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Non qui, non altrove
Non qui, non altrove è il ritratto meraviglioso di un'America che quasi nessuno di noi conosce. È memoria, spiritualità e bellezza. È identità, violenza e riscatto. È la storia di una nazione e del suo popolo.rnrn«Non qui, non altrove è una storia d'amore e un invito a lottare per restare vivi» - La Letturarn«Un tempo ci chiamavano indiani da marciapiede. Ci chiamavano indiani di città, superficiali, inautentici, rifugiati senza cultura, mele. Una mela rossa fuori e bianca dentro. Invece siamo quello che hanno fatto i nostri antenati. Siamo il modo in cui sono sopravvissuti. Siamo i ricordi che non ricordiamo, che vivono in noi»rnrnOgni anno, a Oakland, in California, gli indiani d'America organizzano un raduno, una grande festa della nazione perduta e impossibile da dimenticare. Ogni anno, oltre le perline colorate, le penne fra i capelli e il folklore turistico delle riserve, migliaia di nativi del Nord America confluiscono lì da altre città, dove vivono senza sentirsi mai a casa. Si ritrovano per cercare l'uno nell'altro una patria, per riavere un luogo che, almeno per un giorno, sia di nuovo solo loro. E ognuno lo fa a modo suo. Il giovane Dene tiene viva la memoria dello zio raccogliendo testimonianze per un documentario. Edwin entra a far parte dell'organizzazione del powwow, come i nativi chiamano l'evento, per conciliare le sue origini miste. Jacquie cerca di riprendere le fila della sua vita disperata attraverso quella famiglia che non sa più di avere. E così, insieme agli altri formidabili personaggi che popolano il romanzo, con le loro storie maledette e potenti che si intrecciano l'una all'altra, quegli uomini e quelle donne si preparano a vivere una giornata speciale, che si rivelerà fatale per tutti. -
I trasgressionisti
"Prossimo al matrimonio e spronato da un amico, l'anonimo protagonista del romanzo decide di aderire ai Trasgressionisti; come suggerisce il nome, questa setta si propone, attraverso trasgressioni man mano sempre più eversive, di sovvertire le consuetudini, l'ordine sociale, il potere costituito e l'egemonia del pensiero dominante. Riuscirà il nostro antieroe a sfuggire alle nozze abbandonando la sposa all'altare? Avrà il coraggio di varare una nuova esistenza all'insegna di piccole e grandi ribellioni? La risposta agli interrogativi sarà svelata in questo stesso libro, ma solo alla fine, quindi meglio non sbirciare o barare sfogliando veloci le pagine, anche se forse sarebbe abbastanza trasgressivo. [...]"""". (Giovanni Arduino)" -
L' angelo dell'abisso
Come in La svastica sul sole - The Man in the High Castle di Dick o 1984 di Orwell, Bordage immagina un possibile futuro che rilegge il presente.rnrn«Con il suo stile unico, Bordage dà al romanzo un respiro epico e si conferma grande scrittore» - Le Journal du Salon du Livrernrn«Bordage ha creato un universo nel quale si entra senza esitazioni» - Livres HebdornrnL'Europa è devastata da una nuova crociata e la pace, in realtà un'effimera tregua, è assicurata solo dalla figura del leggendario Arcangelo Michele, fondamentalista blindato nella sua roccaforte in Romania, e dalle sue legioni, forti del sostegno popolare. La democrazia è solo un ricordo, dall'America in crisi non arrivano più fondi, e i cieli sono solcati da bombardieri che turbano il sonno degli europei. In questo scenario da apocalisse, il dodicenne Pibe, sopravvissuto per miracolo, si ritrova all'improvviso orfano tra le macerie ancora fumanti della sua casa. Tra i giovani saccheggiatori accorsi nel tentativo di procurarsi cibo, abiti e denaro, e i miliziani che tentano di eliminarli, Pibe sceglie di seguire la banda degli adolescenti. Incontra così Stef, una ragazzina di pochi anni più grande di lui, dalla personalità bizzarra e dalle risorse infinite: di una bellezza pura e conturbante, scaltra, forse un po' veggente, misteriosa. Pibe ne resta subito ammaliato e la segue senza sapere perché. La loro meta, Pibe la scoprirà solo dopo un lungo viaggio verso oriente, e verso la verità. Tra distopia e realtà, L'angelo dell'abisso è un romanzo di azione e riflessione sui mali del nostro tempo e le loro possibili conseguenze, raccontato attraverso lo sguardo senza filtri del suo giovanissimo protagonista. -
