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Molto lontano da casa
Il nuovo romanzo di Peter Carey, due volte vincitore del Booker Prize, è una storia ad alta velocità, capace di sorprendere e divertire a ogni pagina tanto i lettori quanto gli stessi protagonisti, mentre si addentrano in un mondo sempre più lontano dal paese rassicurante che conoscono.rnrnrn“Un romanzo sorprendente, meraviglioso, necessario.” - Elizabeth Stroutrnrn“Per la sua capacità di arrivare al cuore, Peter Careyrnmerita il Premio Nobel per la Letteratura.” - rnAllison Pearson, The TelegraphrnrnrnIrene Bobs ama la guida veloce e pericolosa. Suo marito Titch è il miglior venditore d’auto nelle campagne del sud est dell’Australia, anche se succube delle angherie e dell’invadenza del padre. Insieme, Irene e Titch si iscrivono alla Redex Trial, una brutale gara automobilistica che parte da Sydney e attraversa tutto il continente, lungo strade da cui nessun’auto può uscire indenne. I due coinvolgono nell’impresa come navigatore Willie Bachhuber, campione di quiz radiofonici e maestro di scuola fallito, per guidarli lungo le curve e le insidie del percorso. Il viaggio e i suoi pericoli faranno emergere segreti, diffidenze, sospetti e verità celate tra i membri dello strambo equipaggio. Il nuovo romanzo di Peter Carey, due volte vincitore del Booker Prize, è una storia ad alta velocità, capace di sorprendere e divertire a ogni pagina tanto i lettori quanto gli stessi protagonisti, mentre si addentrano in un mondo sempre più lontano dal paese rassicuranternche conoscono. -
Brividi immorali. Racconti e interludi
L'esordio letterario di un'icona del cinema.rnUna sorprendente raccolta di racconti lievi e profondi sulla vita e niente altro. rnCon le note (musicali), in testa e in coda agli interludi, di Nicola Piovani.rn«La sorpresa è pari all’ammirazione per questa scrittura arguta, a tratti crudele, per l’ironica malinconia, le mille invenzioni, i capovolgimenti di prospettiva, le atmosfere sospese di infanzie, adolescenze, tradimenti, immerse come in un surrealismo magico. » - Gian Mario Benzing, La lettura – Corriere della SerarnrnFamiglie, coppie in crisi, omicidi e amici: storie di verità taciute che assumono, senza volerlo, le sembianze di una bugia. Tradimenti e paure alimentati da vecchi rancori o da accadimenti fortuiti, fraintendimenti e rimpianti serbati per anni che arrivano improvvisi a scompaginare le carte, a scrivere da capo un inizio o una fine, mandando all’aria ogni morale.rnIrregolari e spiazzanti, quasi si muovessero al ritmo di un’improvvisazione jazz, diversissimi eppure legati nel profondo, i Racconti e interludi di Laura Morante si spalancano come finestre spazzate da venti umorali su un mondo di relazioni e affetti, attraversato da una quotidiana violenza, piccola o grande. Ma sopra ogni cosa, su queste donne inquiete, fragili, contradditorie, su questi uomini razionali e infantili, su bambini sognanti e feroci, su città familiari come case di campagna e case di campagna sterminate come continenti da esplorare, veleggia un’esatta, implacabile ironia che, nel disordine degli elementi, scova una bellezza insensata: la melodia disarmonica, imprevedibile e trascinante su cui il destino ci invita a ballare. -
Libertà totalitaria
In questo saggio, ricchissimo e illuminante, Francesco Magris ci guida alla scoperta e all'analisi dei fenomeni sociali e politici che maggiormente caratterizzano questa epoca, offrendo risposte a domande che spesso non siamo ancora in grado di porci.rnrnLa nostra società è attraversata da una continua tensione verso lo sgretolamento delle classi e l'affermazione dei singoli, con l'esito di un individualismo sfrenato, di un populismo xenofobo, di un ripiegamento verso l'apatia politica. Il modello economico e quantitativo spopola in ogni campo assieme alla difesa del consumismo e della competizione fra singoli, arrivando a imporre la