Sfoglia il Catalogo feltrinelli034
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8621-8640 di 10000 Articoli:
-
Cinema: il destino di raccontare
Un'ampia e preziosa raccolta di scritti cinematografici di Debenedetti. La testimonianza della lunga e duratura relazione con il cinema del grande critico biellese.rn«Ristampa arricchita degli scritti di uno dei più grandi critici letterari italiani, che lavorò anche nel cinema, dalla Cines ai cinegiornali. Gli anni 30 e non solo, fino alle riflessioni acutissime sulla stagione del cinema moderno» - Robinson, La RepubblicarnSe si escludono le bellissime pagine su Charlie Chaplin, il suo attore-feticcio, nel Romanzo del Novecento, il grande affresco di Giacomo Debenedetti sulle forme narrative del secolo breve, manca un capitolo, quello sul cinema, un'esperienza ormai alle spalle. Cinema: il destino di raccontare ricompone il capitolo mancante, attingendo dalle riviste letterarie e cinematografiche, e dai quotidiani, un gran numero di interventi che delineano il ritratto inedito di uno dei pochissimi scrittori di cinema in cui il rapporto fra teoria e pratica è forte e incisivo, la concretezza dei riferimenti assolutamente estranea al compiaciuto estetismo dei letterati imprestati al cinema. Il suo territorio d'elezione è il cinema americano, dove la sceneggiatura è in grado di «mettere tutto in movimento». Se grazie alle prodigiose risorse della macchina produttiva tutto funziona, o quasi, il merito va anche agli attori e alle attrici. Sono loro che evocano le intermittenze del cuore. Soprattutto Katharine Hepburn che «ci fa toccare alcuni segni del Destino con la maiuscola. È andata lei personalmente, è andata lei per noi, così fragile e femminile e lieve, a parlare con la Sfinge. È una di quelle che si sono voltate indietro, e tuttavia ritornano a noi. Oh. Euridice!». -
Ragazze scatenate
L’autrice best-seller Jessie Burton firma il suo primo libro per ragazzi - una favola sulla forza di essere ragazze e sorelle, sull’immaginazione e il coraggio, illustrata da Angela Barrett.rnrnPer le sue dodici figlie, la morte della Regina Laurelia in un incidente automobilistico è una tragedia che va oltre la perdita della madre. Il padre, Re Alberto, non può sopportare l’idea che le principesse siano in pericolo, e decide di tenerle al sicuro, a tutti i costi. Le ragazze sono costrette così a rinunciare allo studio, alle loro passioni, e, soprattutto, alla loro libertà. Ma la più grande delle sorelle, la Principessa Frida, decide di non piegarsi al volere paterno, custodendo un tesoro che nessuno può portarle via: il potere della sua immaginazione. Così, con ironia e ingenuità, Frida e le sue sorelle cominceranno a combattere perché sia permesso loro di vivere libere. -
Le mattine al Café Rostand
In questi racconti, Ismail Kadare, riesce a trasmettere il fermento e la passione di una vita votata alla scrittura e all'arte.rn«Una raccolta di affascinanti racconti a sfondo autobiografico. Da grande creatore di miti, arcaici e atemporali, Kadaré evita di indicare le date delle vicende di cui scrive. Così le memorie diventano letteratura» - Wlodek Goldkorn, RobinsonrnIl Café Rostand è un luogo mitico della Parigi letteraria e per Ismail Kadare un luogo del cuore in quella che è diventata la sua città. Un legame che dura da oltre quattro decenni, da quando, nei primi anni settanta, miracolosamente gli venne permesso dal regime albanese di visitare la capitale francese. Il Café Rostand diventa un riferimento, una tappa obbligata ogni mattina per leggere e scrivere, rifugio e fonte d'ispirazione, routine che gli permette di evocare Tirana e Mosca, l'Accademia di Francia e il Macbeth, il premio Nobel ma anche gli amici e i compagni che subirono, come lui, il bavaglio della dittatura in Albania, e le figure letterarie che Parigi, con la sua storia e il suo fascino, gli ricorda. -
Gli esclusi
