figlio, legge su un vecchio diario la notizia di uno straordinario manufatto che, se scoperto, porterebbe a ridefinire la storia dell'uomo, e a ripensare il nostro rapporto con la natura e con il divino. E si mette a cercarlo. Trentacinque anni dopo, un patologo portoghese, appassionatissimo lettore dei gialli di Agatha Christie, si trova a vivere una notte surreale, in cui è costretto a fare i conti con i momenti più difficili della sua vita, momenti che scopriremo essere direttamente connessi, in modo tragico e beffardo, alla ricerca di Tomás. Cinquanta anni più tardi, un senatore canadese, per sfuggire al dolore del ricordo della moglie morta, si rifugia in un piccolo paese nella regione delle Alte Montagne del Portogallo, dove però si presenta con uno strano compagno, uno scimpanzé. E sarà a questo punto che la ricerca iniziata da Tomás quasi un secolo prima troverà la sua inaspettata conclusione. Con Lo sguardo di Odo Yann Martel conferma una volta di più di essere uno dei massimi esponenti contemporanei del realismo magico: in parte avventura, in parte storia di fantasmi, in parte favola contemporanea, questo romanzo parla del nostro rapporto con l'amore e con la sofferenza, con il soprannaturale e con la natura. Ricco di tenerezza e ironia, appassionante e movimentato, Lo sguardo di Odo conduce il lettore in un viaggio nel tempo, nello spazio, e nell'animo umano. -
Il cielo è fatto di lei e di me. The Wolfe brothers. Vol. 3
Dopo il successo planetario di Storia di una ladra di libri, Markus Zusak torna nelle librerie italiane con «The Wolfe Brothers», una travolgente, divertente, commovente storia di formazione articolata su tre romanzi rnrn«Realistico e poetico nello stesso tempo, ironico e scorretto, Zusak racconta come nessun altro il cortocircuito che, a una certa età, si crea tra il senso della famiglia e la nostra individualità. Un romanzo sull'adolescenza intenso, per niente retorico, che vi toccherà il cuore.» - Kirkus Reviewsrnrn«Attraverso il racconto del 'primo amore', Zusak riesce a rappresentare in modo impareggiabile le sofferenze e i desideri che riempiono il cuore dei ragazzi.» - Publishers Weeklyrnrn«Cam?» mi chiamò Octavia. «Cam?» Voleva che mi voltassi verso di lei, ma io non ero ancora pronto. Mi chiamò ancora una volta «Cam?» Alla fine le risposi, timidamente: «Sì?» E il suo viso mi urlò in faccia, nella sera silenziosa della città: «Verresti a sederti fuori da casa mia?»rnrnrnrnCameron e Ruben Wolfe, i due figli minori di una numerosa e problematica famiglia, sono sempre stati legatissimi. I classici fratelli inseparabili. Ma l'adolescenza è una stagione complicata della vita, e quando Ruben, «il Guerriero», ormai un idolo del circuito dei giovani pugili, inizia a prendere e scartare le ragazze come fossero caramelle, qualcosa si rompe. Perché Cameron, il più giovane, «il Perdente», lo sfigato, su quel fronte proprio non ci prende: e la tragica combinazione tra timidezza, tempesta ormonale, ragazze che lo rimbalzano e invidia per il fratello lo precipita in uno stato di profonda frustrazione. Tutto sta diventando molto, molto complicato. Fino a quando fa la sua comparsa Octavia. All'inizio, l'ennesima ragazza inutile di Ruben. Alla fine, tutta un'altra storia. -
Io sono già morto
L'unico modo per sopravvivere è aspettarsi ogni eventualitàrnrn«Il mio romanzo si svolge in Guatemala nel 2009, e prende spunto dal famigerato caso Rodrigo Rosenberg per affrontare i temi dell'amore, del tradimento, dell'arroganza e della violenza del potere nella terra in cui sono nato.» - David UngerrnrnLa bellezza di vivere in un Paese corrotto è che le prove dei delitti possono svanire come fumo nell'aria. La scarsità di risorse crea una società in cui la verità di qualsiasi situazione può variare in modo anche paradossale, e pochissime persone ci faranno caso. Succede in continuazione.rnrnGuatemala, anni Settanta. Guillermo Rosensweig è un giovane benestante, esponente della borghesia di Città del Guatemala. Destinato a ereditare il negozio del padre, Guillermo sente di volere qualcosa di più della vita di un commerciante, e dopo un'adolescenza passata tra viaggi, sesso e dissipatezze, si laurea in legge e diventa un brillante e ricco avvocato. Ispirato alla storia vera di Rodrigo Rosenberg, l'avvocato che nel 2009 fece in modo che dopo la sua morte venisse pubblicato un video su YouTube in cui denunciava i suoi assassini, Io sono già morto è un romanzo dalle molte sfaccettature, coinvolgente fin dalle primissime battute, in cui a un ritmo impetuoso si alternano l'affresco storico di un già remoto passato prossimo, l'accurata rappresentazione psicologica dei protagonisti, un noir magistrale, e un finale tanto inaspettato quanto convincente. Nel corso della narrazione colpa, deriva e redenzione arrivano quasi per caso, e il protagonista, costantemente in balia delle proprie pulsioni più basse, il sesso e l'alcol su tutte, continuerà a destreggiarsi, finché una forte passione lo farà approdare a una vera dignità, quando non addirittura a una vera libertà, al termine di un inevitabile e devastante naufragio. -
