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Pd davvero. Nuova ediz.
Una riflessione necessaria dopo lo tsunami elettorale del 4 marzo 2018, condotta da chi il Pd ha contribuito a fondarlo, ne ha vissuto in prima persona ogni passaggio ed è tuttora impegnato sul fronte del rinnovamento della sinistra italiana ed europea.rnrnDieci anni dopo la fondazione del Partito Democratico, il 14 ottobre 2007, l’Europa, l’Italia sono cambiate radicalmente. Dieci anni fa Obama lanciava la sua candidatura alla guida degli Stati Uniti in un clima di speranza, oggi il mondo osserva con inquietudine le politiche di Trump. Dieci anni fa iniziava la più lunga crisi economica conosciuta dal dopoguerra. Dieci anni nei quali l’Italia ha visto succedersi governi guidati da Prodi, Berlusconi, Letta, Renzi e Gentiloni. Allora “populismo” era vocabolo per esperti, oggi è fenomeno che raccoglie vasto consenso, mettendo in tensione cittadini e istituzioni. Per un secolo, il Novecento, la sinistra ha affermato i suoi valori grazie a quattro parole – sviluppo, lavoro, protezione sociale, democrazia – che oggi appaiono lesionate. Di fronte a tutto questo, cosa deve fare una sinistra che non si rassegni a una condizione di minorità? Una riflessione necessaria dopo lo tsunami elettorale del 4 marzo 2018, condotta da chi il Pd ha contribuito a fondarlo, ne ha vissuto in prima persona ogni passaggio ed è tuttora impegnato sul fronte del rinnovamento della sinistra italiana ed europea. -
La spia
Paulo Coelho ci regala uno straordinario ritratto di donna, un romanzo d’avventura e di formazione, frutto di una ricerca basata su documenti inediti, ma condotta con lo sguardo del narratore che, nella vita di Mata Hari, coglie un messaggio di straordinaria attualità per le donne e gli uomini di oggi.rnrnParigi, prigione di Saint-Lazare, 1917. Una donna attende con fierezza il proprio destino. Ha un solo desiderio: che sua figlia sappia la verità, che non creda ad altri che a sua madre. E così prende carta e penna per raccontarle la sua vita avventurosa e controversa. Lei è Mata Hari, la donna più desiderabile e desiderata del suo tempo: ballerina scandalosa, seduttrice infallibile degli uomini più ricchi e potenti, capace di diventarne cortigiana, amante e fidata confidente; e, forse per questo, di suscitare gelosie e invidie nelle donne e mogli dell’aristocrazia parigina. Lei è la donna dai molti nomi: Margaretha, il nome di battesimo; Mrs MacLeod, come la chiamavano a Giava; H21, il nome in codice che i tedeschi le avevano attribuito durante la guerra. Il passato di Mata Hari è oscuro, il suo presente sempre pericoloso: ha dedicato la sua vita alla libertà e al desiderio, ha sfidato i pregiudizi della società, e ora sconta l’accusa infamante di spia. La sua unica colpa: essere una donna libera. Paulo Coelho ci regala uno straordinario ritratto di donna, un romanzo d’avventura e di formazione, frutto di una ricerca basata su documenti inediti, ma condotta con lo sguardo del narratore che, nella vita di Mata Hari, coglie un messaggio di straordinaria attualità per le donne e gli uomini di oggi. -
Bitna, sotto il cielo di Seul