Il quinto romanzo di Elfriede Jelinek, scritto nel 1980 e mai tradotto in Italia sinora, è un duro atto di accusa – ispirato da fatti reali – contro una società che costringe i figli a riprodurre gli errori e le mostruosità dei propri padri. rnrnVienna, fine degli anni Cinquanta. Un uomo cammina in un parco senza sapere che presto sarà picchiato da quattro adolescenti. L’uomo – soltanto una delle loro vittime, ignare e casuali – non ha colpa e i ragazzi non vogliono i suoi soldi, non vogliono niente, se non sfogare la loro rabbia in modo feroce e insensato. Sophie, Hans, Rainer, Anna: tutti diversi e tutti accomunati dallo stesso sentimento di disprezzo ed esclusione dalla società e dal futuro, come se qualcuno li avesse chiusi fuori di casa, sprangando la porta per non farli più entrare. In una città ancora assediata dai demoni del nazismo, intrappolata nella sua eredità emotiva e incapace di esorcizzarla, questi quattro ragazzi sembrano reagire a un mondo di maschere e rassegnazione con una logica perversa che li condurrà al limite estremo. Il quinto romanzo di Elfriede Jelinek, scritto nel 1980 e mai tradotto in Italia sinora, è un duro atto di accusa – ispirato da fatti reali – contro una società che costringe i figli a riprodurre gli errori e le mostruosità dei propri padri. Tagliente, duro, limpido, Gli esclusi conferma Elfriede Jelinek fra le autrici più importanti del nostro secolo. -
Repubblica luminosa
Finalista sezione narrativa straniera Premio Gregor von Rezzori 2019Un romanzo serrato che ci obbliga a mettere in discussione tutte le nostre certezze, feroce come Cuore di tenebra di Conrad e magico come il mondo di García Márquez. Un caso editoriale internazionale, che ha reso ancora più luminosi l’audacia narrativa e il talento di Andrés Barba.rnrn“Il prossimo autore di culto spagnolo.” - Lirernrn“Barba ha un talento straordinario.” - Publishers Weeklyrnrn“Andrés Barba è in grado di far lucernsui nostri sentimenti più oscuri.” - Edmund Whiternrn""Un romanzo luminoso e oscuro come lo sono tutti i romanzi che sprofondano nei territori delle verità più nascoste e più segrete, difficilmente riconducibili alle forme del linguaggio di superficie."""" – Giorgio Montefoschi, La LetturarnLa piccola cittadina tropicale di San Cristóbal, incastonata tra la foresta e il fiume, è sconvolta dall’improvvisa comparsa di trentadue bambini. Nessuno sa da dove vengano, parlano una lingua incomprensibile, sono affamati e violenti. Gli abitanti della città, che avevano appena trovato una stabilità economica, sono terrorizzati. Dopo che due adulti vengono accoltellati in un supermercato, nessuno a San Cristóbal ha il coraggio di guardare questi bambini negli occhi, per paura di diventare la loro prossima preda. C’è chi cerca spiegazioni, chi vuole salvarli e chi invece si schiera decisamente contro di loro. Ma chi sono questi bambini? Da dove vengono e cosa vogliono? Vent’anni dopo, un testimone di quei terribili fatti racconta la storia dell’anno e mezzo in cui la città invasa dai bambini è stata costretta a ripensare la sua idea di ordine, violenza, civiltà. Un romanzo serrato che ci obbliga a mettere in discussione tutte le nostre certezze, feroce come Cuore di tenebra di Conrad e magico come il mondo di García Márquez. Un caso editoriale internazionale, che ha reso ancora più luminosi l’audacia narrativa e il talento di Andrés Barba."" -
Il sogno di Jakov
