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Un impegno vichiano
Questo libro raccoglie solo una parte - seppure assai significativa - dei lavori che Fulvio Tessitore ha dedicato a Giambattista Vico dal 1968 al 2017 e vuole essere un dono offerto dall'Ispf-Cnr a un Maestro in occasione dei suoi ottant'anni. L'intero volume racconta la dedizione seria e intensa usata nel discutere il 'problema Vico' e, in seno ad esso, la questione della storia e della sua riflessione teorica nel corso del '900. Un obiettivo perseguito certo con uno sguardo critico e al tempo stesso riconoscitivo nei confronti dell'interpretazione crociana, ma tutto inscritto nella lettura di un Vico senza Hegel, che Pietro Piovani propose nel 1968. Anno al quale Tessitore attribuisce lucidamente l'inizio del lungo processo che avviò la rivisitazione della riduzione del pensiero vichiano alla categoria dello storicismo assoluto e la sua collocazione nell'alveo articolato dello storicismo critico e problematico. -
Da Cuoco a Weber. Contributi alla storia dello storicismo. Vol. 1: Origini e sviluppo dello storicismo italiano
Lo storicismo è uno dei principali ambiti di ricerca di Fulvio Tessitore. In questi due volumi l'Autore si concentra sullo storicismo italiano - da Cuoco a Croce, da De Sanctis a Leone Caetani - e poi sul suo rapporto con l'Historismus tedesco, da Dilthey a Meinecke, da Cassirer ad Auerbach. -
Da Cuoco a Weber. Contributi alla storia dello storicismo. Vol. 2: Historismus e storia della cultura.
Lo storicismo è uno dei principali ambiti di ricerca di Fulvio Tessitore. In questi due volumi l'Autore si concentra sullo storicismo italiano - da Cuoco a Croce, da De Sanctis a Leone Caetani - e poi sul suo rapporto con l'Historismus tedesco, da Dilthey a Meinecke, da Cassirer ad Auerbach. -
«Ave Maria, clemens et pia». Una lauda-sequenza bilingue della prima metà del Duecento
Il volume presenta l'edizione di un componimento mariano trascritto non oltre gli anni Trenta del Duecento e dunque precedente, almeno per tradizione, rispetto a ogni lauda finora nota. Rielaborando in forma bilingue una sequenza più antica, il testo (dotato di una parziale notazione musicale) ci riconduce alle origini stesse del genere laudistico e ne illumina il legame con la versificazione mediolatina. Il contesto storico in cui tale lauda-sequenza ha visto la luce e ha conosciuto la sua effimera fortuna può essere definito anche grazie allo studio del complesso zibaldone clericale che la tramanda, mirabile esempio della giuntura fra l'incipiente impiego letterario del volgare e la coeva cultura scolastica e religiosa in lingua latina. Postfazioni di Laura Albiero e Antonio Ciaralli. -
Bollettino del Centro di studi vichiani (2017). Vol. 47
Fondato da Pietro Piovani nel 1971, è diretto da Giuseppe Cacciatore, Enrico Nuzzo, Manuela Sanna e Fulvio Tessitore. Viene pubblicato dalla casa editrice dal 2007. Di impostazione interdisciplinare, pubblica ricerche filosofiche, storiche, erudite, volte a promuovere sia la conoscenza del pensiero di Vico e dell'età vichiana, che l'indagine sulla presenza ed influsso di Vico nel pensiero italiano ed internazionale. La rivista ha cadenza annuale, e comprende articoli, note, schede, recensioni, avvisi bibliografici, notizie e materiali vichiani. -
La paideia degli umanisti. Un'antologia di scritti
Vengono qui raccolti i più importanti contributi di Lucia Gualdo Rosa su Umanesimo e umanisti, con particolare attenzione alla riscoperta dell'antico nel '400, all'Umanesimo meridionale e a Leonardo Bruni, della cui opera l'Autrice è tra i massimi esperti. -
Il metodo e il trattato. Saggio sull'«Ethica Nicomachea»
L''Etica Nicomachea' è considerato il primo trattato sull'etica come argomento filosofico specifico. Questo volume ne ripercorre gli aspetti più problematici, soffermandosi in particolare sul problema dell'ordinamento dello scritto e della sua struttura. -
Pietro Verri teorico delle arti
L'uomo è nel 'Discorso sull'indole del piacere e del dolore' (1781) l'alfa e l'omega della teoria estetica. Una tesi apparentemente semplice da cui deriva, tuttavia, l'attualità di Pietro Verri 'teorico delle arti'. Attorno al piacere e al dolore quali epifanie della vita sensibile si costruisce, infatti, il discorso sulle 'belle arti' settecentesche: la musica, la pittura, il teatro, l'arte dei giardini e l'arte della conversazione danno nome e immagine, movimento e suono, e quindi dignità espressiva e valore artistico ai 'dolori innominati' che per Verri sono il basso ostinato degli uomini di gusto: «l'idea terribile del dolore è l'archetipo di quella serie di purissimi piaceri che fanno la delizia delle anime più delicate e sensibili». -
Studi su ellenismo e filosofia romana