Tra la fantasia delle parole e la realtà che incombe con i suoi bisogni, Bitna, sotto il cielo della grande Seul, cercherà di crescere e di affrontare il mondo.rnrnBitna è una ragazza povera, vive nella campagna coreana ma ama leggere e vuole studiare. Così i genitori decidono di mandarla a Seul, ospite da una zia. La convivenza però si rivela difficile e Bitna comincia a passare sempre più tempo fuori casa, e in particolare in una libreria. Un giorno, il proprietario della libreria le mostra l’annuncio di una anziana signora che cerca qualcuno che vada a trovarla per raccontarle delle storie. Bitna decide di farsi avanti e accetta la proposta di “lavoro”: riesce così a lasciare la casa della zia e ad affittare una stanza, per quanto misera, nel sottoscala di un brutto palazzo di periferia; a lei in realtà sembra una reggia. La vecchia signora si fa chiamare Salomé, è immobilizzata e non vuole sentire niente – neanche una parola prima o dopo – che riguardi la realtà: solo favole. Nel frattempo Bitna inizia una strana amicizia con il proprietario della libreria, il signor Pak. I due passano sempre più tempo insieme, escono, parlano, fanno lunghe passeggiate. Ma Bitna si vergogna all’idea di raccontargli la verità sulle sue povere origini e così, anche con lui, inizia a inventare nuove storie. Tra la fantasia delle parole e la realtà che incombe con i suoi bisogni, Bitna, sotto il cielo della grande Seul, cercherà di crescere e di affrontare il mondo. -
Perché devo dare ragione agli insegnanti di mio figlio
Negli ultimi anni si percepisce un disagio, una tensione nei rapporti tra la scuola e la famiglia. In passato i genitori affidavano i figli ai loro insegnanti con fiducia, perché ""l'insegnante ha sempre ragione"""": non c'era discussione, in caso di divergenze non c'erano dubbi su chi dovesse guidare le scelte e i comportamenti dei ragazzi. Ora sembra essere girato il vento: l'insegnante ha perso molte certezze, la sua carriera è spesso una corsa a ostacoli e, in mancanza di stima per il ruolo, cala la fiducia e si misurano e valutano tutti i suoi comportamenti. Tra famiglia e scuola ci sono così continui conflitti, riportati dalle cronache dei giornali. Questo libro è dedicato al rapporto tra genitori e insegnanti: di fronte al disordine della scuola e alla confusione dei valori della nostra società, le due parti devono imparare a collaborare e a interrogarsi sui temi che davvero riguardano il futuro dei ragazzi. Il successo personale è ciò che conta più di tutto? I giovani devono essere guidati passo passo o vanno anche lasciati liberi di sbagliare? Far fatica a scuola è davvero inutile oppure è un modo per imparare a gestire i problemi che si incontreranno nella vita? Occorre soprattutto tornare a credere che """"l'insegnante ha sempre ragione"""": magari quasi sempre, ma quando un insegnante sente il consenso della famiglia può svolgere in modo più autorevole il suo ruolo all'interno della classe, ottenendo così migliori risultati. Attraverso test di autovalutazione, storie vere, illustrazioni e analisi, questo libro dà ai genitori tanti motivi per tornare a credere negli insegnanti, e ai docenti qualche spunto di riflessione su come impostare i rapporti con le famiglie, ed è uno strumento per crescere tutti: genitori, insegnanti e studenti."" -
Una di Luna
Andrea De Carlo si addentra nel territorio delicato del rapporto di una donna con la figura paterna, facendo affiorare aspettative e delusioni, slanci e rifiuti, tenerezze e rabbie, frustrazioni e magie.rnrn«Andrea De Carlo si misura questa volta con la sottile psicologia che stringe nodi tra le generazioni e la ricerca della libertà, da cui solo può irradiarsi un vero futuro.» – Io DonnarnrnMargherita Malventi si dedica a una cucina intima e riflessiva nel suo piccolo ristorante a Venezia, nel sestiere di Castello, ed è convinta che la luna le abbia salvato la vita più di una volta. Suo padre si chiama Achille, ha ottantasette anni, è alto un metro e cinquantaquattro, ed è stato uno dei più rinomati chef della città lagunare, finché non ha perso tutto a causa delle sue manie di grandezza. È un uomo rabbioso, in guerra contro il mondo, ma l'invito a partecipare come ospite d'onore a Chef Test, popolarissimo