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Sagato, risveglio di un drago
Sagato ha sedici anni ed è ospite dell'Istituto Mirus, un orfanotrofio nel regno di Rocford, situato al di sotto della superficie terrestre. Un giorno, inaspettatamente, nell'istituto si reca in visita il Maestro Acerus per scegliere alcuni giovani da introdurre nell'Accademia dei Draghi Supremi, accessibile soltanto ai figli dei nobili. Tre sono i selezionati: la vigorosa Estalia, il forte Mark e, con grande stupore di tutti, l'inesperto Sagato, esile, immaturo e ancora digiuno di magia, a differenza degli altri. Da quel momento, la vita di Sagato cambierà radicalmente: duri addestramenti e ardui duelli forgeranno il suo corpo e la sua mente, fino alla circostanza tanto temuta, lo scontro con il Drago nero Donair, inviato dal negromante Falceus per uccidere il saggio e magnanimo Re Nemesus. Nell'eterna lotta tra il Bene e il Male si snodano le vicende di questo romanzo fantasy, il cui simpatico protagonista, Sagato, narra la sua rocambolesca trasformazione in guerriero e il suo percorso di crescita, dalla scoperta di valori autentici come la lealtà, l'amicizia, l'amore alla consapevolezza di sé e del proprio potere. -
La battaglia degli anticorpi
Ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale. Antonio non sta più nella pelle: finalmente può raggiungere con la famiglia la meravigliosa baita di montagna in Valle del Paradiso, e trascorrere momenti indimenticabili fra discese con lo slittino, pranzetti succulenti e regali da scartare davanti al fuoco del gigantesco camino. Eppure qualcuno, all'interno del suo corpicino, sta cospirando affinché i suoi sogni non si avverino. Il terrificante Geronimo Bad, comandante delle forze antigene, - particelle responsabili delle malattie - ha deciso di scagliare le sue truppe nello stomaco del bambino, mettendolo a soqquadro. Antonio si ritrova così a stare poco bene, sopraffatto da vomito e spossatezza. È a questo punto che entra in azione l'esercito del Generale Well, capo degli anticorpi, - molecole preposte a difendere il corpicino di Antonio - per pianificare una missione in grado di annientare i rivali. Il vecchio capo però, sa bene che non può farcela senza la discesa in campo delle fsm, Forze Speciali Medicinali... Inizia così uno scontro furente, senza esclusioni di colpi. Età di lettura: da 6 anni. -
La moglie del gigante
Manuel Zorrilla è un precettore: viaggia per la Spagna facendo da insegnante e maestro di vita a ragazzini ricchi e svogliati. Quando gli viene affidata una bambina di nove anni, Maia Stolstad, figlia del gigante del Ghiaccio Algolmir e di una donna umana, Asterope, Manuel sale su un treno diretto a Barcellona convinto che si tratti di un incarico come tutti gli altri. Ma non sarà così: complici il fascino di Asterope e una cugina diciassettenne piuttosto esuberante, spuntata fuori da un passato che Manuel non ama ricordare, quello che sembrava un semplice lavoro diventerà, per il ragazzo, un viaggio alla scoperta di un nuovo se stesso. -
Novantuno
Così come nei romanzi, in cui, partendo da storie reali, Bonera dà vita a vicende delicate sull'onda dell'invenzione verosimile, anche nelle liriche è forte l'attaccamento a una quotidianità fatta sia di piccoli gesti che di grandi questioni. Con la leggerezza e la pacatezza che lo caratterizzano, infatti, invita il lettore a riflettere su problemi che leggeri invece non sono, o a considerare le cose da un punto di vista (il suo) privilegiato, perché ormai abituato a guardare il mondo con altri occhi, quelli del cuore e della mente. Occhi saggi, i suoi, che anche quando danno consigli non lo fanno mai con saccenza ma con eleganza e gentilezza, le stesse che lo caratterizzano come uomo, prima, e come scrittore, poi. -
Romanzo d'amore malato
Si apre tra urla e stoviglie rotte ""Romanzo d'amore malato"""", un intenso racconto a due voci che trascina il lettore nella vorticosa relazione tra Greta e S.Tradimento, sesso, malattia, ossessione sono le sfaccettature di questo rapporto di coppia avido e ingordo, carnale e passionale, talmente profondo e tagliente da lasciare senza respiro. Un uomo e una donna incatenati alle loro perversioni e alle loro fragilità, tormentati nell'anima e nella carne, intrisi l'uno dell'altra eppure incapaci di amarsi. Sarà la scrittura a dare un senso al loro travagliato legame: il ritrovamento di alcuni biglietti nascosti in casa da Greta permetterà a S. di fare ordine nella propria vita e di conoscere, forse, finalmente, appieno, quella dea infernale dai capelli rossi e dai profondi occhi neri, così enigmatica e familiare allo stesso tempo."" -
