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La paura della coccinella
Dario ha quasi quarant'anni e fa il cassiere in un piccolo fast-food della Capitale. Passa le sue giornate tra friggitrice, clienti maleducati e cuochi egiziani, alternando irriverenza a malinconia, cinismo a disperazione. È un uomo intelligente ma solitario, che fatica, sin da quando era bambino, a provare qualsiasi tipo di emozione. Dolore fisico, paura, innamoramento... è come se ne fosse del tutto immune. La sua unica passione è la corsa. Appena ha un attimo di tempo attraversa correndo i grandi parchi della città e li conosce così bene che decide di proporre a un piccolo editore una guida sulle ville romane, irriverente e ironica come lui. Ma questa esistenza desolante viene sconvolta dalla scoperta di un potere inatteso: frequentando - al solo scopo di rimorchiare - un corso sulla meditazione trascendentale, Dario si rende conto di vedere le aure della gente. Comincia così a esplorare questo mondo a lui ignoto, che non riesce comunque a scuoterlo del tutto dalla sua apatia... almeno finché, una mattina, va a tagliarsi i capelli e prova a sbirciare l'aura della ragazza minuta e bellissima che lavora lì. Lilly fa la parrucchiera, è incastrata in una vita infelice e sogna, con la complicità della sua amica del cuore, una passione travolgente, qualcosa che la trascini fuori da un percorso che ha seguito senza mai davvero condurlo, seppellendo dentro di sé un incredibile talento per il canto. Quando i due si incontrano, per destino o per caso, tutte le loro sicurezze crollano miseramente, in una perfetta combinazione degli opposti, così pura e spaventosa da far assomigliare l'amore a una specie di catastrofe. -
Henry Drummond. Il dono supremo
Una moltitudine di persone, assetata di saggezza e spiritualità, si raccoglie intorno a un predicatore. La parola viene data a un giovane missionario seduto fra gli ascoltatori, Henry Drummond, che ha vissuto per alcuni anni in Africa. Henry apre la Bibbia e legge la Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi. Al centro dell'epistola è l'amore, che è superiore a tutto e non ha confronto con nessun'altra facoltà dello spirito, neanche la fede, dono supremo che culmina nell'inno alla carità del capitolo tredicesimo. A partire dagli insegnamenti del pastore protestante Henry Drummond, Paulo Coelho riflette sulla ""cosa più importante del mondo: l'Amore""""."" -
Piero della Francesca, o dell'arte non eloquente
Piero della Francesca di Bernard Berenson è un'opera irriverente e rivoluzionaria, un testo cardinale della critica d'arte novecentesca. Berenson insegue la bellezza nascosta e silenziosa a partire dall'arte classica, attraverso le luminose prove medievali, fino alle soglie della modernità di Cézanne, Degas e van Gogh. Perché l'arte è senza tempo, come eterno e sempre nuovo è lo stupore che suscita in noi. Introduzione di Vittorio Sgarbi. -
Leica format
Dopo il successo di Trieste, il romanzorninedito della grande scrittrice croata,rnrecentemente scomparsa.rn«Un libro non facile che parla di tante cose, mescolando realtà e finzione, ma capace soprattutto di spiazzare per la modalità con cui mette in luce le atrocità della storia, a partire dal nazismo» - Il VenerdìrnUna donna incontra uno sconosciuto che le rivela che la sua identitàrnè una menzogna. 772 (o 789) cervelli di bambini riposano, silenziosi,rnin dei barattoli. Una viaggiatrice arriva in una cittadina e si avvicina,rninconsapevolmente, al suo passato.rnDall’autrice di Trieste (finalista all’Independent Foreign Fiction Prize),rnun romanzo luminoso e caleidoscopico, che mette insieme fatti realmenternaccaduti e invenzione, storia e memoria, parole e immagini in un collagernda mozzare il fiato, che riesce a guardare con diffidenza l’orrore accecanterndella storia.rnOscillando tra le tematiche della memoria, della perdita, tra ereditàrnstorica e racconto, Drndic prende in prestito qualcosa da ogni granderntradizione letteraria per tesserle insieme in un racconto sull’amore e sullarnmalattia.rnUn romanzo che ha il pregio principale di sollevare domande,rnprofondissime, e a cui è impossibile dare risposta, sulla storia e sul modornin cui la descriviamo e la ricordiamo. -
