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Sguardi composti... e un carosello di note stonate
Le parole delle liriche/poesie/musiche si susseguono fra i righi e gli spazi delle pagine come dentro a uno spartito vagano anime di note destinate al bicchiere di una serata senza vicoli sulla schiuma della Luna. Parole che formano una partitura visiva; sonorità mistiche che producono timbri e guizzi che come zampilli di montagna sbraitano sanguigni la propria voglia per l'arte come liberazione dall'inganno di un'essenza onirica e sagace. Un'opera che ancor prima di nascere sul selciato di un cortile poetico si mostra al chiaroscuro di una vita sdoganata da schemi ritmici costrittivi, partoriti da sguardi che si posano sulle dissonanze più pungenti del momento, graffiando la mente nell'istante del godimento come ritmo di un armadio che cigola col suo scheletro infiltrato dentro. -
Noi due. Storie brevi di relazioni difficili
In ""Noi due. Storie brevi di relazioni difficili"""" si alternano storie scherzose, tristi e drammatiche. La difficoltà delle relazioni è descritta in modo essenziale, attraverso episodi di vita quotidiana, che non presentano nulla di eccezionale. Le donne giovani e meno giovani possono facilmente riconoscersi nelle vicende narrate. (L'autrice)"" -
La casa delle farfalle
Le farfalle, i loro voli e i loro colori fanno da ""colonna sonora"""" a tutto il volume. Una storia dolce e tenera come solo il volo delle farfalle può essere. """"La primavera, che si era appena annunciata, già colmava l'aria di aromi e profumi inebrianti, mentre il bosco ridondava di richiami e dei versi dei nuovi nati. Dai nidi nascosti tra i rami, si levavano i pigolii accorati degli implumi e, dalle tane, i guaiti di cuccioli bisognosi del latte materno. Quanto lieto era lo stormire delle tenere e verdi fronde; quanto dolce la brezza nel suo porre carezze alle querce, alle betulle e ai castagni. E quanto limpido il cielo che assisteva ai gorgogli di vita che s'elevavano dal ruscello e dall'affollato pantano."""" Età di lettura: da 8 anni."" -
Il profumo dell'anice nero
"Questo libro nasce da una storia vera e dall'incontro umano e intelligente delle due autrici. Si narra di coloro che perdono la vita sui luoghi di lavoro, le cosiddette """"morti bianche"""", ma per scelta si è evitata la pedissequa ripetizione di numeri e statistiche che vengono lasciati agli esperti in materia. Brevemente, nella seconda parte del volume, si sono trascritti dei dati esclusivamente per rimarcare la rilevanza del fenomeno, non certo per pubblicare l'ennesimo trattato di denuncia sociale sull'argomento. Ne è stato dissertato e scritto abbondantemente e non è questo l'imprinting che si è voluto dare all'opera.""""" -
Si fa presto a dire mamma
"Forse in quegli anni d'attesa aveva immaginato scenari completamente diversi e ora era delusa, confusa. Io no, non avevo pensato nulla, soprattutto non avevo né pensato né sperato di rivedere mio padre e ora più che lui vedevo la malattia, la malattia incurabile. È qualcosa che ti spiazza, ti fa guardare l'altro come un fantasma che ha praticamente già lasciato la vita, è in un limbo che può essere fertile solo per chi ama davvero. In quella stanza non c'era amore, solo virtuosismi tecnici e pietà... La morte imminente di Fausto, quel suo dire che non aveva avuto il tempo di realizzare quello che ora gli sembrava importante, mi aveva messo una specie di paura, paura di poter presto anch'io perdere la mia vita e di non averla consegnata a nessuno, perché la custodisse, almeno per un po'.""""" -
L' utopia leggera. «Cancion para matara una culebra»
"Parlare di Radio Popolare è molto difficile e mi rende inquieto perché se da un lato, per come è andata a finire, mi rattrista, dall'altro ne parlo con passione in quanto è stata una creatura a cui ho dato vita assieme ad amici e compagni meravigliosi. Quando ne iniziammo a discutere ne fui subito entusiasta credendo nel progetto e più ci incontravamo per mettere a punto l'iniziativa e più l'idea diventava concreta. Su una cosa eravamo tutti d'accordo e cioè che Radio Popolare doveva diversificarsi da tutte le altre radio della provincia nate in quel periodo e soprattutto doveva essere un centro di aggregazione per i giovani e i ragazzi del luogo. Fin da subito l'entusiasmo è stato grande in tutti e specialmente in tanti giovani che lavoravano dodici ore al giorno per rendere agibile i locali dove sarebbe nata la struttura"""". (Lorenzo Cotroneo)" -
La senza tempo
"Gli unici rumori che giungevano alle sue lunghe orecchie erano il cinguettare degli schiccel, piccoli uccellini delle dimensioni di passerotti ma dai colori elettrici e dalla lunga coda a ricciolo; e le voci in lontananza della gente di Elynoth. Vrisis spostò lo sguardo lasciandolo vagare, per osservare la città brulicante di vita sotto la Rocca, l'altura naturale di roccia che sovrastava la città, sbirciando i movimenti e i gesti di coloro che si avviavano al mercato mattutino, dei mercanti che cercavano di attirare l'attenzione di possibili clienti, delle guardie che insonnolite dal turno di notte tornavano alla caserma pregustando il meritato riposo.""""" -
Storytelling, Storie di vita, storie per la vita...