Ispirata dalla corrispondenza dei suoi stessi nonni, Ludmila Ulitskaya racconta con tenerezza e ironia una saga famigliare che attraversa quattro generazioni e un secolo di cultura russa, attraverso la voce di una donna indimenticabile.rnrn“Un affresco romanzesco degno di Tolstoj.” - Kerenn Elkaïm, Livres Hebdornrn“Il romanzo più personale di Ludmila Ulitskaya.” - Hans-Peter Kunisch, Süddeutsche ZeitungrnrnNel bauletto di vimini lasciato da sua nonna Marusja prima di morire, Nora trova le lettere scambiate dalla donna con il suo giovane fidanzato e poi marito, Jakov. Leggendole e ricostruendo la sua storia, scopre una donna affascinante, femminista prima della rivoluzione,rnballerina e comunista ardente, che non manca di esprimere con convinzione le sue idee e il suo desiderio di libertà. Ma i sogni e le ambizioni della giovane coppia crollano sotto il peso della storia sovietica. Quando Jakov viene spedito in Siberia con l’accusa di sabotaggio, anche suo figlio, il padre di Nora, gli volta le spalle. La storia del grande amore dei suoi nonni sconvolge la vita di Nora, una scenografa appassionata e indipendente che ama scegliersi amanti e progetti mentre cresce da sola suo figlio, e che ora scoprirà, a poco a poco, il potere del legame con la sua famiglia. Ispirata dalla corrispondenza dei suoi stessi nonni, Ludmila Ulitskaya racconta con tenerezza e ironia una saga famigliare che attraversa quattro generazioni e un secolo di cultura russa, attraverso la voce di una donnarnindimenticabile. -
Il silenzio di averti accanto
Il silenzio di averti accanto è un romanzo che parla di noi, dei nostri desideri, dei nostri segreti. Una saga famigliare che ha il passo spedito dell’epica e il respiro intimo della confessione, ardente come l’amore di un genitore per il proprio figlio.rnrnUn uomo “che non è più un ragazzo” sta per diventare padre e stringe un patto con la moglie: se il figlio sarà una femmina, la scelta del nome spetterà alla donna; se sarà un maschio, toccherà a lui. Quando l’ultima ecografia svela che nascerà un maschio, il protagonista comincia a pensare al nome da dargli. Potrebbe chiamarlo Marino, come il nonno che non ha mai conosciuto e che gli ha lasciato una biblioteca di oltre seimila volumi. Un sindacalista che aderì al Fascismo, illudendosi che Mussolini avrebbe portato una maggiore giustizia sociale, e rimase fedele ai suoi ideali fino in fondo. Oppure potrebbe chiamarlo come il fratello minore di Marino, Almo, che scelse il Partito Comunista nella speranza di una rivoluzione che non sarebbe mai arrivata. Almo e Marino, due fratelli diventati una leggenda, un mistero insondabile, quasi una maledizione. La storia li vuole mossi da un odio reciproco che li porta a combattersi fino all’ultimo dei loro giorni: Marino ha mandato al confino Almo; Almo, appena caduto il Fascismo, ha fatto arrestare Marino. Le vite di entrambi si sviluppano così simili ma irrimediabilmente lontane, finché le donne della loro vita proveranno a riavvicinare i pezzi di una famiglia alla deriva. Il protagonista, naturalmente, vuole che il figlio abbia il nome dell’uomo più giusto e si mette a cercare, a interrogare, a scandagliare le storie dei suoi fantasmi, partendo da un misterioso biglietto di Marino trovato nello scaffale della vecchia biblioteca. Inizia così un viaggio nella storia di due uomini, di una famiglia e di un intero paese che dal 1916 arriva fino ai giorni nostri. E la verità che affiora è sorprendente come il nome che porterà suo figlio. Il silenzio di averti accanto è un romanzo che parla di noi, dei nostri desideri, dei nostri segreti. Una saga famigliare che ha il passo spedito dell’epica e il respiro intimo della confessione, ardente come l’amore di un genitore per il proprio figlio. -
Usare il cervello. Ciò che la scienza può insegnare alla politica
