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Il principio della carezza
Una donna, un uomo, una città deserta, una finestra che separa mondi e unisce solitudini. Con questi semplici elementi, Sergio Claudio Perroni costruisce una storia che racchiude due vite. Lei, scrittrice disincantata, e lui, lavavetri sognatore, non potrebbero essere più diversi, ma hanno due cose in comune: un passato da rimarginare, un presente che intreccia amarezza e amore. ""Il principio della carezza"""" è la storia del loro incontro, dunque del loro destino."" -
Pape Satàn Aleppe. Cronache di una società liquida
Crisi delle ideologie, crisi dei partiti, individualismo sfrenato... Questo è l'ambiente - ben noto - in cui ci muoviamo: una società liquida, dove non sempre è facile trovare una stella polare (anche se è facile trovare tante stelle e stellette). Di questa società troviamo qui i volti più familiari: le maschere della politica, le ossessioni mediatiche di visibilità che tutti (o quasi) sembriamo condividere, la vita simbiotica coi nostri telefonini, la mala educazione. E naturalmente molto altro, che Umberto Eco ha raccontato regolarmente nelle sue Bustine di Minerva. È una società, la società liquida, in cui il non senso sembra talora prendere il sopravvento sulla razionalità, con irripetibili effetti comici certo, ma con conseguenze non propriamente rassicuranti. Confusione, sconnessione, profluvi di parole, spesso troppo tangenti ai luoghi comuni. ""Pape Satàn, pape Satàn aleppe"""", diceva Dante nell'""""Inferno""""(VII, 1), tra meraviglia, dolore, ira, minaccia, e forse ironia."" -
Smash. 15 racconti di tennis
Il tennis è forse lo sport che ha ingaggiato i duelli più riusciti con la letteratura. Da Nabokov a Foster Wallace, generazioni di scrittori hanno contribuito a costruire l'immaginario di uno sport unico, elegante e popolare al tempo stesso, emozionante e silenzioso, rovente e glaciale come i suoi campioni: McEnroe e Borg, Lendl e Chang, Agassi e Sampras, Nadal e Federer, Djokovic. Da questa constatazione, nasce l'idea di un'antologia di racconti sul tennis. Smash ruba il titolo a uno dei gesti più spettacolari, liberatori, definitivi del tennis, la schiacciata. Ma trattiene tutta la dolcezza, l'arguzia, la sottile ironia di una volée smorzata. E libera anche l'implacabile precisione di un passante ben assestato. Tutti questi movimenti, e altri ancora, così rappresentativi dell'idea di tennis, si animano grazie alla personalità di quindici scrittori tra i più rilevanti del panorama letterario italiano che danno vita a un florilegio di temi sorprendentemente coerente e unitario: rimbalzano, infatti, da un autore all'altro, da un testo all'altro, elementi biografici - l'infanzia, la paternità, il dover crescere e il dover essere -, le sconfitte e le vittorie che costellano ogni esistenza, ma anche la giocosità e l'irruzione del desiderio e dell'eros. Smash è un libro di cui non vorremmo mai sentire dire ""Gioco. Partita. Incontro""""."" -
La Costituzione e la bellezza. Ediz. illustrata
Scelto da IBS per la Libreria ideale perché ci fa comprendere e amare ancor di più la nostra preziosa Costituzione.rnrnIn sedici capitoli, uno per ciascuno dei dodici principi fondamentali della Carta e quattro dedicati ai titoli che la compongono, il punto di vista del giurista Ainis si accompagna a una lettura illustrata da Sgarbi attraverso le opere d'arte evocate dal testo costituzionale.rnrnSe l’Italia è una Repubblica fondata sulla bellezza, come è stato recentemente proposto in Parlamento, non c’è dubbio che l’abitudine al bello - e a un patrimonio artistico e culturale che non ha eguali nel mondo - sia il vero elemento unificante degli italiani, e come tale si rifletta nel testo della Costituzione promulgata nel 1948. Sedici capitoli in cui Michele Ainis disegna un inedito commento letterario della nostra Costituzione e Vittorio Sgarbi lo affianca scegliendo un’opera per ciascuno dei dodici princìpi fondamentali e dei quattro titoli che compongono la prima parte della Carta. Un incontro che rivela la bellezza di un documento a cui contribuirono filosofi, linguisti e intellettuali come Croce, Marchesi, Calamandrei, capaci di esprimere nel rigore della