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Storia di un figlio. Andata e ritorno
"Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari """" - bestseller amato e letto in tutto il mondo - termina nel 2008, quando Enaiat parla al telefono con la madre per la prima volta dopo il lungo e avventuroso viaggio che dall'Afghanistan l'ha condotto in Italia, a Torino. Ma cosa è successo alla sua famiglia prima di quella telefonata? In quali modi è rimasta coinvolta dalla """"guerra al terrore"""" iniziata nel 2001? E com'è cambiata la loro vita e quella di Enaiat da quando si sono ritrovati fino a oggi, al 2020? «Lo sguardo di Enaiat conquista per la sua semplicità, per una luce e una purezza che si sono conservate intatte in mezzo alle difficoltà» - Robinsonrn«Dieci anni dopo la danza continua: Akbari e Geda hanno incrociato di nuovo le loro penne, ancora una volta si sono messi uno di fronte all’altro, a raccontare e a raccontarsi, a farsi domande e a cercare risposte, per mettere ordine tra i pezzi e i fili di un’esistenza rivoluzionata - stravolta - a cavallo tra due culture, ritmata da ricordi e distanze, silenzi e fatiche, desiderio di cambiamento e desiderio di prendersi cura delle proprie radici. Desiderio di restare e desiderio di tornare. Storia di un figlio è la storia di un prima e di un dopo.» - Ferdinando Albertazzi, TuttolibrirnOra che non è più un bambino, ma con la stessa voce calda che abbiamo imparato ad amare, Enaiat ci accompagna attraverso la vita sua e non solo, lungo un pezzo di storia che riguarda tutti. Il rapporto a distanza con la madre; la violenza del fondamentalismo; l'amore e le amicizie italiane; il ritorno in Pakistan; un secondo ritorno in Italia; una nuova casa; un dolore lancinante, e la gioia enorme, inattesa dell'incontro con Fazila. Con leggerezza Fabio Geda torna a raccontare una storia pura, delicata e più che mai necessaria, in cui il dolore della perdita si mescola all'ingenua commozione di chi sopravvive. Una storia vera, che ci ricorda come su tutto vinca la solidità degli affetti, la persistenza della nostalgia e del desiderio, capace di superare le distanze." -
Cartelli d'Italia. Il diario 2020-2021
"'La vita è un tour de forse' si legge su un cartello scritto, chissà quanto involontariamente, in un ufficio di Ancona. E mai come in questi tempi il forse ha predominato. Resto convinto, tuttavia, che l'incertezza recente non abbia scalfito l'istintivo bisogno di un po' di leggerezza. Per questo c'è sembrata una buona idea realizzare questo Diario... Oltre a fare in modo che in ogni giornata ci sia spazio per il sorriso, le oltre 400 foto che lo popolano servono innegabilmente anche per capire che Paese siamo e consentono di aiutare la Fondazione Tog di Milano. Dunque vi chiedo: ridere, riflettere e fare del bene: avete un programma migliore per i prossimi 16 mesi?""""." -
Porte aperte. 30 avventure negli stadi più belli del mondo
"Questo volume illustrato è quanto di più simile a un'autobiografia potrei mai concepire, perché il calcio è stata anche una splendida scusa per vedere il mondo, e più i luoghi in cui mi mandavano si scostavano dai percorsi tradizionali, meglio mi trovavo... Ne ho visti a centinaia di stadi, e di ciascuno ricordo un particolare, che sia una scalinata, una sala stampa o una tettoia cadente. Tutti gli stadi assolvono alla stessa funzione, ma non ce n'è uno uguale a un altro. Sono come persone. Ti sorprendono. Ti stancano. Ti fanno battere il cuore.""""" -
Fratello e sorella