Il volume contiene sette racconti che ripercorrono il nostro quotidiano. -
Il tenente Ignazio Terranova
"Nel febbraio del 1941 Ignazio aveva compiuto trent'anni ed era arrivata anche la mobilitazione, come raccontava nella lettera del 3 aprile 1941: Cari genitori, credo che ormai avrete ricevuto la notizia della mia improvvisa partenza e della destinazione. Il viaggio è stato un po' affaticato; ho dormito poco la notte (l'ordinanza è venuta a svegliarmi a casa alle ore 3 annunziandomi la partenza): la notte successiva in treno ero di servizio e dovevo scendere ad ogni fermata per evitare che qualche militare rimanesse a terra. Quanto accadde a Zara e in Dalmazia dopo la deposizione delle armi si inquadra perfettamente nell'assunto, e il sacrificio estremo di tanti Italiani, a cominciare da Serrentino, Fiengo, Trafficante e Terranova, per non dire dei tanti civili, tra cui le famiglie Luxardo e Ticina, """"è li che parla a chi lo vuol sentire."""" (dalla prefazione di Carlo Cesare Montani)" -
Catarsi
"La disinvoltura con cui la penna di Aurora De Barberis scivola sul foglio libera nell'aria un'intensità poetica tale da lasciare inevitabilmente in chi legge una commistione di sentori inesprimibili, se non con l'ausilio della voce dell'animo, intonata dal suono di corde spesso da noi tutti poco esplorate. Melanconia, quella sana, la sola capace di scuotere i sensi, quelli autentici, profondi, dimenticati, ma anche gioia, freschezza, voglia di percorrere la vita a grandi passi, senza timore di inciampare: le poesie di Aurora De Barberis riescono ad abbracciare gli antipodi del sentire umano, senza perdere di vista la complessità e la bellezza delle orme lasciate dai passi intrapresi nel cammino del vivere ordinario. Passato e presente si confondono e si arricchiscono vicendevolmente, intrecciandosi in un prezioso ricambio di emozioni che acquista, in chi legge, un sapore sempre nuovo e inatteso."""" (dall'introduzione di Laura Montuoro)" -
Raniero Genso e il dipinto del Barone
"«Guardi un po' lì, ispettrice, com'è buffo quell'uomo che si sta dirigendo verso questo tavolo. Sembra uscito da una rivista dei primi del Novecento» sghignazzò e la donna seguì il suo sguardo, rimanendo come pietrificata mentre il cuore sembrava fermarsi. Si aggrappò al braccio del suo vice con gli occhi sbarrati, incapace di parlare. Vestito elegantemente in stile vintage, con i capelli grigi pettinati all'indietro e un'andatura sicura, l'uomo li oltrepassò e s'avvicinò al tavolo, iniziando a riempire con tranquillità il proprio piatto. I due lo guardarono di sottecchi, l'ispettrice quasi con paura, Vincenti confuso. «È lui, Vincenti, è lui!» bisbigliò la donna, distogliendo lo sguardo e fingendosi indifferente. «Lui? Lui chi?»...""""" -
Le stagioni dell'anima
"Le stagioni dell'anima"""" si presenta come una raccolta di poesie suddivise, a seconda dei sentimenti espressi, in quattro stagioni: inverno, primavera, estate, autunno. Ad ognuna di queste, l'autrice attribuisce una determinata connotazione sentimentale che si rispecchia nei versi delle singole poesie. Pertanto, i versi contenuti nella stagione inverno rifletteranno i sentimenti di un'anima fragile, come gli alberi spogli e indeboliti dal freddo. In questa prima parte l'autrice compie un'analisi introspettiva delle proprie debolezze, alla ricerca di un modo per riprendersi e ritrovare la serenità..." -
Ombre sui muri
"Ho proprio l'impressione che ci siamo - le disse Ettore e si diresse verso lo scrigno segreto che, come tutti i tesori preziosi, era ovviamente chiuso, ma non con un lucchetto arrugginito. Solo diversa carta da pacco, ruvida e impolverata, avvolgeva il contenuto di un rotolo. Miracoloso. Uno dentro l'altro, come tante matrioske, si abbracciavano manifesti dai diversi formati. Erano lì davanti a loro e questa volta nessun pirata nemico avrebbe impedito loro di prenderli.""""" -
Tre amici