forma un’altissima sensibilità letteraria. Questo “paesaggio umano e naturale”, che affiora tra gli articoli e i commi della Costituzione, esprime nella forma più riuscita la corrispondenza tra il diritto e i cittadini: noi stessi, posti davanti allo specchio della legge, potremmo riconoscervi molto della nostra eredità, e scoprirci più ricchi di quanto immaginiamo. A questa bellezza del testo della Carta, testimoniata dalla sua longevità, questo libro affianca un tesoro di riferimenti, assonanze, simmetrie, tratti dalle diverse arti e ispirati ai princìpi costituzionali: suggerimenti di lettura che illuminano la vitalità e l’attualità del testo della Costituzione, un monumento da preservare come parte del nostro immenso patrimonio culturale. La Costituzione e la bellezza è un dialogo tra arte, diritto e letteratura, che si legge come un’appassionata storia della bellezza d’Italia. -
Le cose crollano
Okonkwo è un guerriero, un lottatore, un uomo ambizioso e rispettato che sogna di divenire leader indiscusso del suo clan. Dal suo villaggio Ibo, in Nigeria, la fama di Okonkwo si è diffusa come un incendio in tutto il continente. Ma Okonkwo ha anche un carattere fiero, ostinato: non vuole essere come suo padre, molle e sentimentale, lui è deciso a non mostrare mai alcuna debolezza, alcuna emozione, se non attraverso l'uso della forza. Quando la sua comunità è costretta a fronteggiare l'irruzione degli europei, l'ordine delle cose in cui Okonkwo è nato e cresciuto comincia a crollare, e la sua reazione sarà solo il principio di una parabola che lo porterà nella polvere: da guerriero temuto e venerato, a eroe sconfitto, oltraggiato. -
No man's land. Terra di nessuno
Durante la guerra serbo-bosniaca, due soldati bosniaci, Tchiki e Tsera, perdono contatto con la loro guida e rimangono bloccati in una trincea, nella terra di nessuno tra i due fronti. Quando in quel fragile riparo arrivano anche due militari serbi in avanscoperta, la tensione sale alle stelle. In quel buco nella terra esplodono tutte le contraddizioni delle guerre contemporanee, dove è difficile distinguere i compagni dagli avversari, e l'unica verità sembra quella raccontata in presa diretta delle telecamere dei notiziari. Tratta dalla sceneggiatura originale dell'omonimo film di Danis Tanovic, Sandro Veronesi mette in scena, con scrittura precisa e serrata, una storia civile che arriva alle nostre coscienze con la forza di una granata. -
Una poltrona sulla Senna. Quattro secoli di storia di Francia
Raccontando la vita e le avventure delle diciotto personalità che si sono succedute sulla 29° poltrona dell'Académie française a partire dal 1634, Amin Maalouf ci fa rivivere quattro secoli di storia francese ed europea. L'Accademia ha sede lungo la Senna, in uno spazio compreso tra il Louvre e il Quai Conti; è da qui che si snoda il caleidoscopio di una storia che ancora continua: il potere dei re e dei cardinali, uomini di spada e di commercio; e ancora filosofi e uomini di scienza, poeti, librettisti, drammaturghi, romanzieri più o meno influenti nella vita pubblica. I conflitti di idee, gli scontri, gli intrighi, le storie d'amore tessono la trama di questa storia non solo della Francia, ma dell'Europa intera. Maalouf ricostruisce la querelle sul Cid, ci riporta all'editto di Nantes, alla questione del Giansenismo, all'espulsione dei Gesuiti, all'emergenza della massoneria, alla Rivoluzione francese, al colpo di Stato del 18 Brumaio, alla guerra con la Prussia del 1870, alla Comune di Parigi, alla scoperta dell'anestesia, all'istituzione dei funerali nazionali, sino all'Affaire Dreyfus e alle grandi guerre del XX secolo. A partire da una semplice poltrona, emblema della fragilità della nostra memoria, posto ai bordi della Senna, Amin Maalouf ci fa rivivere tutta la ricchezza di una cultura straordinaria come quella francese ed europea. -
Live. Ritratti, sopralluoghi e collaudi
