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iWRECKS. Questioni, metodi, scenari di trasformazione per i relitti industriali
I relitti industriali sparsi sul territorio dipingono l'immagine del fallimento di un recente capitolo della nostra storia economica e sociale. La metafora della nave arenata o inabissata può tuttavia accendere visioni e suggerire inaspettati scenari di trasformazione fondati sulla forza rigeneratrice del relitto. È questo lo sguardo della ricerca iWRECKS, che ha impegnato un nutrito gruppo di ricercatori tra Padova, Venezia e Lisbona. Sono qui raccolte alcune riflessioni maturate nel corso della ricerca, che rivelano un approccio originale nei confronti del patrimonio industriale dismesso e restituiscono un interessante intreccio di visioni innovative e inedite linee di indagine. Lungi dal voler proporre un metodo sistematico da cui dedurre strategie di rigenerazione, si vogliono delineare possibilità finora trascurate, stimolando la riattivazione di forme, rimettendo in campo energie latenti e coinvolgendo soggetti a lungo rimasti sopiti o esclusi dai processi di trasformazione urbana. -
Paradosso. Rivista di filosofia (2019). Ediz. multilingue. Vol. 2: Umanesimo-Humanismus-Humanisme. Filosofie dell’umano fra Rinascimento e contemporaneità
Nel corso dello sviluppo del pensiero occidentale, non vi è corrente che non si sia interrogata sulla natura umana e sui suoi fondamenti. L’Umanesimo, in particolare, costituisce il decisivo fenomeno culturale moderno che articola in modo trasversale la domanda sull’enigma dell’uomo. Il presente volume intende fornire delle chiavi di lettura plurali e inedite volte ad attraversare e a comprendere, da una prospettiva squisitamente filosofica, ciò che costituisce il proprium dell’Umanesimo. Come si declinano i molti sensi dell’umano tra mondo antico e contemporaneo? Come si sviluppa l’Umanesimo moderno nelle sue trasversali declinazioni di Humanisme francese e Humanismus tedesco? È sufficiente ripercorrere la vulgata tradizionale che riconosce in questo movimento una renovatio erudita, pacificante e antiquaria del modello classico? Appare possibile, in ambito contemporaneo, concepire il soggetto al centro, sulla scorta del simbolo leonardesco dell’uomo di Vitruvio? -
Da Venezia al Cairo. Il viaggio di Zaccaria Pagani nel primo Cinquecento
Tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento, il secolare sodalizio tra la Repubblica di Venezia e il Sultanato Mamelucco del Cairo fu messo alla prova da eventi che sconvolsero i tradizionali rapporti di forza nel Mediterraneo. L'apertura di una nuova rotta verso le Indie ad opera dei portoghesi, nonché l'emergere del carismatico scià di Persia, Isma'il I, alimentarono diffidenze e tensioni che esplosero con la decisione del sultano del Cairo, al-Ashraf Qansuh al-Ghuri, di imprigionare consoli e mercanti veneziani residenti nei suoi territori e di sospendere le relazioni politiche e commerciali con la Serenissima. Nel tentativo di risolvere la crisi, il Senato veneziano autorizzò l'invio di una nutrita rappresentanza e ne affidò la guida a Domenico Trevisan, un fine diplomatico di singolare intuito e notevole esperienza. La sua missione al Cairo, svoltasi tra il gennaio e l'ottobre del 1512, viene descritta nei minimi particolari da uno dei partecipanti, Zaccaria Pagani, in un manoscritto avvincente di cui si fornisce qui la prima edizione critica e annotata. Corredano il volume lettere e resoconti per mano di altri protagonisti e testimoni della spedizione. -
Progettare tra i relitti. Cinque scenari per cinque aree industriali dismesse
La dismissione degli edifici industriali in Italia è un fenomeno che impone sempre più una riflessione in termini di forma e spazio della città contemporanea. Le fattispecie che si riscontrano nel territorio nazionale sono numerose e variegate, e dipendono da fattori diversi: la dimensione e la forma delle aree, le tipologie degli edifici che le popolano, il loro contesto urbano o paesaggistico, le infrastrutture di cui sono dotate. Questa pubblicazione affronta il tema del recupero di aree ed edifici industriali dismessi attraverso cinque scenari progettuali. A monte della lettura strategico-progettuale che fa da supporto alla costruzione degli scenari vi è la convinzione che forma e spazio siano i soli elementi in grado di resistere all'obsolescenza che si accompagna alla dismissione funzionale e di offrire ai relitti della produzione, e a ciò che sta loro intorno, un futuro postindustriale. -