Cosa sono l’intelligenza, la memoria e le emozioni? Come prendiamo decisioni e ricerchiamo la felicità? rnrnOggi possiamo comprendere almeno in parte come il cervello, la nostra scatola delle meraviglie, ci metta in grado di percepire il mondo attraverso i cinque sensi, come ci permetta di rielaborarlo e di tradurlo in azioni concrete e pensieri astratti. Non tutto ci è ancora chiaro: ad esempio non abbiamo svelato gli intimi meccanismi che inducono proprio alcune cellule del cervello a “decidere” di interagire tra di loro per dare origine a un pensiero o a un’azione concreta. Non abbiamo nemmeno compiutamente riempito di significato, dal punto di vista scientifico, termini come intelligenza, coscienza, empatia e sentimento, che pure ci risultano così familiari. Ciononostante il nostro agire è il prodotto delle funzioni del cervello, quindi studiare l’uomo che pensa può aiutarci a capire l’uomo che fa. Per questo descrivere la parte del nostro corpo che conosciamo meno significa parlare non soltanto di scienza ma affrontare la società, la politica, la cultura, la nostra vita quotidiana. Questo libro racconta in modo avvincente l’architettura del laboratorio delle idee e le leggi che lo governano: avvicinarsi a questo mistero permette di intuire ciò che può fare e non può fare il cervello, prima di immaginare cosa è bene che faccia o non faccia. -
Fratello. Testo inglese a fronte
Due gemelli, due poeti osannati tra le voci più limpide della nuova generazione americana e un’unica, potente, raccolta. rnrnLe loro poetiche e i loro riferimenti sono molto diversi: se Matthew scrive con l’incandescenza di Allen Ginsberg e Jack Kerouac, Michael possiede una grazia simile a William Carlos Williams ed Emily Dickinson. A unirli in questo volume sono i versi, risoluti e nitidi, che ciascuno ha deciso di scrivere per la morte del loro fratello maggiore, tragicamente scomparso. La coesistenza della loro scrittura, così diversa eppure così prossima, sprigiona una poesia struggente ed emotiva che indaga l’amore e il dolore di una famiglia, rivendicando con caparbietà l’urgenza della vita e la sua forza espressiva. -
Il fabbricante di storie. Vita di Giorgio Scerbanenco
La vita di Scerbanenco, ricostruita in questo libro per la prima volta dalla figlia Cecilia attingendo a un’ampia mole di documenti dall’archivio di famiglia, ha il ritmo della sua scrittura: instancabile, multiforme, tagliente nell’indagare le sottigliezze dell’animo umano.rn«Scerbanenco siede davanti alla sua macchina per scrivere. È l’ora in cui tanti operai, tanti impiegati, iniziano il loro lavoro. Infila un foglio nel rullo della macchina. Poi guarda il foglio, la macchina, guarda il gatto che imperversa su poltrone e tappeti di casa: pensa. La trama di un suo romanzo sta tutta in una cartellina, al massimo due, si tratta di rapidi appunti sommari, appena un abbozzo di quello che dovrà accadere. Tutto il resto Scerbanenco l’ha in testa.» - Oreste del Buonorn“Narratore, autentico e instancabile, della razza di un Georges Simenon”, come lo definì fulmineo Oreste del Buono, Giorgio Scerbanenco veniva da lontano, da quella Russia zarista che lasciò ancora in fasce e che lo accompagnerà per sempre nel suono di un cognome diventato il marchio del maestro indiscusso del noir italiano. La vita di Scerbanenco, ricostruita in questo libro per la prima volta dalla figlia Cecilia attingendo a un’ampia mole di documenti dall’archivio di famiglia, ha il ritmo della sua scrittura: instancabile, multiforme, tagliente nell’indagare le sottigliezze dell’animo umano, illuminata dall’ironia. Una scrittura al servizio dei lettori dapprima nelle redazioni dei giornali e dei periodici con cui collabora dagli anni ’30, segnalato da Cesare Zavattini che aveva intuito il talento di quel giovane che batteva sui tasti della macchina da scrivere. Negli anni ’60 arriva finalmente il successo in libreria con la serie di romanzi con protagonista Duca Lamberti, che gli valgono la consacrazione internazionale: dopo una vita nell’ombra, spesso scrivendo sotto pseudonimo, la stella di Scerbanenco poteva finalmente brillare. L’autore di Venere privata e Milano calibro 9 rivive in queste pagine nelle sue molteplici scritture, dal rosa al giallo, dalla radio al cinema, e in un’inedita dimensione privata, piena di sorprese e inquietudini come la trama di uno dei suoi romanzi. -
Sfrattati. Miseria e profitti nelle città americane