"A volte i posti assomigliano semplicemente ai loro nomi"""", scrive Sandro Veronesi a proposito di Montevideo; a volte, invece, i luoghi, i volti, i fatti, hanno bisogno di altre parole per essere visti. È questa narrazione visiva a legare assieme, in un flusso unico eppure fatto di cose molto diverse, i reportage che compongono """"Live"""". Dalla Belgrado dei primi anni '90 a una preziosa intervista a Ian McEwan, dagli esami di maturità in un liceo tecnico su via della Bufalotta al Giro d'Italia, in """"Live"""" ogni storia vive della feroce e sensibile curiosità con cui l'autore l'ha vissuta, intuendo la loro capacità di superare la soglia del quotidiano e riuscendo a far emergere, con uno sguardo già nostalgico sulle cose del presente, il senso di un'epoca e la costruzione del nostro passato." -
Non avere paura di sognare. Decalogo per aspiranti scienziati
Quando l'astronauta Neil Armstrong lasciò la prima impronta dell'uomo sulla Luna, la sua voce entrò in tutte le case: ""Un piccolo passo per un uomo, un grande salto per l'umanità"""". La scienza, d'altronde, si racconta attraverso le intuizioni delle menti geniali che la illuminano, lasciando nell'ombra i """"piccoli passi"""" che portano un giovane studente a diventare un grande scienziato. Alberto Mantovani, il ricercatore italiano raccoglie in questo libro dieci regole per coltivare il sogno di molti ragazzi. Scorrendo questi consigli - che parlano di passione e rispetto, creatività e apertura al mondo, che invitano a non temere la fatica e ad ascoltare gli altri - si scopre pagina dopo pagina una guida per realizzare se stessi anche al di fuori del mondo della ricerca, nel lavoro e nella vita."" -
Perché no? L'ebreo corrosivo
"Un gentile, cioè un non ebreo, domanda a un ebreo: 'Perché voi ebrei rispondete sempre a una domanda con una domanda?' E l'ebreo: 'E perché no?' Perché questa storiella per me è estremamente importante? Perché muove una questione centrale nell'ebraismo: la domanda. La domanda è una delle basi che sostengono la cultura e il pensiero ebraici. Essere umano è colui che sa porre domande, non chi dà risposte. Perché chi pone domande apre alla produzione di senso, apre al futuro, dà alle generazioni a venire la possibilità di intervenire, di esistere. Perché la domanda è quella che apre la questione, sollecita una risposta anche su questioni già apparentemente chiuse: si trova sempre una nuova domanda."""" (Moni Ovadia)" -
Una primavera difficile
Maggio 1945, Radko Suban è un reduce sloveno dall'orrore dei campi di concentramento nazisti. Le sofferenze del lager hanno segnato il suo corpo, indebolito dalla tubercolosi, ma non hanno piegato il suo spirito, alimentato dalle sue letture. Dopo un lungo viaggio in treno, Radko riceve le cure in un sanatorio alle porte di Parigi, dove conosce l'infermiera Arlette. L'incontro con la donna risveglia i sentimenti di Radko, che riscopre la vita nella primavera più attesa di sempre, in cui i ricordi e i desideri leniscono il dolore di una guerra che ha lasciato nuove frontiere. Da uno dei più grandi testimoni del Novecento, un romanzo sulla riscoperta della libertà, sulle ferite e le resurrezioni della nostra storia, sulle passioni che ci rendono vivi. -
Neverhome
Si fa chiamare Ash, ma questo non è il suo vero nome. In realtà è una moglie fedele, che ha lasciato suo marito a casa. A lui, soldato destinato alla Guerra civile americana, ha sottratto l'uniforme dell'Unione per la battaglia decisiva alla conquista del Sud. ""Neverhome"""" racconta l'appassionante storia di questa eroina travestita che affronta la battaglia con determinazione assoluta, con ferocia persino, con un unico obiettivo: tornare viva a casa. Così Ash si immerge nelle situazioni più atroci, ai limiti dell'umanità, rimanendo fedele al suo mandato di soldato. Ma Neverhome nasconde anche un mistero: perché una giovane donna abbandona suo marito e va in guerra? Laird Hunt ci consegna un romanzo in cui si intrecciano avventura, amore, odio, compassione."" -
La disuguaglianza fa bene. Manuale di sopravvivenza per un liberista