Nella periferia di Los Angeles degli anni Cinquanta, Diane Keaton e il suo fratellino Randy erano migliori amici e compagni inseparabili, che di sera condividevano storie nei loro letti a castello, facevano il bagno insieme, ridevano e scherzavano, si travestivano per Halloween. Nei suoi diari, e sulla pellicola della sua macchina fotografica, la madre catturava i loro sogni nel cassetto. Ma con il passare degli anni, Randy diventò sempre più problematico e solitario, fino a ritrovarsi in età adulta un uomo divorziato e schiavo dell’alcol, incapace di mantenersi un lavoro a tempo pieno, e vivendo in un mondo del tutto diverso da quello della sorella e della sua famiglia. In “Fratello e sorella” – arricchito da pagine di diario, lettere e poesie, molte delle quali opera dello stesso Randy – Diane si immerge nelle sfumature del loro passato, alla ricerca del complicato motivo per cui Randy sia finito a vivere la sua esistenza «dall’altra parte della normalità». Un’emozionante autobiografia che diventa letteratura: la toccante esplorazione dei cammini divergenti che un fratello e una sorella possono intraprendere nel corso delle loro vite. -
Romanzo di vita vera. La regina del circo
Quella di Liana Orfei non è stata certo una vita ordinaria: nata ""per miracolo"""" dentro un caravan in una notte di tempesta, di salute gracile e precaria, da bambina ha sofferto a causa di una malattia che l'ha costretta a letto per molti anni. Tuttavia, il suo temperamento e la sua buona stella (è nata con la cosiddetta """"camicia della Madonna"""") non le hanno mai permesso di lasciarsi andare e anzi l'hanno portata a cimentarsi in sfide sempre nuove. Dal mondo del circo, suo ambiente naturale, insieme ai fratelli Nando e Rinaldo, alla vita difficile durante la guerra; dall'esperienza del cinema, quando Fellini la scoprì, al teatro e alla televisione; dall'Europa al Nuovo Mondo e all'Oriente, sempre alla ricerca di nuove avventure e di stimoli per il suo amato circo. Oggi, guardandosi alle spalle, Liana Orfei si racconta con minuzia di particolari e un misto di tenerezza e nostalgia. In questo memoir, come in un romanzo, appunto, scorre la storia di una donna tan- to reale quanto, al tempo stesso, iconica, una vicenda in cui perdersi e ritrovarsi."" -
Il bivio. Manifesto per la rivoluzione ecologica
Durante l'epidemia, quando eravamo tutti chiusi nelle nostre case, e le macchine quasi non circolavano più, e molte fabbriche si sono dovute fermare, e abbiamo mangiato a casa, e non abbiamo gettato rifiuti per strada e nelle falde acquifere, il mondo quasi non assomigliava più a quello di prima. I fiumi, persino il Sarno, il più inquinato del Paese, sono tornati puliti, nei porti sono tornati i pesci, l'aria si è fatta più pulita anche nelle città più inquinate come Milano e nei grossi centri industriali, dappertutto si è respirata un'aria nuova. Ma adesso cosa succede? Rossano Ercolini, fondatore e volto del movimento Rifiuti zero, nonché vincitore del Goldman Environmental Prize, il cosiddetto Nobel per l'ecologia, affronta in queste pagine il difficile problema del ritorno alla normalità: sì, perché tornare a ""come era prima"""" significa accettare di inquinare il pianeta, respirare sostanze tossiche, rinunciare alla biodiversità, mettere a rischio la nostra salute e quella delle generazioni successive. Se il dilemma fra sanità e lavoro è oggi al centro del dibattito politico e sociale, troppo spesso si dimentica di includere nel discorso anche il tema della salute ambientale e dell'ecologia. Ma ora l'emergenza coronavirus deve aprirci gli occhi e farci vedere le falle di un sistema che finora abbiamo creduto incrollabile: ora è il momento di cambiare rotta e muoverci finalmente verso quella green revolution che promette un mondo con meno rifiuti, più verde, un mondo in cui per tutti sia possibile pensare e ripensare il futuro e la democrazia."" -
La fine delle epidemie. Come fermare la minaccia che incombe sull'umanità