Premio Pulitzer 2017rnLibro dell’anno per The New York Times,rnThe Washington Post e The Boston Globe.rnrnVincitore di National Book Critics Circle Award for Nonfiction PEN/John Kenneth Galbraith Award for Nonfiction Andrew Carnegie Medal for Excellence in Nonfiction Chicago Tribune Heartland Prize Hillman Prize for Book Journalismrnrn“Uno dei migliori libri del 2017.” - Barack Obamarnrn“Questo libro mi ha fatto capire cosa significhi essere davvero poveri in questo Paese: è scritto benissimo, è stimolante e indimenticabile.” - Bill Gatesrnrn“Dopo aver letto Sfrattati, ci si accorge di non poter avere una seria conversazione sulla povertà senza parlare del tema della casa. Questo libro è talmenteimportante, che non lo si può ignorare.” - The New York Times rnrnIn questo libro magistrale e struggente, Matthew Desmond ci conduce all’interno dei quartieri più poveri di Milwaukee per raccontare la storia di otto famiglie in bilico davanti alla minaccia dello sfratto. Vanetta, Lamar, Scott e Arleen sono tutti alle prese con debiti, bambini da crescere, famiglie difficili e affitti da pagare. I loro destini sono nelle mani di Sherrena Tarver, ex-insegnante diventata nel tempo piccola imprenditrice immobiliare, e Tobin Charney, proprietario di uno dei campi caravan della città. Tra compassione e interessi individuali, tra solidarietà e isolamento, si consuma il confronto fra chi ha paura di perdere tutto e chi, per lavoro, è costretto a chiedere loro l’impossibile. Il fenomeno degli sfratti, fino a poco tempo farnmolto raro anche in contesti estremamente poveri, è oggi all’ordine del giorno, perché la maggior parte delle famiglie spende più della metà del proprio reddito in affitti, così che la casa, bene indispensabile per la realizzazione e la prosperità di una comunità solida e serena, è passata ad essere un privilegio esclusivo delle classi più ricche e fonte di conflitto sociale, psicologico, economico. Con una prosa vivida e intima, di incredibile forza narrativa, e un lavoro di ricerca che ha cambiato per sempre il modo di indagare la realtà sociale, MatthewrnDesmond ha costruito uno dei più memorabili reportage degli ultimi anni, raccontando senza riserve né pudori la storia, i volti e il futuro di chi vive dietro ai numeri e alle statistiche di disuguaglianze che non sembrano conoscere limiti. Proprio nel ricordarci che queste sofferenze sono vergognose e tutt’altro che necessarie, Desmond ci offre non solo delle soluzioni concrete ai problemi affrontati, ma una spinta positiva, vigorosa e urgente a immaginare un nuovo modello di società e un nuovo ideale comune di felicità. -
Un appartamento a Parigi
Dopo La ragazza di Brooklyn, Guillaume Musso firma un nuovo thriller, travolgente e ipnotico. Un tuffo vertiginoso nel misterioso mondo della creazione artistica e dei fantasmi che la animano.rnrn“Non solo un thriller, un caleidoscopio tra colpi di scena e sentimenti.” - Teresa Ciabatti, La Lettura. Il Corriere della SerarnrnParigi, un appartamento senza inquilini nel centro della città, silenzioso, troppo perfetto per non nascondere misteri. Madeline, una giovane poliziotta di Londra, lo prende in affitto per cercare un po’ di riposo, dopo una serie di casi non risolti e la crisi della sua storia d’amore. Per un errore, nella stessa casa arriva anche Gaspard, venuto a Parigi per isolarsi e scrivere in tranquillità la sua nuova opera teatrale. Queste due anime solitarie e irrequiete sono così costrette a vivere assieme per qualche giorno. L’appartamento era di proprietà del celebre pittore Sean Lorenz che lo usava anche come studio, e in quelle stanze si respira ancora la sua passione per i colori e per la luce. Distrutto dall’assassinio del giovane figlio, Lorenz è morto l’anno precedente l’arrivo dei due inquilini, lasciando in eredità tre dipinti, che tuttavia risultano oggi scomparsi. Affascinati dal suo genio e colpiti dai molti misteri che avvolgono la sua vita e, soprattutto, la sua morte, Madeline e Gaspard decidono di unire le forze per ritrovare le opere dell’artista. Ma per arrivare a scoprire il segreto che si nasconde dietro l’enigmatica figura di Sean Lorenz, dovranno affrontare i loro demoni in un’indagine che li cambierà per sempre. -