La razza e la lingua. Sei lezioni sul razzismo
Un viaggio nell'evoluzione del pensiero - tra eulinguistica, scoperte sulle grammatiche ed esperimenti decisivi sul cervello - per guardare al futuro e imparare a riconoscere, dentro e intorno a noi, il razzismo più radicale e subdolo.rn«Un bel libro che si sofferma sul nesso tra lingua e propaganda, sulle diverse strategie grazie alle quali la lingua può diventare strumento di persuasione.» – La LetturarnLe idee sbagliate sono sempre pericolose, ma ne esistono due che sembrano resistere nel tempo e, se combinate, costituiscono una miscela deflagrante. Sono la convinzione che esistano lingue migliori di altre, lingue banali e lingue geniali, lingue musicali e lingue stonate, e quella che la realtà si veda in modo diverso secondo la lingua che si parla, come se potesse condizionare i nostri sensi e i nostri ragionamenti. Andrea Moro affronta questi pregiudizi, e ne scopre i limiti, con ogni arma a disposizione: dalla filosofia, alla linguistica, alle neuroscienze. Spiega in modo semplice come si è arrivati alla conclusione sorprendente che tutte le lingue sono variazioni possibili su un unico tema: da un punto di vista biologico, parliamo tutti la stessa lingua, da sempre. Non si tratta solo di una questione accademica, Moro ricostruisce anche il momento storico in cui la pretesa di una lingua migliore di tutte, di una lingua pura, di una lingua cioè ariana, fu utilizzata in funzione del più colossale delitto della storia. -
Gli amori degli altri. Tra cielo e terra, da Zeus a Cesare
Trenta storie d’amore per conoscere meglio i greci e i romani, antenati ai quali ci uniscono, nel bene e nel male, fili di continuità che arrivano fino a oggi.rnrn“L’amore è il tema attorno a cui è organizzato questo tentativo di mostrare la differenza tra le culture, grazie all’aiuto – fondamentale – di tante, diversissime storie: una sorta di campionario delle facce dell’amore. A volte si tratta di miti, altre volte di creazioni letterarie, altre volte ancora di storie realmente vissute le cui dinamiche sembrano la chiave più adatta per svelare i segreti del cuore.”rnrn Conoscere gli “altri”, lontani da noi per tempo, spazio e cultura, può aiutarci a capire meglio anche il nostro rapporto con i sentimenti e l’affettività. Dalle avventure amorose di Zeus, il primo molestatore seriale della storia occidentale, alle conquiste di Cesare, “il marito di tutte le mogli e la moglie di tutti i mariti”, queste storie mostrano le tante analogie ma anche le non trascurabili differenze nel modo di concepire e vivere nelle diverse culture un sentimento considerato immutabile come l’amore. Una passione che nel corso dei secoli ha accolto benevolmente comportamenti oggi considerati inaccettabili, in una continua ridefinizione dei propri confini che ha segnato la cultura europea moderna. Eva Cantarella esplora questi confini in un libro appassionante che ci invita a cogliere nella luce del mito e della storia il riflesso in grado di illuminare il nostro tempo. -
Come acchiappare una talpa. E ritrovare se stessi nella natura
Marc Hamer ha fatto molte cose nella vita, da ragazzo è stato un vagabondo, ha lavorato per le ferrovie inglesi prima di iscriversi all'accademia di Belle Arti, abbandonanandola perché privo di talento, ha poi fatto molte altre esperienze prima di capire che la sua strada era nella natura. Da anni si guadagna la vita facendo il giardiniere in primavera e in estate e cacciando talpe d'inverno. Erede di una tradizione e di un lavoro millenari - gli acchiappatalpe esistono almeno dai tempi dei romani, ma più probabilmente da quando è nata l'agricoltura - Hamer ha passato molti anni nei giardini e nei campi del Galles, camminando tra la natura, studiando e cercando le sue prede, animali misteriosi