logica capitalista non più come dominante, ma come unica condizione possibile. Lì, dove la tenuta sociale si frammenta e si invoca il primato individuale con le egoistiche pretese di ciascuno, la libertà – oggi più che mai difesa a spada tratta – diventa una pura illusione e per giunta “totalitaria”, arresa al conformismo e allo snaturamento delle identità culturali. Per arginare questo fenomeno dilagante sia nei costumi sociali che negli orientamenti politici bisogna ricostruire il tessuto che ci rende collettività e non solo masse. Ripartire dal basso, dai diritti condivisi e dal senso di un progresso comune, in cui la libertà si ricontratta sempre nel dialogo con l'altro, senza arrendersi agli imperativi che il mercato e le sue derive sociali ci hanno imposto. -
Quello di dentro
In questo splendido, bruciante romanzo di Sam Shepard, i ritmi del teatro, il linguaggio della poesia e l’ironia sottile della narrativa si intrecciano in un racconto sulla vita: festoso, surreale, commovente, indimenticabile.rnrn“Una stele di Rosetta di tutto l’universo letterario e simbolico di Sam Shepard"" - Michiko Kakutani, The New York TimesrnrnNella sua casa circondata dai pioppi, mentre un coyote ulula in lontananza, un uomo ripercorre la distanza tra il presente e il passato. Poco a poco viene travolto dalla memoria, sopraffatto dai ricordi. Si rivede così su un set cinematografico, mentre il suo volto più giovane lo fissa dentro a uno specchio circondato da lampadine. In sogno gli sovviene suo padre da vecchio – a volte in miniatura, altre ai comandi di un aereo durante la guerra. Ricorda poi l’America della sua infanzia, il terreno della fattoria e il recinto del bestiame, le rotaie e i diner – e ripensa ossessivamente alla giovane fidanzata del padre, con la quale aveva avuto una storia anche lui, motore di un dramma che da allora non ha mai smesso di scavargli dentro. Il suo mondo interiore si schiude al cospetto delle montagne e dei deserti, mentre attraversa il paese in auto sospinto dal jazz, dalla benzedrina, dal rock and roll, dall’irrequietezza di un esilio sentimentale, di un evocativo congedo dal tempo."" -
La punizione
La punizione è la storia di un'ingiustizia: la detenzione di novantaquattro studenti, puniti per aver manifestato pacificamente nelle strade delle grandi città del Marocco nel marzo del 1965rnrn«Ogni scrittore ha almeno un segreto da raccontare e Tahar Ben Jelloun sfrutta l'occasione del suo ultimo libro, La punizione, per descrivere l'esperienza di detenzione in Marocco nel 1965, sotto il regime di Hassan II. 365 pagine che accompagnano il lettore in un viaggio che richiama alla mente, in riedizione maghrebina, Il castello di Kafka ovvero un universo di potere, silenzi e contraddizioni in cui l'unico fine è l'oppressione di chi ha la sventura di trovarsi in una sorta di inferno terreno.» – TuttolibrirnrnLa prigionia è subdola, ma non per questo meno violenta: viene spacciata come convocazione per il servizio militare. I ragazzi ricevono nelle loro case un semplice obbligo di comparizione in caserma e di lì non escono più. Si ritrovano prigionieri in luoghi che sono lontani da tutto, isolati dalle loro famiglie e da chiunque potrebbe aiutarli, sfruttati, denutriti e maltrattati fino alla morte. Sempre senza spiegazioni; sempre senza nessuna ragione. Fra questi ragazzi c'è anche Tahar Ben Jelloun, che uscirà vivo da tutto questo quasi per miracolo, salvato indirettamente dal colpo di stato del 1971. Come dichiara nel libro, ci sono voluti 50 anni per riuscire a tornare con la mente a quelle settimane che hanno segnato per sempre la sua coscienza, e forse hanno segretamente nutrito la sua vocazione di scrittore. -
Io e il commissario Charitos