La casa dei notai
“Un giallo a tinte fosche sulle orme di Hitchcock.” - L. Marinar, Libero QuotidianornrnNell’alta società, fragile e altezzosa, bisogna nascondere i segreti a tutti i costi ed evitare ogni scandalo. Perché tutto può essere perdonato – fallimenti, tradimenti, debiti – purché sia fatto sottovoce. Quando muore la moglie di uno dei notai più famosi della città, l’indagine è affidata al commissario Giorgi, una persona normale, con qualche problema in famiglia e una passione per la sua Harley-Davidson. Per risolvere un delitto che sembra inspiegabile, Giorgi dovrà scavare nella personalità dei sospettati e trovare i loro punti deboli, giocando con regole nuove e sfidando le ipocrisie e i giochi di potere che legano colpevoli e innocenti. Un avvincente giallo all’italiana, ambientato in salotti mondani che si rivelano spietati verso una donna disposta a tutto pur di salvare le apparenze e la propria rispettabilità. -
L' isola degli idealisti
Un libro perduto durante la Seconda guerra mondiale e ritrovato nell’archivio di famiglia, un romanzo inedito nello stile del migliore Scerbanenco: tagliente, ironico, sensuale. Il ritorno del maestro del noir all’italiana.rn«Forse, se si volesse identificare il momento in cui Scerbanenco passa al noir, potrebbe essere proprio nelle pagine di questo romanzo.» - Cecilia Scerbanencorn«È come se il suo fantasma fosse ancora con noi lettori o autori di gialli e noir.» - Piero Colaprico, la RepubblicarnrnSull’isola della Ginestra, un piccolo scoglio verde al centro di un lago, la villa della famiglia Reffi è il rifugio sicuro per il vecchio Antonio, medico otorino dall’ironia affilata, e i suoi due figli. Carla, la maggiore, si dedica alla scrittura tra le frecciatine del genitore. Celestino, il fratello minore, è diventato medico per esaudire le preghiere del padre ma preferisce rivolgere il suo intuito alla matematica. Con i cugini spiantati Vittorio e Jole e le due domestiche, gli abitanti del Ginestrin sono al completo. La vita sull’isola scorre tranquilla fino a quando sulle sue rive non approdano due ladri d’albergo in fuga dalla polizia: Guido, giocatore d’azzardo con la passione per la pittura e Beatrice, bella, sfacciata e fatale. L’arrivo dei due latitanti e le loro rivelazioni incrinano il mondo perfetto dei Reffi, che si ritrovano l’uno contro l’altro di fronte a un dubbio morale: denunciare i due ospiti o dare loro una possibilità di riscatto? È l’inizio di un vortice di tensione che sconvolge la quiete dell’isola e gli animi dei suoi abitanti, che tra amori impossibili, fughe, bugie e invidie dovranno farerni conti con la loro più vera natura. Un libro perduto durante la Seconda guerra mondiale e ritrovato nell’archivio di famiglia, un romanzo inedito nello stile del migliore Scerbanenco: tagliente, ironico, sensuale. Il ritorno del maestro del noir all’italiana. -
L' amico americano
Nel terzo romanzo del ciclo di Tom Ripley – da cuirnWim Wenders ha tratto l’omonimo film con DennisrnHopper e John Malkovich – ritroviamo il personaggiornpiù amato di Patricia Highsmith al suo meglio. Spietatorne ironico, Tom Ripley detesta gli omicidi. A meno chernnon siano assolutamente necessari.rnrn“L’omicida psicopatico Tom Ripley va annoveratorntra i maggiori contributi alla letteratura mondiale.rnDa applauso.” - Camilla Läckbergrnrn“Un solo personaggio che abbia dentro di sé infiniternpersonalità, per fargli vivere storie che hanno dentrorninfinite possibilità. Lo sogniamo tutti, ma solo una dirnnoi c’è riuscita: Patricia Highsmith.” - Maurizio de