Una spia americana
Con il ritmo e le sfumature di una spy story alla le Carré, Lauren Wilkinson conduce il lettore dietro le quinte della Guerra fredda, mostrando, attraverso lo sguardo ancora ingenuo della sua protagonista, il vero volto del potere. Quello nascosto.rnrnÈ il 1986, il muro di Berlino non è ancora caduto e la Guerra fredda non è ancora finita. Blocco occidentale e blocco sovietico combattono sul terreno delle guerre locali, accrescono gli arsenali nucleari, ma soprattutto si spiano. E la CIA recluta le menti migliori. Marie Mitchell, giovane e nera, è un'agente in gamba, ma al momento le tocca un monotono lavoro d'ufficio. Perciò, quando le offrono di unirsi a un gruppo in missione in Africa, non esita un istante ad accettare. La missione è far cadere il carismatico presidente del Burkina Faso, Thomas Sankara, il Che Guevara africano, troppo rivoluzionario e comunista per piacere agli americani. Marie partecipa alla missione, anche se in realtà ammira Sankara e quello che fa per il suo Paese. Marie parte anche se ha appena perso la sorella, che amava tanto da seguirne le orme professionali. Accetta nonostante sappia in cuor suo che è stata reclutata più per l'aspetto fisico che per il talento. Perché, prima di tutto, vuole essere una brava americana. Nei mesi che seguono, avrà modo di osservare Sankara da vicino, fino a entrare nella sua sfera più intima, fino a guadagnarsi la sua fiducia, forse il suo amore. E allora dovrà decidere verso chi essere leale. Dovrà scegliere se superare o no un'altra sottile, profondissima linea d'ombra. -
Un nuovo mondo
Con Un nuovo mondo, Barbara Kingsolver, una delle più grandi scrittrici americane, torna a parlare dei nostri tempi, attraverso storie, situazioni e personaggi sorprendentemente vicini a noi.rn Willa Knox e il marito sono due persone perbene, che hanno messo serietà e passione nel lavoro, amore e dedizione nella famiglia, impegno e altruismo nella vita sociale. Eppure si trovano senza lavoro e con una situazione familiare a dir poco fragile. La rivista con cui Willa collaborava ha chiuso i battenti, come tante, e l'università dove insegnava suo marito ha ridotto il personale per mancanza di fondi. I loro due figli sono precari da un pezzo e l'anziano suocero di Willa dipende da un sistema sanitario che fa acqua da tutte le parti. L'unica cosa che le rimane è una vecchia casa nel profondo New Jersey, un'eredità che si rivela ben più interessante di quanto non sembri. Mentre tenta di rimettersi in piedi con tutta la famiglia, infatti, Willa comincia a fare ricerche sulle origini dell'edificio, costruito in piena era vittoriana, e sul suo proprietario, un certo Thatcher Greenwood. Attraverso i suoi documenti e le lettere scritte alla vicina di casa, l'eccentrica signora Treat, Willa ridà vita ai due fantasmi, un uomo e una donna che hanno amato la natura e la scienza, e che per questo sono stati respinti e isolati dall'ambiente puritano e bigotto che li circondava. Eppure il mondo è cambiato, nonostante le forze conservatrici. E Willa si rende conto di vivere in un'epoca altrettanto rivoluzionaria, ed è pronta ad accogliere la nuova era. -
L' importanza di ogni parola