Sembrava l'incubo distopico di cui parlavano gli esperti di pandemie, eppure si è avverato. Il Covid-19 ci ha catapultati in uno scenario fantascientifico che adesso è vita vissuta per gli abitanti di tutto il pianeta. Da un giorno all'altro miliardi di persone in tutto il mondo sono state travolte da paure, incertezze, fallimenti. In ""La fine delle epidemie"""" Jonathan D. Quick, docente al Duke Global Health Institute ed ex direttore del Global Health Council, una delle massime autorità nel campo della salute pubblica, racconta la storia di eroi del passato e del presente che sono usciti vincitori dalla lotta contro la diffusione di malattie mortali come l'influenza spagnola, l'Aids, la Sars, l'Ebola. Quick illustra i princìpi scientifici e politici per combattere le epidemie e fornisce un piano articolato in sette fasi per spiegare in dettaglio come i leader mondiali, i professionisti in ambito sanitario, il mondo degli affari, i media e i comuni cittadini possano collaborare per prevenirle, salvando così milioni di vite umane."" -
La salute prima di tutto. Dal cancro all'ipocondria: manuale per non ammalarsi
Melania Rizzoli, medico chirurgo, ha la capacità di rendere chiare e immediate nozioni di medicina che interessano a tutti ma sulle quali spesso si fa molta confusione. I pezzi che compongono questo libro sono la summa della divulgazione medica: si parla del cancro, il nemico numero uno contro il quale la stessa autrice ha dovuto lottare, e del nuovo nemico che sta sconvolgendo le nostre vite, il Coronavirus. In queste pagine, inoltre, Melania Rizzoli spiega i sintomi e il decorso delle malattie cardiovascolari e del coma farmacologico, cosa si intende per donazione degli organi, come sconfiggere lo stress e vivere meglio, come combattere l'ipocondria e altre malattie «immaginarie», quali sono i rischi del fumo e del colesterolo, nonché affronta temi di psicologia e violenza nei rapporti di coppia. La selezione di questi articoli, usciti sul quotidiano «Libero» e qui in una nuova veste, propone anche alcuni casi clinici famosi, quali la vicenda di Nadia Toffa, che ha commosso tutta l'Italia, l'inaspettata morte di Sergio Marchionne, o il tremito di cui a volte è preda la cancelliera Angela Merkel. Un compendio di piccoli saperi che risponde a molte domande sul nostro corpo e la nostra mente e può, letteralmente, cambiarci la vita. -
Mini enciclopedia del diritto della persona e della famiglia
Quando si sente parlare di diritto della persona e della famiglia, spesso non si pensa che è la materia che più da vicino tocca i cittadini. Dal matrimonio al divorzio, dalle pratiche di adozione fino alle più recenti frontiere del diritto, come le unioni civili, la procreazione assistita, il testamento biologico, l'amministrazione di sostegno: il diritto di famiglia riguarda il vivere quotidiano. Questa Mini enciclopedia, scritta a sei mani da professionisti di altissimo profilo, raccoglie le risposte alle domande che tutti, nel corso della vita, si ritrovano a porsi. E lo fa con leggerezza e brio, accompagnando la spiegazione della norma con aneddoti, tabelle e pillole di diritto accessibili a tutti. Ma non solo. Gli autori guardano lontano e provano a immaginare, tra queste pagine, come potrebbe essere il futuro: quali diritti dovremo tutelare un domani? Come cambierà la società? Quali norme scompariranno dal codice civile e quali invece dovranno essere introdotte? Un libro non solo per comprendere una branca affascinante e stimolante della Giurisprudenza, ma anche per riflettere, insieme agli autori, sullo stato di salute della nostra società, su quali siano i bisogni nascenti e su quanto si possa ancora fare per stare al passo con i tempi che cambiano. Prefazione di Natalino Irti. -