Dopo aver lavorato come dirigente in un grande cementificio e aver fatto lo sceneggiatore (ha collaborato molto con Theo Angelopoulos), Markaris si trova a essere “perseguitato” da un personaggio della sua fantasia, che gli chiede con prepotenza di prendere corpo, di diventare “reale”: Kostas Charitos, il protagonista dei suoi romanzi, un incrocio fra la figura del padre e alcune figure della società greca contemporanea. Markaris inizia così a riconsiderare la letteratura poliziesca da Montalbán ad Agata Christie, dal giallista svedese Henning Mankell a Simenon e alla Cornwell, tracciando i confini di un “poliziesco del sud” e un “poliziesco del nord”, per capire meglio come si colloca il suo commissario. Nel frattempo lavora per il cinema, studia e mette in scena Brecht, traduce Goethe, con una curiosità inesausta che è la stessa che aveva da ragazzo, quando bighellonava per il mondo ed era un giramondo felice. -
Essere e dintorni
Gianni Vattimo torna a percorrere i sentieri di Heidegger in un libro che è il manifesto di una nuova filosofia della prassi.rnrn“I testi che compongono questo volume sono variazioni su un unico tema, il tema di una filosofia che si esercita con il mettere alla prova prospettive, seguendo le occasioni. Il tipo stesso di filosofia che io coltivo – posso dire ‘il mio pensiero’ – è piuttosto retto da una logica della conversazione che da una logica argomentativa serrata. Non si ‘arriva’ da nessuna parte, ci si aggira sempre nei dintorni, si permane dentro un orizzonte. È questo del resto il nostro rapporto con l’essere stesso, esso è l’apertura entro cui stiamo, niente come una struttura sistematica con inizio, mezzo, fine.” rnrn Contro ogni tentazione metafisica, e contro il nuovo realismo molto di moda, Vattimo invita a un’ermeneutica della prassi e richiama la filosofia al suo ruolo primario: interrogare il presente, prendere parte all’oggi, perché l’unico accesso che abbiamo all’essere è nel suo accadimento. La filosofia ha dunque il dovere dell’impegno attivo, politico nel senso più etico del termine, di capire e partecipare alla realtà che viviamo. L’impegno è certamente un pensiero divisivo – alimentato da movimenti “indignati” e populismi, forme di democrazia dal basso e predicatori televisivi – ma è una responsabilità ineludibile a cui non possiamo più sottrarci. -
Italiani brava gente... ma non è vero!
Il libro inedito di un maestro dell’umorismo italiano, uno scanzonato e spietato ritratto dei vizi e delle supposte virtù italichernrn“Qui da noi, da sempre, c’è un’abitudine radicata profondamente nella nostra cultura: non si dice mai la verità, soprattutto quando si parla di sé. La frase ‘Vede, io sono un uomo fondamentalmente buono’ va così tradotta: ‘Io sono una carogna, ho subìto troppe umiliazioni nella vita, sono capace di scrivere lettere anonime, delazioni e, spesso, ho pagato degli iettatori professionisti per nuocere ai miei amici più cari’.” rnrnIl libro inedito di un maestro dell’umorismo italiano, uno scanzonato e spietato ritratto dei vizi e delle supposte virtù italiche. Ritrovato dai figli nell’archivio di famiglia e presentato per la prima volta ai lettori, Italiani brava gente... ma non è vero! è il racconto satirico di come siamo e di come vorremmo essere. Una galleria di luoghi comuni – dall’ipocondria alla politica, dal sesso alla cronaca, dalla tv all’ossessione per le nuove tecnologie – in cui fa capolino un tema ricorrente, che è (forse) la nostra condanna: la vanità degli italiani. Tra le pagine di questo libro si ride e si riflette, talvolta con amarezza, ma, come accade con i grandi umoristi, ogni stoccata coglie perfettamenternnel segno. -
Cetti Curfino