In un'epoca in cui il pensiero complesso è ridotto a slogan e tweet, L'importanza di ogni parola è il lascito di una delle più grandi scrittrici della storia americana, un'autrice che ha sempre messo al centro del proprio lavoro la ricchezza del linguaggio e la ricerca della verità.rn«Un estremo, vibrante contributo da una delle voci più alte della letteratura contemporanea» – Il VenerdìrnrnCosì, i diversi testi di questa raccolta hanno alla fine un unico filo conduttore, lo smantellamento delle apparenze (l'essere bianchi, l'essere neri, innanzitutto), con la loro natura ingannevole e strumentale. Ignorare quelle etichette, quei pregiudizi, dice Morrison, significa vedere e quindi vivere responsabilmente la nostra comune umanità. Divisi in tre sezioni, gli scritti di Morrison trattano perciò la questione dei diritti umani, e in particolare la figura dello straniero, l'emancipazione femminile, la libertà di stampa, il potere discriminante del denaro, il razzismo. Approfondiscono poi gli aspetti cruciali della cultura: il potere stesso del linguaggio, il ruolo dell'artista nella società, l'immaginazione letteraria, la presenza di una letteratura specificamente afroamericana. Infine spaziano tra i profili di personalità prominenti nel mondo dell'arte. Introdotte da tre testi di grande potenza espressiva - la preghiera per i morti dell'11 settembre, una riflessione su Martin Luther King e l'elogio funebre per James Baldwin - le tre parti sono accomunate dallo stile unico, elegante e cristallino di una donna che ha fatto della vita la sua opera più esemplare. -
Voce di carne e di anima. Poesie 2000-2009
«Ho avuto tante case e non ne ho abitata neanche una, ma la poesia, la fata migliore, mi fece una casa tutta per me, tutta per me.»rnrnTensione mistica e vocazione terrena, religione e follia, vitalità e scrittura. Per la prima volta viene raccolto in questo volume un ricco, intenso compendio di alcuni dei libri più importanti che la grande poetessa milanese ha affidato - negli ultimi dieci anni della sua vita - all'amico Arnoldo Mosca Mondadori, componendo un'originale sinfonia di «voci» di carne e di anima: da Corpo d'amore, con l'enigma di Gesù e del suo messaggio rivoluzionario, al Poema della croce, in cui si dipana il teatro della crocifissione; da La carne degli angeli, in cui si esprime il mistero delle presenze angeliche, al Magnificat, con al centro una Vergine Maria fragile e umanissima di fronte al mistero della divinità del figlio; dal Cantico dei Vangeli, in cui Pietro, Giovanni, Giuda, Pilato, Maria Maddalena intessono con Gesù un dialogo intenso, a Francesco, un monologo che è a un tempo confessione e preghiera; fino al bellissimo Eternamente vivo. Tutti testi che si sono sempre nutriti di un'enigmatica commistione di carnalità e trascendenza, scandendo con autenticità quasi crudele un'esistenza segnata dalla sofferenza. Nessun poeta assomiglia con altrettanta precisione alle sue opere come Alda Merini. Questa tensione «religiosa», e insieme terrena, spesso erotica, si è incarnata poeticamente in figure sacre via via diverse, voci bellissime e perfette, ora rarefatte ora sensuali, in cui la parola si sostanzia in versi, come scrisse Manganelli, «di una complessità tra minatoria e assurda, di straordinaria invenzione verbale e sintattica». Perché, come è scritto nella ""Nota introduttiva"""", Alda Merini «diventava» la voce di coloro che amava profondamente."" -
Avevo 15 anni. Vivere, sopravvivere e rivivere