Luigi Nono Caminantes. Una vita per la musica. Intrecci e testimonianze
Caminantes apre uno sguardo curvo sull'opera del compositore veneziano Luigi Nono con una costellazione di otto dialoghi a largo spettro sul suo pensiero introdotta da una viva testimonianza di Nuria Schoenberg Nono, sua solidale compagna di vita, a cui si affiancano conversazioni con Massimo Cacciari, Emilio Vedova e Sylvano Bussotti. Una navigazione siderale tracciata dai più vicini compagni-wanderer del compositore nella sua prometeica sfida ingaggiata per l'emancipazione dell'ascolto nel suono e con lo spazio nel nostro tempo. Il volume si propone al lettore come un racconto orale di scoperta nell'opera e negli altri ""pensari"""" di Luigi Nono, che l'autore celebra come un proprio Quaderno veneziano di studi il cui racconto è affidato alle voci dei quattro musicisti protagonisti nella pratica dell'invenzione musicale e sonora del compositore veneziano, da Roberto Fabbriciani ad Alvise Vidolin, Giancarlo Schiaffini, Stefano Scodanibbio. Nella seconda parte del volume sono raccolti alcuni saggi e studi monografici, mentre una postfazione del musico e filosofo Massimo Donà apre diagonalmente a una prospettiva orfica del mondo sonoro di Nono."" -
La trinità tradita. La sapienza femminile attraverso i secoli
L'immagine della Trinità così come ce la consegna la tradizione è il risultato di un tradimento, della cancellazione, più o meno consapevole, di una concezione antichissima, legata alla Sapienza di origine femminile e per secoli rappresentata nella storia dell'arte: una trinità al femminile che coinvolge sant'Anna, la Vergine Maria e il Bambino. In un percorso a ritroso nel tempo, che parte da un'approfondita riflessione sul dogma cristiano, in queste pagine si giunge fino alla riflessione delle teologhe femministe contemporanee e si evidenziano i legami tra le donne e la Trinità, fino a fissare l'attenzione sulla figura di Ecate trimorfe, che funge da ponte tra l'antica mitologia delle società matrifocali e le successive visioni del mondo centrate sulle divinità maschili. Attraverso un'attenta analisi delle fonti - classiche, bibliche, apocrife, teologiche, filosofiche, storiche, archeologiche - vengono aperti nuovi percorsi che abbracciano una diversa concezione della divinità e una visione della spiritualità non più sottomesse a una tradizione esclusivamente patriarcale. -
Come avvicinare il silenzio. La musica di Salvatore Sciarrino
Si spalanca la notte. Un latrato lontano, i grilli, il silenzio che rende assoluti gli eventi sonori più minuscoli. Le voci e le voci delle cose, ma anche tutta una rosa di naturalismo d'estrema immediatezza, gli elementi della realtà umana compresi i disturbi della radio, i segnali di linea del telefono così ingigantiti da ingoiarci (ma è solo un'orchestra). E poi le esplosioni, il liquefarsi dei suoni metallici, il vuoto dilatato che ci fissa. Lo sgretolarsi delle pietre, il grido animale racchiuso negli strumenti, il vento e il fiato. Non distinguiamo più chi respira: siamo noi? L'esecutore? Ci destiamo dentro il suono, al centro, la percezione del mondo ne viene rigenerata... Una monografia ufficiale sull'opera di Salvatore Sciarrino torna ripubblicata e integrata con un nuovo capitolo e ulteriori documentazioni autografe. Marco Angius, direttore d'orchestra e interprete di riferimento per il repertorio contemporaneo italiano, guida il lettore attraverso il vastissimo catalogo del geniale compositore palermitano, svelandone gli aspetti più reconditi e le più sottili peculiarità. -
Vite senza tempo. Riduzione in prosa del manoscritto «La serva di Padova»
In un'antica dimora fatiscente e in rovina del centro di Padova, una contessa - ultima discendente dei Carraresi - attende l'arrivo degli ufficiali giudiziari incaricati di sfrattarla. Da tempo il patrimonio di famiglia è esaurito, l'edificio risente non solo della poca manutenzione, ma è stato più volte ipotecato, tanto da diventare proprietà della banca. Nell'attesa, la contessa ripercorre con la mente la battaglia in cui la sua famiglia ha perso il dominio della città contro i veneziani. Come in un film, vede il tentativo di Marsilio dei Carraresi di resistere all'invasione, partecipa alla sua cattura, si commuove per la sua morte. Ma la morte di Marsilio non sarà vana, se è vero che negli ultimi istanti di vita è riuscito a nascondere l'enorme tesoro di famiglia da qualche parte in quello stesso edificio. Rivivendo la storia del suo avo, la contessa sarà forse in grado di recuperarlo? OppQure è necessario un gesto eclatante, un enorme sacrificio, per chiudere i conti con il presente e con il passato? Questo libro di Vincenzo Faggiano è la trasposizione in prosa della sua opera lirica La serva di Padova. -