seppur comuni. Un lavoro solitario - non privo di contraddizioni per un uomo vegetariano da decenni - che richiede silenzio e un grande amore per la natura nella sua interezza, per la sua energia violenta e brutale, oltre a un'inesausta curiosità nel voler capire e comprendere. Marc Hamer, tramandandoci i segreti degli acchiappatalpe ci fa scoprire molte cose anche delle loro prede, regalandoci un libro sulla natura che è anche, inevitabilmente, una riflessione sull'uomo, sull'esistenza, sulla sua caducità, sulla necessità di trovare il bello in ciò che ci circonda, sull'accettazione del cambiamento e di noi stessi. -
La natura di Tito Lucrezio Caro. Libri I-IV
«La lingua è la materia prima della poesia: quando traduco faccio completamente mio il testo, e cerco di restituirlo come in me ha agito.»rnrnUn capolavoro della letteratura di ogni tempo rivela un volto nuovo e inatteso nella versione d'autore di Roberto Herlitzka. I grandi temi del poema di Lucrezio – l'origine e la natura dell'universo, la rappresentazione dell'amore, il mistero della vita, l'arte e la conoscenza – vivono in una lingua immaginifica, ispirata alla tradizione poetica italiana, capace di esprimere con una vitalità dirompente l'ardore drammatico e l'accesa emozione del «De rerum natura». -
Piccola
Un racconto dai tratti fiabeschi immerso nel turbamento di una Parigi rivoluzionaria. Il ritorno di Edward Carey, scrittore, drammaturgo, e illustratore di fama internazionale. Il suo inconfondibile tratto illustra la storia della leggendaria signora delle cere, Marie Tussaud. rn«Quindici anni di lavoro e ricerche, per la più meravigliosa storia di Madame Tussaud che un lettore possa desiderare» – Robinsonrn«La storia di Marie è affascinante. Ma il talento di Careyrnrende il suo viaggio qualcosa di straordinariorn» – Danielle Trussoni, The New York Times Book Reviewrn«Meraviglioso. Un vero e proprio viaggio epico in cui ci si tuffa per riemergere solo alla fine.» – Il VenerdìrnrnNel 1761, una minuscola bambina di nome Marie vienernalla luce in un villaggio in Svizzera. Qualche anno piùrntardi, dopo la morte dei genitori, Marie è presa in casarndal Dottor Curtius, un uomo eccentrico e solitario chernvive a Berna. Ma Curtius non è propriamente un dottore,rnè piuttosto un artista, uno scultore della cera: figlio dirnun famoso anatomista, lavora per l’ospedale della cittàrncome modellista, riproducendo parti del corpo umano.rnMarie comincia così ad aiutare il suo padrone di casa nonrnsolo nelle faccende domestiche, ma anche nel suo lavoro,rnapprendendo piano piano i segreti di quella strana arte.rnQuando però Curtius, sempre più interessato arnritrarre con la cera i volti degli abitanti di Berna anzichérngli organi dei defunti, viene licenziato dall’ospedale,rni due si trasferiscono a Parigi per cercare fortuna.rnQui, insieme a una vedova dal carattere prepotenterne al figlio di lei, pallido e silenzioso, trasformano unarncasa delle scimmie in un museo di sculture di cera chernattira l’attenzione di tutta la città. Ben presto, grazie alrnpassaparola, il talento di Marie si fa conoscere fino allarncorte di Versailles, dove viene invitata per fare da tutricernalla principessa e finisce col salvare una Maria Antoniettarnancora in fasce. Intanto Parigi è in preda al furore:rni rivoluzionari vogliono delle teste e, al museo della cera,rnle teste sono il pane quotidiano.rnPiccola racconta con tutta l’ironia e la straordinariarnimmaginazione narrativa cui Edward Carey ci harnabituati l’indimenticabile storia di un’orfana piccola ernambiziosa, capace di suscitare le simpatie della nobiltàrne dei più radicali fra gli insorti, e che si trasformeràrnnella leggendaria Madame Tussaud. -
Capri-Revolution