Vivere, sopravvivere e rivivere. Una testimonianza che ci mostra che l'essere umano può non solo sopravvivere al peggio, ma rivivere senza limiti.rnrn«Coltivare la memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l'indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare.» – Liliana Segrernrn«In un momento storico in cui stiamo assistendo a fenomeni di odio e di intolleranza, testimonianze come quella di Élie Buzyn assumono un'importanza fondamentale» – dall'introduzione di Dario DisegnirnrnAgosto 1944. Dopo un'infanzia felice in Polonia, Élie Buzyn, a 15 anni, subisce l'indicibile: la deportazione, l'assassinio dei suoi famigliari, Auschwitz e poi la marcia della morte fino a Buchenwald. 11 aprile 1945. Il campo viene liberato: e ora? Come tornare alla vita? Guidato dalle voci del passato, Élie ricostruisce altrove ciò che è stato distrutto. Da Buchenwald alla Palestina, all'Algeria e infine alla Francia, il ragazzo compie il suo viaggio di ritorno dalla morte alla vita. Élie studia, si laurea in medicina, ricomincia a vivere un'esistenza piena e ricca, dedicata soprattutto a coloro che i nazisti avevano perseguitato: testimoni di Geova, malati psichiatrici, persone anziane, tra gli altri. E dopo tanti anni, tante esistenze salvate come medico, un giorno Buzyn capisce che è arrivato il tempo di testimoniare. «Dimenticare il passato significa incoraggiare la sua ripetizione in futuro»: questa frase, estratta dalla prefazione del suo libro, riassume il compito che Élie Buzyn si è dato. Élie testimonia ancora e ancora, a più di 90 anni, davanti agli studenti per trasmettere questo ricordo alle giovani generazioni, mentre l'antisemitismo, il revisionismo e il negazionismo rimangono drammaticamente vivi. E attraverso la sua testimonianza ci mostra che l'essere umano può non solo sopravvivere al peggio, ma rivivere senza limiti: è diventato maratoneta e ricorda con orgoglio quando, nel 2006, ha portato la fiamma olimpica. -
Storie della mia città
Un romanzo gradevolissimo e intelligente della nuova letteratura afroamericana.rnrnÈ una bella mattina di sole, quando Morayo si alza e inizia la giornata affacciandosi alla finestra della sua casa di San Francisco che abbraccia tutta la baia. Che vista: l'azzurro intenso di mare e cielo le provoca brividi di gioia, e le fa quasi passare la nostalgia di Lagos, troppo caotica e degradata, anche se è quella la sua patria. La casa di San Francisco le piace proprio, tanto solida che ha resistito al terremoto del 1906, come ama ricordare la padrona di casa, e ben piantata in un quartiere colorato che a Morayo ricorda i paesi dove ha vissuto con l'ex marito ambasciatore. C'è il postino cinese, sempre gentile con i suoi inchini, il fioraio palestinese diffidente che però le regala spesso un fiore, la senzatetto punk dal look esuberante e Antonio, il poeta che risveglia i suoi desideri. Morayo passeggia, quella mattina, avvolta in un abito africano dai colori vivaci, felice della sua indipendenza di donna âgée dalla vita ricca, di ricordi ed esperienze, di amicizie e passioni. Passeggia e nota la sua Porsche parcheggiata un po' così, ma in fondo che importa. Passeggia e scivola, senza rendersene conto. Un piccolo incidente che rimette in discussione la sua autonomia. Eppure, senza paura, quella rete di amicizie coltivate con intelligente empatia l'accoglierà di nuovo. Morayo Da Silva è una donna fantastica: brillante, vivace, capace di sfidare le convenzioni di età, genere e razza, anche a costo di essere fastidiosa, capisce il mondo e per questo lo colora. -
La misura delle nostre vite. Parole di Toni Morrison
Per chi conosce Tony Morrison questo libro rappresenta un memento: una raccolta di brani che esprimono tutta la sua poetica attraverso i suoi libri. Per chi ne ha sentito parlare e non la conosce ancora, è un modo per avvicinarsi allo stile, alla potenza e ai temi che ne hanno fatto un punto di riferimento della cultura internazionale negli ultimi quarant'anni.rnrnAgli autori che amiamo, ai quali siamo affezionati per le loro idee, per i loro libri, per la loro umanità fuori dal comune, spesso dedichiamo un tempo particolare. Quello di sottolineare e raccogliere quelle frasi tratte dai loro testi che ci