programma televisivo di cucina, sembra offrirgli la possibilità di una rivalsa pubblica. Margherita decide di accompagnarlo a Milano, dove il programma viene registrato, con la speranza assai poco realistica che il viaggio possa dischiudere tra loro una comunicazione che non c'è mai stata. Andrea De Carlo ha spesso raccontato il mondo femminile con attenzione e sensibilità, ma con questo suo ventesimo romanzo si addentra in un territorio particolarmente delicato, quello del rapporto di una donna con la figura paterna. E lo fa dal punto di vista di una donna, Margherita, facendo affiorare la sua complessa miscela di aspettative e delusioni, slanci e rifiuti, tenerezze e rabbie, frustrazioni e magie, in una luce ironica e lunare. -
Bohémien minori
Considerata a livello internazionale, insieme a Rachel Cusk e Sally Rooney, tra le voci più autorevoli nel raccontare con precisione e profondità le inquietudini della donna di oggi, il nuovo romanzo della scrittrice irlandese entra nella vita del lettore come un’epifania letteraria totalizzante, difficile da dimenticare. rn«In una lingua spiazzante ma potente, che cattura e non lascia scampo, Eimear McBride narra la difficile costruzione di una relazione tra una diciottenne, studentessa di teatro a Londra, e un attore di vent’anni più grande» – La Letturarn Eily ha diciotto anni, si è appena trasferita a Londra dall'Irlanda: vuole studiare recitazione, cominciare a lavorare, diventare famosa, un po' come tutte le aspiranti attrici che arrivano dalla provincia. Se all'inizio la città la stordisce - è dopotutto una ragazza semplice e un po' ingenua - piano piano inizia a trovare il suo posto nel mondo e a farsi delle amicizie. Non sa ancora però quanto tutto è in procinto di cambiarla di nuovo e per sempre, fino a quando non incontra Stephen, un attore di vent'anni più grande di lei, e non se ne innamora follemente. I due iniziano una relazione che li appassiona e li consuma, sfociando spesso in una violenta inquietudine: se Eily è elettrizzata dal loro amore e dalle luci della grande città, Stephen è perseguitato dai demoni del suo passato e dalla paura dei rovinosi rischi del loro rapporto. Sullo sfondo della Londra vibrante degli anni '90, ""Bohémien minori"""" è il racconto della scoperta del desiderio e della più estrema vulnerabilità cui ci consegna: la storia di Eily e Stephen, serrata, conturbante, epica e innocente, si accende tra le pagine con l'immediatezza della vita, celebrando i luoghi oscuri dell'amore e le vette della sua grandezza, in eterno bilico tra perfezione e catastrofe."" -
La memoria vegetale e altri scritti di bibliofilia
Abbiamo una memoria organica, registrata, custodita ed elaborata dal nostro cervello, e sin dalle origini l’uomo si è affidato a una memoria minerale, incidendo pietre o tavolette d’argilla – sino alla memoria di silicio dei nostri computer attuali. Accanto a queste due memorie si è sviluppata una memoria vegetale, dai papiri sino alla carta di stracci e alla carta tratta dal legno che si usa ai giorni nostri. Ed esempio principe di memoria vegetale è il libro, l’amore del quale si chiama bibliofilia. Che cosa vuole dire collezionare libri, antichi o in ogni caso di pregio? Il bibliofilo vive un piacere solitario perché, se raccogliesse porcellane cinesi, le terrebbe nel soggiorno e i visitatori ne rimarrebbero estasiati, mentre non sa mai per chi tirar fuori da scaffali segreti i propri esemplari più preziosi. I non bibliofili non capiscono perché un libercolo secentesco in dodicesimo, dai fogli arrossati, possa rappresentare l’orgoglio di chi è l’unico ad averne l’ultima copia ancora in circolazione. E se apprezzano un incunabolo dalle