Finalista Premio Letterario nazionale Chianti 32ma edizione.Cetti Curfino è un romanzo potente sull’origine delle azioni umane e sul mistero di ogni delitto, costruito come un valzer tra due personaggi che cercano nella scrittura la propria verità.rnrn«Massimo Maugeri [...] ci fa entrare nella testa di una donna che concentra l'umiliazione e la disperazione di milioni di donne alla ricerca della propria dignità.» - Amedeo Lamattina, Tuttolibri - la StamparnUn giornalista giovane e spiantato, Andrea Coriano, entra in un carcere per incontrare una detenuta, Cetti Curfino. Gli si pone davanti una donna prorompente, labbra carnose, corpo colmo, occhi che rivelano abissi. Andrea ha letto la storia di Cetti sui quotidiani: una donna semplice, un marito che muore mentre lavora in nero, un figlio da sistemare e una lentarndiscesa nelle viscere rndi una società che sa essere molto crudele. Una storia di politici senza scrupoli e amici fedeli, di confessioni improvvise e segreti infamanti, un caso che ha fatto molto parlare ma che adesso sta per spegnersi, ingoiato da altri clamori. Il giornalista ha subito creduto che la sua storia andasse raccontata e ora che se la trova lì, ferina, impastata di dialetto, dolore e femminilità, capisce di non essersi sbagliato. Chi è Cetti Curfino? Qual è la storia che l’ha portata in carcere? Sarà in grado di aprire a lui – giornalista alle prime armi – la propria vita, i percorsi oscuri che l’hanno condotta fin lì? Andrea non ha molte armi professionali in tasca, e nemmeno molti strumenti di seduzione, in verità. Al più, può sfoderare con una certa autoironia le proprie difficoltà. La vita con zia Miriam ad esempio, e le corse in macchina per portarla in giro con il suo festoso gruppo di amiche di mezza età, vedove ringalluzzite dalla gioia di godersi la stagione del tramonto. La voce di Cetti, però, non gli dà tregua: vibrante nel suo italiano imperfetto, sembra salire dalle profondità della terra di Sicilia. -
La balia. Un'indagine del commissario Kostas Charitos
Kostas Charìtos, commissario dal volto umano e appassionato lettore di vocabolari, cambia i suoi consueti itinerari. In questa sua nuova avventura approda a Istanbul per una vacanza. Almeno nelle intenzioni, visto che il demone dell'indagine torna a visitarlo nella persona di un greco, uno dei pochi rimasti nell'antica Costantinopoli. Maria, una anziana conoscente dell'uomo, la sua balia, è scomparsa e lui non sa come districarsi nella ricerca. Così Charìtos, solo apparentemente spaesato nei babelici scenari turchi, saprà ricostruire con arguzia, talento investigativo e grande ironia una fitta e complessa rete di vendette personali, soprusi, ingiustizie che faranno luce su quella misteriosa scomparsa. -
Il razzismo spiegato a mia figlia. Con «1998-2018. Il razzismo è in buona salute». Nuova ediz.
Un bambino è curioso. Fa molte domande e si aspetta risposte precise e convincenti. Non bariamo con le domande di un bambino. rnrnMentre mi accompagnava a una protestatcontro un disegno di legge sull’immigrazione, mia figlia mi ha chiesto del razzismo.tAbbiamo parlato molto. I bambini sono in una posizione migliore di chiunque altro per capire che non nasciamo razzisti ma a volte lo diventiamo. Questo libro, che cerca di rispondere alle domande di mia figlia, è per i bambini che non hanno ancora pregiudizi e vogliono capire meglio la realtà. Per quanto riguarda gli adulti che lo leggeranno, spero che li aiuti a rispondere alle domande, più imbarazzanti di quanto pensano, dei propri figli. -
Antistoria degli italiani. Da Romolo a Grillo
Non una versione alternativa dei fatti, ma un racconto sincero di chi siamo, da dove veniamo e dove potremmo arrivare.rnrnDal mito della fondazione di Roma sono passati quasi 3.000 anni, eppure l’identità degli italiani appare ancora oggi sfuggente, un carattere in perenne formazione, inquieto, ribelle alle definizioni che pure la storiografia ufficiale ha tentato di dargli. Nasce così l’esigenza di un’Antistoria: non una versione alternativa dei fatti, ma un racconto sincero di chi siamo, da dove veniamo e dove potremmo arrivare, condotto con il rigore dello storico e la penna mordace del cronista. Giordano Bruno Guerri attraversa la grande storia con la trama appassionante di fatti, personaggi e retroscena che le hanno dato forma. Divertendosi, insieme al lettore, a