colpiscono in modo particolare, perché rappresentano con poche parole il pensiero e l'arte di chi scrive, il pensiero e il cuore di chi legge. Per chi la conosce, dunque, questo libro rappresenta un memento: una raccolta di brani che esprimono tutta Toni Morrison, attraverso i suoi libri, da Amatissima fino a L'importanza di ogni parola. Per chi ne ha sentito parlare e non la conosce ancora, è un modo per avvicinarsi allo stile, alla potenza e ai temi - le diseguaglianze di genere, di razza, di ricchezza - che ne hanno fatto un punto di riferimento della cultura internazionale negli ultimi quarant'anni. A raccontare bene chi era, in una prefazione rivelatoria, affettuosa e commovente, è Zadie Smith, una delle scrittrici che hanno saputo meglio raccoglierne l'eredità. Compresa l'idea che qualunque essere umano ha infinite possibilità. -
Lasciami andare
Lasciami andare è un romanzo di grande impatto: nelle relazioni tra compagni e umani, nello scenario di una terra che diventa straniera, nella suspense della ricerca che trascina la protagonista verso un finale sorprendente. Davvero emozionante. «Attraverso le emozioni e le azioni dei suoi personaggi, Katie Flynn riesce a rispondere alla classica domanda: che cosa significa essere umani? Un libro perfetto per chi ama la letteratura e la fantascienza.» - Publishers Weekly Chi ricorda non muore mai. Lilac ha sedici anni, ma non è propriamente una ragazza, almeno non la ragazza che è stata. Quello che è rimasto di lei è la sua coscienza, diventata proprietà della Metis, una società high-tech che conserva le memorie dei morti per reinstallarle in nuovi «corpi»: i più poveri sono inseriti in oggetti di uso comune, i più fortunati in umanoidi tanto raffinati da sembrare donne e uomini. Sono i compagni, androidi di nuova generazione, e sono destinati ad arricchire le tasche della Metis e l'esistenza di chi è rimasto in vita dopo un'epidemia che ha decimato la popolazione. Per sopravvivere, i vivi si sono rinchiusi in grandi torri dotate di tutti i comfort. Completamente isolati. Lilac è stata assegnata a una ragazzina della sua età, alla quale racconta com'era il mondo ai suoi tempi. Lilac ricostruisce così la propria memoria, fino al momento della sua morte. Rendendosi conto di essere stata uccisa. Quanto tempo è passato da quel momento? Può ancora cercare il suo assassino e vendicarsi? Può ribellarsi alle leggi della Metis uscendo dalla torre per fare giustizia? La risposta è sempre sì, e Lilac attraverserà questo nuovo mondo per scoprire quanto di umano è rimasto in lei. Ambientato in un profetico futuro,Lasciami andare è un romanzo di grande impatto: nelle relazioni tra compagni e umani, nello scenario di una terra che diventa straniera, nella suspense della ricerca che trascina la protagonista verso un finale sorprendente. Davvero emozionante. -
Come il vento
Come il vento è una grande saga ambientata nell'American West, un'epica delle origini nuova, non convenzionale, ricchissima, nella quale si incrociano popoli diversi, e dominata dalla figura potente di una donna.Trinidad, 1796. La giovanissima Rosa inizia una sua personale rivoluzione contro i ruoli imposti da sempre alle donne. Rosa è intelligente, combattiva, appassionata e ha le idee molto chiare su quello che vuole fare della propria vita. Sa di avere tutte le capacità per gestire la fattoria di famiglia, e lo farà, visto che il fratello e la sorella se ne disinteressano completamente. Ma è la Storia a cambiare il suo corso prendendo il sopravvento: nello scontro tra potenze coloniali, il suo Paese passa dal dominio spagnolo a quello inglese. Così, diventa sempre più difficile capire se ai neri liberi che sono proprietari terrieri - come il padre di Rosa - sarà concesso conservare i loro diritti, la loro terra e, soprattutto, la