pagine ancora bianche e crocchianti, splendidamente miniato o rubricato, ne sfogliano alcune pagine ma non sono sensibili alla storia che quel libro narra, talora attraverso i suoi pochi segni di usura o le annotazioni manoscritte a margine, di pari antichità. Gli scritti di questo libro sono usciti in varie occasioni e dedicati ai bibliofili. Ma, tranne forse il saggio sulla Hanau 1609 (ormai entrato in tutte le bibliografie specializzate, e la cui lettura richiede gusto antiquario, passione filologica e profondo amore per il libro antico), gli altri sono stati scritti anche per sedurre, o almeno liberare da tanti complessi, anche i non bibliofili, o i bibliofili futuri, o i bibliofili che s’ignorano. I quali saranno trascinati dalle visitazioni di classici come Kircher, dagli elenchi di bibliofili folli, di ladri compulsivi di libri o di biblioclasti (coloro che i libri li distruggono, li bruciano, li censurano), da una serie di variazioni fantascientifiche sui libri di ieri e di domani, e da tante altre esplorazioni vagabonde di sterminate biblioteche vere o immaginarie. Umberto Eco -
Uaired
Il primo romanzo di Elio, dopo le Storie Tese.rnUn romanzo che sfida le regole della fantascienza. Una commedia ironica e geniale sull’era digitale, sulla ricerca della felicità e sulle sue imprevedibili conseguenze.rnGec e Toni sono amici da sempre, cresciuti insiemernnella provincia pavese, tra racconti mirabolanti nelrnbar e scorribande selvagge nelle nebbie della Bassa.rnUna sera, di ritorno da un locale di Voghera,rnun fulmine sfiora l’auto su cui viaggia Gec e accendernnel suo cervello un interruttore. La sua testa si affollarndi mille voci sconosciute e Gec scopre di possederernil potere di comunicare con la mente.rnÈ l’inizio di un’avventura esilarante alla scopertarndei Uaired, esseri immortali atterrati sulla Terra da unrnaltro pianeta, che da millenni convivono segretamenterncon gli esseri umani.rnInseguito dalla polizia, tra furti di cadaveri ernscambi di corpi, miracolose resurrezioni e infuocaternpassioni, Gec dovrà scoprire il mistero dei Uaired perrnprendere infine una decisione da cui dipendono il suornfuturo e quello dell’intera umanità.rnUn romanzo avvincente, una commedia genialernsulla ricerca della felicità e sulle sue imprevedibilirnconseguenze. -
Il pendolo di Foucault
Questo romanzo si svolge dall'inizio degli anni sessanta al 1984 tra una casa editrice milanese e un museo parigino dove è esposto il pendolo di Foucault. Si svolge dal 1943 al 1945 in un paesino tra Langhe e Monferrato. Si svolge tra il 1344 e il 2000 lungo il percorso del piano dei Templari e dei Rosa-Croce per la conquista del mondo. Si svolge interamente la notte del 23 giugno 1984, prima in piedi nella garitta del periscopio, poi in piedi nella garitta della statua della Libertà al Conservatoire des Arts et Métiers di Parigi. Si svolge la notte tra il 26 e il 27 giugno dello stesso anno nella stessa casa di campagna che Jacopo Belbo, il protagonista, ha ereditato da suo zio Carlo, mentre Pim rievoca le sequenze temporali di cui si è detto sopra. In sintesi: tre redattori editoriali, a Milano, dopo avere frequentato troppo a lungo autori ""a proprie spese"""" che si dilettano di scienze occulte, società segrete e complotti cosmici, decidono di inventare, senza alcun senso di responsabilità, un Piano. Ma qualcuno li prende sul serio."" -
Un grido nelle rovine