L'economia è come il calcio: tutti ne parlano, molti ripetono meccanicamente le idee di altri, pochi sanno descriverne davvero i meccanismi. Nicola Porro ci mette in guardia dai rischi di un pensiero unico che non accetta voci fuori dal coro riscoprendo gli insegnamenti dei più importanti pensatori liberali, molti dei quali oggi ingiustamente trascurati. Parliamo di economisti, filosofi, statisti, persino romanzieri best seller, che nelle loro opere hanno spiegato, e in certi casi previsto, fenomeni con cui abbiamo a che fare quotidianamente. Le tasse e l'istruzione, il falso mito dell'uguaglianza e le profezie apocalittiche degli ambientalisti: in questo libro l'economia torna una disciplina che ci riguarda molto da vicino grazie ai grandi uomini che l'hanno raccontata. Da Thomas Jefferson a Vilfredo Pareto, dalla scuola austriaca di Mises e Hayek agli eroi nazionali Ricossa e Martino, da Houellebecq a Piketty, Nicola Porro ci conduce con linguaggio semplice, tono ironico e una punta di veleno politico, in un viaggio dentro l'attualità, che è anche un viaggio parallelo alla riscoperta dei nomi dimenticati di quella cultura liberale che ha contribuito in modo decisivo a creare l'impalcatura del nostro paese, e dell'Europa che oggi mettiamo maldestramente in discussione. -
Origini
Dopo la scomparsa del padre in Libano, Maalouf riceve a Parigi una cassa colma di documenti di famiglia che risalgono ai bisnonni paterni. Un'occasione per tornare con la memoria e con i dati a disposizione alla complessa storia delle generazioni che lo hanno preceduto. Tra contadini radicati nella sapienza originaria della terra, predicatori fondamentalisti, patrioti in lotta contro l'impero ottomano, uomini e donne impegnati a sopravvivere ma anche a realizzare i loro desideri di emancipazione dai pregiudizi di una cultura rigidamente tradizionale, si compone una grandiosa saga familiare. Una storia attraverso cui raccontare il conflitto di religioni, il confronto fra Oriente e Occidente, il dramma del fondamentalismo. -
Istantanee
Secondo la definizione di Salvatore Battaglia nel ""Grande dizionario della lingua italiana"""", l'istantanea è eseguita con un tempo di esposizione molto breve senza l'impiego di un sostegno. Claudio Magris compone un florilegio di istantanee, raccolte in ordine cronologico, dal 1999 al 2016. In esse Magris ritaglia piccoli e grandi aspetti della vita quotidiana, della vita politica, della nostra intimità. Stigmatizza false credenze, modi di dire, comportamenti che nascondono abissi di incomprensione e superficialità; sottolinea piccoli gesti, nascosti, che rivelano l'ampiezza dell'animo umano. Pesca dalla storia e dalla letteratura situazioni sorprendenti, capaci di illuminare il presente confuso in cui viviamo. Ne emerge una piccola commedia umana, un affresco unitario delle nostre vite nevrotiche, il cui telaio è lo spirito caustico, ironico, sempre pieno di Pietas dell'autore, autentico moralista (nel senso alto del termine) dei nostri tempi. Che non ci dice mai come dobbiamo essere o vivere, ma ci invita a guardarci con rigore e tenerezza. E alla fine di questo viaggio ci saluta con un invito: """"Solo quando puoi nuovamente ridere, dice una scritta letta più di trent'anni fa sulla porta del Duomo di Linz, hai veramente perdonato""""."" -
Dall'ombra alla luce. Da Caravaggio a Tiepolo. Il tesoro d'Italia. Vol. 4
Negli occhi delle capre di Rosa da Tivoli c’è una verità dolente, un’alternativa coscienza del mondo, un’umanità mascherata.«Credevo di sapere cos’è l’Italia:non lo sapevo abbastanza. È stato come risvegliarsi davanti alla sua natura di scrigno contenente in infiniti scrigni, davanti a una inesauribile e prodigiosa dotazione di bellezza.» - Paolo di PaoloQuarto appuntamento della storia e geografia dell'arte italiana condotta da Vittorio Sgarbi. Dopo il ciclone Caravaggio, tutti i grandi pittori giungono a Roma per vedere e toccare con mano la scia di fuoco che il pittore lombardo ha lasciato dietro di se'. Mattia Preti, Ribera, Bastianello, Rubens, Valentin de Boulogne tutti rimangono folgorati dal genio inventivo, dalla forza espressiva di Caravaggio. Ma, quasi contemporaneamente, come per reazione alla forza rivoluzionaria di Caravaggio, si assiste a un progressivo ritorno all'ordine: i Carracci, Guido Reni. Vittorio Sgarbi, con la sua prosa letteraria, ci conduce in un viaggio nei tesori inesauribili d'Italia, un viaggio nel tempo e nelle specificità di ogni città comune regione. -
Venite venite B-52