GiovannirnrnrnJonathan Trevanny è un uomo comune con una moglie,rnun figlio e un lavoro che ama ma economicamenternpoco soddisfacente. Quando scopre di essere affettornda una terribile malattia, cerca di continuare la suarnesistenza nella normalità più assoluta, senza rivelare ilrnsegreto di cui solo la moglie è informata. Ma un giornornviene avvicinato da uno sconosciuto che, venuto arnconoscenza della grave malattia da cui è stato colpito,rngli offre un’ingente somma di denaro per uccidere duernuomini. Jonathan rifiuta sdegnato, ma quella propostarnlo turba profondamente. Comincia a pensare che queirnsoldi servirebbero ad assicurare alla sua famiglia unarntranquillità economica dopo il suo trapasso. Dopo unarntormentata riflessione, accetta l’offerta, entrando cosirna contatto con un mondo inquietante che lo fa sentire dirnnuovo padrone della sua vita. Da quel momento, piccolirnmutamenti, prima impercettibili, poi sempre più evidenti,rnavvengono nella coscienza esaltata di Trevanny, fino arntrasformare un uomo comune in un killer spietato. -
Cahier
Inafferrabile, inclassificabile, irriducibilmenternambiguo: Michel Houellebecq, immancabilmente,rnci sfugge. rn«Un libro multiforme che raccoglie materiale inedito o raro del celebre scrittore francese» – Il VenerdìrnrnDa scrittore, esplora tutti i generi:rnpoesia, romanzo, saggio; ma moltiplica anchernle fughe dal campo letterario: nel cinema, dietrorne davanti la cinepresa; nella musica – che sirnimprovvisi cantante o che i suoi testi diano luogornad adattamenti; nell’arte – anche qui come artistarna tutti gli effetti o come oggetto d’ispirazione.rnCome avvicinare questa figura imprendibile?rnUna possibilità è risalire alla fonte, esplorarerngli inizi, rievocare lo strano arrivo sulla scenarnletteraria di uno scrittore che nulla, a priori,rnpredestinava a esserlo; scoprire lo scrittorerngiorno per giorno, nelle sue gioie e nelle suerninquietudini. Facendo incrociare i testi rarirno inediti, i saggi, le testimonianze di parenti,rndi scrittori, di artisti, di musicisti, di amicirno di nemici (e tutta la gamma che si colloca trarnquesti due estremi), questo libro vorrebbe offrirernnon una immagine fedele, di Michel Houellebecq,rnma un suo ritratto in movimento.rnCon testi inediti di Michel Houellebecq e, tra glirnaltri, Julian Barnes, Emmanuel Carrère, TeresarnCremisi, Bret Easton Ellis, Bernard-Henry Lévy,rnMichel Onfray, Iggy Pop, Yasmina Reza, SalmanrnRushdie. -
Le parole sognate dai pesci. Ediz. ampliata
Torna in una versione ampliata, con un racconto inedito, il libro che ha consacrato il talento letterario di Davide Van De Sfroosrnrn“Un piccolo libro fosforescente e lunare.” - Franco Marcoaldi, Repubblicarnrn“Storie composte della medesima materiarndei sogni: leggera, inafferrabile, ammaliante.” - Marco Belpoliti, L’EspressornrnrnAlla Pensione Magnolia gli amici di un tempo salutano un ritorno inatteso, che sconvolge la quiete del gruppo con una misteriosa valigia che non può essere disfatta. La penna, solo apparentemente leggera, del romanziere descrive e immagina la vita del piccolo paese, incastonato fra la montagna e il lago. I suoi abitanti e le loro improbabili avventure assumono la forza e la statura delle grandi epopee degli eroi, tra sigarette e ricordi, parole e liquori, fantasmi e visioni di terre promesse. C’è chi ha cercato fortuna in America, chi ha combattuto guerre nascosto in una cantina, chi si è improvvisato rapinatore guardando una pistola giocattolo, chi è finito in manicomio circondato da angeli coi camici bianchi, chi ha aspettato inutilmente l’arrivo di un meccanico che gli riparasse gli ingranaggi di un sogno inceppato... -
Clandestino. La caccia è aperta