L’acclamato autore di Yellow Birds torna con unrnromanzo faulkneriano sul potere e la violenza.rnUn libro che solo apparentemente raccontarnla guerra civile americana e lo schiavismo,rnper esplorare piuttosto la potenza delle pulsionirnche muovono ogni uomo.rnrn“Ricorda Faulkner. Un romanzo incredibilernsulla schiavitù e la distruzione e sulle sfiderndell’amore.” - Kirkusrn“Un grido nelle rovine conferma il talentorneccezionale di Kevin Powers.” - The Guardianrn“Un capolavoro. Powers ha scritto un romanzornche comprende tutta la ferocia, la complessità,rne la violenza razziale degli Stati del Sud, dallarnloro caduta fino alla loro eventuale rinascita.” - Philipp MeyerrnrnrnrnPiantagione di Beauvais, Virginia. Guerra civilernamericana. Il proprietario terriero AntonyrnLevallois è stanco della produzione di tabaccorne cotone. Sa che il futuro appartiene ai grandirncapitali e all’industria. È un uomo senza scrupoli,rnche mira soltanto a difendere i suoi interessirne a ingrandire la sua ricchezza. Quando il vicinornBob Reid parte per la guerra, Levallois sfruttarnla sua assenza per soffiargli la proprietà, sedurrerne sposare Emily, la figlia dodicenne di Reid ernprendersi i suoi schiavi, fra cui la giovane Nurse.rnQuando Bob Reid torna a casa dal fronte,rnsfigurato e mutilato, non trova più nessunornad attenderlo, la sua tenuta non gli appartienernpiù e sua figlia è sposata con il responsabilerndella sua rovina. A un uomo disperato restarnuna sola scelta: la vendetta. -
Il Novecento. Vol. 1: Dal futurismo al neorealismo
Ultimo capitolo di una straordinaria storia e geografia illustrate dell’arte italiana. rnUn libro che si avventura nel genio inquieto del Novecento, per far capire come, in un secolo in cui l’Italia non è più il primo paese per l’arte, ci sono però artisti formidabili, che a volte hanno varcato i confini nazionali, ma spesso non hanno conosciuto risonanza mondiale: degli uni e degli altri cerco di rendere conto e di dare testimonianza. Modigliani, Boccioni, de Chirico, Morandi, Carrà, Casorati, il ventennio fascista, la scuola romana, Guttuso e molte altre sorprendenti scoperte. rnDal Trecento all’Ottocento, fino a Tiepolo e Canova, l’Italia è stata il luogo privilegiato della manifestazione dello Spirito del mondo, che poi, improvvisamente, si trasferisce in Francia con gli impressionisti. Negli anni cinquanta del dopoguerra, lo Spirito del mondo si sposta in America, con Jackson Pollock, i grandi pittori dell’Informale e, nel 1958, con la Pop Art. E l’Italia? Piero della Francesca ‘accade’ nel 1450 ma ritorna ad accadere nella consapevolezza dei pittori francesi come Seurat; e, ancora, Piero ‘riaccade’ con il Cubismo e con Morandi. Senza Piero della Francesca sarebbe impensabile Balthus. Quindi l’accadere in un luogo dello Spirito del mondo è un accadere ‘per sempre’, vuol dire ‘eternarsi’.rnLa storia dell’arte del Novecento è un percorso altalenante tra fenomeni che sono ormai delocalizzati rispetto all’Italia, che deflagrano altrove ma restano consapevoli dello spirito italiano, come avviene per i pittori futuristi o per Giorgio de Chirico, un artista greco, diventato italiano, che vive a Parigi.rnIl percorso di questo primo volume dedicato al Novecento rende conto dunque di un intreccio di pulsioni, fatto di moti in avanti e arretramenti, di futuro e passato. -
Nureyev. La vita
Rudolf Nureyev, uno dei più grandi ballerini del ventesimo secolo, aveva tutto: bellezza, genio, fascino, passione e sex appeal. Nessun altro interprete della danza classica ha mai suscitato nel pubblico la stessa vibrante eccitazione, sopra e fuori il palco. In questa biografia, Julie Kavanagh racconta le tappe straordinarie della sua carriera e della sua vita: l'educazione alla scuola del Kirov a Leningrado, il controverso allontanamento dall'Unione Sovietica nel 1961; la relazione lunga e tormentata col ballerino danese Erik Bruhn; lo spettacolare sodalizio artistico con Margot Fonteyn al Royal Ballet di Londra. Seguiamo tra le pagine le infuocate collaborazioni con i maggiori coreografi dell'epoca - tra cui Ashton, Balanchine, Robbins, Graham, Taylor - e il rivoluzionario impegno presso il Balletto dell'Opéra di Parigi nei primi anni ottanta, prima della morte prematura per le complicazioni dell'Aids nel 1993. -