Isacco, il cane
Che fine ha fatto il nonno? E perché non c'è nemmeno Isacco, il suo vecchio cagnolone bianco? È mattina quando Giò si sveglia e non trova più nessuno nella grande casa in campagna. Dove saranno finiti tutti? La paura inizia a salire, per essere sostituita in un attimo dallo stupore: chi ha parlato? Di chi è quella voce roca che lo ha fatto sobbalzare? Isacco?! Ma non è un cane? E da quando in qua i cani parlano? Inizia così l'avventura di Giò: a otto anni si ritrova solo, lontano dalla mamma e alle prese con un mistero a prima vista incomprensibile. Per fortuna con lui c'è Isacco, saggio cane parlante che sa anche guidare, oltre a un sacco di altre cose. E per fortuna con sé ha Pafuncolo, il suo pafuncolo, che è... No, questo scopritelo da soli entrando assieme a questi tre meravigliosi personaggi in un mondo fantastico, che poi tanto fantastico non è. Viaggiate con Giò, Isacco e Pafuncolo nel bosco dei Viventi Fiori, fate la conoscenza del Lord Gatto e di Cuor di Quercia, e guardate - per una volta sola, fate attenzione - il Bituminoso. Poi, naturalmente, gustatevi un tè con Scarpalunga. Sarà allora che capirete tutto. -
Un solo obiettivo... il mondo
Un vecchio libro, un omicidio e gli uomini vestiti di nero. Riuscirà il giovane Ottavio a scoprire il mistero che si nasconde dietro all'antico manoscritto che ha causato l'assassinio di suo nonno Marcello? Chi sono i Pensanti e qual è il loro vero obiettivo? Il thriller di Giovanni Visone è una enigmatica ricerca storico-filologica intorno al potere: un viaggio in Francia, il sostegno della fidanzata Maria e del commissario Vincent Di Ghiaia aiuteranno il protagonista a svelare un diabolico disegno universale in cui ognuno di noi ha un ruolo ben preciso. E la verità sarà una sconvolgente presa di coscienza del fine ultimo di ogni conquista: il mondo. -
Come una fenice. Emozioni in versi
Per Alessandra Delle Fratte la fenice è l'animale mitologico simbolo del rinnovamento interiore, di una propria metamorfosi femminile legata al rapporto con gli altri e con il mondo. La figlia, la sorella, la madre, la compagna e la specialista nella cura del disagio interiore si alternano e si completano in liriche dense di esperienze e di pensieri, di ricordi d'infanzia, di storie d'amore filiale e romantico ma anche di storie dolorose: la separazione, la negazione e l'abbandono rivelano le ombre e le luci che da sempre convivono nell'animo umano. ""Come una fenice"""" è un intreccio di versi poliedrici, uno specchio di vite vissute, un universo vibrante di emozioni in cui la parola insegue e abbraccia la verità taumaturgica dei sentimenti."" -
Luglio 1999
"Luglio 1999"""", la silloge dell'esordio poetico di Marco Terrana, si apre e si chiude con una data: un giorno, un mese e un anno che risultano fondamentali per un viaggio rapsodico, lirico e al tempo stesso sperimentale in cui il tempo assume un valore imprescindibile dal contesto esistenziale che il giovane poeta ci dona come parte di sé stesso e del suo talento a saper interiorizzare la realtà e gli eventi che hanno forgiato la sua indiscutibile sensibilità artistica. E attraverso il topos letterario del ritorno dona al lettore la struggente sensazione di sentirsi finalmente a casa." -
Voglio che mio padre muoia
Può avere mai un libro, uno soltanto, la forza tale da distruggere un'intera famiglia? Pare di sì, a Fiumicino almeno, quel posto dove gli aerei ti cagano tutto il giorno in testa. A scriverlo è Urbano, liceale procace che sogna di divenire scrittore e di fare con la penna quello che Keith Richards ha fatto con la sua chitarra. ""Voglio diventare scrittore a tutti i costi"""" ripete nel suo primo libro/diario, che viene pubblicato e che diviene presto oggetto di culto consegnandolo alla celebrità. Voglio che mio padre muoia è il titolo, che manco a dirlo è tutto un programma. A raccontarlo però non è Urbano, che è scomparso nel nulla, ma Arturo, suo fratello. Lui sì un bravo ragazzo. Uno che rispetta le regole. Uno che ama la propria famiglia nonostante tutto. Amore e odio sono dunque i protagonisti del romanzo d'esordio di Francesco Furlan. Amore e odio che si sovrappongono e si confondono, in un vorticoso chiaroscuro di sentimenti tanto forti da togliere il fiato, da vedere che tutto è nero. Da volere che tutto sia nero."" -