In questo volume vengono raccolti cinque saggi sul pensiero filosofico greco nell'età romana. Le linee di ricerca qui proposte toccano nello specifico questioni attinenti alla filosofia stoica, a quella epicurea, a quella cinico-sofistica e all'aristotelismo di epoca imperiale. -
In Brasile
Giornalista antifascista, esule dal ""Secolo"""" dopo l'adesione del giornale al regime, dal 1923 Luciano Magrini intraprese viaggi d'inchiesta per """"Il Corriere della Sera"""". Già autore di """"Germania d'oggi"""", """"Marocco"""", """"Attraverso il Giappone"""" e """"La Cina d'oggi"""", tra il settembre e il novembre 1924 fu in Brasile sulle tracce dei tanti espatriati italiani impiegati soprattutto nelle piantagioni di caffè. Ne risultò il reportage che Piero Gobetti volle dare alle stampe in contrapposizione critica al racconto retorico dell'emigrante che fa fortuna all'estero. In Brasile è una vera e propria denuncia dello stato di sfruttamento in cui versavano in quel paese i lavoratori delle campagne e delle città, privi di diritti, mal pagati, denutriti, trattati come schiavi da un capitalismo """"avido, ottuso e recentissimo"""". L'inchiesta raggiunge il culmine nella definizione della fazenda come «sepolcro di viventi» e trova di diritto un suo posto di rilievo nella bibliografia sulla storia delle migrazioni."" -
Patologia della corruzione parlamentare
"Questo è un argomento che, per trattarlo col dovuto rispetto, bisognerebbe scriverne in latino; in un latino settecentesco da vecchio trattato di medicina, colla descrizione dei sintomi e varietà della malattia, e qualche bella tavola illustrativa: De variis in Parlamento corruptelae modis atque figuris Tractatus""""." -
Sympathy as a foundation of multicultural society. A dialogue with Adam Smith
If legal norms and the ascription of rights are to achieve their purposes, they must receive public support. What, then, can provide the foundation for a sense of belonging, and make a reality of legal equality in a multicultural society? How can a sense of belonging to the society as a whole be achieved among all of its members? Ishimatsu's answer is sympathy understood as 'fellow-feeling'. The absence of this social sentiment as thoroughly formulated by Adam Smith in the eighteenth century is a cause of problems in contemporary multicultural society. Sympathy, which takes the form of a moderate sentiment towards others, is needed to cement a multicultural society and make possible the full realisation of its legal and official goals. -
Rinascimento cristiano. Innovazioni e riforma religiosa nell'Italia del Quindicesimo e Sedicesimo secolo
I cinquant'anni che corrono tra il 1480 e il 1530 in Italia furono caratterizzati da un forte contrasto tra le istanze religiose e le certezze di una cultura che contava di potersi affidare soprattutto ai classici antichi. Gerolamo Savonarola reagì anche alla rinascita del platonismo e alla dottrina della ""pia philosophia"""", considerati solo apparentemente religiosi. Si volle, quindi, difendere il Cristianesimo in quanto vera religione e sottolineare che un'etica nuova doveva animare non solo la società, ma in particolare la Chiesa, perché essa ritornasse alla perfezione del cristianesimo primitivo. Tuttavia l'esigenza di un rinnovamento si manifestava rispettando un limite: nessun rinnovamento poteva concludersi in una rivolta contro la sede di Roma. Questo atteggiamento si fece evidente allorquando cominciò a manifestarsi la gravità della crisi luterana e si dovette identificare più strettamente la fede """"cattolica"""" con la fede di Roma: l'esigenza di rinnovamento non portò ad una Riforma italiana, ma si fermò sul suo limitare; perché vi fossero degli """"eretici italiani"""", come sono stati chiamati, si dovette attendere la generazione successiva."" -
Una monarchia commerciante. Critica e apologia dell'espansione francese nelle Indie orientali (1648-1798)
Tra il XVII e il XVIII secolo la Francia fu una delle più influenti monarchie in Europa, e visse un capitolo importante della sua storia fuori del Vecchio Continente: precisamente nelle 'Indie orientali', ossia i mari e le terre compresi tra il Madagascar, la penisola Indiana e quella indonesiana. Intellettuali, politici e amministratori di allora videro in questi tentativi il banco di prova di una nazione chiamata a diventare una potenza di rango mondiale. Questo libro studia proprio i dibattiti politici e storiografici con cui i contemporanei interpretarono gli sforzi di espansione francese nelle Indie orientali, e la visione della Francia come 'monarchia commerciante' che essi elaborarono. -
L' umanesimo in tipografia. Alessandro Minuziano e il genero Leonardo Vegio editori e stampatori (Milano, 1486-1521)