Wasan. L'arte della matematica giapponese
Un tuffo in una cultura sconosciuta attraverso 12 giochi matematici ispirati alla vita di tutti i giorni, una sfida per i lettori di tutte le età che aspetta di essere risolta da 150 anni.rnrn“Fra le innumerevoli tradizioni che si contano al mondo, nessuna è più bella ed elegante del wasan, l’antica arte della matematica giapponese.” -rn Hidetoshi Fukagawa, matematicorn“Non dobbiamo stupirci del successo del sudoku, molti secoli fa un’altra mania dal Giappone aveva creato lo stesso entusiasmo: il wasan.” - Chad Boutin, Princeton UniversityrnrnPer oltre due secoli, tra il 1603 e il 1868, il Giappone visse un lungo periodo di isolamento, durante il quale interruppe quasi del tutto le relazioni con il resto del mondo e sviluppò una cultura unica e originale. In quegli anni nacque la poesia haiku e fiorì la matematica che prende il nome di wasan, una pratica antica che unisce la creatività dell’arte, l’intuito della filosofia e la precisione della scienza. Il wasan era praticato da studenti ma anche da persone comuni, che affrontavano problemi matematici per divertimento e per risolvere le necessità della vita quotidiana, come costruire un ventaglio e disporre i fiori nei vasi. I quesiti erano disegnati su piccole tavolette di legno, i sangaku, che venivano appese di fronte ai templi per sfidare i passanti a scrivere la soluzione sul retro della tavola. Una matematica partecipativa e divertente, di cui nei secoli si sono perse le tracce e che questo libro riporta finalmente alla luce. Un tuffo in una cultura sconosciuta attraverso 12 giochi matematici ispirati alla vita di tutti i giorni, una sfida per i lettori di tutte le età che aspetta di essere risolta da 150 anni. -
L' ora tra la donna e la chitarra
Arriva dalla Germania il thriller best seller di Clemens J. Setz, capace di unire la maestria letteraria di David Foster Wallace alla suspense mozzafiato del noir nordico.rnNatalie ha ventuno anni e vive a Graz. Ha sofferto di epilessia durante l’infanzia, ma con il tempo ha sviluppato delle strategie che l’aiutano a prevenire gli attacchi, anche se il pericolo di una ricaduta è sempre in agguato. Abita da sola, frequenta abitualmente il Souterrain, un locale underground dove approccia i clienti con disinvoltura per relazioni occasionali. Ha una grande passione per internet e la tecnologia, cura il suo telefono in modo morboso, maniacale e registra di nascosto le conversazioni che avvengono durante i suoi incontri notturni.rnDopo aver conseguito il diploma di assistente per portatori di handicap, Natalie ha trovato lavoro a Villa Koselbruch, un pensionato per ospiti con disturbi fisici e mentali. Le viene assegnato un paziente particolarmente difficile, Alexander Dorm, che si sposta su una sedia a rotelle e ogni settimana riceve la visita di un uomo di nome Chris Hollberg. Parlando con le sue colleghe, Natalie scopre che alcuni anni prima Dorm aveva perseguitato Hollberg con lettere e telefonate, offendendo e minacciando anche la moglie tanto da indurla al suicidio. Alexander odia profondamente le donne e non perde occasione per manifestare a Natalie il suo disprezzo, umiliandola come forse aveva fatto con la moglie di Hollberg. La ragazza però non è impaurita dall’irascibilità di Dorm né si lascia conquistare dall’apparente bonarietà di Hollberg, sospettando che sotto alla loro strana relazione si nasconda qualcosa di più inquietante: decide così di indagare sul loro passato, entrando in un gorgo di perdizione e oscurità in cui sarà a rischio la sua stessa vita. -