Il gol del portiere
Con questa sua ultima opera in versi e in prosa, che ha accenti qua e là esplicitamente rodariani, Biagio Cipolletta torna a interrogarsi sulla parola dimostrando appieno in che senso proceda l'evoluzione della sua poetica: una parola così complessa, nel suo genuino e primitivo porsi, da suggerire l'idea che in lui le parole siano persone, accolte, presentate, trattate, come si usa da parte di un ospite cortese che voglia far stare a proprio agio quanti varcano la soglia di casa sua. Il gol del portiere non è un gol qualunque e trasforma la logica normale delle cose in quella più impeccabile delle verità umane. È così che lo scrittore, nel ruolo del portiere, grazie alla sua capacità di trattare le parole capovolgendone a volte il senso più ovvio, riesce a compiere un'impresa fuori del comune: ""Il sogno si è avverato / puoi correre di follia e di gioia / puoi impazzire per il campo / e ubriaco essere sommerso / dall'abbraccio dei compagni""""."" -
L'essenza della vita
Bella e intelligente, madre e moglie: apparentemente Carol ha tutto per essere una donna felice e realizzata, ma non è così. Il suo matrimonio, pur basato sull'amore, risente fortemente delle troppe assenze del marito, distante da lei non solo fisicamente. Poi, un improvviso viaggio di lavoro, un incontro casuale, il romanticismo eterno di Parigi: Carol e Giacomo si trovano così, e da questo momento niente sarà più come prima. Ragione e sentimento si scontreranno più volte nell'animo della donna, che fedele ai propri principi a lungo combatterà una silenziosa e solitaria battaglia contro un sentimento forte e sincero, l'essenza stessa dell'amore e della vita. -
Abissi
Abissi è la prima pubblicazione di Mattia Picca, va quindi innanzitutto detto che si tratta di una silloge frutto di esperienze giovanili. Una penna, dunque, fresca e vivida, che facendo perno sui sentimenti costruisce immagini dell'anima. Emozioni intarsiate da esperienze condivisibili, fatte di gesti e sguardi attraverso un flusso di parole continuo. Le liriche rimangono come delle istantanee della vita del poeta: indelebili momenti da fermare su carta per impedire che vengano risucchiati dal gorgo indefinito del tempo. Non un volume qualsiasi ma un dono che il poeta fa a se stesso e agli altri, rivelando un animo capace di espandersi e completare tutti gli ambiti dell'esistenza. -
Bagno in fondo a destra
Una vita normale. Una famiglia, un lavoro, una casa. Poi la decisione di mollare tutto, o quasi. Un furgone, pochi soldi, nessuna compagnia tranne quella di Ania, sua figlia. Fabio ha scelto di vivere così per comprendere, e comprendersi fino in fondo. Per riuscire, finalmente, a guardare la propria immagine riflessa nello specchio, uno di quei tanti specchi che durante il giorno gli mostrano un se stesso che proprio non gli piace ma che non sa ancora come cambiare. Sembra non abbia nulla, ma in realtà ha tutto ciò che gli serve. Tutto, tranne un bagno. Il parcheggio di un centro commerciale è il suo garage, la galleria la sua casa, le persone che lavorano nei negozi la sua famiglia. Molti lo guardano con sospetto, poi però capiscono che è ""uno a posto"""" e iniziano a volergli bene, come Monica, una cassiera, o Lucia, la barista, o ancora Pasquale, la guardia giurata, l'Amico con la A maiuscola. Surreale e ingenuo, Fabio è suo malgrado l'emblema della libertà e del coraggio."" -
L'ultimo spettacolo
Coinvolto suo malgrado in un provino televisivo, David Leroil decide di accettare: parteciperà a Last Man Standing, un misterioso e rivoluzionario reality show. Il gioco è semplice: sette persone rinchiuse in una casa. Sei vittime. Un killer. L'ultimo a rimanere in piedi vincerà cinque milioni di dollari. Del resto cosa ha da perdere? Il matrimonio con Shannon, l'amore della vita, è da poco naufragato; il suo lavoro di critico cinematografico è paralizzato dalle sabbie mobili del cinema spazzatura; pochi amici, e comunque poca voglia di vederli. Assieme a lui, nella casa, una giovane e bella maestra, una madre single, un ragazzo timido e insicuro, un cinquantenne scontroso e riservato, una coppia di sposini. Tutti, naturalmente, decisi a essere ""last man standing"""". Poi qualcosa sembra andar storto e il sogno della vittoria si trasforma in un incubo, un incubo molto più reale della realtà."" -
Muto!