Ennio Miraglia è un eroe dai sogni spezzati. Ha amato la musica fino a quando le canzoni dei Beatles non hanno fatto naufragare la sua carriera di sassofonista. Ha cercato il riscatto in televisione, ha fatto il venditore, il padre e il ribelle, ha creduto nel comunismo finché non è crollato con le sue speranze. Ora è un latitante in fuga dai suoi errori e dai suoi doveri, frequenta night club e sezioni di partito con le stesse cattive compagnie, cercando le ombre del miracolo italiano in cui aveva investito tutto se stesso. Un romanzo divertente e implacabile, che attraversa vent'anni di storia del nostro paese come una corsa a perdifiato all'inseguimento dei nostri sogni. Ennio Miraglia, in fondo, è uno di noi. -
I deboli sono destinati a soffrire? L'Europa, l'austerità e la minaccia alla stabilità globale
Il destino dell'economia mondiale è in bilico, e l'Europa sta facendo tutto il possibile per minarlo: la tensione tra i paesi membri è altissima, e il rapporto con l'alleato di sempre, gli Stati Uniti, molto compromesso. In questo drammatico racconto dell'ascesa e del colossale crollo dell'economia europea, Yanis Varoufakis spiega come le radici del collasso vadano rintracciate molto più a fondo di quanto i nostri leader siano disposti ad ammettere - e come finora non sia stato fatto nulla per porvi rimedio. Da quando l'uragano della crisi economica si è abbattuto sull'Europa, infatti, i leader degli stati membri hanno scelto di rispondervi con una miscela di misure votate all'indebitamento e all'austerità invece di mettere in piedi un sistema di riforme, lasciando così che fossero i cittadini più poveri delle nazioni più povere a pagare il prezzo degli errori commessi dalle banche, e non facendo nulla per prevenire la prossima crisi. Al contrario, le politiche di austerity ricadute sulle nazioni più deboli, già colpite dalla recessione, hanno favorito l'insorgere di sentimenti estremisti e razzisti. Già ministro delle Finanze nel governo Tsipras, Varoufakis ha un posto in prima fila nelle stanze dove si decide la politica economica europea, e svela come la zona euro, senza un radicale cambiamento di direzione, rappresenti un castello di carte destinate a cadere e una minaccia per se stessa e la stabilità globale. -
Kant e l'ornitorinco
Questo volume rappresenta una delle pietre miliari del percorso filosofico di Umberto Eco e una delle pietre miliari della riflessione semiotica internazionale tout court. Eco torna alla filosofia (ammesso che mai se ne sia distaccato), per confrontarsi soprattutto con l'ontologia e le scienze cognitive in materia di percezione, realismo, iconismo. Confrontandosi con i nodi fondamentali della filosofia di ogni tempo, da Aristotele a Heidegger, Eco discute i problemi dell'essere, della verità, del falso, del riferimento, della realtà, dell'oggettività della conoscenza e della congettura. Con straordinaria lucidità, Eco anticipa così, nel 1997, temi destinati a diventare cruciali nel dibattito filosofico attuale - prima fra tutte la questione del realismo. -
Il caso e altre novelle
Passò il viaggio in treno fissandornil paesaggio che gli scorreva davanti.rnA un certo punto, sorprendendornperfino se stesso, sollevò le manirne dispose le dita a formare un rettangolo,rne guardò il mondo dentro quella cornice,rncome nell’obiettivo di una cinepresa.rnrnrnIn occasione del 20° anniversario dalla scomparsa del grande regista polacco e delle celebrazioni a lui dedicate nel corso del prossimo Festival del Cinema di Venezia, vengono raccolti in questo libro alcuni suoi testi inediti: racconti, diari, riflessioni, legati al suo lavoro ma non solo. Kieslowski, il famoso regista del Decalogo, fin dalla sua tesi di laurea qui pubblicata assieme anche a un diario di lavorazione, dimostra nella scrittura una vera tensione narrativa che dona a questi testi un carattere prettamente letterario. Vere e proprie ""novelle cinematografiche"""", questi racconti sono ricchi di riferimenti, descrizioni, approfondimenti psicologici dei personaggi, riflessioni dell'autore sulla sua vita e sul mondo circostante. Capace di affrontare tematiche artistiche e filosofiche con una semplicità stilistica immediata e sorprendente, questi testi di Kieslowski esprimono la medesima forza estetica e narrativa della sua produzione cinematografica e non possono che rimanere impressi nella memoria del lettore.""