Un canto libero
Dopo essere fuggito dal proprio Paese d'origine, la Nigeria, e aver trascorso tre mesi in una lontana terra straniera di cui ignora la lingua, il famoso musicista Taduno riceve una lettera da Lela, la donna che ama. rnrn«La mattina in cui arrivò la lettera, lui era come un uomo dentro un guscio, sordo alle voci nella sua testa che lo chiamavano da un luogo lontano, lo imploravano in nome di vecchie promesse. Studiò la calligrafia sulla busta e gli s'illuminarono gli occhi nel riconoscerla. Ma poi la sua faccia si oscurò e si chiese come una lettera che portava scritto semplicemente TADUNO - ne cognome, ne indirizzo, solo Taduno - avesse potuto raggiungerlo in un'anomia cittadina straniera. La lettera cambiò il tono della giornata e lui seppe, ancora prima di cominciare a leggerla, che era arrivato il momento di tornare.»rnrnNessuno, nemmeno Lela, sa dove lui viva attualmente, e il fatto che quella lettera sia riuscita a raggiungerlo risulta quindi inspiegabile. Lela gli fa sapere che nel corso della sua assenza il loro Paese è cambiato, e lo implora di restare dov'è e rifarsi una vita. Ma ottiene l'effetto opposto, e Taduno decide di fare ritorno per scoprire che cosa stia succedendo, senza badare ai rischi che tale gesto comporterà. E così inizia la drammatica ed epica storia di un musicista che a colpi di canzoni dà battaglia a un dittatore sanguinario, reo di aver cancellato la memoria dal suo Paese; una vicenda che, via via che la lettura procede, appare sempre più ispirata alla figura di Fela Kuti, il celebre artista africano che non rinunciò mai al diritto di diffondere la musica che riteneva giusto fare. Un canto libero è un romanzo che ha le connotazioni e il ritmo della favola, denso di simboli, magia, umorismo, con alcuni tocchi kafkiani. Ma dietro la prosa volutamente elementare si celano un'energia autoriale e un impegno dirompenti, sorretti da un intreccio scorrevolissimo e divertente, oltre che da personaggi incisivi, difficili da dimenticare. Odafe Atogun è nato in Nigeria, nella città di Lokoja, dove si incontrano i fiumi Niger e Benue. Ha studiato giornalismo a Lagos, e oggi è uno scrittore a tempo pieno. È sposato e vive ad Abuja. -
Il commissario Soneri e la legge del Corano
Valerio Varesi non si limita a scrivere noir serrati e coinvolgenti, che tengono avvinto il lettore fino all’ultima pagina, ma utilizza il genere per illuminare i luoghi più scuri e inquietanti della nostra società, e per svelarne le contraddizioni.«Valerio Varesi scrive polizieschi che vanno oltre il genere.» - La Repubblica«Il commissario annuì. Anche in quello aveva ragione il magistrato. Per la prima volta non gli serviva a nulla conoscere Parma. Gli attori erano piombati sul palcoscenico da altre compagnie e parlavano lingue sconosciute.»Per la prima volta da molti anni, Soneri si trova spiazzato; ma non è il tipo di delitto su cui sta indagando, un omicidio apparentemente banale, a turbarlo. È il contesto.rnTutto comincia con l’omicido di Hamed, un giovane tunisino che viveva nella casa di Gilberto Forlai, 76 anni, cieco, e che proprio nella casa di Forlai viene trovato morto. Seguendo le tracce di sangue di Hamed, Soneri si addentra sempre più nel mondo della comunità musulmana di Parma, nelle lotte di periferia dove la tensione tra immigrati e italiani è sempre più alta e minacciosa, e dove tutto si confonde. Quanto pesano le questioni etniche e il radicalismo religioso, quanto pesa la politica, e quanto pesa invece la dimensione criminale e in primo luogo il controllo del mercato della droga? Quali sono le vere alleanze, e quali le vere divisioni? rnL’unica cosa che accomuna tutto e tutti sembra essere soltantoo l’odio, sempre più manifesto e spudorato, sempre più palpabile: un odio che sta minando le basi di una città, di una società intera. rnValerio Varesi, come sempre, non si limita a scrivere noir serrati e coinvolgenti, che tengono avvinto il lettore fino all’ultima pagina, ma utilizza il genere per illuminare i luoghi più scuri e inquietanti della nostra società, e per svelarne le contraddizioni.