The Jordan Rules. Michael Jordan e i Chicago Bulls 1991: la leggenda del primo titolo e della nascita di un mito
Ricco di aneddoti e colpi di scena, a trent'anni di distanza, il racconto della stagione che ha portato al primo storico titolo NBA e alla nascita di una vera e propria dinastia sportiva riletto oggi cambia completamente la percezione che il mondo ha maturato su Michael Jordan. Dopo essere stati sconfitti per tre anni consecutivi nei playoff dai famigerati «Bad Boys», i Detroit Pistons, i Bulls riescono finalmente a rompere la maledizione e a travolgere i Pistons nelle Finali della Eastern Conference del 1991, avviandosi alla conquista del loro primo titolo NBA. Come cronista al seguito della squadra, Sam Smith dipinge un ritratto obiettivo di MJ - ritratto che aggiunge nuovi punti di vista rispetto alla celebre docufiction The Last Dance, che d'altra parte ha abbondantemente approfittato della testimonianza di Smith - analizzandone l'incredibile spirito competitivo e la ferrea determinazione, raccontando la sua evoluzione nel corso della stagione che ne consacrerà definitivamente la popolarità e l'incredibile impatto sul mondo dello sport, non solo americano ma globale. ""The Jordan Rules"""" racconta i rapporti tempestosi della stella dei Bulls con allenatori e compagni, le sue lotte con la dirigenza per il controllo sulla gestione della squadra, i feroci attacchi verbali al general manager Jerry Krause, gli sfoghi nei confronti di coach Phil Jackson, la sua ossessione nel volersi confermare come miglior realizzatore della NBA, e il suo rifiuto di passare la palla nei minuti cruciali delle partite importanti."" -
3000 giorni con la Juve campione d'Italia
9 anni di vittorie. 9 scudetti. In questi anni il successo della Juventus è stato raramente messo in discussione, tanto che si può parlare quasi di un monopolio bianconero. Questa solidità ha avuto effetti, sostiene Massimo Zampini, tanto sui tifosi quanto sui detrattori. I primi infatti si sono abituati: ci sono ragazzi adolescenti che non hanno mai assistito a vittorie di altre squadre, divenendo così quasi annoiati e dando per scontato ciò che invece è eccezionale. I secondi hanno costruito su questa lunga storia di successi un'impalcatura che va dal complottismo da bar al rancore da stadio, contribuendo a creare il mito e l'anti-mito della Juventus. Ora, con piglio sagace e ironico, Zampini ricostruisce lo stato dell'arte del sentimento verso la Juventus in Italia: una squadra di grandi campioni, di spessore, controversa e bersagliata; forte, ma a cui non è concessa alcuna debolezza. A scrivere è, naturalmente, uno juventino sfegatato e dichiaratamente non neutrale... Prefazione di Sandro Veronesi. -
Vi teniamo d'occhio. Il futuro sostenibile spiegato bene
Potito Ruggero ha tredici anni. Il 27 settembre del 2019, durante il terzo appuntamento del Global Strike for Future, fu l'unico a scendere in piazza nel suo Comune, a Stornarella, in provincia di Foggia, per lanciare un segnale contro il riscaldamento globale. Per tre ore è rimasto seduto davanti alla finestra del Sindaco, con un cartello su cui c'era scritto: ""I keep an eye on you"""", """"Io vi tengo d'occhio"""". Da quel momento non ha più smesso di fare attivismo e adesso, con questo libro, firma un piccolo manifesto, un manuale pratico rivolto a tutti, giovani e adulti, per imparare cosa si può fare davvero, nella vita di tutti i giorni, per salvare il pianeta e cambiare il futuro. Lo fa con Federico Taddia, giornalista, scrittore, divulgatore scientifico; appartenente a quella generazione che i più giovani guardano con sospetto, accusandoli di immobilismo e miopia, è in realtà profondamente convinto che