2055-1984: un viaggio esistenziale a ritroso nel tempo, scandito, di volta in volta, da un oleorario a intermittenza, da flussi di coscienza, incontri, ricordi, flash back... Perché per essere capita, la vita va analizzata al contrario, perché quello che siamo oggi è la conseguenza di quello che siamo stati in passato, nel bene e nel male. Ma scavare nei meandri della mente è cosa assai complessa, a tratti pericolosa, e il rischio di perdersi, di diventare pazzi, ammesso che non lo si sia già, è sempre dietro l'angolo. ""Muto!"""" è un romanzo estraniante e estraniato che, contro ogni previsione, tenta con coraggio di tenere viva la speranza, di non far spegnere quella flebile fiammella di umanità che, sebbene involontariamente, abbiamo lasciato accesa."" -
I.M.I. di Littoria
Una delle esperienze di prigionia più dure a seguito dell'armistizio dell'8rnsettembre 1943 è stata senza dubbio quella degli I.M.I. (Internati MilitarirnItaliani) di Littoria, ai quali Luigi Fattorini dedica questo suo saggio.rnAll'indomani dell'armistizio, infatti, furono molti i militari italiani, ormairngiudicati traditori dai tedeschi, che dovettero subire l'internamento in campirndi concentramento nazisti, sopportando privazioni, percosse e umiliazioni. Nellarnmaggior parte dei casi i deportati erano coloro che si erano rifiutati dirnaderire alla neonata Repubblica di Salò, prendendo quindi ufficialmente lerndistanze dal fascismo. Vero e proprio punto di forza di questo testo è larnricerca empirica che l'autore ha svolto, individuando gli ex I.M.I. presenti nelrnsuo territorio d'origine (la provincia di Latina, anticamente Littoria) ernsomministrando loro un questionario a domande aperte. -
Al momento giusto
La vita di Francesco, vent'anni, trasferitosi a Roma da Cagliari per frequentare l'università, cambia improvvisamente a partire da un venerdì di primavera: si sveglia al mattino e decide di chiudere la relazione con il suo compagno, ormai giunta al capolinea; poche ore dopo scopre di aver vinto diciassettemila euro al Gratta e Vinci ma perde malauguratamente il biglietto qualche giorno più tardi. Nel frattempo Francesco incontra Federico, di cui si innamora, e sua sorella Martina muore vittima di un misterioso incidente stradale in Sardegna. Tutto avviene repentinamente e inaspettatamente, come inaspettati sono il pacchetto e la lettera che il protagonista di Al momento giusto riceve; all'interno, un pulsante verde dai poteri straordinari, in grado di catapultare indietro nel tempo chiunque lo schiacci. Per Francesco inizia così una irrazionale ricerca di spiegazioni e di verità, che lo condurrà a vivere con Federico l'esperienza più incredibile della loro vita. -
Poco o niente. Una semplice storia di cani randagi
Joe Catinari lavora come operaio non specializzato in una ditta di costruzioni. È sempre in ritardo con l'affitto, non ha mai un soldo in tasca e dilapida il suo magro stipendio in sigarette e alcool. Scrive, sogna di fare lo scrittore, ogni tanto qualche editore gli commissiona un racconto. Ha pochissimi amici, contorti e problematici quanto lui. Allucinazioni e salti temporali, momenti di confusione e insensatezza alternati a squarci di lucidità: Catinari è un personaggio senza fissa dimora, che vaga fluttuante da un eccesso a un altro, un randagio fedele a se stesso e al proprio senso di non appartenenza. Al proprio cane e a quell'amore lontano nel tempo, tormentato e ancora vivo, che lo spingerà a fare i conti con una parte del suo difficile passato. -
Le penultime lettere di Jacopo Ortis
Un misterioso manoscritto di Foscolo con un incredibile potere: far innamorare chi lo legge. Intorno alle sue pagine ruotano le vite di Ernest, architetto gay con la passione per le trame improbabili, perennemente innamorato dell'amore; Amanda, blogger delusa che dell'amore non vuole nemmeno sentir parlare; Giulia, barista tuttofare con una laurea in Lettere appesa al chiodo. Ma al Café du Cinéma, il locale di Pavia dove lavora Giulia, irrompono anche Adriano, insegnante dai pessimi rapporti con la tecnologia e grande fan del Torino, e Lorenzo, giovane ricercatore universitario deciso a risolvere l'enigma delle Penultime lettere di Jacopo Ortis. Tra eliche di aerei e segnali stradali rubati, lettere perdute e amori recuperati, il piacevole e divertente esordio letterario di Michela Cantarella colpisce per il suo tocco leggero, incisivo e ritmato, impreziosito da uno stile ironico e arguto.