riscoprire episodi apparentemente secondari, eroi sconosciuti e connessioni sorprendenti ma decisive per le sorti della nostra penisola. Il quadro che si compone è il ritratto di un popolo folle e geniale, abituato a dialogare con la Chiesa e a corteggiare il paradosso, capace di unire l’eredità romana al meticciato barbaro, la luce del Rinascimento al buio delle guerre civili, la questione morale agli scandali e alla corruzione diffusa. Soprattutto gli italiani, “calpesti e derisi”, hanno imparato la virtù della resilienza: come il giunco del Purgatorio dantesco, si piegano per non spezzarsi, e passata l’onda sono ancora saldi al proprio posto. Torna in una nuova edizione ampiamente aggiornata, che arriva a raccontare gli esiti convulsi delle elezioni della primavera 2018, l’irriverente ricostruzione della storia d’Italia e dei personaggi che hanno contribuito a creare il “mito italico”: da Caracalla a Mussolini, da san Francesco a Mazzini, da Romolo a Beppe Grillo. -
Il libro dei Baltimore
Sino al giorno della Tragedia, c'erano due famiglie Goldman. I Goldman di Baltimore e i Goldman di Montclair. Di quest'ultimo ramo fa parte Marcus Goldman, il protagonista di La verità sul caso Harry Quebert. I Goldman di Montclair, New Jersey, sono una famiglia della classe media e abitano in un piccolo appartamento. I Goldman di Baltimore, invece, sono una famiglia ricca e vivono in una bellissima casa nel quartiere residenziale di Oak Park. A loro, alla loro prosperità, alla loro felicità, Marcus ha guardato con ammirazione sin da piccolo, quando lui e i suoi cugini, Hillel e Woody, amavano di uno stesso e intenso amore Alexandra. Otto anni dopo una misteriosa tragedia, Marcus decide di raccontare la storia della sua famiglia: torna con la memoria alla vita e al destino dei Goldman di Baltimore, alle vacanze in Florida e negli Hamptons, ai gloriosi anni di scuola. Ma c'è qualcosa, nella sua ricostruzione, che gli sfugge. Vede scorrere gli anni, scolorire la patina scintillante dei Baltimore, incrinarsi l'amicizia che sembrava eterna con Woody, Hillel e Alexandra. Fino al giorno della Tragedia. E da quel giorno Marcus è ossessionato da una domanda: cosa è veramente accaduto ai Goldman di Baltimore? Qual è il loro inconfessabile segreto? -
A perdifiato. Il ciclo delle stelle
Torna in una nuova edizione un libro che all’uscita ha folgorato critici e lettori. Un romanzo sulla fuga e sul ritorno, intenso come la corsa, implacabile come la maratona che muove i protagonisti lungo i percorsi irregolari dei loro sentimenti.rnrn“Mauro Covacich è uno degli scrittori più vigorosi della nuova letteraturarnitaliana.” - Claudio Magris, Corriere della Serarnrn“A perdifiato restituisce con una prosa sincopata e coraggiosa, in costante debito d’ossigeno, la folle corsa dell’uomo verso il disastro.” - Franco Marcoaldi, la RepubblicarnrnrnDario Rensich è un ex maratoneta che vanta un unico grande risultato in carriera, è arrivato sesto alla maratona di New York, primo europeo dietro gli invincibili africani. Oggi è un allenatore della federazione di atletica, che lo manda in Ungheria per preparare un gruppo di giovani e ambiziose mezzofondiste al loro esordio nei quarantadue chilometri. A Szeged, sulle rive di un Danubio avvelenato da un disastro ecologico, Dario deve educare sette diciottenni ribelli alla corsa lunga, conquistando la fiducia del loro corpo e del loro spirito. Mentre a Trieste sua moglie Maura attende la telefonata che potrebbe sbloccare l’adozione della bambina che desiderano da anni, Dario combatte con i propri fantasmi e i propri desideri, che hanno preso la forma degli occhi neri di una delle sue allieve, Agota. -
Cammini. Agenda 2019
Un'agenda per accompagnare i lettori ogni giorno con una frase, un consiglio, un ammonimento, una massima. -
Non saremo confusi per sempre