sia possibile fare una rivoluzione gentile per il cambiamento, e anziché «temere» il movimento di Greta ha scelto di allearsi con la generazione Z per porre le basi per un mondo green e sostenibile. """"Vi teniamo d'occhio"""" è il frutto di un dialogo tra due generazioni, un manifesto che dà vita a un progetto comune per un patto per il futuro, fatto di azioni concrete per cambiare - in meglio - il nostro stile di vita. Perché ciascuno di noi, con piccoli gesti quotidiani, può fare la differenza: la condizione indispensabile per cambiare le cose sta nelle nostre mani e spetta al singolo - adulti e ragazzi, genitori, educatori, insegnanti, amministratori, politici - scommettere su un domani sostenibile. Consulenza scientifica di Elisa Palazzi."" -
La modella di Klimt. La vera storia del capolavoro ritrovato
Libro candidato da Gian Arturo Ferrari al Premio Strega 2021«Questo dipinto di Klimt è una estrema confessione.» - Vittorio Sgarbi Piacenza, dicembre 2019. Sono trascorsi dieci anni da quando si è spento Stefano Fugazza, l'indimenticato direttore della Galleria d'arte moderna Ricci Oddi, e fervono i preparativi per la mostra che lo celebrerà. A curarla è stato chiamato Gabriele Dadati, che era il più stretto collaboratore dello studioso nell'ultimo periodo della sua vita. Quando l'allestimento è ormai concluso, avviene un fatto clamoroso: a distanza di ventitré anni dal furto, fa la sua ricomparsa in città ""Ritratto di signora"""" di Gustav Klimt. Un capolavoro divenuto celebre nella primavera del 1996, quando si scoprì che il maestro viennese aveva inspiegabilmente dipinto due volte la stessa tela, e che fu sottratto al museo pochi mesi dopo in maniera rocambolesca. La notizia fa il giro del mondo. Dal «New York Times» alla BBC, da «Le Figaro» allo «Spiegel»: tutti ne parlano. Sembra quasi un risarcimento ideale per la memoria dello storico dell'arte, che a lungo aveva convissuto con il dolore e l'umiliazione per quella vicenda. Ma chi rubò l'opera? Chi l'ha restituita ora, infilandola in un sacco della spazzatura e nascondendola in una nicchia sporca e umida? E prima ancora: chi è la donna ritratta in due momenti diversi da Klimt? Qualcuno è depositario delle risposte a tutte queste domande. Con lui, all'indomani dell'inaugurazione, Dadati trascorrerà una lunghissima giornata. Scoprendo nelle sue parole una vicenda incredibile e struggente che inizia a Vienna nel 1910, attraversa tutto il Novecento e arriva fino a noi. Tra verità e menzogne.Proposto da Gian Arturo Ferrari al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione:rn«Gabriele Dadati ha scritto un romanzo sorprendente. Ruota intorno a un’opera d’arte, ma l’arte è qui vista con una angolatura bassa, umile, lontana da ogni titanismo. La povera ragazza del ritratto è il contrario del fasto dorato e inquietante che siamo soliti associare a Klimt. Il filo, tinto di giallo, del racconto corre per quattro generazioni scandite da vicende drammatiche, ma tutte, come dice uno dei protagonisti, senza amore, in un’apparente freddezza. Il romanzo narra l’estinzione di una grande capitale culturale, Vienna. Ma lo fa senza l’abituale retorica, attraverso oggetti, ambienti, circostanze di uso e pratica comune. Tutta questa cornice dismissiva è fatta in realtà per esaltare il mistero di cui il libro parla senza mai enunciarlo apertamente: quello della creazione artistica, unico riscatto dalla desolazione e dall’angustia della vita.»"" -
Una giostra di duci e paladini