L' incanto del viaggiatore. Diari (1957-1967) e ricordi di un emigrante
Per anni è andato in giro per il mondo, un emigrante come migliaia, milioni di italiani, slavi, tedeschi, greci in cerca di lavoro - in Australia, in Canada, in Giappone... -, ma Armando Morbiato aveva uno scopo che trascendeva il riscatto sociale e il miglioramento economico: i suoi soggiorni, le sue fatiche erano la pausa obbligata tra un viaggio e l'altro. Non desiderava solo arrivare lì dove avrebbe fatto il carpentiere, o il falegname, immaginava già la partenza, o progettava il ritorno attraverso itinerari pianificati sulle carte geografiche, spesso veri e propri labirintici detour. Sognati durante gli anni giovanili e preparati nei dormitori delle Snowy Mountains australiane, nelle camere d'affitto di Francoforte o Toronto, i suoi viaggi si sono concretizzati uno dopo l'altro, diventando esperienze e memorie che rivivono nei taccuini, nei diari, nelle lettere ai famigliari, ma anche nelle tante immagini che amava scattare. Questi testi sono stati qui raccolti in un'affascinante narrazione di viaggio, dove lacune ed ellissi sono state colmate sulla base dei ricordi personali, e dove si ripercorrono le tappe di una vita lunga. -
Conquistare la libertà, organizzare la democrazia. Storia del Pci di Padova (1921-1991)
La storia del Partito comunista di Padova è la storia di migliaia di persone che si sono impegnate per migliorare le condizioni di vita delle classi più deboli, per affermare i diritti dei lavoratori, per costruire una società democratica. Le principali fasi della vita del partito padovano sono qui ripercorse dalla sua fondazione, nel 1921, fino allo scioglimento nel 1991, attraverso la testimonianza diretta dei documenti d'archivio. Una vicenda che si snoda dalle origini alle persecuzioni durante il regime fascista, dalla clandestinità alla Resistenza e alla nascita della democrazia. Il Pci di Padova si batte per i diritti sociali e per l'emancipazione delle donne, organizza campagne per la pace e a favore dei popoli oppressi, combatte contro l'eversione neofascista e contro il terrorismo rosso, per la difesa della Costituzione e contro la corruzione. In questo articolato percorso, le vicende locali si intrecciano con quelle nazionali. L'approfondita analisi di Naccarato mette in luce il ruolo determinante del Partito a Padova. -
Noi siamo come l'acqua del fiume. Quegli anni Settanta
In una casa di campagna, alla periferia di Padova, si riunisce un gruppo di ragazzi. Hanno le facce serie, i lineamenti tesi: lo spazio tra di loro è occupato da un senso di attesa per qualcosa di imminente e fatale. La rivoluzione comunista è a un passo, ne sono sicuri, e loro hanno tutta l'intenzione di favorirla: sono o non sono un'avanguardia? Le loro violenze - le rapine, i rapimenti, gli attentati - servono ad autofinanziarsi, ma anche ad eliminare i nemici del proletariato. Tra di loro ci sono Elsa e Vico: lui ha origini nobili, è figlio del conte Ferraro, noto industriale veneziano del mattone; lei è la sua fidanzata. Sono belli, giovani, intelligenti. E arrabbiati. Entrambi hanno lasciato le loro famiglie per entrare in clandestinità. Non sanno ancora che la violenza chiama violenza e che la Storia ha per loro un destino già scritto. Con una scrittura incalzante, quasi da noir, ""Noi siamo come l'acqua"""" del fiume è un romanzo che racconta gli anni Settanta dal punto di vista delle barricate, mostrandoci il conflitto sociale - e generazionale - attraverso gli occhi di due ragazzi che vogliono incendiare il mondo per cambiarlo e che, per farlo, sacrificano tutto."" -
Musica & figura (2019). Vol. 6
Musica & Figura», pubblicata con il contributo del Dipartimento dei Beni Culturali dell'Università di Padova e della Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia, propone studi di storia dell'arte e di storia della musica. La rivista, pur accogliendo contributi specifici dell'uno e dell'altro campo, intende, ove possibile, valorizzare le relazioni e i nessi che intercorrono tra le due discipline, che emergono dallo studio dei comuni modelli storiografici, dalla ricognizione di ambiti di committenza e condizioni sociali favorevoli, dall'analisi dei rispettivi linguaggi, il cui confronto ha prodotto nel tempo importanti modelli di riflessione metodologica. Tale vocazione multi- e interdisciplinare si riflette anche nella direzione scientifica a quattro mani. -