loro libertà. Sono passati gli anni e ora Rosa vive vicino al Little Bighorn, nella nazione indiana Apsáalooke, con il marito Edward e la famiglia. Suo figlio Victor ha raggiunto l'età in cui dovrebbe diventare adulto, ma qualcosa lo blocca. Rosa capisce bene che è lei la causa di tutto, sono i segreti che si porta dietro da tanto tempo e che ora è arrivato il momento di rivelare al ragazzo. È arrivato il momento di raccontare a Victor chi è veramente sua madre e quali sono le sue radici. Per questo, perché il figlio sia un uomo a pieno titolo con il suo fardello di verità, Rosa inizia con lui un viaggio a ritroso da quel piccolo villaggio, attraverso le grandi pianure, verso la costa dell'oceano dove tutto è cominciato. -
Cose di cui non abbiamo parlato quando ero una ragazza
Un viaggio doloroso e catartico alle radici del male subito nel privato, ma anche una testimonianza coraggiosa e risoluta con cui dà voce a tutte le donne vittime di violenza.Jeannie Vanasco fa lo stesso incubo da quando era adolescente. Sogna sempre lui: un ex compagno di scuola a cui era molto legata, un ragazzo di nome Mark. Il ragazzo che l'ha violentata. Quando gli incubi diventano insopportabili, Jeannie decide – dopo quattordici anni – di uscire dal silenzio e affrontare l'origine di quel dolore. E Mark accetta di riprendere contatto con lei, e poi di incontrarla. Jeannie racconta la loro amicizia, prima e dopo lo stupro, e pone una domanda scomoda e necessaria: è possibile che una brava persona, o qualcuno di cui ti fidi, o che non definiresti certo «un mostro» commetta un atto terribile? E perché troppo spesso le vittime sono portate a minimizzare, giustificare, tacere? Intervistando Mark e ripercorrendo la propria vita dopo quel trauma, Jeannie mostra come quell'abuso l'ha segnata in maniera indelebile, mette in luce l'inadeguatezza del linguaggio usato per parlare della violenza sessuale e, più in generale, le contraddizioni, le ipocrisie, gli ostacoli che minano ancora il dibattito intorno a questo tema. Il suo memoir è un viaggio doloroso e catartico alle radici del male subito nel privato, ma anche una testimonianza coraggiosa e risoluta con cui dà voce a tutte le donne vittime di violenza. -
Utopia Avenue
«Ascesa e caduta di una rock band tra droga, sesso e voglia di farcela È l’ultimo romanzo dell’autore di “ Cloud Atlas” che mette in scena un viaggio psichedelico nella Swinging London» - Enrico Franceschini, RobinsonSiamo a Londra alla fine degli anni Sessanta. Quattro giovanissimi musicisti squattrinati si trovano per caso riuniti in un gruppo da un talent scout, per sostituire una band famosa che si è sciolta. Jasper alla chitarra, Griff alla batteria, Dean al basso e Elf, unica ragazza, alle tastiere decidono di suonare insieme, sono bravi, scrivono le loro canzoni e - dopo un esordio piuttosto confuso - entrano in sintonia. E se all'inizio si chiamano Way Out (visto che hanno salvato una serata buca), ben presto decidono di cambiare nome: saranno gli Utopia Avenue. Mentre le loro vite personali si complicano - Dean si mette nei guai con donne altrui e droghe psichedeliche, Jasper sembra rivivere vite passate, in particolare quella del suo avo Jakob de Zoet, Elf si perde in storie con uomini pessimi e scrive canzoni bellissime; l'unico che sembra solido è Griff, naturalmente - la loro carriera prende il volo, in una scena musicale straordinaria. Gli Utopia Avenue incontreranno i più grandi musicisti della storia, da Dylan a Cohen, dai Beatles a Bowie, mentre il mondo cambia per sempre. E da Londra, la band parte alla conquista dell'America. Da New York alla West Coast, tra feste pazze e un mare di soldi, i quattro ragazzi britannici sono in piena corsa. Mentre il grande orologiaio conta il ticchettio del tempo. -
Perché non cento?