Torna in una nuova edizione un libro prezioso, indimenticabile, sospeso fra perdita e riconciliazione, fra crudeltà e commozione.rnrn“Una scrittura che fabbrica piano, senza spettacolarizzare, per condurci alla fine, come accade nelle fiabe, a un luogo e a una rivelazione.” - Giorgio Vasta, la Repubblicarnrn“Un libro che suona come una melodia, per questo non si può soltanto leggerlo, bisogna sentirlo, lasciarsi attraversare dai suoi fantasmi e fare in modo che la sua voce ci accompagni dentro e fuori questo mondo.” - rnSilvia Mazzucchelli, Doppiozerornrnrn Nel 1978, in Corsica, un ragazzo viene ucciso dal colpo di fucile sparato da un principe in esilio. Trent’anni dopo, quella vicenda rivive sulla stessa spiaggia, intrecciandosi alla storia di un regista e del suo gruppo teatrale. Allo stesso modo, nel 1981, la storia del bambino precipitato in un pozzo nella campagna romana viene consegnata dal clamore dei media alla memoria di una generazione; ma è un’altra storia, più imprevista, a far incontrare quel bambino con i protagonisti di un’avventura di Jules Verne. E ancora, una giovane donna sbanda con la macchina e cade in un coma irreversibile; un adolescente viene rapito e finisce vittima di un’orribile vendetta di mafia; un diciottenne viene fermato all’alba dalla polizia in una città sonnacchiosa e pestato a morte. Sono storie vere, prese dalla cronaca del passato recente e già incise nell’inconscio condiviso. Ma sono anche storie che in questo libro trovano un’altra luce, un nuovo racconto letterario, forse un senso diverso di chiusura che riguarda tutti noi, il nostro sentirci umani. -
Evacuazione
Evacuazione è un romanzo luminoso, una piccola isola di poesia nelle maglie di un presente difficile da comprendere, uno struggente inno alla voglia di vivere in un tempo di pace. rnrnIn una Tel Aviv assediata dalla guerra, l’esercito dirama alla popolazione l’ordine di abbandonare la città. Ma, all’ultimo minuto, l’anziano Saba decide di scendere dall’autobus su cui era stato fatto salire per l’evacuazione, trascinando con sé il giovane nipote Naor e la fidanzata Yaël. I tre iniziano così un pellegrinaggio clandestino nel cuore di una metropoli deserta, giocando a inventare da capo un’innocenza perduta, venata di idealismo e resistenza. Sotto la costante pressione del pericolo e della morte, Saba, il vecchio dai desideri ormai obliati, Naor, il giovane studente di cinema con gli occhi spalancati sul mondo, e Yaël, l’artista dalle idee forti e intatte, vivranno un’esperienza capace di unirli oltre le differenze delle loro generazioni, dentro alla paradossale bellezza che resiste alla guerra. -
Spifferi
Finalista premio Intersezioni. Italia-Russia 2019Il nuovo libro di una delle più originali e apprezzate narratrici contemporanee. «E se certe case avessero improvvisamente una parete di vetro e noi potessimo vedere e sentire tutto? Segreti, chiacchiere, piccoli misteri. Insomma la vita, con i suoi fantasmi e tipi strani. Quasi commedie» - Robinson, La Repubblicarnrn«Letizia Muratori tesse da anni, di racconto in romanzo, una trama di affetti, un filo, uno sguardo sempre diverso sui legami tra le persone. Come se fosse un'unica opera.» - Caterina Pasolini, La Lettura - Corriere della Serarn«Letizia Muratori ha offerto finora le prove migliori della sua scrittura nella dimensione del racconto e ce ne offre conferma con la raccolta di Spifferi.» - Lorenzo Mondo, Tuttolibri – La StamparnSi aprono da sole, le finestre. Anche la notte.rnC’è un fantasma.rnrnCome una matrioska che nasconde nella sua pancia un susseguirsi di mondi, Spifferi trascina il lettore lontano dalla superficie finché – e ognuno lo farà a modo suo – non senta d’aver afferrato qualcosa che somiglia a un fantasma, intrappolato o sprigionato dalle parole.rnUn molestatore telefonico che a poco a poco entra nella quotidianità delle sue vittime fino a quando la vita non dovrà scardinare l’abitudine aprendo a un’improvvisa avventura; un vecchio amico eccentrico, fanatico, razionalissimo