Attuale, scomodo, necessario, questo libro parla in modo diretto, soprattutto a chi non è d’accordo, di ius soli e dei “nostri valori”, di frontiere chiuse e di terrorismo, di guerre lontane e della violenza quotidiana, razzista e xenofoba, che infiamma le nostre città.rnrnDi immigrazione si parla molto, nelle cronache dei giornali e in tv, nei dibattiti pubblici e nelle discussioni private. Eppure molte domande sull’argomento restano ancora senza risposta. Da dove arrivano, e cosa cercano, i migranti che tentano la via del Mediterraneo? Cosa sono, e come si diffondono, le fake news sui flussi migratori? Quali sono i limiti e le responsabilità delle politiche italiane ed europee sull’accoglienza? Che cosa possiamo davvero fare? Con l’intensità e il rigore del grande giornalista, Furio Colombo racconta uno dei temi più caldi del nostro tempo, ne evidenzia le incongruenze e i paradossi, e suggerisce una lettura che sfida il politically correct con la forza delle idee e della ragione. -
Hippie
Dall’autore de L’Alchimista e Il cammino di Santiago un nuovo straordinario viaggiorn rnSe vuoi imparare a conoscere te stesso, inizia a esplorare il mondo intorno a te.rn rnNel suo romanzo più autobiografico, Paulo Coelho ci porta a rivivere il sogno di rivoluzione e pace dellarngenerazione hippie. Karla è una ragazza olandese, che sogna il Nepal e aspetta di incontrare il compagno ideale per iniziare questo viaggio. Paulo, l’altro protagonista, è un giovane brasiliano che vuole diventare scrittore: porta i capelli lunghi e gira il mondo alla ricerca della libertà, del significato più profondo dell’esistenza. Le loro strade si incontrano ad Amsterdam nel 1970 e insieme decidono di partire per l’Asia a bordo del Magic Bus, lungo la rotta hippie. Sulla strada vivono una straordinaria storia d’amore, in un susseguirsi di avventure e incontri occasionali destinati a lasciare il segno. Durante il viaggio dall’Europa a Kathmandu, Karla, Paulo e i loro compagni affrontano desideri e paure, vivono grandi e piccole rivoluzioni e trasformano le proprie vite abbracciando nuovi valori che li cambieranno per sempre. -
Casa di Trump, casa di Putin. La storia segreta di Donald Trump e della mafia russa
Questo libro, appassionante come un thriller, è una lettura essenziale per comprendere i veri poteri che manovrano nell’ombra il mondo in cui viviamo.rnrnCasa di Trump, casa di Putin è la prima indagine completa sulla relazione decennale tra Donald Trump, Vladimir Putin e la mafia russa, un legame che ha aiutato Trump ad arrivare alla Casa Bianca. Una storia avvincente che inizia negli anni settanta – quando Trump fa la sua comparsa nel settore immobiliare di New York, un mondo pieno di soldi e in espansione – e che culmina con la sua elezione a presidente degli Stati Uniti. Quel giorno segna il punto di arrivo del lungo progetto russo di indebolire la democrazia occidentale. Un progetto che è cominciato trent’anni prima, quando la mafia russa puntò le proprietà di Trump per ripulire il proprio denaro, e che ha portato gli oligarchi di Putin e i boss mafiosi a salvare il tycoon da una serie di clamorosi fallimenti dei suoi hotel e casinò ad Atlantic City. Questa inchiesta conferma i peggiori sospetti americani sulle ingerenze russe ed è la rivelazione sconcertante che la guerra fredda non è finita nel 1991, ma si è semplicemente evoluta: gli affari immobiliari di Trump sono diventati il veicolo perfetto per investire miliardi di dollari dall’Unione Sovietica al collasso. In Casa di Trump, casa di Putin, Craig Unger segue le tracce dell’alleanza tra le alte sfere della politica americana e i protagonisti del mondo sommerso della mafia russa. Documenta l’ascesa di Trump da magnate immobiliare alla più alta carica del paese. Descrive la rinascita russa dalle ceneri dell’Unione Sovietica così come il suo incessante desiderio di rivalsa contro l’occidente, per reclamare il suo ruolo di superpotenza globale. Senza Trump, alla Russia sarebbe mancato un elemento chiave per tornare alla sua grandezza imperiale. Senza la Russia, Trump non sarebbe presidente.