Capri-Revolution, ultimo capitolo della trilogiarnche Mario Martone ha dedicato ai ribelli, è ambientatornsu un’isola unica al mondo, la montagna dolomiticarnprecipitata nelle acque del Mediterraneo chernall’inizio del Novecento ha attratto come un magneternchiunque sentisse la spinta dell’utopia e coltivassernideali di libertà.rnrnSiamo nel 1914, l'Italia sta per entrare in guerra.rnL’isola di Capri è in pieno fermento: arriva per larnprima volta l’elettricità, gli esuli russi si riunisconornper prepararsi alla rivoluzione, e, scandalosamente,rnuna comune di giovani nordeuropei fa dell'isolarnil suo luogo d’elezione per la propria ricerca nellarnvita e nell'arte, una ricerca tesa al pacifismo,rnall’uguaglianza, al rispetto degli animali e dellernragioni della natura. Ma l’isola ha una sua forterne radicata identità, incarnata da Lucia: giovane ernbellissima capraia, irrequieta e curiosa, in bilicornfra la rigidità ancestrale del suo mondo e l’attrazionernper una vita nuova, di cui Seybu, il maestro ernispiratore della comune, e il nuovo medico arrivatornin paese, rappresentano i poli opposti e complementari.rnCapri-Revolution, ultimo capitolo della trilogiarnche Mario Martone ha dedicato ai ribelli, è ambientatornsu un’isola unica al mondo, la montagna dolomiticarnprecipitata nelle acque del Mediterraneo chernall’inizio del Novecento ha attratto come un magneternchiunque sentisse la spinta dell’utopia e coltivassernideali di libertà, e narra del potere espressivo chernsolo la scoperta irriducibile della propria identità puòrnconsegnarci.rnCon una conversazione tra Antonio Gnoli e MariornMartone e le fotografie dal set di Mario Spada. -
Luna di miele
Pubblicato nel 1945, all’alba del dopoguerra,rne mai più ristampato, Luna di miele racconta il malernche nasce in due anime buone, mosse dal desideriorndi una felicità che continua a sfuggire loro di mano.rnDal maestro del noir italiano, un romanzo mozzafiatornche tiene incollati fino all’ultima pagina.rnrn“Luna di miele è un romanzo sconvolgente, Scerbanencornè uno scrittore da riscoprire.” - Raoul Bruni, Alias - il manifestornrnrnrnUn sacerdote con qualche peccato sulle spalle, donrnPaolo, assiste alla drammatica fine di un matrimonio.rnLa giovane Lena si fa sposare con l’inganno da Alberto,rnun uomo energico ma debole di carattere, costringendolorna lasciare la donna di cui è innamorato, Eva. Scopertornl’imbroglio, il matrimonio si consuma in anni dirnfrustrazione quotidiana finché Alberto, in un raptusrnviolento, uccide Lena per scappare finalmente con Eva.rnMentre la polizia indaga sull’omicidio, don Paolo sospettarnsubito di Alberto e segue gli amanti in fuga fino a unarnpiccola pensione, la loro luna di miele, sperando dirnriuscire in qualche modo a salvarli. Ma i due, sempre piùrnimmersi in un rapporto morboso, sensuale e rovente,rnlotteranno fino all’ultimo per difendere il loro amorernproibito. -
De iure
Questo testo affronta i temi che da sempre attraggono e tormentano i giuristi. Come rappresentare e spiegare il concetto di diritto, la nozione della giustizia e l'istituzione dello Stato? Lo sguardo critico e lucido di Nicolás Gómez Dávila conduce il lettore all'interno di un percorso storico e speculativo, fino a tracciare una nuova mappa del giuridico, quanto mai ricca di fascino. ""Diritto, Giustizia e Stato vengono ridefiniti da questo poderoso ed eclettico pensatore del Novecento, che non ne perde mai di vista il collegamento con l'etica, la politica, la tradizione, la storia, i giuristi."""" (Luigi Garofalo)"" -
Il Generale
Il giovane Medhanie Berhe viene arrestato mentre beve un caffè con degli amici in un bar di Khartoum, in Sudan, nel maggio del 2016. Rischia vent'anni di carcere. Secondo i magistrati, dietro il suo sguardo spaventato si nasconde uno dei più sanguinari trafficanti di esseri umani della storia: Medhanie Yehdego Mered, soprannominato ""il Generale"""".rnrnLa procura di Palermo indaga su di lui in seguito alla tragedia dell'ottobre 2013, che è costata la vita a 368 eritrei al largo di Lampedusa. Ma il colpevole è davvero il ragazzo fermato? Un'indagine, capitanata dal """"Guardian"""", solleva dubbi su questo arresto, concluso forse troppo frettolosamente. Lorenzo Tondo, protagonista e narratore di quell'inchiesta, produce una sfilza di prove che rischiano di restare ignorate: foto del trafficante in libertà, intercettazioni, chat private, documenti top secret e testimonianze di ex criminali. Persino due test del DNA. Soprattutto, Berhe non assomiglia affatto al Generale. Nella trama avvincente di una storia in cui tutto è reale – tra servizi segreti, trafficanti e polizie di mezzo mondo – si insinua così un dubbio sconvolgente. E se Mered fosse ancora a piede libero e quel ragazzo con i capelli arruffati, scaraventato dall'Africa nella cella di un carcere siciliano, fosse vittima di un clamoroso scambio di persona?"" -