Costruito come un romanzo dentro il romanzo, il libro unisce in modo ironico e originale fantapolitica e cronaca di provincia. E alla fine parla delle scelte che riusciamo a fare e di quelle mancate, e di come queste ultime possano poi diventare materia per il racconto.rnrn«Il libro omaggia nel titolo l'antico genere teatrale tedesco Haupund Staatsaktion in cui si mescolano ""serio e faceto nel racconto di vicende di corte"""". Una poetica che l'autore, servendosi di un narratore onnisciente e di uno stile piano, omaggia alternando al gioco a incastro da thriller, momenti sentimentali e ironici» - Alessandro Beretta, RobinsonrnrnIl giornalista Victor Costa è scomparso. Anche se è ormai sporadica la frequentazione che il professor Walter Savini ha con lui, la telefonata di Carla, l'ex moglie di Victor, lo mette in ansia. Forse perché sono tanti i ricordi che condivide con lui e con gli altri amici che lavorarono al progetto della Città del Teatro, che li aveva uniti all'incirca vent'anni prima. Poi ciascuno aveva preso un'altra strada, come spesso accade, ma avevano cercato di non perdersi di vista. Ancora scosso, Walter decide di chiedere aiuto ai suoi vecchi compagni e consiglio al loro mentore di allora, Amleto Coen. Basterà sentirli, perché le loro vite tornino a incrociarsi nella ricerca dell'amico scomparso. Nel frattempo, sono già in tanti sulle tracce di Victor, persino i Servizi segreti. Lo cercano perché ha tra le mani delle informazioni che potrebbero danneggiare il governo. E il Capo, l'uomo che è tornato al potere impersonando lo spirito dei tempi e il destino della nazione, non può certo permetterlo. In un susseguirsi di eventi, tra agenti che pedinano altri agenti, e convegni di aspiranti terroristi, mentre tragedia e farsa si rincorrono, Victor e i suoi amici cercano di non soccombere. In questa giostra di «duci e paladini», che sposta lo scenario della storia da una città di provincia del Nord Italia a Milano, poi a Parigi, fino a Bangkok, per poi tornare in Italia, a Roma e di nuovo nella cittadina di partenza, si intreccia e si dipana un intrigo che coinvolge politica, ambizioni, denaro, amicizie e passioni mai sopite né dimenticate."" -
Hello, goodbye
Angelo e Silvia sono sposati da molti anni, vittime di un matrimonio infelice e schiavi dello stabilimento balneare che si ostinano a tenere aperto anche in inverno, benché ci siano pochi avventori. Un pomeriggio, quando tutto sembra come sospeso nell'attesa dell'imbrunire, un signore distinto entra nel locale: dice di essere in pericolo e, scolandosi mezza bottiglia di cognac, chiede ospitalità per la notte. I due proprietari, presi alla sprovvista, decidono di fidarsi e lo accolgono: Bobo, questo il suo nome, è gentile e inoffensivo. Eppure, proprio lui sarà la chiave di volta che sconvolgerà per sempre le loro vite. Tutto il passato della coppia e tutti i segreti di Angelo - il vizio per le scommesse, la crisi finanziaria che mette in pericolo lo stabilimento, il desiderio di scappare via con la giovane e affascinante Zena, i prestiti mai ripagati contratti con l'amante di trent'anni prima, la Rossa -, tutto torna a galla e cambia le carte in tavola: proprio quando sembrerebbe che la vita possa ancora regalare delle gioie, ecco che l'inganno, la menzogna, i tradimenti di allora pretendono di essere risolti, e fanno pagare caro il loro prezzo. Questo romanzo racconta la storia di un uomo che, quando si trova sull'orlo di un baratro che non era riuscito a prevedere, è costretto a fare i conti, da solo, con una realtà enigmatica e scostante e, in un lampo di lucidità, rivive tutta la disillusione e l'affanno che ha inutilmente cercato di ignorare. -
Mai sulla bocca