Poldina è una bambina molto timida e riservata. Lei parla a voce bassissima, talmente piano che pochi ne conoscono il suono. Cammina volando leggera sulle cose, quasi fosse in punta di piedi, ed è fin troppo discreta. Spesso le capita di passeggiare fra la gente come se fosse invisibile agli occhi altrui e ha sempre paura di disturbare qualcuno. È sempre stata così e non conosce altro modo d 'essere. Per questo passa le giornate da sola, ma soffre la solitudine ogni giorno di più e le piacerebbe avere amici con cui giocare... Età di lettura: da 4 anni. -
Il rumore del cuore-El rumor del corazón
"Nel silenzio, il suono, in un poeta si accende e ciò accade nonostante l'interferenza del cuore, di quel battito rumoroso, costante, fedele. Né """"Il Rumore del Cuore"""" raccolgo briciole, tasselli, bruscoli, che uso per impastare fogli di carta e per stampare istanti, i quali si trasmutano in macigni impossibili da scantonare, scansare, schivare. In queste condizioni nascono le poesie, sussurri partoriti dal suono di poche parole e dal rumore di un solo strumento, il cuore. È vero, la poesia non ha avuto un difensore, non lo ha. Difendiamola, perché lei ci difende. La poesia ci difende dall'oblio, dal silenzio, dai ricordi e dunque chiamo a te che stai leggendo queste parole, a difenderla. Difenderla, leggendola"""". (L'autrice)" -
Mezzanotte a Natale
"Pagine di parole semplici, lineari, dirette, delicate e forti che portano il lettore in un mondo fatto di emozioni differenti. Felicità e serenità anche in un periodo dell'anno, quello natalizio in cui tutto luccica ma che sotto sotto nasconde il buio. ... Un libro sul dolore? Un libro sull'amore? È un romanzo sulla vita e che, come la vita stessa, ha tante sfaccettature, in ogni parola, in ogni domanda, in ogni riflessione. Vita inaspettata, vita piena d'amore e di dolore, e sì, vita fatta anche di morte. Mezzanotte a Natale è il trionfo dei sentimenti più puri con un unico denominatore: il mare. Quel mare che c'è ovunque. In ogni pagina. In ogni emozione"""". (dalla Prefazione di Lucrezia Argentiero)" -
Marta Prodigio e il Regno delle fate
Marta Prodigio e il Regno delle Fate è la storia di una ragazzina con tanta fantasia che tra la fitta vegetazione di un bosco scopre un mondo incantato. Presto i suoi compagni di scuola diventano anche i suoi compagni di giochi e di scoperte. Età di lettura: da 6 anni. -
Un dragomanno futurista
"[...] Nella vita frenetica di oggi non esistono limitazioni o freni: siamo tutti tremendamente convinti di poter fare ciò che si vuole, pur senza averne le reali competenze. Siamo tutti tuttologi e non accettiamo critiche dagli altri [...]"""" """"La libertà individuale, che per certi versi è sacra, oltre a far affiorare ed emergere il bello dell'arte e dell'estro umano è anche veicolo del più bieco marciume. """"Un dragomanno futurista"""" vuole essere un libro dal sapore aspramente dolce, vuole essere una conquista di quella libertà sana ancora troppo lontana per l'uomo contemporaneo. Noi elettricisti, accompagnati da uomini di forte volontà, vogliamo riuscire a salvare la terra da quella Guernica culturale in cui lentamente stiamo affondando.""""" -
La mia storia
"Non si può mai sapere come gira il vento, ma un soffio di vento sbagliato, ha deciso circostanze insolite per me e per alcune persone che sono parte integrante della mia vita. Queste persone mi sono accanto e riempiono le mie giornate, a volte malinconiche, quando con la nostalgia torno a ricordare i miei tre anni, dove una bambina di quell'età vive ogni situazione con la spensieratezza e la gioia del gioco, unico momento di felicità. Purtroppo, la vita a quell'età mi ha allontanato dalla mia fanciullezza per quello che mi stava capitando intorno, la malattia di madre""""." -
Vuoi conoscermi?
"... eravamo partiti dalla pizzeria nel centro città che erano le ventitré circa e siamo arrivati a Salice Calabro dove abitavo e abito ancora che erano le quattro dal mattino dopo aver percorso appena una quindicina di chilometri. Ancora oggi non so precisamente come ho fatto ad arrivare a casa. La strada era un fiume straripato di fango alto almeno trenta centimetri e qua e là ostacoli grandi e piccoli semi nascosti a fare da trappole per gli incauti o sfortunati automobilisti..."""""