Il libro del buio
Parte da una delle pagine piùrntragiche della storia del Marocco, Il libro del buio. Da un attorndi denuncia, da una testimonianza politica e civile.rnrn“La notte ci vestiva. In un altro mondo, si sarebbe detto chernera piena di attenzioni per noi. Nessunissima luce. Mai il benchérnminimo filo di luce. Ma i nostri occhi, pur avendo perso lornsguardo, si erano adattati. Vedevamo nelle tenebre, o credevamorndi vedere.”rnIl 10 luglio 1971 un commando militare irrompe nellarnresidenza estiva del re a Skhirate, in Marocco. Ma il colpo dirnstato fallisce. I soldati che hanno preso parte alla missionernvengono rinchiusi in una prigione sotterranea, sepolti nellerntenebre per diciott’anni. Parte così, da una delle pagine piùrntragiche della storia del Marocco, Il libro del buio. Da un attorndi denuncia, da una testimonianza politica e civile. Ma, paginarndopo pagina, la scrittura diviene specchio e scandagliorndell’esistenza umana, fino a scoprire, dopo la discesa neglirninferi della disperazione, il germe della purezza assoluta. -
Fiona. Il ciclo delle stelle
Le giornate di Sandro corrono fra l'asilo della piccola Fiona, arrivata da Haiti a Milano 2 chiusa in un pozzo di silenzio, e le puntate di un reality show in cui il sesso e la violenza sembrano essere diventate le sole regole del gioco. Fino al mattino in cui compare una donna dai capelli rossi, ferma a spiare lui e la bambina: sotto il suo sguardo esploderà la tensione di una vita in caduta libera, e una sottile speranza di salvezza. A parlare in questo romanzo magnetico sono le distanze di una coppia che è stata felice, il vertiginoso rispecchiarsi della vita dentro e fuori il televisore, la mente di un giovane padre che sogna amore e morte con il ritmo febbrile di un conto alla rovescia. -
L' albergo dei poveri
È possibile dare una svolta alla propria vita? Uno scrittorernmarocchino, sposato a una donna che non ama, sperarndi averne l’occasione andando a Napoli, dove è stato invitatornper scrivere un libro sulla città. rnrnE gli basta arrivarci, arnNapoli, per capire che tutto è possibile. Gli basta approdarernall’Albergo dei Poveri, spettrale ex ricovero per gli indigenti,rne incontrare un’anziana signora che vive sottoterra, insiemernai ratti e a una piccola corte dei miracoli. Ascoltandola, lornscrittore apprende mille storie della città e dei suoi abitanti,rne finisce per raccontare la propria: è alla ricerca della donnarnche ama, sebbene non l’abbia mai vista… Questa donnarnesiste davvero o è una creatura fantastica? E le storie dellarnsignora sono accadute sul serio? -
Prima di sparire. Il ciclo delle stelle
Uno scrittore deve scrivere un romanzo che ha in testa da moltissimo tempo; ma un giorno dopo l'altro, la scrittura non arriva, e più s'inceppa e si perde, più la vita dello scrittore preme con potenza, con passione, con la necessità del sangue che corre, per trovare una forma. Intorno allo scrittoio vuoto, la stanza si riempie di pensieri, di sensi di colpa, di desiderio, di telefonate clandestine, di disperati tentativi di reprimere per amore della moglie un nuovo amore nascente, giocoso e irresistibile. Lo scrittore si chiama Mauro Covacich, le giornate che racconta sono quelle del suo matrimonio, le notti sono quelle tormentose del desiderio di un amore nuovo e dirompente. E più lunghe e arrovellate si fanno le giornate davanti alla pagina bianca, più chiaramente emerge che la storia di un amore che nasce e di un amore che muore è l'unica che abbia senso raccontare. -