Giorgio ha quarant'anni, insegna all'università e ha una moglie, Luisa, che non ama. Ha una madre invadente, un gatto e un migliore amico, Marco, con cui parla soprattutto di teologia, calcio e disturbi gastrici. Il racconto di una quotidianità ordinaria, che conosce solo la fatica della noia, subisce una svolta quando finalmente Giorgio riceve i fondi per portare avanti una ricerca antropologica sul sesso a pagamento. Inizia così a trascorrere le giornate in compagnia di donne di ogni origine e formazione, che contatta online e accettano di raccontargli la nudità degli uomini che incontrano. Una nudità che scopre essere smascheramento dell'arroganza e della vigliaccheria e allo stesso tempo una liberazione dalle aspettative e dai ruoli che loro stessi, gli uomini, hanno contribuito ad assegnarsi. Le storie che raccoglie lo portano sulla soglia di una solitudine maschile che impara a riconoscere come propria, fatta di desideri taciuti e di incuria verso le proprie fragilità, di una ricerca pietosa della soddisfazione gratuita, perché, capisce, non è in denaro il prezzo più alto che si è costretti a pagare per sentirsi vivi. Sembra chiudersi un cerchio, il passaggio a un livello successivo di consapevolezza che gli consentirà di cambiare il corso della sua esistenza e del suo matrimonio, finché un giorno Luisa gli comunica di essere incinta e lui si trova a chiedersi di chi sia questo bambino. Perché Giorgio è sterile. E Luisa non lo sa. -
Fatti di Genova. Istantanee di una terra che resiste
Per chi Genova la conosce, per chi a Genova vive, ma anche per chi ci arriva in treno e, una volta fuori dalla stazione, non sa dove andare, queste pagine sono una dichiarazione d'amore per la città della Lanterna e dei carruggi, di Colombo e di Renzo Piano, del Porto antico e di corso Italia. Una città tra mare e monti, aggrappata alle colline, dalle quali lo sguardo vaga da Ponente a Levante, giù fino a Nervi e poi oltre, da Sampierdarena fino all'aeroporto e più in là ancora. Sembra quasi di correre a fianco dell'autore mentre percorre la passeggiata a mare di Nervi, Villa Necchi là in fondo, sul promontorio, dove un famoso scrittore americano ha immaginato un incontro che il cinema ha reso immortale; il mare con le sue sfumature di blu e le navi che non mancano mai sullo sfondo, altrimenti non sarebbe Genova; il porto dove una volta si scendeva ad ammirare i grandi transatlantici, la Raffaello, la Michelangelo, l'Andrea Doria, fantasmi di un tempo che non c'è più; e il Porto antico, dove drappi sfilacciati sventolano (perché non diciamo più «garriscono»?) nel vento che soffia immancabile. Genova che vive nei palazzi stipati di umanità di Marassi oppure nelle palazzine eleganti di Albaro, le case addossate l'una all'altra di Castelletto, con scalini, viuzze, tornanti, tutto in salita, e senza mai trovare un parcheggio. Genova di notte e Genova all'alba, quando ci si alza presto per partire, e anche se non ritornerai, sai che sei di Genova, perché la tua città ti possiede. Poi un giorno vai al museo, a Genova ce ne sono tanti, e passando da una sala all'altra, ti fermi davanti a un quadro, lo osservi, guardi bene e scopri che è un Caravaggio! A Genova! E pensare che avevi fatto una lunga coda per vederlo a Milano. Genova che sorprende, come quando, una domenica d'estate, capiti in mezzo a una festa e sei in Ecuador: le scarpe di vernice di chi balla, la parole in un'altra lingua, le magliette sgargianti, la tua città una comunità multietnica che accoglie. Genova, la città che oggi tutti ricordano per il ponte. Uno che non c'è più. E uno che è appena nato. Genova che ti entra dentro. E non ti lascia più. -
La fine dell'impero. Ultimo viaggio in URSS