Il senso di colpa del dottor Zivago
Pierluigi Battista racconta la vita da romanzo di Boris Pasternak, una storia avvincente di donne e poeti, spie e carteggi segreti, in cui si intrecciano pericolosamente letteratura e passione.rnrn«Questo no è un libro, è uno strepitoso, desolante balletto di fantasmi che volteggiano nella più allucinata e inafferrabile dittatura del Novecento. Pierluigi Battista co porta dritti verso l’unica cosa che conta nelle nostre vite: non possiamo essere migliori degli altri, possiamo soltanto cercare di essere migliori di noi stessi.» – Mattia Feltri, TuttolibrirnrnQuando il 16 agosto del 1960 la polizia sovietica bussa alla porta di Olga Ivinskaja, la donna conosce giàrnil motivo di quella visita sgradita. Da quindici anni è infatti l'amante, l'amica, la confidente dello scrittore Boris Pasternak, diventato un nemico della patria all'indomani della pubblicazione clandestina del Dottor Živago. Olga è entrata a tal punto nel cuore di Boris da ispirare la protagonista femminile del romanzo, l'immortale Lara. Nel 1960 Pasternak è ormai morto da qualche mese, sono passati tre anni dalla prima edizione del romanzo e due anni dal Premio Nobel che è stato costretto a non ritirare, così Olga finisce in Siberia dopo un processo sommario. È solo l'ultimo capitolo, postumo, della vita sentimentale di uno scrittore irregolare, segnata da amori folli e abbandoni repentini: dalla seconda moglie Zinaida, rubata a un amico, alla poetessa Marina Cvetaeva, fino all'incontro folgorante con la sua nuova musa, Olga. Intorno, scorre la vita ambigua di Pasternak verso un regime che contesta in privato ma che non esita ad appoggiare pubblicamente, tradendo gli ideali dei compagni intellettuali come Anna Achmatova e Osip Mandel'štam, che conoscevano gli orrori della Lubjanka. -
Quasi
Una riflessione in parole e immagini sui sentimenti che ci legano agli altri e al mondo in cui viviamo.rnrn“Questo libro l’ho chiamato Quasi perché penso che, ricordandoci di essere imperfetti, possiamo essere quasi felici.”rn La natura, gli affetti, le buone e cattive abitudini, la memoria e le passioni nelle parole di OscarrnFarinetti e nei disegni di Marco Nereo Rotelli. Una riflessione in parole e immagini sui sentimenti che ci legano agli altri e al mondo in cui viviamo, un invito a scoprire la bellezza nascosta che ci circonda. -
Le luci della centrale elettrica. Dieci anni di musica tra la via Emilia e la via Lattea
Un libro che ripercorre le tappe del progetto musicale nato dieci anni fa dall'idea di Vasco Brondi, una sorta di diario di dieci dischi e concerti, insieme ad intervistati d'eccezione «I suoi testi sono poesie di chi ha lo sguardo per raccontare anche i devastanti anni zero» - TuttolibrirnrnrnDieci anni fa nasceva a Ferrara un progetto musicale con un nome preso in prestito a un paesaggio. Il paesaggio è quello della Montedison, quando di notte diventa luci e fumo. Le luci della centrale elettrica è il progetto musicale ideato da Vasco Brondi nel 2007 e apparso l'anno seguente nella scena musicale italiana conquistando pubblico e critica. Questo libro è la storia di dieci di dischi, concerti, viaggi, libri, incontri e vita, raccontata in prima persona da Vasco Brondi. Diario di bordo e fanzine illustrata, il volume raccoglie scritti, foto e disegni, insieme agli interventi di Manuel Agnelli, Rachele Bastreghi, Daria Bignardi, Giorgio Canali, Lorenzo ""Jovanotti"""" Cherubini, Emidio Clementi, Paolo Cognetti, Francesco De Gregori, Dente, Federico Dragogna, Daniele Gaglianone, Marco Lodoli, Enrico Molteni, Elisabetta Sgarbi, Davide Toffolo e Massimo Zamboni."" -