Tutte le opere
Narratore, commediografo, giornalista, sceneggiatore, critico cinematografico, Ercole Patti è stato uno scrittore poliedrico, già considerato un classico del Novecento.rnrnLuoghi dell'anima e metafora dell'universo, Catania e Roma, i due poli geografici del suo itinerario esistenziale e letterario, popolati da personaggi di accesa sensualità, ci restituiscono il variegato affresco di una stagione irripetibile, dagli anni venti a quelli del dopoguerra, del boom economico, della dolce vita, di cui è stato un protagonista di primo piano (con Brancati, Flaiano, Bartoli, De Feo, Cardarelli). Spaccato di un'intera epoca messo a fuoco grazie a un ricco materiale documentario e fotografico inedito. Dalla sua opera sono stati tratti film di successo («Un bellissimo novembre»), mentre fino a ora sconosciute, perché mai raccolte in volume, erano le cronache della sua lunga attività di critico cinematografico (per quasi un trentennio), inviato speciale ai festival di Cannes, Taormina, Venezia. Dai telefoni bianchi dell'epoca fascista al neorealismo, dal cinema d'autore, d'impegno civile, di polemica, d'inchiesta alla commedia all'italiana, ai gialli, ai vampiri, ai western-spaghetti, alla serie degli 007, ritroviamo i nomi dei maggiori registi, attori, sceneggiatori del tempo, indimenticabili o ingiustamente dimenticati. Con tono divertito, ironico, graffiante, Patti traccia ritratti eccentrici e gustosamente spietati, con una lente d'ingrandimento implacabile, di personaggi mitici di Hollywood come Liz Taylor e Richard Burton. -
L'ospedale delle rane
L’ospedale delle rane è un romanzo sentimentale e poetico,rnun inno a una adolescenza selvaggia, estrema, mairndavvero perduta.rnrn“Un romanzo bellissimo, irresistibile. Sempre magistralmenternin bilico tra ironia e nostalgia.” - Chicago TribunernrnrnL’estate in cui Berie aveva quindici anni, lei e la sua migliorernamica Sils lavoravano a Storyland, un parco divertimentirnnella piccola città di Horsehearts. Le loro pause eranornfatte di sigarette, risate, pettegolezzi. Vivevano a modo loro,rninsofferenti alle regole, sempre capaci di spassarsela anchernin una minuscola città di provincia. Anni dopo, a Parigi,rnBerie è seduta accanto al marito, ma con la mente si trovarnlontano. Ripensa alla sua adolescenza e subito torna nitidarnl’immagine di Sils. Insieme all’amica, Berie rivede la propriarneccentrica famiglia, la casa sempre affollata di ospiti,rnche arrivavano da ogni parte del mondo, il rimpianto perrnquella irripetibile stagione della vita. -
Alla luce di quello che sappiamo
Lo straordinario esordio di Zia Haider Rahman. Un romanzo che travolge con intelligenza e coraggio le nostre certezze più profonde.«Alla luce di quello che sappiamo è un romanzo di idee, un compendio di epifanie, enigmi e paradossi chiaramente concepiti per una lettura lenta e meditativa» - La Letturarn«Il libro d'esordio di Zia Haider Rahman ha già in realtà un'ambizione ancora più alta dell'impegnativo indagare i diversi percorsi che rendono originali i popoli. Il romanzo assomma in 665 pagine disquisizioni di matematica, filosofia, storia, scienza, economia, religione, geopolitica. Il cocktail enciclopedico è lo sfondo per storie d'amore e di incomprensioni» - RobinsonrnUna mattina di settembre, un consulente finanziario con una carriera in disfacimento e un matrimonio in caduta libera riceve una visita a sorpresa nella sua casa di Londra. Si sforza di mettere a fuoco la figura trasandata con uno zaino sulle spalle che gli sta di fronte, fino a che non riconosce in lui l'amico di gioventù, Zafar, un brillante matematico scomparso anni prima in circostanze misteriose. Ora è tornato con una confessione scomoda che affida al compagno ritrovato. Nella quiete di quella casa londinese, i due amici, ricostruendo il loro passato, iniziano a parlare di qualcosa che riguarda tutti noi: l'amore e la guerra, l'orgoglio e la lotta.