Le ferie alla dacia per coltivare patate e le vacanze dei mafiosi nell'unico albergo di lusso del Mar Nero. L'infanzia di Gorbaciov, scolaro modello e attore mancato in un villaggio di contadini, e la ricetta dell'ex braccio destro di Stalin, convinto che basterebbe dare «pane e salame» a tutti per riportare l'ordine. La febbre della roulette nei casinò di Mosca e la fame a Leningrado come al tempo dell'assedio nazista. La nuora di Trotzkij sopravvissuta al Gulag che ha paura di doverci tornare e i restauri di Lenin imbalsamato nel mausoleo sulla Piazza Rossa. Un conflitto pirandelliano sulle montagne del Caucaso e un massacro con i carri armati sulle rive del Baltico. Il coro del Nabucco per difendere Riga e il vento dell'Islam fra le moschee di Samarcanda. Una notte con la Milizia per le strade della capitale e la cronaca del drammatico «golpe rosso». Un colloquio nei corridoi con il capo del Kgb e l'ultima intervista al Cremlino con Gorbaciov che si è appena dimesso. -
Volevo essere Marlon Brando (ma soprattutto Gigi Baggini)
Alessandro Haber si racconta, per la prima volta, in un'autobiografia schietta, sincera e fuori dagli schemi, come del resto è lui stesso. Libero, creativo, nevrotico, appassionato, straripante: Haber fa ridere e commuovere. In queste pagine ci racconta della sua infanzia scanzonata a Tel Aviv e del successivo rientro in Italia, della scoperta di una passione smodata per la recitazione e del desiderio di approdare a Hollywood; descrive nei particolari e senza peli sulla lingua una carriera lunga più di cinquant'anni, tra cinema, teatro, spettacoli e persino musica; ma soprattutto ci incanta con il racconto di una vita tanto eccentrica quanto affascinante: le partite a carte con i suoi ""maledetti amici"""", le avventure e le invidie, le prime a teatro, i provini andati bene e quelli andati male, la corsa a conoscere Orson Welles incontrato per strada e le partite a tennis con Nanni Moretti, le belle donne, le occasioni perse, il sesso e i tradimenti, e poi l'amore incondizionato per Celeste che, da sedici anni, lo """"costringe"""" a interpretare ogni giorno il ruolo di padre. Come sul palcoscenico sfilano protagonisti e comparse, anche in queste pagine il racconto di una vita segue un flusso a volte imprevedibile, accelerato, talvolta persino centrifugo, ma sempre incredibilmente potente, e ci restituisce la vitalità istintiva di un attore straordinario e irripetibile come Alessandro Haber."" -
Storie vere di un mondo immaginario. Cinque racconti delle Cinque terre
Cosa avrebbe da dire un girino che abita uno stagno all'arrogante che cerca in tutti i modi di contaminare l'acqua? E cosa pensano davvero le acciughe sui banconi dei bar liguri di questa tradizione alimentare? Com'è, insomma, la vita in questo mondo alla rovescia in cui gli animali e le sirene parlano, si lamentano dell'uomo, lo sfidano e lo contrastano? In queste cinque storie di delicata ironia, di struggente tenerezza, comiche e malinconiche al tempo stesso, pungenti di satira sociale e disincantate e lucide, a essere protagonisti sono proprio loro, i dimenticati animali e le leggendarie creature del mare: pesci, totani, sirene, acciughe e polpi mettono qui in scena le loro storie d'amore impossibili, le loro tirate ecologiste, la malinconia di essere esclusi, il desiderio di scoprire il mondo lanciandosi in mille spericolate avventure. Il risultato è un ribaltamento provocatorio e ludico delle nostre certezze: le Cinque Terre, che ci apparivano solo come una costa perfetta per i turisti e popolata da pescatori, si trasformano in queste pagine in un mondo favolistico e spietatamente vero, fino ad assumere i tratti di un luogo in cui la leggenda è di casa e in cui è possibile guardare il mondo da un'altra prospettiva. Dario Vergassola, spezzino d'eccezione, libera in questa raccolta di racconti, illustrati da Mattia Simeoni, la sua vena più creativa, unendo all'inventiva e all'ironia, che siamo abituati ad apprezzare in lui, una vocazione narrativa di grande intensità e leggerezza.