Ignazio Gardella. Altre architetture. Ediz. italiana e inglese
La figura di Ignazio Gardella (1905-1999) è stata, a partire dagli anni Trenta del secolo scorso, al centro di una ricca letteratura critica, segnata da contributi di grandi studiosi e architetti. Molteplici sguardi che hanno individuato gli elementi caratterizzanti il suo lavoro, quali il rapporto con le tecniche della composizione, la storia, i contesti e le città. Aspetto meno noto e più aperto alla sperimentazione è la ricerca sullo spazio interno, che pervade tutto l'arco della sua carriera. Le altre architetture cui si fa riferimento in questo volume non alludono soltanto all'intenzione di occuparsi dell'inedito o degli aspetti minori, magari non del tutto compresi e a volte trascurati, ma anche alla possibilità di aggiungere materiale di indagine, per comprendere meglio il processo di elaborazione compositiva di Gardella, a partire dai progetti per gli interni, attraverso le sistemazioni espositive stabili o gli allestimenti effimeri. Progetti che a volte, nell'immedesimazione del lavoro di archivio, ci appaiono essere sorgente e non riflesso della sua più conclamata espressione architettonica. -
Immaginare il Veneto. Cinema e territorio nello sguardo di Mario Bertagnin
Il documentario rappresenta una forma di descrizione della realtà come testimonianza del presente e del passato. Artefice di questo processo è il cineoperatore vicentino Mario Bertagnin, che ha colto con sensibilità artistica i paesaggi e le tradizioni del Veneto: dalle Dolomiti alle città d'arte, dai riti alle tradizioni popolari, ha restituito un'immagine viva della realtà, immune allo scorrere del tempo. Alla ricerca dell'inquadratura perfetta, l'autore ha colto i mutamenti etnologici e paesaggistici, registrando fotogrammi di un territorio trasformato in arte cinematografica. Documentarista per la RAI, poi direttore della fotografia iscritto all'AIC, Bertagnin si fa apprezzare per la passione con la quale ha girato i suoi documentari e per l'utilizzo disinvolto della macchina da presa, caratteristiche che lo porteranno a ottenere riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale. I contributi di storici e critici del cinema come Gian Piero Brunetta, Stefano Masi, Mirco Melanco, Carlo Montanaro e Alessandro Gatti restituiscono risalto all'opera di Bertagnin, guidando il lettore alla riscoperta di un documentarista che ha sempre coniugato professionalità e passione. -
Incontri felici. Quasi un diario di scuola
Un giovane tirocinante in giornalismo in cerca di interviste incontra per caso in libreria la maestra che aveva da bambino. Un incontro voluto dal destino: Mary desidera scrivere un libro sulle lettere che i suoi alunni le hanno dedicato nel corso della lunga carriera di insegnante. Attraverso un appassionato dialogo, Mary racconta della propria vita da maestra. Rievoca momenti, episodi e persone, approfondendo le esperienze vissute tramite preziose riflessioni sulla didattica e sul ruolo dell'insegnante. Un vero e proprio viaggio nel mondo della scuola che ha come tappe le lettere degli studenti, brevi scritti densi di significati da cui partire per comprendere la fondamentale responsabilità dell'insegnante per il benessere dell'alunno e per la sua formazione. -
Arte e scienza tra Urbino e Milano. Pittura, cartografia e ingegneria nell'opera di Giovanni Battista Clarici (1542-1602)
La traiettoria umana e professionale di Giovanni Battista Clarici si sviluppa nella seconda metà del Cinquecento all'interno di una cornice storica particolare, condizionata dalle relazioni dinastiche, politiche e mecenatizie tra gli ultimi due duchi di Urbino, la corte pontificia, l'egida spagnola di Filippo II e l'episcopato milanese di Carlo Borromeo. La biografia della sua persona, tratteggiata per la prima volta in questo volume, incarna appieno lo spirito di un'epoca e di una cultura in cui arte e scienza erano inestricabilmente connesse. Formatosi tra Urbino e Pesaro come artista, Clarici si specializzò nelle scienze matematiche, applicate soprattutto nell'ambito della topografia e cartografia. Conoscenze particolarmente preziose nell'ottica del governo del territorio, che motivarono il suo trasferimento a Milano, dove ottenne un incarico su mandato di Filippo II. Presto le sue competenze si estesero al campo ingegneristico, idraulico e architettonico. Questa monografia riconsidera le opere note di Clarici, come la famosa Pianta della Città di Milano, e presenta per la prima volta preziosi inediti, come il Codice trovato a Madrid ma anche la Carta del Ducato di Urbino. -