"Perché non cento?"""" la prima silloge di Alessandro Pagani, è un inno alla vita, un formidabile gioco umoristico generato dal sapiente e genuino accostamento delle parole, inventate, ricomposte o tramandate dalla migliore tradizione poetica fiorentina, sia colta che popolare. L'autore dà prova di una sbrigliata fantasia e si concede all'improvvisazione ritmica senza trascurare le svolte imprevedibili del pensiero e delle emozioni. Dal calembour alle rime baciate o alternate, dal verso libero alla canzone: la poesia di Pagani è un ingegnoso laboratorio di ricerca, riceve linfa dal mondo e ce lo restituisce impeccabilmente arricchito." -
L'ultima danza
Carmelo e Livio sono cresciuti insieme e insieme si trovano a vivere una vita che non li soddisfa, circondati da una società bigotta e sputasentenze. Due maschere indossate per gioco danno ad entrambi la possibilità di riscattarsi, di mostrare a se stessi il proprio valore e la propria onnipotenza. Inizia così un gioco perverso, fatto di terrore e redenzione, che sconvolgerà in modi diversi l'esistenza di chi si troverà sulla loro strada. -
Arthur e il segreto dell'ampolla
Perso nella livida Inghilterra vittoriana, il giovane Arthur è un ragazzo fragile e sensibile. Anni prima, sua madre Rose è come scomparsa nel nulla e i nonni, duri ed egoisti, ora lo costringono a lavorare in miniera. La vita di questo adolescente è già segnata da abbandono, solitudine e insicurezza: la sua è una realtà arida e frustrante. O almeno lo è fino al giorno in cui scopre nella miniera una strana ampolla dotata di speciali proprietà, nonché l'accesso a un fantastico mondo parallelo: Grinland. Insieme al suo primo e unico amico, Fabianzap, Arthur comincerà a penetrare in questo straordinario universo e a conoscerne i singolari abitanti. Ma presto scoprirà anche la spaventosa minaccia rappresentata dalla malvagia strega Darkice, che intende rubare i desideri degli uomini così da ridurli a semplici automi alla mercé del suo potere. Cosa lega Arthur a Grinland? Forse la misteriosa scomparsa della madre ha a che fare con questo posto? Come potrà un adolescente timido e insicuro come lui opporsi alla potente Darkice e salvare i sogni dell'umanità intera? -
Venti chilometri di azzurro
L'Inferno degli Inferni, lo chiamano i guardiani. Una torre solitaria assediata dall'Atlantico e in balia delle tempeste da più di un secolo. Ar-Men è il faro d'alto mare più temuto e isolato della Bretagna, ed è per questo che Jean l'ha scelto: un luogo che spera sia lontano abbastanza da attutire i ricordi e il dolore. Ma possono la solitudine del mare e le prove estreme della natura sconfiggere il vuoto dell'anima? È davvero possibile uscire da un inferno affrontandone un altro? Jean dovrà scoprirlo in fretta. Dovrà capire e accettare senza riserve le proprie scelte, comprendere se stesso in un viaggio alla ricerca della propria identità, della speranza perduta e di una pace ancora sconosciuta. -
Il tabacco che brucia
Londra. Alison, occhi azzurri e sguardo penetrante, amante dell'architettura, del sesso e degli uomini, che le gravitano attorno come tanti piccoli satelliti. Luca, quasi quarant'anni, un impiego ben pagato in azienda, teatro, feste, donne, un inguaribile Peter Pan. Federico, ufficiale di Marina, alto, moro, affascinante con quei suoi magnetici occhi neri. Matteo, un lavoro temporaneo in Inghilterra, l'amore per i viaggi e la fotografia, una fidanzata rimasta in Italia e la sua relazione clandestina con la bella Alison. Un legame insano e instabile, impetuoso e nascosto, convulso e frammentario. Una passione che si tramuta in ossessione quella di Matteo per l'egocentrica Alison, donna dai contorni vaghi, che si compiace nel compiacere gli uomini, che sa vivere l'amore in un solo modo, veloce e profondo come un tiro di sigaretta, ardente ed evanescente come il tabacco che brucia. -
Narcophilia
Phil è un infermiere narcolettico che si muove su un filo sospeso nel vuoto, oscillando tra il sonno e la veglia, sotto una pioggia di antidepressivi e caramelle colorate. Passa le giornate a cercare di mettere ordine tra i sogni e la realtà. Crede di saper giocare a poker meglio di suo nonno ma la cosa più stravagante è che pensa di riuscire a fare affari con i più potenti narcotrafficanti del Regno Unito, mettendo in pericolo la vita della sua cara gemellina. E un nemico agguerrito lo perseguita: l'Orsetto di pezza. Phil, il personaggio principale del romanzo Narcophilia di Daniele Bonaiuti, è immerso in un'atmosfera surreale e onirica nell'estenuante attesa di un improvviso e inaspettato colpo di scena che cambi il suo destino.