L'umanista Alessandro Minuziano, editore, tipografo, curatore e revisore di classici latini, è stato celebrato come il più rinomato degli stampatori nella metropoli lombarda per la qualità della carta, la nitidezza dei caratteri, gli ampi margini nelle pagine uscite dalla sua officina tipografica. Una lunga ricerca negli archivi ha fatto emergere numerosi nuovi documenti che hanno permesso di acquisire dati precisi e sicuri sulle vicende personali e professionali di questo umanista e su quelle di suo genero Leonardo Vegio, contribuendo notevolmente alla conoscenza della storia della produzione e della circolazione libraria a Milano dalla fine del Quattrocento ai primi decenni del secolo successivo. -
Soliloqui e tradimenti. Narrativa italiana tra modernismo e postmoderno
Il volume raccoglie una serie di saggi su autori moderni come Tozzi, Bontempelli, Delfini, Landolfi, Savinio, Consolo, Tabucchi per giungere fino a Città distrutte: sei biografie infedeli di un narratore contemporaneo come Davide Orecchio. Le singole analisi trovano un elemento di collegamento nel rilievo dato alla presenza del 'tradimento' che gli autori prescelti attuano con la loro scrittura nei confronti dei codici tramandati. -
La rivoluzione in atto. 1919-1924
Collaboratore de «l'Avanti!» e di «Rivoluzione liberale», detenuto nelle carceri di Trieste, Fiume e Milano, Ermanno Bartellini firmò ""La rivoluzione in atto. 1919-1924"""" nel clima generatosi dall'omicidio Matteotti. Il saggio, dedicato alle origini e alle componenti del fascismo, non era privo di un'analisi delle colpe di quel Partito Socialista al quale si era iscritto dopo l'esperienza da ufficiale nella prima guerra mondiale e tra le cui fila sarebbe comunque rimasto sempre. Pubblicato da Gobetti nel luglio 1925, in piena ripresa del regime, costò a Bartellini, insieme al suo impegno contro le leggi fascistissime, il confino sull'isola di Lipari. Riacquistata la libertà, egli non smetterà mai l'attività antifascista clandestina, fino all'arresto da parte della polizia di Salò nel 1944 e alla morte, qualche mese più tardi, nel lager di Dachau."" -
Il teatro tedesco del Novecento
Nel luglio 1925 Leonello Vincenti (1891-1963), germanista nella cerchia degli intellettuali torinesi, cura il numero 11 del «Baretti» dedicandolo al teatro tedesco dietro proposta e impulso di Piero Gobetti. Di fatto, il lungo saggio diviene il primo studio monografico italiano sull'espressionismo, movimento «segno dei tempi» di cui pure Vincenti non era esperto, e sul quale si documenta per l'occasione, restando al contempo piuttosto dubbioso rispetto a questo sperimentalismo esasperato, che non gli sembra possa assurgere a linguaggio universale. Il saggio viene riproposto nelle Edizioni Gobetti e lo scambio tra i due sembra presagire una proficua collaborazione quando la morte di Gobetti interviene destando in Vincenti un'onda di sofferenza: «Era una delle pochissime persone che vedevo necessarie all'avvenire» scriverà ad Ada in uno dei primi messaggi di cordoglio. Postfazione di Cristina Grazioli. -
Elogio della curiosità
Eleanor Roosevelt non è stata solo la più importante first lady del Novecento: fu anche e soprattutto una di quelle persone che spingono un po' avanti la ruota della storia. Guidata da un alto senso di giustizia sociale, promosse l'ingresso in politica delle donne, patrocinò i diritti dei lavoratori, degli afroamericani, degli immigrati e, all'indomani della Seconda guerra mondiale, fu la più convinta fautrice della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. In questo volume sono raccolti alcuni dei suoi interventi più significativi: nei suoi discorsi risuona la voce viva di una donna coraggiosa e libera, che interpretò con il suo agire il senso più autentico della democrazia. Prefazione di Raffaella Baritono. -
Una rivoluzione positiva. Conversazioni con Elena Marinucci
Elena Marinucci, ex senatrice socialista e parlamentare europea, impegnata nella lotta per i diritti delle donne e principale ispiratrice della Commissione per le pari opportunità, si racconta ad Anna Maria Isastia. Più che una biografia, ne nasce un ritratto italiano dagli anni Settanta agli ultimi giorni del Novecento al cui centro sta la questione femminista ripercorsa dal punto di vista particolare di una donna che ha operato nelle istituzioni e che oggi non intende omettere il racconto degli ostacoli, delle lungaggini, degli avversari incontrati lungo il tragitto.I gruppi di autocoscienza, la discussione sull'interruzione volontaria di gravidanza, la battaglia per la presenza delle donne nelle direzioni di partito, i concetti di 'pari opportunità' e di 'azione positiva' sono il centro di una rivoluzione che si è fatta strada, grazie all'impegno di donne come Marinucci, tra i banchi della politica.