Concetti e storia. Sui fondamenti della sociologia
Cos'è la sociologia? Come la si pratica? Attorno a queste domande ruota l'indagine sviluppata in queste pagine, a partire da un confronto con gli studiosi che hanno contribuito in modo essenziale al sorgere della sociologia come disciplina dotata di un autonomo statuto epistemologico (Weber, Durkheim, Simmel, Tönnies), o che ne hanno fornito importanti paradigmi interpretativi, quali Elias e Parsons. Nel riflettere sui fondamenti teorici della disciplina, è necessario soffermarsi sul rapporto tra gli strumenti di indagine e le conoscenze di ambito storico: sia che si occupi di raccolta empirica di dati e informazioni o della scelta di adeguate formulazioni concettuali, il sociologo si trova di fronte - per la natura specifica del suo oggetto di ricerca - a eventi, fatti, azioni, concetti contingenti e storicamente determinati. Il comprendere la natura specificamente storica del proprio ambito di ricerca è, quindi, fondamentale. Con un linguaggio proprio della disciplina ma allo stesso tempo divulgativo, questo volume si propone come una riflessione introduttiva adatta a chi voglia accostarsi ai fondamenti della sociologia. -
Malacarne
Un linguaggio che rompe le convenzioni e diventa melodia, una poesia che nasce da una necessità pressante e aggressiva e si coagula in carne su carta. Senza schemi precostituiti, le poesie di Patrizia Stefanelli si sostanziano e prendono forma, cominciano a vivere, a palpitare nella coscienza dell'autrice per poi trasferirsi così vivide e immediate ai lettori, catturati da una vischiosità quasi ipnotica che non concede distrazioni o interruzioni. -
Pellestrina
Il litorale di Pellestrina è la zona costiera più meridionale che delimita la laguna di Venezia dal mare. Pellestrina conserva ancora oggi, pure e incontaminate, alcune peculiarità della vita anfibia veneziana, rurale e marina, che sono proseguite anche nel corso del Novecento, tutelando la cultura dell'isola e l'originale inclinazione di comunità sospesa tra le acque del mare e della laguna che riesce a farsi valere in una lunga e sottile striscia di terra. In queste pagine ne viene ripercorsa la storia novecentesca, richiamando alla memoria le vicende millenarie della comunità che vi ha sempre vissuto in una dimensione atemporale, solo in alcuni momenti scossa da avvenimenti drammatici, come le bombe della Seconda Guerra mondiale o la tragica alluvione del 1966 che spezza e travolge gli storici murazzi della Serenissima. Attraverso le testimonianze d'archivio e il continuo relazionarsi con chi vive e opera sull'isola, emerge il ritratto di un luogo fatto di sopravvivenze. -
Paradosso. Rivista di filosofia (2021). Vol. 1: Autonomia e vulnerabilità
Tra le dicotomie del discorso filosofico, due termini sono stati spesso posti in antitesi: si tratta dei concetti di autonomia, la capacità del soggetto di essere indipendente obbedendo alle leggi che egli stesso si dà, e di vulnerabilità che, al contrario, è percepita come uno stato di subordinazione e incertezza. In rapporto all’autonomia, criterio egemone per la strutturazione dell’identità, la vulnerabilità diviene una condizione difettiva che impedisce quell’autosufficienza che rende capaci di dire e agire. L’intento del volume è quello di mostrare come la dipendenza connessa alla nozione di vulnerabilità sia condizione necessaria per un’autonomia consapevole dei suoi limiti. Lungi dal costituire un’esperienza negativa, essa indica la possibilità di entrare in relazione con gli altri, consentendo di ripensare l’autonomia nel suo indissolubile intreccio con la vulnerabilità. Viene analizzato il significato dell’autonomia anche a fronte della fragilità globale sperimentata con la pandemia di Covid-19 e rielaborato il ruolo di quella vulnerabilità che si traduce in un elemento di sviluppo e di rafforzamento dei rapporti tra individui e istituzioni entro le comunità umane.