e al tempo stesso matto, perso nel suo labirinto prima di andarsene alla deriva inseguito da una banda di medium; lo spettro di un bracco in una villa toscana dove vive una fantasmatica famiglia israelita; una coppia di omosessuali e il complicato rapporto con la madre surrogata del loro bambino in un continente lontano; storie di stranieri in Italia, osservati da angolazioni spiazzanti, fra il rischio di sparire, di non essere riconosciuti o addirittura respinti.rnDa Roma alla Toscana, dalla Valtellina alla Virginia, sei racconti incatenati fra loro da una scrittura ironica, concreta e sognante. Una guida per acchiappafantasmi letterari che perlustra case e famiglie, sensitivi e animali, fra chi brama di riportare qualcuno in vita e chi desidera solo sfuggire alla morte o alla memoria.rnPerché il punto non è credere ai fantasmi, ma alla forza dei propri desideri, senza rinunciare a una corrente aerea di umorismo e ai nostri più profondi e intensi spifferi vitali. -
Nella camera oscura
Il nuovo libro del Premio Pulitzer per la Nonfiction. In un viaggio a ritroso nei recessi di un’infanzia e di una generazione, attraverso l’Ungheria e un labirinto di storie oscure, Susan Faludi porta avanti una ricerca identitaria che ha inquadrato un secolo.rn«Un commovente memoir in cui i ricordi si intrecciano alle riflessioni e la tenerezza si tinge talvolta di nostalgia.» – Robinsonrn «Nell'estate del 2004, ho iniziato a investigare su una persona che conoscevo appena, mio padre. Il progetto è iniziato con una sorta di reclamo: la lamentela di una figlia che i genitori avevano tenuto nascosta. Io ero alla ricerca di una canaglia, un mezzo criminale scaltro che era riuscito a sottrarsi a così tante cose - responsabilità, affetto, colpevolezza, dolore. Stavo preparando una requisitoria, raccoglievo prove per un processo. Ma da qualche parte, in un punto definito della mia ricerca, l'imputato è diventato un testimone». rnrnL’indagine dell’autrice sul tema dell’identità nel mondo moderno assume toni personali quando scopre che il padre settantaseienne – ormai straniero per lei e residente in Ungheria – aveva affrontato un intervento di chirurgia per cambiare sesso. In che modo questo nuovo genitore che sosteneva di essere “una vera donna” adesso era collegato al padre violento, silenzioso, rabbioso che lei aveva conosciuto, il fotografo che aveva costruito un’intera carriera sulla falsificazione delle foto?rnIn un viaggio a ritroso nei recessi di un’infanzia e di una generazione, attraverso l’Ungheria e un labirinto di storie oscure, Susan Faludi porta avanti una ricerca identitaria che ha inquadrato un secolo e che, tra confini storici, politici, religiosi, di genere, pone la domanda di un’epoca: l’identità la si sceglie o è qualcosa a cui non ci si può sottrarre? -
Summer
Summer è il thriller psicologico che ha conquistatornla Francia, un romanzo sensuale sui fantasmi del passatorne sul potere irresistibile della verità.rnrn“Tra Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides e Le ragazzerndi Emma Cline, un romanzo potente sull’adolescenzarne la forza travolgente dei segreti.” - Lirernrn“Scintillante e implacabile.” - Ellernrn“Il vero protagonista di questo romanzo è il lettore,rnammaliato dai dolci inganni dell’autrice.” - Livres HebdornrnDurante un picnic sulle rive del lago Lemano, SummerrnWassner, diciannove anni, scompare misteriosamente.rnL’ultima immagine che tutti ricordano è quella di unarnragazza bionda che corre tra le felci, i pantaloni cortirne le lunghe gambe nude, prima di sparire nel vento,rntra gli alberi, nell’acqua. La sua sorte resta un enigmarnindecifrabile: è annegata, forse si è suicidata, oppurernha incontrato qualcuno? Venticinque anni dopo, suornfratello minore Benjamin è ossessionato dai ricordi.rnSummer gli appare in sogno come uno spettro seducente,rnrisvegliando i segreti della loro famiglia, tenuti nascostirntroppo a lungo.