Ladri di foglie
Cantautore e scrittore, Davide Van De Sfroos è una delle voci più originali della scena musical-letteraria italiana.rnrnUn viaggio sulle tracce di un fantomatico ladro di foglie, inseguendo un improbabile lestofante che immagina di poter rubare la magia che si nasconde nelle nervature di una giornata qualunque. Ma chi può sottrarre impunemente alla terra e agli uomini figure e pensieri, colori e parole, forme e silenzi? Chi è il ladro di foglie? Il colpevole appartiene alla consorteria primordiale dei Quattro Elementi – Fuoco, Aria, Acqua e Terra – e il suo nome è Vento. Quel vento che soffia, spinge, sibila e batte; che gonfia i propri muscoli e cazzotta il mondo; che lustra il sole e sposta la notte; che impasta le nuvole, le stira, le annoda e le scaglia lontano – oppure le dissolve. Quel vento che dimentica i propri nomi, che curva il fumo dei camini, che solleva sabbia e spruzzi d’acqua, che ci trasforma in guardiani della cenere e in cacciatori di nebbia e che, forse, ci vuole complici dei propri misfatti. Complici, partecipi e conniventi, sostiene l’autore nelle quindici storie di questo libro, dove sfilano protagonisti imprevedibili e nostalgici, paesaggi poetici e fantasmagorici, vicende romantiche e ribelli -
Discorso su due piedi (il calcio)
Il terreno comune di questo incontro-intervista-dialogo-racconto di due visioni entrambe uniche è il campo di calcio, dove ogni domenica va in scena l'unico rito superstite della società contemporanea. E il dialogo a due voci si sposta velocemente dal gioco a zona ai campioni indimenticabili di ieri e di oggi, dal calcio agli altri sport, dagli sport alla vita. -
L' arte svedese di mettere in ordine. Sistemare la propria vita per alleggerire quella degli altri
Una ricetta sorprendente all’insegna del divertimentorn– diventata un caso editoriale mondiale in traduzionernin 27 paesi – per mettere ordine in se stessi a partirerndalla propria casa, un modo nuovo di pensare aglirnaltri riscoprendo le piccole gioie che illuminano larnnostra vita.rnrn“Margareta Magnusson è l’anti-Kondo ernci accompagna in un ultimo viaggio tenerorne spiritoso tra gli oggetti della nostra vita.” - Penelope Green, The New York Timesrnrn“Un libro diretto e sincero, con un toccorndi umorismo.” - The Washington Postrnrn“Un’idea semplice ma geniale: non devirnsemplicemente liberarti di tutto, marnsnellire la tua vita in modo da tenerernsolo quello che ti rende davvero felice.” - Elle DecorrnrnIn Svezia si coltiva un’arte silenziosa chiamatarndöstädning, che consiste nel fare letteralmente puliziarndegli oggetti accumulati durante l’arco della vita,rnprima che di questo compito gravoso debba occuparsirnqualcun altro al posto nostro. La scelta di eliminarerngli oggetti non più necessari ha sorprendenti effettirnbenefici e può essere intrapresa a qualsiasi età o faserndella vita, ma dovrebbe essere colta il prima possibilernper goderne appieno. Margareta Magnusson, conrnumorismo e leggerezza scandinavi, insegna ai lettorirnad abbracciare questo minimalismo: un metodornradicale e gioioso per mettere in ordine l’esistenza,rnche ci aiuta a trasformare i momenti difficili in unrnatto di generosità.rnIn questa guida piena di consigli pratici, Margaretarnsuggerisce le cose da eliminare facilmente (vestitirnmai indossati, regali indesiderati, una quantità dirnpiatti e pentole di gran lunga superiore al necessario)rne gli oggetti che potresti voler conservare (fotografie,rnlettere d’amore, disegni dei bambini).rnUna riflessione nata dalla sua esperienza personalerne oggi condivisa con tutti i lettori.